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Academic year: 2022

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SERENDIPITY

SERENDIPITY

cop 1010 30-05-2016 14:39 Pagina 1

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SERENDIPITY

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DESIGN

Sara Salvi

TRADUZIONI|TRANSLATIONS

Michael David Haggerty

FOTOLITO|PHOTOLITHOGRAPHY

Graphic & Digital Project

PHOTO

© Bruno Bani

© WallsOfMilano

© 2016 10 A.M. ART, Milano

© 2016 gli autori per i loro testi | the authors for their texts

ISBN: 978-88-940648-8-9 Finito di stampare nel mese

di maggio | Printed in month of May 2016

A CURA DI|EDITED BY

Graphic & Digital Project

Si ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto We thank all those who made possible the realization of this project Questo catalogo è stato pubblicato

in occasione del progetto |This catalog has been published for the project

SERENDIPITY 10 A.M. ART, Milano 4 giugno | June – 2 luglio | July 2016

IN COLLABORAZIONE CON|COLLABORATION WITH

Alice Cosmai

10 A.M. ART – Amart Gallery s.r.l.

Via Anton Giulio Barrili, 31 Milano

tel. +39 0292889164 – cell. +39 3393724296 info@10amart.it – www.10amart.it

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10 A.M. ART in partnership con Question Mark inaugura, in occasione di un progetto culturale più ampio che vede coinvolta l’intera facciata dell’edificio milanese di Via Barrili 31, la prima mostra italiana di 1010.

Artista di fama internazionale, famoso per il suo tratto inconfondibile, 1010 sfonda prospetticamente la superficie, creando buchi che, come portali dimensionali, attivano la fantasia dello spettatore trasportandolo mentalmente in una realtà parallela.

Le opere di 1010, aperture straordinarie nello spazio-tempo, sono impressionanti voragini illusorie ottenute attraverso l’alternanza di luci e ombre e accostamenti cromatici abilmente programmati.

Il dialogo tra la grande opera murale esterna e la dimensione più intima della mostra, coinvolge lo spettatore e lo costringe a collegare istintivamente gli eventi in modo creativo, attivando un legame significativo tra i diversi portali e lasciando spazio ad una riflessione di carattere più concettuale e introspettivo.

In mostra una selezione di lavori appartenenti ai cicli più significativi dell’artista tra cui

“Portal”, “Limbus”, “Void”, “Fluss” e “Abyss”, pensati e creati appositamente per la personale a Milano.

10 A.M. ART, in partnership with Question Mark, is inaugurating the first Italian show by 1010 as part of a wider cultural project which will involve the whole of the gallery building in 31 Via Barrili, Milan.

An internationally known artist, famous for his instantly recognisable style, 1010 breaks down the surface with his use of perspective to create holes that, like portals, activate the spectators’

imagination to transport them mentally to a parallel reality.

The works by 1010, extraordinary openings into space-time, are awesome illusory chasms ob- tained by alternating light and shade and by carefully studied juxtapositions of colour.

The dialogue between the huge mural outside and the more intimate size of the works exhib- ited inside, involves the viewers and forces them to instinctively join together the events in a cre- ative manner, so parking off a significant link between the various portals, and leaving space for more conceptual and introspective thoughts.

On show is a selection of works from the artist’s most significant series, among which “Portal”, “Lim- bus”, “Void”, “Fluss” and “Abyss”, specifically conceived and created for the Milan solo show.

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L

a street art è un fenomeno che caratterizza lo spaccato artistico di questo nuovo secolo. Come tutte le avanguardie causa “gioie e dolori,” commenti, stupore, moda e soprattutto curiosità e nuova energia di ricerca per entrare a contatto con artisti coraggiosi, visionari e spesso profondi.

Chiamata per il progetto di facciata di Via Barrili, ho sentito la necessità di lavorare questo edificio -risalente agli anni ’40 del secolo scorso- con un artista che potesse riportare congruenza tra l’esterno e l’interno di un luogo storico. Lo spazio multifunzionale dell’immobile racchiude oggi diverse perle, tra cui la 10 A.M. ART, galleria che con la sua identità e programmazione è stata il principale vettore della linea di stile già in fase di ricerca: come non proporre sulle murate di Via Barrili un nome capace di confrontarsi con una lettura attuale dell’arte ottico-cinetica?

Nell’ambito della street art non infiniti sono gli artisti in grado di sostenere questo dialogo.

La scelta poi di intervenire sull’intero edificio da est a ovest, ricomprendendone anche una parete cieca, per un totale di 800mq di superficie dedicata all’artwork esterno, ha portato a restringersi molto la rosa di nomi di muralisti capaci di simili imprese, fino ad arrivare ad uno solo, 1010.

Il tratto di 1010 è inequivocabile. È riconducibile al puro concetto di “forma” una parola tanto immediata quanto mai complessa poiché declinata in moltissimi linguaggi e usi.

Dalla linguistica alla sociologia, dalla geometria alle scienze naturali, dall’architettura ai processi industriali, il concetto di forma è ampio portatore di significato, un archetipo che definisce uno dei bisogni primari dell’uomo, quello di “struttura”. Ecco perché 1010 arriva così coinvolgente e diretto: le sue forme sono riformulazioni poliedriche degli enti astratti della geometria e le relazioni di colore che l’artista genera, magnificate dal sapiente uso del nero, suscitano impatti primigeni, esercitando nell’osservatore una fascinazione ipnotica che fa risuonare corde profonde. Livello per livello, colore dopo colore 1010 scava fino a quello strato non-conscio, che intravediamo nel nero dei suoi pezzi unici e in cui siamo sospinti ad osservare, pur sapendoci di fronte ad un enigma, o forse ad un link o punto di passaggio più in là del quale c’è un dogma.

La crescita di 1010 in questi anni di attività è visibile non solo attraverso l’evoluzione delle forme, che da tracciati serpentini sono diventate “Portal”, “Abyss”, “Void”, “Fluss” e “Limbus”, ma anche dal dialogo che ogni sua opera è in grado di aprire con l’osservatore. Le forme di 1010 non sono “in sé e per sé” ma sono “in sé e per l’altro”: generano sempre un impatto nell’osservatore e quell’illusione ottica potente, che trasforma gli spazi e colpisce lo sguardo umano, agendo da ponte tra il cognitivo e la dimensione più inconscia e meno razionale, un ponte con una prospettiva interiore. E’ l’uso sapiente del colore a manipolare la percezione dello spettatore, perché proprio il colore è il protagonista di tutti i lavori di 1010: dalle opere outdoor su grande facciata agli acrilici di piccola o grande scala, fino alle carte di piccole dimensioni lavorate con la tecnica del ritaglio e della sovrapposizione.

Serendipity è il titolo del progetto artistico che 1010 porta a Milano, un progetto che unisce le forme di urban art e quelle di arte contemporanea tout court: nelle parole dell’artista-

“l’innovazione è un esempio di serendipity perché è portata avanti da persone capaci di vedere ponti dove altri vedono buchi”. Serendipity è connettere gli eventi creativamente, secondo la percezione profonda del significato di interconnessione. Serendipity è anche quanto sta accadendo tra le forme più evolute di arte street e il prestigioso mondo dell’espressione indoor, così come questo nostro progetto del 2016 in corso a Milano.

SERENDIPITY PROJECT

Alice Cosmai*

*urban art curator

Question Mark – Galleria d’Arte Diffusa

S

treet art is a phenomenon that represents a cross section of the art of this new century.

As with all avant-gardes, it leads to “suffering and joy”, to comments, wonder, fashion, and above all curiosity and a new inventive energy needed to come into contact with courageous, visionary, and often profound artists.

Invited for this project for the Via Barrili facade, I felt the need to work on this building - dating back to the 1940s – with an artist who could coherently link the exterior and interior of a historical place. The multi-functional space of the building today contains various gems, among which 10 A.M. ART, a gallery that, with its particular identity and programming, has been the main promoter of a stylistic line that has already been worked out: how could it not propose for the walls of Via Barrili someone who is able to deal with an up-to-date analysis of optical-kinetic art?

In the context of street art, there are not all that many artists able to sustain such a dialogue.

And the choice to act on the whole building from east to west, even including the blind walls, for a total of 800 square metres devoted to the external artwork, led us to limit the names of mural painters able to face up to such an undertaking. We arrived at just one: 1010.

His hallmark is unmistakable. It is tied to the pure concept of “form”, a word with an immediate impact and yet quite complex, because it is developed differently in many languages and for many uses. From linguistics to sociology, geometry, the natural sciences, architecture, and industrial processes, the concept of form has a wide range of meanings; it is an archetype that defines one of man’s primary needs, that of “structure”. This is why 1010 is so involving and has such an impact: his forms are the multifaceted reformulation of the abstract bodies of geometry, and the colour-relationships that the artist generates, magnified by his knowing use of black, create a primordial impact by arousing in the viewers a hypnotic fascination that touches the deepest feelings. Level by level, colour after colour, 1010 excavates down to a non-conscious layer, one that we see in the black of his one-off pieces and in which we are forced to observe, even though knowing we are in front of an enigma, or perhaps a link or passage point beyond which lies dogma.

1010’s development in these years of activity is visible, not only in the evolution of the forms, which from serpentine lines have become “Portal”, “Abyss”, “Void”, “Fluss” and

“Limbus”, but also in the dialogue that each of his works is able to have with the viewers.

1010’s forms are not “in and for themselves” but “in themselves for others”: they always generate an impact in the viewers with that potent optical illusion, one that transforms spaces and strikes the human eye by acting as a bridge between cognition and a more unconscious and irrational dimension, a bridge with an interior perspective. It is his knowing use of colour that manipulates the viewers’ perception, because colour itself is the protagonist of all of 1010’s work: from the outdoor pieces on large facades, to the small- or large-scale acrylics, and to the small works on paper using a technique of cutting and superimpositions.

Serendipity is the title of an art project that 1010 is bringing to Milan, a project that unites the forms of urban art and those of contemporary art tout court: in the words of the artist,

“Innovation is an example of serendipity because it is undertaken by people able to see bridges where others see holes”. Serendipity means creatively connecting events, following a deep perception of the meaning of interconnections. Serendipity is also what happens between the most evolved forms of street art and the prestigious world of indoor expression, just as in our 2016 project underway in Milan.

SERENDIPITY PROJECT

Alice Cosmai*

*urban art curator

Question Mark – Galleria d’Arte Diffusa

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OPERE | WORKS

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PORTAL – 02 2016, acrilico su plexiglas e alluminio, 140 x 80 cm + tre elementi

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PORTAL – 03 2016, acrilico su plexiglas e alluminio, 150 x 88 cm + due elementi

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LIMBUS 16 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 65 x 50 cm

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LIMBUS 17 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 65 x 50 cm

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LIMBUS 18 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 65 x 50 cm

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LIMBUS 19 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 65 x 50 cm

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LIMBUS 20 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 70 x 70 cm

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LIMBUS 22 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 70 x 70 cm

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SENZA TITOLO 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 30 x 20 cm ciascuna 31

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FLUSS 4 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 65 x 50 cm

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FLUSS 5 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 70 x 50 cm

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FLUSS 05 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 65 x 50 cm

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VOID 21 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 97 x 64 cm

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VOID 23 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 70 x 50 cm

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VOID 24 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 70 x 50 cm

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VOID 25 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 70 x 50 cm

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VOID 025 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 70 x 50 cm

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VOID 26 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 70 x 50 cm

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VOID 27 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 97 x 64 cm

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VOID 28 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 97 x 64 cm

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ABYSS 81 2015, acrilico e sovrapposizioni di carte su masonite, 97 x 64 cm

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ABYSS 82 2015, acrilico e sovrapposizioni di carte su masonite, 64 x 97 cm

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59 58

ABYSS 95 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 97 x 64 cm

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61 60

ABYSS 96 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 70 x 50 cm

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ABYSS 97 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 97 x 64 cm

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ABYSS 98 2016, acrilico e sovrapposizioni di carte su alluminio, 97 x 64 cm

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SERENDIPITY PROJECT VIA BARRILI 31 MILANO

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Biografia | Biography

1010 nasce nel 1979 in Polonia.

All’età di otto anni si sposta con la famiglia in Germania. Attualmente vive e lavora ad Amburgo.

Inizia la sua carriera artistica disegnando figure di fantasia per poi concentrarsi su composizioni astratte che ne determinano il tratto unico e distintivo.

1010 crea, attraverso giochi chiaroscurali e accostamenti cromatici programmati, illusioni ottiche stranianti che catturano lo spettatore e lo trasportano mentalmente in un’altra dimensione, lasciandolo riflettere sull’aspetto spazio – temporale.

I suoi “Buchi” o “Portali” si possono ammirare sui muri delle più famose città del mondo come Panamà, Miami, Parigi, Tokyo, Ostenda, Amburgo, Milano, rendendolo uno degli artisti più riconoscibili del panorama attuale dell’arte urbana.

1010 realizza, parallelamente ai grandi murales, opere d’arte più piccole dipinte ad acrilico su svariati supporti o ottenute attraverso la sovrapposizione di carte tagliate a mano.

1010 è oggi un artista internazionale che vanta un importante curriculum espositivo.

1010 was born in Poland in 1979.

At eight years old he moved to Germany with his family. He lives and works in Hamburg.

He began his art career by drawing imaginary figures, and then began to concentrate on abstract compositions in which he developed his unique and distinctive style.

1010, through the play of chiaroscuro and a studied juxtaposition of colours, creates alienating optical illusions that attract the spectators and lead them mentally towards another dimension, leaving them to reflect on the space-time aspect.

His “Holes” or “Portals” can be seen on the walls of such famous places in the world as Panamà, Miami, Tokyo, Ostend, Hamburg, and Milan, and have made him one of the most widely recognised practitioners of today’s urban art.

Together with his large-scale murals, he also creates smaller works of art, painted in acrylics on various supports or obtained by the superimposition of hand- cut paper.

Today 1010 is an international artist with an important series of shows to his name.

Le mostre personali e collettive ed i Festival di Arte Urbana di maggior rilievo che lo vedono protagonista sono | His solo and group shows, as well as his participation in the most important urban art festivals, are:

2016

- “Serendipity”, 10 A.M. ART, Milan, Italy (Solo Show) - “Spectra”, Marion Gallery, Panamà

- “Eroffnungsausstellung”, Galerie Rigassi By SOON, Bern, Switzerland

- “POW! WOW!”, Honolulu, Hawaii - “The Crystal Ship”, Ostend, Belgium

2015

- “Limbus” Hashimoto Contemporary Gallery, San Francisco, United States (Solo Show) - “Dziura W Calym”, Kwiaciarnia Grafiki, Warsaw, Poland (Solo Show)

- “1118 – 108 + 1010”, Galerie Rigassi By SOON, Bern, Switzerland

- “Summer Group Show”, Hashimoto Contemporary Gallery, San Francisco, United States

- “60 Jahre – Kunst in Hamburg”, Galerie Affenfaust, Hamburg, Germany

- “1010/Julian Gorten – False Flag City”, Galerie Affenfaust, Hamburg, Germany

- “Art Market San Francisco 2015”, Hashimoto Contemporary Gallery, San Francisco, United States - “Mise en Abyme”, Backside Gallery, Marseille, France - “ST+ART Delhi”, New Delhi, India

- “ASALTO”, Festival Internacional de Arte Urbano, Zaragoza, Spain

- “Traffic Design”, Gdynia, Poland

2014

- “Abyss”, Affenfaust Gallery, Hamburg, Germany (Solo Show)

- “Public Provocations”, Colab Gallery, Weil am Rhein, Germany

- “Knotenpunkt”, Affenfaust Gallery, Hamburg, Germany

- “Katzen gehen immer”, Affenfaust Gallery, Hamburg, Germany

- “Spring Fling Rural Mural”, Scotland, UK

2013

- “Stroke Art Fair”, Berlin, Germany

- “Local Heros”, Halbacht Galerie, Hamburg, Germany - “IBug”, Germany

2011

- “Fission | Fusion”, Hamburg, Germany (Solo Show) - “High Five Universe”, Frappant e. V., Viktoria - Kaserne, Hamburg, Germany (Solo Show) - “Found in Translation, Chapter L”, Casino

Luxembourg - Forum d’art contemporain, Luxembourg - “Hounds of Hell”, Helium Artspace, Hamburg and Berlin, Germany

2010

- “OMU”, ATM Gallery, Berlin, Germany (Solo Show) - “Minus Minus” Galerie auf Halb Acht, Hamburg, Germany (Solo Show)

- “Le Grand Finale”, ATM Gallery, Berlin, Germany - “Hat Trick”, Recoat Gallery, Glasgow, UK

- “As if by Magic”, Neurotitan Gallery, Berlin, Germany - “Thanks, here we go”, Hiromart Gallery, Tokyo, Japan - “Stamp Festival Altona”, Hamburg, Germany - “Eco Graffiti Jam”, Szczecin, Poland - “Gorlitz Festival”, Germany

2009

- “No more more more”, Slowboy Gallery, Dusseldorf, Germany (Solo Show)

- “Startwoche”, Kunstraum der Leuphana Universitat Luneburg, Luneburg, Germany

- “Artotale - Leuphana Urban Art Project”, Kunstraum der Leuphana Universitat Luneburg, Luneburg, Germany

- “Urban Affairs”, Berlin, Germany

2008

- “1010”, Hinterconti, Hamburg; Germany (Solo Show) - “The Helping Hounds of Hell”, Heliumcowboy, Hamburg, Germany

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