• Infiammazione del peritoneo, spesso secondaria all'infiammazione di altro
organo addominale (per es. l'appendice) o di natura microbica (nel corso di
malattie batteriche varie); può richiede l'immediato intervento chirurgico.
PERITONITE
LE PERITONITI
◆ Peritonite acuta diffusa
◆ Peritoniti circoscritte
◆ Peritoniti di particolare etiologia
(pneumococcica, streptococcica, tubercolare)
◆ Peritonite fibroadesiva o
incapsulante
PERITONITE DIFFUSA
Etiologia
Germi piogeni - Bacteroides Escherichia coli - Perfringens PutrificusVie di penetrazione
◆ Attraverso il peritoneo parietale Ferite penetranti
◆ Rottura traumatica o patologica di visceri endoperitoneali
◆ Per propagazione
◆ Per trasporto ematogeno Setticopiemie
Flemone appendicolare Salpingite purulenta
Ferite, Scoppi Perforazioni
PERITONITE DIFFUSA
Assorbimento di tossine per via linfatica ed ematica
Vasoparalisi nel territorio splancnico
Ipovolemia relativa Ileo paralitico
Ipovolemia assoluta
FISIOPATOLOGIA
SHOCK
PERITONITE DIFFUSA
SINTOMATOLOGIA
◆ Dolore
◆ Contrattura di difesa
◆ Polso piccolo e frequente
◆ Diminuzione pressione sistolica
◆ Vomito
◆ Singhiozzo
◆ Febbre
◆ Facies ippocratica
PERITONITE DIFFUSA
La diagnosi
Riconoscimento del focolaio di origine
Riconoscimento di una iniziale contrattura localizzata
Prontezza della diagnosi
Tempestività dell’intervento chirurgico
PERITONITE DIFFUSA
Sequele
◆ Ascessi peritoneali
◆ Sindrome aderenziale
◆ Occlusione intestinale
PERITONITE
PNEUMOCOCCICA
Diplococco di Fränkel Predilige l’età infantile
◆ Infezione ematogena (primitiva)
◆ Infezione per via genitale (vulvovaginite)
◆ Infezione transpleurodiaframmatica (polmonite
)PERITONITE PNEUMOCOCCICA
Quadri clinici
Peritonite diffusa:
primitiva, ematogena,
evoluzione ingravescente.
Dolore, febbre elevata, difesa, polso piccolo e frequente, diarrea.
Peritonite saccata:
- primitiva, subacuta o cronica.
- secondaria
Tra il grande epiploon e la parete anteriore dell’addome
Fistola ombelicale Ascesso pelvico
Ascesso pelvico
PERITONITE STREPTOCOCCICA
Eresipela, scarlattina, febbre puerperale, endocardite, setticopiemia.
Streptococchi emolitici Via ematogena
Primitive Secondarie
Forma setticemica iperacuta:
Essudato fluido con scarsa tendenza a produrre sinechie.
PERITONITE TUBERCOLARE
Bacillo di Koch
◆ Attaverso la parete intestinale
◆ Via linfoematica nel periodo postprimario
◆ Via ascendente da una salpingite tubercolare
PERITONITE INCAPSULANTE
◆ Peritonite cronica fibroadesiva che interessa il tenue.
◆ Raro l’interessamento dei visceri sovramesocolici e pelvici.
◆ Presenza di capsula fibrosa che coinvolge le anse del tenue con estese e tenaci aderenze tra le anse e la capsula e tra ansa ed ansa.
◆ Assenza di aderenze tra capsula e peritoneo parietale.
LE PERITONITI ACUTE
TERAPIA
◆ Intervento laparotomico
◆ Correzione dello shock ipovolemico
◆ Terapia antibiotica
◆ Aspirazione endogastrica
ESPLORAZIONE ADDOMINALE
Identificazione della patologia specifica che ha richiesto esecuzione della laparotomia
Esplorazione della cavità addominale in tutti i quadranti
PRIMA ESPLORAZIONE
Controllo rapido della fonte della peritonite SECONDA ESPLORAZIONE
Verifica attenta di tutta la cavità addominale
TRATTAMENTO DELLA PERITONITE
«controllo del focolaio settico seguito dal controllo del danno»
Controllo del focolaio settico
La chiave del successo è operare tempestivamente il paziente per bloccare la diffusione dei batteri e dei veicoli
dell’infiammazione (bile, sangue, feci) nella cavità peritoneale.
Questo controllo può essere associato si a trattamento conservativo (ulcera gastrica) che resettivo (perforazione intestinale)
Damage Control
Prevede toilette peritoneale
Tutto il liquido libero in addome deve essere rimosso e l’addome completamente lavato
Posizionamento di drenaggi addominali, associato ad una terapia antibiotica adatta al tipo di perforazione
DRENAGGI ADDOMINALI
Ematico, biliare, enterico, purulento, fecaloide, sierato…..
CARATTERISTICHE LIQUIDO DRENAGGIO
RELAPAROTOMIA PRORAMMATA
• Paziente in condizioni critiche (instabilità emodinamica) che precludono ad un adeguato controllo del focolaio settico durante il primo intervento e che richiedono l’esecuzione di una
“laparotomia abbreviata” o della strategia
“damage control”
• Eccessivo rigonfiamento del peritoneo (viscerale) che non consente una chiusura addominale libera da tensione (sindrome compartimentale addominale
• Riduzione massiva della parete addominale
• Incapacità di eliminare o controllare il focolaio settico
• Sbrigliamento incompleto del tessuto necrotico
• Incerta vitalità dell’intestino residuo)
• Emorragia incontrollabile (necessità di
“tamponare” con packing)
ESAME COLTURALE
Durante esplorazione addominale va prelevato un campione di liquido per fare esame colturale e poter adeguare successivamente terapia antibiotica (anche se molto spesso una copertura antibiotica ad ampio spettro copre tutti i germi)