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Il primo ringraziamento va al prof. Boggi, che mi ha dato l’opportunità di lavorare a questa Tesi, accedere al suo Reparto e fare esperienze che mai avrei creduto di poter fare.

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Academic year: 2021

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I

Ringraziamenti

Il primo ringraziamento va al prof. Boggi, che mi ha dato l’opportunità di lavorare a questa Tesi, accedere al suo Reparto e fare esperienze che mai avrei creduto di poter fare.

Il periodo di frequenza presso il reparto di Chirurgia Generale e dei Trapianti è stata un’avventura che mi ha portato a conoscere, fare e veder fare cose straordinarie, che sicuramente hanno contribuito alla mia visione della Medicina, dei Colleghi e di me stessa.

Il secondo ringraziamento va al prof. Mosca, docente straordinario. Lo ringrazio sia per avermi accordato il periodo di “frequenza” al Monoblocco che, soprattutto, per avermi presentato il dott. Mario Belluomini, uomo della mia vita.

Per la stesura di questa Tesi non posso non ringraziare e ricordare la dott.ssa Nelide De Lio, straordinaria figura all’interno dell’Edificio 6, dolce come una mamma e graffiante come una tigre. Da lei ho imparato moltissimo, e spero, un giorno, di poter diventare valida e generosa almeno la metà di quanto lo sia lei.

Altri ringraziamenti per la stesura di questa Tesi vanno alla sig.ra Maida Carnicelli, per la pazienza e capacità organizzativa e per l’aiuto nello sbrigamento delle centinaia di cartelle cliniche archiviate.

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È quanto mai evidente che una mamma non sia una figura rimpiazzabile nella vita di qualcuno, soprattutto se nel periodo di crescita. Ecco perché vorrei ringraziare chiunque in questi anni abbia supportato me, papà e Silvia, con parole, consigli, sorrisi, abbracci e preghiere.

Eccomi quindi a ringraziare mia zia Anna e zio Mario, figure distintesi nella mia

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II vita per l’amore che mi hanno donato e per l’esempio di famiglia generosa e aperta agli altri. Sono stati e sono tutt’ora i pilastri della mia traballante sicurezza e fiducia per l’avvenire.

Sempre su questa scia ringrazio con tutto il cuore e in maniera speciale la famiglia di Paola e Francesco Dell’Orfanello. Raramente mi sono imbattuta in una famiglia così ammirevole; il loro esempio è inestimabile e sia io che Silvia siamo fortunate ad esser cresciute al caldo della loro famiglia.

Sia Marco che Stefano (e famiglie) sono fratelli che mi hanno accompagnata nei periodi più belli ed in quelli più brutti della mia vita: da i primi consigli per impugnare forchetta e coltello ai giorni grigi della morte di mamma.

Il mio grazie perciò a Paola, Francesco, Stefano, Marco e famiglia è immenso e scritto nella roccia.

Ringrazio mio nonno Michele, anche se il suo ricordo è sbiadito mi è sempre stato dinanzi come esempio di generosa semplicità, spero di averne ereditata un po’

anche io. Con lui ringrazio mia nonna Maddalena, rigida e dritta personalità che mi sprona a diventare una donna indipendente.

Ringrazio anche mia nonna Michelina, dalla bocca larga e senza filtri benevoli per niente e per nessuno, favoloso esempio di schiettezza e decisione.

Con profonda gratitudine e ammirazione ringrazio la dott. Rossella Lucchetti, esempio di medico e aiuto indispensabile nella mia crescita.

Un grazie va al dott. Stefano Secone, per avermi incoraggiata i primi anni di Università.

Tra i medici conosciuti di recente ringrazio in particolar modo il dott. Carlo Lombardo, per esser stato la prima figura che ho incontrato al Monoblocco e per tutte le cose che mi ha insegnato in corsia

La dott.ssa Cristina Ceccarelli non può mancare tra questi ringraziamenti, sia per

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III l’amicizia sia per esser esempio quotidiano di donna fedele a sé stessa. Anche io vorrei poter esser così.

Un grazie va alla famiglia di Marisa, Vittorio ed Emanuele.

Ringrazio inoltre Sara Ceragioli per essermi stata di supporto e fan sin dall’inizio!

E con lei ringrazio anche Michela.

Ringrazio padre Pietro Rinaldi, per avermi permesso di vivere l’esperienza in Africa e, soprattutto, per aver fatto sì che la mia vita fosse arricchita dalla piccola Cecile Sara e sour Wilvine.

Per l’amicizia profonda che ci lega e per esser stata mia sorella maggiore ringrazio Tania. E con lei Alessandro e le due piccoline. È un onore far parte della vostra famiglia come “fata madrina” della vostra piccola prima principessa.

Ringrazio tutti gli amici, che mi hanno incoraggiata, sopportata nelle mie mancanze e riempita d’affetto. In primis Veronica, amica di sempre.

Poi Eleonora, per tutto, veramente, e gli amici che dal Liceo hanno preso con me la strada di Medicina… o di Informatica!

Ringrazio gli amici di paese, da Matteo a Massimo. In particolare ringrazio Riccardo per avermi supportata e sopportata negli anni dell’università, in mille difficoltà e gioie, aiutandomi, spronandomi, facendomi ridere e accogliendomi nei periodi bui. Senza di lui non sarei arrivata qui.

Come non ringraziare Mrs Lilo, compagna di questi ultimi anni e fonte di pace per la nostra casa. È l’elemento di compenso e dolcezza che mi ha scaldato il cuore nei momenti d’ansia e paura. Speriamo che presto possa tornare al meraviglioso habitus che la contraddistingue e alla lustrente e folta coda che l’adorna.

Il già citato e celeberrimo Mario Antonio Belluomini… Come non nominarlo tra

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IV i ringraziamenti? Lo ringrazio ufficialmente per avermi aiutata nella tesi e negli ultimi esami dell’università ma soprattutto per avermi fatta innamorare, ogni giorno un po’ di più.

Medico dalle mille capacità e dal sorriso disarmante, occhi castani dolcissimi e d’animo gentile ed elegante come un principe d’altri tempi mi ha fatto ricredere e cadere nella trappola dell’amore senza mai legarmi ma accogliendomi per come sono. Lo amo anche per questo.

Un ringraziamento speciale va a mio papà per avermi cresciuta e permesso di poter seguire i miei sogni. Spero che alla fine sia felice e orgoglioso di me, anche se ho scelto Medicina, anche se ho scelto Chirurgia e forse anche se non sono stata la figlia che si immaginava sarei diventata.

Lo ringrazio, in particolare, per avermi insegnato a “non sottovalutare mai nessuno, ma soprattutto a non sopravvalutare mai nessuno”, a rimanere fedele alle priorità che ognuno si dà.

Lo ringrazio, infine, per avermi mostrato un tipo di amore coniugale incondizionato. Ha amato mia mamma in ogni circostanza, nel dolore di una donna l’ha sempre trattata come una regina.

Infine, non posso non ringraziare la persona a cui ho dedicato questa Tesi: mia sorella Silvia.

Non esporrò tutti i motivi per cui la ringrazio, sarebbero troppi, però non posso fare a meno di renderle grazie per OGNI momento di sorrisi che abbiamo passato insieme, soprattutto da bambine.

Se al giorno d’oggi ho fiducia in qualcosa e nella bontà delle persone lo devo a lei: ai miei occhi pare una gemma rara, unica direi, capace di ogni cosa desideri e dalla forza d’animo smisurata. È la persona più forte che io conosca.

Ringrazio Silvia per aver dimostrato che una persona così sensibile possa

poi dimostrarsi piena di forza, tanto da sollevare il mondo, dentro e attorno a sé.

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