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STAZIONE GESÙ È CONDANNATO A MORTE

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Academic year: 2022

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pag.1 INTRODUZIONE

La Via Crucis è un cammino di preghiera, di riflessione e di penitenza, è un momento intimo caratterizzato dalla ricerca e dal “confronto” interiore: ognuno lo vive in maniera personale ma, per agevolare questo processo, noi branca Rover e Scolte, del gruppo scout Salerno X, vogliamo proporvi degli spunti e parlare di persone che hanno fatto propri i valori del Vangelo, donando la propria vita nel servizio e seguendo “la buona strada”, quella costantemente illuminata dalla luce del Signore. Quelle della Via Crucis non sono soltanto le tappe sequenziali della Passione di Cristo, ma corrispondono anche a momenti concreti della vita di tutti noi, uomini e donne, suoi fratelli e sorelle. La Legge scout si articola in dieci punti che renderemo noti durante questo percorso e su cui ci interrogheremo, confrontandoli con storie più o meno contemporanee, cercando le analogie con le stazioni della via Crucis, perché quegli avvenimenti così distanti riecheggiano con forza ancora oggi in forme diverse. Nelle nostre riflessioni faremo riferimento anche alla Promessa scout, che inizia con l’espressione “con l’aiuto di Dio”, come pilastro della nostra vita e delle nostre scelte. In un momento di forte crisi dovuta anche all’impossibilità di coltivare i rapporti umani e sentire il calore del prossimo, dobbiamo ricordare che, così come narrano le stazioni di questo cammino spirituale, bisogna tenere sempre viva la speranza che dopo la caduta ci si deve rialzare, (non importa quante volte si cada!), che dopo la morte c’è sempre la resurrezione. Come recita Papa Francesco in uno dei suoi Discorsi “Chiediamo al Signore, per ognuno di noi, occhi che sanno vedere oltre l’apparenza; orecchie che sanno ascoltare grida, sussurri e anche silenzi; mani che sanno sostenere, abbracciare, curare.

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pag.3 STAZIONE | GESÙ È CONDANNATO A MORTE

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 27, 22-23)

Disse loro Pilato: “Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?”. Tutti gli risposero: “Sia crocifisso!”. Ed egli aggiunse:

“Ma che male ha fatto?”. Essi allora urlarono: “Sia crocifisso!”.

«Sanno obbedire»

Era il 1° dicembre 1955, a Montgomery, quando Rosa, sarta in un grande magazzino, stava tornando a casa in autobus e non trovando altri posti liberi, ne occupò uno nel settore riservato sia ai bianchi che ai neri, con l'obbligo per quest’ultimi di cedere il posto occupato qualora fosse salito un bianco. Dopo tre fermate, l'autista James F. Blake le chiese di alzarsi e spostarsi in fondo all'automezzo per cedere il posto ad un passeggero bianco salito dopo di lei. Mantenendo un atteggiamento calmo, sommesso e dignitoso, rifiutò di muoversi. Il conducente fermò il veicolo e chiamò due agenti di polizia per risolvere la questione: Rosa Parks fu arrestata e incarcerata per condotta impropria e violazione delle norme cittadine.

Bilancia

La nostra società è basata sul rispetto di regole che garantiscono una convivenza pacifica, in passato però, leggi considerate giuste hanno mortificato la condizione umana e tutt’ora nel mondo comportamenti di questo genere sono legittimati da regolamenti che in nome della giustizia sopprimono l’essere umano. Portiamo una bilancia, simbolo di giustizia, quella però regolata dalla grazia di Dio e che opera per garantire a tutti di vivere in pace ed armonia, così come insegna Gesù.

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pag.5 II STAZIONE | GESÙ È CARICATO DELLA CROCE

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19, 14-15;17)

Era la Preparazione della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: «Ecco il vostro re!». Ma quelli gridarono: «Via, via, crocifiggilo!». Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Golgota.

«Sono amici di tutti e fratelli di ogni altra guida scout»

«Nessuno è nato schiavo, né signore, né per vivere in miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli». Queste sono parole di Nelson Mandela, antagonista dell'apartheid, insignito del premio Nobel per la pace nel 1993. Mandela fu il primo presidente sudafricano non bianco a ricoprire tale carica;

attivista per i diritti civili e avvocato, aveva scontato 27 anni di carcere per la sua opera di lotta al segregazionismo razziale.

Non è possibile credere in Dio senza riconoscere la fraternità che ci lega l’un l’altro.

Nodo Bandiera

Il nodo Bandiera è il nodo che viene impiegato per unire due corde di diverso spessore, sia esso il simbolo che ci ricordi il profondo legame che unisce tutti noi e ci permetta di riscoprire i bisogni del fratello.

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pag.7 III STAZIONE | GESÙ CADE PER LA PRIMA VOLTA

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 16, 24-25)

Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.

Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.

«Amano e rispettano la natura»

Là dove c'era sabbia, oggi c'è un bosco grande due volte Central Park. Jadav 'Molai' Payeng per 40 anni ha piantato alberi ogni giorno, facendo rinascere un'area destinata alla desolazione. Quella di Jadav è una storia di abnegazione, di totale dedizione, l'uomo che, da solo, è riuscito a trasformare una lingua di sabbia secca minacciata dai cambiamenti climatici, in un ecosistema ricco di vegetazione ed animali, fabbrica di biodiversità. Quella di Jadav è una di quelle storie che ci fanno capire quanto potere abbia la volontà individuale e quanto sia facile incidere positivamente sul mondo, qualora lo si desideri davvero.

Ginestra

Pianta che cresce alle pendici dei vulcani, rappresentazione di tenacia e resilienza, la ginestra parla di esseri viventi che nonostante le incombenze esterne trovano il proprio modo di resistere. Ha una forte analogia con la prima caduta di Cristo il quale, nonostante l’amara strada e il forte peso continua a lottare e a mostrarci il suo esempio più sincero. Lo scout, come tutti i cittadini del mondo, rispetta la natura amando e onorando i doni del creato. Ognuno di noi, nel suo piccolo, può aiutare la rinascita della natura esattamente come Gesù parla di nuova vita.

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pag.9 IV STAZIONE | GESÙ INCONTRA MARIA SUA MADRE Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11, 27-28)

Una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse:

«Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

«Sono cortesi»

Lucia Pisapia dal 1943, nel silenzio dei riflettori aveva deciso di dedicare la sua vita al recupero e alla sepoltura di oltre 700 salme abbandonate a Cava De’ Tirreni dopo i combattimenti della Seconda guerra mondiale. Venne soprannominata da tutti la “madre dei morti”. Lucia aveva visto sfilare e morire decine di ragazzi ed era convinta che l’unica ad uscire sconfitta da ogni guerra fosse l’umanità.

Mascherina

La mascherina ormai è entrata a far parte della nostra vita, la indossiamo quando andiamo in chiesa, quando andiamo dai nonni, quando incontriamo gli amici e senza neanche rendercene conto, oltre che un obbligo, indossarla diventa un atto di cortesia. Pensiamoci...ad oggi quale gesto è più cortese di indossare la mascherina?

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pag.11 V STAZIONE | GESÙ È AIUTATO DAL CIRENEO

Dalla Vangelo secondo Luca (Lc 23, 26)

Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù.

«Per aiutare gli altri in ogni circostanza»

Nell’aprile del 1928, in seguito all’approvazione delle Leggi fascistissime vengono chiusi tutti i gruppi scout presenti in Italia. Un duro colpo per il movimento, che però reagisce attraverso la nascita di gruppi segreti che operavano all’oscuro del regime fascista, tra questi si distinse un gruppo nato a Milano che prese il nome di Aquile randagie. Ben presto il gruppo assunse un ruolo attivo nella resistenza al regime, seguendo i principi dello scoutismo "Noi non spariamo, noi non uccidiamo… noi serviamo!", permise a molti ricercati politici, ebrei e renitenti alla leva di superare il confine attraverso le montagne per sfuggire ai nazifascisti.

Manica rimboccata

Nella vita capita spesso di trovarci in situazioni in cui il peso della nostra croce è insostenibile, e abbiamo bisogno di un Cireneo che ci aiuti ad andare avanti. Più spesso però dovremmo essere noi ad alleviare il peso della croce di chi ci cammina a fianco. Portiamo come simbolo una manica rimboccata, che ci ricordi di essere sempre pronti a tendere la mano a chi ne ha bisogno.

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pag.13 VI STAZIONE | LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESÙ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 24, 40)

«Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me».

«Sono leali»

La tradizione Cristiana racconta che Veronica, dopo aver asciugato il volto del Cristo, dedicò la propria vita alla diffusione del cristianesimo; si narra perfino che si recò in Francia dove convertì i Galli. Questa lealtà nel voler diffondere le proprie esperienze e la propria conoscenza per rendere le persone libere dal peccato è la stessa che muove i moltissimi giornalisti che perdono la propria vita, cercando di presentare agli individui le informazioni di cui necessitano per essere liberi. Forse uno degli esempi migliori di questo è Giancarlo Siani, un giovanissimo giornalista assassinato dalla Camorra, la cui storia, per la lealtà verso i cittadini e la sua lotta per il diritto di conoscere la verità viene ricordata ancora oggi, a 36 anni dalla sua morte.

Bussola

La bussola è uno strumento molto antico che ha aiutato l’uomo nei suoi viaggi da tempo. Ci aiuta a ritrovare la retta via anche lungo il sentiero più buio e difficile da percorrere. Così come la bussola, anche la lealtà ci guida, permettendoci di essere sinceri con noi stessi e con gli altri, di avvicinarci sempre più a Dio.

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pag.15 VII STAZIONE | GESÙ CADE PER LA SECONDA VOLTA Dalla Prima Lettera di Pietro (1Pt 2, 23)

Insultato, non rispondeva con insulti, ma si affidava a colui che giudica con giustizia.

«Sorridono e cantano anche nelle difficoltà»

Parte da Trento il 20 giugno 2019, giornata mondiale del rifugiato, la marcia “Restiamo Umani”, promossa dall’attivista John Mpaliza, italo-congolese che ha percorso l’Italia, da Trento fino a Lampedusa, per abbattere l’indifferenza e ricordarci che l’essere umano ha bisogno di riconoscersi tale.

John, con i suoi sandali, il suo zaino e la chitarra ha smosso non solo i piedi di chi accompagnava la marcia, ma ha fatto ballare i loro cuori allo stesso ritmo, quello umano, opponendosi alle differenze e all’odio dettato dalle scelte economiche e politiche e non dall’essenza umana.

Chitarra

La chitarra è emozione pura, la ascolti suonare in un giorno triste e ti rallegra, la ascolti suonare in un momento felice e ti accompagna. È un’occasione per stare insieme; seduti attorno ad una chitarra tutti dimenticano i propri problemi, sorridendo anche alle difficoltà.

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pag.17 VIII STAZIONE | GESÙ INCONTRA LE DONNE DI

GERUSALEMME

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23, 27-31)

«Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai monti:

“Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. Perché se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?».

«Sono puri di pensieri, parole e azioni»

Intorno al X secolo assistiamo all’ascesa di una classe sociale che prende il nome di cavalleria. Il cavaliere non era un semplice guerriero, ma divenne un simbolo che incarnava i valori più nobili dell’animo umano, un cavaliere doveva essere coraggioso, leale, pronto a lottare contro gli oppressori in difesa dei più deboli. Il principale modello a cui si ispirava il codice cavalleresco era la figura di San Giorgio, il santo martire cristiano, spesso associato all’uccisione del drago.

Spada

Gesù ci chiede di non piangere, ma di incarnare i suoi insegnamenti e seguire la sua parola, così come un tempo i cavalieri, anche noi oggi siamo chiamati a vivere a pieno il messaggio che Gesù morendo ci ha lasciato. Portiamo una spada come simbolo di questa battaglia.

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pag.19 IX STAZIONE | GESÙ CADE PER LA TERZA VOLTA

Dal Libro del profeta Isaia (Is 53, 6)

Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti.

«Per osservare la legge scout»

Si potrebbe scrivere un libro sulla vita del Fondatore dello Scautismo: Robert Baden-Powell, meglio conosciuto da noi scout come B.P. Non sono stati molti gli uomini che hanno avuto una vita movimentata e avventurosa come la sua. Dopo una lunga carriera nell'esercito inglese come ufficiale coloniale, che lo portò prima in India e poi in Africa, Baden Powell si lanciò nell'organizzazione dello Scautismo che, nel giro di pochi anni, divenne un grande movimento giovanile diffuso in tutto il mondo. Forte di quei valori che costituiscono l’uomo retto e il cittadino giusto, caposaldi della sua vita e della legge scout, nella sua ultima lettera scrive: “Il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri.

Preoccupatevi di lasciare questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato e, quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di avere fatto "del vostro meglio".

"Siate preparati" così, a vivere felici e a morire felici:

mantenete la vostra promessa di esploratori, anche quando non sarete più ragazzi, e Dio vi aiuti in questo.”

Fazzolettone

Il fazzolettone che portiamo al collo, non solo è simbolo di appartenenza al movimento scoutistico, ma traduzione e sintesi dei valori che abbiamo deciso di sposare, punto di partenza per la costruzione dell’anima e pilastro a cui appoggiarsi per non cadere lungo la strada.

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pag.21 X STAZIONE | GESÙ È SPOGLIATO DELLE VESTI

DaI libro dei Salmi (Sal 21, 17-19)

Io sono un verme e non un uomo, infamia degli uomini e rifiuto del mio popolo. Si dividono le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte.

«Sono laboriosi ed economi»

San Francesco è il Santo che ha segnato un’epoca. Nato ad Assisi nel 1182, visse una giovinezza ricca di piaceri. Poi, la chiamata e la conversione. Ascoltando la missione degli Apostoli, Francesco comprese che le parole di Gesù si riferivano a lui. Era la risposta alle sue preghiere e domande che da tempo attendeva; depose allora i propri panni e si cinse i fianchi con una rude corda, coprendosi il capo con il cappuccio, camminando a piedi scalzi. Iniziò così la vita e missione apostolica, sposando “madonna Povertà”, predicando con l'esempio e la parola il Vangelo come i primi apostoli. San Francesco come Gesù si spoglia delle vesti, incarna così la qualità dell’essenzialità, accontentandosi dello stretto necessario per vivere e della parola del Signore.

Preghiera

Signore, fa di me uno strumento della Tua Pace: dove è odio, fa ch'io porti l'Amore. Dove è offesa, ch'io porti il Perdono.

Dove è discordia, ch'io porti l'Unione. Dove è dubbio, ch'io porti la Fede. Dove è errore, ch'io porti la Verità. Dove è disperazione, ch'io porti la Speranza. Dove è tristezza, ch'io porti la Gioia. Dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce.

Maestro, fa che io non cerchi tanto ad esser consolato, quanto a consolare; ad essere compreso, quanto a comprendere; ad essere amato, quanto ad amare. Poiché, così è: dando, che si riceve; perdonando, che si è perdonati; morendo, che si risuscita a Vita Eterna

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pag.23 XI STAZIONE | GESÙ È INCHIODATO ALLA CROCE

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23, 33-34)

Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva:

«Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».

«Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio»

Fin da piccolo Carlo visse la fede in ogni aspetto della sua vita, quotidianamente è testimone della parola di Dio; cammina lungo la Sua strada, fino al giorno della sua morte, avvenuta a causa di una leucemia fulminante a soli 16 anni, ed ora veglia su di noi accanto a Lui. Carlo è per noi esempio di Forza, Carità, Fede vera e salda. Dai suoi appunti "Fuori del Signore è rumore, scompiglio, lite, guerra. Con Dio tutto è ordine...

Gesù Cristo ci parla dentro e dovremmo ascoltarlo e seguirlo in tutto. La coscienza svegliata dalla voce di Dio si sente estremamente interessata perché capisce che si è nel vero e che bene si fa ad ascoltarla e seguirla. Seguire questa voce è impostare l’esistenza in direzione della vita eterna."

Orme

Lungo i sentieri della vita, guardando in terra con gli occhi della Fede, potremo riconoscere le orme del Signore che ci accompagna e talvolta ci sorregge, quando la strada è impervia e la nostra bussola non funziona. «Figlio mio, quando le cose nella tua vita andavano bene, hai potuto vedere le mie impronte al tuo fianco, ma ora che sei malato, stanco e abbattuto, ho preferito portarti sulle mie braccia. Guarda attentamente, queste impronte sulla sabbia sono le mie, non le tue»

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pag.25 XII STAZIONE | GESÙ MUORE IN CROCE

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 15, 34)

«Eloì, Eloì, lema sabactà ni? che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».

«Per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio paese»

Senza orpelli, attento agli altri e convinto che il ruolo dell'ambasciatore in Paesi complicati come il Congo sia anche quello di contribuire alla costruzione della pace. Chi lo ha conosciuto racconta così Luca Attanasio, il diplomatico italiano ucciso nell'attentato a Goma assieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e al loro autista. Tutto ciò che noi in Italia diamo per scontato non lo è in Congo, dove purtroppo ci sono ancora tanti problemi da risolvere. Nato a Limbiate (provincia di Monza e Brianza), Attanasio avrebbe compiuto 44 anni a maggio ed era padre di tre bambine piccole. Era uno dei più giovani ambasciatori italiani nel mondo.

Bandiera italiana

Ognuno di noi, soprattutto in questo momento difficile, tende a vacillare nella grande stanza buia dell’incertezza, ma è qui che gli animi di tutti vengono contaminati da brutti pensieri e mancanza di fede. La nostra sfida è quella di trasformare quest’ultima in un’ancora che ci tiene fermi e che ci permette di guardare sempre le cose da diversi punti di vista e scegliere sempre quello più genuino. La morte di Cristo può rappresentare la disfatta in certi sensi ma in essa è contenuta la speranza della resurrezione, della nuova vita, della positività e della fede.

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pag.27 XIII STAZIONE | GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19, 25-27)

Stavano presso la croce di Gesù sua Madre, la sorella di sua Madre, Maria di Cleofa e Maria di Magdala. Gesù allora, vedendo la Madre, e lì accanto a Lei il discepolo che Egli amava, disse alla Madre: Donna ecco il Tuo Figlio. Poi disse al discepolo: ecco la tua Madre! Da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

«Si rendono utili e aiutano gli altri»

“Non preoccuparti dei numeri. Aiuta una persona alla volta e inizia sempre con la persona più vicina a te.” Madre Teresa di Calcutta nasce il 26 agosto 1910 a Skopje, ex Jugoslavia. La sua biografia è segnata da numerose onorificenze e riconoscimenti, che le furono consegnati per le tante opere di carità che ha svolto nei luoghi più poveri del mondo. Il suo obiettivo era quello di aiutare i più poveri dei poveri. La sua missione era di riconoscere dignità ad ogni singola persona, a prescindere dall’indigenza della sua condizione. Arrivata in India la sua vita cambia radicalmente: si occupa degli ammalati. A Calcutta, dopo aver preso i voti, attraversò i quartieri più poveri dell’India. Fu allora che ebbe consapevolezza della reale povertà in cui versava il Paese. Fu allora che ebbe “la chiamata”, e decise di operare al servizio delle persone più povere e bisognose.

Mani

Porgersi le mani è l’atto più semplice di mettersi al servizio di chi ne ha bisogno, di rendersi utili dove c’è possibile, anche con un semplice gesto. *canzone Mani*

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pag.29 XIV STAZIONE | GESÙ È COLLOCATO NEL SEPOLCRO Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23-53)

Giuseppe d’Arimatea lo mise in un sepolcro scavato nella pietra, dove nessuno ancora era stato messo.

«Pongono il loro onore nel meritare fiducia»

Salvo Rosario Antonio D'Acquisto (Napoli, 15 ottobre 1920 – Fiumicino, 23 settembre 1943) è stato un vicebrigadiere dell'Arma dei Carabinieri, insignito di Medaglia d'oro al valor militare per essersi sacrificato il 23 settembre 1943 per salvare un gruppo di civili durante un rastrellamento delle truppe naziste nel corso della Seconda guerra mondiale.

Seme

Ci sono persone che nella paura reagiscono donando la propria vita, proprio come Gesù, che ha vinto il male subendolo su di sé, anche noi siamo chiamati a donare la nostra vita ogni giorno nella speranza un giorno di risorgere e vivere in te. Portiamo un seme che rappresenta la nostra fede, se piantato e coltivato con amore esso darà frutti di cui potremo godere nel regno di Dio.

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