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SAGGI STORICI ORENO DA MASSIMILIANO PENATI ANTICA CHIESA DI S. NAZARO. monastero delle agostiniane MONZA ED ALTRI NOTABILI LUOGHI

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Academic year: 2022

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(5) & 3f. SAGGI STORICI (ATTI. DA ALCUNI PAESI DELLA BRIANZA. ED ALTRI NOTABILI LUOGHI OSSIA. ANTICA CHIESA DI. S.. NAZARO. E }'. monastero delle agostiniane DI. ORENO. Memorie raccolte e compilate. DA MASSIMILIANO PENATI. MONZA TIPOGRAFIA CORBETTA. 1877..

(6) Proprietà letteraria.. A. spese dell Autore..

(7) ~T37s COP-K DEDICA. IL retaggio della vera fede DEPOSITATO DAI PRISCHI AVI NOSTRI TEMPIO DEDICATO A SAN NAZARO LORO NEL ORA È CUSTODITO DAI ZELANTI SACERDOTI. If). DON GIAMBATTISTA BOFFA PARROCO. CO. E DON LUIGI MARRAZZANl COADJUTORE. (/~j. QUELL’AREA SACRA '. OVE ERGEVASI UN DI’ IL VENERATO TEMPIO FU GELOSAMENTE GUARDATO. :. DALLA PIA ED ALTA PROSAPIA SCOTTI SUL LATIFONDO DEGLI ENNI E SUGLI EDIF1ZJ CROLLATI PER VETUSTADE ORA SI ESTENDONO E SI ERGONO FERACI TEN1MENTI E SUPERBE VILLEGGIATURE DELL’ ECCELLENZA SUA. IL. DUCA TOMMASO GALLARATI SCOTTI DEGLI ILLUSTRISSIMI. CONTE FEDERICO BORROMEO E NOBILE ERCOLE MENCLOZZI E D’ ALQUANTI ALTRI INFRA I QUALI EMERGONO SIGNORI I. CARLO CAMERA E MAR1ETTA LOCATELLI CAVALLERI MAGGIORE NELL’ ESERCITO ITALIANO CAV. ENRICO ARBIZZONI E CARLOTTA PECORONI PISANI QUALI ULTIMI DUE TENGONO POSSEDIMENTI. E. I. IL. NELL’ ASSIMILATO TERRITORIO DI VELASCA. Al. POCHI FAMIGLI D’ENNIO SUCCEDETTE NELL’EVO NOSTRO UN POPOLO CHE GIUGNE ALLE DUE MIGLIAIA PIO, LABORIOSO E INDUSTRE. SE QUINCI INTORNO A NOI QUELLO SQUALLIDO ANTICO SI COLORISCE ED ILLUSTRA MEGLIO POTREBBESI DEDICAR QUESTE MIE PAGINE SE NON A QUEL NOBILE E RISPETTABILE CONSESSO. A CHI. CHE FORMA LA GLORIA DI ORENO NELLA PRESENTE ETADE im ' X>. 5. -. “. oca. 905256.

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(9) PREFAZIONE.. e. Alcuni anni or sono che mi posi a raccogliere compilare le Memorie di Oreno, mia terra na-. tale.. Diedi. mano a. questo mio lavoro senza avere. uno scopo preyneditato ed a compiere. imperocché a condurre. :. quale. il. siccome umilissimo argo-. mento s non mi trasse mai pensiero, che arrecarmi potesse coiai lavoro vanto od utilità veruna Si fu adunque quel naturale inclinamento che tutti abbiamo di amare la terra natale non perchè è .. ?. grande. bella e. dusse in Oreno. e sue. monumento. che suo dizioni. ma. 5. $. perchè. memorie ad. 5. illustrare qual-. a ravvivare alcune sue tra-. a riordinare qualche vecchia fiaba che. $. ereditammo dal seicento morale. nostra , che m‘ in-. è. e. 5. e rivestirla di carattere. finalmente a spiegare con accorgimento. alcuni pochi cenni che alquante vecchie cronache ci. danno Credea. del nostro villaggio sulle. prime che. non andasse a coprire tascabile ;. ma mi. le. .. quest' altra. mia opera. cento pagine cTun libro. avvidi tosto che non giunto alla ?. terza parte del tutto , avea già oltrepassato quel.

(10) numero. Se T opera non fosse stata per divenire cotanto voluminosa laggio. _>. mi. _>. trattando cf un oscuro. e. diffusione di quelle. memorie con. soli. esemplari. Dico da senno se questo fu die tenni sino dal suo incominciamento. manoscritti. vil-. sarei accontentato di servirmi della. .. ,. il. modo impe-. ;. rocché subito che avea compito un capitolo che. dava a leggere stra. 5. terra. lo. agli amatori delle cose della no-. Avvenne però che questo modestissimo. .. espediente anziché attutire la pubblica curiosità la fomentò 3 e si. completa. e. venne perciò a desiderare V cperci. pubblicata regolarmente. alquanto sul pensiero. ,. V appagare queir ansietà.. me mai. potea. si. cV. un oscuro. suo. allora stetti. cosa fosse. Considerando però co-. materia che dilettar sapesse oltre i confini del. :. se convenevol. lo. villaggio. trarre. estraneo che abita. territorio. 5. sicché ristetti. per ora dalV accondiscendere alV opinione pubblica nel tenere. una regolata pubblicazione delV opera.. Veramente questo mio lavoro passa quei naturali confini , imperocché molti di quegli esempi in esso. narrati possono essere applicati a molte terre delle nostre. rie di altri tizie. contrade. paesi. .. Ma. cita sovente delle. memo-. questo spandimento di no-. adombrate da quel meschino. titolo di un. qua -.

(11) si. ignorato villaggio nei fasti della storia. ,. non. potea far penetrare e comprendere alV immagi-. nazione dei più ? che in realtà vi esistesse. A. il. lontana gente che per tempi è. a noi più conformi. Maurizio Credaro. il. mio. suolo del nostro terri-. come nella casa che abitiamo. :. il. ancora inedite come la corrente. del diluvio configurasse torio. concedetti che. considerazioni. cotali. scaffale custodisse. e. vivesse. vi. per costumi non. come narrasse messer. ;. notturno delle streghe sui Noci del. come nonna Orsola dannasse una sua. ;. al. gallinella. concilialo. delle. streghe. ,. ed altre. cosifatte notizie che so io.. Ma la. non volli lasciar perire e andare obliata memoria 1 antica Chiesa di S. Nazaro e il J. :. Monastero delle Agostiniane il. pubblico se bene io Lettore. ,. non. di. Oreno, e giudica. feci.. vi troverai in. questa. uno. ne una ben ordinata narrazione ;. fiorito 3. come me senti amore per. la. stile. ma. se. tua terra natale. ,. gusterai in queste poche pagine queir ineffabile diletto. ,. che nasce dal contemplare. del suo paese.. Oreno, marzo 1877.. le. antichità.

(12) L’ antica Chiesa di San Nazaro e. Monastero delle Agostiniane di Oreno.. il. CAPITOLO. I.. Bella scomparsa della Chiesa di San Naéaro Alcuni avanzi del Monastero. Luogo ove sta-. vano quei due monumenti.. Fu. verso la fine del. la Chiesa di S.. secolo. decimoquarto che. Nazaro di Oreno venne distrutta;. o diremo con più acconcio modo, fu intorno a quel. tempo che. si. dispersero le ruine d’un nostro ve-. tusto. monumento,. quasi. per tutto quanto lo. trascorse. il. sorta dalla. il. Medio Evo. mano. probabilmente durò. quale. ;. spazio. di. tempo che. imperocché pare un’opera. dei primi cristiani della nostra. contrada antica, nell’ultimo secolo del basso impero, e che novello entrò nel nelle vicende religiose. ,. quando quello pur cessò. Medio Evo,. e perì. di. lo segui. un secolo prima. essere.. E. le. future. generazioni, che succedettero a quella memorabile. scomparsa, che. si. lo. dimenticarono con un’ incuria tale,. perdette ogni traccia e ogni memoria, ove. esso innalzavasi..

(13) —9— Però (. avanzi del Monastero delle Agostiniane. gli. quale per comune origine. il. colla predetta Chiesa. edifizio. vedere. si. copulava in un solo. ),. arrivarono a farsi. quasi alla metà del nostro secolo. Quegli. fin. avanzi ridotti a due sole stanze a piano terreno col. corrispondente solajo, o piano superiore, come an-. ticamente. si. fabbricavano. le. nostre case. vano una costruzione eseguita intorno. ,. rivela-. al mille.. Queste poche vestigia del nostro antico. mona-. stero conservavano tuttavia le meste forme d. quella parte. claustrale abitazione in. refettorio e a cucina delle. 5. una. destinata a. monache. Nel 1370, cioè. monache. Oreno andarono. il. primo anno che. le. a. coabitare. Francescane nel. S.. Apollinare in Milano, in una di queste stanze. le. colle. monache. nostre. vi. di. riposero. il. monastero. loro vino. ,. di. che. doveano dipoi far condurre a quel monastero per servirsene a loro uso. Disposte quelle due stanze a ricevere di fronte. il. mezzodì,. eppure. pareano. orbe in quella cospicua sua parte. Si presuppone. quindi. ,. che per. tramontana Chiesa di. S.. vietare ogni e. la. quella. piazzetta. Nazaro. e. venisse. che. conterminata. stava dinanzi. a. alla. che cotale precauzione di. mezzo che spiar potesse per. di dentro. per di fuori lo sguardo, venisse prescritto dalle.

(14) —. 10. —. regole per la costruzione degli. monastici.. edilìzi. Quel rimasuglio dell’antico monastero riceveva aria e luce dal freddo settentrione per. sesto acuto,. i. mattoni modellati. di. e. chitettura, semplice si. rispettasse. si. non intonacati. La sua ar-. ma. elegante, volea che la. ancora non come un abituro. rustico colono, sibbene. zione d’ un ceto di le. due finestre a. cui spigoli orlati e sagomati erano. come destinato per. d’. un. abita-. persone privilegiato. Quando. monache abbandonarono. il. nostro monastero, e. quelle due stanze per fortuita circostanza vennero lasciate in piedi. ,. una famiglia contadina. venne ad abitarle. Allora che. vedemmo. si. aperti dinnanzi a quelle,. convenivano a quell’. se. ne. apersero quei due usci. edilìzio.. cato da buon documento che. i. quali non. Egli è però certifiil. dì. 6. di. novembre. dell’anno 1370 frate Rinaldo da Lecco, nunzio o. procuratore delle monache di S. Apollinare di Milano. ,. stava dinnanzi. all’. entrata del monastero o. meglio attendeva colà colle chiavi degli apparta-. menti delle monache. il. daziario certo Goffredino. da Osca. Quell’entrata poteva essere una porticina, che per mezzo d’un corridoio metteva negli appar-. tamenti del monastero, e presumibilmente subito a sinistra nelle predisegnate due stanze, e a de-.

(15) —. li-. sta, dicontro a quelle, a quelPappartamento prò». priamente detto chiostro. Pare che in quel tempo tutte le parti che costituivano quel nostro antico. monumento. esistessero. col cavedio,. qualche sotterraneo ed altri fabbricati. ma. in. ancora. uno stato. come. *. il. chiostro. deplorevole, che. di. poco conto. si. dovette alienarli, perocché più nessuno profitto. se. ne potea ricavare. Le due stanze poi, che ar-. ;. rivarono a farsi vedere. sì. giorni, pare che. a* nostri. avessero una posizione anormale col resto del corpo del monastero, imperocché le finestre delle quali. guardavano. sull. 5. aia del. massaro delle monache.. Sarà quindi stato che per questa circostanza furono risparmiate. dalla distruzione che ebbene la. principale parte del monastero. Il. medesimo. frate. Rinaldo dà chiara testimonianza di questo fatto. quanto nel succitato. dì,. chiesto dal predetto Gof-. fredino di aprire colla chiave riposto. vino delle. il. monache. Queste camere sono riserbate. la ,. così. per. 5. camera ov era gli le. rispose. monache. ;. e. pei loro nunzi.. Dinanzi te,. stava. al il. monastero, nella sua parte di levan-. massaro delle monache. La masseria. costituiva tutto quanto. nastero;. il. quale,. il. come. podere che teneva si. il. mo-. ricava da certi indizi,.

(16) — sì. —. 12. estendeva per ben trecento pertiche milanesi.. Quel fondo ora. lo. troviamo designato colla deno-. minazione di Vigne dei Trisoldi. La tradizione 10. chiama ancora. poco. il. terreno delle. lontano dalla masseria. a. monache. ,. e stava. tramontana. Era. pure incombenza del massaro di coltivare l’ortaglia delle. monache,. la quale era racchiusa nel ri-. cinto del monastero, e similmente al suo lato di. tramontana. 11. Il far. legna. al bosco,. legar fasci di legna e qual. il. fender ceppi grossolano e. altro. faticoso lavoro che abbisognava al governo di quella. comunità. religiosa, era eziandio tenuto a pre-. starlo la famiglia del massaro.. Ma. molto più im-. portava per quelle inerme femmine l’aver dinanzi al loro. monastero dei devoti. e gagliardi paesani,. che poteano difenderle dall’attacco dei ladri e dei. malandrini.. Eppure quella masseria, retta allora dal. florida. ancora nel 1370. buon Martino de Ruzinello. ,. non. avea lasciata nel 1846 (quando quella casa, ch’era sorta sulle sue ruine, fu demolita), traccia alcuna di. sua esistenza : imperocché in quell’epoca. di detta. demolizione era abitata da tre famiglie coloniche in appartamenti di. meno. quelle. non troppo vecchia costruzione,. due stanze che furono. ruine del monastero.. salve. dalle.

(17) — monumento no, sarebbe. Ma. 13. —. voler rintracciare la pianta del nostro vetusto. 11. sul? attuale terre-. delle Agostiniane. un lavoro che peccherebbe. considerati in questa descrizione. che. ci. grafica. lasciò essere conformi ,. i. in fantasia.. pochi avanzi. ad una tavola icno-. che rappresenta un monastero eretto in. quel frammezzo di tempo che trascorse dal settimo al. nono secolo, non sarebbe un pregiudizio. un. visare in lui. Se. le. il. rav-. fratello d’ arte.. nostre Agostiniane diceansi di. S.. Nazaro,. mo-. egli è perche quella chiesa stava unita al loro. nastero.. Ma. quella chiesa in origine fu eretta al. divino culto per. considerazioni. il. popolo, e a quanto appare da. storiche. di quella e popolo e. storta la. ,. ;. sicché. non sarebbe. ragione per non credere che la chiesa. stasse nella cerchia del. municassero quei due Il sito. molto tempo ne usarono. monache. monastero. edifizi. ;. sibbene. si. co-. per andirivieni.. ove stavano quei due nostri monumenti,. dei quali ora intraprendo a narrare le loro vicen-. de. rispetto alla. ,. presentò esistenza,. il. si. nostro villaggio in tutti. i. ,. che sempre. i. secoli di sua. avea ad assegnarlo a monte del cen-. tro dell’abitato. pi,. figura topografica. Or che. l’abitato ò diviso in. gruppi suddivisi in case e. grup-. le case divise. le.

(18) —. —. metodo speciale. altre con. une dalle. 14. N.. cesco. di. numera-. Vìa San Fran-. zione, rinverremo quel luogo in 4.. Ristando a contemplare la porta di questa casa tosto ci accorgeremo di aver a fronte tuttora un’an-. Quel semplice suo disegno ad arco tondo,. tichità.. quella sua vòlta sostenuta dal congegno di massi. probabilmente nei tempi an-. di pietra arenaria ( e. dati di massi di tale pietra erano anche gli stipiti ). ,. un. finestruolo sul frontone della porta con. davanzale di serizzo, indicano una maniera di costruzione dei tempi assai lontani.. Le. mezzo. vòlte dei nostri edifizi nei secoli di. erano costrutti con mattoni e a sesto acuto. Nei secoli a noi vicini l’arco tondo tornò à farsi. dere,. ma. ve-. più schiacciato, e quasi sempre costrutto. con mattoni. Se alle volte in quest’ ultima epoca faceasi eccezione. mente. si. materia,. alla. adoperava. allora. granito, e non. il. tra molare od arenaria. ,. come. se. ne. preferibil-. mai. la pie-. fece uso in. questa porta.. Pare che cipio del. ai. tempi del basso impero,. Medio Evo. ,. si. pietra arenaria nelle costruzioni. nome. di. arena dato. e nel prin-. molto uso della. facesse :. da. ciò. venne. all’anfiteatro; e qualche. il. volta.

(19) il. cimitero degli antichi cristiani o catacomba era. pur chiamato arenario-. Passando sotto quel venerabile arco crederemo ad. d’affacciarsi incontro. bero ancora ridestarci l’antichità.. tutto. Ma. altri oggetti. oltrepassato quello ritroveremo che. ha mutato. faccia.. L’area della casa demolita. nel 1846 è tutta sopraffatta, indizio veruno. che potreb-. sensi d’ammirazione per. i. nè delle due. e. più non scorgesi. antichissime. stanze. del nostro monastero, nè delle più recenti costru-. zioni, che. formavano. appartamenti delle tre. gli. famiglie coloniche or ora indicate, stati fabbricati sullo stesso. e la. delle. i. quali per esser. luogo ove. il. monastero. sua masseria stavano, a dì nostri noi la corte. monache appellammo quella. In quest’ ultimo luogo osservare,. ,. vedremo ancora. distrutta casa.. ove siamo il. monache. Ma. quelFan-. sul limitare d’un grandioso giardino. tico cavo ora sta coperto e. cappello piramidale,. il. sormontato da moderno. che, più che destarci ve-. nerazione per l’antichità, ci. l’amenità del luogo. rabile ricinto ci. buco di. sito,. entrati per. pozzo delle. Non. muove ad ammirare. fuori di questo. memo-. devono essere ancora, in un terra-. due. botti che furono proprietà delle. monache, perocché su che di 8. Apollinare.. di esse stava inciso. Mona-.

(20) — Sono pochi, egli. 16. —. vero, quegli avanzi che co-. è. nosciamo di que’ nostri due antichi monumenti. ma. :. consoliamoci che sono pur troppo sufficienti e. sicuri. ad indicarci. luogo ov’ essi furono.. il. CAPITOLO IL Dì alcune. considerazioni. sopra la. diffusione. del Cristianesimo nei nostri paesi.. Quella parte di terreno mobile, detta del dilu-. vium. che dai colli. torrente Molgora, poco dopo disceso. il. della Brianza. ,. scavò e modellò in biz-. zarre forme in vallea d’ erosione, e che entro la. quale ora di. si. estendono. Yimercate. ,. i. paesi che formano la pieve. fu regione. di. qualche. fama sino. ne’ primi secoli dell’ èra cristiana. Il lavorìo fatto in. questo antico terreno di tra-. sporto da quelle prodigiose correnti fu si mirabil-. mente disposto per queste nostre. terre, sia per la. varietà di forme che diedero al suolo, sia per la qualità naturale degli strati di terreno che vi de-. posero da renderlo proprio ad una svariata produzione della vegetazione dei più felici paesi dei climi. temperati, da costituire una regione ricercata a. prima stanza le. de’ popoli aborigeni che. nostre contrade.. popolarono.

(21) — rialti. 1. 17. —. però di Velate e di Carnate e quello che. parte da Verderio in forma di dosso, che s’allunga. a mezzodì sin oltre Cavenago. ,. conterminano la predetta valle. montana. e a levante,. i. quali serrano e. d’. erosione a tra-. non furono da quelle remote. correnti tocchi e limati. Il terreno cretaceo-argilloso,. che copre. suolo di quelli, è per certo lo. il. stesso vergine qual lo depose. 1’. antico. in lontanissimi tempi copriva la valle del. mare che Po. Que-. sto terreno di sedimento, per le sue qualità rali, costituisce. coltivazione. In alcuni tratti tenacissimo. renitente alla friabile. natu-. però sempre un suolo ribelle alla. marra. da essere. dell’agricoltore, in altri troppo. da non poter sostenere ralli-. e rilassato. gnare delle piante che hanno uno sviluppo più perfetto. I. primi. copersero di. si. selve, gli altri. fitte. rimasero in lande. Alcuni vogliono che di. nuti dalle Gallie. Siccome. ai. Druidi. sotto la condotta ,. origine. ,. così. bene. di. Belloveso.. sacerdoti degli antichi Galli. sacre erano le selve a celebrarvi riti. 1’. Carnate venisse dagli antichi Carnuti qua ve-. i. loro misteriosi. avrebbero eletto costoro a luogo. sacro l’antica selva di Carnate.. Anche. nelle terre. dei due Sulbiati, (forse anticamente detti Insùiriati), che giacciono sul predetto dosso di levante,. 2.

(22) —. —. 18. che sta come contraccosta alla valle dell5 sono rammentati per analogia di. nome. gli Insubri,. quel celebre popolo. Gallo di origine, che bilì. al. nell" alta Italia. diede. e. nome. il. Adda. d’. si. sta-. Insubria. paese conquistato.. Una. certezza storica però de. comincia che ne’ primi secoli. J. non. nostri paesi. dell’. èra. cristiana.. Notabili traecie rinveniamo tuttodì, che la civiltà. romana abbia. in. que’ tempi stanziato su. queste. terre. Vimercate, Arcore, Curzio o Aicurzio e al-. quante altre. di queste. nostre terre furono già da. profondi eruditi tenute per fondazione romana. Al-. cuni di que’ dotti scrittori fanno giungere sino da’. primi tempi della conquista romana una loro colonia in Cologno, nota terra, e alle nostre molto vicina. le. Parmi che. gli. strade dell’Impero. che da Milano la stazione di. si. Itinerari che stavano lungo. Romano. dirigeva per. Crescenzago. notassero sulla via. Bergamo. e Brescia. Avviandosi ( Argentia ).. quella verso l’Adda e probabilmente dovendo passare sul ponte di Pontirolo vecchio, dovea quindi toccare Cologno e qualche terra sull’estremo lembo di. mezzodì della pieve. di. Vimercate. Giunta a. quella terra, che allora apparteneva al romano distretto di. Vimercate. quella via pare che. si. spar-.

(23) — tisse in. e. cine,. —. 19. quella a. mano manca. dirigesse. si. su Vimercate. Indizio di questa antica via ci riin arebbero. paese di Caponago da Capanna, oste-. il. ria o bettola. romana. ,. che. fabbricavano. si. 5. comodo de viaggiatori. strade per. sorto forse sulle ruine di. uno. mani. sulle. che. ,. si. collocavano. Ornate. di. e. :. sulle. di que’ sepolcri ro-. principali vie ed. erano appellati Homatio.. Per. torrente Moigora la natura per. il. stessa. s'e. avea già preparato un varco di comunicazione fra queste terre. rebbe. il. romane. Ma. :. quindi non del tutto incredibile sa-. far salire sulle nostre terre altre colonie oltre a quella che si. più che. ci. induzione sono le. che. afferma. la. are sacre. fermò in Oologno. certezza alle. scopersero e che tuttavia. si. do sul nostro suolo.. si. deità. di. questa. romane. ,. vanno scopren-. Per quelle siamo. certificati. che un popolo agricoltore era già sparso sulle nostre terre. de. altari. 5. prima delPetà Gentili. si. cristiana, e che su cotali. sacrificava. le primizie dei frutti della. Che gora. gli. ci. agli. Pei tutelari. campagna.. antichi abitatori del bacino della. Moi-. avessero lasciato vestigia di coltivazione. sulle nostre terre, pare pur troppo verificato dalla storia.. Ma. il. sistema d’una coltivazione, che giunse.

(24) —. 20. —. sino a noi con poche. modificazioni e varietà. dobbiamo per certo. Romani. Sino dal terzo. ai. colo gli estuari asciutti e le vallette, che. Torrente scavò. e. modellò attorno alle. erano già mutati in. fertili. campi. il. ,. lo. se-. nostro. sue rive. ,. di biade e uber-. tose vigne. Sulle prode, che facevano scalinata ai balzi dei rialti, sino d’allora piantati si erano gli oliveti e le ficaie.. Forse per qualche secolo l’agricoltura delle nostre terre i. quali. in. me. si. venne condotta unicamente dai coloni divisero. campi più. o. il. meno. era in uso presso. ligiose col loro. dio. appezzamenti. territorio per. estesi, conterminandoli, co-. Romani, con cerimonie re-. i. Termine.. sempre nei nostri paesi. Ma. come avvenne. ai piccoli proprietari,. per mancanza di previdenza nel serbare fluo delle. annate d’abbondanza per. il. il. che. super-. mancante in. quelle di calamità, avvenendo qualche infortunio sulle loro terre, che distruggesse costretti per. campar. il. raccolto, erano. la vita a ricorrere ai granai. dei ricchi. I ricchi facendo quelle somministrazioni,. per maggiore loro garanzia, volevano vincolata la restituzione con delle. obbligazioni. assicurate sul. fondo stesso che dovea emetterle. Replicate somministrazioni pare che costituissero. il. dominio di-.

(25) —. Di questo modo di acquistare. retto su que’ fondi.. proprietà prediali. le. —. 21. abbiamo alcuni esempi. nelle. parabole del Vangelo.. Stando. all’. iscrizione di quel. vò nella chiesa di restituita. S.. marmo, che. Apollinare presso. dottamente dal Giulini. si. tro-. Arcore. come segue. ,. IVLLL® DRVSILLiE GERMANICI CESARIS. ,. :. •. .. C.. CESARIS. GERMANI D. .. .. SOROR. D.. verrebbe a conoscere che alcune. si. patrizie. romane,. si. stabilissero fra. antenati per prestissimo. ma romana nell’. alte famiglie i. nostri prischi. imperocché quell’alta da-. Giulia Drusilla, qui ricordata, viveva. anno trentesimosettimo dell’èra volgare.. Ma. le famiglie. biamo notizia pidi,. ;. F.. .. AVG.. che. ci. patrizie. romane, delle quali ab-. in parecchie iscrizioni incise su la-. giunsero a noi, e arricchirono cotanto. l’archeologia de’ nostri paesi per que’ tempi, tro-. viamo che entrarono numerose nelle nostre terre ne’ secoli terzo e quarto, cioè gli. quando queste sotto. Ultimi Cesari trasformarono Milano in seconda. Roma. Perocché con quest’ultima che abbandonati. i. città. avendo an-. loro deliziosi soggiorni di. Baia.

(26) — marina. sulla più bella sui colli della. Brianza. più ameni che. loro. —. 22. cercarono di riaverli. d’Italia,. e paesi. adiacenti,. come. i. suolo Milanese a. offerisse il. ricuperare in parte le delizie perdute nei primi.. Molte e belle possessioni ebbero nella Valle del. Po. i. Nobili,. i. Senatori e. i. Cavalieri romani che. Per. si. stabilirono nell’Alta Italia.. si. hanno, pare che ne tenessero anche ne’ nostri. paesi. 11 paese di. Agrate porta. ager, che vale agro., campo;. il. certi indizi. latino. il. che. ci. che. nome. di. farebbe cre-. dere che derivasse da un latifondo romano. ,. nel. quale potrebbe esser morto nel principio del sesto secolo quel Boezio console, ricordato da. scoperta in un. muro. una lapide. della vecchia casa parocchiale. quel villaggio.. di. Columella, rovinarono. I latifondi, al dir di. l’a-. gricoltura dell’Italia. Lavorati questi dagli schiavi e negli ultimi. ra. tempi dell’Impero Komano. non dandone più. ,. i. latifondi. la. guer-. divennero ager. cessans o campo lasciato senza lavorarlo. Lo smodato lusso delle famiglie patrizie, e la corruzione de’. costumi nelle città fu. la. cagione della desola-. zione di tante terre. I patrizi, que’ pochi schiavi. che potevano avere, se che alle volte. si. li. ritenevano presso loro,. vide entrare un patrizio nella sua.

(27) — villa con. un codazzo. —. 23. di quattrocento schiavi: nelle. spenta la sorgente della popolazio-. città era quasi. ne per mancanza di proiettavi, e quella. si. andava. alimentando con della gente che avea in uggia. il. lavoro della campagna, che pur finiva la vita in ozio nelle città. La. come. tristizia di que’. primi.. i. tempi fu contemporanea alla. 5. caduta dell idolatria. Sotto stiani molte. i. primi Imperatori cri-. 5. terre dell Italia. come ebbe a. riportare. erano già deserte. nostro. il. storico. Denina. ,. :. ». Che verso. ». quella parte di Lombardia, eh è tra Milano e. ». Bologna, paese. ». deserta ed incolta »,. la fine del. regno di Teodosio tutta 5. in. 5. que tempi,. ci. si. grasso e fertile, giacea quasi. delle città di Piacenza, e. E. S.. Ambrogio che. visse. ritrae fedelmente la desolazione. Parma, Modena, Reggio. Bologna. Dalle terre deserte fu dagl 5 imperatori. levato. il. censo, perocché rendita piu. non. si. avea. da quelle. Alcune però furono date in [regalo a 5 veterani,. come. rani vacantes. si. ha dal codice Teodosiano: Vete-. ter ras accipiant ,. habeant immunes. easque perpetuo. .. Nella Brianza e suoi dintorni veramente non. si. ebbe a deplorare, come nella bassa Lombardia,. il. disertar delle. campagne. Di. ciò si. ha un manife*.

(28) — principali cittadini. i. re. ,. —. 24. quando Milano fu distrutta dai barbari,. sto segno,. ricoverarono su queste ter-. si. come incolme da que’ mali che. flagellarono. cotanto molte altre.. Se. si. vorrebbe far rientrare nelle abbandonate. nostre terre dei veterani, la storia, per quanto io so,. non. riporterebbe altro che un soldato della. ci. legione ottava, rammentato per una zione che. romana. iscri-. vedea in una casa della terra di La-. si. snigo e che ora trovasi in Asso. ,. quale porta. la. tuttora dubbio, se l'epistola imperiale abbia concesso a. selva. Tanto l’. stata disboscata.. potrebbe desumere dal vagliare quel-. si. che quello tramandò. iscrizione,. espressa. una. quel veterano una terra deserta o. mai. ai posteri. ,. cosi. :. VIVVS. FECIT. .. VETERANVS LEGIONIS CAIVS ALEBO CASTICI .. SIBI. .. .. Vili. .. .. ET POMPEI2E DORCADI CONIVGI SYM. .. .. .. Noi su. di quest’ iscrizione. possiamo fare. le [se-. guenti considerazioni. Che cosa fece vivendo quel. PomE non po-. Caio Alebo Castici per se e per la consorte. pea Dorcadi. ?. Per certo un’abitazione..

(29) —. 25. —. irebbe quella essere indicata sulla stessa. lapide. nello spazio dei punti sospensivi dopo Castici , posti. dall'. archeologo che la copiò a sorrugare con. due parole hanc domimi, probabilmente. quelli le. tempo. cancellata dall' ingiuria del le. ,. perocché noi. cerchiamo sulla lapide stessa per compiere. senso dell'epigrafe evidentemente tronco tale cancellatura.. Il. veterano Caio Alebo Castici. avrebbe dunque innalzato la sua casa famiglia in. colla. Lasnigo. molto ragguardevole. mana,. il. per co-. e. terra. ,. e stabilitosi. probabilmente. popolata sino nell' età ro-. e in quel territorio. gli. sarebbe stato con-. ceduto una possessione. Caglio, piccola terra, posta con. Sormano. piedi del selvoso bile,. in. una piccola ed aprica valle a. Piano. del. Tovan. ,. egli è credi-. che al tempo del veterano Caio fosse un luo-. go deserto e selvoso in territorio di Lasnigo. Questo. incolto luogo. non potrebbe essere quello desi-. gnato dall'epistola imperiale in concessione al me-. desimo Caio in benemerenza stati air. ai servigi. da. lui pre-. impero. Kagionando in questo modo, quel-. la lapide ricorderebbe a' posteri la casa del vete-. rano Caio. ,. agli eruditi. noi che pochi veterani. contrade.. l'. si. origine di Caglio. ,. e. a. stabilissero nelle nostre.

(30) — Per. —. 26. sopra cosiffatte considerazioni veniamo a. le. conoscere lo stato e le condizioni, in cui. vavano. nostri paesi. i. quando. ,. della cristiana religione. fu. si. tro-. buona novella. la. quivi. per. la. prima. volta annunziata. I. monumenti, che. ci. ricordano l’età dei Pagani. nelle nostre terre, finiscono al principio del quarto secolo, e verso alla sua de’ Cristiani. ;. quali. i. mano mano che i. vegnenti. tra. nasce. ,. si. più. copiosi. succedono. 1’. uno. all’ altro.. mezzo che un’età muore. di. pare. fanno molto. di quelli. predetto secolo invecchia, o che. il. secoli. Questo termine. si. metà appariscono. veramente segnata. decreto che promulgò. Grande l’anno 315. l’. imperatore. e l’al-. famoso. dal. Costantino. in favore de’ Cristiani.. il. Siccome. (parlando sempre de’ nostri paesi), quando la pro-. duzione delle iscrizioni gentilesche volgeva fine,. non trovasi immischiata con quella. così egli è. bene. lo arguire. ligiose si succedettero fra. i. al. suo. cristiana*. che quelle due età reprischi nostri antenati. con un mutamento poco simultaneo. Quella lotta religiosa cioè. non può aver durato. un quarto. oltre. i. cinque lustri*. di secolo. Egli è quindi cosa. di considerazione lo studiare e. il. degna. meditare, come. una delle più grandi rivoluzioni abbia travolto. in.

(31) —. 27. —. corto spazio di tempo, nelle antiche nostre con-. sì. trade. ,. solidi. bene sistemati ordinamenti nella. e. vita pubblica e privata.. Una. generazione. formava. servile. il. 5. che stanziava in que tempi nei. forte del popolo. nostri. ignobile e. borghi, ville. castella; 'della. e. quale. una. parte costituiva la famiglia colonica, l'altra, forse piu. numerosa. certi tempi, quella degli schiavi. in. 5. eh erano attaccati 5. Quand anche gno. d’ alleviare. tiche e. ai latifondi.. quella generazione sentisse il. il. biso-. troppo grave carico di sue fa-. alquanto la miserabile sua. di migliorare 5. condizione coll introdurre una religione tutta carità,. Fuman. imperocché vincolava. legame. genere col dolce. di fratello, che per santa tolleranza facea. compatire. 5. difetti. i. de suoi simili. ,. che con. mano. 5. pietosa accorrea al soccorso dell indigente 5 che faceasi a. proteggere. guitato e. il. debole a scortare. confortare. a. tanto repentino. il. mutamento. tribulato di cose. :. il. perse-. però un co-. dovea patir di. violenza sulle inveterate consuetudini superstiziose, radicate da di. un corrotto. e viziato culto negli. animi. quegli antichi abitatori delle nostre contrade.. A. non pochi. di. 5. que primitivi cristiani era an*. cor fresca la. memoria. 5. di. que loro templi innalzati.

(32) — Su. 5. —. 28. o rialti o luoghi molto appariscenti alle. colli. loro divinità, e che al soffio della novella religione. per mai. eran crollati. più. risorgere. quindi ravvicinarsi del tempo in cui a celebrare. le. avvisando. :. erano. soliti. Saturnali, le Cereali, le Baccanali. ed altre somiglianti gentili solennità, quante dolci. reminiscenze doveano destar loro quegli battuti.. Lo. stesso loro. un calendario che co’’. la. campo che. edifizi. coltivavano*. ab-. come. natura medesima dispiegava. suoi più vivaci colori e annunziavali la venuta. di quelle. periodiche. stagioni. ,. dovea eziandio. pristinare quelle antiche reminiscenze.. ri-. Per certo. non poteasi cancellare dalla loro fervida immaginazione contanto soave sentire, senza che provassero un vuoto, che lasciava loro quella fisica edu-. cazione. ,. troppo dilatato da essere riempiuto con. delle considerazioni cotanto sottili e spirituali, che. apportava la novella religione a quelle. molto materiali menti. In questo stato sta condizione. si. cosiffatte e in. que-. può considerare la nascente. stianità de* nostri paesi,. quando. le. cri-. iscrizioni dei. gentili e de* cristiani stavano in silenzio.. Non minor. incaglio. doveano apportare. i. vete-. rani alla comunione de* fedeli in que* paesi che stabilirono.. si. Questo ceto di persone potea vivere.

(33) — agiato* imperocché. i. 29. —. fondi che lavorava erano im^. munì da ogni regale gravezza. Per. ciò. il. veterano. dovea essere stimato come persona ragguardevole e notabile presso gli antichi abitatori. Ma. costui quand’ anche. cifica dell’ agricoltore,. si. del paese.. fosse eletta la vita pa-. potrà credere però. si. che. ,. abbia potuto assopire P interna emozione che ridestavagli di quando in quando lo spirito suo mar-. ripensando. ziale,. ai fatti. contro un avversario. campi. ?. di battaglia, si. colla virtù. della. d’arme che sostenuto avea Que’ cuori. sui. incrudeliti. saranno potuto ammansare. dolcissima. cristiana? In. carità. queste disparate quistioni, l’ascetico farebbe trionfare la sua causa coll’ intervento della divina grazia,. lo. di. umana. stoico coll’impassibilità. spirituali.. Lo. storico però. contemplare. il. non. soprannaturale. soffermarsi ad indagare le. umane. nelle cose. accontenterebbe. si ,. e. nemmeno. inclinazioni,. egli vorrebbe trarre dai fatti altri fatti che. seguono. e. li. di. ma. con-. dal cui concatenamento tesserne poi la. narrazione storica. Infatti quell’ infermità di spirito che sopra ab-. biamo veduto invadere vista. prima. i. novelli convertiti fu pre-. di noi dalla Chiesa. ditò ai fedeli altri più degni. ,. imperocché ad-. campioni. di. quelli.

(34) — che. gentili. i. —. 30. onoravano nei loro simulacri, in quelli. che cadevano per la santa causa perciò. il. nome. santo e venerabile. e. che diedesi. di martiri, cioè. testimoni della fede (*).. CAPITOLO Di. III.. alcuni santi vescovi di Milano che sparsero. vangelo nelle campagne.. il. Subito dopo ridonata la pace alla chiesa da Costantino imperatore, la venerazione pei santi. memoria. loro. dei templi, onde in quelli radunarsi. fedeli a celebrarne. i. mar-. 5. manifestossi pubblicamente coll innalzare alla. tiri. trionfo della religione cri-. il. stiana dinanzi alle sacre reliquie delle loro tali. mor-. spoglie.. La prima. chiesa eretta. sulle. nostre terre. dai. primitivi cristiani, panni con qualche certezza storica. ¥ (. ,. essere quella. dedicata al. fanciullo martire. Pancrazio. Gli avanzi di questa chiesa campe-. S.. ). Molti cristiani trovavansi in vero in que’ tempi nella. milizia dell*. composta. di. impero romano, e. questa cagione.. la. legione Tebaida era tutta. Fu. decimata e poi tutta uccisa per Questi fatti però non potevano caratteriz-. cristiani.. 1. zare lo spirito marziale dell intiero esercito romano..

(35) ~. —. 31. a non. stre oggidì sono ridotti. più. cubico di fondamento che arriva. Cominciando a contare. i. timo abitato del borgo. di. campestre. di fior. un metro di terra.. passi a ponente de! T ul-. Vimercate sulla strada. che anticamente. ,. a. era. la vicinale. per. Oreno, e percorsi su quella cinquecento passi tro-. un sentiero che dirittamente va per. vasi a destra altri. cento passi a tramontana, al quale capo stava. quelPantica chiesa. Quando nel 1760, sotto. verno di Maria Teresa ritori dei nostri. si. rilevò. go-. Comuni, quelle rovine erano an-. cora molto appariscenti, di li. il. catasto dei ter-. il. modo che il geometra La tradizione la. delineo con segni icnografici.. nomina chiesa. di. San Precazio, che veramente. è. voce più pretta latina che Pancrazio, e la vuole. abbandonata Il. campo. al sacro. culto già da secoli.. sul quale giaeeano le rovine della chie-. sa di 3. Precazio,. tempo. fa era coltivato. famiglia contadina di Oreno.. da una. Da un avvenimento. miracoloso riportato da una costante tradizione,. verrebbe a certificare questa notizia. «. si. Un pome-. ». riggio d'un dì di primavera avvanzata (così dice. ». quella tradizione), trovandosi. ». famiglia contadina. ». S.. di. Oreno. i. lavoratori d’unni. al. suo. campo d. :. Precazio aveano seco loro un fanciullo del-.

(36) — ». l'. 32. —. età attorno agli anni dodici. casa ed. loro. di. Costui facea pascolare. » era mutolo.. alcune sue. » vacche sul zerbo che girava attorno alla deserta ». e. ruinosa chiesa di S. Precazio. Mentre le sue. » vacche stavano domesticamente pascolando» egli » trastullavasi di cavare da. una macìa. » tegole e gettarli alquanto lungi da. Ripetuto. manesco divertimento venne. » per più fiate questo ». e sassi e. s'e.. a scoprire una testa da. uomo. scolpita in legno,. » la quale era coronata orizzontalmente da » sco nero.. A. » seguire al fiue, risoluto » e volgendosi verso. » gridò. :. Ho. un. di-. quella scoperta, senza più oltre pro-. trovato. i. il. fanciullo balzò in piedi. suoi a voce chiara e sonora,. un. Costoro pieni. Crocifisso.. » di stupore e d’ammirazione, avendo. un mutolo. » parlato, si trassero tutti al luogo d’onde veniva. » cotanto prodigio. » terrare quella ». mente quella. » annunziata. il. E. immantinente. fattisi. a disot-. immagine trovarono essere veradi. Gesù. Crocifisso, siccome l’avea. graziato loro mutolo figlio. Allora. » diedero fuori in. una dimostrazione. di santo giu-. » bile, che trasse quivi molto popolo. Innalzata la ». santa Croce sul luogo stesso della macìa, quel. ». popolo dinanzi prostrato reverentemente l’adorò.. ». Rinnovavasi in questo dì un santo. ufficio,. inter-.

(37) — chi lo. rotto,. ». stato da’ nostri. ». sul luogo eziandio. ». erano. sa,. secoli,. che fu pre-. antichissimi antenati. altra gente e fra. Accorse quale. la. ragguardevoli personaggi del vicino. dei. Tutti unanimi. » borgo.. -. 33. da quanti. ». ,. considerando quell’ in-. ». venzione manifestata per soprannaturale dispo-. ». sizione, perocché conseguita. » vollero essere ». del santo. ». portato. quella. da grande prodigio,. evangelista Luca. In trionfo. quel. mano. scultura fatta per. regale vessillo entro. il. fu. poi. borgo. ,. e. » lo depositarono entro la cripta della chiesa ple». bana del santo Protomartire Stefano. ». quando avvenne questo memorabile. tempo. Il. fatto la tradi-. zione non ce lo fa sapere.. Veramente questa tradizione sa del gusto leggende del Medio Evo.. Quando però. si. ciasse la parte accessoria a questo racconto,. diviene di certezza storica. Imperocché cifisso. bana. che. si. il. delle stral-. il. fatto. SS. Cro-. trova nella Chiesa parrocchiale ple-. di S. Stefano di. Vimercate è da tanto tempo. tenuto in grande venerazione dai popoli di queste. contrade. ,. i. quali in. massime quando. tempo. la pioggia. di. pubblico bisogno. manca. ,. a ristorare gli. aridi campi, accorrono con pubbliche e divote pro-. cessioni ad implorare la divina. maestà. in quell’im-. 3.

(38) — magine. —. 34. della redenzione pe’loro temporali bisogni.. Era appunto nelle circostanze che. i. di quelle processioni. nostri padri ravvivavano questa tradizione.. In questa chiesa di tare dedicato. Pancrazio. S.. vi era. un. al-. a S. Agnese vergine e martire, del. quale se ne ha memoria sino dall’anno 1288.. An-. che la vergine e martire S. Agnese è assai celebre nei fasti della chiesa. e. :. nei bassi tempi fu. tenuta in grande venerazione.. Cade. la sua festa. il. dì. ventun. di. gennajo. ;. in. uno di quei giorni in cui il tedioso inverno magsi fa sentire. Eppure un proverbio, vivo. giormente. assai nel popolano di Oreno, lo rallegra in questo dì. come. se si avesse in quello. il. primo indizio. di. primavera, perocché dice: a S. Agnese corre la Inserta per la scese.. Che quando Pattare ben decorato per sta fosse. i. di S.. divini. Agnese stava ancora. offizi,. il. dì della. legiale di Vimercate, e che vi accorresse di. Oreno. sua fe-. solennemente celebrato dal capitolo col-. alla. il. popolo. messa cantata per quella sua strada. avvallata e riparata a sua volta dal rigido aquilone. per un rialto, avvenendo un qualche anno,. in quel solenne dì, d’essere. il. suolo scoperto di. neve ed irradiato da splendido sole per cui quel.

(39) — rettile. —. 35. temporeggiasse in stagione e strisciasse per. la siepe. rivolta. a meriggio di. quella strada. avremo scoperto. caso tutto possibile. Allora. ,. è. l’ori-. come indice di lontani tempi una solennità. gine di quel proverbio tradizione esplora in. ,. quale. il. di più a S. Pancrazio.. Quel. rialto,. cbe cinge come un grande anfitea-. tro quella porzione di territorio tra ni ercate, fa. Oreno. e. Vi-. che quella goda più beneficamente. calore solare. ;. il. imperocché la brezza di tramontana. non pub farlo irradiare dal nefizio questo terreno. suolo.. Per cotale be-. vanta una coltivazione anti-. chissima come lo provano. molte materie orga-. le. niche in dissoluzione che esso contiene. Sarà quindi. molto probabile che questo terreno sino da’ tempi. romani fosse compartito. in deliziose vignette, cir-. condate da siepi, le quali. si. rilevavano sul ciglio-. ne di affossate strade, che in diverse direzioni e in molte di io. numero. lo attraversavano.. Da prima. credeva quelle strade avanzi dei fossati con cui. cingevano coltori. e. conterminavano. i. loro fondi gli agri-. romani, come avea osservato qualche altro. scrittore.. Ma. m’accorsi dipoi che quelle tutte met-. tevano capo a dei burroni che fendono rialto predetto, e giuso. il. balzo del. da quelli scorrono, facendosi.

(40) —. 36. —. pochi dì numeroperchè alquantfconfluiscono fra loro. per mettere poi foce nel torrente Molgora.. Dunque. sono gli alvei di altrettanti torrenti diluviali.. La. chiesa di S. Precazio o Pancrazio fu eretta. nel maggiore per estensione e per bella situazione. probabilmente per consiglio d’un. di que’ campi, e. santo vescovo di Milano, antecessore per pochi altri. a S. Ambrogio. Ora a noi parrebbe, che divina. ispirazione trasse quel santo nostro vescovo a sce-. un luogo modellato in forma d’ igenita natura, onde rammemorare. gliere. anfiteatro. dall’. ai. tivi cristiani delle nostre. Roma, per istare come. del Coliseo di. polo. lazzo di vedere. i. primi-. contrade quello artefatto. innalzato da spettatore ad. un immune poun nefando. sol-. suoi fratelli colla trucolenta di-. visa di gladiatori accanitamente pugnare infino a. morte. reso poi più infame negli ultimi secoli del. :. gentilesimo come luogo nel quale satelliti suoi. il. tiranno ed. i. con infernale diletazione compiace-. vansi di vedere. i. santi corpi de’ martiri dilaniati. da feroci belve, come appunto avvenne a S. Pancrazio. sbranato. stessi dell’ S.. venne. da una pantera. sotto. gli occhi. imperatore Massimiano.. Mirocle o Mirocleto cittadino milanese aval. vescovado di Milano l’anno di Cristo 303..

(41) -. —. 37. Governò questa chiesa con santa ed ammirabile sollecitudine per lo spazio di dodici anni. due dei quali storici,. vuoisi. ,. da qualcheduno. ne’ primi. ;. de’ nostri. abbia molto sofferto dalla persecuzione di. Diocleziano e Massimiano.. Questi due imperatori l’. impero, abdicano. il. che. ,. si. erano associato. trono nel 305. Diviso ancora. potere imperiale ne’ due soci che succederonli. il. Costanzo col. Cloro. favore. quanto. e. Galerio. Ma. di pace.. morto Costanzo. la. ,. chiesa d’ occidente. imperatore Costanzo. dell’. ,. subito. a vicenda. nell’ si. godette. al-. anno seguente. disputano. il. ,. trono. Galerio, Severo, Massensio, Massimino, Massimiano, eh’ esce dal suo ritiro, Licinio e Costantino. Grande. figlio. di Costanzo,. e la chiesa. il. torna ad es-. sere travagliata dal partito dei gentili, che affati-. cavasi di mettere sul trono imperatori ligi al gentilesimo. (*) Costantino trionfa su tutti colla cele-. bre vittoria riportata sopra Messenzio l’anno 312.. promessagli da una Croce luminosa che. prima della battaglia, segno vincerai. (*). .. coll’ iscrizióne. In. apparve questo. Egli allora abbraccia la cristiana. Questa tendenza del vecchio partito imperatore Giuliano V apostata.. tardi nell’. gli. si. verificò più.

(42) —. 38. — anno 315 nel. religione, e tre anni dopo (lo stesso. quale mori. S.. Mirocleto), promulga in Milano la. legge che ne permette. il. Giunto per questa via. culto.. impero Costantino. all’. i. gentili si tennero perduti, e fuggirono dalle città. per appiattarsi ne’villaggi detti in latino pagi, onde. vennero poi detti Pagani. Egli i. è. verosimile che. pastori della chiesa tosto tenessero dietro a costo-. ro, e colla loro. vera fede. Per. santa dottrina siffatto. modo. li. convertissero alla. estesero la loro giu-. risdizione ecclesiastica anche sulla. campagna. (*).. Questo avvenimento segnerebbe allora quel periodo. ,. che più sopra ho già notato. nostro presente caso ci chiarisce che della cristiana religione sulle. abitiamo, avveniva. a’. scom-. della. ,. parsa dei pagani dalle terre di campagna. :. e. nel. P introduzione. terre. che ora noi. tempi de’ santi vescovi Mi-. Questa pressione esercitata da Costantino imperatore poco creduta dalla Chiesa d’Occidente. Ne sarà stata la cagione quella che macchiò la sua vita con due gravi delitti cioè che per impeto di gelosia fece uccidere il proprio figlio Crispo e riconosciutolo dipoi innocente condannò alla stessa pena la moglie Fausta. Fu anche catecumeno sino agli ultimi giorni di sua vita. Però la Chiesa (*). sugli idolatri fu. greca non unita ha dato a questo imperatore. V. altare.. gli. onori del-.

(43) —. —. 39. rocleto, Eustorgio I. Protaso, Dionigi,. Ambrogio. e Simpliciano.. Mirocleto verso Panno 313 fu dal Pontefice. S.. Melchiade, così narra un suo biografo, chiamato a Roma per assistere ad un sinodo, in cui dovevasi agitare la causa gravissima dei vescovi del-. P Africa. e tutto. il. sinodo convenne nei sentimenti. del nostro vescovo.. A. importante servigio del. sì. pastore milanese non avrà manifestato quel santo. Pontefice la sua gratitudine con un qualche dono di reliquia de’ santi Martiri, e massime con quelle allora veneratissime. in. Roma. di. Ritornato che fu alla sua sede. San Pancrazio il. santo. ?. pastore. abbia allora operato quello che lo stesso suo biografo di lui scrisse ancora. «. :. Che. collo studio della. impura supersti-. ». fede disgombrò le tenebre delP. ». zione, facendo risplendere fra noi, e per tutta. ». la provincia. ». religione. ». non. ci. milanese. lume. il. della. cristiana. Per quelle sue apostoliche fatiche. parrebbe a noi (guidata la nostra intelli-. genza da santa erudizione. di vederlo arrivare a. ),. suoi dì sulle nostre terre e donare a’ nostri pri-. mitivi cristiani tire. mP ampolletta. del sangue del. Pancrazio, e dire loro così:. catevi. una chiesa in onore. di. Or bene. mar-. fabbri-. questo santo martire..

(44) —. 40. —. Beponete questa sua reliquia sul suo altare spetto dei Gentili. ,. che ricoveraronsi sulle vostre. onde conoscano. terre,. al co-. e. rimangansi confusi, impe-. rocché la virtù della Croce fece trionfare un giovinetto. quattordici anni, che colla sua rassegna-. a’. zione ai patimenti e. 1’. ardente desiderio d’essere. martire per Gesù, punse acramente nel cuore l’orgoglio d’. un romano Imperatore.. La memoria. della presenza di S. Eustorgio. sulle nostre terre. dedicata a quel. chiesa. I.. pare attestata nell’antichissima. Santo in Arcore. Questo. Santo, greco di nazione e di patria Costantinopolitano. ,. illustrò. Milano , sede del suo episcopato. ;. perocché trasportò a questa città, non senza prodigi,. i. corpi dei Santi Magi, ed eresse a loro onore. una basilica che fu poi appellata dal suo nome Eustorgiana (*).. (*). Il. Dozio. ,. nelle. notizie. di Viraercate. e. sua pieve. a. pag. 61, erroneamente crede la parrocchiale dì Arcore dedicata a S. Eustorgio II, illustre arcivescovo di Milano nel. con grande ingeper sei anni, nel quale passò alli eterni riposi nel 518 alli 6 di giugno e fu seppellito nella basilica di S. Lorenzo. Il calendario ambrosiano, non so per qual cagione ne celebra il glorioso sesto secolo.. gno e studio. S. Eustorgio II. resse infatti. alle divine cose la nostra chiesa. suo transito due giorni prima, cioè. il. dì 4 giugno..

(45) _. —. 41. Passò inosservato, a quanto appare, sulle nostre. nome. del vescovo. terre. il. di. Mirocleto.. S.. Del suo successore. Protaso. S.. discepolo. ?. Dionigi trovansi. S.. nome. il. per titolo di una cappella della chiesa di S. Giorgio in territorio S.. Giorgio non. Vimercate.. di. sa più ov. si. 5. Quella chiesa di. ella si fosse.. Goffredo da Busserò nel suo codice, che scrisse. metà. nella seconda. ne dice. decimoterzo. secolo. del. Ecclesia Sancii Georgi in loco. :. casale. e. quel fondo. fundo. nel territorio di. Vimercate denominato Cavalliago più non e. cosi. ,. ma nem-. Vicomercato ubi dicitur de Cavalliago. meno quel. et. si. trova. pare che sia scomparso da alquanti secoli. Cavalliago, secondo. S.. Eustorgio. anni, morì. alti. I.. il. costume delle denomina-. che governò. chiesa. la. 18 settembre del 331. ,. milanese. colo e fu sepolto nella basilica da lui eretta. rocchiale di Arcore celebra. festa. la. al. La. lanese fa la di. commemorazione quella. a S.. parrocchiale. non. chiesa par-. santo suo Patrono. giorno 18 di settembre, che in quello appunto. maggiore. per 16. cioè nel quarto se-. Eustorgio Y iscrizione. chiesa. la I.. il. mi-. Sulla porta la. dedica. a. documento abbia tratto in questo errore quel dotto nostro scrittore. 11 Bombognini medesimo cade nello stesso errore, ma non Y aggravò colle particolarità della vita del posteriore santo vescovo omonimo.. S. Eustorgio 1, e. so. qual.

(46) —. 42. —. zioni date a’ luoghi a’ tempi dei Longobardi, pare. Casa. significasse quello di. da cavalli - agro. al. campo. della valle. campo. Data a. o casa, valle,. questa interpretazione un qualche grado di certezza storica, saremo incerti poi ove scorrere su. questo territorio alla ricerca di quelle scomparse vestigia; vale a dire. se le. troveremo in quella. addoppiata ed estesa vallea che solca di. il. territorio. Vimercate a levante sul confine di quello. Belusco e di Oruago. ,. di. qualche valletta mo-. o in. dellata in alcuni spazi conterminati o per sinuosità di corso della. Molgora o dai. che la circondano.. Considerato. rialti del. però. poco generico di un piccolo casale di terreno coltivo. ,. quale. Cavalliago, più ci attrae. si il. e.. terreno concetto. il. di poco tratto. vorrebbe. in. origine. nostro intendimento lo. scorrere le sponde del torrente Molgora, che quel. gran vallone scavato da due riozzoli. al. tempo. del. diluvium. Alle rive della Molgora nel territorio di Vimercate al presente non ci sono altri casali da rin-. venirvi S.. il. vecchio. Maria Molgora. Cavalliago e. fuorché. quell' altro. di. Della chiesa di S. Maria Molgora. quello. di. S.. Maurizio.. il. medesimo. Gottofredo da Busserò nel suaccennato suo codice.

(47) — menzione.. Ma. —. 43. della chiesa di S. Maurizio,. ne. fa. la. quale per certo ha un* origine piu antica, non. fa. cenno veruno. Io credo che Gottofredo non fece. un. di quella il. casale. difetto di. ommissione,. or detto di S. Maurizio. ,. 5. Cavalliago, e la chiesa di S. Giorgio. ma. che allora. si. chiamasse. si. scambiasse. per qualche avvenimento in quella di S. Maurizio.. Pare che nei secoli. una. di. mezzo questo casale. florida e ricca possessione. fosse. goduta da una fa-. miglia de* Valvassori del paese. Ciò ce lo indica a credere. vicino cascinale. il. del. cascinale conserva tuttavia. Castellammo. Quel. nome. una casa. di. Poi la pianta e alcuni terrapieni arti-. fortificata.. un ca-. attorno ad esso sono veri indizi di. ficiali. stellalo, che. Medio Evo medesimi d* altri. si. i. Valvassori negli ultimi tempi del. costruivano, o per esercitare da se. la prepotenza, o per riparare. le loro. Avveniva terzo. il. persone e. forse. i. da quella. loro beni.. che ne* secoli dopo. il. decimo-. un qualche cavaliere valvassore, signore della. piccola terra di Cavalliago e patrono della chiesa. mutamento. di S.. Giorgio ne facesse. di S.. Maurizio in questo modo. La chiesa di San. il. Giorgio per vetustà ruinosa e. in. quella. dirupata convenne. a quel signore ricostruirla tutta e forse cambiarne.

(48) — anche la pianta.. —. 44. Ma come. venerazione S. Giorgio. anticamente. e a dì di. ,. ebbe in. si. quel cavaliere. era più frequente la venerazione dell’altro milite di Cristo S.. Maurizio così seguendo l’impulso del. suo secolo, al rinnovellato edifizio ne fece la dedicazione a S. Maurizio.. L'antica e campestre chiesa di S. Giorgio, pro-. babilmente per esser piccola. di. e. forme. rozze. giacea quasi dimenticata nel luogo di Cavalliago.. Rinomata divenne per rizio. lo. paese quella di. S.. Mau-. per comoda ampiezza e più ricercate forme. La. e belle pitture, opere di valente pennello.. demmo. ve-. perchè demolita fu soltanto nell’anno 1868. Del medesimo buon artista, che fece. le. in quella chiesa, probabilmente dev’essere. tesimo di Gesù, che. si. il. bat-. vede sul canto esterno di. una vecchia casa in quel casale. di S.. Maurizio.. Questa bella pittura, già guasta dall’intemperie va certo perdendosi, se l’amore la. venerazione per. le. .. pitture,. alle arti belle. antiche cose non. si. ,. e. prestano. prontamenie a ripararla. L’antica famiglia Gallarati di Vimereate arricchì molto questa chiesa.. Santo,. si. Già da tempo,. facea la sagra con solenne. traeva molto popolo a visitarla.. Il. il. dì del. pompa, che. paese conoscea.

(49) — dunque per. —. 45. più la chiesa di San. lo lato religioso. Maurizio che. il. casale. Non. Cavalliago.. di. sarà. quindi del tutto improbabile la congettura, che. quel. modo frequente. ad aprir bocca per care al casale si. P. popolo. del. S.. d’. aver sempre. Maurizio facesse dimenti-. nome. antico suo. di Cavalligo e. convertisse in quello di S. Maurizio.. Se. si. desume Pantichità. di. una chiesa dal nome. del santo cui è dedicata, quella di S. Giorgio in. Cavalliago per certo dev^essere stata antichissima. S.. Giorgio, nato in Capodoccia e martirizzato nella. persecuzione degl’ imperatori Diocleziano e Massimiano, fu un martire tenuto in grande venerazione dai cristiani del quarto secolo. Delle molte chiese sparse nelle. campagne milanesi dedicate a. questo santo Martire secolo. quando furono. giamo da noi lontano,. per certo non sappiamo erette,. ma. di queste chiese, che è S.. quantunque. la matrice, si. il. lo scor-. pub dire. Giorgio al Palazzo in. Milano, sappiamo che fu eretta nel quarto secolo in prossimità del palazzo ove risiedevano gli. im-. peratori romani.. Lo al. scegliere quel luogo per innalzare. una chiesa. santo martire Giorgio pare un ardito pensiero. 5. d un santo vescovo di Milano,. il. quale, a ricontro.

(50) del. palazzo. —. —. 46. stesso ove. uu. dì abitò. 'il. medesimo. imperatore Massimiano pose quel cristiano. mento, come se dicesse. Ecco come. :. si. monu-. onora dai. che credesti vituperare col farlo. cristiani quello. trucidare.. Un. cotale. moto. conviene a S. Dionigi, che. si. per quello suo alto sentire delle cose della religione cristiana. imperatore. ,. almeno perchè portava continuamente. a gelosia forse lo stesso. trasse. ,. Costanzo. dovea proteggere. che. lo. il. nome. di. andava perseguitando. lo. ma. cristiano; di. modo. che per isfuggire la tirannica forza di quell’ imperatore. ,. assente dalla sua sede. stette. in esilio. per dieci anni, in cui morì per molti travagli sostenuti e continui tormenti mosse dalla persecu-. zione nel 365.. Per. soli. quattro. anni non compiti sedette in. Milano quel santo vescovo. virtù riempirono spazio, per cui. Se. Ma. a dovizie di. le. sue singolari. meriti quel corto. era chiamato per. pose in cuore d’imitare. un. apostolo.. le. eroiche virtù. cristiane di S. Giorgio, anche nella. campagna do-. si. vea promovere la venerazione ne’ fedeli Santo nelle sue apostoliche correa queste.. Da. qui. si. fatiche. a. quel. quando per-. avrebbe come certa. l’ori-.

(51) — gine delle molte chiese sparse nelle. campagne. —. 47. dedicate e. :. a S. Giorgio e. per quella di Cavalliago. apparirebbe che abbia percorse eziandio le nostre terre. 11. corpo del santo vescovo Dionigi fu traspor-. tato verso. Milano da. S-. Aurelio vescovo di Redi-. Ambrogio. ciana in Armenia, ove da S.. fu riposto. prima a Cassano, quindi da Eriberto arcivescovo trasferito nella chiesa di. dal suo. nome. così. Dionigi in. S.. chiamata,. e. Milano. .. finalmente collo-. cato nella Metropolitana.. Nella prima deposizione fatta di quel santo corpo da S. Ambrogio in Cassano era terra troppo vicina a Yimercate ehe a que’ fedeli potesse star celata la santa. salma. come non dovea venir. mandar a. S.. d’. un loro apostolo. loro. in. Ambrogio qualche. ;. pensiero di. sicché. addi-. reliquia di quelle. sante mortali spoglie, e ottenutala, riporla nella. chiesa di S. Giorgio. ,. che per consiglio del qual. santo pastore Dionigi era stata edificata. Allora. venne l’origine che in quella chiesa. un. s’. intitolasse. altare a S. Dionigi vescovo di Milano.. Questa circostanza, se fosse fondata su docu-. menti. storici,. apparirebbe già S. Ambrogio sulle. nostre terre. Di non maggior certezza storica pos-.

(52) — siamo noi riconoscere. 48. —. le visite pastorali, fatte. da. quel santo nostro patrono nelle nostre contrade nelle. antiche. chiese. nella vicina terra di. a lui dedicate in Merate. Konco. e in sul territorio di. Carugate. Con più certezza possiamo asserire che S.. Ambrogio avesse su queste. terre intime rela-. zioni ed amicizia con delle potenti e ricche fami-. Ambrogio presso. glie patrizie. In quel casale di S.. Carugate, egli è pur fama, che. nar vita santa. e solitaria la. si ritirasse. di lui sorella. a. me-. Santa. Marcellina. Quel luogo dovea, prima che v’andasse. ad abitarlo quella Santa Santo suo fratello. ,. essere. e fors’anche il. molto intimità potea avere con. conosciuto dal. padrone di quello. S.. Ambrogio. Quel. verecondo, nella cui casa di Cassiciaco, ora Cas-. sago in pieve di Missaglia, che accoglieva S. Agostino colla. madre. S.. Monica,. il. figlio. Adeodato. e. l’amico Alipio, nelle ferie autunnali (nella quale casa stava tutto intento S. Agostino a prepararsi al battesimo, t’. che ricevette poi in Milano da San-. Ambrogio), dovea pur essere amico a tutte quelle. famiglie di Santi.. Negli intimi rapporti. all’. apostolico ministero. che S. Ambrogio ebbe col santo vescovo di Trento, Vigilio, più appare manifesta la frequenza del no-. stro. grande pastore ne’ nostri paesi..

(53) —. 49. —. In una corrispondenza epistolare Vigilio. menta con Ambrogio che alcune. valli del. cariato apostolico tenevano ancora. il. F ci. idolatria.. si la-. suo vi-. capo alto nel-. Quel cordoglio di quel santo vescovo,. viene dimostrato da una sua visita pastorale. quando. vi pose. primo piede sulla terra. il. di. una. delle più caparbie di quelle valli, e che rivoltosi al suo. compagno diacono,. moci. ». i. calzari. » la terra di. ». così gli disse. affinché a. ,. ,. « Cavia-. nudo calchiamo. pie’. una gente nuda. :. i. piedi non. cui. ancora son diretti sulla via di pace. Am-. (*). ». brogio allora non solo gli dà consiglio di accingersi all’ardua impresa di sterminare que’ covaccioli. della superstizione de’ gentili colle. l’Apostolo delle. primi cristiani. :. genti voleva «. che indossassero. Leviamo via F opere. « nebre e vestiamoci dell’. armi che i. delle te-. armi della luce ». ;. ma. inviogli per quella santa impresa dalle nostre con-. trade. i. sandro.. suoi tre chierici Sisinio, Martirio ed AlesInfatti. questi. furono. sull’altare della fede nella. Alcuni de’ nostri. vittime sacrificate. Naunia nel Tridentino.. scrittori vogliono. che questi santi. martiri fossero di Beverate. Noi però siamo certi,. O Illustrazione. del Tirolo Italiano, pag. 28. .. 4.

(54) —. 50. —. che furono oriondi da quei dintorni, se. vescovo Vigilio, raccolte. le. il. santo. reliquie loro sul luogo. stesso del martirio, ne fece edificare. una chiesetta,. che depose parte delle ceneri, parte ne portò nella città di. Trento. e. donava anche un ricordo. loro terra natale di Brivio,. guardevole fra. La. le. terre di que’ dintorni.. storia però vuole che. di Vigilio fosse stato fatto a. sore d’ Ambrogio.. prima. Ma. quel dono. e. ricordo. Simpliciano succes-. non nega che. S.. Simpliciano. di trasportare quelle preziose reliquie a. lano nella basilica da lui eretta e. nome. alla. come quella più rag-. dedicata, le lasciasse per qualche. luogo alla venerazione dei patrioti. Mi-. poscia al suo. tempo. in. di que’ santi. Martiri. Difatti sino d’ allora prese quella grossa terra a venerare dalle loro terre. A. i. ,. loro santi Martiri, perchè usciti. eleggendoli. a speciali. patroni.. perenne memoria poi ne fabbricarono un tem-. pio.. che tuttavia nella parrocchiale di Brivio con-. serva. i. loro santi. nomi.. Da. questo avvenimento. storico pur si ricava la presenza del santo vescovo. Simpliciano nelle nostre terre. Quest’ ultimi avvenimenti. mente che. la. diffusione. del. manifestano. chiara-. cristianesimo. nelle. nostre contrade erasi allora totalmente compiuta..

(55) —. —. 51. adunque da quelle benché scarse. Si rileva. più sopra avuto, che. notizie. primi ad inalberar la croce. i. sulle nostre terre furono pochi vescovi antecessori. a S. Ambrogio.. F idolatria. che. Qualche profano scrittore vuole ne’ paesi di. campagna. fosse ster-. minata dai vescovi con armata mano. Secondo portano gli atti del martirio de’ nostri Santi Sisinio, Martirio ed Alessandro, e specialmente quelli del più volte menzionato santo vescovo Yigilio possia-. mo. almeno per. ,. quella notizia.. i. nostri. paesi. » pagani nella valle del Noce, così ». sare Cantù (*). » seguendo le ». s’. invocò per. ,. abitudini essi. il. che. ». servi di. ci lasciò. si. furono. gli uccisori. ha da Cecolti. ,. ma. mansuete della chiesa, perdono. » Onorio lo concesse, affinchè, ». falsa. certificare. ,. « Uccisi que’ santi tre Martiri dai. ,. come. certezza del fatto,. e. P imperatore. scrive Agostino i. patimenti dei. Dio che nella chiesa devono gloriosi. sangue degli inimici non. deturpino. Tale. ». col. ». mansuetudine. ». starono moltissime anime a Cristo. » Nel mar-. tirio poi del. e. il. santo vescovo Vigilio viene così. 1. tita quell iniqua asserzione. (*). Nota di C. Cantù. pag, 27.. si. coraggio de* martiri acqui-. all’. :. «. Dopo. smen-. que'sto avve-. illustrazione del Tirolo Italiano,.

(56) —. 52. —. » nimento (così scrivono gli autori dell’Illustrazio». ne del Tirolo Italiano). (*), la gloria dei tre. ». martiri (Sisinio, Martirio ed Alessandro) non. » lasciava riposare Yigilio, desideroso pur egli di » conseguire l’ambita palma, tanto più che la valle » di Kendena, ancor devota a Saturno, gli porgeva » bell’occasione. ». A. che (egli disse, rivolto. cerdoti e fedeli ) tardiamo a compiere. ai sa-. l’. opera. » alla quale siamo chiamati? Facciamoci incontro ». alla gloria del Signore.. E. sollevando. il. vessillo. » della croce, usciva dalla porta bresciana, inter-. Buco. » nandosi per le orride gole di. di Vela. Il. » popolo tridentino, presago di perderlo per » pre, lo. accompagnava lagrimando,. » di 'ministrare. 1’. » fermo dove sorge. eucaristia. Vigilio. ». sublime inspirazioni, esclama. ». o Signore. ,. va di. pie’. simulacro, e infiammato da. il. perchè. sem-. e pregandolo. mi. » oggi quello che da gran. :. Grazie. facesti (degno. ti. rendo,. di trovar. tempo cercava. Atterra. » la statua, la getta nel Sarca, e salito sulla base, » predica l’evangelio.. Una. grandine di pietre tron-. » cò la parola e la vita del » rava benedicendo e. (*). Opera. cit.. ,. pag. 18 .. magnanimo, che. perdonando. ,. il. spi-. giorno 26.

(57) — » giugno del 400 ». ,. cando Innocenzo Il. —. 58. imperando Onorio I.. ,. e pontifi-. ». vescovo Yigilio camminò nella via del Signore. secondo. passi che indirizzati gli avea. i. Ambrogio. Quel buon pastore lamentato col nostro, come. si. si. vescovo. il. era già dapprima. ebbe già occasione. che nel suo ovile trovavasi ancora delle. di dire,. Am-. pecore renitenti alla divina sua chiamata, e brogio lo avea incoraggiato per lettere. impresa. di riunire quello. eziandio. sbandato gregge.. santi consigli. a’. di. ardua. all’. Memore. Ambrogio dedica un. tempio nella propria casa a Gervasio e Protaso. commendati nese.. fra. i. primi martiri della chiesa mila-. Tanta intimità. Ambrogio. apostoliche. di. e Yigilio ci. relazioni. fra. fanno considerare come un. episodio della storia della Chiesa Milanese. il. poco. sopra narrato martirio di quest’ultimo Santo. Invero entro questo notabile avvenimento noi scor-. giamo come. la caparbietà nell’ idolatria si. mani-. festò per ultimo nel suo più reale aspetto attorno al. simulacro di Saturno fra. tanari di. Buco. apostolica e. al. di Yela.. E. martirio di. Alessandro troviamo che il. i. rozzi e selvaggi. a’. Sisinio. tempi. buscaiuolo della Brianza era già. verace religione.. mon-. riandando alla missione ,. Martirio ed. di S.. Ambrogio. ammansato. alla.

(58) —. 54. —. Cotestui lo troviamo eziandio fra noi rato su d’. una lapide. rammemo-. in lettere capitali nelle gole. dei colli Briantei, ove s’incannano su quel di Valle,. ora pieve di Besana e prima vetusto Agliate. ,. rinomata terra del. che ebbro della vittoria e tutto. racconsolato dello scampato pericolo dal suo signore Lucio Virginio. mo. degli Dei. Bufo rendeva grazie. al. massi-. :. IOVI 0. M.. PKO SALVIE ET VERGINI BVPI PYLADES SALTVARPVS. Il. quale voto un nostro archeologo illustrò mae-. strevolmente nel volgare idioma. :. A GIOVE MASSIMO PER LA SALVEZZA E LA VITTORIA DI. LVCIO VIRGINIO RVFO PILADE IL BUSCAIUOLO. RENDE GRAZIE..

(59) CAPITOLO Come. Ambrogio scoprì. S.. tiri. i. IV.. corpi dei santi. Nasaro e Celso. Origine a S. Nasaro.. mar-. delle chiese de-. dicate. Infra. i. santi martiri che. alla venerazione. de’. primi. espose. Ambrogio. S.. fedeli sugli. altari. ,. quello che prestarono più riverenza e divozione popoli della. campagna. per speciale. patrono che. ma. digioso caso. fu a S. Nazaro. di quel. esortazione i. pagna ebbero martire,. si. santo vescovo. cristiani d’allora sparsi nella. grande venerazione. in. 1’. avvenuto. il. undici di maggio, e. anno. Una. i. fu e. cam-. quel santo. pare che avesse origine da un prodì innanzi alla. morazione del martire S. Pancrazio alli. Non. a. di Cristo. si. ,. comme-. che cadeva. fu probabilmente nel-. 383.. povera famiglinola coltivava un piccolo po-. dere fuori di Porta. Bomana. tradizione che in quel. della nostra città.. campo. Era. stasse seppellito in. luogo ignoto e da molti anni un gran tesoro, e. il. povero lavoratore per quella tradizionale promessa svolgeva con tutta sollecitudine e cura quel suo.

(60) —. —. 56. terreno, e più coll’intendimento d’esser fatto ricco. ad un buon tratto collo scoprimento del nascoso tesoro, che al preparare. ne il. d’ incerto raccolto. maggio. dì dieci di. il. terreno alla seminagio-. era così tutto affacendato. ;. d’. era vescovo di Milano. un certo cotal anno che S.. Ambrogio nostro. glo-. rioso patrono.. Prosegue a dire la tradizione, che era innanzi. al. dì. dieci. di. maggio. la notte che. Ambrogio. S.. ebbe per divina manifestazione una bellissima visione.. Parea a. di vedere due. lui. colonne di luce discendere. splendidissime. dal cielo. e venire a >. poggiare su due punti della superficie. Romana. Levatosi. fuori di Porta. raccolse attorno a si. mosse. al. Era appunto. il. s'e. il. suo popolo e con. quello. campicello del povero lavoratore. vedemmo. a smuovere. il. il. un orto. buon mattino,. luogo indicato dalla mirabile visione.. che poc’anzi. terreno. di. d‘. in quel dì tutto affacendato. suo terreno. Ravvisò tosto su quel. santo pastore distintamente. segnati nella visione. dalle. i. due punti. due colonne di. luce.. Appressatosi a quello che avea segnato la colonna. che girava in più. e. che gli era apparsa la. mag-. giore eziandio per intensità di luce, vi orò sopra e tracciò sul terreno. ,. intorno a quel punto. ,. col.

(61) — un. pastorale. dunati. s’. —. 57. circolo, e sì disse a quelli. che ra-. erano a lui dintorno: Scavate quivi una. fossa, imperocché io so. per soprannaturale rive-. lazione, che vi scoprirete. un gran. tesoro. Fattisi. all’opera, ecco a pochi passi di profondità rinve-. un corpo. nire. uomo. d’. col capo. Ambrogio infiammato da divina. ma. :. Questi è. un canto. in. martire S. Nazaro. il. compagno. in cerca del. buco. Narra. il. Che. il. » fu. escavato. come. ». torà. luce. il. luogo segnato. trassero. ,. fuori da. corpo del santo martire Celso.. diacono Paolino. «. ora andiamo. !. in simigliante modo,. di quell’orto, ch’era. fatto. ». E. suo.. dalla seconda colonna di altro. troncato. Allora ispirazione, escla-. che. ,. fu presente al. santo corpo di Nazaro, nel dì che. il. ,. sangue parea che ne escisse. il. se or ora fosse stato sparso, e avea tuti. capelli e la barba e incorrotto. il. mandava che superava. ». tanto grato odore. ». vita dei più preziosi aromi ».. e. il. capo. e. la soa-. In que’ giorni poi fu fatta la solenne traslazione,. corpo di S. Nazaro fu deposto nella basilica. che al suo dal. nome Nazariana. medesimo. calendario. S.. Ambrogio. ambrosiano ne. commemorazione. il. fu. appellata, eretta. in Porta. celebra. dì dieci di. Romana.. Il. ogni anno la. maggio..

(62) — Tosto. sparse la. si. 58. —. fama. di. questo memorabile. avvenimento, e molto popolo aecorrea a venerare le. mortali spoglie del santo martire. S. Ambrogio col donare. infervorava quella divozione. a’ fedeli. alcune reliquie di quel santo corpo. In questa distribuzione non il. si. scordò. nemmeno. del suo amico. vescovo di Nola S. Paolino. Onde quegli cantò:. Qui, del servo. Nazaro,. Dio,. di. le ossa. sono;. Del magno Ambrogio mio Inestimabil dono (*)•. Le molte chiese dedicate. al. Na-. santo martire. zaro nella regione milanese, la loro incontrastabile antichità, ci. sero. fabbricate. danno ragione a credere che allora. per. deporvi. quelle. fos-. sante. reliquie.. La commemorazione. del martirio dei Santi. Na-. zaro e Celso era già stata assegnata nel calendario ai. ventisette di luglio. S. Ambrogio, onde. morare. il. ramme-. miracoloso rinvenimento de’ loro santi. corpi, istituì la festa della traslazione nel dì dieci di. maggio. Molti fedeli reduci. la solennità. (*). Poema. del giorno della. 24.. a’. loro focolari dopo. prima traslazione. ,.

(63) —. 59. —. fecero perenne quella loro ricordanza con reliquie. La. e chiese.. pieve di Yimercate contò ab antico. tre chiese dedicate a S. Nazaro. Quelle ehiese sorsero. una. in territorio di Belusco, l’altra in quello. di. Concorezzo. ai. templi degli. e. Succederono. Oreno.. terza in. la. idoli* a. quanto appare da alcuni. avanzi che questi lasciarono intorno ad esse.. Nella chiesa di S. Nazaro di Belusco, nel 1814,. un grosso sasso oblungo. si. scoperse,. parte al materiale con cui di detta chiesa.. bei caratteri. luogo. Cesari. quale facea. un. pilastro incise a. romani cubitali queste parole. ET Il. il. costruì. Su quella lapide erano. OMNIBUS. a’. si. .. .. :. DlIS. OESARIBUS.. adunque era prima sacro. agli. Dei. e. !. In Concorezzo un sasso di serizzo, collocato in fondo. alla via. principale. del villaggio. ,. dove. fa. capo a due strade, delle quali quella che trovasi. mano P lano a. ,. diritta. conduce sulla provinciale per Mi-. altra a. sinistra mette sulla vicinale per. Agrate, rammenta pure l’età pagana di quel paese.. Quel sasso. lo scalpello de* Gentili. un’ ara destinata a libare. Manca. l’iscrizione:. ma. lo. foggiò. e supplicare. per. agli Dei.. ne’ nostri paesi se ne tro-.

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Riferimento alla parte: muratura perimetrale Data: 1995. Stato di conservazione: buono STATO DI CONSERVAZIONE [3

Genere: documentazione allegata Tipo: fotografia digitale colore Autore: Margutti, Stefano Data: 2014/00/00. Ente proprietario: Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda

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zata dal rivestimento marmoreo del lato nord della chiesa, della parte superiore del transetto nord che può essere datata in base agli elementi stilistici alla