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I.3 DOCUMENTAZIONE TECNICA CORRELATA

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Academic year: 2022

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PARTE I I.1 SCOPO

La presente procedura disciplina le attività necessarie per l’omologazione del materiale rotabile per il servizio sulla rete ferroviaria italiana, in conformità alla disposizione del gestore infrastruttura n° 01/2003

“Disposizioni per i requisiti normativi regolamentari e tecnici del materiale rotabile”.

I.2 CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente procedura si applica:

al materiale rotabile di nuova costruzione;

al materiale rotabile già circolante su infrastrutture diverse dalla rete ferroviaria italiana;

al materiale rotabile già circolante sulla rete ferroviaria italiana ma modificato.

I.3 DOCUMENTAZIONE TECNICA CORRELATA

Il presente documento si correla con:

 Direttiva 96/48/CE del Consiglio del 23 luglio 1996 relativa all’interoperabilità del sistema ferroviario transeuropeo ad alta velocità;

 Direttiva 2001/16/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all’interoperabilità del sistema ferroviario transeuropeo convenzionale;

 DPR N° 753 del 11/07/1980 – “Nuove norme in materia di polizia, sicurezza e regolarità dell’esercizio delle ferrovie ed altri sistemi di trasporto”;

 D.Lgs. N° 188 del 8 luglio 2003 – “Attuazione delle direttive 2001/12/CE, 2001/13/CE e 2001/14/CE in materia ferroviaria”;

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 Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione – Servizio Vigilanza sulle Ferrovie n.247/VIG3 del 22 maggio 2000 “Definizione degli standard e delle norme di sicurezza applicabili al trasporto ferroviario, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del D.P.R. 8 luglio 1998, n.277”;

 Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 138-T del 31 ottobre 2000 concernente il rilascio alle Ferrovie dello Stato S.p.A. della concessione per la gestione della rete ferroviaria italiana;

 Decreto Legislativo 24 maggio 2001, n.299 – “Attuazione della Direttiva 96/48/CE relativa all’interoperabilità del sistema ferroviario transeuropeo ad alta velocità”;

 Decisioni della Commissione del 30 maggio 2002 relative alle specifiche tecniche d’interoperabilità per i sottosistemi del sistema ferroviario transeuropeo ad alta velocità di cui all’articolo 6, paragrafo 1, della direttiva 96/48/CE

 Disposizione del gestore infrastruttura n° 01/2003 del 21/01/2003 “Disposizioni per i requisiti normativi regolamentari e tecnici del materiale rotabile”;

 Disposizione del gestore infrastruttura n° 21/2001 del 17 settembre 2001 “Attrezzature e caratteristiche dei mezzi di soccorso da utilizzare in caso di sinistri”;

 Disposizione del Direttore della Divisione Infrastruttura n° 01/2000 del 17 gennaio 2000 “Criteri per il rilascio e la gestione delle autorizzazioni d’accesso alle cabine di guida dei rotabili”;

 Procedura Operativa Funzionale RFI TCCS PR OR 08 001 A del 1 agosto 2002 “Procedura operativa interna per la qualificazione dei laboratori di prova”;

 Procedura Operativa RFI TCCS PR PO 02 003 A “Procedura operativa interna per l’individuazione e l’allocazione dei costi per lo svolgimento dei processi di omologazione, di verifica di conformità e di massa in servizio dei rotabili e/o di loro componenti”;

 Norme UNI CEI EN 45020 e ISO 9001:2000.

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I.4 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI

Le definizioni usate nel testo e negli allegati sono le seguenti:

CAPO PROVA Soggetto tecnico appartenente al laboratorio di prova, presente sul rotabile durante tutti gli spostamenti per messa a punto e per prove di tipo, con l’incarico di coordinare tutti i gruppi di sperimentazione operanti a bordo. Stabilisce, nell’ambito delle condizioni ammesse, dalla normativa comune e/o specifica, le condizioni di marcia in funzione al comportamento del rotabile. Tale soggetto è responsabile, in materia di sicurezza, del personale a bordo dei rotabili durante le prove.

CESIFER S.O. Certificazione Sicurezza Imprese Ferroviarie.

DOCUMENTAZIONE TECNICA Insieme degli elaborati tecnici da produrre per certificare la conformità del materiale rotabile ai requisiti richiesti, codificati nel seguente modo:

 DT (Dossier tecnico);

 DC (Dichiarazione di conformità);

 DQ (Disegno quotato);

 RP (Rapporto di prova);

 CT (Calcolo tecnico);

 PM (Piano di manutenzione).

DOSSIER TECNICO (DT) Fascicolo in cui sono raccolti:

• i documenti tecnici riguardanti un rotabile o parti specifiche dello stesso;

• la documentazione tecnica relativa ai processi di omologazione delle apparecchiature e/o dei componenti per le quali è richiesta.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ (DC) Dichiarazione degli standard di sicurezza applicati nella costruzione e della conformità agli stessi, redatta secondo il fac-simile di cui all’allegato C.

DISEGNO QUOTATO (DQ) Rappresentazione grafica e completa di macchine (complessivi) o di loro elementi (particolari) in modo che da essa si possa rilevare la forma, le dimensioni, il grado di

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lavorazione, il materiale impiegato e le particolarità costruttive.

RAPPORTO DI PROVA (RP) Documento che presenta i risultati della prova ed altre informazioni ad essa relative, effettuate in conformità ad una specifica normativa.

CALCOLO TECNICO (CT) Dimostrazione scritta che consente di valutare, con determinata o prevedibile approssimazione, la congruenza normativa dell’apparecchiatura e/o dei componenti in esame.

PIANO D I MANUTENZIONE (PM) Documentazione tecnica, validata dal gestore infrastruttura, comprendente relativamente agli organi di sicurezza:

a ) il programma di manutenzione ovvero il ciclo di interventi da eseguire a determinati intervalli (tempi o percorrenze) per tutta la “vita” del rotabile;

b) l’elenco delle operazioni, ovvero l’indicazione delle attività di manutenzione da svolgere per ciascuna tipologia di intervento;

c ) il riferimento delle istruzioni tecniche ovvero le procedure che indicano le modalità di esecuzione delle operazioni di manutenzione.

Il “Piano di Manutenzione” deve contenere anche il riferimento alle esigenze di riprofilatura delle ruote, legate al comportamento dinamico del rotabile.

GCG Gestione Commissariale Governativa.

GI Gestore dell’Infrastruttura.

LABORATORIO DI PROVA Laboratorio qualificato secondo procedure stabilite, che esegue le prove di tipo.

MANUALE DI EMERGENZA E RECUPERO Documento contenente le istruzioni e le modalità di

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NUMERO DI IDENTIFICAZIONE Numero punzonato sul telaio della cassa che identifica univocamente ogni singolo rotabile.

OMOLOGAZIONE Processo di verifica di conformità di un rotabile ai requisiti previsti dalla disposizione n° 01/2003, per l’autorizzazione alla commercializzazione o utilizzazione del rotabile stesso sulla rete ferroviaria italiana.

ORGANISMO NOTIFICATO Organismo abilitato a valutare la conformità o l’idoneità all’impiego dei componenti di interoperabilità o a istituire la procedura di verifica CE dei sottosistemi.

PROVA DI TIPO Prova di uno o più dispositivi, sistemi o rotabile completo eseguita al fine di indicare che il progetto risponde alle prescrizioni delle specifiche e alle norme corrispondenti, effettuata da un “Laboratorio di Prova” qualificato.

PUPOS Prefazione Unità Periferica all’Orario di Servizio.

RFI Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.

RICHIEDENTE Soggetto che richiede l’omologazione di materiale rotabile sulla rete ferroviaria italiana. Il richiedente può essere un’impresa ferroviaria, un’impresa costruttrice o un’impresa proprietaria del rotabile.

ROTABILE TIPO Rotabile sul quale vengono effettuate le prove necessarie per verificarne la conformità ai requisiti richiesti.

STI AV Specifiche Tecniche di Interoperabilità Alta Velocità, di cui al D.Lgs.299 del 24 maggio 2001.

Per ogni altra eventuale definizione o termine usato all’interno della presente procedura, si farà riferimento a quanto contenuto nelle norme UNI CEI EN 45020 e ISO 9001:2000.

Per ogni termine straniero eventualmente utilizzato nella documentazione tecnica da trasmettere a cura del richiedente, si dovrà fare riferimento al “Lessico Ferroviario UIC”.

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PARTE II

II.1 GENERALITÀ

Con l’entrata in vigore del D.Lgs. n° 188 del 8 luglio 2003, viene stabilito l’obbligo di applicare gli standard e le norme di sicurezza definiti, nonché le disposizioni e le prescrizioni emesse dal GI, da parte delle Imprese Ferroviarie che espletano sulla rete ferroviaria italiana i servizi di trasporto di merci o di persone (articolo 4).

In attuazione di quanto sopra è stata emanata dal GI la disposizione n° 01/2003 “Disposizioni per i requisiti normativi regolamentari e tecnici del materiale rotabile”, che stabilisce la documentazione tecnica da produrre per la validazione e la verifica della conformità del materiale rotabile ai requisiti richiesti, in termini di sicurezza di esercizio e di compatibilità con l’infrastruttura, anche ai fini dell’omologazione sulla rete ferroviaria italiana.

La presente procedura descrive le attività da svolgere per l’omologazione di materiale rotabile a seguito di una richiesta da parte di un richiedente.

La richiesta di omologazione ed ogni altra documentazione tecnica interessante il materiale rotabile, con le modalità stabilite dalla presente procedura, dovranno essere inviate dal richiedente a mezzo raccomandata al seguente indirizzo:

RETE FERROVIARIA NAZIONALE S.p.A. – DIREZIONE TECNICA - CESIFER Via Luigi Alamanni n.4 – 50123 FIRENZE

( Tel: +39(0)552356396 – Fax:+39(0)552356397 – E-mail: staff.pv@cesifer.it )

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3. Rotabili certificati conformi alle STI AV (1);

4. Rotabili appartenenti alle ferrovie ex-concesse o ex-GCG;

5. Rotabili già omologati ma modificati.

Ogni attività operativa riguardante il processo di omologazione che comporti in tutto od in parte modifiche o deroghe alle vigenti normative, dovrà essere esplicitamente autorizzata dal GI.

Sarà facoltà del GI inviare propri rappresentanti sui rotabili durante l’effettuazione delle prove di tipo.

Nel caso in cui, durante l’effettuazione delle prove suddette, l’applicazione di strumentazione atta anche al solo rilevamento di misure o dati interferisca con le apparecchiature descritte di seguito (vedi punto

“II.2.2 – Limitazioni dell’attività” della disposizione n° 01/2000), le attività dovranno essere espressamente autorizzate dal GI che ne indicherà le modalità e le eventuali limitazioni:

 Apparecchiature atte al rilevamento ed indicazione della velocità di marcia dei treni;

 Apparecchiature di sicurezza, anche non attive (vigilante, RSC, ATP, etc…);

 Apparecchiature del freno;

 Apparecchiature atte al comando e controllo delle funzioni di marcia del rotabile.

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II.2.1 OMOLOGAZIONE DI ROTABILI DI NUOVA COSTRUZIONE.

In questo processo rientrano tutti i rotabili di nuova costruzione, escluso quelli che possiedono una certificazione di conformità alle STI AV, rilasciata a seguito della procedura di verifica “CE” effettuata da un Organismo Notificato, che operano esclusivamente nell’ambito dei sottosistemi AV definiti nelle Decisioni della Commissione del 30 maggio 2002 relative alle specifiche tecniche d’interoperabilità di tutti i sottosistemi del sistema ferroviario transeuropeo ad alta velocità; per questi rotabili si rimanda al successivo paragrafo II.2.3.

II.2.1.a) RICHIESTA DI OMOLOGAZIONE

La richiesta di omologazione del materiale rotabile deve pervenire a CESIFER, da parte del richiedente, attraverso una domanda sottoscritta dal legale rappresentante secondo il fac- simile riportato nell’allegato A.

Contestualmente alla richiesta di omologazione dovrà essere fornita la seguente documentazione in lingua italiana:

• La documentazione tecnica relativa ai punti definiti nell’allegato D, ordinata secondo gli stessi riferimenti e suddivisa in singoli dossier;

• Il “Manuale di emergenza e recupero” redatto secondo quanto indicato nell’allegato L;

• Un “Piano di Manutenzione provvisorio”, valido solo per la fase delle “Prove di tipo preliminari” (vedi punto II.2.1.b) e per la fase delle “Prove di tipo finali” (vedi punto II.2.1.c). Il documento dovrà contenere tutte le indicazioni relative agli interventi di manutenzione del rotabile, con l’indicazione delle operazioni da effettuare e delle officine incaricate a svolgere tale manutenzione;

• Per i mezzi di trazione: il “Manuale di condotta” e quello di “Ricerca guasti” provvisori e validi solo per la fase delle “Prove di tipo preliminari” (vedi punto II.2.1.b) e per la fase delle “Prove di tipo finali” (vedi punto II.2.1.c). Tali documenti potranno essere redatti anche in forma ridotta vista la presenza a bordo del personale tecnico dell’Impresa che ha richiesto l’omologazione e dovranno contenere tutte le indicazioni

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La rispondenza della documentazione tecnica ai requisiti richiesti consentirà l’eventuale rilascio dell’autorizzazione temporanea alla circolazione del rotabile tipo, esclusivamente per il trasferimento dello stesso, con condizioni tecniche stabilite da CESIFER, sul luogo di effettuazione delle prove di tipo preliminari.

II.2.1.b) EFFETTUAZIONE DELLE PROVE DI TIPO PRELIMINARI

In questa fase del processo di omologazione il laboratorio di prova incaricato effettuerà e/o completerà, per conto del richiedente, le seguenti prove di tipo preliminari al rotabile tipo:

• coefficiente di souplesse;

• inscrizione in curva e sicurezza di marcia contro lo svio a bassa velocità;

• pesatura del rotabile.

A seguito dell’esecuzione delle prove sopraccitate, il richiedente invierà a CESIFER la documentazione tecnica prevista in allegato E nonché l’aggiornamento dell’elenco di cui all’allegato B.

Nel caso in cui l’esame della documentazione tecnica abbia esito positivo:

• CESIFER concorderà con il richiedente l’effettuazione di una visita al rotabile da omologare, al fine di verificare preliminarmente la rispondenza dello stesso a quanto prescritto dalle disposizioni del GI. Eventuali non conformità riscontrate nel corso della visita saranno formalmente comunicate al richiedente per l’eliminazione di quelle vincolanti per l’effettuazione delle successive prove di tipo.

• In assenza di non conformità del rotabile vincolanti per l’effettuazione delle prove di tipo finali od a seguito dell’eliminazione delle stesse, il richiedente presenterà una richiesta formale per l’effettuazione delle prove di tipo finali. Per l’effettuazione di tali prove, il richiedente potrà impiegare anche più di un rotabile tipo (massimo tre) della stessa serie e conformi al prototipo dichiarato in fase di omologazione e sin qui autorizzato. In tal caso dovrà comunicare i numeri di identificazione attribuiti a tutti i rotabili che intende utilizzare. Resta inteso che il rotabile da omologare come primo della serie sarà solo quello indicato dal richiedente all’atto della richiesta di omologazione.

• CESIFER provvederà, se necessario, ad autorizzare il/i rotabile/i alla circolazione temporanea su determinate tratte della rete ferroviaria italiana, alla condizione che tutti gli spostamenti siano effettuati con il costante monitoraggio dei parametri fondamentali relativi alla sicurezza dell’esercizio sotto la responsabilità del “capo prova”.

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II.2.1.c) EFFETTUAZIONE DELLE PROVE DI TIPO FINALI

In questa fase del processo di omologazione il laboratorio di prova incaricato eseguirà, per conto del richiedente, le necessarie prove di tipo finali, a conclusione delle quali il richiedente provvederà ad inviare a CESIFER:

• la documentazione tecnica prevista in allegato F ;

• il “Piano di Manutenzione” definitivo, in sostituzione di quello provvisorio presentato in precedenza e relativo al solo periodo di effettuazione delle “prove di tipo preliminari”

e delle “prove di tipo finali”;

• l’aggiornamento dell’elenco di cui all’allegato B;

Limitatamente ai mezzi di trazione, dovrà essere resa disponibile a CESIFER la versione del software utilizzata sul rotabile e verificata nel corso delle prove di tipo finali (sorgente ed eseguibile non modificabile) con i necessari riferimenti formali e secondo procedure che saranno stabilite, in maniera che questo possa essere identificato in maniera univoca.

CESIFER valuterà la rispondenza della suddetta documentazione ai requisiti stabiliti e concorderà con il richiedente l’effettuazione di una visita al rotabile da omologare per verificare l’eliminazione di tutte le eventuali non conformità riscontrate e comunicate in precedenza.

II.2.1.d) RILASCIO OMOLOGAZIONE

Durante il processo di omologazione, deve essere inviata a CESIFER tutta la documentazione riguardante eventuali modifiche che siano state apportate a componenti del rotabile dei quali era già stata consegnata a CESIFER la relativa documentazione, nonché l’aggiornamento dell’elenco di cui all’allegato B.

La conclusione positiva del processo di omologazione, compreso l’accertamento dell’avvenuto pagamento dei costi relativi indicati nel § III.1, comporterà l’emissione da parte di CESIFER di un attestato di omologazione, secondo lo schema previsto in allegato H.

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II.2.2 OMOLOGAZIONE DI ROTABILI GIÀ CIRCOLANTI SU ALTRE INFRASTRUTTURE.

In questo processo rientrano tutti i rotabili già circolanti su altre reti e che non hanno mai circolato sulla rete ferroviaria italiana. Sono esclusi quei rotabili che possiedono una certificazione di conformità alle STI AV rilasciata a seguito della procedura di verifica “CE”

effettuata da un Organismo Notificato, che operano esclusivamente nell’ambito dei sottosistemi AV definiti nelle Decisioni della Commissione del 30 maggio 2002 relative alle specifiche tecniche d’interoperabilità di tutti i sottosistemi del sistema ferroviario transeuropeo ad alta velocità, per i quali si rimanda al successivo paragrafo II.2.3.

La richiesta di omologazione del materiale rotabile deve pervenire a CESIFER, da parte del richiedente, attraverso una domanda sottoscritta dal legale rappresentante secondo il fac- simile riportato nell’allegato A.

Contestualmente alla richiesta di omologazione dovrà essere fornita la seguente documentazione in lingua italiana:

• Tutta la documentazione tecnica richiesta dalla disposizione n° 01/2003, ordinata secondo i riferimenti previsti nell’allegato 3 della stessa disposizione e suddivisa in singoli dossier, che è stata utilizzata per ottenere l’autorizzazione a circolare del rotabile sulla rete di provenienza;

• Il “Piano di manutenzione”;

• Il “Manuale di emergenza e recupero” redatto secondo quanto indicato nell’allegato L;

• Eventuali certificati di omologazione del rotabile ottenuti su altre reti;

• Eventuale richiesta per usufruire delle facilitazioni previste nell’allegato 4 della disposizione n° 01/2003, ai punti 1.4, 1.12 e 2.5, redatta secondo il fac-simile dell’allegato I;

• L’elenco e la descrizione di tutta la documentazione tecnica trasmessa, ordinata secondo i riferimenti della disposizione n° 01/2003, redatto secondo l’allegato B.

Nel caso in cui l’analisi della documentazione tecnica inviata non sia sufficiente e/o conforme ai requisiti richiesti, da parte di CESIFER sarà formalizzata al richiedente la richiesta di integrazione della documentazione tecnica e/o la necessità di effettuazione di prove di tipo, nel rispetto di quanto previsto dalle vigenti normative.

CESIFER, sulla base della documentazione tecnica presentata e delle eventuali richieste di integrazione, stabilirà in accordo con il richiedente un percorso di omologazione che preveda anche l’eventuale effettuazione di prove di tipo che, se svolte sulla rete ferroviaria italiana, dovranno essere eseguite secondo le modalità già previste al paragrafo II.2.1.c).

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Una volta ricevuta la documentazione tecnica completa, CESIFER effettuerà una visita al rotabile al fine di verificare la rispondenza a quanto prescritto dalle disposizioni del GI.

Eventuali non conformità saranno formalmente comunicate al richiedente per l’eliminazione delle medesime.

Il richiedente comunicherà a CESIFER l’ultimazione delle modifiche richieste in maniera da consentire una nuova visita al rotabile per verificare la rispondenza ai requisiti richiesti.

Limitatamente ai mezzi di trazione, dovrà essere resa disponibile a CESIFER la versione del software utilizzata sul rotabile e verificata nel corso delle prove di tipo finali (sorgente ed eseguibile non modificabile) con i necessari riferimenti formali e secondo procedure che saranno stabilite, in maniera che questo possa essere identificato in maniera univoca.

La conclusione positiva del processo di omologazione, compreso l’accertamento dell’avvenuto pagamento dei costi relativi indicati nel § III.1, comporterà l’emissione da parte di CESIFER di un attestato di omologazione, secondo lo schema previsto in allegato H.

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II.2.3 OMOLOGAZIONE DI ROTABILI CERTIFICATI CONFORMI STI AV

Il processo di omologazione di cui al presente paragrafo si applica in via sperimentale ai rotabili interoperabili AV che operano esclusivamente nell’ambito dei sottosistemi AV definiti nelle Decisioni della Commissione del 30 maggio 2002 relative alle specifiche tecniche d’interoperabilità di tutti i sottosistemi del sistema ferroviario transeuropeo ad alta velocità.

Per i rotabili destinati a circolare su linee non STI AV si applicano le condizioni previste dai precedenti paragrafi.

Per l’omologazione di ogni rotabile che ha ottenuto la certificazione di conformità alle STI AV rilasciata a seguito della procedura di verifica “CE” effettuata da un Organismo Notificato e per il quale viene richiesta l’omologazione sulla rete ferroviaria italiana, il richiedente dovrà presentare una domanda firmata dal legale rappresentante secondo il fac- simile riportato nell’allegato A.

Contestualmente alla richiesta di omologazione dovrà essere fornita la seguente documentazione in lingua italiana:

• La documentazione tecnica che accompagna la dichiarazione di verifica “CE” effettuata da parte di un Organismo Notificato, prevista al punto 4 dell’Allegato VI al D.Lgs 299/01, in relazione ai requisiti contenuti nella Decisione della Commissione del 30 maggio 2002 relativa alle specifiche tecniche d’interoperabilità per il sottosistema materiale rotabile del sistema ferroviario transeuropeo ad alta velocità di cui all’articolo 6, paragrafo 1, della direttiva 96/48/CE;

• La documentazione tecnica relativa ai punti definiti nell’allegato G riferita agli ulteriori requisiti di sicurezza e di compatibilità tecnica con l’infrastruttura richiesti sulla rete ferroviaria italiana, sugli aspetti specifici della linea AV e non specificati nelle STI AV, in applicazione di quanto previsto all’articolo 12, comma 4, del D.Lgs.299/01. Tale documentazione dovrà essere ordinata secondo gli stessi riferimenti previsti nell’allegato G;

• Il “Piano di manutenzione”;

• Il “Manuale di emergenza e recupero” redatto secondo quanto indicato nell’allegato L;

• Eventuali certificati di omologazione rilasciati al rotabile su altre reti;

• L’elenco e la descrizione di tutta la documentazione tecnica trasmessa, ordinata secondo i riferimento della disposizione n° 01/2003, redatto secondo l’allegato B.

Nel caso in cui l’analisi della documentazione inviata non sia sufficiente e/o conforme ai requisiti richiesti, sarà formalizzata al richiedente la richiesta di integrazione della documentazione tecnica e/o la necessità di effettuazione di prove di tipo, nel rispetto di quanto previsto dalle vigenti normative.

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CESIFER, sulla base della documentazione tecnica presentata e delle eventuali richieste di integrazione, stabilirà in accordo con il richiedente un percorso di omologazione che preveda anche l’eventuale effettuazione di prove di tipo che, se svolte sulla rete ferroviaria italiana, dovranno essere eseguite secondo le modalità già previste al paragrafo II.2.1.c).

Una volta ricevuta la documentazione tecnica completa, CESIFER effettuerà una visita al rotabile al fine di verificarne la rispondenza ai requisiti richiesti. Eventuali non conformità saranno formalmente comunicate al richiedente per l’eliminazione delle medesime. Il richiedente comunicherà a CESIFER l’ultimazione delle modifiche richieste in maniera da consentire una nuova visita al rotabile per verificare la rispondenza ai requisiti richiesti.

Limitatamente ai mezzi di trazione, dovrà essere resa disponibile a CESIFER la versione del software utilizzata sul rotabile e verificata nel corso delle prove di tipo finali (sorgente ed eseguibile non modificabile) con i necessari riferimenti formali e secondo procedure che saranno stabilite, in maniera che questo possa essere identificato in maniera univoca.

La conclusione positiva del processo di omologazione, compreso l’accertamento dell’avvenuto pagamento dei costi relativi indicati nel § III.1, comporterà l’emissione da parte di CESIFER di un attestato di omologazione, secondo lo schema previsto in allegato E.

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II.2.4 OMOLOGAZIONE DI ROTABILI APPARTENENTI ALLE FERROVIE EX-CONCESSE O EX-GCG.

I processi di omologazione dei rotabili attualmente utilizzati dalle ferrovie ex-concesse o in ex-GCG, possono essere suddivisi nelle seguenti tipologie:

a) Rotabili iscritti nei Quadri 24 delle PUPOS;

b) Rotabili mai iscritti nei Quadri 24 delle PUPOS, che risultano essere della stessa tipologia di altri rotabili omologati su RFI;

c) Rotabili mai iscritti nei Quadri 24 delle PUPOS, che non risultano essere della stessa tipologia di altri rotabili omologati su RFI.

II.2.4 a) Rotabili iscritti nei Quadri 24 delle PUPOS

In questo processo rientrano tutti i mezzi che sono stati iscritti anche per un limitato periodo sui Quadri 24 delle PUPOS, purché successivamente non siano stati radiati. Nel caso di rotabili radiati il processo da adottare sarà quello indicato al precedente paragrafo II.2.1.

La richiesta di omologazione del materiale rotabile deve pervenire a CESIFER, da parte del richiedente, attraverso una domanda sottoscritta dal legale rappresentante secondo il fac- simile riportato nell’allegato A.

Contestualmente alla richiesta di omologazione dovrà essere fornita:

• La documentazione tecnica richiesta dalla disposizione n° 01/2003, ordinata secondo i riferimenti previsti nell’allegato 3 della stessa disposizione e suddivisa in singoli dossier, che è stata utilizzata per ottenere la circolazione del rotabile sulla rete di provenienza;

• Il “Piano di manutenzione”;

• Il “Manuale di emergenza e recupero” redatto secondo quanto indicato nell’allegato L;

• L’attestato di circolazione rilasciato dal Ministero competente;

• La descrizione tecnica del rotabile in merito al suo stato di servizio, all’assenza di incidentalità, alla percorrenza effettuata ed agli interventi di manutenzione e/o modifica svolti;

• L’elenco e la descrizione di tutta la documentazione tecnica trasmessa, ordinata secondo i riferimenti della disposizione n° 01/2003, redatto secondo l’allegato B.

Nel caso in cui l’analisi della documentazione tecnica inviata non sia sufficiente e/o conforme ai requisiti richiesti, sarà formalizzata al richiedente la richiesta di integrazione della documentazione tecnica e/o la necessità di effettuazione di prove, nel rispetto di quanto previsto dalle vigenti normative.

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Una volta ricevuta la documentazione tecnica completa, CESIFER effettuerà una visita al rotabile al fine di verificare la rispondenza a quanto prescritto dalle disposizioni del GI.

Eventuali non conformità saranno formalmente comunicate al richiedente per l’eliminazione delle medesime.

Il richiedente comunicherà a CESIFER l’ultimazione delle modifiche richieste in maniera da consentire una nuova visita al rotabile per verificare la rispondenza ai requisiti richiesti.

Limitatamente ai mezzi di trazione, dovrà essere resa disponibile a CESIFER la versione del software utilizzata sul rotabile e verificata nel corso delle prove di tipo finali (sorgente ed eseguibile non modificabile) con i necessari riferimenti formali e secondo procedure che saranno stabilite, in maniera che questo possa essere identificato in maniera univoca.

La conclusione positiva del processo di omologazione, compreso l’accertamento dell’avvenuto pagamento dei costi relativi indicati nel § III.1, comporterà l’emissione da parte di CESIFER di un attestato di omologazione, secondo lo schema previsto in allegato H.

II.2.4 b) Rotabili mai iscritti nei Quadri 24 delle PUPOS, che risultano essere della stessa tipologia di altri rotabili omologati su RFI

La richiesta di omologazione del materiale rotabile deve pervenire a CESIFER, da parte del richiedente, attraverso una domanda sottoscritta dal legale rappresentante secondo il fac- simile riportato nell’allegato A.

Contestualmente alla richiesta di omologazione dovrà essere fornita:

• La documentazione tecnica richiesta dalla disposizione n° 01/2003, ordinata secondo i riferimenti previsti nell’allegato 3 della stessa disposizione e suddivisa in singoli dossier, che è stata utilizzata per ottenere la circolazione del rotabile sulla rete di provenienza;

• Il “Piano di manutenzione”;

• Il “Manuale di emergenza e recupero” redatto secondo quanto indicato nell’allegato L;

• L’attestato di circolazione rilasciato dal Ministero competente;

• La descrizione tecnica del rotabile in merito al suo stato di servizio, all’assenza di

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Nel caso in cui l’analisi della documentazione tecnica inviata non sia sufficiente e/o conforme ai requisiti richiesti, sarà formalizzata al richiedente la richiesta di integrazione della documentazione tecnica e/o la necessità di effettuazione di prove, nel rispetto di quanto previsto dalle vigenti normative.

Una volta ricevuta la documentazione tecnica completa, CESIFER compirà una visita al rotabile al fine di verificare la rispondenza a quanto prescritto dalle disposizioni del GI.

Eventuali non conformità saranno formalmente comunicate al richiedente per l’eliminazione delle medesime.

Il richiedente comunicherà a CESIFER l’ultimazione delle modifiche richieste in maniera da consentire una nuova visita al rotabile per verificare la rispondenza ai requisiti richiesti.

Limitatamente ai mezzi di trazione, dovrà essere resa disponibile a CESIFER la versione del software utilizzata sul rotabile e verificata nel corso delle prove di tipo finali (sorgente ed eseguibile non modificabile) con i necessari riferimenti formali e secondo procedure che saranno stabilite, in maniera che questo possa essere identificato in maniera univoca.

La conclusione positiva del processo di omologazione, compreso l’accertamento dell’avvenuto pagamento dei costi relativi indicati nel § III.1, comporterà l’emissione da parte di CESIFER di un attestato di omologazione, secondo lo schema previsto in allegato H.

II.2.4 c) Rotabili mai iscritti nei Quadri 24 delle PUPOS, che non risultano essere della stessa tipologia di altri rotabili omologati su RFI

Per questa tipologia di rotabili si applica il processo di omologazione descritto al precedente paragrafo II.2.2.

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II.2.5 MODIFICA DI ROTABILI GIÀ OMOLOGATI.

L’introduzione di qualsiasi modifica che alteri in tutto o in parte una o più delle caratteristiche riscontrate all’atto della omologazione, o che comunque alteri le caratteristiche tecniche e funzionali previste dalla disposizione n° 01/2003, dovrà essere comunicata al GI, specificando se tali modifiche interessano gli organi di sicurezza definiti nella stessa disposizione. Analoga comunicazione dovrà essere eseguita per i mezzi di trazione qualora siano introdotte modifiche al software rispetto a quello utilizzato nelle condizioni di esercizio dei rotabili.

II.2.5 a) Modifiche ad organi non di sicurezza.

Nel caso in cui le modifiche interessino organi non di sicurezza, dovrà essere trasmessa a CESIFER la documentazione tecnica indicata nell’allegato 3 della disposizione n° 01/2003 e relativa alle modifiche apportate, ordinata secondo i riferimenti previsti dallo stesso allegato e suddivisa in singoli dossier, nonché l’elenco di tutta la documentazione allegata alla stessa, redatto secondo quanto indicato nell’allegato B.

Una volta ricevuta la documentazione, CESIFER attribuirà al rotabile modificato un codice che identifichi la nuova versione aggiornata; il rotabile sarà considerato capostipite di una nuova serie.

II.2.5 b) Modifiche ad organi di sicurezza.

Nel caso in cui le modifiche interessino gli organi di sicurezza, così come previsto all’articolo 3 della disposizione n° 01/2003, queste devono essere preventivamente approvate dal GI e quindi i rotabili oggetto della modifica necessitano di un nuovo processo di omologazione secondo le seguenti modalità.

Il richiedente la modifica dovrà trasmettere a CESIFER una domanda sottoscritta dal legale rappresentante secondo il fac-simile riportato nell’allegato A, corredandola della documentazione tecnica indicata nell’allegato 3 della disposizione n° 01/2003 relativa agli organi di sicurezza interessati dalla modifica stessa, ordinata secondo i riferimenti previsti

(20)

CESIFER, sulla base della documentazione tecnica ricevuta e delle eventuali richieste di integrazione effettuate, stabilirà in accordo con il richiedente un percorso di omologazione che preveda anche l’eventuale effettuazione di prove che, se svolte sulla rete ferroviaria italiana, dovranno essere eseguite secondo le modalità già previste al paragrafo II.2.1.c).

Una volta ricevuta la documentazione tecnica completa, CESIFER potrà effettuare una visita al rotabile al fine di verificare la rispondenza a quanto prescritto dalle disposizioni del GI.

Eventuali non conformità saranno formalmente comunicate al richiedente per l’eliminazione delle medesime.

Il richiedente comunicherà a CESIFER l’ultimazione delle modifiche richieste in maniera da consentire una nuova visita al rotabile per verificare la rispondenza ai requisiti richiesti.

Limitatamente ai mezzi di trazione, nel caso in cui le modifiche abbiano interessato la versione del software utilizzata nelle condizioni di esercizio, dovrà essere resa disponibile a CESIFER la versione del software utilizzata sul rotabile (sorgente ed eseguibile non modificabile) con i necessari riferimenti formali e secondo procedure che saranno stabilite, in maniera che questo possa essere identificato in maniera univoca.

La conclusione positiva del processo di omologazione, compreso l’accertamento dell’avvenuto pagamento dei costi relativi indicati nel § III.1, comporterà l’emissione da parte di CESIFER di un attestato di omologazione, secondo lo schema previsto in allegato H.

(21)

PARTE III

III.1 COSTI DEL PROCESSO DI OMOLOGAZIONE

I costi sostenuti da CESIFER saranno calcolati ed addebitati al richiedente l’omologazione secondo le indicazioni riportate nella procedura n° RFI TCCS PR PO 02 003 A “Procedura operativa interna per l’individuazione e l’allocazione dei costi per lo svolgimento dei processi di omologazione, di verifica di conformità e di messa in servizio dei rotabili e/o di loro componenti”.

(22)

Fac simile per la compilazione della richiesta, firmata dal legale rappresentante ed in lingua italiana, per l’omologazione del materiale rotabile da trasmettere a CESIFER, da parte del RICHIEDENTE.

CARTA INTESTATA (nome e logo impresa)

In relazione alla Disposizione di RFI S.p.A. n° 01 del 21.01.2003, il sottoscritto (1)

(1)

DATI RELATIVI AL RICHIEDENTE

Nome – Cognome del richiedente ...…...

Ragione sociale ...…...

In qualità di ... (p.e. legale rappresentante) ...…...

Dell’Impresa ...…...

Indirizzo, recapito telefonico, fax ed e-mail ...…...

Partita IVA ...…...

Registrazione Camera del Commercio ...…...

... ...…...

Spett. le

R ETE FERR OVIARIA ITALIANA S .p.a.

Direzione Tecni ca - C ES IF ER Via Luigi Alamanni, 4

50123 FIRENZE

OGGETTO: Richiesta di omologazione materiale rotabile per la circolazione sulla R.F.I.

Allegati: n° ...

(23)

richiede l’omologazione del seguente materiale rotabile (2)

(2)

DATI RELATIVI AL MATERIALE ROTABILE DA OMOLOGARE

Denominazione ...…...

Modello ...…...

Costruttore ...…...

Numero di serie attribuito dal Costruttore ...…...

Numero di identificazione ...…...

Anno di costruzione ...…...

Tipo di materiale cui si fa riferimento (mezzi di trazione, veicoli rimorchiati

viaggiatori o merci, carrozze pilota, mezzi di trazione da manovra) ...…...

Durata d’eventuali fermi prolungati ...…...

Eventuali radiazioni subite con l’indicazione dei periodi ...…...

Periodo in cui il rotabile è stato radiato ...…...

Ciclo manutentivo cui il rotabile è stato già sottoposto ...…...

Il sottoscritto dichiara inoltre di:

Consentire l’accesso ai Funzionari incaricati da CESIFER per la verifica dei processi interni di qualità per la produzione degli organi di sicurezza;

 Consentire la partecipazione alle prove di “tipo” ai Funzionari incaricati da CESIFER;

 Accettare i costi sostenuti da CESIFER per il processo d’omologazione del materiale rotabile che sarà attivato a seguito della presente richiesta, calcolati secondo le indicazioni riportate nella

(24)

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

Piani di qualità interni di produzione del rotabile ...…...

Versione del Software installato sul rotabile e condizioni d’esercizio ...…...

Nominativi dei Referenti di progetto ...…...

Certificato d’omologazione rilasciato presso altre Reti ...

Certificato di conformità STI AV ...

Trasmissione dell’elenco degli accessori in dotazione al rotabile con

cabina di guida (spec. FS n° 308576) ...

Dati d’immatricolazione, che per il materiale rimorchiato merci e/o

viaggiatori dovranno essere conformi alle Fiche UIC 438-1 e 438-2 ...

Si riportano i nominativi che hanno potere di firma dei documenti tecnici trasmessi a CESIFER:

NOME COGNOME RECAPITO

TELEFONO

FAX/ E-MAIL FUNZIONE FIRMA

TIMBRO/FIRMA

Data: ………..

(25)

CARTA INTESTATA Allegato N°...alla nota di trasmissione

N°...

(1)

Denominazione

(2)

Data invio

(3)

Oggetto del documento

(4)

Note

(5)

xx/yy/zzzz Dossier tecnico

xx/yy/zzzz Disegno n° 0000000.xx xx/yy/zzzz Disegno n° 1111111.yy 1.1 Rispetto della sagoma

(26)

(1)

Elementi

(2)

Data invio

(3)

Oggetto del documento

(4)

Note

(5)

(27)

- (1) Punto della disposizione N° 01/2003 cui fa riferimento la documentazione trasmessa - (2) Elementi della disposizione N° 01/2003 cui fa riferimento la documentazione trasmessa

- (3) Data di invio della documentazione. Per i documenti consegnati che hanno perso di validità occorre barrare sia la data sia l’oggetto.

- (4) Oggetto del documento prodotto per la verifica della congruenza normativa (DT – DC –DQ – RP – CT – PM)

- (5) Indicazioni sussidiarie (Precisazioni sulla natura del documento trasmesso - documento annullato in tutto o in parte e/o sostituito - ecc.)

(28)

Fac simile dichiarazione di conformità

Nome/Logo Impresa DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ Numero di protocollo della dichiarazione

Nome della struttura che emette la dichiarazione

Data emissione

……….

Lingua

………

Numero revisione

………

Pagina x di x

Nome Impresa Numero ordinazione

Numero progetto/piano della qualità utilizzato Tipo di rotabile oggetto d’omologazione

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ

Si dichiara che il rotabile/prodotto/sistema: n° ………...

 Disegni di riferimento n° ………..…..

……….;

 Riferimento disposizione n° 01/2003 punto: ………..;

al quale questa dichiarazione è riferita, è in conformità con le seguenti norme:

………..

………..

………..

………..

Firma ……….…

(29)

il numero di riferimento della disposizione n° 01/2003 e suddivisa in singoli dossier

Documentazione da produrre per la verifica della congruenza normativa Mezzi di

trazione Veicoli

rimorchiati

Mezzi di trazione da

manovra Elementi

DT DC DQ RP CT PM

1. COMPATIBILITA’ TECNICA E FUNZIONALE

1.1. Rispetto della sagoma x (1) x x

1.2. Coefficiente di “souplesse” x

1.3. Inscrizione in curva e sicurezza di marcia

contro lo svio a bassa velocità x (2) x x(3)

1.4. Comportamento dinamico x

1.5. Carri-Sicurezza di circolazione (FicheUIC 530-

2) x

1.6. carrozze pilotaSolo per Cacciapietre x x

1.7. carrozze pilotaSolo per Cacciaostacoli (4) x x

1.8. Massa per asse e ripartizione dei carichi sugli

assi x

1.9. Dispositivo di lubrificazione dei bordini x (5) x

1.10. Ruote: caratteristiche geometriche e profili x (6) x x x(7)

Sale montate x (8) x x (8) x(7)

a) ruote (cerchiate e/o monoblocco) x x x x x(7)

b) assili x x x x(7)

1.11.

c) cuscinetti e boccole x x x x x(7)

1.12. Carrelli e materiali utilizzati x (9) x x (9) x (10) x x(7)

1.13. Equipaggiamento elettrico x x x

1.14. Mezzi politensione x

1.15. Pantografo x (11) x

1.16. Funzionamento dei circuiti di binario x

1.17. Distanza tra gli assi x

1.18.

Correnti armoniche, sistemi di segnalamento e perturbazione del funzionamento delle apparecchiature dei PL automatici x

(30)

Documentazione da produrre per la verifica della congruenza normativa Mezzi di

trazione Veicoli

rimorchiati

Mezzi di trazione da

manovra Elementi

DT DC DQ RP CT PM

1.24. Serbatoi ad aria compressa x

1.25. Prestazioni di frenatura x

1.26. Contrassegni ed iscrizioni esterni x x

1.27. Organi di trazione e repulsione x (14) x x (15) x(7)

1.28. Recupero dei rotabili x x

1.30. Altre apparecchiature x (12) x

Note:

(1) - Il “Dossier Tecnico”, nel caso di rotabili ad assetto variabile, dovrà contenere anche uno studio di sicurezza d i funzionamento che verifichi le condizioni di rispetto della sagoma anche in caso di avaria ai dispositivi di assetto cassa.

(2) - Il “Dossier Tecnico” deve contenere anche l’esatta indicazione del raggio minimo di iscrizione del rotabile.

(3) - Il “Rapporto di Prova” deve essere relativo alle prove di rotazione “cassa/carrelli”

(4) - Valido solo per mezzi di trazione e carrozze pilota circolanti a velocità > 140 km/h.

(5) - Il “Dossier Tecnico” deve contenere anche la descrizione delle condizioni tecniche di funzionamento del dispositivo e dei relativi interventi manutentivi di ripristino dei livelli, le caratteristiche geometriche di taratura degli spruzzatori e le schede tecniche dei grassi utilizzati che devono essere privi di elementi riconosciuti nocivi per l’ambiente ed autorizzati dal gestore infrastruttura.

(6) - Il “Dossier Tecnico” deve contenere anche la documentazione di Omologazione conforme alla normativa di riferimento e deve evidenziare anche gli sforzi verticali statici massimi compatibili con il diametro delle ruote adottate.

(7) - Elementi per i quali potrà essere fornito il “Piano di Manutenzione provvisorio” valido solo per la fase delle “prove d i tipo preliminari” (vedi punto II.2.1.b) e per la fase delle “Prove di tipo finali” (vedi punto II.2.1.c). Il documento dovrà contenere tutte le indicazioni riguardanti gli interventi di manutenzione del rotabile con l’indicazione delle operazioni da eseguire e delle officine incaricate a svolgere tale manutenzione.

(8) - Il “Dossier Tecnico” deve contenere anche la documentazione di Omologazione conforme alla normativa di riferimento e deve contenere, inoltre, il valore della massa della sala montata completa e del suo momento d’inerzia. Il “Dossier Tecnico” deve contenere la scheda tecnica dei grassi impiegati nel corpo boccole comprensiva dei limiti di temperatura di utilizzo.

Il “Disegno Quotato” deve contenere anche la posizione del baricentro delle masse rispetto ad un sistema di coordinate definito.

(9) - Il “Dossier Tecnico” deve contenere anche la documentazione di Omologazione conforme alla normativa di riferimento e deve comprendere, inoltre, il valore della massa dei singoli carrelli e del suo momento di inerzia, nonché la curva caratteristica di tutti gli smorzatori presenti.

Il “Dossier Tecnico” deve contenere, relativamente alle sospensioni, anche la descrizione delle caratteristiche elastiche (es. rigidezza delle molle), tecniche e costruttive.

Il “Disegno Quotato” deve contenere anche la posizione del baricentro delle masse rispetto ad un sistema di coordinate definito.

(10) - Il “Rapporto di Prova” deve essere relativo alle prove estensimetriche, statiche e di fatica, al banco, effettuate sul telaio dei carrelli.

(11) -Il “Dossier Tecnico” deve contenere anche l’indicazione dei materiali con cui sono realizzati gli striscianti, oltre ai valori misurati delle sollecitazioni sulla catenaria e dei tempi di discesa per passare dalla posizione di lavoro a quella d i riposo.

(31)

(12) -Il “Dossier Tecnico” deve contenere anche la documentazione di Omologazione conforme alla normativa di riferimento.

(13) - Il “Dossier Tecnico” deve contenere anche la documentazione di Omologazione conforme alla normativa di riferimento e deve comprendere anche lo schema dell’impianto frenante.

(14) - Il “Dossier Tecnico” deve contenere anche la documentazione di Omologazione conforme alla normativa di riferimento e

deve contenere anche le “Modalità di traino o di spinta dei rotabili”, oltre che l’eventuale limitazione di velocità nel caso di impiego di apposite interfacce.

(15) -Il “Disegno Quotato” deve essere trasmesso nel caso di non conformità agli standard UIC.

Documentazione da produrre per la verifica della congruenza normativa Mezzi di

trazione

Veicoli

rimorchiati

Mezzi di trazione da

manovra Elementi

DT DC DQ RP CT PM

2. SICUREZZA DELLE PERSONE ED AMBIENTE

2.1. Solo per carrozze

pilota Visibilità esterna del rotabile x (1)

2.2. Solo per carrozze

pilota Segnalazioni acustiche x

2.3. Organi di sicurezza dei circuiti elettrici e

loro messa a terra x (2) x x(7)

2.4. Accoppiamento e disaccoppiamento dei rotabili x

2.5. Resistenza del telaio (cassa e strutture portanti) x (3) x x (3) x x x(7)

2.6. Lotta al fuoco x (4) x x

2.7. Solo per carrozze

pilota Cabine di guida x

2.8. Compartimenti non accessibili ai viaggiatori x

2.9. Porte x (2) x x(7)

2.10. Evacuazione del veicolo in caso d i

emergenza x x

2.11. Solo per carrozze

pilota Dotazioni di bordo x x

2.12. Attrezzature per la ristorazione x x

2.13. Contrassegni, pittogrammi ed iscrizioni

interni x x

2.14. I m p i a n t i d i riscaldamento, d i

climatizzazione e di ventilazione x (5) x

2.15. Dimensioni dei sedili (ergonomia) e dei

corridoi x x x

2.16. Impianti di diffusione sonora e d i

visualizzazione informazioni x x

(32)

Note:

(1) - Il “Dossier Tecnico” deve contenere anche un disegno con l’indicazione dei colori del rotabile.

(2) - Il “Dossier Tecnico” deve contenere anche la documentazione di Omologazione conforme alla normativa di riferimento.

(3) - Il “Dossier Tecnico” deve contenere anche la documentazione di Omologazione conforme alla normativa di riferimento e deve contenere, inoltre, il valore della massa totale della cassa in assetto di marcia e del suo momento d’inerzia.

Il “Disegno Quotato” deve essere rappresentativo della cassa e deve contenere anche la posizione del baricentro delle masse rispetto ad un sistema di coordinate definito.

(4) - Il “Dossier Tecnico” deve contenere anche la descrizione della quantità di estintori a bordo, la loro ubicazione ed il tipo di materiale estinguente previsto.

(5) - Il “Dossier Tecnico” dovrà contenere l’indicazione della temperatura esterna massima e minima presa a riferimento per la progettazione dell’impianto di climatizzazione nonché il tempo di raggiungimento delle temperature interne.

(6) - Valido solo per WC sui rotabili con velocità > 200 km/h.

(7) - Elementi per quali potrà essere fornito il “Piano di Manutenzione provvisorio” valido solo per la fase delle “prove di tipo preliminari” (vedi punto II.2.1.b) e per la fase delle “Prove di tipo finali” (vedi punto II.2.1.c). Il documento dovrà contenere tutte le indicazioni riguardanti gli interventi di manutenzione del rotabile con l’indicazione delle operazioni da eseguire e delle officine incaricate a svolgere tale manutenzione.

(33)

Elenco documentazione tecnica da fornire in lingua italiana in originale, ordinata secondo il numero di riferimento della disposizione n° 01/2003 e suddivisa in singoli dossier

Documentazione da produrre per la verifica della congruenza normativa Mezzi di

trazione Veicoli

rimorchiati

Mezzi di trazione da

manovra Elementi

DT DC DQ RP CT PM

1. COMPATIBILITA’ TECNICA E FUNZIONALE

1.2. Coefficiente di “souplesse” x

1.3. Inscrizione in curva e sicurezza di marcia

contro lo svio a bassa velocità x (1)

1.8. Massa per asse e ripartizione dei carichi sugli

assi x (2)

Note:

(1) - Il “Rapporto di Prova” deve contenere anche i risultati della prova di rotazione cassa/carrello.

(2) - Per “Rapporti di Prova” s’intendono i verbali di pesatura contenenti i valori della massa per asse e della massa per ruota.

(34)

Elenco documentazione tecnica da fornire in lingua italiana in originale, ordinata secondo il numero di riferimento della disposizione n° 01/2003 e suddivisa in singoli dossier

Documentazione da produrre per la verifica della congruenza normativa Mezzi di

trazione Veicoli

rimorchiati

Mezzi di trazione da

manovra Elementi

DT DC DQ RP CT PM

1. COMPATIBILITA’ TECNICA E FUNZIONALE

1.4. Comportamento dinamico x (1)

1.5. Carri-Sicurezza di circolazione

(Fiche UIC 530-2) x

1.10. Ruote: caratteristiche geometriche e profili x(2)

Sale montate x(2)

a) ruote (cerchiate e/o monoblocco) x(2)

b) assili x(2)

1.11.

c) cuscinetti e boccole x(2)

1.12. Carrelli e materiali utilizzati x(2)

1.15. Pantografo x

1.18.

Correnti armoniche, sistemi di segnalamento e perturbazione del funzionamento delle apparecchiature dei PL automatici

x

1.20. carrozze pilotaSolo per

Apparecchiature di bordo per la sicurezza della

condotta dei treni x x(2)

1.21. Apparecchiature complementari per rotabili da

impiegare a velocità > 200 km/h x x(2)

1.22. carrozze pilotaSolo per Apparecchiature di comunicazione terra-treno x

1.23. Sistemi frenanti e componenti x x(2)

1.25. Prestazioni di frenatura x

1.27. Organi di trazione e repulsione x(2)

1.29. Caratteristica meccanica x (3) x

1.30. Altre apparecchiature x (4)

Note:

(1) - Il “Rapporto di Prova” deve contenere anche lo stato del profilo delle ruote con riferimento alla conicità equivalente e l’indicazione dello stato di qualità del binario utilizzato per l’effettuazione delle prove stesse.

Quando le prove sono eseguite sulla Rete Ferroviaria Italiana, lo stato di qualità del binario deve essere quello relativo all’"Indice di Qualità della geometria del binario in tratta (IQBT)" di 1° o di 2° livello, secondo quanto previsto dalla

“procedura RFI DMAIMSD PS IFS 002 0”.

(2) - Elementi per i quali dovrà essere fornito il “Piano di Manutenzione definitivo” in sostituzione di quello provvisorio presentato in precedenza e relativo al solo periodo di effettuazione delle “prove di tipo preliminari” e delle “prove d i tipo finali”.

(3) - Le caratteristiche meccaniche devono essere coerenti con le condizioni applicate nel corso dello svolgimento delle prove di tipo finali.

(35)

Documentazione da produrre per la verifica della congruenza normativa Mezzi di

trazione Veicoli rimorchiati

Mezzi di trazione da

manovra Elementi

DT DC DQ RP CT PM

2. SICUREZZA DELLE PERSONE ED AMBIENTE 2.3. Organi di sicurezza dei circuiti elettrici e

loro messa a terra x(1)

2.5. Resistenza del telaio (cassa e strutture

portanti) x(1)

2.9. Porte x(1)

2.18. Rumore x

Note:

(1) - Elementi per i quali dovrà essere fornito il “Piano di Manutenzione definitivo” in sostituzione di quello provvisorio presentato in precedenza e relativo al solo periodo di effettuazione delle “prove di tipo preliminari” e delle “prove d i tipo finali”. .

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