FORMAZIONE OBBLIGATORIA 2020 ANTICORRUZIONE
CORSO BASE N. 1
in materia di anticorruzione per nuovi utenti
Corso di I° livello per tutti i dipendenti
OBIETTIVO DEL CORSO
Illustrare l’evoluzione della disciplina anticorruzione
dall’anno 2009 fino al mese di maggio 2020
● La convenzione ONU ratificata nel 2009
● L’introduzione in Italia del sistema di gestione del rischio anticorruzione
● La fase di start up con il primo PNA del 2013
● L’aggiornamento 2015 e la definizione delle caratteristiche del sistema di gestione del rischio anticorruzione
● I successivi PNA 2016, 2017, 2018, 2019
● Il 2019 e il superamento positivo dell’esame internazionale sul sistema di gestione del rischio anticorruzione
CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE CONTRO LA CORRUZIONE
adottata dall’Assemblea generale il 31 ottobre 2003
e ratificata con Legge 3 agosto 2009, n. 116
CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE CONTRO LA CORRUZIONE
La ratifica ha comportato:
● l’adeguamento dell’ordinamento interno
● modifiche al codice penale e al codice di procedura penale
CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE CONTRO LA CORRUZIONE ART. 1 - Oggetto e finalita’
La Convenzione ha per oggetto:
a) la promozione ed il rafforzamento delle misure volte a prevenire e combattere la corruzione in modo più efficace
b) la promozione, l’agevolazione ed il sostegno della cooperazione internazionale e dell’assistenza tecnica ai fini della prevenzione della corruzione e della lotta a quest’ultima, compreso il recupero dei beni
c) la promozione dell’integrità, della responsabilità e della buona fede nella gestione degli affari
pubblici e dei beni pubblici
CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE CONTRO LA CORRUZIONE
Legge di ratifica 116/2009
Art. 6: Autorità' nazionale anticorruzione
1. E' designato quale autorita' nazionale ai sensi dell'articolo 6 della Convenzione il soggetto al quale sono state trasferite le funzioni dell'Alto Commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito all'interno della pubblica amministrazione, ai sensi dell'articolo 68, comma 6-bis, del decreto- legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133
2. Al soggetto di cui al comma 1 sono assicurate autonomia ed indipendenza
nell'attivita'
CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE CONTRO LA CORRUZIONE
Legge di ratifica 116/2009
Art. 7: Autorita' centrale
1. In relazione alle disposizioni previste dall'articolo 46, paragrafo 13, della Convenzione l'Italia designa come autorita' centrale il Ministro della giustizia
2. Le richieste di assistenza giudiziaria devono pervenire tradotte in lingua italiana
3. Il Ministro della giustizia provvede, altresi', nei casi previsti dagli articoli 46, paragrafo 7, e 57 della Convenzione
CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE CONTRO LA CORRUZIONE
Politiche e pratiche di prevenzione della corruzione
ART. 5
1. Ciascuno Stato Parte elabora o applica o persegue, conformemente ai
principi fondamentali del proprio sistema giuridico, delle politiche di
prevenzione della corruzione efficaci e coordinate che favoriscano la
partecipazione della società e rispecchino i principi di stato di diritto, di
buona gestione degli affari pubblici e dei beni pubblici, d’integrità, di
trasparenza e di responsabilità.
CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE CONTRO LA CORRUZIONE
La convenzione contiene, altresì, disposizioni concernenti:
● il settore pubblico (art.7)
● codici di condotta dei pubblici ufficiali (art. 8)
● stipulazione di appalti pubblici e gestione delle finanze pubbliche (art. 9)
● informazione del pubblico (art. 10)
● misure concernenti i giudici ed i servizi inquirenti (art. 11)
● settore privato (art. 12)
● partecipazione della società (art. 13)
● misure volte a prevenire il riciclaggio di denaro (art. 14)
LEGGE 6 NOVEMBRE 2012, N. 190 DISPOSIZIONI PER LA
PREVENZIONE E LA REPRESSIONE DELLA CORRUZIONE E
DELL'ILLEGALITÀ’ NELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
LEGGE 6 NOVEMBRE 2012, N. 190
disposizioni per la PREVENZIONE della corruzione e dell'illegalità’ nella pubblica amministrazione
disposizioni per la REPRESSIONE della corruzione e
dell'illegalità’ nella pubblica amministrazione
introduzione in Italia del
SISTEMA DI GESTIONE DEL RISCHIO DI CORRUZIONE
LEGGE 6 NOVEMBRE 2012, N. 190
Disposizioni per la prevenzione e la repressione della
corruzione e dell'illegalità’ nella pubblica amministrazione
LEGGE 6 NOVEMBRE 2012, N. 190
disposizioni per la PREVENZIONE della corruzione e dell'illegalità’ nella pubblica amministrazione
disposizioni per la REPRESSIONE della corruzione e
dell'illegalità’ nella pubblica amministrazione
PIANO NAZIONALE
ANTICORRUZIONE (PNA)
2013
AMPIA PARTECIPAZIONE NELL’ELABORAZIONE DEL PNA
PNA 2013
SOGGETTI CONSULTATI NELL’ELABORAZIONE DEL PNA 2013
introduce disposizioni di dettaglio e attuazione LEGGE 6 NOVEMBRE 2012, N. 190
relative al
SISTEMA DI GESTIONE DEL RISCHIO DI CORRUZIONE
PNA 2013
PNA 2013
struttura
PNA 2013
struttura
STRATEGIA DI PREVENZIONE DEL RISCHIO CORRUTTIVO
STRATEGIA NAZIONALE
STRATEGIA INTERNA A CIASCUNA
AMMINISTRAZIONE
PNA 2013
● Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione - P.T.P.C. - e i modelli di organizzazione e gestione del d.lgs. n. 231 del 2001
● Trasparenza
● Codici di comportamento – diffusione di buone pratiche e valori
● Rotazione del personale
● Conflitto di interesse
CAPITOLO III
STRATEGIA DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE A LIVELLO DECENTRATO
MISURE PER LA PREVENZIONE
PNA 2013
● Svolgimento di incarichi d’ufficio - attività ed incarichi extra- istituzionali
● Conferimento di incarichi dirigenziali in caso di particolari attività o incarichi precedenti (pantouflage – revolving doors)
● Incompatibilità specifiche per posizioni dirigenziali
● Attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro (pantouflage – revolving doors)
CAPITOLO III
STRATEGIA DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE A LIVELLO DECENTRATO
MISURE PER LA PREVENZIONE
PNA 2013
● Formazione di commissioni, assegnazioni agli uffici e conferimento di incarichi in caso di condanna penale per delitti contro la pubblica amministrazione
● Tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito (c.d.
whistleblower)
● Formazione
● Patti di integrità negli affidamenti
● Azioni di sensibilizzazione e rapporto con la società civile CAPITOLO III
STRATEGIA DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE A LIVELLO DECENTRATO
MISURE PER LA PREVENZIONE
PNA 2013
Tavole delle misure: Tavole da 1 a 17
Codici di comportamento
● Adozione di un Codice di comportamento che integri e specifichi il Codice adottato dal Governo.
● Adeguamento degli atti di incarico e dei contratti alle
● Formazione per la corretta conoscenza e applicazione del Codice
● Verifica annuale dello stato di applicazione del Codice attraverso l’U.P.D.
● Aggiornamento delle competenze dell’U.P.D. alle previsioni
● del ice
● Monitoraggio annuale sulla attuazione del Codice
esempio contenuto misure
PNA 2013
L’aggiornamento si è reso necessario in virtù:
● delle risultanze della valutazione condotta sui Piani di prevenzione della corruzione (PTPC) di un campione di 1911 amministrazioni conclusasi a luglio 2015
● dell’opportunità di dare risposte unitarie alle richieste di chiarimenti pervenute dagli operatori del settore ed in particolare dai Responsabili della prevenzione della corruzione (RPC)
● degli interventi normativi che hanno fortemente inciso sul sistema di
prevenzione della corruzione a livello istituzionale
STRUTTURA PNA 2015 PARTE GENERALE
4. Processo di adozione del PTPC: i soggetti interni
- Ruolo degli organi di indirizzo e dei vertici amministrativi
- Centralità del RPC
- Rapporti con i responsabili degli uffici
- Ruolo degli Organismi indipendenti di valutazione (OIV)
- Coinvolgimento dei dipendenti
STRUTTURA PNA 2015 PARTE GENERALE
5. Ruolo strategico della formazione - Principi da valorizzare
- “Correzioni di rotta” su alcune fasi del processo di gestione del rischio di corruzione
- Analisi del contesto
- Valutazione del rischio
- Trattamento del rischio: misure adeguatamente progettate, sostenibili e verificabili
- Monitoraggio del PTPC e delle misure
6. Miglioramento del processo di gestione del rischio di
corruzione
PARTE SPECIALE - APPROFONDIMENTI
I - Area di rischio contratti pubblici II - Sanità
VIGILANZA DELL’ANAC: PRIORITÀ’ E OBIETTIVI
STRUTTURA PNA 2015
PARTE GENERALE
Il PNA 2016 è stato predisposto e adottato alla luce delle modifiche legislative intervenute nel triennio 2014-2016, in particolare:
- art. 19 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, che ha trasferito interamente all’Autorità le competenze in materia di prevenzione della corruzione e della promozione della trasparenza nelle pubbliche amministrazioni
- decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, «Recante revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche»
- decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 sul Codice dei contratti pubblici
PRINCIPALI NOVITA’ DEL D.LGS. 97/2016
Le principali novità del d.lgs. 97/2016 in materia di trasparenza riguardano:
- il definitivo chiarimento sulla natura, sui contenuti e sul procedimento di approvazione del PNA
- in materia di trasparenza, la definitiva delimitazione dell’ambito soggettivo di applicazione della disciplina,
- la revisione degli obblighi di pubblicazione nei siti delle pubbliche amministrazioni unitamente al nuovo diritto di accesso civico generalizzato ad atti, documenti e informazioni non oggetto di pubblicazione obbligatoria
RAFFORZAMENTO RUOLO RPCT ORGANI DI INDIRIZZO E OIV
E’ rafforzato il ruolo/coinvolgimento dei seguenti soggetti:
- Responsabili della prevenzione della corruzione (RPC) quali soggetti titolari del potere di predisposizione e di proposta del PTPC all’organo di indirizzo.
- organi di indirizzo nella formazione e attuazione dei Piani
- organismi indipendenti di valutazione (OIV)
- parte generale: affronta problematiche relative all’intero comparto delle pubbliche amministrazioni (e dei soggetti di diritto privato in loro controllo)
- parte dedicata ad una più ampia serie di approfondimenti specifici - precisazioni in ordine all’applicazione della normativa anticorruzione
3 nella Istituzioni scolastiche e negli Istituti di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM)
- approfondimento specifico è dedic
- ato alla misura della rotazione ed alcune indicazioni integrative concernono la tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti, determinazione n. 6/ 2015 «Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower)».
STRUTTURA E AGGIORNAMENTI
STRUTTURA
STRUTTURA
STRUTTURA
STRUTTURA
A) PARTE GENERALE in cui l’Autorità dà conto degli esiti della
valutazione di un campione di 577 PTPC di amministrazioni e integra alcune indicazioni sull’applicazione della normativa di prevenzione della corruzione che interessano tutti i soggetti cui essa si rivolge
A) PARTE SPECIALE
L’aggiornamento al PNA si concentra, inoltre, su alcune amministrazioni caratterizzate da notevoli peculiarità organizzative e funzionali:
- Autorità di sistema portuale - Commissari straordinari - Istituzioni universitarie
STRUTTURA PNA 2017
PRINCIPALI NOVITA’
PARTE GENERALE
Sono state fornite indicazioni alle amministrazioni, in particolare, su:
- modalità di adozione annuale del PTPC;
- obblighi in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza posti in capo alle società e agli enti di diritto privato;
- ricognizione dei poteri e del ruolo che la normativa conferisce al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) e i requisiti soggettivi per la sua nomina e la permanenza in carica;
- alcuni profili sulla revoca del RPCT e sul riesame da parte dell’Autorità;
- il tema dei rapporti fra trasparenza, intesa come obblighi di pubblicazione, e nuova disciplina della tutela dei dati personali introdotta dal Regolamento UE 2016/679 e il rapporto tra RPCT e Responsabile della protezione dei dati (RPD);
- applicazione dell’ipotesi relativa alla c.d. “incompatibilità successiva” (pantouflage) e sull’adozione dei codici di comportamento da parte delle amministrazioni;
- alcuni profili relativi all’attuazione della misura della rotazione del personale
PRINCIPALI NOVITA’
PARTE SPECIALE
Sono stati dedicati approfondimenti ad alcuni settori di attività e tipologie di amministrazioni.
In particolare, sono state dedicate specifiche sezioni ai temi connessi alla:
- gestione dei fondi strutturali
- gestione dei rifiuti e alle Agenzie fiscali
PRINCIPALI NOVITA’
PARTE SPECIALE
Sono stati dedicati approfondimenti ad alcuni settori di attività e tipologie di amministrazioni.
In particolare, sono state dedicate specifiche sezioni ai temi connessi alla:
- gestione dei fondi strutturali
- gestione dei rifiuti e alle Agenzie fiscali
integra e aggiorna le indicazioni fornite dal PNA 2013 e dall’Aggiornamento 2015 al PNA tenendo conto, in particolare:
● dei principali standard internazionali di risk management
● delle precedenti esperienze di attuazione dei PNA e delle osservazioni pervenute