CORSO_ Il verde in architettura:
per abitare in modo più ecosostenibile e confortevole
L’evento è costituito da un corso formativo in tre lezioni: è rivolto a professionisti del settore edile, ad architetti, ingegneri, agronomi, geologi ai responsabili degli uffici tecnici di imprese e di enti locali, ad energy manager, etc.., interessati ad apprendere le conoscenze dei vantaggi e delle tecniche di progettazione e di realizzazione di componenti vegetazionali in architettura. La partecipazione prevede un costo d’iscrizione e dà diritto al riconoscimento di quindici crediti formativi professionali per architetti.
Il CORSO:
“Il verde in architettura: aspetti tecnici dal giardino pensile alla parete vegetale”
Il corso si svilupperà in tre lezioni dalla durata di 6 ore ciascuna:
1_ “Il giardino pensile”
2_ “La parete vegetale”
3_ “La vegetazione indoor”
Ognuna delle tre lezioni sarà composta da sei macro aree tematiche:
• La storia dalle origini al XX secolo.
• Aspetti vegetazionali, meccanismi di funzionamento agronomico in ambiente mediterraneo, fabbisogno idrico ed irrigazione.
• Applicazioni tecniche e implicazioni bioclimatiche: aspetti tecnologici, prestazioni tecniche di sistema su scala del singolo edificio, isolamento termico, deflusso delle acque piovane; l'ambiente mediterraneo, un inquadramento climatico e vegetazionale.
• Progetti e realizzazioni di qualità: esempi di progettazione contemporanea e innovativa, lo stato dell’arte ad oggi.
• Ricadute sul paesaggio Urbano, benefici e vantaggi del verde su scala urbana, funzioni architettoniche e sociali.
Docenti: Giada Lepri, Rita Biasi, Cristiano Gemma, Lorenza Bartolazzi, Franco Zagari, Filippo La Padula, Monica Sgandurra, Serena Baiani, Donatella Pino, Gianni Celestini, Aldo Ranfa, Teresa Villani, Fabio Di Carlo, Achille Ippolito.
Il corso è strutturato per la partecipazione di un numero minimo di 25 persone ed avrà la durata di 15 ore. Saranno riconosciuti 15 crediti formativi professionali per architetti.
Costo del corso completo: € 160,00.
Il verde in architettura: per abitare in modo più ecosostenibile e confortevole Lezioni
15/02/16 Lezione n° 1 di Lunedì 15 Febbraio 2016 Sede: Ordine degli Architetti di Terni
07/03/16 Lezione n° 2 di Lunedì 07 Marzo 2016 Sede: Ordine degli Architetti di Perugia
04/04/16 Lezione n° 3 di Lunedì 04 Aprile 2016 Sede: Fondazione Villa Fabri, Trevi PG
Info e iscrizioni
attraverso il sito dell’Ordine degli architetti di Terni (piattaforma IM@teria)
Date:
1_lezione corso: Lunedì 15 Febbraio 2016 (pomeriggio 14:00-19:00)
2_lezione corso: Lunedì 07 Marzo 2016 (pomeriggio 14:00-19:00)
3_lezione corso: Lunedì 04 Aprile 2016 (pomeriggio 14:00-19:00) con aperitivo finale.
ORGANIZZAZIONE dei corsi:
LEZIONI Storia Aspetti
vegetazionali
Aspetti tecnologici e
Implicazioni bioclimatiche
Progetti e realizzazioni
di qualità
Ricadute su paesaggio
1_“Il giardino pensile”
G. LEPRI R.BIASI GEMMA L.BARTOLAZZI F.ZAGARI
TITOLO LEZIONE La storia del giardino pensile dalle origini al XX secolo.
Impiego della componente arborea: aspetti biologici, fisiologici e tecnici alla base di un uso.
La vegetazione sulle coperture dei fabbricati.
Classificazione dei principali sistemi tecnologici e aspetti realizzativi.
Piccoli giardini pensili d’autore.
Il progetto del giardino pensile come risorsa strategica nella riorganizzazione del paesaggio urbano
BREVE DESCRIZIONE DELL’ARGOMENTO TRATTATO
La storia del giardino pensile, un excursus storico che parte da Babilonia sino alle numerose teorie del
"tetto-giardino" di personalità
dell'architettura e dell'urbanistica come Le Corbusier, Henri Sauvage, Antonio Sant'Elia, Adolf Loos,
sino ai più
contemporanei Emilio Ambasz, Renzo Piano e molti altri ancora.
Gli alberi, con la ricchezza delle loro specie e varietà, ma anche per la molteplicità delle funzioni loro vengono attribuite, rappresentano
una delle
architetture vegetali di maggior impiego nelle realizzazioni a verde in ambiente urbano, prestandosi ad occupare spazi estremamente diversi per tipologia, collocazione, estensione. La conoscenza di alcune basilari nozioni di biologia e fisiologia degli alberi è essenziale per consentirne una razionale introduzione nel progetto e, conseguentement e, una gestione sostenibile dello stesso nel tempo.
L’acquisizione di queste nozioni ha come obiettivo
anche la
comprensione degli aspetti
Partendo dall’analisi dei diversi sistemi di copertura esistenti, il modulo affronta il tema dell’uso della vegetazione sulla sommità degli
edifici e
dell’integrazione tra elementi naturali e involucro edilizio.
Saranno classificate le tecnologie più diffuse e saranno
presi in
considerazione gli aspetti realizzativi, ponendo particolare attenzione alle tecniche necessarie per evitare possibili difetti costruttivi e manutentivi. Infine sarà posto l’accento sugli effetti positivi delle coperture vegetali sia per l’ambiente urbano, sia per il singolo edificio.
Esempi di piccoli giardini pensili d’autore, giardini
a bassa
manutenzione,
giardini a
risparmio d’acqua
e giardini
minerali.
Aspetti funzionali e tecnologici relativi a superfici, arredi, piccole fontane, impianti (idrico,
smaltimento acque, illuminazione), tecnologie di piantumazione, serie vegetali e successioni vegetali, planting e scenari notturni.
Riscoprire le coperture come superfici di eminente interesse pubblico, destinandole a giardini, dispositivi di energia rinnovabile, massa vegetale, è una risorsa strategica nel progetto di paesaggio che riguarda il disegno urbano. Gli esempi saranno significativi soprattutto per quanto riguarda il metodo col quale porsi di fronte a questo problema, piuttosto che una trattazione tipologica, che credo non abbia alcun significato.
Bibliografia: Sul paesaggio. Lettera aperta, Libria, Melfi, 2013, 2015.
tecnici legati all’impiego di questa
componente vegetazionale in ambiente urbano.
2_“La parete vegetale”
F. LA PADULA M.SGANDURRA BAIANI D.PINO G.CELESTINI
TITOLO LEZIONE La storia della parete vegetale dalle origini al XX secolo.
Il progetto della vegetazione:
principi di planting e criteri di compatibilità consociativa ed estetica delle piante. Tipologie di funzionamento,
cura e
coltivazione.
Involucri vegetali Lo stato dell'arte
ad oggi,
sperimentazioni e realizzazioni.
Scenari vegetali, funzioni
architettoniche e benefici sociali in ambito urbano.
BREVE DESCRIZIONE DELL’ARGOMENTO TRATTATO
Esempi di pareti vegetali nella storia dei giardini a partire
dagli esempi
medievali e barocchi sino alle idee di Stanley White Hart, alle
realizzazioni di Carlo Scarpa e alle opere più recenti di Patrick Blanc e Fernando Romero.
Il progetto della vegetazione nelle diverse
componenti che identificano struttura, funzionamento, immagine e realizzazione delle diverse tipologie di
pareti vegetali.
Involucro vegetale:
componenti e
sistemi; il
comportamento microclimatico.
Il sistema tecnico:
Sistemi leggeri/pesanti;
modulari/industriali zzati; elementi di interfaccia con chiusure trasparenti ed infissi, soluzioni d’angolo; soluzioni attacco al cielo ed a terra, efficienza energetica, life cycle assessment; life cycle costs
Una lettura di progetti ed opere orientata ad evidenziare il rapporto tra opera e contesto, le motivazioni, il quadro
programmatico, i processi creativi, i risultati espressivi con l'obiettivo di fornire una quadro di buone pratiche.
La dimensione
verticale dei sistemi vegetali intrattiene relazioni non solo
funzionali e
tecnologiche con l'architettura e l'ambiente urbano, essa contribuisce alla percezione
dell'ambiente urbano, interviene
attivamente nella concezione
dell'elemento architettonico arricchendone la figuratività. Dalla fertile relazione tra forma architettonica e componente vegetale scaturiscono nuove opportunità per processi democratici di significazione degli spazi aperti.
3_“La vegetazione indoor”
G. LEPRI A. RANFA VILLANI F. DI CARLO A. IPPOLITO
TITOLO LEZIONE La storia della vegetazione indoor
dalle prime
manifestazioni sino agli esempi del ‘700.
Scelta delle specie
vegetali e
problematiche di gestione nelle diverse tipologie di verde indoor
Aspetti tecnologici e soluzioni tecniche.
Artifici tra natura e architettura.
Vegetazione come elemento di meraviglia e intervallo nell’organismo architettonico.
La vegetazione nell’architettura, come elemento di riferimento per i nuovi luoghi del collettivo urbano.
BREVE DESCRIZIONE DELL’ARGOMENTO TRATTATO
L’evoluzione della vegetazione indoor: a partire dagli esempi dei giardini bizantini, passando per quelli arabo islamici, sino alla vegetazione in serra del sec. XVIII, che, con la passione per le piante esotiche e rare, estende l'uso delle serre per la coltivazione alla collezione di piante
fiorite per
l'ornamentazione dei parterres allora di gran moda.
Verranno presi in considerazione gli aspetti
morfologici, sistematici e di coltivazione delle diverse specie vegetali più idonee
all'allestimento e gestione nelle differenti tipologie di verde indoor. Ambiente microclimatico e problematiche di gestione in termini di luce ed acqua.
Vegetazione indoor:
componenti e
sistemi; il
comportamento microclimatico.
Varietà e modalità di sistemi tecnici per la realizzazione di installazioni vegetali in ambienti chiusi.
Dalla funzione originaria di conservazione delle collezioni esotiche, il ruolo delle serre, esterne, interne o connesse all’architettura, hanno assunto una molteplicità di ruoli diversi che vanno da quello produttivo, a
quello di
funzionalità specifiche diverse, fino al puro valore di elemento intervallo dell’organismo architettonico e di pura meraviglia percettiva dello spazio.
L’architettura contemporanea fa entrare l’ambiente naturale all’interno dell’edificio, in un rapporto spaziale con l’insieme e con ogni singolo elemento, paesaggio percepito e percezione del paesaggio,
architettura e natura:
natura all’interno dell’architettura.
Le piante inserite all’interno hanno un riflesso importante sulla vita dell’uomo, sul paesaggio e sull’ambiente.