• Non ci sono risultati.

Allegato 19 RETE TRASMISSIONE DATI INDICE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Allegato 19 RETE TRASMISSIONE DATI INDICE"

Copied!
13
0
0

Testo completo

(1)

1 Febbraio 2011 Emissione Progetto

Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.

Allegato 19

RETE TRASMISSIONE DATI INDICE

19. Rete trasmissione dati ... 2

19.1.1. Particolarità ... 2

19.1.2. Normative di riferimento ... 3

19.1.3. Descrizione della fornitura ... 4

19.1.4. Documenti e dati tecnici da fornire ... 13

19.1.5. Certificazioni e collaudi ... 13

(2)

1 Febbraio 2011 Emissione Progetto

Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.

19. Rete trasmissione dati

19.1.1. Particolarità

Sarà cura dell’ Appaltatore sottoporre alla D.L.:

1. l’elenco dei materiali HW che intende acquistare, le funzioni supportate dalle singole schede e dai dispositivi, e le relative caratteristiche elettriche e prestazionali (tipo di alimentazione, potenza assorbita, tipo di interfacce previste, velocità di trasmissione, protocolli utilizzati, riconfigurabilità, ridondanze, ecc),

2. la descrizione dettagliata del SW del sistema, precisandone le potenzialità dal punto di vista delle funzioni supportate, degli automatismi da innescare nel caso di anomalie, le eventuali ridondanze, il sistema di configurazione, e la compatibilità con l’HW, ecc.

Il sistema sarà alimentato da gruppi statici di continuità, con massima variazione della tensione stabilizzata ± 1 %.

Le macchine sono sincronizzate e in back-up caldo, cioè quando quella che è operante va fuori servizio, automaticamente subentra l’UPS in stand-by in modo tale che vi sia continuità di alimentazione. In caso di guasto o manutenzione contemporanea dei due UPS, l’alimentazione è direttamente prelevata dalla rete pubblica, con le caratteristiche riportate nella relativa tabella.

Detti UPS sono presenti in ognuna delle cabine facenti parte del progetto.

Note circa le marche delle apparecchiature

Le eventuali indicazioni di tipi e marche commerciali dei materiali riportate nelle specifiche tecniche, disegni, e, in generale nei documenti di progetto, sono da intendersi come dichiarazione di caratteristiche tecniche.

Sono ammessi altri tipi e marche, rispetto a quanto eventualmente indicato a progetto, purché tecnicamente e funzionalmente equivalenti, su dimostrazione scritta del fornitore.

Va precisato essere evidente che se, in sede progettuale, è stato fatto riferimento a determinate tipologie di apparecchi con definite prestazioni operative, funzionali e di resa, ciò è dovuto al fatto che non è possibile progettare, ad equivalenza di prestazioni, su tutto lo spettro delle apparecchiature disponibili in commercio.

Pertanto, in relazione alle apparecchiature che si debbono ritenere specialistiche , in quanto, pur assicurando prestazioni equivalenti, differiscono costruttivamente in tutto od in parte da Costruttore a Costruttore, i requisiti riportati nel seguito possono essere sostituiti con requisiti tali da garantire caratteristiche funzionali e prestazioni operative e/o energetiche equivalenti o superiori a quelle riportate in questo contesto e, in modo più dettagliato, descritte nelle specifiche tecniche o,in mancanza di queste, nell’elenco prezzi.

In mancanza di particolari prescrizioni, le apparecchiature ed i materiali debbono essere delle migliori qualità esistenti in commercio in rapporto alla funzione a cui sono destinati. In ogni caso, prima del loro acquisto, devono essere sottoposti all’approvazione della D.L.

Malgrado l’accettazione dei materiali e delle apparecchiature da parte della D.L., l’Impresa resta totalmente responsabile della buona riuscita delle opere, oggetto dell’Appalto, anche per quanto può dipendere dai materiali stessi.

(3)

1 Febbraio 2011 Emissione Progetto

Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.

19.1.2. Normative di riferimento

L’apparecchiatura in oggetto dovrà essere progettata, costruita e collaudata in conformità alle Norme e Raccomandazioni tecniche ( Europee armonizzate CEI EN, Nazionali CEI e internazionali IEC) vigenti in vigore all’atto dell’assegnazione dell’Appalto.

Inoltre dovrà essere conforme anche alle attuali regolamentazioni previste dalla Legislazione per la prevenzione degli infortuni.

Compatibilità elettromagnetica

Il Costruttore dovrà dichiarare d’aver eseguito presso laboratori ufficiali le relative prove di omologazione su apparecchiatura campione.

Certificazione del Sistema di Qualità

Il Costruttore deve produrre, unitamente all’offerta, la Certificazione attestante che il prodotto Sistema di Qualità è conforme alla Norma UNI EN 29001 – ISO 9001

La fornitura dovrà comunque far riferimento a Norme, Leggi, Decreti nell’edizione aggiornata alla data dell’aggiudicazione dell’Appalto.

(4)

1 Febbraio 2011 Emissione Progetto

Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.

19.1.3. Descrizione della fornitura

Per la trasmissione dei dati e delle immagini alla stazione operativa remota di Autostrade // per l’Italia, tramite rete SDH (a carico dell’Appaltatore è compresa la fornitura e posa in opera dei cavi armati a 24 fibre ottiche monomodali e delle vie cavi relative), sono stati previsti due nodi di rete (fornitura a carico ASPI e posa a carico Appaltatore) per l’interfacciamento con la suddetta rete.

I nodi oltre ad interfacciarsi con la rete SDH, saranno collegati ai rispettivi apparati concentratori di cabina (forniti in opera dall’Appaltatore) che avranno il compito di accentrare tutti i dati e le immagini provenienti dalla rete locale del lotto 5A.

I due cavi di dorsale (SDH), in fibra ottica a 24 fibre ciascuno, saranno interfacciati :

• Il primo, con le fibre che si riterrà necessarie, al nodo concentratore di rete ubicato nelle cabine;

• Il secondo, oltre ad interfacciarsi con il nodi concentratori visti sopra, con le fibre che si riterrà necessarie, raccoglierà tutti i segnali e i dati dell’apparecchiatura in itinere, cioè quella posizionata al di fuori delle gallerie e delle cabine elettriche (Pannelli a Messaggio Variabile, telecamere, centraline metereologiche, ecc…).

La quantità di cavo FO di cui sopra è rilevabile dai documenti di progetto. Si precisa che detti cavi non sono elencati nelle tabelle cavi riguardanti le singole cabine.

Il controllo degli impianti è previsto attraverso l'utilizzo di PLCs e RIOs a microprocessore distribuiti nelle cabine elettriche principali.

In ciascuna cabina i due PLCs, di acquisizione dati sono ubicati in un armadio e le RIOs montate nei rispettivi quadri da controllare, sono collegati tra loro in rete Ethernet (TCP/IP) ad anello con cavo in rame.

Per la trasmissione dei dati per il controllo e acquisizione segnali sono previsti due reti Ethernet (TCP/TP) in tipologia ad anello, la prima denominata rete di campo è in fibra ottica 50/125 micro e collega i remoti I/O (RIO) a microprocessore che hanno il compito di raccogliere, ed eventualmente elaborare, i dati dell’apparecchiatura installata in galleria: nelle nicchie, nelle piazzole di sosta e nei by pass pedonali, e trasportarli al nodo concentratore (NC …) installato nella relativa cabina elettrica; la seconda denominata rete di cabina, in rame, ha il compito di collegare i remote I/O (RIO) a microprocessore che sono ubicati nei vari quadri all’interno della stessa cabina elettrica e della eventuale sala pompe; essi hanno il compito di acquisire i dati e gestire l’apparecchiatura da essi (quadri) alimentata e trasportarli ai due PLCs, con le relative PCU in back-up caldo, che hanno il compito di trasferire i dati e i segnali al nodo concentratore di cabina (NC…).

I RIO, anche essi a microprocessore, installati nei quadri ubicati negli shelter dei presidi idraulici, hanno il compito di acquisire e gestire i dati dell’apparecchiatura da essi controllata e trasferirli, in modo lineare, tramite collegamento in fibra ottica multimodale al relativo nodo concentratore di cabina (NC…).

Architettura del sistema

I collegamenti per il trasporto dei dati saranno in Ethernet (TCP/IP) in tipologia ottica e rame (essenzialmente con standard Fast/Gigabit Ethernet) e precisamente :

• Rete principale per trasmissione dati e immagini

o Rete Dati in F.O. con tecnologia minicavo che collegherà tra di loro le cabine elettriche tramite i Nodi Concentratori (NC)

o Rete Immagini e dati è composta da due collegamenti:

• Rete di campo Ethernet tipologia ad anello in F.O. con tecnologia a minicavo collegherà tra loro i remoti I/O a microprocessore e le postazioni di richiesta di soccorso (SOS) ubicati nelle

(5)

1 Febbraio 2011 Emissione Progetto

Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.

nicchie, nelle piazzole di sosta e nei by pass/vie di fuga e per gli SOS installati ai portali delle canne di tutte le gallerie e all’interno dei by pass/ vie di fuga ai rispettivi nodi concentratori (NC…) di cabina ettrica;

• Rete di cabina Ethernet tipologia ad anello in rame collegherà i remoti I/O a microprocessore ubicati nei rispettivi quadri da controllare, compresi quelli montati nelle eventuali sale pompe, ai due PLCs di acquisizione dati (in back-up caldo) che saranno collegati tramite la terza porta Ethernet ai relativi nodi concentratori (NC---) di cabina.

Il sistema suddetto renderà possibile ricevere o trasmettere le varie tipologie di segnali presenti nelle cabine, sfruttando il medesimo sistema di trasporto che le collegherà tra loro. I pacchetti di dati trasmessi, indipendentemente dal tipo di informazione trasportata (vi potranno infatti transitare segnali, voce, audio, video, ecc… ) potranno viaggiare sulla rete IP ed essere ricevuti in maniera del tutto trasparente.

Quanto sopra è evidenziato nei disegni di progetto.

Rete principale per trasporto dati e immagini

Il sistema previsto, basato su rete TCP/IP, permetterà la connessione di postazioni diverse attraverso la trasmissione su fibra ottica. Le sue caratteristiche fondamentali saranno l’affidabilità, garantita dall’anello duale (con passaggio su due canne distinte ove possibile), e l’integrabilità di numerosi servizi differenti (Voce, Audio, Video e Dati).

Alcune delle caratteristiche principali del sistema proposto saranno:

• differenti servizi condivideranno lo stesso canale di trasmissione e le stesse apparecchiature

• il cablaggio dell’infrastruttura si ridurrà alla posa delle fibre ottiche sulle lunghe distanze ed alla distribuzione locale dei servizi trasportati

• elevate prestazioni, relative al fatto che la banda disponibile sarà utilizzata in modo pieno ed efficiente

• riconfigurazione dell’anello in caso di guasto di un canale ottico

• gestione e manutenzione rete per mezzo di una semplice applicazione grafica.

La rete sopra descritta sarà essenzialmente costituita dai seguenti componenti:

• la dorsale in fibra ottica

• switch Ethernet (10/100 Mbps e Gigabit Ethernet)

• moduli d’interfaccia elettro/ottici (10/100 Mbps e Gigabit Ethernet)

• il sistema di gestione La dorsale in fibra ottica

Sarà costituita da anelli, su fibra monomodale, in grado di connettere tra loro switch Ethernet collegati in tecnologia Gigabit Ethernet, e utilizzati per concentrare e trasportare le informazioni relative alle immagini acquisite dalle telecamere digitali in galleria, e per far comunicare tra loro e con la stazione di supervisione e controllo remota, i PLC e le RIO di gestione.

In questa applicazione sarà usata fibra ottica in tecnologia a minicavi in grado di permettere i collegamenti suddetti anche per distanze di svariati Km.

Apparati di rete (Switches)

Gli apparati oggetto delle presenti linee guida sono destinati alla gestione degli impianti di galleria.

Sono state identificate due tipologie di macchine di rete:

• Apparato di “ raccolta ”: switch da installarsi negli armadi ubicati nelle vie di fuga/bypass;

(6)

1 Febbraio 2011 Emissione Progetto

Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.

• Apparato di “ concentrazione ”: nodi concentratori di cabina “switch” da installarsi all’interno dei locali tecnici di tutte le cabine elettriche ( C.E…. ).

Entrambi gli apparati appartengono alla tipologia di switch “industriali‟ e lavorano a Livello 2.

È richiesta una modularità delle interfacce, tale da poter personalizzare gli SW in funzione degli host da collegare, come descritto di seguito nel dettaglio. Per il corretto dialogo tra le macchine e il corretto funzionamento dei protocolli di convergenza veloce, sviluppati dai singoli produttori, è necessario che entrambe le tipologie di macchine siano della stessa marca e siano già stati eseguiti test di piena compatibilità. Queste linee guida nascono dall’esperienza maturata sul campo e rispecchiano i prodotti attualmente in esercizio, che si sono rivelati idonei a svolgere il loro compito nell’ambiente specifico in sui si trovano ad operare. In considerazione, comunque, della continua evoluzione tecnologica e dei rinnovamenti a cui siamo abituati, ciascun prodotto destinato all’installazione in galleria, dovrà essere sottoposto alla preventiva valutazione delle linee tecniche della Società Autostrade // per l’Italia (ASPI), che rilasceranno il necessario nulla osta, dopo la verifica della conformità a queste linee guida e alla loro naturale ed implicita evoluzione. I prodotti commerciali già testati con successo da ASPI in questo settore sono della GarrettCom, in particolare i modelli 6KQ (per la funzione di “ raccolta ” ) e 6K25 ( per la funzione di

“concentrazione ” ), ma potranno essere impiegate apparecchiature equivalenti dietro approvazione da parte di ASPI.

Nella parte finale del documento vengono presentate delle configurazioni tipiche per queste macchine. Rimane inteso che il numero di porte messe a disposizione deve permette la connessione in rete di tutti gli host previsti da progetto e lasciare una ragionevole disponibilità di porte per usi futuri. Le bretelle ottiche e i cavi FTP necessari ai collegamenti sono parte integrante della fornitura degli switch.

Tutti gli switches devono avere le ridondanze sugli alimentatori.

Apparato di raccolta

L’apparato di raccolta è costituito da uno switch industriale, installato all’interno dei luoghi sicuri temporanei di galleria.

È caratterizzato da alta affidabilità e resistenza alla polvere.

La modularità richiesta deve permettere di alloggiare 2 porte a 1Gbit/s (che saranno, secondo la necessità del caso, in FO SM o MM o in rame 10/100/1000Mbit/s), necessarie per inserire l’apparato all’interno dell’anello che costituisce la dorsale, e fino a 12 porte 100Mbit/s per gli host.

Le porte per gli host devono essere ulteriormente configurabili (con una modularità minima di 4 porte), per avere, secondo la necessità del caso, porte rame 10/100Mbit/s (fino a 12 porte), o porte FO SM o MM ( almeno 8 porte ).

Le caratteristiche generali degli switch sono riportate nei seguenti punti:

• Assenza di ventole sia sullo switch che sui moduli di alimentazione, se esterni. Il contenitore dell’apparato deve essere costruito in maniera tale da funzionare da dissipatore.

• Il grado di protezione IP deve essere almeno IP52 (sia per lo switch che per i moduli di alimentazione, se esterni).

• Modularità delle interfacce verso gli host ( come descritto sopra )

• Almeno 3 anni di garanzia

• Doppio alimentatore, o almeno doppia alimentazione ( fornita con moduli/o interni/o o esterni/o), con segnalazione remota di malfunzionamento/mancanza di una sorgente

• Kit di montaggio su guida DIN o 19” per switch e relativi alimentatori (ove non integrati )

(7)

1 Febbraio 2011 Emissione Progetto

Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.

• Servizio pesante di campo per applicazione di rete industriale

• Range minimo di temperatura operativa ammesso: da -25 °C a + 60°C

• Porta di management dedicata

• Led di segnalazione dello stato delle porte e dell’alimentazione.

Alcune caratteristiche software degli switch sono riportate nei seguenti punti:

• Accesso CLI in SSH con multi-level password security. Supporto del protocollo di autenticazione Radius

• Secure Web Management

• Supporto del protocollo SNMP - SNMPv2 e SNMPv3 -

• Supporto del protocollo standard di vlan trunking IEEE 802.1q

• Supporto del protocollo NTP

• Supporto del protocollo IEEE 802.1p per la QoS

• Supporto di IGMP Snooping con Multicast Message Filtering or Pruning

• Port Mirroring

• Funzionalità di logging degli eventi di sistema

• Supporto dei protocolli FTP o TFTP per il salvataggio e il ripristino delle configurazioni

• Possibilità di upgrade del software da remoto

Capacità di operare all‟interno di un anello di macchine dello stesso produttore, propagando ed interpretando le informazioni necessarie alla gestione di anelli di tipo industriale ( protocolli di convergenza veloce, secondo gli standard IEEE 802.1w, IEEE 802.1s o protocolli proprietari di convergenza del ring )

(8)

1 Febbraio 2011 Emissione Progetto

Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.

Ogni switch dovrà avere come minimo le seguenti caratteristiche :

• Servizio pesante di campo per applicazione di rete industriale,

• 8 porte Ethernet 100 Base-FX a 100 Mbps (interfacce MTRJ per F.O. multimodale 50/125 µm) e 4 porte RJ45 in rame,

• 2 porte GBIC con modulo 1000 Base-LX (interfaccia SC per F.O. monomodale 9/125 µm)

• 1 porta management

• Due alimentatori ridondanti switching compatti di tipo industriale, tensione di ingresso 230 V – 50 Hz / uscita 24 Vcc -- 50 W max,

• Kit di montaggio su guida DIN per switches e relativi alimentatori ,

• Assenza di ventole sia sullo switch che sugli alimentatori,

• Possibilità di gestione di due anelli ridondanti in fibra ottica monomodale 9/125 µm.

• Temperatura ambiente : -25 °C a + 60°C Nota:

Le caratteristiche dell’HW descritto sono relative al modello Magnum 6KQ Managed Field Switches della ditta GarrettCom, ma potranno essere previste apparecchiature di altra ditta con

caratteristiche equivalenti.

Apparato di “ concentrazione ”

L’apparato di “ concentrazione ” è costituito da uno switch industriale installato all’interno dei locali tecnici delle cabine elettriche (CE…). Questo apparato svolge la funzione di “ concentrare ” i dati provenienti dagli switch di “ raccolta ” e di gestire le periferiche che arrivano direttamente in cabina o collocate nella cabina stessa. È responsabile anche dell’interconnessione con lo switch di livello 3 su cui si attesta il collegamento alla rete geografica di ASPI. La modularità richiesta deve permettere di alloggiare 1 porta a 1Gbit/s (che sarà, secondo la necessità del caso, in FO SM o MM o in rame 10/100/1000Mbit/s ) per ciascuna delle dorsali attive in galleria ( normalmente per ciascuna galleria sono presenti 4 dorsali 1Gbit/s ), 1 porta a 1Gbit/s ( che sarà, secondo la necessità del caso, in rame o in FO ) per il collegamento con lo switch di livello 3 e fino a 12 porte 100Mbit/s per gli host. Le porte per gli host devono essere ulteriormente configurabili ( con una modularità minima di 4 porte ), per avere, secondo la necessità del caso, porte rame 10/100Mbit/s

(9)

1 Febbraio 2011 Emissione Progetto

Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.

( fino a 12 porte ), o porte FO SM o MM ( almeno 8 porte ). Nel caso in cui le interfacce di cui è dotato l’apparato non siano sufficienti a coprire tutte le esigenze degli host, saranno installati ulteriori apparati, fino al raggiungimento del numero di porte necessario. Le eventuali ulteriori macchine saranno connesse tra loro mediante porta a 1Gbit/s ( che sarà, secondo la necessità del caso, in FO SM o MM o in rame 10/100/1000Mbit/s ). È ammesso che l‟inserimento di questa ulteriore porta riduca la disponibilità delle porte 100Mbit/s. In genere, la configurazione tipica con singola macchina consiste in: 5 porte 1Gbit/s, 4 porte FO MM 100Mbit/s, 8 porte 10/100Mbit/s rame; la configurazione tipica con doppia macchina consiste in: 6 porte 1Gbit/s, 4 porte FO MM 100Mbit/s, 4 porte 10/100Mbit/s rame.

Le caratteristiche generali degli switch sono riportate nei seguenti punti:

• Modularità delle interfacce verso gli host ( come descritto sopra )

• Almeno 3 anni di garanzia

• Doppio alimentatore, o almeno doppia alimentazione ( fornita con moduli/o interni/o o esterni/o), con segnalazione remota di malfunzionamento di una sorgente

• Montaggio 19” per switch e relativi alimentatori ( ove non integrati ).

• Servizio pesante di campo per applicazione di rete industriale

• Range minimo di temperatura operativa ammesso: da -25 °C a + 60°C

• Porta di management dedicata

• Led di segnalazione dello stato delle porte e dell alimentazione

Alcune caratteristiche software degli switch sono riportate nei seguenti punti:

• Accesso CLI in SSH con multi-level password security. Supporto del protocollo di autenticazione Radius

• Secure Web Management

• Supporto del protocollo SNMP - SNMPv2 e SNMPv3 -

• Supporto del protocollo standard di vlan trunking IEEE 802.1q

• Supporto del protocollo NTP

• Supporto del protocollo IEEE 802.1p per la QoS

• Supporto di IGMP Snooping con Multicast Message Filtering or Pruning

• Port Mirroring

• Supporto di protocolli di aggregazione di 2 o più porte ( LACP o analogo )

• Funzionalità di logging degli eventi di sistema

• Supporto dei protocolli FTP o TFTP per il salvataggio e il ripristino delle configurazioni

• Possibilità di upgrade del software da remoto

• Capacità di operare all’interno di un anello di macchine dello stesso produttore, propagando ed interpretando le informazioni necessarie alla gestione di anelli di tipo industriale ( protocolli di convergenza veloce, secondo gli standard IEEE 802.1w, IEEE 802.1s o protocolli proprietari di convergenza del ring ). Si noti che, nel caso il protocollo di gestione dell anello sia un protocollo proprietario che preveda un ruolo di “ master ”, questa intelligenza di gestione deve risiedere nell’apparato di “ concentrazione ”. Dove questi apparati siano ridondati ( ossia collocati in entrambe le C.E. agli estremi della galleria ), deve essere gestita anche la ridondanza di questo ruolo, ossia si deve prevedere che la gestione dell anello possa essere presa in carico dal dispositivo in “ stand-by ”, in caso di indisponibilità del dispositivo “ active ”.

(10)

1 Febbraio 2011 Emissione Progetto

Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.

Note:

• Le caratteristiche dell’HW descritto sono relative al modello Magnum 6K25 Managed Field Switches della ditta GarrettCom, ma potranno essere previste apparecchiature di altra ditta con caratteristiche equivalenti (es.: switches modulari Catalyst 4500 della ditta CISCO). .

• Si valuterà il ruolo del dispositivo “ concentratore ” che venga a trovarsi “ a cavallo ” tra due gallerie. Se l’interconnessione tra le gallerie sarà a Livello 2, con interfacciamento a Livello 3 verso la rete ASPI delegato agli apparati collocati solo nelle 2 C.E. agli estremi del gruppo di gallerie, l’apparato “ concentratore ” dovrà farsi carico della gestione dei 2 anelli su di esso attestati, sia come numero di porte Gigabit, sia come gestione software “ indipendente ” dei 2 anelli. In alternativa, le due gallerie contigue dovranno essere equipaggiate nel punto di interconnessione con 2 apparati “ concentratori ” distinti e un apparato di Livello 3 interposto tra questi. Discorso analogo vale per l’eventuale presenza di più anelli all’interno della stessa galleria, che dovranno essere gestiti da uno o più apparati “ concentratori ”.

Switch Modulari (Nodi Concentratori - NC), ubicati in opportuni armadi per TLC appositamente previsti all’interno delle cabine elettriche a servizio della tratta interessata, che permetteranno, oltre al trasporto delle informazioni sottoforma di dati e immagini, anche il collegamento all’interfaccia con la rete SDH di Autostrade per l’Italia. (Si veda a proposito la figura che segue).

Convertitori elettro/ottici elettro/ottici

I convertitori, media converters, che dovranno essere montati negli armadi avranno le seguenti caratteristiche :

• 2 RJ45/FO MM connettore SC,

• Kit di montaggio su barra DIN, compreso il relativo alimentatore,

• Cassa in metallo (acciaio),

(11)

1 Febbraio 2011 Emissione Progetto

Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.

• Metodo di raffreddamento : cassa usata come dissipatore di calore (non ha ventole o aperture),

• Temperatura ambiente : -25 °C a + 60°C

Caratteristiche del cavo in Fibra Ottica della Rete

Le seguenti caratteristiche sono in accordo con la raccomandazione CCITT G652 e si riferisce a fibre monomodali 9/125 µm utilizzato per la dorsale in Gigabit Ethernet.

Caratteristiche ottiche

Attenuazione max a 1310 nm per il 95% delle fibre 0,35 dB/km

Attenuazione max a 1310 nm per il 100% delle fibre ≤ 0,38 dB/km

Massimo valore medio della attenuazione per il 100% delle fibre a 1330 nm ≤ 0,35 dB/km

Attenuazione max a 1550 nm per il 95% delle fibre ≤ 0,22 dB/km

Attenuazione max a 1550 nm per il 100% delle fibre 0,28 dB/km

Massimo valore medio della attenuazione per il 100% delle fibre a 1550 nm ≤ 0,22 dB/km

Attenuazione spettrale nella banda 1285 ÷ 1330 nm < 2 dB/km

Attenuazione 1393 ± 3 nm < 0,05 dB/km

Lunghezza d'onda a dispersione 0 1305 ÷ 1325 nm

Pendenza della dispersione < 0,096 ps/(nm/km)

Lunghezza d'onda di cut-off 1150 ÷ 1330

Cut-off in cavo < 1260 nm

Caratteristiche geometriche

Diametro del cladding 125 ± 2 µm

Errore di concentricità del cladding < 1 µm

Deviazione della circolarità del cladding < 2%

Diametro del rivestimento 245 ± 10 µm

La fibra multimodale 50/125 µm, utilizzata per la connessione tra i codec e le relative telecamere, quando la distanza è superiore ai 250 m., avrà invece le seguenti caratteristiche :

Costruzione:

Monotubo di plastica riempito di massa gelatinosa, elemento di rinforzo in fibra di vetro e protezione contro roditori con filati aramidici, guaina esterna in polietilene.

Norme:

• ITU-T Registrazione per fibra ottica

• ETSI Registrazione IEC per prove su cavi

• ISO 9000 per le materie prime CEI-UNEL

(12)

1 Febbraio 2011 Emissione Progetto

Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.

(13)

1 Febbraio 2011 Emissione Progetto

Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.

Dati generali:

• Temperatura di esercizio : -20°C+60°C

• Temperatura di installazione -15°C+60°C

• Temperatura di trasporto e di magazzinaggio -40°C+ 70°C

• Colore della guaina esterna: nero Uso:

Questo tipo di cavo si adatta alla collocazione promiscua in infrastrutture ove siano presenti linee elettriche di alimentazione, in quanto esente da elementi metallici costitutivi.

Caratteristiche Ottiche

Fibra 50/125 µm

Attenuazione a 850 nm <2,8 dB/km

Attenuazione a 1300 nm <1 dB/km

Larghezza di banda a 850nm > 400 MHz.Km

Larghezza di banda a 1300nm > 400 MHz.Km

Apertura numerica 0.20 +\- 0.015

Caratteristiche Geometriche

Diametro del core 50 +\- 2,5 um

Diametro del cladding 125 +\- 2 um

Errore di concentricità del core/cladding < 3 %

Deviazione della circolarità del cladding <2 %

Diametro nominale del rivestimento 8.5 mm

Proof test 0.5 %

19.1.4. Documenti e dati tecnici da fornire

Costituiscono parte integrante della fornitura i seguenti documenti tecnici riferiti a tutte le parti di fornitura.

Nella stesura dei disegni dovranno essere rispettate le normative in vigore.

Tutti gli elaborati dovranno essere eseguite in AUTO CAD 2000 o superiore e riportare il cartiglio approvato dalla D.L.

I documenti di base dovranno essere approvati dalla D.L. prima che siano resi esecutivi.

• Hardware

o Schema a blocchi del sistema con i riferimenti verso lo schema elettrico.

o Schemi funzionali completi di tutti i quadri.

o Lista dei materiali.

o Cross Reference di tutti i componenti.

• Manualistica

o Manuali a corredo di tutti gli apparecchi e componenti elettronici dei quadri con le specifiche di funzionamento e le caratteristiche .

o Manuale di istruzione per tutte le operazioni possibili degli operatori.

• Elenco parti di ricambio (se ritenute necessarie):

o Per la messa in servizio (comprese nella fornitura);

o Per due anni di esercizio (solo elenco).

19.1.5. Certificazioni e collaudi

• Certificazione del Sistema di Qualità;

• Certificazione della tipologia dei materiali usati;

• Certificazioni di conformità degli equipaggiamenti principali dei quadri.

Riferimenti

Documenti correlati

In caso di guasto, il riscaldamento della cabina di guida può essere disinserito con l’interruttore automatico [127.15] sul quadro degli apparecchi.. Dopo lo spegnimento

Cavo di collegamento Collegamento 1: Connettore circolare, M12, Assiale, female, Codifica A, 5 poli Collegamento 2: A cablare.

A causa delle proprietà elettriche dell’aria – contrariamente all’SF 6 , per esempio – questi impianti richiedono parecchio spazio e sono quindi molto più grandi degli impianti

L’acquisizione dei dati dall’oscilloscopio avviene tramite l’interfaccia hardware GPIB, mentre il software per l’elaborazione è stato realizzato con il linguaggio di

Lo splitter viene alimentato tramite PoE (Power over Ethernet) per questo non è necessario un alimentatore aggiuntivo e il dispositivo può essere utilizzato anche dove non vi sono

ELENCO SITI DEL REGOLAMENTO COMUNALE PER IL CORRETTO INSEDIAMENTO DEGLI IMPIANTI DI

diametro massimo della rete Î Fast Ethernet: si riduce il. diametro massimo

TIPOLOGIA DESCRIZIONE RIFERIMENTO D.LGS 33/2013 e D.Lgs