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COMUNE DI MOTTA SANTA LUCIA Provincia di Catanzaro

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Academic year: 2022

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COMUNE DI MOTTA SANTA LUCIA Provincia di Catanzaro

“Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle Città” – Patti per l’attuazione della sicurezza urbana e installazione di sistemi di videosorveglianza - REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA SUL TERRITORIO COMUNALE

PROGETTO ESECUTIVO

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

ELAB.

RTI

TAV.

A.1

IL RUP

Ing. Loredana ALTOMARE

IL TECNICO Ing. Eugenio GALLO

GALLO

EUGENIO

Ingegnere

21.05.2021

(2)

“Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle Città” – Patti per l’attuazione della sicurezza urbana e installazione di sistemi di videosorveglianza - REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA SUL TERRITORIO COMUNALE

PROGETTO ESECUTIVO

Relazione tecnica illustrativa

(3)

Sommario

1. PREMESSA ... 3

2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ... 5

3. OBIETTIVO ... 5

4. FASI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO ... 6

5. SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA ... 9

6. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO ... 29

Analisi delle interferenze... 29

7. SERVIZI AGGIUNTIVI ... 30

8. CONCLUSIONI E VALUTAZIONI ECONOMICHE ... 31

(4)

COMUNE DI MOTTA SANTA LUCIA PROVINCIA DI CATANZARO

➔

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

“Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle Città” – Patti per l’attuazione della sicurezza urbana e installazione di sistemi di videosorveglianza - REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA SUL TERRITORIO COMUNALE

➔

1. PREMESSA

Nella presente Relazione Illustrativa sono esposte le caratteristiche dell’impianto di videosorveglianza per come previsto nel progetto

suddetto.

Schematicamente, si espongono le caratteristiche principali:

L'impianto è costituito dai seguenti elementi:

1) n. 3 postazioni di rete wireless (1 “centro stella” e 2 “ripetitori”)

2) n. 24 telecamere (ripartite su 15 postazioni) 2) n. 1 sala controllo

Il posizionamento delle postazioni wireless è funzionale alla

“copertura” radio del territorio mentre quello delle telecamere alla sorveglianza dei luoghi, così come riportato nella planimetria allegata alla presente relazione. Più precisamente:

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Per quanto riguarda le postazioni wireless

CENTRO STELLA – PONTI RADIO

N. Localizzazione Coordinate NOTE

1

Piazza Castello -

Comune 39.0921, 16.2899

Centro Stella 2

Via Roma - Cimitero 39.0877, 16.29729

Ripetitore 3

Campo sportivo 39.0976, 16.3048

Ripetitore

Mentre per quanto riguarda le telecamere

TELECAMERE

N. TE LE CAM E RA

POSIZIONE

Telecamera

1 Case Popolari – coord. 39.09225, 16.2887 1 2 Palestra Comunale- coord. 39.09117, 16.28806 1 3 Piazza Castello. c/o Comune - coord. 39.09203,

16.29002 1

4-5 Via Destra - coord. 39.08996, 16.28577 2 6-7 Incrocio Via C. M. Tallarico - Via Convento - coord.

39.09064, 16.28861 2

8 Chiesa di S. Maria delle Grazie - coord. 39.08973,

16.28844 1

9-10 Piazza Castello, c/o Ufficio Postale - coord. 39.09165,

16.28957 2

11- 12

Piazza Castello c/o Campo calcetto - coord. 39.09265,

16.29007 2

13-14 Via Del Progresso incrocio con Via dello Stadio - coord.

39.09199, 16.29566 2

15-16 Via Roma c/o cimitero - coord. 39.08772, 16.29731 2

(6)

17 Incrocio Via Roma – Via Destra - coord. 39.08854,

16.29618 1

18-19 Incrocio Via Roma e SP64 - coord. 39.0912, 16.29536 2 20-21 Via del Progresso - coord. 39.0942, 16.29037 2 22-23 C/da Salice, Strada per Pedivigliano - coord. 39.09762,

16.3042 2

24 Via Destra - coord. 39.0891, 16.28704 1

2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Superficie Totale Territorio: 26,3 km²;

Popolazione: 808 abitanti circa;

Densità popolazione: 30,72 abitanti per Kmq;

Comuni Limitrofi: Altilia (CS), Conflenti, Decollatura, Martirano, Pedivigliano (CS)

3. OBIETTIVO

Scopo di questo documento è la descrizione del Progetto di un Sistema di videosorveglianza finalizzato alla sicurezza urbana integrata nell’area del Comune di Motta Santa Lucia (CZ).

Il progetto intende realizzare un sistema di videosorveglianza degli spazi pubblici per consentire la registrazione di scenari atti a supportare le forze di polizia nell'attività di prevenzione e contrasto delle illegalità, soprattutto per soddisfare l'esigenza dei cittadini di una più

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diffusa ed efficace salvaguardia dei beni pubblici e privati e di ripristino delle condizioni di sicurezza.

Il sistema di videosorveglianza ha quindi l’obiettivo di "integrare”

le azioni di carattere strutturale, sociale e di controllo del territorio da parte degli organi di polizia. Nello specifico la realizzazione e la gestione del sistema di videosorveglianza è finalizzata a:

➢ prevenire fatti criminosi attraverso un’azione di deterrenza che la presenza di telecamere è in grado di esercitare;

➢ sorvegliare in presa diretta zone che di volta in volta presentano particolari elementi di criticità o in concomitanza di eventi rilevanti per l’ordine e la sicurezza pubblica;

➢ favorire la repressione degli stessi fatti criminosi qualora avvengano nelle zone controllate dalle telecamere ricorrendo alle informazioni che il sistema sarà in grado di fornire;

➢ rassicurare i cittadini attraverso una chiara comunicazione sulle zone sorvegliate.

L’archivio dei dati registrati costituisce, inoltre, per il tempo di conservazione successivamente stabilito, un patrimonio informativo per le finalità di polizia giudiziaria con eventuale informativa nei confronti dell’Autorità giudiziaria competente a procedere in caso di rilevata commissione di reati.

L’Amministrazione comunale ha individuato alcune aree più sensibili del territorio comunale, tutte di proprietà pubblica, in cui ritiene più necessario, rispetto ad altre, effettuare il monitoraggio.

4. FASI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

La proposta progettuale, è quella di realizzare un sistema di videosorveglianza che preveda l'installazione di telecamere nei punti di maggiore passaggio, individuati in relazione alle possibili vie di fuga, così distribuite:

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➢ Principali vie d’accesso al territorio del Comune;

➢ Aree interne alla suddetta area di maggior interesse.

Nelle mappe allegate sono individuati i punti di installazione delle telecamere, che potranno essere naturalmente modificati ed integrati nel tempo in relazione a diverse e sopravvenute esigenze.

Nell'ambito del sistema di videosorveglianza che si intende realizzare, il Comune di Motta Santa Lucia deciderà se implementare o meno il sistema in modo più capillare sull'intero territorio comunale.

L’attività di progettazione deve contemplare tutte od in parte le seguenti fasi:

Site Survey preventivo;

Identificazione delle aree di maggior utilizzo del servizio;

Determinazione preliminare della posizione delle Telecamere;

Progetto e verifica della copertura radio on site;

Ottimizzazione della copertura;

Analisi delle performance fornite.

Nello specifico, ciò a cui si intende fare riferimento, è una tecnologia che si presti ad una sintesi tra la tecnologia Hiperlan a 5,4 GHz e la tecnologia Wifi a 2,4 GHz. Più nel dettaglio, la tecnologia Hiperlan ha lo scopo di fornire il supporto o meglio la dorsale di interconnessione da cui poi, si diramano celle di connessione wifi, protocollo ormai supportato da quasi la totalità dei dispositivi portatili quali laptop, smartphone/telefoni dualmode, ecc.

Con la tecnologia Hiperlan si riescono a realizzare interconnessioni punto-punto o punto-multipunto a distanze elevate, senza alcun tipo di rilancio.

Oltre a sostenere l’accesso alla rete, la dorsale Hiperlan, può essere sfruttata tra l’altro per la connessione di dispositivi di monitoraggio video IP.

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Di seguito una esemplificazione di come è stata strutturata la rete Hiperlan utilizzata per raggiungere le postazioni, munite di telecamere, sul territorio comunale:

Il sistema è stato studiato e progettato secondo specifiche considerazioni tecnologiche, in maniera tale da soddisfare le richieste, gli obiettivi di progetto e le attese dell’Amministrazione Comunale, tenendo presente anche quanto emerso in fase di sopralluogo preventivo, effettuato presso i siti interessati nel territorio del Comune di Motta Santa Lucia.

Nello specifico, gli argomenti coperti dal presente progetto e di seguito approfonditi, devono riguardare:

➢ Supporto all’Amministrazione comunale in tema di sicurezza e privacy ed in merito ai diversi aspetti e adempimenti normativi associati all’adozione di sistemi di videosorveglianza sui luoghi pubblici, al trattamento e gestione delle immagini registrate e dei dati personali;

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➢ Progettazione, realizzazione e collaudo del sistema di videosorveglianza su rete proprietaria wireless (non licenziata), completo di installazione di videocamere in esterno a servizio, di determinate aree pubbliche comunali, di sistema di controllo, registrazione, gestione e addestramento operativo al personale tecnico dell’Amministrazione comunale;

➢ Servizi specializzati di tuning e ottimizzazione dei sistemi realizzati.

5. SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA

All’infrastruttura di rete che verrà descritta nel seguito del presente "Progetto Tecnico”, si dovrà appoggiare il sistema di videosorveglianza che nello specifico ha l’obiettivo di monitorare alcune zone sensibili dell’abitato di Motta Santa Lucia.

Dalle esigenze dell’Amministrazione Comunale sono stati individuati 15 punti di controllo per un totale di 24 telecamere.

Il progetto in esame deve essere vincolato ai diversi aspetti che coinvolgono la protezione dell’area, l’ottimizzazione e l’efficacia operativa delle risorse umane destinate a compiti di sorveglianza discreta delle aree.

Le caratteristiche principali della soluzione devono essere:

Scalabilità: La struttura deve permettere ampliamenti futuri come un aumento del numero dei punti di videosorveglianza, senza dover modificare l’architettura della soluzione.

Flessibilità: L’architettura della soluzione basandosi su di una infrastruttura interamente IP deve essere rimodellata e modificata in funzione delle nuove esigenze.

Affidabilità: Il protocollo IP deve garantire sicurezza alla soluzione grazie alla sua affidabilità intrinseca.

Piattaforma aperta: La soluzione proposta deve permettere l’integrazione di diversi modelli di telecamere, inoltre deve permettere

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l’implementazione di applicativi di analisi video e videosorveglianza intelligente.

Il progetto descrive un sistema di videosorveglianza che può essere suddiviso in più sottosistemi nel seguito descritti:

Sistema di gestione e trasporto dei flussi video (Sistema centrale)

Telecamere per videosorveglianza di contesto (sistema periferico) Il presente documento ha lo scopo di definire le linee guida per consentire il trasferimento delle immagini rilevate da un generico impianto di videosorveglianza ad un sistema di storage per la memorizzazione delle stesse per motivi di sicurezza. Inoltre vengono individuate le caratteristiche di riferimento (minime) per il nuovo impianto di videosorveglianza cittadina.

Il sistema di videosorveglianza sarà composto da tutte le apparecchiature descritte negli elaborati progettuali fra i quali:

• N.01 Centrale Operativa, allocata presso la Sede Municipale, dove verrà installato il Sistema di Network Video Recording centralizzato per la visualizzazione delle immagini e la gestione del sistema stesso;

• N. 15 Postazioni di Ripresa (VDS) con 24 telecamere allocate nel Centro Urbano; Infrastruttura di comunicazione IP wireless con un numero adeguato e necessario di punti di raccolta e rilancio del segnale radio;

Si dovranno fornire anche tutte le opere civili e impiantistiche, necessarie alla posa in opera dell‘intero sistema, fino alla messa in esercizio dello stesso.

SPECIFICHE TECNICHE

Di seguito vengono elencate le specifiche tecniche minime richieste per i sistemi da fornire. Tutti i sistemi, per quanto riguarda le comunicazioni, dovranno adottare il protocollo TCP/IP. I videoserver devono essere in grado di acquisire, in contemporanea, tutti i flussi

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provenienti dalle telecamere, e la piattaforma software dovrà, tra le varie opzioni, essere compatibile per:

- Consentire la gestione di ricerca automatica del dispositivo;

- Gestire telecamere con video analisi in autoapprendimento;

- Consentire l’integrazione di dispositivi di Intelligenza Artificiale (tramite upgrade SW);

- Overlay della video analisi (video analisi ad

“autoapprendimento”, “rilevamento di movimenti insoliti”);

- Tema scuro o chiaro dell'interfaccia, selezionabile;

- App per le notifiche di allarme dei dispositivi mobili, comprese;

- Mappe con icone configurabili e anteprime telecamera;

- Pagine Web;

- Autenticazione a due fattori;

- Metro complessità password;

- Esportazione multitelecamera con protezione con password opzionale;

- Filtraggio dell'indicatore cronologico di “rilevamento di movimenti insoliti” con Skip Play

- INTEROPERABILITÀ DEI “SISTEMI DI CONTROLLO DEGLI ACCESSI”

- Attivatore evento “Rilevatore di presenza”

- Configurazione degli eventi di video analisi ad autoapprendimento

- Visualizzazione video registrati su due persone autenticate

Gestione dei Flusso Video ad Alta Definizione

La trasmissione progressiva consente di ottimizzare la velocità di trasmissione dei flussi video HD, dai singoli Server ai vari Client collegati ad esso con estremo beneficio in termini di impegno di banda necessaria

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e nell’utilizzo di workstation (client) in grado di visualizzare fino a 144 flussi contemporanei provenienti da immagini megapixel.

In questo modo è possibile visualizzare contemporaneamente su un singolo monitor fino a 64 immagini provenienti da telecamere, trasmettendo, istante per istante, in maniera dinamica e adattativa, solo ciò che è strettamente necessario alla visualizzazione sul monitor di quanto richiesto dall’operatore. Il sistema riconosce automaticamente qual è il livello di dettaglio richiesto dall’operatore in ciascun pannello dei monitor, trasmettendo un video a bassa risoluzione se serve solamente l’immagine di contesto, oppure il flusso a massima risoluzione nel momento in cui la telecamera viene portata a schermo pieno o viene richiesto un dettaglio della scena. Aspetto fondamentale, è il fatto che in registrazione vengono salvati entrambi i flussi, garantendo così il massimo dettaglio nel caso si verificasse un evento.

Attraverso l’applicativo, è possibile visualizzare le immagini live/playback di tutte le telecamere presenti all’interno del sistema, creando delle Viste personalizzabili che memorizzano tutti i parametri di visualizzazione, Zoom Digitale e Brandeggio digitale con adattamento automatico di Luminosità e Contrasto per evidenziare dettagli in zone apparentemente buie e o sovraesposte. Nel sistema possono essere presenti anche telecamere dotate di analisi video per il riconoscimento automatico di persone o veicoli nella scena. La telecamera è in grado in modo autonomo di apprendere in modo intelligente quello che avviene nella scena, classificando persone e veicoli e generando così degli alert alla control room secondo le regole di analisi scelte in fase di configurazione. In questo modo l’operatore viene subito notificato non appena si verifichi una situazione anomala, riuscendo a garantire il massimo livello di attenzione anche in condizioni particolarmente difficili quando le telecamere da monitorare sono numerose. Il sistema di videosorveglianza diventa così un sistema in grado di prevenire una

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situazione potenzialmente pericolosa, e non solamente per la ricerca di quanto è già successo.

Utilizza per la visualizzazione dei flussi video delle proprie telecamere la tecnica di Gestione dei Flusso Video ad Alta Definizione per ottimizzare la banda di connessione tra il Client e il Server trasmettendo un video che si adatta automaticamente alla qualità e al livello di dettaglio disponibile in ciascun monitor.

Tale funzione risulta fondamentale per due aspetti:

- Riduzione della banda per la parte di visualizzazione, permettendo un’efficace gestione anche tramite collegamenti remoti con poca banda a disposizione.

-Possibilità di visualizzare contemporaneamente più immagini sulla stessa workstation di diverse telecamere multimegapixel. Senza l’utilizzo di tale ottimizzazione, la decodifica di un flusso anche di soli 8 Megapixel risulta particolarmente gravoso per qualsiasi workstation, limitando così la possibilità di decodificare un numero piuttosto limitato di telecamere megapixel. Grazie alla Gestione dei Flusso Video ad Alta Definizione invece, all’interno di ciascun monitor è possibile richiamare fino a 64 flussi video contemporaneamente, proveniente da diverse telecamere fino a 30 MP, con diversi livelli di zoom digitale dell’immagine di interesse.

La Piattaforma dovrà poter supportare telecamere fino ad una risoluzione di 7K (30 MP), utilizzando i benefici della riduzione della banda grazie alla codifica H.264, ma preservando la flessibilità del protocollo inviando sempre solo quello che serve all’operatore. Le telecamere dovranno essere dotate di tre flussi video di qualità differenti: un video in bassa qualità come immagine di contesto, un video secondario con risoluzione intermedia, e il video a massima qualità.

Il flusso a massima qualità, viene però codificato direttamente dalla telecamera come un insieme di più blocchi anziché un’immagine

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da 12MP), in questo modo se l’operatore richiede il massimo dettaglio di una zona, al client verrà inviato solamente il singolo blocco richiesto pur registrando tutta l’immagine completa. In questo modo, viene preservato l’utilizzo della banda ma soprattutto le operazioni di decodifica di flussi H.264, operazione altamente gravosa dal punto di vista delle risorse via via che si aumenta la risoluzione da decodificare. Riuscire a gestire impianti con decine di telecamere fino a 30MP diventa quindi possibile sia in collegamenti locali, che da remoto.

Sul “Client” di visualizzazione è possibile impostare la banda massima da utilizzare per la connessione al server, per limitare l’ingombro di reti eventualmente condivise con altre applicazioni.

Solo quando la banda totale di tutti i flussi supera la banda disponibile sulla connessione Client-Server, il server pratica una riduzione dei frame inviati su alcuni flussi video. Al video selezionato dall’operatore (click del mouse) viene comunque data la precedenza.

La gestione dei flussi inviati e il passaggio dai diversi stream della telecamera su ciascuno di essi si basa su un dialogo continuo tra il Client e il Server che istante per istante “sa” cosa è visualizzato sul monitor del client e il livello di dettaglio necessario in quel momento, in modo da decidere, in maniera dinamica e adattativa, quali flussi inviare e con quale qualità.

Le tecniche descritte si applicano tanto alla visualizzazione in diretta che alla riproduzione delle registrazioni.

Se, durante la riproduzione delle registrazioni, si interrompe la riproduzione e si mette in pausa l’immagine, il server automaticamente

“arricchisce” l’ultimo fotogramma visualizzato inviandolo comunque nel primo stream. In tal modo il server sfrutta la banda che si è liberata dall’interruzione della riproduzione per migliorare la visualizzazione dell’immagine in pausa. Questa tecnica permette agevoli verifiche delle registrazioni, in quanto in bassa qualità e con elevata fluidità si possono cercare gli eventi di interesse. Una volta trovati gli eventi stessi,

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fermando la riproduzione, si ottiene un miglioramento automatico della qualità, in tal modo si possono visualizzare correttamente i dettagli delle immagini di interesse.

FUNZIONALITÁ OPERATIVE Interfaccia utente

Attraverso il Client, è possibile gestire direttamente fino a 4 monitor collegati alla workstation, e per ciascun monitor organizzare la visualizzazione a piacimento disegnando il layout fino a un massimo di 64 telecamere per ciascun monitor. All’interno della vista che può essere salvata, l’operatore può richiamare la stessa telecamera più volte visualizzando sia il live che il registrato della stessa, e andando a zoomare digitalmente in diverse zone creando così delle telecamere virtuali all’interno di quello che è il contesto globale della scena.

Tramite la creazione di mappe multilivello, si può richiamare velocemente il filmato live della telecamera selezionata che verrà aperta nel primo pannello disponibile, così come è possibile spostarsi in un’altra mappa (ES: passare dalla mappa globale, ad una specifica per il settore selezionato), oppure è possibile richiamare le viste preconfigurate a piacimento.

Indagini Collaborative

Tramite la Ricerca condivisa, due operatori collegati attraverso il Client, possono scambiarsi facilmente un filmato senza necessità di esportarlo dal sistema, inviarlo, etc. Tramite un apposito tasto, l’utente sceglie con quale utente aprire una sessione condivisa: all’accettazione dell’invito, entrambi gli utenti vedono esattamente le stesse immagini, come se fosse lo stesso monitor: in questo modo, cambiando il layout, portando le telecamere in registrato, andando a zoomare nel dettaglio che serve, permette agli utenti di vedere esattamente l’evento interessato.

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L’operatore può inoltre andare a gestire un numero illimitato di monitor, anche se non sono fisicamente collegati alla sua postazione:

questo consente di gestire sia un monitor-wall presente presso la control room, sia nel caso in cui siano posizionati dei decoder da utilizzare come monitor di servizio nell’impianto. Per esempio, all’interno della control room si possono dedicare una serie di monitor per la visione generale di telecamere che riprendono settori più sensibili, mentre l’operatore può utilizzare i monitor collegati alla propria postazione per andare ad eseguire ricerche, esportazioni, etc.

Gestione dinamica dell’istogramma

L’ottimizzazione da parte del client, non riguarda solamente la banda tramite la funzionalità di Gestione dei Flusso Video ad Alta Definizione, ma permette anche una gestione intelligente dell’istogramma sfruttando la massima dinamica presente sulle telecamere. La luminosità dell’immagine riprodotta infatti, si adatta dinamicamente in base alla zona di interesse che viene riprodotta su ciascun pannello di una vista. Nell’ipotesi in cui si stia vedendo l’immagine complessiva, vengono restituite le informazioni complessive della scena, ma nel momento in cui l’operatore andasse a zoomare in una zona sottoesposta, il client automaticamente schiarisce l’immagine mostrando il massimo dettaglio e luminosità di quell’area. Il controllo della luminosità, può essere inoltre gestito anche manualmente da parte dell’operatore (nell’esempio di seguito, la stessa immagine è stata sdoppiata e regolata manualmente). Tale funzione risulta fondamentale soprattutto in quei contesti di ripresa di zone ampie, dove l’illuminazione non risulta uniforme su tutta la scena, come i vari settori dello stadio o di piazze.

L’esportazione dei filmati consente di estrapolare una o più telecamere contemporaneamente in versione nativa, salvaguardando quella che è la qualità delle immagini registrate. Si possono anche

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collegare in un unico file diversi spezzoni di immagini provenienti da diverse telecamere al fine di avere tutti i dettagli di un evento, evitando di esportare dei dati inutili che non riguardano strettamente la parte di immagini interessate all’evento. Tali immagini esportate sono crittografate e garantiscono l’integrità del file, che non può essere alterato.

La profilazione degli operatori é estremamente flessibile, garantendo la possibilità di assegnare a ciascun gruppo di utenti tutti i livelli di privilegi, che si andranno ad applicare ad una parte di dispositivi scelti. Per esempio, é possibile configurare un utente che abbia accesso alle immagini live di tutto l’impianto, ma del registrato non possa visionare le immagini riguardanti alcune altre zone riservate, etc.

Nel caso in cui ci sia un evento di allarme, nativo della piattaforma (motion detection, analisi video, oppure un contatto di allarme), o nel caso di l’integrazione con sistemi di terze parti quali un evento del sistema di controllo accessi o dell’impianto di antintrusione, è possibile far visualizzare il popup della telecamera allarmata. Per esempio, alla forzatura di un varco, l’operatore vede immediatamente le immagini dell’allarme, oppure con una priorità più bassa, è possibile richiamare il video quando qualcuno presenta il proprio badge in un determinato varco sensibile. La ricezione degli allarmi può seguire una logica gerarchica, per cui la lista di utenti che devono essere informati segua un preciso schema come per esempio: notifica immediata dell’evento all’operatore 1, se l’allarme non viene riconosciuto entro 2 minuti viene scalata la notifica al superiore, se nessuno la gestisce in 5 minuti all’amministratore e così via.

Tipologie di Ricerca

Prevedendo più giorni di registrazione con sovrascrittura delle immagini, è necessario che anche le operazioni di ricerca degli eventi

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siano facilitate e ottimizzate. Il software dispone di una serie di strumenti di ricerca molto semplici e utili a tale scopo:

- L'accesso immediato alla Barra delle registrazioni permette di velocizzare la ricerca di eventi e di poter creare dei Bookmark per una più intuitiva esportazione di Immagini e/o Filmati da telecamere singole e/o multiple.

Attraverso l'immediata indicizzazione di tutti i Dati/Immagini contenuti nel data base e grazie ad un potente motore di ricerca è possibile effettuare ricerche di Immagini/Eventi (Playback) in tempo reale, con diverse modalità di analisi tra cui:

• Ricerche per Evento Motion;

• Ricerche per eventi di Analisi Video

• Ricerca di Bookmark;

• Ricerche per Pixel;

• Ricerche per Anteprime

Ricerca mediante Analisi Video e “ ricerca per aspetto”

La possibilità di utilizzare le telecamere con Analisi Video ad Auto Apprendimento, può essere utile non solo per avere una notifica degli eventi in tempo reale, ma anche per avere la possibilità di agevolare le attività di ricerca sul registrato.

Andando ad eseguire una ricerca per esempio di diverse ore o giorni in un piazzale, gli strumenti tradizionali di motion detection restituiscono una quantità di eventi sicuramente importanti. Andando a selezionare invece la ricerca per oggetti classificati (persone o veicoli), è possibile definire una zona nella quale ricercare solamente il passaggio di persone o veicoli, che siano rimasti per un tempo minimo. Nell’esempio di seguito, selezionando più di 36 ore di filmato ed indicando la finestra verde nella quale eseguire la ricerca, selezionando l’interesse per le sole persone che sono rimaste per almeno 10 secondi all’interno dell’area verde, il sistema filtra in pochi secondi tutti gli eventi che coinvolgono

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almeno una persona all’interno dell’area per il tempo prestabilito, dando così la possibilità di individuare in pochi secondi l’evento che ricercato.

“Rilevamento di movimenti insoliti”

La tecnologia di “Rilevamento di movimenti insoliti” deve consentire la ricerca video veloce per ridurre le ore di lavoro in minuti restringendo le potenziali migliaia di eventi di movimento a una manciata. Ciò potrà consentire agli operatori di concentrare la propria attenzione sulle immagini video che necessitano di ulteriore indagine.

Architettura di rete

Il sistema di video sorveglianza si baserà su un'architettura di rete IP che permette la connessione tra gli apparati di campo e le sale apparati/sale controllo. In funzione dei mezzi trasmissivi da utilizzare (ad es. fibra ottica, apparati wireless) le scelte architetturali rispetteranno in ogni caso i requisiti di seguito riportati:

Capacità di banda necessaria al trasferimento delle immagini in funzione delle caratteristiche delle telecamere e della tipologia della rete di trasporto.

Crittografia dei flussi video in accordo a quanto richiesto al paragrafo 3.3.1 comma f) dal "Provvedimento in Materia di Videosorveglianza" del 08/04/10 del Garante per la Privacy (utilizzo di reti pubbliche e connessioni wireless);

Affidabilità dell‘architettura di rete e degli apparati;

• Eventuale ridondanza. Al fine di poter convogliare il traffico degli apparati di campo (telecamere ed eventualmente lettori targhe) verso la sala apparati (la cui possibile ubicazione coincide con le sedi FF.PP), si prevede un‘architettura di rete gerarchica basata su due livelli:

1. livello di accesso;

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2. livello di concentrazione. Nell‘ottica di organizzare in maniera ottimale questi due livelli di rete, si progetterà la componente di accesso in tecnologia radio in banda non licenziata (Hiperlan), mentre la componente di concentrazione, il cui scopo è quello di aggregare e trasportare il traffico fino alla sala apparati/sito di riferimento, potrà contemplare una componente interamente ottica, interamente in radio link IP, o mista ottico e radio. Access Point La trasmissione delle immagini delle telecamere avverrà prevalentemente in banda non licenziata in tecnologia Hiperlan o similare e con connettività prevalentemente PmP (Punto Multi Punto).

Ad ogni componente di campo sarà associata una CPE. Un access point, multiradio raccoglierà il traffico delle CPE (apparati di campo) trasmettendolo in uplink verso il primo livello di concentrazione. I collegamenti dalle telecamere ai nodi di accesso e da quest‘ultimi ai nodi di concentrazione, sono stati dimensionati in modo da avere una disponibilità del 30% della banda. In questo modo si è voluto tenere conto sia di futuri ampliamenti, sia di eventuali degradazioni del segnale, che in questo modo non comporterà un degradamento delle prestazioni stesse.

Videoserver

Video server devono essere in grado di acquisire, in contemporanea, tutti i flussi provenienti dalle telecamere, che vengono convogliati nel sistema rispettando i seguenti requisiti minimi:

• Gestione camere di differenti produttori, piattaforma aperta.

• Processore: Processore Intel

• Uscite video: VGA

• Connessione di rete: 1 porte SFP+ da 10 GbE, 1 porte RJ-45 da 1 GbE (1000Base-T)

• Velocità dei dati delle registrazioni: Fino a 600Mbps

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• Numero di telecamere: fino a 50 telecamere capacità di archiviazione delle registrazioni: Fino a 50 TB (RAID 6)

• Funzionalità di NVR;

• Sistemo Operativo di ultima generazione preinstallato in fabbrica direttamente dal supporto tecnico

(per l’elenco dettagliato delle caratteristiche e delle funzionalità previste, fare riferimento al CME)

Sistema di registrazione

Il sistema di registrazione e conservazione dei filmati, anche nell'ottica delle finalità d'impiego da parte dell'Autorità Giudiziaria, consentirà:

• l'archiviazione schedulabile con Playback;

• la capacità di registrazione per singola camera con gestione del pre e post allarme;

• la memorizzazione delle immagini provenienti da tutte le telecamere al massimo frame rate possibile;

• l'archiviazione di flussi con algoritmo di compressione MJPEG/MPEG41H264;

• l'esportabilità (da locale o da remoto) dei filmati con corredo di specifico visualizzatore per la decifratura e verifica dell'integrità degli stessi;

• la capacità di storage deve essere dimensionata per la registrazione contemporanea di tutte le telecamere al massimo frame rate consentito dalle stesse e dalla connettività, per un periodo di 7 gg 24h.

(per l’elenco dettagliato delle caratteristiche e delle funzionalità previste, fare riferimento al CME)

Telecamere di Osservazione

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Le telecamere di contesto, fisse, dovranno essere tali da permettere una visione quanto più ampia dell'area di ripresa. Le caratteristiche tecniche degli apparati di ripresa dovranno essere rispondenti alle caratteristiche minime di seguito descritte:

Telecamera IP Bullet 4.0 MP con Video Analisi Ottica P-Iris Varifocale Motorizzata con Illuminatori Autoadattivi

Descrizione: Telecamera Bullet da 4.0 Megapixel con Next-Generation Analytics, con Illuminatore Autoadattivo, Antivandalo, Tecnologia di

“acquisizione di dettagli con scarsa luminosità”, AVC H264/H265.

Tecnologia per supporto WiFi, Slot per alloggio scheda SD, Privacy Zones, Audio Bidirezionale. Ottica P-Iris Varifocale Motorizzata.

Illuminazione minima 0.04 lux F1.3 (colori) / 0.008 lux F1.3 (B/N).

Tecnologia a tripla esposizione True WDR a 120 dB. Consumo 13W - Corpo in Alluminio. Temperatura di funzionamento da -40 a +65°C .Risoluzione 2.560 x 1.440 px a 25 fps, sensibilità 0,055 lx (F1,8) Colore, 0,028 lx (F1,8) B / N, 0 lx IR acceso, rapporto 16: 9, obiettivo motorzoom 4,9–8 mm / F1,8, angolo di visione 29 ° -51 °, nuova analisi di autoapprendimento, BLC , AWB, WDR 120 dB, 3DNR, tecnologia di “acquisizione di dettagli con scarsa luminosità”, 64 zone di privacy, compressione H.264 / H.265 / MJPEG, modalità scena inattiva, Tecnologia per supporto WiFi, Slot per alloggio scheda SD, Privacy Zones, Audio Bidirezionale, allarme I / O 1/1, audio I / O 1/1, slot per schede SD max.256 GB, alimentazione 12 V CC / 24 V CA, PoE (IEEE802.3af Classe 3), 1083 mA, temperatura di funzionamento da -40 ° C a +60 ° C, IP 67, IK 10, dimensioni 280 x 126 x 91 mm, peso 1,71 kg Completa di Junction box .

La telecamera bullet è efficace nel monitorare una varietà di ambienti che richiedono una copertura notturna discreta, inclusi parcheggi, campus e cantieri industriali.

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Tecnologia di rilevamento avanzato dei modelli video e apprendimento mediante tecnologia di esempio

Analisi video di autoapprendimento

Tecnologia di gestione dello streaming ad alta definizione Messa a fuoco e zoom remoti.

Modalità preimpostate preimpostate dell'immagine per le massime prestazioni dell'immagine in varie condizioni di illuminazione.

Nella fornitura è compreso il Junction box per Bullet Cameras e l’adattatore da palo.

La Modalità scena inattiva riduce la larghezza di banda e l'utilizzo della memoria se non ci sono eventi di movimento rilevati nella scena.

Costruzione anti-vandalo e conforme IP66

Telecamera Multisensor 3x3 MP,WDR, tecnologia di “acquisizione di dettagli con scarsa luminosità, avente le seguenti caratteristiche : Video analisi ad autoapprendimento su tutti i sensori;

Aumento del raggio di posizionamento dei sensori;

Codifica video ad alta efficienza mediante H.265 Wide Dynamic Range e tecnologia di “acquisizione di dettagli con scarsa luminosità”, con tutte le risoluzioni Grado IP66 e IK10 su tutti i modelli per esterno;

Tecnologia di “Gestione dei Flusso Video ad Alta Definizione”, Tecnologia all'infrarosso adattivo ai contenuti fino a 30 m (98 piedi) Supporti della telecamera intercambiabili.

CONTROLLO IMMAGINE

Metodo di compressione immagine H.264, H.265, Motion JPEG Streaming H.264 multi-stream, H.265 multi-stream, Motion JPEG;

Rilevamento del movimento Sensibilità e soglia selezionabili;

Controllo elettronico otturatore Automatico, manuale (da 1/8 fino a 1/8000 sec.);

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Controllo del diaframma Fisso Controllo Day/Night Automatico, manuale Controllo dello sfarfallio 60 Hz, 50 Hz Bilanciamento del bianco Automatico, manuale;

Compensazione Backlight Regolabile; Zone di mascheramento Fino a 32 zone; Protocollo IPv6, IPv4, HTTP, HTTPS, SOAP, DNS, NTP, RTSP, RTCP, RTP, TCP,UDP, IGMP, ICMP, DHCP, Zeroconf, ARP

Protocolli di streaming RTP/UDP, RTP/UDP multicast, RTP/RTSP/TCP, RTP/RTSP/HTTP/TCP, RTP/RTSP/HTTPS/TCP, Protocolli di gestione dispositivo SNMP v2c, SNMP v33.

(per l’elenco dettagliato delle caratteristiche e delle funzionalità previste, fare riferimento al CME)

Norme di riferimento

Tutte le apparecchiature dovranno essere conformi a norme:

CEI-EN 60065 (CEI 92-1) secondo direttiva BT, CEI–EN 6100-4-1;

CEI-EN 61000-4-3; CEI-EN 61000-4-4; CEI-EN 61000-4-5; CEI-EN 61000-4-6; CEI-EN 61000-4-11; CEI-EN 61000-6-1; CEI-EN 50065- 1 secondo direttiva EMC, CEI-EN 50081-1 (CEI 110-7); CEI-EN 50082-1 (CEI 110-8).

Supporto video camere

Le videocamere saranno installate sui seguenti sostegni:

A parete: mediante idonea staffa per installazioni a parete per carichi adeguati al componente da sostenere

Palo esistente: mediante idonea staffa per installazioni a parete per carichi adeguati al componente da sostenere

Apparato Unità Client per ricezione e trasmissione dati Video Camera

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L’unità client è il client radio del sistema Multipunto e svolge funzioni di Client, Router, Firewall, QoS, possibilità di filtro per Peer-to- Peer. Questo apparato è il nodo di collegamento della videocamera alla rete di videosorveglianza e opera nella frequenza dei 5,47-5,725 GHz.

Apparato Base P-MP per Accesso WIFI (Base Station)

La Base Station (BS) è la stazione di accesso per gli apparati WIFI che si devono connettere alla rete dati, per la ricezione e la trasmissione delle informazioni video. Questo apparato sarà posizionato in modo tale da essere raggiungibile dai punti di videosorveglianza, localizzati come descritto nel progetto radio e nelle quantità necessarie evidenziate nel computo. A causa di un possibile posizionamento in luoghi soggetti a forte presenza di campi elettromagnetici interferenti, l’apparato dovrà essere compatibile con tali installazioni e in particolare è preferibile l’uso di connessioni protette da interferenze provenienti da trasmissioni radiofoniche e televisive immunità da disturbi a 100 MHz provenienti dal cavo Ethernet.

Apparato Base P-P per il collegamento tra Base Station

Il collegamento tra le BS è realizzato mediante ponte radio con apparati che permettono almeno 200 Mbps Full Duplex, in modo da consentire una trasmissione dati compatibile con i flussi video generati.

Server di Controllo e gestione Video

Le macchine dovranno essere fornite nei locali opportunamente da predisporre all’interno del Comune di Motta Santa Lucia. Dovrà inoltre essere prevista la fornitura e posa in opera di un armadio rack 19” e di tutti i componenti necessari (cavi, slitte, ecc.;) per l’installazione del server in tale armadio.

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Software di gestione e di controllo

Il software di gestione e controllo dovrà essere dotato di interfacce grafiche utente per la visualizzazione e registrazione digitale, gestione degli allarmi e delle informazioni, adatto a installazioni multi punto, con una scalabilità che potrebbe giungere a diversi canali video, interamente basato su tecnologia IP, in maniera da rendere possibili collegamenti da remoto e permettere qualunque operazione utilizzando sia in versione applicazione desk che di tipo web browser.

NAS (opzionale)

La memorizzazione dei flussi video ricevuti potrà essere affidata anche a un server NAS con caratteristiche minime:

Tipo rivestimento Montabile in rack –1U

Capacità totale di memorizzazione superiore a 3TB

Q.tà moduli/dispositivi installati 4 (installati)/ 4(max)

Processori installati 1 x intel Celeron D 352 3.2gHz

RAM installata DRAM 1 Gb

Storage controller: TIPO RAID –integrato

Tipo interfaccia controller serialATA-300

Dispositivi supportati disco rigido, Qtà max dispositivi di memorizzazione4

Livello RAID RAID 0, RAID 1, RAID,5

Disco rigido: Tipo Hot-swap, capacità 4x250GB

Workstation di controllo e gestione video

Dovrà essere fornita una Workstation, per il controllo dell’intero sistema attraverso il collegamento alla rete, da installarsi presso la centrale di controllo preposta alla visione delle immagini. Sulla postazione devono essere presenti le applicazioni software client per le funzioni delle attività di video controllo e gestione.

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(per l’elenco dettagliato delle caratteristiche e delle funzionalità previste, fare riferimento al CME)

Alimentazione Ridondante delle videocamere e dei client wifi

Le videocamere poste in diversi punti, saranno collocate in luoghi provvisti di alimentazione elettrica fruibile da parte del Comune di Motta Santa Lucia per i servizi necessari. Le unità TVCC, laddove sia necessario, saranno dotate di un sistema di alimentazione autonomo del tipo industriale con tensione di almeno 48 V che può essere ottenuto in tre diverse modalità, laddove la differenza risiede nella forma di energia utilizzata per alimentare e ricaricare gli accumulatori. Le unità TVCC in tal modo potranno essere in funzione, in assenza di alimentazione da rete, attraverso il sistema di accumulatori.

In particolare abbiamo:

Sistema Fotovoltaici*

o Pannellofotovoltaici

o Sistema di regolazione di carica, con scheda di controllo di carica escarica

o Batteria diaccumulo

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Sistema con alimentazione da palo di illuminazione pubblica o rete*

o Circuito di alimentazione da palo o Sistema di regolazione di carica, con

scheda di controllo di carica e scarica o Batteria di accumulo

*le immagini sono a scopo puramente dimostrativo

Fornitura di armadietto metallico da palo/muro realizzato in lega di alluminio

o Circuito di alimentazione da palo o Dispositivi di protezione elettrica

o UPS

In linea generale i punti di osservazione dell’impianto utilizzeranno i pali dell’illuminazione pubblica e/o punti luce presenti negli edifici comunali. In particolare dovranno essere sfruttati i punti di consegna dell’energia elettrica per l’illuminazione pubblica; l’eventuale predisposizione di nuovi punti di consegna dovrà essere concordata con l’amministrazione comunale.

Nei punti in cui è possibile disporre della alimentazione diretta, questa sarà comunque intervallata da un sistema di alimentazione con accumulo al fine di evitare l’interruzione del servizio in caso di assenza di rete e/o da dispositivi di protezione elettrica e UPS.

Le linee elettriche di alimentazione derivate dall’impianto di pubblica illuminazione a monte dell’interruttore crepuscolare dovranno essere protette mediante interruttore differenziale. La posa delle linee dovrà essere effettuata all’interno di cavidotto interrato preesistente o in alternativa mediante posa di linea aerea, per quest’ultime dovranno essere utilizzate in linea generale i tiranti già esistenti. I cavi ethernet in categoria 6 e di alimentazione che

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collegano gli apparati radio saranno protetti da guidacavi metallici flessibili in acciaio con rivestimento esterno in PVC messi in equi potenzialità con la struttura metallica del traliccio stesso. I guidacavi dovranno essere ancorati a regola d’arte sui tralicci e/o pali al fine di evitare qualsiasi tipo di oscillazione dovuta al vento o ad altre sollecitazioni meccaniche e dovranno essere installati in modo da garantire l’impermeabilità nei punti dii raccordo. Tutti gli apparati di alimentazione saranno contenuti in armadio stagno di dimensioni congrua all’alloggiamento degli stessi.

6. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

SERVIZI DI VIDEO SORVEGLIANZA:

✓ Videosorveglianza non invasiva;

✓ Deterrenza contro atti vandalici;

✓ Controllo e analisi da remoto di un evento;

✓ Segnalazione automatica in remoto di un evento;

✓ Controllo del traffico;

✓ Rilevamento meteorologico;

✓ Lettura targhe.

Analisi delle interferenze

Si è reso necessario verificare la fattibilità dell’intervento secondo

le norme tecniche di sicurezza e le prescrizioni aziendali degli enti di gestione. A seguito di avvenuta constatazione degli interventi da realizzare, si valuta che non vi sono interferenze rilevanti da segnalare per lo svolgimento dei lavori secondo i principi di sicurezza previsti dalle norme vigenti in materia.

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7. SERVIZI AGGIUNTIVI

Servizi di Avviamento, Addestramento e Tuning

Al momento dell’attivazione dei sistemi, dovrà essere depositata presso gli uffici comunali, la documentazione tecnica e manualistica di funzionamento dei sistemi e esplicativi delle modalità di utilizzo.

Per meglio far comprendere le funzionalità del sistema all’amministrazione e per rendere il personale addetto autonomo circa le funzionalità complete di quanto installato dovranno essere effettuate le seguenti attività:

Training on-the-job: durante la fase installativa il personale dell’amministrazione comunale dovrà essere coinvolto per comprendere l’operatività del sistema. Nello specifico si intende fornire di un servizio di addestramento, in affiancamento al personale esperto della ditta aggiudicatrice, nel momento di operatività

riguardante la gestione del sistema di

videosorveglianza(mandatario)e riguardo la configurazione dei dispositivi cellulari dual mode(opzionale).

Fase di tuning: a valle della configurazione del sistema si procederà a test di funzionalità e di prestazioni dello stesso e ad eventuali raffinamenti nella configurazione dell’infrastruttura di rete piuttosto che nella predisposizione del servizio di videosorveglianza;

Training post-installativo: verranno fornite n.6 giornate presso la sede indicata dall’Ente contraente durante le quali il personale della ditta dovrà spiegare ulteriormente le modalità di utilizzo del sistema proposto.

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Copertura di garanzia

Le forniture e gli impianti realizzati, godranno di copertura di garanzia per qualsiasi difetto di fabbricazione, funzionamento o guasto, per la durata di mesi 24.

8. CONCLUSIONI E VALUTAZIONI ECONOMICHE

Il progetto sopra esposto è finalizzato alla sicurezza urbana integrata nell’area del Comune di Motta Santa Lucia, questi prevede la fornitura, l’installazione a regola d’arte, configurazione e collaudo del sistema di video sorveglianza, così come descritto nei precedenti paragrafi e nei diversi allegati che costituiscono parte integrante del progetto esecutivo.

Si precisa che, laddove nella presente relazione tecnica, sia per quanto riguarda la componente hardware sia per quella software, si fa riferimento a funzionalità relative a tecnologie “non aperte”, le stesse vengono indicate al fine di dare una descrizione sufficientemente precisa e intelligibile dell'oggetto dell'appalto e per meglio specificare quelle che sono le caratteristiche e le funzionalità richieste dal Committente.

Resta inteso che la Stazione Appaltante, nel rispetto del “principio di equivalenza” sancito dall’Art. 68 del D.Lgs n. 50/2016, provvederà a valutare le offerte tecniche, proposte dai concorrenti in fase di gara, che conterranno tecnologie con funzionalità equivalenti o superiori a quelle illustrate nel presente progetto. Sarà cura dei Concorrenti dimostrare,

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nelle relazioni tecniche dell’offerta tecnica, l’equivalenza o la superiorità delle soluzioni proposte, rispetto a quelle previste nel presente progetto.

L’importo complessivo dei lavori ammonta a € 79.522,78(oltre

IVA) e sul quale sarà applicato il ribasso d’asta oltre, chiaramente, agli oneri per la sicurezza che ammontano a € 2.385,68(oltre IVA), i quali non saranno soggetti a ribasso.

Il Tecnico Ing. Eugenio Gallo

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