4. CARATTERIZZAZIONE DEGLI OLI D’OLIVA
L’identificazione degli oli vegetali è di grande importanza, ma risulta ancora più rilevante la determinazione di adulterazioni e la caratterizzazione, basati entrambi sull’analisi dei componenti maggiori e minori dell’olio.
L’olio d’oliva ha ricevuto una particolare attenzione negli ultimi decenni, sia perché parte integrante della dieta mediterranea, sia perché alimento che contiene numerose sostanze protettive per l’organismo. Grazie ai suoi effetti benefici l’olio d’oliva e il più costoso tra tutti gli oli presenti sul mercato ed è tutelato da diversi regolamenti e marchi dichiarati dal Consiglio Oleicolo Internazionale e dalla Commissione del Parlamento Europeo.
Diversi metodi cromatografici sono stati utilizzati allo scopo di analizzare i vari componenti che caratterizzano un olio d’oliva: GC-FID, GC-MS, HPLC-IR, HPLC-MS, ecc.
La frazione fenolica viene spesso analizzata con spettrofotometria UV-vis, ma anche con GC-MS come derivati metilici,con HPLC-UV-vis e con HPLC-MS
I componenti non saponificabili dell’olio sono solitamente separati con una cromatografia su strato sottile (TLC) e in seguito analizzati come trimetilsilil-derivati con GC.
Diversi metodi utilizzano HPLC e GC per la determinazione di steroli e tocoferoli.
I carotenoidi vengono analizzati con HPLC o TLC con determinazione colorimetrica.
I trigliceridi vengono determinati generalmente mediante HPLC-IR. La frazione volatile viene analizzata spesso con GC-FIDe GC-MS.