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La valle del Nilo e il Delta (4% della superficie, in cui è situata la città in esame: Alessandria

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Academic year: 2021

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Il territorio egiziano occupa circa 1.000.000 di kmq e costituisce uno dei principali accessi all‟Africa dal mar Mediterraneo nonché il punto di congiunzione tra due continenti e due mari: Africa e Asia, il mar Mediterraneo ed il Mar Rosso tramite il canale di Suez.

Il paese presenta principalmente tre zone distinte geograficamente:

- La valle del Nilo e il Delta (4% della superficie, in cui è situata la città in esame:

Alessandria )

- Il deserto orientale (28% della superficie), collegamento naturale tra asia, egitto e paesi arabi e tra le tre grandi religioni:cristianesimo, islam ed ebraismo

- Il deserto occidentale ( 68% della superficie)

Le coste che affacciano sul Mediterraneo risultano sviluppate per circa 1000 km, grazie ad esse l‟Egitto è stato costantemente presente nel bacino del mediterraneo.

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Questa vasta distesa di terre desertiche e la scarsissima presenza di terreni fertili, lungo il Nilo e nelle oasi, spiega alcune delle ragioni per cui l‟Egitto ha serie difficoltà a progredire sia economicamente sia socialmente.

Questa particolare conformazione fisica fa sì che il 98% della popolazione sia concentrata lungo la fascia del Nilo e l‟area del delta (tra il canale di suez ed Alessandria), inoltre l‟assenza di una visione programmata dello sviluppo ha creato una concentrazione demografica anomala: dei 70 milioni di abitanti totali 28 milioni si distribuiscono solo tra il Cairo e Alessandria (rispettivamente 22 milioni e 6 milioni).

Tutti questi elementi hanno acuito nel tempo il forte disequilibrio tra sviluppo demografico e sviluppo economico e sociale. la mancanza di programmi di controllo e di sviluppo ha, infatti, pesantemente influito sulle attività economiche ( penalizzando l‟agricoltura con conseguenti problemi di erosione dei terreni in favore dello sviluppo industriale, concentrato in poche città, con conseguenti inurbamenti smisurati e incontrollati con fenomeni di speculazione edilizia).

Ecco di seguito i principali problemi urbanistici:

- accentramento degli abitanti nella valle del Nilo e nelle principali città

- mancanza di una rete stradale adeguata alle esigenze del traffico nazionale ( l‟alta concentrazione demografica nella capitale ed in pochi altri centri è , di fatto, un grande ostacolo alla realizzazione di una rete di impianti e attrezzature ; l‟insufficienza della rete cinematica ( sia su gomma sia su rotaia) ostacola le attività commerciali

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- espansione edilizia nei centri urbani principali realizzata senza criterio urbanistico - errata distribuzione delle zone industriali

- crescente emigrazione dalle campagne e dalle zone desertiche verso le città - scarsa utilizzazione delle risorse naturali e delle zone archeologiche

- concentrazione dei servizi pubblici, anche se insufficienti, nelle regioni del cairo, di alessandria e di al- mansura

- mancanza di piani urbanistici regionali

- mancanza di una rete di comunicazione per collegare le aree desertiche alla valle del nilo

partendo dall‟analisi di questi punti, pur non esistendo ancora nessun programma operativo definito, le autorità stanno elaborando provvedimenti di questo tipo:

- riorganizzazione della rete primaria stradale - ridistribuzione delle zone industriali

-parziale e graduale trasferimento della popolazione nelle aree a scarsa densità demografica, tramite incentivi di tipo economico e sociale

- incentivazione del traffico marittimo ed aereo

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- politica di recupero delle spiagge e delle zone turistiche

- restauro dei monumenti storici e dei siti archeologici per contribuire ad incentivare il flusso turistico

LA CITTÀ DI ALESSANDRIA : LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE AMBIENTALI

La scelta di operare ad alessandria offre l‟opporunità di contribuire al potenziamento degli ultimi tre punti sopracitati in particolar modo per quanto riguarda la valorizzazione dei siti archeologici : l‟area di progetto prescelta è infatti il sito archeologico romano di kom el dikka, situato in centro città, che tratteremo più avanti.

Il contesto urbano in cui si colloca è caratterizzato da un tessuto fittamente costruito che si sviluppa secondo un andamento prevalentemente longitudinale per meglio sfruttare l‟affaccio sul mediterraneo, da cui traspaiono poche direttrici principali ortogonali di origine antica.

Gli edifici oggi presenti ( per lo più a più piani, dalla forma di parallelepipedo) e la struttura urbana rappresentano il carattere di città mediterranea di alessandria , si intende dire cioè, che non traspare nessuna peculiarità araba nè nell‟impianto né nelle costruzioni; è molto presente l‟influenza delle ultime dominazioni avvenute( francesi ed inglesi) che hanno occidentalizzato la città.

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Va sottolineato che la peculiarità di Alessandria risiede , ai fini di un futuro sviluppo socio-economico e turistico di interesse internazionale, nella compresenza dei resti delle antiche civiltà greca e romana, oltre alla posizione strategica.

Il loro accumulo costituisce il patrimonio culturale della città, da qui l‟importanza di incentivare progetti di nuova generazione e contemporaneamente di rivalutare le aree di rilevanza storica e archeologica per meglio comprendere e valorizzare gli aspetti funzionali ed espressivi della città nelle sue parti e nel suo insieme. Diviene, quindi, fondamentale conoscere le singole componenti storiche , la struttura organizzativa di ciascun periodo ed i caratteri delle civiltà che l‟hanno generata ed, in secondo luogo, identificare le vere esigenze attuali per giungere ad esaminare le relazioni tra le diverse parti, gli elementi in conflitto, quelli complementari o di reciproco vantaggio.

Ai fini di un potenziamento del ruolo della città sul piano nazionale e non, il nostro progetto si aggiunge ad una serie di interventi architettonici e urbanistici, che coinvolgono attori internazionali, in atto per riqualificare la fascia costiera orientale (con passeggiate ecc…), tra cui spicca la costruzione della nuova biblioteca alessandrina già meta di turisti ( per il valore architettonico) e accademici ( è il più importante centro studi sul mondo arabo).

Il suolo di competenza dell‟amministrazione cittadina, pianeggiante in tutta l‟area, assume connotazioni paludose a sud verso le aree agricole. Oltre la palude il territorio diventa via via desertico.

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Si segnala la presenza di un corso d‟acqua importante utilizzato anche a scopi commerciali ( un braccio del Nilo ora prosciugato, detto “ canopico”, consentì in origine l‟evoluzione di Alessandria: si trattava, infatti, dell‟unico braccio navigabile anche verso la foce favorendo i commerci ed i rapporti con il Mediterraneo).Per quanto riguarda altre risorse idriche sono presenti piccoli bacini di carattere lacustre e canali.

INDICAZIONI E VARIAZIONI CLIMATICHE RILEVANTI

Il clima del delta del Nilo, ed in particolare nella fascia in cui si trova Alessandria, è mediterraneo: temperature elevate durante il periodo estivo e miti nel periodo invernale ( non si scende mai al di sotto dei 13 °C neanche nei mesi più freddi) con scarsi fenomeni piovosi concentrati nei mesi invernali , da novembre a febbraio, o di copertura del cielo. Pur essendo nelle immediate vicinanze del deserto del Sahara non si riscontrano effetti climatici tipici della situazione desertica. Questi aspetti rendono la città visitabile in condizioni favorevoli per la maggior parte dell‟anno. Una considerazione particolare va rivolta alle riserve d‟acqua principalmente rappresentate dal fiume Nilo e dal suo delta, fonte di primaria importanza per il sostentamento del paese. I cambiamenti climatici in atto dovrebbero far riflettere su come intervenire con un approccio sostenibile: l‟innalzamento continuo del livello del mare aumenta l‟acqua marina nel fiume, nella falda e nei suoi affluenti minacciando le riserve di acqua potabile (principalmente utilizzata nel settore agricolo) e non solo, l‟innalzamento di 1

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m del mare mette seriamente a rischio di inondazione tutta la fascia costiera del delta considerando che più della metà della popolazione nazionale si concentra in quest‟

area (tra il 50% ed il 75% circa) . A ciò va aggiunto che l‟Egitto preleva più del 94%

dell‟acqua annualmente rinnovabile.

Tra le emergenze climatiche affrontabili grazie ad un approccio sostenibile consideriamo le emissioni di CO2 derivanti dall‟impiego di combustibili fossili quali petrolio, carbone e derivati ecc. per opere di riscaldamento , raffrescamento, elettriche…per sottolineare la necessità di affrontare progetti di sviluppo sostenibile ,anche in campo urbanistico- architettonico, si ricorda che l‟Egitto emette annualmente tra le 500- 990 milioni di tonnellate di CO2 con una variazione nelle emissioni annue ( registrate dal 1975 al 2002) pari ad un aumento del 300%; di queste solo tra le 50 le 90 milioni di tonnellate sono prodotte dai trasporti nazionali.

Dati sui cambiamenti climatici

RNL pro capite 1310 US $ a. 2004

Valore dell‟indice di sviluppo umano 0,659 2003

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Acqua ritirata in %sulle risorse idriche rinnovabili 96%

2002

Disastri climatici (numero) 4 2000/2005

Emissioni di anidride carbonica (c. fossili)

Milioni di t 127 2002

Tonnellate pro capite 1,9 2002

Emissioni di metano

Milioni di t CO2 34,3 2000

T di CO2 pro capite 0,5 2000

Intensità carbonica

T di CO2 per 1000$ PIL ( variazione „93/‟03) - 0,15

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