CONCLUSIONI
In questo lavoro è stata presa in esame la possibilità di impiegare una nuova procedura per la rilevazione del rumore irradiato da un semovente marino, attraverso un’antenna idro- fonica filare trainata.
Attraverso l’analisi dei dati ottenuti nei test di valutazione di una nuova cortina idrofo- nica trainata, è stata studiata una metodologia di misura del rumore irradiato da una nave campione cooperante.
Lo scopo principale della trattazione è stato quello di mettere a punto e verificare la va- lidità di una procedura di misura del rumore irradiato che si discosta dalla procedura co munemente impiegata per semplicità, di rapidità di esecuzione e costi contenuti.
È stata ottenuta una procedura che mantiene gli standard ritenuti adeguati per l’effettuazione delle misure di segnatura acustica per quel che riguarda il rapporto segnale rumore, ovvero valori che per una parte consistente delle registrazioni hanno superato i 6 dB.
I dati acquisiti dalle prove meccaniche hanno consentito di definire una procedura nella quale la fase di rilascio della cortina è completamente distinta dalla fase di misura di rumo- re irradiato vera e propria. È risultato infatti che esiste un limite minimo di velocità consi- gliata per il rilascio della cortina, affinché la forza esercitata da quest’ultima raggiunga un livello minimo, tale da consentire il corretto e costante funzionamento del meccanismo di rilascio, e che è importante che tale fase avvenga ad una profondità sufficiente a non far rientrare unità trainante o cortina trainata all’interno della zona d’onda, in quanto i moti turbolenti delle acque superficiali potrebbero causare il rilascio del sensore secondo un percorso errato, che metterebbe a rischio l’integrità del sensore e dell’unità trainante.
I dati ottenuti dalle prove di rumore irradiato dalla nave campione hanno consentito di scegliere lo scenario migliore fra i due proposti, che è risultato essere quello che prevede la
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navigazione di unità trainante e nave campione con rotte quasi parallele, sullo stesso bordo.
Infatti quest’ultima, presenta una evoluzione cinematica sufficientemente lenta da consen- tire il corretto funzionamento della funziona di inseguimento del bersaglio – impiegata per la registrazione dei dati acustici relativi alla nave campione – anche per distanze molto ravvicinate. Inoltre una lenta evoluzione cinematica determina un tempo di attraversamen- to dei fasci di direttività, da parte della nave campione, piuttosto elevato, che consente una maggiore libertà di scelta del tempo di integrazione per il calcolo del rapporto segnale ru- more e del tempo su cui mediare il segnale prima di effettuare le FFT per il calcolo delle DSP(f).
L’analisi spettrale dei segnali ottenuti ha prodotto buoni risultati, sebbene si siano ri- scontrati tempi di registrazione che per questo tipo di analisi risultano troppo brevi: un mi- glioramento alla procedura di misura del rumore irradiato può essere apportato aumentan- do almeno del doppio i tempi di registrazione, in modo da consentire un adeguato allonta- namento della nave campione dalla cortina trainata e di ottenere una caratterizzazione acu- stica dell’unità campione su 360°.
Il fatto che il towed array usato per le misure di rumore irradiato sia un prototipo non ha consentito di rappresentare il livello di segnale in acqua. Infatti, trattandosi un sensore an- cora in fase di valutazione, non sono disponibili tutte le caratteristiche tecniche, ovvero la modifica del livello del segnale ricevuto operata dalla catena di array processing nella composizione degli staves. Tuttavia rappresentare il livello del segnale in acqua a partire dai risultati ottenuti significa sottrarre (in termini logaritmici) una costante moltiplicativa.
Pertanto i risultati presentati mantengono una validità di carattere generale, esulando da termini moltiplicativi di cui tener conto.
Lo sviluppo di una procedura che superi le limitazioni causate dai troppo brevi tempi di registrazione, potrebbe consentire di realizzare valutazioni del rumore irradiato da semo- venti marini in modo estremamente rapido, tanto da permettere l’effettuazione della misura senza necessità di pianificazione con largo anticipo, con notevoli vantaggi organizzativi ed economici.
