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rhTSH-PET hypo-PET P

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Academic year: 2021

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4. RISULTATI

Il percorso totale dello studio è stato completato da diciannove pazienti. Non sono stati registrati eventi avversi durante il periodo di studio.

Nella tabella 6 sono riassunti i valori ormonali, i parametri PET ed il confronto statistico dei due differenti studi PET con stimolazione del TSH.

Tabella 6

rhTSH-PET hypo-PET P

TSH (mean±sd) 128 ± 69 118 ± 93 n.s.

Tg (mean and range) 172 (0.5 - 1730) 307 (2.0 - 2500) n.s.

Positive PET (pts) 11 12 n.s.

PET findings 47 49 n.s.

Lymph nodes 24 24

Lungs 21 22

Bone 2 3

False positive 3 1

False negative 5 2

Diagnostic accuracy 79% 95% n.s.

SUV

max

(whole data) 5.0 ± 4.2 7.5 ± 5.2 0,001

SUV

max

(mean value/pt) 4.9 ± 3.2 8.8 ± 3.7 n.s.

SUV

max

(major lesion/pt) 7.7 ± 6.9 12.0 ± 7.7 n.s.

SUV

mean

background 0.49 ± 0.13 0.61 ± 0.22 <0.05

TBR 12.0 ± 11.4 13.6 ± 11.3 n.s.

Non sono state riscontrate differenze significative tra l’attività di [

18

F]FDG somministrata, i livelli sierici del TSH e della Tg dopo stimolo con rhTSH e durante ipotiroidismo, anche se il valore medio della Tg sierica era tendenzialmente più alto dopo la sospensione della L-T4.

La rhTSH-PET ha identificato 47 lesioni in 11 pazienti, mentre la ipo-PET ne ha rilevate 49 in 12 pazienti. Le recidive di malattia erano localizzate principalmente nel collo e nei linfonodi mediastinici, nei polmoni e nell’osso (tabella 6).

Il follow-up successvo dei pazienti ha dimostrato un minimo numero di reperti

falsi positivi. Tre lesioni falsamente positive sono state riscontrate nella rhTSH-

(2)

PET e 2 nella ipo-PET, tutte a livello linfonodale. Cinque reperti falsamente negativi sono stati riscontrati alla rhTSH-PET (2 lesioni polmonari, 2 linfonodali, 1 ossea) mentre solo 2 alla ipo-PET (1 lesione polmonare e una linfonodale).

Dal punto di vista dell'analisi a “livello lesione” sono quindi state correttamente evidenziate 44/49 lesioni nella rhTSH-PET e 47/49 nella ipoPET, risultando una sensibilità del 89.8% e del 95.9%, rispettivamente. Il test di McNemar utilizzato per confrontare i risultati ottenuti con le due PET a “livello lesione”

non ha evidenziato differenze significative tra le due condizioni di esame (tabella 7).

Tabella 7

Lesioni rhTSHPET+ rhTSHPET-

ipoPET+ 44 3

ipoPET- 3 2

McNemar test n.s.

Guardando i risultati in termini di diagnosi a “livello paziente”, la rhTSH-PET ha correttamente evidenziato la sede della malattia in 9/11 pazienti, mentre la ipo-PET in 11/11. La rhTSH-PET ha escluso la malattia in 6/8 pazienti la ipo- PET in 7/8. L’accuratezza diagnostica finale della PET era rispettivamente del 79% per la rh-TSH-PET e 95% per la ipo-PET. Il test di McNemar utilizzato per confrontare i risultati ottenuti con le due PET non ha evidenziato differenze significative tra le proporzioni di risultati ottenuti nelle due condizioni di esame (tabella 8).

Tabella 8

Pazienti rhTSHPET+ rhTSHPET-

ipoPET+ 9 2

ipoPET- 2 6

McNemar test n.s.

(3)

Per quanto riguarda l’analisi semiquantitativa, il SUVmax era significativamente più elevato nella valutazioni in condizioni di ipotiroidismo (7.5 vs 5.0), ma questo risultato non ha trovato una valida conferma quando è stata confrontata la media del SUVmax per paziente ed il SUVmax della lesione più importante per paziente, che erano entrambi più alti in ipotiroidismo, ma non significativi statisticamente. Poiché anche l'attività del fondo era significativamente più elevata negli studi effettuati in sospensione, i valori di TBR non presentavano differenze statisticamente significative tra le due condizioni.

Analisi dei sottogruppi

Per quanto riguarda l’analisi dei sottogruppi non sono state trovate differenze statisticamente significative tra i livelli medi della Tg alla rhTSH-PET e alla ipo- PET (340 ng/mL vs 404 ng/mL) nei pazienti con PET/TC positiva, e nei pazienti con PET/TC negativa (4.4 ng/mL vs 17.6 ng/mL).

La media del SUVmax calcolato nella rhTSH-PET vs la ipo-PET è stata 6.4 vs 8.3 (p = n.s.) nei linfonodi del collo/recidive locali, 3.9 vs 5.6 (p = n.s.) nelle lesioni polmonari, 3.0 vs 6.7 nelle lesioni scheletriche (p <0,05).

Analisi delle aree di riferimento non-patologiche (background o fondo)

Il confronto tra i valori di uptake (SUVmedio) nel fondo delle aree di riferimento è riportato in tabella 9: (1) lobo superiore del polmone sinistro;

(2) il lobo epatico destro; (3) l’aorta toracica discendente; (4) il ventricolo

sinistro del miocardio; (5) il lobo cerebellare sinistro. A livelo del polmone il

SUVmedio è risultato statisticamente più elevato nella ipo-PET, e

tendenzialmente (anche se non statisticamente) anche a livello del fegato e del

pool ematico.

(4)

Tabella 9

BACKGROUND rhTSH-PET hypo-PET P (t test)

Lung (1) 0.49 ± 0.13 0.61 ± 0.22 0.046

Liver (2) 2.03 ± 0.56 2.44 ± 0.54 n.s.

Blood pool (3) 1.47 ± 0.43 1.71 ± 0.44 n.s.

Myocardium (4) 5.51 ± 6.45 3.94 ± 3.19 n.s.

Cerebellum (5) 8.10 ± 2.07 8.22 ± 2.40 n.s.

Analisi intra-paziente

Confrontando i valori medi del SUV in 5 aree di riferimento non-patologiche (tabella 9), la varianza intra-paziente più bassa è risultata nell’apice del polmone in entrambe le serie (per esempio rhTSH-PET e ipo-PET). Per questa ragione l’uptake nel lobo superiore polmonare sinistro è stato scelto come background per il calcolo del TBR. Invece, come previsto, la varianza massima si trovava nell’uptake del miocardio, sebbene diminuisse in ipotiroidismo.

Analisi inter-paziente

Confrontando le due serie, e considerando come “basale” la prima PET (dopo stimolo con rhTSH), l’uptake polmonare di [

18

F]FDG era aumentato significativamente in ipotiroidismo, ma anche le aree di riferimento come il fegato o il pool ematico hanno mostrato la stessa tendenza. Al contrario l’uptake nel cervelletto era simile e la captazione nel miocardio era ridotta nella media.

Nelle figure 9 e 10 sono riportati due esempi clinici tra i 19 pazienti arruolati

nel nostro studio: nel primo caso la ipo-PET ha evidenziato lesioni che non

erano state evidenziate alla rhTSH-PET, nel secondo caso invece alla rhTSH-

PET sono state evidenziate più lesioni e con un maggiore SUV rispetto alla ipo-

(5)

Figura 9 Paziente femmina di anni 34 (età alla prima PET), carcinoma papillare, variante

classica, del lobo destro della tiroide (diametro massimo 1.2 cm), (pT1m, Nx, Mx-Stadio

I/UICC 2002) trattato con tiroidectomia totale e terapia ablativa con radioiodio (attività totale

6.7 GBq). La figura mostra il confronto tra la rhTSH-PET (in alto) e la ipo-PET (in basso). La

rhTSH-PET: attività somministrata 10 mCi (370 MBq), TSH: 188.7 mU/L; Tg: 21.1 ng/mL, non

metteva in evidenza la presenza di lesioni captanti il [18F]FDG. Il SUV medio delle lesioni era

0.5 e il SUV max della lesione maggiore era 0.5. La ipo-PET: attività somministrata 9 mCi (333

MBq), TSH: 79.1 mU/L; Tg: 6.7 ng/mL, ha mostrato la presenza di una lesione di pertinenza

linfonodale in sede paratracheale superiore destra. SUV medio delle lesioni 29.4 e SUV max

della lesione maggiore 29.4.

(6)

Figura 10 Paziente maschio di anni 73 con carcinoma papillare del lobo sinistro (diametro massimo 3.5 cm), infiltrante i tessuti molli peritiroidei e con metastasi linfonodali e polmonari (pT3, N1b, M1 POLM) trattato con tiroidectomia totale, linfoadenectomia latero-cervicale e del compartimento centrale e terapia ablativa con radioiodio (GBq 29.5). La rhTSH-PET (TSH:

135.6 mU/L; Tg: 20.8 ng/mL) metteva in evidenza tre lesioni di pertinenza linfonodale

localizzate in sede paratracheale e cervicale sinistra ed una lesione polmonare (segmento

apicale del lobo inferiore sinistro). Il SUV medio delle lesioni era 12.1 ed il SUV max della

lesione maggiore era 27.2. Nella ipo-PET (TSH: 84.65 mU/L, Tg: 15.7 ng/mL) venivano

evidenziate solo due lesioni linfonodali in sede paratracheale superiore sinistra. Il SUV medio

delle lesioni era 9.67 e il SUV max della lesione maggiore era 21.1. In (a) una delle lesioni

linfonodali rilevate in sede paratracheale sinistra visibili solo nella scansione rhTSH-PET; In (c)

lesione polmonare rilevata solo nella scansione rhTSH-PET; in (b) linfoadenopatia localizzata a

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