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CAPITOLO PRIMO Territorio e viabilità

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Academic year: 2021

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CAPITOLO PRIMO Territorio e viabilità

1.1 Le infrastrutture esistenti

In questo paragrafo è analizzata la situazione delle infrastrutture viarie.

Inizialmente sono prese in considerazione quelle che sono le arterie principali, in seguito si farà cenno al resto della viabilità. Le vie di comunicazione più importanti che interessano la zona sono due:

L’autostrada A11 Firenze-Mare e la relativa bretella Lucca-Viareggio consentono il collegamento tra l’hinterland di Firenze, Pistoia, Prato e la Versilia e, attraversando l’autostrada A12 Genova-Livorno, con il porto della città ligure e l’Italia nord occidentale;

La S.G.C. Firenze-Pisa-Livorno, completamente aperta al traffico nella primavera del 1991 consente il collegamento tra l’area fiorentina e la costa tirrenica, in particolare con il porto di Livorno, sostituendosi così al vecchio tracciato della S.S. 67 Tosco-Romagnola che svolge la medesima funzione attraversando però tutti i centri abitati del Valdarno inferiore, con i consueti problemi di inquinamento e di viabilità per le popolazioni locali.

Risalendo poi la S.R.T. 439 “Sarzanese-Valdera” da sud verso nord si incontrano le seguenti strade provinciali:

S.P. n°13 “Del Commercio” Ponsacco-Casciana Terme costeggia la riva sinistra del fiume Cascina;

S.P. n°12 “Delle Colline per Livorno” unisce Ponsacco con Vicarello in prossimità dell’intersezione con la S.S. 206 e ricca, nel tratto iniziale fino a Cenaia, di centri per esposizioni dedicati all’arredamento per la casa;

S.P. n°23 “Di Gello” collega Ponsacco con Fornacette in corrispondenza

dell’intersezione con la S.S. 67 “Tosco-Romagnola”; lungo questo tratto si

trova la zona industriale di Gello di Pontedera ed in prossimità della località

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Le Melorie è collegata con la S.G.C. Firenze-Pisa-Livorno;

S.P. n°11 “Delle Colline per Legoli” scende verso sud parallelamente alla ex S.S. 439 collegando Pontedera con l’area delle colline di Palaia e Legoli ricche di viti. Proseguendo per la S.P. n°11 si arriva a Castelfalfi, S.Vivaldo, San Gimignano addentrandosi così nelle colline toscane dedite all’agriturismo e ricche di case coloniche ristrutturate e di proprietà prevalentemente di famiglie tedesche o inglesi;

S.P. n°5 “Francesca”, collega la località Ponte alla Navetta (presso Pontedera) con il Comprensorio del Cuoio (Castelfranco di Sotto, Santa Croce sull’Arno, Fucecchio), costeggiando la riva destra del fiume Arno. E’

soggetta a notevoli variazioni di flusso durante la giornata dovute al pendolarismo dei lavoratori impiegati nel settore calzaturiero e conciario;

S.P. n°8 “Della Val di Nievole” inizia in corrispondenza dell’intersezione con la S.R.T. 439 presso la località Ponte alla Navetta, attraversa il comprensorio delle Colline delle Cerbaie - che rifornisce l’acquedotto comunale di Pontedera - e conduce nella zona di Montecatini Terme e Pistoia;

S.P. n°2 “Vicarese” detta anche Calcesana proviene da Pisa, si snoda tra le pendici dei monti Pisani e la riva destra dell’Arno e s’innesta nella S.R.T.

439 a Calcinaia in località Montecchio. La S.P. n

o

2 rappresenta da sempre una soluzione alternativa alla Statale n°67 “Tosco-Romagnola”

assorbendone una parte dell’intenso traffico;

S.P. n°25 “Vicopisano-Santa Maria a Monte” unisce questi due piccoli centri e si interseca con la S.R.T. 439 a Bientina;

S.P. n°3 “Bientina-Altopascio” costeggia la riva sinistra del Canale Emissario - canale di bonifica dell’ex lago di Bientina - e consente il collegamento con l’autostrada A11 Firenze-Mare;

S.P. n°38 “Di Buti” inizia a Cascine di Buti e prosegue dopo l’abitato di

Buti, sulla S.P. n°56 “Del Monte Serra”; strada, questa, che conduce alla

sommità di tale asperità, meta soprattutto nel periodo primaverile, di

numerosi gitanti domenicali. La strada è molto frequentata anche dai tecnici

di diverse radio e televisioni pubbliche e private, dato che la cima del

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monte è sede di numerosi ripetitori;

S.P. n°54 “Della Bonifica del Tiglio” collega trasversalmente la S.R.T. 439 all’altezza della Dogana di Tiglio con la S.P. n°3 “Bientina-Altopascio”;

l’inconveniente di questa strada è l’essere soggetta a periodici allagamenti in autunno o in primavera a causa del suo livello medio, di circa 6 metri, eccessivamente basso rispetto alla campagna circostante.

All’altezza di Pontedera, la S.R.T. 439 si interseca con la Statale n°67 “Tosco- Romagnola” che unisce Pisa con Ravenna collegando così il mar Tirreno con l’Adriatico. Oggi il tratto da Firenze al mar Tirreno è stato sostituito, dalla S.G.C.

“Firenze-Pisa-Livorno” con notevole sollievo per le popolazioni locali.

Esiste, infine, una rete di strade comunali che permette la distribuzione dei flussi nelle zone più interne a carattere collinare, usate soprattutto per piccoli spostamenti. Tra queste citiamo:

La strada comunale della Cava a Ponsacco che permette un collegamento trasversale tra la S.R.T. 439 e la S.P. “Delle Colline per Legoli”;

La strada comunale del Rio Vecchio e quella di Terra Rossa che mettono in comunicazione il paese di San Ginese con la S.R.T. 439; la prima nei pressi del laghetto di Palaiola a Colle di Compito, la seconda a San Leonardo in Treponzio;

La strada comunale di Circonvallazione e quella della Chiesa di Colognara che si snodano lungo i lati nord-est alla base delle colline di San Ginese;

La strada comunale di Carraia e di Ponte alle Murelle, che poi prosegue con quella detta Lungo Rogio, si sviluppa a qualche centinaio di metri dall’autostrada A11 “Firenze-Mare” (parallelamente a essa) e funziona da collegamento tra il casello autostradale di Carraia e la zona industriale sviluppatasi lungo di essa.

Restano da segnalare altre due infrastrutture di recente costruzione:

La circonvallazione sud di Ponsacco che collega la S.P. “Del Commercio”

Ponsacco-Casciana Terme in località Terra Forte con la S.R.T. 439 in località San Sebastiano. La circonvallazione continua fino a collegarsi con la S.P. “Delle Colline per Livorno” in località Contrada Turchia;

La variante del Romito che nasce in corrispondenza della rotatoria in

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località P.Montevisi e, attraverso un’opera d’arte, scavalca la S.G.C. “FI- PI-LI” collegandosi con la S.P. “Delle colline per Legoli” presso la località Il Giardino. La variante raccoglie quel traffico, di una parte degli abitati più rilevanti della Valdera (ad esempio Peccioli, Treggiaia, Palaia, Forcoli), che prosegue sulla S.G.C. “FI-PI-LI” bypassando la zona del Romito e di Pontedera.

A conclusione di questa analisi possiamo notare come la S.R.T. 439 “Sarzanese- Valdera” è paragonabile ad un’asta fluviale nella quale confluiscono i flussi provenienti da aree piuttosto lontane e allo stesso tempo distribuisce flussi su aree diverse da quella attraversata; si ritiene pertanto giustificato uno studio di riqualificazione di tale infrastruttura adeguandola alle mutate esigenze della circolazione stradale.

1.2 Tipi e direttrici di traffico nella provincia di Pisa

Le strade statali della Provincia di Pisa presentano, generalmente, correnti veicolari composte di traffico in solo “transito” (cioè che non ha nella zona considerata, la Provincia ad esempio, né origine né destinazione), in “arrivo” o in

“partenza” (cioè che ha nella zona considerata, rispettivamente, la destinazione o l’origine) o “locale” (cioè che ha nella zona sia l’origine sia la destinazione). In altri termini si parla anche, rispettivamente, di traffico esterno-esterno, esterno- interno e, interno-interno.

Analizzando le direttrici di traffico più importanti si può affermare che esse sono

rappresentate da quella costiera in direzione Nord-Sud e da quella di penetrazione

verso il capoluogo regionale. Quest’ultima comprende sia l’itinerario Pisa-

Pontedera-Empoli-Firenze che quello Pisa-Lucca-Montecatini-Prato-Firenze. Il

traffico su queste due direttrici fondamentali del territorio pisano presenta,

soprattutto per effetto della vicinanza del porto di Livorno (circa km 20 da Pisa),

un’elevata parte di traffico di “transito” nel quale è da annoverare una notevole

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componente di trasporto merci su mezzi pesanti. La parte rimanente, invece, si può scomporre in due componenti:

1. Il traffico di tipo pendolare; a carattere locale, con ritmo giornaliero di deflusso nei due sensi, specialmente fra le diverse località della provincia. Il transito è legato alla fruizione dei servizi esistenti, quali scuole d’ogni livello, uffici amministrativi, uffici finanziari, aeroporto, scali ferroviari eccetera, presenti prevalentemente nei due centri di maggior importanza come Pisa e Pontedera. La composizione del traffico a livello provinciale vede la prevalenza degli spostamenti per motivi di lavoro, circa i due terzi del totale, rispetto a quelli per motivi di studio, circa la metà dei precedenti, (Grafico 1.1). Il mezzo di trasporto più usato è quello proprio (70%), seguito dal mezzo di trasporto pubblico su gomma (20%) e da quello su rotaia (10%). Da notare che la provincia di Pisa è tra le prime cinque della Toscana per l’uso del mezzo di trasporto privato.

Grafico 1.1 – Distribuzione percentuale degli spostamenti per motivo

2. Il traffico di tipo turistico; attivo soprattutto dal periodo primaverile a

quello autunnale e presente nella varie zone grazie alle attrazione artistiche,

come la “Torre pendente” a Pisa, agli splendidi paesaggi mete di numerosi

vacanzieri e allo sviluppo sempre crescente di centri di agriturismo

soprattutto in Valdera e in Val di Cecina. Si tratta, quindi, di un tipo di

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traffico in “arrivo”.

Grafico 1.2 – Trend numero presenze turistiche in Valdera

Sia il traffico pendolare che quello turistico, per raggiungere le varie destinazioni, utilizza le stesse direttrici del traffico di transito, mescolandosi ad esso. La fase di raccolta e distribuzione, tanto del traffico pendolare che di quello turistico, si svolge anche secondo altre direttrici collegate alle precedenti, e precisamente quelle di:

a) Marina di Pisa e Tirrenia b) San Giuliano e Lucca

c) Valdera, Volterra, Val di Cecina

Naturalmente il traffico che interessa queste ultime direttrici ha componenti anche con origine e destinazione puramente locali. Questa caratteristica è propria di tutti i bacini che compongono le Associazioni Intercomunali della Provincia.

In particolare per L’A.I. n°16 (che comprende fra gli altri i comuni di Pontedera,

Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Ponsacco, maggiormente interessati a

questo studio), che si vede attraversata in senso longitudinale dalla direttrice c)

Pontedera-Volterra, possiamo sostenere che verso il centroide del movimento

pendolare, Pontedera appunto, confluisce un flusso (da parte degli altri Comuni)

che rappresenta circa il 40% del movimento pendolare totale nell’ambito

dell’A.I. Mancando lungo questa direttrice una rete ferroviaria (assente, peraltro,

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anche verso Lucca perché distrutta durante la seconda guerra mondiale e mai ricostruita), tutto il carico è supportato dalla S.R.T. 439 con una ripartizione tra i due mezzi di trasporto su gomma, pubblico e privato, in favore di quest’ultimo in rapporto di due ad uno in media, con valori leggermente inferiori per gli studenti rispetto ai lavoratori.

1.2.1 Mobilità e traffico

In Italia il settore dei trasporti è caratterizzato da una domanda di trasporto in continua crescita a ritmi molto sostenuti; le cause sono da ricercarsi nell’aumento del reddito, nelle abitudini e negli stili di vita dei cittadini, nella dispersione territoriale delle residenze e degli insediamenti produttivi. L’analisi degli attuali volumi di traffico, sia per i passeggeri che per le merci, conferma l’assoluta prevalenza del trasporto su strada.

1.2.1.1 Fonti dei dati

I dati relativi alla mobilità ed ai trasporti del SEL (Sistemi Economico Locali) derivano essenzialmente dalle seguenti fonti informative:

Censimento ISTAT della popolazione 1991 e 2001;

Studio sui flussi di traffico condotto da Tages per la Provincia di Pisa, anno 2002;

Banca dati ACI sull’evoluzione del parco circolante;

Indagine sul movimento di passeggeri della rete di trasporto pubblico urbano della città di Pontedera;

Dati gestionali della Compagnia Pisana Trasporti;

Dati sui consumi di carburante forniti dall’Agenzia Energetica Provinciale (AEP).

1.2.1.2 Gli indicatori analizzati

a) Flussi di traffico delle strade extraurbane;

b) Mobilità locale: spostamenti giornalieri e tempo impiegato procapite per

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motivo e modo di trasporto.

1.2.1.3 Elementi di criticità

I dati del censimento ISTAT 1991 relativi agli spostamenti sistematici (casa- lavoro e casa-scuola) evidenziano un intenso utilizzo dell’auto privata, con una percentuale di utilizzo del 53%. L’uso del trasporto pubblico (autobus e treno) non è trascurabile (22%) e risulta in linea con il dato a livello provinciale. L’80%

degli spostamenti giornalieri ha origine e destinazione nel SEL stesso. Oltre il 50% della rete stradale del SEL è costituito da strade di tipo extraurbano e la densità è in linea con quella della Provincia.

Figura 1.1 – Delimitazione del SEL 12 (VALDERA)

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Figura 1.2– SEL 12 VALDERA: classificazione delle strade extraurbane per volumi di traffico rilevati

L’indicatore a), esplicitato tramite la Figura 1.2, rappresenta la distribuzione dei flussi di traffico sulla rete extraurbana della Provincia di Pisa, in termini di veicoli/giorno. I dati analizzati sono relativi ai rilevamenti effettuati nella primavera del 2002 nell’ambito dell’indagine commissionata a Tages dalla Provincia di Pisa. I rilievi hanno coinvolto 167 sezioni sulla rete extraurbana e 14 sezioni della S.G.C. FI-PI-LI. Tali rilievi sono stati effettuati in un giorno feriale tipo, prendendo in considerazione il periodo dalle 7:00 alle 20:00. Le tipologie veicolari considerate, sono state aggregate in cinque categorie. Dato che la S.R.T.

439 fornisce anche un collegamento, presso Pontedera, con la S.G.C. Firenze- Pisa-Livorno, ai fini del nostro studio può essere utile conoscere, seppur sommariamente, i volumi di traffico che transitano su quest’ultima.

Risulta che i tratti più transitati della superstrada Firenze-Pisa-Livorno sono quelli

tra gli svincoli di Via Fagiana e di Navacchio e tra gli svincoli di Navacchio e di

Cascina, con volumi di traffico superiori a 10.000 veicoli nell’arco delle 12 ore

rilevate e per ogni direzione (quindi oltre 20.000 veicoli sommando i due sensi di

marcia). Nelle ore di punta, al mattino tra le 8 e le 9 verso Pisa, e la sera tra le 17 e

le 18 nella direzione opposta, si sono registrati picchi di 1100÷1200 veicoli con un

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passaggio medio di 800÷850 veicoli/ora per ogni direzione di marcia. Nel tratto Pontedera est/Ponsacco si ha un passaggio medio di 650÷700 veicoli/ora per direzione, il quale tende ad aumentare verso Montopoli/S.Croce. Gli svincoli più utilizzati sono quelli di Via Fagiana, della Via Aurelia, di Cascina e di Pontedera est. Altri volumi consistenti sono stati rilevati sulla S.R.T. 67 Tosco-Romagnola, con passaggi di 6.000 veicoli per direzione nelle 12 ore, con conseguente passaggio medio di 500 veicoli/ora nelle località di Monticane, Navacchio e Fornacette.

Volumi alti di traffico, anche in rapporto alle dimensioni delle carreggiate stradali, si sono riscontrati a Ponsacco dove, sulla strada provinciale di Gello e sulla S.R.T.

439 verso Pontedera, sono stati rilevati 6.000 veicoli nelle 12 ore per direzione,

con un passaggio medio di 500 veicoli/ora e punte di 650÷700 veicoli in uscita da

Ponsacco tra le 7 e le 8. Nella zona di Pontedera, presso il ponte alla Navetta,

sempre sulla S.R.T. 439, sono stati ricavati 8.000 veicoli per direzione con un

passaggio medio di 700 veicoli/ora e con punte superiori agli 800 veicoli/ora tra le

12 e le 13 e tra le 17 e le 19. Questi rilievi evidenziano, quindi, che la rete stradale

extraurbana presenta alcuni tratti interessati da flussi di traffico molto

significativi, in alcuni casi anche superiori a 20000 veicoli/giorno. Gli archi viari

più critici risultano essere la S.G.C. FI-PI-LI, la S.R.T. 439 nel tratto tra Bientina

e Ponsacco e la S.R.T. 67 Tosco Romagnola. In tutte le zone della Provincia si

evidenzia l’elevata percentuale di flussi di traffico dovuti a spostamenti con auto

(circa l’80%); basso è il flusso di traffico dovuto ai mezzi a due ruote, mentre una

quota maggiore del flusso è determinata dagli spostamenti con mezzi commerciali

pesanti-autobus (circa il 7%). L’autobus è essenzialmente utilizzato dai pendolari

(soprattutto studenti) come risulta dalle indagini sulla frequentazione dei mezzi,

evidenziando livelli minimi di trasportati nelle fasce orarie non interessate da tale

scopo di traffico. Il mezzo pubblico è utilizzato essenzialmente per spostamenti

che rimangono all’interno del SEL (73%), mentre un 14% è utilizzato per

spostamenti diretti verso l’area pisana. Il traffico con mezzi commerciali leggeri-

caravan-roulotte è anch’esso circa del 7%. La motorizzazione privata nel SEL 12

(area Valdera) ha raggiunto nel 2001 il livello di 63 autovetture ogni 100 abitanti,

dato superiore a quello riscontrabile a livello provinciale (62 auto/100 abitanti) e

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in leggera crescita rispetto agli anni precedenti. Nel corso degli ultimi cinque anni si registra un aumento del possesso di autovetture e motocicli mentre quello relativo ai mezzi pesanti è rimasto pressoché costante.

L’indicatore b) analizza e rappresenta la mobilità dei cittadini che vivono nel SEL 12. Si tratta di un indicatore parziale, considerando solamente i cosiddetti spostamenti sistematici: l’aggiornamento avviene su base decennale (in occasione dei censimenti generali della popolazione). La ripartizione modale evidenzia, con riferimento alla modalità sistematica che interessa il territorio del SEL (spostamenti originati sul territorio) la distribuzione in termini percentuali per ogni singolo modo di trasporto (Grafico 1.3). La ripartizione per tempo impiegato evidenzia, sempre con riferimento alla mobilità sistematica che interessa il territorio del SEL, il tempo impiegato da ciascun cittadino per i suoi spostamenti (Grafico 1.4), mentre le distribuzioni percentuali degli spostamenti per motivo e per destinazione (Grafici 1.5 e 1.6 rispettivamente) mostrano le aliquote degli spostamenti per studio e per lavoro e come siano distribuite sul territorio le destinazioni degli spostamenti dei cittadini del SEL 12.

Grafico 1.3 – Ripartizione modale degli spostamenti

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Grafico 1.4 – Mobilità per tempo impiegato

Grafico 1.5 – Distribuzione percentuale degli spostamenti per motivo

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Grafico 1.6 – Distribuzione percentuale degli spostamenti dal SEL 12 per destinazione

1.2.1.4 Evidenze riscontrate

a) Il peso complessivo del SEL sulla mobilità provinciale è del 25%: il comune che genera la maggior parte della mobilità risulta essere Pontedera (30%), importante anche il contributo di Ponsacco che genera circa la metà degli spostamenti di Pontedera;

b) L’80% degli spostamenti giornalieri ha origine e destinazione nel SEL 12, mentre un significativo 11% è diretto verso l’Area Pisana e solo il 4% è diretto fuori provincia;

c) La percentuale degli spostamenti motorizzati privati è di poco oltre la metà del totale degli spostamenti (56%), di cui la parte preponderante costituita da autovetture;

d) Tra gli spostamenti su mezzi pubblici (treno e bus), costituiscono una quota significativa soprattutto quelli su autobus (16%);

e) L’analisi degli spostamenti che attraversano il SEL 12 per motivazione,

evidenzia come quasi il 70% dei movimenti sia generato per motivi di

lavoro e circa il 30% per motivi di studio.

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1.2.2 Il pendolarismo nei centri di Pontedera e Ponsacco

A completamento di questo quadro informativo sulla mobilità vengono adesso dettagliatamente esposti i dati sul pendolarismo relativi al censimento ISTAT del 1991. Con il termine pendolarismo è indicato il fenomeno dello spostamento giornaliero dalla propria abitazione al luogo di studio o lavoro. Nell’indagine censuaria tale fenomeno è rilevato nella sola direzione abitazione vs. luogo di lavoro /studio e le informazioni riguardano:

a) Il luogo di destinazione;

b) La fascia oraria di uscita;

c) La categoria di mezzo di trasporto utilizzato;

d) Il tempo di percorrenza.

I soggetti in esame sono poi suddivisi in:

e) Occupati, ovvero coloro che possiedono un’occupazione per la quale ricevono una retribuzione o un profitto;

f) Frequentanti, ovvero studenti.

Nel presente studio sono stati presi in esame i valori degli spostamenti relativi ai comuni di Pontedera e Ponsacco, essendo questi i due principali centri che si trovano lungo il percorso da noi considerato della S.R.T.439 “Sarzanese-Valdera”

generatori del maggior numero di spostamenti (come evidenziato nei paragrafi precedenti). Sono stati considerati i movimenti in uscita ed in entrata in relazione ai restanti comuni della provincia e delle altre località, in funzione del mezzo di trasporto usato, senza distinzione di professione, fascia oraria o tempo impiegato.

E’ stato considerato anche il flusso interno ai comuni, questo poiché è ragionevole

ritenere che buona parte di tale flusso si svolga sulla S.R.T.439. I dati raccolti

sono di seguito riportati.

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Autobus Auto Treno Altro TOTALE

Firenze 4 116 237 33 390

Livorno 3 59 28 13 103

Lucca 19 76 11 6 112

Pisa 239 2610 719 337 3905

Pistoia 0 23 1 6 30

Siena 1 7 6 2 16

Altre 0 0 6 1 7

TOTALE 266 2891 1008 398 4563

Tabella 1.1 – Movimenti in uscita dal comune di Pontedera verso le rimanenti località della provincia e le altre province

Autobus Auto Treno Altro TOTALE

Firenze 22 82 99 13 216

Livorno 13 150 83 17 263

Lucca 9 105 32 6 152

Pisa 3742 5904 810 647 11103

Pistoia 0 25 0 3 28

Altre 1 9 18 1 29

TOTALE 3787 6275 1042 687 11791

Tabella 1.2 – Movimenti in entrata nel comune di Pontedera dai restanti comuni della provincia

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Movimenti in uscita dal comune di Pontedera

0 500 1000 1500 2000 2500 3000

Autobus 4 3 19 239 0 1 0

Auto 116 59 76 2610 23 7 0

Treno 237 28 11 719 1 6 6

Altro 33 13 6 337 6 2 1

Firenze Livorno Lucca Pisa Pistoia Siena Altre

Movimenti in entrata nel comune di Pontedera

0 2000 4000 6000 8000

Autobus 22 13 9 3742 0 1

Auto 82 150 105 5904 25 9

Treno 99 83 32 810 0 18

Altro 13 17 6 647 3 1

Firenze Livorno Lucca Pisa Pistoia Altre

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Numero Percentuale A piedi 2968 31%

Autobus 853 9%

Auto 3730 40%

Altro 1851 20%

TOTALE 9402 100%

Tabella 1.3 – Movimenti interni al comune di Pontedera

Movimenti interni al comune di Pontedera

A piedi 31%

Autobus Auto 9%

40%

Altro 20%

Dalle precedenti tabelle si rileva una grande quantità di movimenti che riguardano il comune di Pontedera e che comunque possono ritenersi concentrati nella cittadina. Questo si spiega col fatto che Pontedera riveste un ruolo di centralità in riferimento alle attività lavorative, di studio ed anche di attrattiva per il tempo libero.

Dalla Tabella 1.1 si vede che circa il 63% degli spostamenti sono effettuati in

auto, il 22% in treno e riguardano in massima parte località estranee alla porzione

di territorio in cui è situata la S.R.T.439.

(18)

Dalla Tabella 1.2 si vede che la maggioranza dei movimenti di entrata in Pontedera è originata da comuni della provincia di Pisa (94%); di questi il 53%

avviene in auto mentre il 34% in autobus. Il collegamento tra Pontedera e i restanti comuni avviene in buona parte attraverso la S.R.T.439 che quindi risulta, in certi periodi della giornata, congestionata dal traffico. Come riprova di una continua crescita dal 1991 ad oggi dei flussi interessanti la città di Pontedera, sono di seguito riportati i dati provenienti da uno studio commissionato dal Comune di Pontedera alla soc.Tages; studio che paragona i volumi di traffico misurati nel 1996 con quelli misurati nel 2003 su 13 stazioni di monitoraggio.

Sono stati misurati i flussi in un arco orario che va dalle 17:00 alle 20:00. I veicoli sono stati suddivisi in tre categorie: leggeri (auto, veicoli commerciali, ecc), pesanti (autocarri, autobus, ecc) e due ruote (bici, moto).

Per valutare in modo più analitico il livello di attrazione/generazione di domanda

della città e confrontarlo con la precedente indagine del PGTU sono stati elaborati

i dati relativi alle sole sezioni di rilevamento poste al cordone della città (7

sezioni) che costituiscono un sottoinsieme del totale delle sezioni di monitoraggio

(13 sezioni).

(19)

Figura 1.3

(20)

Grafico 1.7

(21)

Tabella 1.4

(22)

Grafico 1.8

(23)

Figura 1.4

(24)

Tabella 1.5

(25)

Le evidenze riscontrate sono le seguenti:

Nella fascia oraria di punta serale (17:00÷20:00) nelle 13 stazioni di monitoraggio sono stati rilevati complessivamente in transito oltre 47000 veicoli. La composizione complessiva del flusso veicolare è risultata la seguente: leggeri 6%, pesanti 2%, due ruote 2%;

Dal confronto del totale veicoli transitanti nel 2003 (mese di Aprile) rispetto al 1996 (mese di Maggio) si registra un incremento del 7%. Il maggior incremento è stato per i veicoli leggeri con un +12%;

In sintesi, nella fascia di punta serale presa a riferimento, la più significativa rispetto all’arco orario giornaliero, si registra un elevato livello di traffico diffuso generalmente sull’intera rete stradale urbana, che segna inoltre un marcato incremento rispetto ai volumi di traffico misurati nel 1996;

Nelle sette sezioni poste al cordone della città, l’incremento di traffico del 2003 rispetto al 1996 è stato ancora più elevato con un +15% rispetto al valore medio di incremento registrato dal complesso delle 13 sezioni (+7%);

L’incremento dei flussi è stato registrato sia per gli spostamenti attratti (ingresso +14%) che per gli spostamenti generati verso l’esterno (uscite +17%). Questo risultato evidenzia pertanto un notevole incremento generalizzato del livello di attrazione/generazione della città;

Il flusso di traffico che ha registrato il maggior incremento è stato sulla S.R.T.439 (sezione 2) dove gli ingressi in direzione della città sono aumentati del 38% e le uscite del 72%. Un’altra sezione con un significativo incremento è la S.S 67 Tosco-Romagnola Est (sezione 1) che ha registrato rispettivamente +26% per gli ingressi in città e +35% per le uscite;

Non si sono rilevate sezioni che sia in ingresso che uscita registrino un decremento.

Quindi, a conclusione di quest’analisi riguardante il traffico attratto/generato dalla

città di Pontedera, si evince un sostanzioso aumento su tutta la rete stradale, in

special modo sulla S.R.T.439 e la S.S.67.

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Autobus Auto Treno Altro TOTALE

Firenze 0 31 69 5 105

Livorno 17 34 10 3 64

Lucca 8 14 2 0 34

Pisa 669 2167 181 293 3310

Pistoia 0 6 0 0 6

Siena 1 0 1 0 2

TOTALE 695 2262 263 301 3521

Tabella 1.6 – Movimenti in uscita dal comune di Ponsacco verso le rimanenti località della provincia e le altre province

Autobus Auto Treno Altro TOTALE

Firenze 0 11 5 3 19

Livorno 0 39 1 1 41

Lucca 0 10 5 2 17

Pisa 76 1101 9 79 1265

Altre 2 9 0 2 13

TOTALE 78 1170 20 87 1355

Tabella 1.7 – Movimenti in entrata nel comune di Ponsacco dai restanti comuni della provincia e dalle altre province

(27)

Movimenti in uscita dal comune di Ponsacco

0 500 1000 1500 2000 2500

Autobus 0 17 8 669 0 1

Auto 31 34 24 2167 6 0

Treno 69 10 2 181 0 1

Altro 5 3 0 293 0 0

Firenze Livorno Lucca Pisa Pistoia Siena

Movimenti in entrata nel comune di Ponsacco

0 200 400 600 800 1000 1200

Autobus 0 0 0 76 2

Auto 11 39 10 1101 9

Treno 5 1 5 9 0

Altro 3 1 2 79 2

Firenze Livorno Lucca Pisa Altre

(28)

Numero Percentuale A piedi 671 24%

Autobus 372 13%

Auto 1280 45%

Altro 509 18%

TOTALE 2832 100%

Tabella 1.8 – Movimenti interni al comune di Ponsacco

Movimenti interni al comune di Ponsacco

A piedi 24%

Autobus 13%

Auto 45%

Altro 18%

I flussi in uscita dal comune di Ponsacco sono prevalentemente costituititi da spostamenti in auto (64%); segue l’uso dell’autobus (19%) e del treno (7%), flussi diretti in larga misura verso altri comuni della provincia. L’unica possibilità di prendere il treno è d’altronde la cittadina di Pontedera collegata con Ponsacco con la S.R.T. 439, come già detto, ma anche gli spostamenti in auto o autobus verso i comuni limitrofi interessano in larga misura tale strada.

Per quanto riguarda poi i flussi in entrata dai dati riportati nella Tabella 1.7 si può

rilevare una percentuale molto alta (81%) di spostamenti in auto provenienti dai

comuni del resto della provincia, che conferma quanto riportato.

(29)

1.3 Le aree di attrazione commerciale

L’attività commerciale costituisce una delle componenti più importanti del settore terziario. Il territorio della provincia di Pisa è scomponibile in varie aree di gravitazione commerciale facenti capo ai centri che esercitano su di esse effetti di attrazione sotto forma di scambi commerciali interessanti la zona. L’estensione e l’importanza di queste aree di gravitazione commerciale sono in stretta correlazione con le dimensioni del centro cui fanno capo. Relativamente ai criteri di classificazione dei centri commerciali è importante considerare che tutti i beni ed i servizi si prestano ad essere raggruppati in base al criterio della frequenza degli acquisti da parte dei consumatori.

I servizi ed i beni che sono oggetto di acquisti ad altissima frequenza, addirittura con incidenza quotidiana, vengono offerti anche nei più minuti centri abitati perché essi fanno parte di un mercato che, data la frequenza, non ammette sensibili distanze da affrontare da parte degli acquirenti. A questo caso si riferiscono soprattutto i generi alimentari ed i beni di consumo corrente. Man mano che l’analisi si sposta verso categorie di beni e di servizi per i quali la frequenza degli acquisti tende progressivamente a diminuire, gli impianti distributivi scompaiono dai minuti centri abitati e dai piccoli insediamenti residenziali e si concentrano in centri di maggiore importanza i quali, esercitando i loro effetti di attrazione su un’ampia zona gravitazionale, sono in grado di servire un mercato di più vaste dimensioni con una domanda qualitativamente più articolata.

Premesso questo, se consideriamo tutti quei centri abitati che gravitano nel

“bacino di influenza” della S.R.T. 439 “Sarzanese-Valdera”, possiamo affermare

che Pontedera intrattiene rapporti con un’area notevolmente vasta nell’ambito

della provincia e che per diverse funzioni ha una maggiore forza di attrazione

dello stesso capoluogo provinciale. Con riferimento all’area commerciale di

Pontedera, pertanto, si devono individuare i comuni influenzati dall’attività

commerciale della città, nel senso che su di essa converge quella quota di

domanda di beni che non può essere soddisfatta, per ovvi motivi, dalle strutture

commerciali operanti in questi centri. L’area di attrazione (Figura 1.5) è risultata

(30)

composta dai seguenti 18 comuni: Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme, Castelfranco di Sotto, Chianni, Crespina, Laiatico, Lari, Lorenzana, Montopoli, Palaia, Peccioli, Ponsacco, Santa Maria a Monte, Terricciola e Vicopisano. Si tratta di un’area comprendente più di 100.000 abitanti che uniti a quelli del comune di Pontedera rappresentano circa il 35% della popolazione dell’intera provincia. Per avere un quadro ancora più completo dei movimenti, è interessante soffermarsi ancora sull’analisi del pendolarismo verso Pontedera. Nei tratti intermedi fra Pisa e Pontedera, il pendolarismo avviene sfruttando prevalentemente il mezzo pubblico su gomma ed il mezzo privato, dato che l’esiguo numero di fermate nelle stazioni minori e la breve distanza scoraggia l’uso del treno. I tratti che presentano la massima intensità di linee di autobus si hanno tra Pontedera e Pisa e fra Pontedera e Ponsacco: sono infatti i percorsi obbligati per i pendolari provenienti da zone che gravitano fortemente sul centro pontederese: è ovvio, ad esempio, che tutto il traffico proveniente dalla Valdera deve passare per Ponsacco. Anche i tratti che collegano Pontedera con le zone situate a nord e ad est presentano una certa intensità: in particolare, a nord fino a Calcinaia e Bientina, e ad est fino a San Miniato.

Appare evidente quindi, che tutti quei contatti di natura commerciale, più o meno

biunivoci che Pontedera ha instaurato con i vari comuni, uniti a tutti gli

spostamenti a carattere pendolare, vanno a gravare sulle vie di comunicazioni

esistenti; tra queste la S.R.T. 439 è una delle più sfruttate quotidianamente. Tale

situazione richiede necessariamente una verifica (come di seguito effettuata) dei

livelli di servizio di quest’infrastruttura considerata inadeguata e pertanto

qualitativamente insufficiente per garantire una buona circolazione dei mezzi.

(31)

Figura 1..5– L’area di attrazione commerciale

(32)

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