• Non ci sono risultati.

In Figura 5 uno schema della rete primaria

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "In Figura 5 uno schema della rete primaria"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

TESI DI LAUREA RELATORI: Prof. Valerio CUTINI, Prof. Fabio FANTOZZI, Prof. Alessandro SANTUCCI CANDIDATO: Paolo BIAGIOTTI Università di Pisa - Scuola di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Edile ArchitetturaPATRIMONIO INTELLIGENTE. UN MODELLO DIGITALE PER L'EFFICIENZA NELLA GESTIONE DELL'EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA A PISTOIA

8

TELERISCALDAMENTO

SCHEMA DI RETE IN PIANTA - scala 1:2000 TABELLA DEI PREDIMENSIONAMENTI

IPOTESI DI LOCALIZZAZIONE DELLA CENTRALE DI TELERISCALDAMENTO

RETE DI TELERISCALDAMENTO

Una rete di teleriscaldamento è alimentata da una cen- trale in cui si concentra la produzione del calore e da cui si diparte una rete composta da un circuito di mandata e uno di ritorno tramite i quali il fluido termovettore rag- giunge le utenze presso cui è installato uno scambiatore che trasferisce il calore della rete primaria alla rete inter- na all’edificio.

In Figura 5 uno schema della rete primaria.

In Figura 6 uno schema dell’incontro dei circuiti primario e secondario presso l’edificio.

In Figura 7 uno schema di sottostazione a basamento TechnoSystem, idonea per impianti di media e grande potenza (>2000kW).

TELERISCALDAMENTO IN ITALIA

da: Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A., Valutazione del Potenziale nazionale di applicazio- ne della Cogenerazione ad alto rendimento e del Teleriscaldamento efficiente, 2015

La tecnologia del Teleriscaldamento è molto diffusa nel Nord Europa da decenni e anche in Italia esistono esempi di realtà consolidate e nuove iniziative che ne incrementano la diffusione.

La totalità delle reti nel paese si trova al centro-nord, in particolare tra Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige; esistono circa 200 reti in 150 Comuni, alimentate per lo più da fonti fossili. Gli impianti a energie rinnovabili si trovano soprattutto in Trentino Alto Adige e Toscana, in cui si ha disponibilità rispettivamente di biomassa (legno e cippato) ed enegia geotermica.

In Figura 8 la distribuzione geografica della volumetria teleriscaldata in Italia (anno 2013) In Figura 9 la distribuzione geografica dell’estensione della rete di teleriscaldamento (anno 2013)

In Figura 10 l’andamento della volumetria e dell’estensione della rete di teleriscaldamento, si vede come nel corso degli anni si sia avuto un incremento costante nell’installazione e nell’e- stensione delle reti, anche su impulso della normativa, come la Direttiva 2012/27/UE, che inco- raggiano e incentivano questo tipo di soluzioni per ragioni di riduzione delle emissioni nocive e di risparmio ed efficientamento energetico.

In Figura 11 la distribuzione geografica delle reti di TLR (efficienti e non) con indicazione dell’e- nergia termica da esse utilizzata (anno 2013)

In Figura 12 la distribuzione geografica dell’energia termica erogata da TLR – Suddivisione per settore prevalente (anno 2013)

In Figura 13 la distribuzione geografica dell’energia termica prodotta da impianti asserviti a reti di teleriscaldamento – Suddivisione per fonte di alimentazione principale (anno 2013)

Edificio Anno

Costruzione

Anno Ultima Ristrutturazione

Significativa

Numero alloggi

Classi Energetiche

Alloggi

Valore

Energetico Medio Edificio [kWh/(m2·anno)]

Superficie Riscaldata

[m2]

Cubatura [m3]

Fabbisogno Riscaldamento

[kW]

C

(Consumo pe- riodo di punta)

[l]

Qt

(Calore totale)

[kCal]

Qh

(Calore orario)

[kCal/h]

Fabbisogno Acqua Calda Sanitaria [kW]

Qa

(Calore da accumulare)

[kCal]

Volume bollitore

[l]

Fabbisogno totale

(Riscaldamento + ACS)

[kW]

Castel dei Guidi 1 1958 12 648 1814 54 2964 74100 21171 25 42343 941 79

Castel dei Guidi 5 1958 9 410 1148 34 2223 55575 15879 18 31757 706 53

Castel dei Guidi 7 1958 9 459 1285 39 2223 55575 15879 18 31757 706 57

Valiani 1-3-5 1974 41 G 152 3230 9044 271 8528 213200 60914 71 121829 2707 342

Torre1 1985 2006 36 F 107 2820 7896 237 7488 187200 53486 62 106971 2377 299

Torre2 1985 2006 14 G 180 1058 2962 89 3276 81900 23400 27 46800 1040 116

Case Basse 1985 2006 16 G 266 1130 3164 95 3744 93600 26743 31 53486 1189 126

Triangolo 1986 48 G 175 3997 11192 336 9360 234000 66857 78 133714 2971 413

Stecca 1987 2008 60 E/F 114 4061 11371 341 11700 292500 83571 97 167143 3714 438

Certosa 1990 35 E/G 152 2056 5757 173 7280 182000 52000 60 104000 2311 233

Certosa Nuova 2007 39 F/G 147 2357 6600 198 8112 202800 57943 67 115886 2575 265

Polo Urbano 1994 2010 51 D/E/F/G 119 5560 15568 467 9945 248625 71036 82 142071 3157 549

Stecca Emergenze 1996 15 G 191 1198 3354 101 3510 87750 25071 29 50143 1114 130

12Alloggi 2013 12 B/C 57 743 2080 62 2964 74100 21171 25 42343 941 87

17Alloggi 2013 17 B/C/D 57 1066 2985 90 3978 99450 28414 33 56829 1263 123

TOTALE 414 30793 86220 2587 87295 623536 723 1247071 3310 = 3,3MW

C S

90÷120°C

60÷70°C

Sonda esterna

Miscelatore di portata Contatore

di calore

Centralina di regolazione

Pompa di circolazione Valvola di

intercettazione

Scambiatore Valvola di

regolazione

°C

Area agricola tra via Tangenziale Est, via Castel dei Guidi, via Carota e Molina In Figura 1 un estratto del Regolamento Urbanistico del Comune di Pistoia, - Tavo- la 65 Destinazioni d’uso del suolo e mo- dalità d’intervento nelle aree di pianura e nelle aree urbane di montagna e collina, nell’area agricola individuata come ido- nea per l’installazione della Centrale di Teleriscaldamento.

Le Figure 2, 3 e 4 costituiscono un estrat- to di Planimetrie Catastali ricavate dal sito web Geoscopio della Regione Tosca- na con individuazione delle particelle.

Tramite visura si è ricavato come l’area sia divisa tra particelle di proprietà pubblica ed altre private.

2 3

4

7 6

5

8 9 10

13 12

11

1

QUARTIERE LE FORNACI

IPOTESI DI RETE DI TELERISCALDAMENTO

Riferimenti

Documenti correlati

La valutazione della qualità del servizio erogato da Areti spa si può avvalere per la prima volta dei risultati di un monitoraggio indipendente e sufficientemente corposo, compiuto

Rete TPL Ferro Rete TPL Metro Rete TPL Tram Rete TPL Corridoio Rete Viaria Rete Ciclabile. FEBBRAIO

bastion host perché unici visibili (e attaccabili) dalla rete esterna I server della DMZ sono detti. bastion host perché unici visibili (e attaccabili) dalla rete esterna

La rete funzionale Hub e Spoke deve integrare tutte le strutture coinvolte nell’assistenza al paziente, non solo per la garanzia della tempestività e il livello tecnologico

I CIR sono strutture operative che agiscono su mandato del CNT per i programmi di carattere nazionale, quali: Trapianto di organi in riceventi pediatrici,

Il progetto Sicur@Mente in rete pone l’accento sull’u- so sicuro, sano, corretto e consapevole delle nuove tecnologie digitali, di Internet e dei Social Network e vede

Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta IPASVI - Federazione Italiana Collegi Infermieri AIOM - Associazione Italiana Oncologia Medica Sezione Piemonte e Valle

Esprimo il mio consenso al trattamento dei dati personali, secondo il Decreto Legislativo 196 del 2003 relativamente a future informazioni di carattere istituzionale e formativo