Ringraziamenti
Questa tesi è stata possibile grazie all'estrema disponibilità del prof.
Davide Caramella che ci ha dato la possibilità di effettuare gratuitamente le TAC presso la struttura ospedaliera Santa Chiara di Pisa. Inoltre, ma forse non se lo ricorderà, ha lanciato un'idea che ci ha dato lo spunto per inventare il sistema delle cassette sovrapposte che ci ha fatto risparmiare tantissimo tempo. Senza di lui questa tesi sarebbe stata pronta fra tre anni.
Ringrazio anche tutti i tecnici che hanno impiegato un po' delle loro pause pranzo per fare le TAC ai “nostri morti”: in particolare Davide Giustini, Fabio Paolicchi e Barbara Lonardi, che si sono dimostrati disponibili e ci hanno sopportato per i lunghi mesi in cui li abbiamo tartassati.
Il prof. Formicola che ormai tre anni fa ha proposto a me e Nico di fare una tesi in biomeccanica; ricordo ancora il sorriso che mi si aprì da orecchio a orecchio. Se avessi saputo quanta fatica e impegno mi sarebbe costato fare questa tesi forse avrei sorriso un po' meno, ma si sa che la fatica e l'impegno sono direttamente proporzionali alla soddisfazione.
La dott.ssa Brigitte Holt che dall'America è volata a Pisa per accompagnarci e guidarci in questa lunga impresa; per la pazienza nel rispondere a tutte le e-mail che le ho spedito; per aver letto e corretto in italiano tutto quello che ho scritto e riscritto; e per essersi impegnata a risolvere tutti gli innumerevoli problemi che abbiamo incontrato strada facendo.
Il prof. Gino Fornaciari che si è prodigato inizialmente per fornirci del materiale osteologico (che poi sfortunatamente si è rivelato insufficiente) e una macchina radiologica; e per averci infine introdotto al fantastico (e veloce) mondo delle TAC presentandoci il prof. Caramella.
Il dott. Alessandro Canci per avermi dato la possibilità di studiare il materiale di Olmo di Nogara; per avermi dato consigli utilissimi per la tesi; per le foto che mi ha portato; e soprattutto per l'interesse che ha
mostrato nei confronti delle nostre tesi.
Stephen Schlecht dell'Ohio State University per essersi dimostrato interessato al mio studio, per avermi fornito il poster del suo lavoro e avermi dato utili indicazioni bibliografiche.
Tutte le ragazze e i ragazzi (in verità solo uno) di Padova che ci hanno accolto nel loro laboratorio, dato indicazioni sul materiale, fornito dati. In particolare vorrei ringraziare Elena e Chiara che ci hanno accolto la prima volta. Michael (spero si scriva così) e Letizia che ci hanno accolto la seconda volta con gran simpatia. Un ringraziamento un po' più grande a Letizia, per la sua amicizia e per la sua disponibilità, e perché l'ho tartassata negli ultimi tre mesi per avere informazioni sugli scheletri, riferimenti bibliografici ed altre cose.
Ringrazio anche i miei amici rispettivamente di Polveroni e de Il villaggio del pontile Leonardo e Matteo, che mi hanno aiutato nel comprendere la parte matematica e fisica della geometria delle sezioni.
Ringrazio la Soprintendenza ai Beni Archeologici del Veneto per il materiale. E i finanzieri che non mi hanno sequestrato le ossa.
Grazie a Nico che mi ha aiutato a fare il rilevamento delle entesi e per la compagnia. Grazie a tutti i miei amici naturalisti, mensunisti e lipuisti, nonché tutti i compagni di protesta “biologi e naturalisti in agitazione”.
Grazie alla Sala d'Arme Achille Marozzo che mi ha permesso di avere un'esperienza diretta nell'uso delle armi che mi è stata molto utile nella stesura della tesi.
Grazie a Sara per tante cose tra cui: essermi sempre accanto, avermi accompagnato a comprare i vestiti, venire con me in Germania, sopportare tutte le mie richieste su mostre e conferenze noiosissime, non commentare questi ringraziamenti, non essere in Sudafrica.
Infine grazie ai miei genitori che mi hanno sostenuto (economicamente e non) in questi cinque anni e mezzo (e che spero continueranno a farlo finché non troverò un lavoro).