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Un taxi per il futuro della mobilità urbana

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Academic year: 2022

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di An n a Do n a t i

In movim ento

Un taxi per il futuro della mobilità urbana

Lo sharing individuale è la chiave per innovare un servizio

“obsoleto”

come quello dei taxi

I taxisti sono di nuovo in sciopero. Il tribunale di Rom a, su ricorso di questi ultim i, sospende UberBlack, il servizio di noleggio con con ducente, m entre due anni fa era stato sospeso da un giudice di Milano UberPop. Con lo sviluppo del car sharing, car pooling, Uber, del noleggio con conducen te (Ncc), cambian o i servizi o erti agli utenti, le norme sono inadeguate e i taxisti vogliono più protezione. Si stanno discu- ten do nuove regole del settore – n on solo taxi e Ncc –an ch e per le altre innovazioni di servizio che van no regolate, m a per p romuoverle e allargarle. Prim a l’Autorità di Regolazione dei Trasporti e poi l’AntiTrust h ann o inviato una segnalazione al Parla- m ento per rivedere le regole per questi servizi vecchi e nuovi. Una proposta radicale è quella del senatore Walter Tocci, valente ex assessore alla m obilità del Comune di Rom a. Parte dalla con siderazione ch e il “taxi è obsoleto”, m a ha un grande futuro se saprà innovarsi insiem e alle nuove esperienze di condivisione del veicolo. Con queste novità n eanche il trasp orto pubblico potrà esentarsi da profonde innovazioni.

Nel testo si ragiona sulla vera “econom ia della condivisione” che per restare davvero sharing deve essere volontaria e solidale. «Altrim en ti il rischio - secondo Walter Tocci - è che dietro la p arola shar ing si n asconda il più abituale ‘sfruttamento del lavoro’ senza regole». La p roposta si articola in due fasi: la prim a, istituisce un nuovo servizio denominato TaxiPlus e la seconda a ronta i nuovi Servizi di Mobi- lità (SeMo). TaxiPlus supera la distinzione giuridica tra taxi e Ncc: l’utente è libero di chiam are il servizio più adegu ato, il con ducente non deve tornare in garage e si possono richiedere e realizzare servizi collettivi, non solo individuali. Le licenze non sono più vendute ma restituite al Comune una volta che l’operatore cessa l’attività e rim esse a ban do per nuovi operatori. La proposta Tocci a ronta la delicata question e del passaggio dalla situ azione attuale al nuovo servizio TaxiPlus: ritiene giusti cato un sostegno p ubblico, com e ricon osciuto dall’An titrust, che consenta alla categoria di prepararsi ad una radicale riconversione dell’organizzazione del lavoro.

Per quanto rigu arda i nuovi Servizi di Mobilità (SeMo) com e car pooling, car sharing, servizi a ch iam ata, si fa u na distinzione p recisa quelli con trasporto e condu- cente (SeMoTra) che o ron o servizi su p ercorsi essibili e quelli dei servizi di m obilità in condivisione di un m ezzo (SeMoCo). Nel caso dei servizi in condivisione (SeMoCo), che non sono soggetti ad autorizzazione am ministrativa, i Comuni possono de nire dei bandi pubblici di prestazioni, com’è avvenuto con l’esperienza pioniera di Milano e Roma per il car sharing.

Per il servizio con Trasporto (SeMoTra) è invece prevista un’autorizzazione amm inistrativa rilasciata a richiesta degli operatori, sulla base di un “progetto di m o- bilità” che de nisce le m odalità del servizio e le relative tari e. Per qu anto rigu arda la m ia esperien za all’intern o dell’Osser vator io Nazionale sulla Sharing Mobility p osso a ermare ch e ci vuole cautela nell’irrigidire la norm ativa su questi servizi in grande evoluzione e in novazione. Dopo un anno di lavoro, è nata una Road Map normativa che fa una ricognizione delle esigenze, delle opportunità m a anch e della necessità di de nire regole e strum en ti essen ziali, senza corn ici rigide che potrebbero lim itare l’o erta invece di promuoverla. Il confronto è aperto ed è inutile dire che le posizioni sono m olto distanti.

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