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Newsletter. luglio 2016

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Il presente documento è stato preparato da Tosetti Value S.I.M. S.p.a. autorizzata e regolamentata dalla Banca di Italia. 1 Il presente documento può essere distribuito a soggetti terzi esclusivamente previa nostra autorizzazione.

Newsletter

luglio 2016

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Contesto macroeconomico ……….pag. 3

Selezione strumenti finanziari ………..pag. 9

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L’espansione USA nei primi tre mesi del 2016 è stata rivista all’1,1% trimestrale annualizzato nella terza lettura, in lieve rallentamento dal +1.4% registrato tra ottobre e dicembre 2015.

L’economia è stata sostenuta da consumi (1.5%), investimenti residenziali (15.6%), spesa pubblica (1.3%) e commercio estero, mentre sono calati gli investimenti produttivi (-4.5%).

La domanda continua a trainare la crescita: le vendite al dettaglio a maggio sono cresciute dello 0,5% mensile dopo il +1.3% di aprile e la fiducia dei consumatori è ai massimi dallo scorso ottobre.

Tale ottimismo si riflette sul mercato immobiliare: le compravendite di case sul secondario sono aumentate (1.8%

mensile) per il terzo mese a maggio, ai massimi dal 2007.

Rispetto agli eccessi del periodo pre-2008, però, la crescita del real estate appare sostenibile alla luce dell’incremento annuo dei prezzi nelle 20 città principali, stabile al 5,4% anche ad aprile.

Appare ancora debole invece l’offerta, in quanto a maggio la produzione industriale è calata dello 0,4% dopo il +0.6% di aprile e gli ordini alle aziende sono diminuiti dell’1%.

Tuttavia, l’ISM Manifatturiero e il suo omologo relativo ai servizi a giugno sono saliti ai massimi rispettivamente da inizio 2015 e dallo scorso ottobre.

A giugno sono stati aggiunti 287.000 posti di lavoro (massimo da 8 mesi) e il tasso di disoccupazione si è attestato al 4.9%, in lieve aumento; i salari orari medi sono aumentati del 2,6% annuo.

I prezzi al consumo sono aumentati dell’1,1% annuo a maggio, ma la misura “Core” permane oltre il 2% da sette mesi, benchè il PCE Core – indice preferito della Fed – sia fermo all’1,6% da marzo.

La Fed, nonostante la solidità dell’economia interna, pare destinata a mantenere un atteggiamento prudente alla luce dei recenti avvenimenti internazionali.

Stati Uniti

Variazione trimestrale annualizzata del PIL USA , 2010 – marzo 2016.

Fonte: Federal Reserve Bank di St. Louis.

Numero di compravendite di abitazioni sul mercato secondario statunitense, 2007 – maggio 2016.

Fonte: Bloomberg.

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0 50 100 150 200 250 300 350 400

gen-11 apr-11 lug-11 ott-11 gen-12 apr-12 lug-12 ott-12 gen-13 apr-13 lug-13 ott-13 gen-14 apr-14 lug-14 ott-14 gen-15 apr-15 lug-15 ott-15 gen-16 apr-16

Dati al 30 giugno 2016

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Nel secondo trimestre il PIL dell’Area Euro dovrebbe aver subito un lieve rallentamento dal +0.6% dei primi tre mesi dell’anno, confermando la debolezza della ripresa in atto.

Benchè a maggio le vendite al dettaglio siano aumentate (+0.4% mensile) per il secondo mese, la fiducia dei consumatori si mantiene infatti ben al di sotto dei livelli di appena un anno fa.

Inoltre, il PMI Composite nel periodo aprile-giugno si è attestato mediamente a 53.1, minimo da fine 2014, nonostante l’aumento dell’1,1% mensile della produzione industriale ad aprile.

Il surplus commerciale ad aprile si è attestato a 27,5 miliardi di Euro, registrando le concomitanti flessioni annue di importazioni (5%) ed esportazioni (1%).

Continua, viceversa, il lento e graduale recupero del mercato del lavoro: la disoccupazione a maggio è scesa al 10,1% dal 10,2% di aprile grazie a 112.000 persone in meno in cerca di impiego.

In lentissima ripresa, complice il recente recupero delle materie prime su scala globali, appare anche l’inflazione, a giugno allo 0,1% annuo e per la prima volta da gennaio in territorio positivo.

La misura “Core”, che esclude cibo ed energia, si mantiene tuttavia ben al di sotto dell’obiettivo BCE del 2% e a giugno si è attestata allo 0,9% annuo appena, poco oltre lo 0,8% di maggio.

Lo stimolo BCE si riflette anche sul credito al settore privato, cresciuto dell’1,3% tendenziale a maggio, in accelerazione dall’1,1% di aprile e incremento massimo dal 2011.

L’espansione monetaria, consistente oggi di 80 miliardi mensili di acquisti di bond, potrebbe essere aumentata nei prossimi mesi alla luce della debolezza dell’inflazione e dei recenti eventi globali.

Il 23 giugno, infatti, il popolo inglese ha deciso di lasciare l’UE:

si apre pertanto una fase di estrema incertezza potenzialmente in grado di rallentare consumi e investimenti.

Europa

Indice sulla fiducia dei consumatori dell’Area Euro, 2010 – giugno 2016.

Fonte: Bloomberg.

Variazione annua del credito al settore privato europeo, 2012 –maggio 2016.

Fonte: Banca Centrale Europea.

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Secondo gli economisti interpellati da Bloomberg, nel periodo aprile- giugno l’espansione cinese dovrebbe aver subito un ulteriore – ancorchè lieve – rallentamento dal 6,7% annuo del primo trimestre.

Tali stime trovano conferma nei più recenti dati sull’offerta: a maggio, la produzione industriale è cresciuta del 6% appena, ritmo identico a quello di aprile ma sotto la media dei tre mesi precedenti.

Inoltre, gli investimenti fissi non rurali nei primi 5 mesi dell’anno sono aumentati del 9,6% tendenziale, ritmo minimo da maggio 2000, prima che la Cina entrasse nel WTO.

Il rallentamento pare destinato a proseguire: l’indice PMI Manifatturiero a giugno si è attestato a 48.6, minimo da febbraio e sotto quota 50 per il 16esimo mese.

Anche la domanda mostra segni di ridimensionamento, come sottolineato dalle vendite al dettaglio, la cui espansione annua a maggio è stata del 10%, minimo da aprile 2015.

Nei primi 5 mesi del 2016, le compravendite di immobili e i nuovi cantieri edili sono tuttavia cresciuti del 33% e del 20% annuo, sostenuti dall’espansione fiscale e monetaria decisa da Pechino.

La debolezza globale si riflette sul surplus commerciale, a maggio sceso a 49 miliardi di Dollari dai 57 miliardi di un anno prima per le flessioni di esportazioni (-4.1% annuo) e importazioni (-1.4%).

L’inflazione al consumo cinese a maggio è tornata a flettere, attestandosi al 2% annuo dopo essere rimasta stabile al 2,3% per i tre mesi precedenti, ben al di sotto dell’obiettivo del 3,5%.

Ulteriori misure di stimolo monetario appaiono tuttavia improbabili alla luce dell’elevatissimo indebitamento complessivo del Paese, oggi pari al 230% del PIL.

Il FMI, in tal senso, ha avvertito le autorità cinesi circa la necessità di intervenire per arginare l’eccessivo indebitamento, e stima che il 7% del credito totale sia da considerarsi deteriorato.

Cina

Variazione cumulata annua degli investimenti fissi non rurali cinesi, 2007 – maggio 2016.

Fonte: Bloomberg.

Inflazione al consumo (blu) e alla produzione (rosso) in Cina, 2010 – maggio 2016.

Fonte: Bloomberg.

Dati al 30 giugno 2016

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La Banca Centrale brasiliana stima una flessione dal PIL locale pari al 3,5% nel 2016 dopo il -3.8% dell’anno passato.

La profonda recessione in atto pare in via di stabilizzazione: le vendite al dettaglio ad aprile sono calate del 6,7% annuo, ma la fiducia dei consumatori è in lieve recupero da due mesi.

Inoltre, la produzione industriale è calata del 7,8% anno ad aprile dopo il -6.7% di marzo, ma il PMI Manifatturiero a giugno è salito a 43.2 dal 41.6 di un mese prima.

L’inflazione al consumo a maggio si è infine attestata al 9,3%

annuo, livello non dissimile da quello di aprile benchè ancora lontanissimo dal range obiettivo di Brasilia (2.5%-6.5%).

L’Autorità Monetaria carioca non pare pertanto intenzionata ad abbassare nel breve il tasso di riferimento, oggi il più elevato tra le principali economia mondiali al 14,25%.

Tra aprile e giugno la terza economia asiatica dovrebbe, secondo le stime degli analisti internazionali, essere cresciuta del 7.5% dopo il +7.9% dei tre mesi precedenti.

Ad aprile, la produzione industriale indiana è tornata a flettere – dello 0,8% annuo - dopo due incrementi consecutivi ma il PMI Manifatturiero è salito per il secondo mese attestandosi a 51.7.

Il deficit commerciale, inoltre, a maggio è salito a 6.3 miliardi di Dollari dai 4.8 miliardi di aprile ma le esportazioni sono diminuite dello 0,8% annuo appena, dato migliore da fine 2014.

Continua il recupero dell’inflazione al consumo, a maggio attestatasi al 5,8% annuo, massimo dal maggio 2014 e sostanzialmente in linea con l’obiettivo del 6%.

Dopo la decisione dell’attuale Governatore Rajan di non presentarsi per un secondo mandato, tuttavia, le future decisioni della Reserve Bank of India appaiono incerte.

Paesi Emergenti – Brasile e India

Variazione annua delle vendite al dettaglio (blu, sinistra) e indice sulla fiduca dei consumatori (verde, destra) brasiliani , 2011 – maggio 2016.

Fonte: Bloomberg.

Inflazione al consumo indiana, 2013 – maggio 2016.

Fonte: Bloomberg.

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I principali indicatori

Fonti:

PIL e Inflazione : FMI, Eurostat (Europe), Bureau of Labor&Economic Statistics (Usa), Office for National Statistics (Uk), Statistics Bureau of Japan (Japan) Fonte altri dati = Bloomberg

Crescita PIL

in tln USD-apr 2016 2011 2012 2013 2014 2015 stima 2016¹ Inflazione 2011 2012 2013 2014 2015 stima 2016¹

USA (17,95) 1,7% 2,2% 1,9% 2,4% 2,4% 1,9% USA 3,0% 2,1% 1,5% 1,6% 0,1% 1,3%

Area Euro (11,54) 1,6% (0,5%) (0,5%) 0,8% 1,6% 1,5% Area Euro 2,7% 2,5% 1,4% 0,4% 0,0% 0,3%

Giappone (4,12) (0,8%) 2,0% 1,5% 0,1% 0,5% 0,5% Giappone (0,2%) 0,0% 0,3% 2,8% 0,8% 0,0%

Gran Bretagna (2,85) 0,9% (0,2%) 1,8% 2,8% 2,2% 1,8% Gran Bretagna 4,2% 2,8% 2,6% 1,5% 0,0% 0,7%

Cina (10,98) 9,2% 7,8% 7,7% 7,4% 6,9% 6,5% Cina 5,5% 2,7% 2,7% 2,0% 1,4% 2,0%

Brasile (1,77) 2.7% 0,9% 2,3% 0,1% (3,8%) (3,5%) Brasile 6,5% 5,4% 6,1% 6,3% 9,0% 8,6%

Russia (1,32) 4,1% 3,4% 1,3% 0,5% (3,7%) (0,8%) Russia 8,5% 5,1% 6,7% 7,8% 15,5% 7,4%

India (2,09) 7,6% 4,7% 5,0% 7,3% 7,4% 7,7% India 8,9% 9,3% 6,8% 6,6% 5,0% 5,3%

Corea del Sud (1,37) 3,6% 2,0% 2,7% 3,3% 2,6% 2,6% Corea del Sud 4,4% 2,2% 1,2% 1,3% 0,7% 1,1%

Sudafrica (0,31) 3,1% 2,6% 2,0% 1,5% 1,3% 0,5% Sudafrica 5,1% 5,7% 5,8% 6,1% 4,6% 6,7%

Hong Kong (0,31) 5,0% 1,4% 3,0% 2,2% 2,4% 1,5% Hong Kong 5,3% 4,1% 4,3% 4,3% 3,0% 2,5%

Singapore (0,29) 5,1% 1,3% 3,6% 2,8% 2,0% 1,8% Singapore 5,1% 4,6% 2,4% 1,1% (0,5%) (0,4%)

Mondo (73,17) 3,8% 3,2% 3,4% 3,4% 3,1% 3,2%

Dati al 30 giugno 2016

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Tassi di interesse 31/12/2011 2012 2013 2014 2015 30/06/2016 Rendimento titoli 10

anni 31/12/2011 2012 2013 2014 2015 30/06/2016

USA 0,25% 0,25% 0,25% 0,25% 0,50% 0,50% USA 1,88% 1,76% 3,03% 2,17% 2,27% 1,47%

Area Euro 1,00% 0,75% 0,25% 0,05% 0,05% 0,00% Area Euro (Germania) 1,83% 1,32% 1,93% 0,54% 0,63% -0,13%

Giappone 0,10% 0,10% 0,10% 0,10% 0,10% 0,10% Giappone 0,99% 0,79% 0,74% 0,33% 0,27% -0,22%

Gran Bretagna 0,50% 0,50% 0,50% 0,50% 0,50% 0,50% Gran Bretagna 1,98% 1,83% 3,02% 1,76% 1,96% 0,87%

Cina 6,56% 6,00% 6,00% 5,60% 4,35% 4,35% Cina 3,40% 3,60% 4,60% 3,70% 2,90% 2,90%

Brasile 11,00% 7,25% 10,00% 11,75% 14,25% 14,25% Brasile 11,10% 8,50% 12,80% 11,70% 16,50% 12,10%

Russia 8,00% 8,25% 8,25% 8,25% 8,25% 8,25% Russia 6,00% 2,70% 4,60% 5,10% 5,10% 5,10%

India 8,50% 8,00% 7,75% 8,00% 6,75% 6,50% India 8,60% 8,10% 8,80% 7,90% 7,80% 7,50%

Corea del Sud 3,25% 2,75% 2,50% 2,00% 1,50% 1,25% Corea del Sud 3,80% 3,20% 3,60% 2,60% 2,10% 1,50%

Sudafrica 5,50% 5,00% 5,00% 5,75% 6,25% 7,00% Sudafrica 8,20% 6,80% 7,90% 8,00% 9,80% 8,80%

Hong Kong 0,50% 0,50% 0,50% 0,50% 0,75% 0,75% Hong Kong 1,50% 0,60% 2,30% 1,90% 1,40% 1,40%

Singapore 0,02% 0,03% 0,08% 0,08% 0,08% 0,08% Singapore 1,60% 1,30% 2,60% 2,30% 2,60% 1,90%

Tassi di cambio 31/12/2011 2012 2013 2014 2015 30/06/2016 Materie prime 31/12/2011 2012 2013 2014 2015 30/06/2016

Eur/Usd 1,3000 1,32 1,38 1,21 1,09 1,11 Petrolio² 98,83 91,82 98,42 53,27 37,04 48,33

Eur/Jpy 99,66 114,45 144,70 144,80 130,60 114,60 Oro³ 1563,70 1.675,35 1.205,65 1.184,86 1.061,47 1.322,20

Eur/Gbp 0,8340 0,812 0,830 0,777 0,737 0,83

USD/Jpy 76,99 86,62 105,26 119,84 120,20 103,19

Eur/Cny 8,17 8,22 8,32 7,51 7,05 7,38

Eur/Hkd 10,07 10,22 10,66 9,38 8,42 8,62

Eur/Inr 68,83 72,28 85,06 76,44 71,90 74,98

Eur/Sgd 1,68 1,61 1,74 1,60 1,54 1,49

Eur/Krw 1.503,55 1.403,83 1.447,04 1.323,82 1.277,38 1.280,42

Eur/Rub 41,67 40,31 45,22 70,22 78,07 71,14

Eur/Brl 2,42 2,71 3,25 3,20 4,30 3,57

Eur/Zar 10,47 11,19 14,51 13,98 16,82 16,27

I principali indicatori

² Prezzo per barile di petrolio WTI quotato al Nymex, espresso in Usd

³ Prezzo per oncia quotato al London Stock Exchange, espresso in Usd Fonti:

PIL e Inflazione : FMI, Eurostat (Europe), Bureau of Labor&Economic Statistics (Usa), Office for National Statistics (Uk), Statistics Bureau of Japan (Japan) Fonte altri dati = Bloomberg

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Selezione strumenti finanziari

Avvertenza: La selezione dei suddetti strumenti finanziari, predisposta dall’Ufficio Studi della Tosetti Value S.I.M. S.p.A., è indirizzata ad un pubblico indistinto e viene fornita a titolo meramente informativo. La stessa non costituisce nè è volta a fornire alcuna consulenza in materia di investimenti o raccomandazione, implicita o esplicita, ad intraprendere alcuna strategia o decisione di investimento in relazione ai medesimi, né, tantomeno, costituisce offerta, invito ad offrire, sollecitazione all’acquisto, alla vendita o alla sottoscrizione.

Una volta individuato l’indice su cui si voglia investire, le caratteristiche a cui prestare attenzione prima dell’acquisto dell’ETF sono:

liquidità (dimensione del fondo, spread denaro/lettera, volume degli scambi) commissioni (del fondo e di negoziazione)

tipologia di replica (fisica, da preferire, oppure sintetica) trattamento dei dividendi (accumulati o distribuiti)

La tabella che segue elenca, a titolo esemplificativo, una selezione di ETF di tipo azionario suddivisi per area geografica e di tipo obbligazionario suddivisi per tipologia che, al momento in cui è stato redatto il documento, presentavano le migliori caratteristiche sulla base dei suddetti criteri.

ETF Azionari

North America L Ishares S&P 500 Ucits Etf Di IE0031442068 North America L Powershares Eqqq Nasdaq-100 IE0032077012

Pan Europe L iShares Msci Europe-Acc IE00B4K48X80 Pan Europe L iShares Stoxx Europe 600 De DE0002635307 Pan Europe L iShares Euro Stoxx 50 IE00B53L3W79 Pan Europe L Spdr S&P Euro Dvd Aristocrat IE00B5M1WJ87

Pacific ex Japan Ishares Msci Ac Fe Ex-Japan IE00B0M63730 Pacific ex Japan Ishares Msci Em Asia IE00B5L8K969 Pacific ex Japan Lyxor Etf Msci Asiapac Ex Jp FR0010312124

Japan Ishares Msci Jpn Eur IE00B02KXH56

Japan HDG Ishares Msci Jpn Eur Hedged IE00B42Z5J44

Global Em Mkts Dbx S&P Select Frontier LU0328476410 Global Em Mkts Ishares Msci Emerging Market IE00B0M63177

Global L Ishares Core Msci World Ucit IE00B4L5Y983 Global L Spdr S&P Gl Dvd Aristocrats IE00B9CQXS71

ETF Obbligazionari

Corporate Usd Ishares Usd Corp Bnd IE0032895942

Corporate Usd Ishares Usd Short Dur Cp Bnd IE00BCRY5Y77

Corporate Euro Ishares Euro Corp Bnd Lc IE0032523478 Euro ex Finanziari Lyxor Ucits Etf Euro Corp Ex Financials FR0010814236

High Yield Euro Ishares Euro Hy Corp Bnd IE00B66F4759 High Yield Euro Spdr Euro High Yield Bond IE00B6YX5M31

Em Mkt Debt Lcl Ishares Em Local Gov Bnd IE00B5M4WH52 Em Mkt Debt Lcl Spdr Emerging Mkts Local Bd IE00B4613386 Em Mkt Debt Hard Ishares Jpm Usd Em Bnd IE00B2NPKV68

Asia Lcl Ishares Em Asia Lcl Gov Bnd IE00B6QGFW01

Government Bond Usd Ishares Usd Treasury Bnd 1-3 IE00B14X4S71 Government Bond Euro Lyxor High Rate Macro Weight FR0010820258

Dati al 30 giugno 2016

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ll presente documento, predisposto dall’Ufficio Studi della Tosetti Value S.I.M. Spa., ha contenuto esclusivamente informativo ed è destinato ad un pubblico indistinto. Lo stesso non intende costituire, né potrà essere interpretato come attività di consulenza in materia di investimenti, né raccomandazione implicita o esplicita da parte della Tosetti Value S.I.M. Spa ad intraprendere alcuna strategia o decisione di investimento, né, tantomeno, offerta, invito ad offrire, sollecitazione o messaggio promozionale finalizzato all’acquisto, alla vendita o alla sottoscrizione di strumenti e prodotti finanziari di qualsiasi genere. Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel servizio si basano su fonti ritenute affidabili e valutate in buona fede. Tosetti Value S.I.M. Spa non assume responsabilità circa la loro accuratezza e completezza e non può essere ritenuta responsabile né assume responsabilità alcuna sulle conseguenze finanziarie, fiscali o di altra natura che potrebbero derivare dall’utilizzo di tali informazioni da parte dei destinatari del presente documento. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel servizio sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione del documento, e non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con tali opinioni, previsioni o stime. Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento da parte di Tosetti Value S.I.M. Spa, senza alcun obbligo da parte di Tosetti Value S.I.M. Spa, di comunicare tali modifiche o di preavviso o di aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza distribuito. Il presente documento ed i relativi contenuti sono di esclusiva proprietà di Tosetti Value S.I.M. Spa e la riproduzione sotto qualsiasi forma, completa o parziale, non può avvenire senza la previa autorizzazione scritta di Tosetti Value S.I.M. Spa.

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