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INVESTMENT WEEKLY MERCATI AZIONARI 2 MERCATI OBBLIGAZIONARI, CURRENCY E COMMODITY 6 VARIABILI MACROECONOMICHE 8

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11 MAGGIO 2021

INVESTMENT WEEKLY

MERCATI AZIONARI 2 MERCATI OBBLIGAZIONARI, CURRENCY E COMMODITY 6 VARIABILI MACROECONOMICHE 8 SOTTO I RIFLETTORI 10 Trimestrali USA ed Eurozona

Direzione Financial Advisory | Markets Strategy

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MERCATI AZIONARI

La settimana passata, i principali listini azionari hanno mostrato un andamento decisamente positivo, con l’indice globale in rialzo dell’1,2%. I mercati sono stati ancora una volta influenzati in maniera significativa dal proseguimento della stagione delle trimestrali piuttosto che da sorprese macro, queste ultime non positive.

Negli Stati Uniti, l’andamento degli indici azionari è stato contrastante. Sebbene lo S&P500 abbia registrato un guadagno dell’1,2%, le vendite che hanno colpito i titoli tecnologici in settimana hanno condotto il Nasdaq a chiudere in ribasso del -1,5%. I dati macro pubblicati in settimana sono stati mediamente al di sotto delle attese degli economisti. L’ISM manifatturiero è sceso ad aprile a 60,7 punti, mentre le attese erano per una crescita a 65,0. Tuttavia, il segnale più negativo è stato rilasciato dal mercato del lavoro: l’employment report di aprile, pubblicato nella giornata di venerdì, ha mostrato una crescita degli occupati non agricoli di

“sole” 266 mila unità, un dato significativamente inferiore rispetto all’aumento di 978 mila unità atteso. Lo stesso tasso di disoccupazione è peggiorato di un punto percentuale, salendo al 6,1%. Un sostegno ai listini azionari è stato comunque dato dalla forte rilevazione del PMI dei servizi, che ad aprile è migliorato 64,7 punti, segnale dell’efficacia della campagna vaccinale e delle conseguenti riaperture.

In Europa, tutte le principali borse azionarie hanno sovraperformato l’indice globale.

La settimana tuttavia è iniziata con il segno meno dopo che il PMI manifatturiero dell’Eurozona di aprile ha mostrato un peggioramento a 62,9 punti dai precedenti 63,3. Tuttavia, come in America, anche in area euro il settore dei servizi ha registrato un recupero migliore delle attese, con la rilevazione finale del PMI che ha rivisto al rialzo la lettura preliminare, confermando il superamento della soglia dei 50 punti. Una spinta significativa alle quotazioni azionarie della settimana è stata data inoltre dalla crescita delle vendite al dettaglio di marzo del 12,0% a/a in Eurozona, un valore decisamente superiore rispetto alla contrazione del -1,5% di febbraio.

Nel Regno Unito, la BoE non ha apportato modifiche alla politica monetaria, come da attese, nonostante i membri abbiano notato segnali decisamente positivi di recupero economico, rivendendo al rialzo le stime di crescita del PIL per il 2021 (7,3%).

Settimana di forti guadagni per i mercati emergenti dell’America Latina, con l’indice di riferimento in rialzo del 6,0%. Sono rimasti più indietro gli emergenti asiatici, appesantiti dal ribasso registrato dalla borsa cinese (-0,8%), in una settimana in cui gran parte dei listini è rimasta chiusa per feste nazionali.

Indici azionari Div.* Valore 2019 2020 1 anno Ytd Ytd € Ultima sett.

MSCI ACWI USD 710 24,0% 14,3% 47,4% 9,9% 10,6% 1,2%

S&P 500 INDEX USD 4.233 28,9% 16,3% 46,9% 12,7% 13,4% 1,2%

NASDAQ COMPOSITE USD 13.752 35,2% 43,6% 53,1% 6,7% 7,4% -1,5%

S&P/TSX COMPOSITE CAD 19.473 19,1% 2,2% 31,3% 11,7% 18,1% 1,9%

S&P/ASX 200 INDEX AUD 7.081 18,4% -1,5% 32,0% 7,5% 10,3% 0,8%

NIKKEI 225 JPY 29.358 18,2% 16,0% 49,2% 7,0% 2,8% 1,9%

MSCI EURO EUR 147 22,0% -3,9% 30,4% 11,5% 11,5% 1,8%

DAX INDEX EUR 15.400 25,5% 3,5% 43,1% 12,3% 12,3% 1,7%

CAC 40 INDEX EUR 6.386 26,4% -7,1% 41,9% 15,0% 15,0% 1,9%

FTSE MIB INDEX EUR 24.612 28,3% -5,4% 42,7% 10,7% 10,7% 2,0%

IBEX 35 INDEX EUR 9.059 11,8% -15,5% 34,6% 12,2% 12,2% 2,8%

FTSE 100 INDEX GBP 7.130 12,1% -14,3% 20,1% 10,4% 13,7% 2,3%

MSCI EMERGING MARKET USD 1.349 15,4% 15,8% 50,4% 4,4% 5,1% 0,1%

MSCI AC ASIA x JAPAN USD 878 15,4% 22,5% 47,7% 4,1% 4,8% -0,7%

SHANGHAI COMPOSITE CNY 3.419 22,3% 13,9% 19,1% -1,6% 0,5% -0,8%

HANG SENG INDEX HKD 28.611 9,1% -3,4% 19,3% 5,1% 5,5% -0,4%

S&P BSE SENSEX INDEX INR 49.206 14,4% 15,8% 56,5% 3,0% 3,4% 0,9%

MSCI EM LATIN AMERICA USD 2.518 13,7% -16,0% 61,1% 2,7% 3,3% 6,0%

BRAZIL IBOVESPA INDEX BRL 122.038 31,6% 2,9% 56,2% 2,5% 2,7% 2,6%

S&P/BMV IPC MXN 49.249 4,6% 1,2% 33,9% 11,8% 12,3% 2,6%

MSCI BRIC USD 395 19,8% 15,4% 41,3% 0,8% 1,4% -0,2%

MOEX 10 INDEX RUB 5.742 27,6% 0,6% 23,9% 6,8% 9,2% 3,0%

MSCI EM. MK EUROPE USD 332 25,5% -15,9% 32,6% 7,5% 8,2% 5,3%

FTSE/JSE AFRICA TOP 40 ZAR 62.573 8,8% 7,0% 35,7% 15,1% 20,5% 2,4%

* divisa in cui viene calcolato il rendimento dell'indice - Dati aggiornati al 07/05/2021

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MERCATI AZIONARI - SETTORI

All’interno di una ottava generalmente positiva per i mercati, continua prepotente la preferenza degli investitori per i settori più ciclici, legati alla riapertura e alla ripresa economica globale. Fortemente penalizzati, invece, i tecnologici e i titoli con valutazioni più elevate all’interno dei diversi settori.

In Europa, i settori energetico e dei materiali hanno chiuso la settimana con performance importanti, +5,0% e +4,5% rispettivamente. Se nel settore energetico, però, la dispersione di rendimenti tra i differenti operatori è risultata contenuta e comunque all’interno di un trend molto positivo (Total +6,04%, BP +3,59%, Royal Dutch Shell, +5%), i materiali sono stati trainati dai player legati all’attività estrattiva dei metalli, mentre sono rimasti indietro i chimici e i titoli legati alla produzione della carta. In evidenza, dunque, Rio Tinto +7,66%, BHP Group + 7,11%, Anglo American +10,26%, Glencore +9,44%, ArcelorMittal +11,30%. Gli Industriali guadagnano il 2,7%, ma con indicazioni interne al settore molto differenti. In grande evidenza CNH Industrial, che guadagna oltre il 12,5% dopo la revisione al rialzo della guidance per il 2021. Dall’altra parte il sell-off osservato sui settori più legati alla crescita attesa ha impattato le società legate alle rinnovabili: Siemens Gamesa Renewables perde l’8%, Siemens Energy chiude a −5,64%, Vestas Wind Systems a -5,10%. Risultati generalmente positivi sugli altri settori, ad eccezione di Information Technology (-0,1%) e Real Estate (-0,4%). Tra i tecnologici, chiudono sulla parità ASML Holding (+0,74%) e SAP (+0,51%), anche se si registrano risultati fortemente discordanti in base ai segmenti specifici: software e servizi hanno sofferto in generale, mentre reggono hardware e semiconduttori. Teamviewer perde un ulteriore 12% all’interno di una flessione che dura da metà febbraio, coerentemente con la tipologia di titolo.

Negli USA, con la reporting season che volge alla conclusione e le indicazioni fortemente positive degli utili aziendali, gli investitori sposano il reflation trade:

Materiali (+5,9%), Energetici (+5,9%) e Finanziari (+4,2%) guidano l’indice, seguiti dagli Industriali, che chiudono l’ottava a +3,4%. Le principali banche del Paese e gli asset manager chiudono tutti con forti rialzi: JPM +4,83%, BofA +4,07, Morgan Stanley +6,24, Goldman Sachs +6,44%, BlackRock +6,66%. Risultati molto più modesti per gli altri operatori finanziari, come S&P Global (+0,08%), MSCI (-0,71%), CME (+0,46%), Intercontinental Exchange (-2,46%). Vendite sui settori della crescita (Information technology -0,5% e Consumer Discretionary -1,2%), a prescindere dai dati comunicati al mercato, soprattutto sui titoli quotati al Nasdaq: Apple -0,78%, Nvidia -1,31%, Paypal -3,40%, Amazon −5,07%, Tesla -5,23%, Booking Holdings -5,64%. Nel settore dei consumi, invece, risultati molto positivi dai venditori al dettaglio e all’ingrosso:

Home Depot +4,81%, Nike +3,91%, Lowes Companies +6,19%, Dollar General +2,54%.

I numeri da inizio anno mostrano chiaramente l’indirizzo degli investitori, che dopo la pausa di aprile, sono tornati a comprare in modo unidirezionale, riprendendo il trend di febbraio e marzo.

Indici azionari Div.* Valore 2019 2020 1 anno Ytd Ytd € Ultima sett.

MSCI Europe Communication

Services Sector EUR 55 0,7% -16,1% 22,3% 12,3% 12,3% 1,8%

MSCI Europe Consumer

Discretionary EUR 217 29,7% 5,4% 60,0% 15,6% 15,6% 1,3%

MSCI Europe Consumer

Staples EUR 280 22,3% -5,9% 10,2% 6,1% 6,1% 1,8%

MSCI Europe Energy Sector EUR 104 3,7% -37,2% 15,2% 15,0% 15,0% 5,0%

MSCI Europe Financials EUR 62 17,2% -17,3% 42,8% 15,9% 15,9% 1,1%

MSCI Europe Health Care EUR 219 28,7% -3,9% -2,3% 3,4% 3,4% 0,5%

MSCI Europe Industrials EUR 317 32,4% 2,2% 55,0% 14,3% 14,3% 2,7%

MSCI Europe Information

Technology EUR 166 36,0% 13,6% 43,6% 15,8% 15,8% -0,1%

MSCI Europe Materials Sector EUR 350 21,2% 6,1% 54,8% 17,4% 17,4% 4,5%

MSCI Europe Real Estate EUR 143 19,0% -14,5% 16,4% 0,4% 0,4% -0,4%

MSCI Europe Utilities Sector EUR 139 25,4% 8,7% 24,6% 0,9% 0,9% 1,6%

S&P 500 COMM SVC USD 258 30,9% 22,2% 50,3% 16,2% 16,9% 0,1%

S&P 500 CONS DISCRET IDX USD 1.419 26,2% 32,1% 51,5% 8,9% 9,6% -1,2%

S&P 500 CONS STAPLES IDX USD 725 24,0% 7,6% 24,5% 4,1% 4,7% 1,6%

S&P 500 ENERGY INDEX USD 405 7,6% -37,3% 43,2% 41,4% 42,3% 8,9%

S&P 500 FINANCIALS INDEX USD 627 29,2% -4,1% 73,4% 27,9% 28,7% 4,2%

S&P 500 HEALTH CARE IDX USD 1.445 18,7% 11,4% 25,5% 9,1% 9,8% 2,2%

S&P 500 INDUSTRIALS IDX USD 890 26,8% 9,0% 71,2% 18,8% 19,5% 3,4%

S&P 500 INFO TECH INDEX USD 2.440 48,0% 42,2% 48,6% 6,5% 7,2% -0,5%

S&P 500 MATERIALS INDEX USD 552 21,9% 18,1% 71,0% 21,0% 21,8% 5,9%

S&P 500 REAL ESTATE IDX USD 265 24,9% -5,2% 30,4% 16,1% 16,9% -0,9%

S&P 500 UTILITIES INDEX USD 335 22,2% -2,8% 19,9% 5,1% 5,7% -1,1%

* divisa in cui viene calcolato il rendimento dell'indice - Dati aggiornati al 07/05/2021

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MERCATI AZIONARI - FOCUS ITALIA

CNH INDUSTRIAL

BPER

Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 10 maggio 2021.

Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 10 maggio 2021.

Settimana positiva per i mercati azionari, bene i settori industriale, assicurativo, energy e bancario mentre negativi consumer. Nel settore industriale ha influito l’ottima performance di CNHI, grazie ad una trimestrale molto forte, ricavi in crescita del 41% su base annua a 7,04 miliardi di dollari, ben al di sopra le attese (+12% sulle nostre stime). Tutti i segmenti hanno mostrato una crescita a doppia cifra grazie ai forti trend dei mercati sottostanti, oltre al rialzo dei prezzi retail effettuato nel corso del primo trimestre. I ricavi del segmento Agricoltura sono cresciuti del 34%, sostenuti dalla forte crescita del Nord America e dell’Europa. A livello di profittabilità, il margine operativo netto ha chiuso a 545 mln, con un’incidenza sui ricavi del 7,7%, molto meglio delle attese. Il rimbalzo dei volumi è stato il driver principale del trimestre, sostenendo la crescita su tutti i segmenti. Mentre nel settore consumer hanno deluso i dati di Ferrari. Sebbene i dati fossero in linea con le attesa, la decisione della società di posticipare i target finanziari di un anno non è piaciuta al mercato. Non ci sembra un problema strutturale ma più legata all’incertezza covid e alla mancanza ancora di Ceo; in termini valutativi e prezzata correttamente.

Astm ha comunicato che, con riferimento all’OPA totalitaria lanciata da NAF2, l’Offerente ha incrementato il corrispettivo per azione da 25.60 a 28.00 euro; l’Offerente ha anche informato di aver ricevuto l’impegno da parte di 6 investitori (che complessivamente detengono il 9.5% del capitale) ad impartire entro il 10 maggio l’istruzione ai rispettivi custodian di portare in adesione le azioni. Il periodo di offerta verrà prorogato di ulteriori 10 giorni (la conclusione era prevista per il 10 maggio), terminando quindi alle 17.30 del 24 maggio. Dopo l’adesione dei 6 investitori l’Offerente disporrebbe del 62.6%, in prossimità della soglia dei due terzi, dunque la riuscita dell’Offerta appare ormai certa.

Banca Mediolanum ha riportato dati positivi sulla raccolta di aprile: raccolta netta del gruppo pari a 956 mln (3.14 miliardi da inizio anno), con volumi complessivi a 1.3 miliardi;

raccolta netta risparmio gestito pari a 672 mln (2.05 miliardi da inizio anno) con forte raccolta di prodotti unit-linked e fondi. Risparmio amministrato a 283 mln (1.1 miliardi da inizio anno), erogazione di prestiti e mutui a 340 mln. L’andamento della raccolta è stato molto positivo, per dimensione complessiva e mix e dovrebbe fornire ulteriore supporto alla crescita delle commissioni ricorrenti.

Nell’ultimo trimestre BPER Banca ha concluso l’integrazione delle 587 filiali ex UBI, raggiungendo complessivamente 75 miliardi di mutui e 250 mln di raccolta (161 mln di depositi indiretti e circa 90 diretti); margine d’interesse pari a 344 mln, ricavi da commissioni pari a 328 mln mentre il trading ha generato 76 mln. Il periodo si è chiuso quindi con ricavi per 758 mln e un Cost/Income del 72.1%. Il costo del rischio è stato pari a 261 punti base; il trimestre ha chiuso in utile per 400 mln, con un CET1 del 13.4%. Il focus del management rimarrà sulla qualità degli asset e sull’integrazione delle nuove filiali.

L’attuale valutazione della società include l’ipotesi di M&A (che stando alle parole del CEO non sarà comunque immediata).

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MERCATI AZIONARI - FOCUS ITALIA

ELICA

ENEL

Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 10 maggio 2021.

Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 10 maggio 2021.

Credito Emiliano ha cominciato positivamente il 2021, riportando ricavi per 336 mln (+12.6% su base annua); nel dettaglio, rallenta il margine d’interesse per 117 mln (era atteso a 125 mln) mentre crescono i ricavi da commissioni a 172 mln (attesi a 156 mln), così come quelli da trading (41 mln contro attese per 17). Il costo del rischio si è mantenuto molto basso, a 4 punti base; il periodo si è chiuso in utile per 62 mln (contro attese per 46 mln), con un CET1 al 14% stabile sullo scorso trimestre.

Elica ha riportato risultati brillanti per il primo trimestre, registrando ricavi per 137 mln (+23.9% su base annua); la linea Cooking è cresciuta del +24%, quella Motors del +21%, positivo anche l’andamento dei prodotti di fascia alta. Margini EBITDA ed EBIT del 10.5%/6.2% grazie agli acquisti di materie prime nel corso del 2020 che hanno determinato un minor impatto del rialzo dei prezzi delle materie prime e hanno fornito più tempo alla società per rinegoziare i prezzi coi propri clienti.

Generazione di cassa stabile, indebitamento netto in linea con i livelli di fine anno;

il periodo si è chiuso in utile per 3.9 mln. La società prospetta un andamento buono anche nei prossimi trimestri, supportata dal trend di mercato positivo. Enel ha annunciato dati del primo trimestre non particolarmente brillanti ma attesi, registrando un EBITDA pari a 4159 mln (-12% su base annua, attese per 4192 mln), di cui 2098 mln in Italia: deboli i business Generation&Trading (-17%) e Renewable Energies (-8% su base annua), stabile l’attività di Market a 715 mln (contro attese per 701 mln); cala il business in Spagna per Endesa (-21% sul Q1 2020) e soffre l’America Latina, dopo performance deboli in Cile e Argentina, oltre ad un effetto cambi negativo; la società ha chiuso in utile per 1214 mln (-5% su base annua) con un indebitamento netto per 45.9 miliardi. Ceduto il 50% di Open Fiber per 1.7 miliardi e confermate le indicazioni per l’anno: l’accelerazione sulle rinnovabili dovrebbe dare occasione al titolo di apprezzarsi, beneficiando dei flussi verso le realtà ESG. Stando ad un articolo del Sole24Ore, i limiti relativi alle emissioni elettromagnetiche potrebbero essere allineati agli standard europei già nella legge annuale per la concorrenza prevista entro luglio; la notizia è molto positiva per Inwit in quanto tale misura permetterebbe agli operatori telefonici di potenziare la capacità trasmissiva della rete mobile, e ai tower operator di ospitare un maggior numero di clienti e di accelerare lo sviluppo di 5G e small cells; in tal caso Inwit potrebbe accelerare il processo di integrazione delle proprie torri con altre società (i.e. Vodafone), incrementando del 30/40% la propria generazione di cassa già nel 2022/2023.

Il Corriere della Sera riporta che le interlocuzione sul progetto della Rete Unica potrebbero riprendere a breve, soprattutto se dovesse essere riconfermato l’attuale CEO di CDP Palermo (l’assemblea è prevista il 27 maggio). Dopo il rafforzamento di CDP in Tim e Open Fiber appare probabile che ci siano i presupposti per Tim e OF per riprendere le trattative e valutare le migliori soluzioni per un accordo di

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MERCATI OBBLIGAZIONARI, CURRENCY E COMMODITY

Indici Total Return Div.* Valore 2018 2019 1 anno Ytd Ultima sett.

REDDITO FISSO              

CASH INDEX EUR 138 -0,4% -0,5% -0,5% -0,2% 0,0%

GOVERNATIVI ITALIA EUR 723 10,6% 7,9% 8,3% -2,7% -0,3%

GOVERNATIVI GERMANIA EUR 439 3,0% 3,0% -2,8% -3,0% 0,2%

GOVERNATIVI EUROZONA EUR 253 6,8% 5,0% 1,4% -3,5% -0,1%

CORPORATE EURO EUR 243 6,3% 2,7% 5,4% -0,6% 0,1%

HIGH YIELD EURO EUR 211 9,5% 1,7% 15,6% 2,0% 0,0%

GOVERNATIVI USA USD 434 6,9% 8,0% -4,0% -3,2% 0,3%

CORPORATE USA USD 342 17,3% 11,3% 5,9% -3,8% 0,7%

HIGH YIELD USA USD 324 14,7% 4,7% 16,5% 1,9% 0,2%

EMERGENTI HARD CURR. USD 913 14,4% 5,9% 13,6% -2,2% 0,7%

EMERGENTI LOCAL CURR. USD 140 13,5% 4,3% 13,4% -3,1% 1,6%

GOVERNATIVI USA EUR 434 6,9% -0,2% -14,9% -2,8% -0,9%

CORPORATE USA EUR 342 19,6% 3,1% -5,0% -3,4% -0,5%

HIGH YIELD USA EUR 324 16,9% -3,6% 5,6% 2,4% -0,9%

EMERGENTI HARD CURR. EUR 913 16,7% -2,3% 2,6% -1,8% -0,5%

EMERGENTI LOCAL CURR. EUR 140 13,5% -3,9% 2,5% -2,7% 0,4%

DIVISE              

EUR/USD (var. % USD vs EUR)   1,217 2,3% -8,2% -10,9% 0,4% -1,2%

DOLLAR INDEX (USD vs DM)   90,23 0,2% -6,7% -9,7% 0,3% -1,1%

USD vs paniere EME   57,86 -1,4% 6,0% 9,7% 0,1% -1,7%

COMMODITY              

GOLD USD 1.831 18,3% 25,1% 6,7% -3,5% 3,5%

PETROLIO (WTI) USD 64,90 34,5% -20,5% 175,6% 33,8% 2,1%

divisa in cui viene calcolato il rendimento totale - Dati aggiornati al 07/05/2021  

*** Dollar Index (57,6% eur - 13,6% jpy - 11,9% gbp - 9,1% cad - 4,2% SEK - 3,6% chf)

La settimana si è chiusa in maniera sostanzialmente positiva per tutti i comparti del mercato obbligazionario. In generale forte la performance del comparto del credito, in particolare in USD grazie alle trimestrali che premiano il settore più negli USA che nell’Eurozona. Più sottotono il comparto high yield, che maggiormente aveva corso nelle recenti ottave. Mercati emergenti ancora in risalita sia in valuta locale che in USD. Anche il comparto dei Treasuries ha consegnato buone performance. Un clima positivo dunque, non solo dovuto alle buone trimestrali che vengono divulgate ma anche perché la diffusione dei vaccini prosegue a passo spedito nelle varie economie ed i dati macroeconomici continuano a confermare una fase di ripresa anche se a velocità differenti tra le principali economie. In questo contesto stona il dato relativo alle buste paga nei settori non agricoli che ad aprile ha segnato un incremento minore rispetto alle stime. Nel mese che si è da poco concluso, l’indicatore ha segnato +266 mila unità. Nella precedente rilevazione erano state registrate +770 mila buste paga e il mercato aveva stimato +990 mila unità. Il rendimento del Treasury decennale a fine settimana si è attestato a 1,579%, in discesa rispetto all’1,626%% della settimana precedente, mentre il rendimento del Bund tedesco a -0,2175%, anch’esso in discesa rispetto al −0,206% della scorsa settimana, diversamente da quello del BTP decennale che ha chiuso a 0,97%, in salita rispetto allo 0,90%; spread in allargamento a 118 punti base dai 110 punti di fine aprile. Dunque rendimenti e spread ancora in salita per l’ottava che si è appena conclusa. Nella serata di venerdì, a mercati chiusi, Moody’s ha reso noto di non modificare il giudizio Baa3 con outlook stabile che era già stato ribadito a novembre, proseguendo su quella linea della tranquillità che due settimane fa aveva visto il rating lasciato invariato da Standard & Poor’s (BBB, outlook stabile).

Sul fronte del petrolio, la settimana ha visto il greggio ancora in leggero rialzo. Il WTI ha archiviato l’ultima ottava a USD 64,90, mentre il Brent si è attestato a USD 68,23. I prezzi sono risaliti, ma in modo contenuto dopo aver toccato i massimi di sette settimane, il movimento è dovuto ai dati sulle scorte di greggio degli Stati Uniti che sono scese molto più del previsto, rafforzando le opinioni rialziste sulla domanda di carburante nella più grande economia del mondo. Per quanto riguarda l’oro la settimana si è conclusa in salita il prezzo di chiusura è infatti pari a USD 1.831 rispetto ai USD 1.769 l’oncia.

Per quanto concerne le valute, è proseguita la flessione dell’USD contro EUR con il cambio che resta saldamente sopra il livello di 1,19 toccato in precedenza e ha supera il livello di 1,21 attestandosi ad 1,2163.

Il JPY s’è rafforzato portandosi a 108,59 rispetto a 109,29 dell’ultima ottava nel cambio con USD, come il CNY che ha recupera marginalmente toccando 6,4325 rispetto al livello di chiusura dell’ultima ottava pari a 6,4735 per USD.

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MERCATI OBBLIGAZIONARI, CURRENCY E COMMODITY

Dati al 07/05/2021 1Yr 2Yr 3Yr 4Yr 5Yr 6Yr 7Yr 8Yr 9Yr 10Yr 15Yr 20Yr 30Yr RATING S&P

EMISSIONI IN EURO

GERMANIA -0,63 -0,69 -0,69 -0,65 -0,59 -0,47 -0,38 -0,39 -0,31 -0,22 0,09 0,09 0,35 AAA

OLANDA -0,70 -0,65 -0,57 -0,48 -0,42 -0,40 -0,31 -0,15 -0,06 0,44 AAA

AUSTRIA -0,63 -0,61 -0,58 -0,50 -0,41 -0,38 -0,28 -0,18 -0,07 0,03 0,30 0,50 0,68 AA+

FINLANDIA -0,59 -0,65 -0,63 -0,52 -0,46 -0,34 -0,28 -0,22 -0,12 -0,02 0,34 0,64 AA+

FRANCIA -0,62 -0,64 -0,58 -0,59 -0,50 -0,28 -0,14 -0,03 0,08 0,17 0,46 0,67 0,97 AA

BELGIO -0,63 -0,59 -0,52 -0,42 -0,28 -0,22 -0,10 -0,01 0,14 0,35 0,67 0,94 AA

IRLANDA -0,54 -0,58 -0,53 -0,47 -0,37 -0,27 -0,17 -0,04 0,20 0,44 0,71 0,93 AA-

SPAGNA -0,51 -0,51 -0,40 -0,34 -0,21 -0,01 0,07 0,23 0,36 0,49 0,84 1,47 A

PORTOGALLO -0,52 -0,54 -0,51 -0,31 -0,23 -0,03 0,09 0,20 0,38 0,51 0,83 0,87 1,46 BBB

ITALIA -0,45 -0,26 -0,11 0,07 0,22 0,45 0,54 0,71 0,84 0,97 1,44 1,67 1,97 BBB

GRECIA -0,16 -0,28 -0,17 -0,02 0,23 0,37 1,00 1,27 1,53 2,02 BB-

EMISSIONI IN VALUTA LOCALE

SVIZZERA -0,78 -0,74 -0,70 -0,60 -0,53 -0,47 -0,43 -0,33 -0,26 -0,21 -0,02 0,04 0,04 AAA

DANIMARCA -0,52 -0,53 -0,42 -0,26 -0,09 0,07 0,29 0,51 AAA

GIAPPONE -0,27 -0,15 0,01 0,17 0,39 0,73 AAA

SVEZIA -0,11 -0,13 -0,14 -0,13 -0,09 -0,07 -0,03 -0,01 0,04 0,09 0,28 0,46 0,66 A+

GRAN BRETAGNA 0,02 0,03 0,13 0,20 0,31 0,46 0,55 0,70 0,78 1,14 1,28 1,31 AA

AUSTRALIA 0,07 0,09 0,29 0,58 0,79 1,02 1,21 1,39 1,58 1,68 2,12 2,39 2,62 AAA

NORVEGIA 0,50 0,67 0,85 0,98 1,09 1,20 1,31 1,37 1,42 AAA

CANADA 0,20 0,29 0,49 0,76 0,88 1,17 1,50 1,90 2,07 AAA

NUOVA ZELANDA 0,33 0,97 1,36 1,73 2,29 2,59 AAA

CINA 2,62 2,72 2,97 2,94 3,12 3,11 3,15 3,67 A+

INDIA 3,84 4,35 4,73 5,39 5,54 6,00 6,15 6,38 6,02 6,60 6,80 6,80 BBB-

BRASILE 5,45 6,77 8,18 8,14 9,22 BB-

RUSSIA 5,47 5,88 6,19 6,62 6,90 7,16 7,36 7,45 7,54 BBB

TURCHIA 18,21 18,32 18,02 BB-

EMISSIONI IN USD

STATI UNITI 0,04 0,14 0,29 0,77 1,24 1,58 2,16 2,28 AA+

RUSSIA 0,99 1,00 3,44 3,80 BBB

BRASILE 0,62 0,74 1,82 2,31 2,58 3,75 5,08 BB-

TURCHIA 3,01 3,91 4,92 5,10 5,41 5,79 5,86 6,33 6,23 6,43 6,88 7,02 BB-

(8)

8

VARIABILI MACROECONOMICHE

USA: ISM NON MANIFATTURIERO E SALARI NON AGRICOLI

EUROZONA: VENDITE AL DETTAGLIO

Ultima settimana DAL 26 AL 30 APRILE

USA Attuale Precedente Segnale

5/5

L’indice ISM del settore dei servizi di aprile è stato pubblicato in lieve peggioramento a 62,7 contro 63,7 di marzo e aspettative per 64,3. Tuttavia, il tasso di espansione è stato il secondo più forte mai registrato.

Le condizioni commerciali sono state probabilmente frenate dalla carenza di input a fronte della crescente domanda derivante dal pacchetto di aiuti del governo e dall'accelerazione delle vaccinazioni.

62,7 63,7

7/5

Il numero di nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo di aprile ha mostrato un brusco calo a 266 mila unità, a fronte di attese per 978 mila e 770 mila nuovi posti creati in marzo (riviste al ribasso da 916 mila). L'aumento dei posti di lavoro nei settori in riapertura è stato compensato dalle perdite di occupazioni temporanee per consegne/trasporti. Tuttavia, l'aumento del tasso di partecipazione e il messaggio ottimista dei sondaggi mostrano che la ripresa è intatta. I dati salariali non mostrano ancora alcun surriscaldamento e confermano l’atteggiamento paziente della Fed.

226 mila 770 mila

EUROZONA Precedente Segnale

6/5

Le vendite al dettaglio dell’Eurozona di marzo sono aumentate del 2,7% m/m, ad un ritmo superiore delle attese (1,5% m/m) ma inferiore rispetto alla rilevazione di febbraio del 4,2% m/m (rivisto da 3,0% m/m). Le vendite di prodotti non alimentari sono aumentate del 4,6% (8,3% di febbraio), mentre cibo, bevande e tabacco sono rimbalzati dell’1,0% (−0,5% di febbraio). Le vendite di carburante sono diminuite del 2,9% (4,6% precedente) dopo le misure restrittive nell’area.

2,7% m/m 4,2% m/m

UK Precedente Segnale

6/5

La BoE ha mantenuto il tasso bancario invariato allo 0,10%, così come ha confermato l’Asset Purchase Target (APT) a GBP 875 mld. Tuttavia, la BoE ha deciso di rallentare il ritmo dei suoi acquisti di obbligazioni a GBP3,4 mld da GBP4,4 mld precedenti. Si tratta di un aggiustamento tecnico necessario per raggiungere lo stock target pianificato di GBP 895 mld di QE “intorno alla fine del 2021”. La decisione della BoE è stata sostenuta dalle prospettive di crescita del PIL 2021 che sono state riviste al rialzo al 7,25% (vs 5,0% precedenti), parzialmente compensate da una previsione 2022 del 5,75%, inferiore rispetto alla precedente stima del 7,25%.

0,10% 0,10%

ISM servizi (sx) Salari non agricoli (mit) Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati all’ 11 maggio 2021

Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati all’ 11 maggio 2021

(9)

9

VARIABILI MACROECONOMICHE

Settimana in corso DAL 10 AL 14 MAGGIO

CINA

Attuale Consensus Precedente

03:30 11/5 CPI 0,9% a/a 1,0% a/a 0,4% a/a

USA

14:30 12/5 CPI 3,6% a/a 2,6% a/a

14:30 14/5 Vendite al dettaglio 0,2% m/m 9,7% m/m

16:00 14/5 Fiducia dei consumatori 90,3 88,3

CINAL’inflazione cinese di aprile ha mostrato un’accelerazione allo 0,9% a/a rispetto al dato di marzo di 0,4% a/a, poco sotto le attese per una crescita dell’1% a/a. Si tratta della lettura più alta da settembre 2020, dovuta ad un aumento del costo dei beni non alimentari (1,3% vs 0,7% a marzo), guidato principalmente da trasporti e comunicazioni (4,9%

vs 2,7%), mentre i prezzi dei prodotti alimentari sono scesi dello 0,7%. Su base mensile i prezzi si sono contratti del -0,3% m/m, in misura maggiore rispetto alla contrazione osservata a marzo del -0,5% m/m e più delle attese per -0,2% m/m.

USAL’inflazione statunitense relativa al mese di aprile dovrebbe mostrare una crescita dei prezzi del 3,6% a/a rispetto al dato di marzo del 2,6% a/a. Il dato dovrebbe riflettere le attese della Fed, che vede il picco dell’inflazione come transitorio e dovuto ad effetti base, domanda repressa e interruzioni della catena di approvvigionamento, non tale destare preoccupazione o determinare un prematuro tapering. L’inflazione core è attesa ad aprile in crescita al 2,3% a/a rispetto al dato di marzo dell’1,6% a/a.

Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti dovrebbero mostrare una crescita dello 0,2% m/m in aprile, in rallentamento rispetto allo straordinario dato di marzo del 9,7% m/m determinato dall’aumento dei consumi a seguito delle politiche fiscali approvate dal governo Biden che hanno fornito ai cittadini americani nuovi sussidi per fronteggiare la pandemia.

La stima flash dell’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan per maggio dovrebbe mostrare un miglioramento a 90,3 rispetto alla rilevazione di aprile di 88,3, segnando nuovi massimi nella rilevazione dell’indice dall’inizio della pandemia ad oggi.

(10)

INVESTMENT WEEKLY

11 MAGGIO 2021

10

I risultati del primo trimestre del 2021 finora pubblicati hanno mostrato un anda- mento decisamente positivo, in forte recupero grazie all’avanzamento della cam- pagna vaccinale e alle prime riaperture. Con l’88% delle società dello S&P500 e il 69% di quelle dell’Eurostoxx che hanno pubblicato i risultati, infatti, le sorprese positive sull’utile per azione sono state rispettivamente dell’87,0% e del 76,5%.

In particolare, per quel che riguarda lo S&P500 si tratta di una delle percentuali più alte di sempre, a riprova di come gli effetti positivi del recupero economico in atto sui margini delle società siano più significativi rispetto a quanto atteso dagli analisti.

Sia in USA sia in area euro, il fatturato sta registrando una crescita più contenuta, rispettivamente del 10,1% e del 5,4%, mentre l’utile per azione ha messo a segno un rimbalzo importante in entrambe le aree geografiche. Analizzando le società sta- tunitensi che hanno sinora riportato, la crescita media dell’EPS è stata del 47,2%, la variazione positiva più alta dal primo trimestre del 2010. Addirittura più rilevante il miglioramento riscontrato in Eurozona, dove, guardando i dati finora riporta- ti, l’utile per azione è salito del 123,6%. Su quest’ultima rilevazione, il contributo più significativo è arrivato dal settore dei Consumer Goods, dove l’EPS è cresciuto dell’889,4%, trainato dal forte recupero dei titoli automotive.

Negli Stati Uniti, Il buon stato di avanzamento del ciclo economico è ben visibile nei settori dei basic materials e dei beni di consumo, mentre si conferma la forza del settore tecnologico. Da sottolineare la crescita degli utili dei titoli finanziari (100%), con tutti i principali segmenti di business in netto recupero dopo le forti contrazioni durante la pandemia e il mantenimento di riserve per fare fronte a ri- schi su crediti.

In Eurozona, d’altra parte, i difensivi continuano a mostrare una crescita degli utili più contenuta (in alcuni casi addirittura negativa, come per il settore delle tele- comunicazioni) rispetto a quanto mostrato dai ciclici. Fa eccezione il settore del travel&leisure, appesantito dalle compagnie aeree, che hanno registrato una con- trazione media dell’EPS del -290%, continuando a mostrare debolezza in attesa della stagione estiva (quando dovrebbe avvenire una riapertura quasi totale agli spostamenti).

Gli energetici hanno mostrato andamenti contrastanti in area euro e in negli USA:

le condizioni meteo più sfavorevoli in America hanno impattato più negativamente i margini delle società del settore che, finora hanno mostrato una crescita dell’EPS del 23,8% la quale, seppure positiva, risulta significativamente inferiore rispetto a quella del 94,2% registrata in Eurozona.

SOTTO I RIFLETTORI – TRIMESTRALI USA E EUROZONA

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S&P 500 EARNING SURPRISE

EUROSTOXX EARNING SURPRISE

Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 10 maggio 2021

Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 10 maggio 2021

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