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Lettera aperta di Filippo Anelli

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Academic year: 2021

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Lettera aperta di Filippo Anelli
 Presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione nazionale degli Ordini dei medici

Ci siamo talmente abituati alle disuguaglianze che anche le ingiustizie non sono

percepite più come tali, soprattutto quando sono il prodotto della nostra burocrazia e dell’apparato. Spesso non si riesce più ad intervenire tenendo conto dei principi incarnati nella nostra Costituzione, che dovrebbero orientare e guidare ogni attività e ogni azione della nostra democrazia.

Il fatto è noto. Trecentotrenta medici, donne e uomini, scrivono una lettera aperta denunciando l’apparato burocratico della Regione Puglia che, nell’attribuire il punteggio per accedere alla graduatoria unica regionale per la medicina generale, esclude il

periodo della gravidanza a rischio, penalizzando così le dottoresse in gravidanza.

Il fatto in sé riguarda pochissime persone, ma il diritto non può essere misurato in ragione del numero dei beneficiari, anzi il fatto che sia negato ad una minoranza di individui rende tale azione ancor più deprecabile.

Dovrebbe essere superfluo ricordare i principi sanciti dalla nostra Costituzione ma, in questo contesto, risulta invece particolarmente utile richiamarli.

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, recita l’articolo 3 della nostra Costituzione, che continuando precisa: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Ricordare questi principi è fondamentale nel momento storico che stiamo attraversando. La pandemia sta

generando nuove diseguaglianze e ampliando i divari già esistenti. Per evitare una voragine capace di inghiottire i diritti fondamentali dobbiamo tenere il punto, ogni qualvolta questi vengano calpestati. Anche se riguardano una manciata di persone.

O R D I N E D E I M E D I C I C H I R U R G H I E D O D O N T O I A T R I D E L L A P R O V I N C I A D I B A R I

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Anche se nel drammatico contesto pandemico attuale a qualcuno possono apparire meno urgenti. Nei prossimi mesi la nostra democrazia si misurerà proprio sulla nostra capacità di tutelare i diritti.

Per questo la denuncia da parte dei trecentotrenta medici circa le discriminazioni nei confronti delle donne medico prodotte dalla Regione Puglia non può che essere

condivisa.

“È assurdo e gravissimo”, affermano i giovani medici, “già soltanto che si sia lasciato spazio a fraintendimenti in merito al riconoscimento dei titoli di servizio con palese discriminazione delle mamme medico. Eventi come malattia, infortunio, adozione di minore o assistenza a minore, assistenza a familiari totalmente invalidi, non possono in un mondo che si definisce civile essere delle croci sulle spalle dei lavoratori”.

A seguito della nota ufficiale inviata dall’Ordine dei Medici di Bari in data 24 dicembre 2020, che definiva inaccettabile il comportamento della Regione Puglia anche perché “fa apparire la gravidanza come un ostacolo all’esercizio della professione medica,

circostanza oltremodo incomprensibile e suicida nel periodo di emergenza pandemica che stiamo attraversando”, abbiamo ricevuto una risposta formale che in termini burocratici tende a confermare la negazione dei diritti riconosciuti per legge.

Ora, a fronte di una così evidente discriminazione, mi attendo da parte dei

rappresentati politici della nostra Regione una presa di posizione netta a sostegno dei diritti violati. Non è mai tardi per riaffermare e riconoscere i diritti, soprattutto nei confronti delle minoranze.

Il rispetto dei diritti e della dignità delle persone è il fondamento della nostra

democrazia. L’invito che rivolgo agli amministratori e ai politici è di riaffermare questa dimensione fondante della nostra Repubblica.

Bari, 17 gennaio 2021.

Filippo Anelli


Presidente dell’Ordine dei medici di Bari

e della Federazione nazionale degli Ordini dei medici

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