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Mi chiamo Paola Arcadi, sono un'infermiera e sono il Servizio sanitario Nazionale.

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Academic year: 2021

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Paola Arcadi 1

Mi chiamo Paola Arcadi, sono un'infermiera e sono il Servizio sanitario Nazionale.

Ho scelto questa professione quando ancora ero troppo giovane per comprendere la complessità del mondo in cui mi stavo affacciando e la ricchezza di umanità che la vita professionale mi avrebbe dato l'opportunità di incontrare.

Un caso che si è trasformato in una scelta quotidiana, fin da quei primi anni nella corsia di un reparto di malattie infettive, passati poi accanto a chi lottava contro l’Alzheimer, una diagnosi che all’epoca era molto più che una sentenza, per poi rinnovarsi nel percorso di conoscenza della malattia e del mondo della residenzialità e cura degli anziani. Loro sono la mia seconda famiglia.

Oggi insegno all’Università queste cose alle nuove generazioni di infermieri, cercando di portare un contributo di sviluppo culturale e scientifico alla disciplina infermieristica che in questa importante occasione mi onoro di rappresentare.

I 440.000 infermieri italiani sono ovunque: nelle corsie ospedaliere, sul territorio, nelle case delle persone. Operano in una relazione privilegiata di prossimità con i cittadini che consente loro di coglierne le necessità. E questo perché siamo abituati a mettere insieme competenze tecniche, relazionali ed educative proprie di una funzione di garanzia e di advocacy che oggi è sempre più richiesta dal cittadino che non può essere lasciato solo davanti alla complessità del mutato quadro epidemiologico e di salute-malattia.

Un tempo non facile, certo, nel quale noi infermieri viviamo le insidie di un

sistema che a volte fatica a sostenersi e di quel peso dell’aiuto non sempre

ripagato da un riconoscimento formale e sostanziale. Un sistema che richiede

invece un ripensamento dei paradigmi della cura affinché non perda il focus sulla

centralità dei bisogni di salute delle persone, ancor prima che dei professionisti

e delle Istituzioni.

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Paola Arcadi 2

Gli infermieri, da sempre, considerano la salute un tutt’uno, anche se si tratta di un caleidoscopio composto da molteplici dimensioni, innanzitutto quella umana.

Il Servizio Sanitario Nazionale ha sempre più bisogno degli infermieri; ha bisogno di noi per l’assistenza, ha bisogno di noi per la nostra competenza in ambito di educazione all’autocura, anch’essa propria della nostra professione.

Oggi ogni professione del Ssn, medici, infermieri, tutte le altre 21 professioni iscritte agli albi, ma anche tutti i professionisti che si occupano della sanità, deve lavorare insieme alle altre e mai in contrapposizione. Ogni professionista sanitario è parte attiva del grande puzzle del SSN.

Siamo molto cambiati tutti noi. Oggi i nostri percorsi universitari sono garanzia di professionalità e di preparazione a vantaggio di tutto il sistema sanitario e dei pazienti.

Io sono infermiera, felice di esserlo e di dare il mio contributo questo grande

Paese che ha bisogno di professionisti in grado di rispondere alle sfide della

complessità per la salute dei nostri concittadini.

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