Economia & Finanza – Pag. 27 27 giugno 2010
INNOVAZIONE LE MIGLIORI IDEE D'IMPRESA
Da Pula 5 aziende vanno alla conquista della Silicon Valley
Cinque aziende sarde sentono profumo di Silicon Valley, il famoso distretto della baia di San Francisco dove sono nate tutte le più innovative compagnie Ict degli ultimi anni (da Hewlett-Packard a Microsoft fino ad arrivare a Google e eBay). Ieri, nel parco tecnologico di Pula, le migliori idee imprenditoriali dell'Isola sono state analizzate dagli esperti di Mind the Bridge, fondazione americana non profit, presieduta da Marco Marinucci, attuale direttore esecutivo di Google. Mind the Bridge ha visionato i piani di impresa delle cinque startup partecipanti al concorso. Si è trattato di una prima scrematura di un concorso che il 5-6 novembre a Milano decreterà (fra le migliori start up italiane) i vincitori del premio finale: un viaggio di due mesi nella baia di San Francisco per migliorare il proprio modello di business.
LE AZIENDE. Fra i progetti più interessanti analizzati da Marco Marinucci spicca quello di Neuresar, spin-off in fase di costituzione del Dipartimento di neuroscienze dell'Università di Cagliari: il team di ricercatori ha realizzato un prodotto che riduce il desiderio per le sigarette e aiuta a smettere di fumare. Anche un'altra start up cagliaritana ha catturato l'interesse di Mind the Bridge: si chiama Tzente e ha sviluppato una piattaforma “open source” professionale per rendere fruibili ai disabili tutte le informazioni e i servizi via web. Concludono gli ultimi tre partecipanti alla selezione: Myot (azienda di Cagliari che ha realizzato una piattaforma aperta che consente di realizzare in maniera semplice oggetti interconnessi - internet of things), Philanthrobusiness (social network che aiuta privati ed enti pubblici a sviluppare e coordinare progetti in ambito sociale) e Porcovino (bottega virtuale focalizzata sui vini da esportare in Giappone, Europa e Stati Uniti).
IL VENTURE CAPITAL. «La Sardegna riflette un dinamismo in linea con le migliori regioni italiane», commenta Marco Marinucci. «Adesso l'obiettivo è dare visibilità internazionale ai migliori progetti». Ma servirà trovare anche finanziatori. Ieri ad ascoltare le idee imprenditoriali delle giovani startup c'erano Ingenium Sardegna, fondo cofinanziato dalla Regione, e Pixel, venture capital specializzato nell'investimento in attività Ict.
(lan. ol.)