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(2) 25-10-2018 LETTORI 12.000 http://www.askanews.it/salute/. Tumore al seno: stimati 52.800 nuovi casi nel 2018 in Italia Roma, 25 ott. (askanews) - Il tumore della mammella è diventato il più frequente in Italia: nel 2018 sono stimati 52.800 nuovi casi (erano 51.000 nel 2017). Seguono il cancro del colon-retto (51.300, erano 53.000 nel 2017), che lo scorso anno era il più diagnosticato e del polmone (41.500, erano 41.800 nel 2017). Le percentuali di sopravvivenza nel carcinoma della mammella stanno migliorando in maniera significativa. Oggi sono disponibili molte armi per affrontare la malattia, dalla chemioterapia all'ormonoterapia alle terapie mirate, fino all'immunoterapia. Senza dimenticare il ruolo fondamentale della prevenzione che va dagli stili di vita sani, all'adesione agli esami di screening. Ma sono ancora troppo poche le donne in Italia che seguono uno stile di vita sano, anche dopo la malattia. L'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) dedica al carcinoma mammario un convegno nazionale che si svolgerà il 26 e 27 ottobre a Roma. Venerdì 26 ottobre alle 12.30 a Roma all'Hotel NH Collection Roma Centro (Via dei Gracchi 324) si svolgerà la conferenza stampa ufficiale del convegno in cui interverranno, fra gli altri, Stefania Gori (presidente nazionale AIOM) e Alessandra Fabi (Oncologia Medica 1 dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma)..
(3) ONCOLOGIA.
(4) 24-10-2018 LETTORI 10.000 http://www.healthdesk.it/. Tumore alla prostata: un over 50 su cinque non ha mai fatto un esame specifico MICHELE MUSSO. Un terzo degli italiani sopra i 50 anni sembra non avere paura di questo carcinoma, tanto che uno su cinque non fa nulla per prevenirlo. E tre su quattro pensano di poter guarire nel caso venisse loro diagnosticato. Il 31% dei maschi over 50, i più a rischio per lo sviluppo della malattia, lo ritengono così poco pericoloso da abbassare la guardia sull’informazione, insufficiente o molto scarsa per circa il 54% degli uomini e, peggio, sulla prevenzione. Il 37%, infatti, non ha mai effettuato una visita specialistica dall’urologo e il 25% non ha mai eseguito un esame del Psa, con un totale di 20% di maschi over 50 che non si è mai sottoposto ad accertamenti mirati. Sono dati emersi da un'indagine condotta da Doxa Pharma per conto di Janssen fra 350 uomini di età superiore ai 50 anni, equamente distribuiti sul territorio italiano. Quasi la metà dei maschi (poco più del 44%, in maggioranza fra 50 e 70 anni e residente al Nord) è al corrente dell’esistenza del tumore tanto da citarlo spontaneamente fra quelli a più larga diffusione nei maschi, ma il 58% non ne ha mai parlato con il medico di famiglia o lo specialista. Da qui la percezione errata o la conoscenza insufficiente di questo tumore che registra quasi 35 mila nuovi casi l'anno solo in Italia (2017) e circa 7 mila morti. Per un maschio su otto c'è quindi una forte probabilità di incappare nella malattia nell’arco della vita. Ma anche di sopravvivere nel 91% dei casi a cinque anni dalla diagnosi. Questa “certezza” di guaribilità (dichiarata dal 76% dei maschi) è però il maggiore fattore di rischio: solo un maschio su due conosce i sintomi del tumore alla prostata; e pochi ritengono che sia invalidante, con un impatto importante sulla qualità.
(5) della vita e la sessualità (38% circa), a rischio per la vita (57%) o lo associano a cure chemioterapiche sfiancanti (53%), che fanno perdere i capelli (41%) e “obbligano” ad andare in ospedale (70%). Però almeno un dato positivo c’è: i maschi ritengono di dover essere”educati” (83%) sul tumore della prostata, specie riguardo la prevenzione e alle nuove cure “chemio free”. «Come è successo per altre patologie oncologiche in passato – osserva Vincenzo Mirone, professore di Urologia all’Università Federico II di Napoli e direttore della scuola di specializzazione in Urologia dello stesso ateneo – oggi anche il tumore alla prostata sta vivendo il suo ingresso in una nuova era fatta di terapie più personalizzate e meno invalidanti». I farmaci orali a domicilio sono «una valida alternativa terapeutica – precisa - anche nelle forme di carcinoma prostatico più aggressivo, come quello metastatico alla diagnosi, garantendo oltre al beneficio in sopravvivenza anche una buona tollerabilità e un miglioramento della qualità di vita». Con lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'argomento continua “Movember”, un movimento di informazione sulla salute maschile promosso dalla Società di urologia e Janssen. I maschi italiani «conoscono poco o affatto il tumore della prostata – ricorda Mirone ritenendolo nel 31% dei casi fra i meno pericolosi per la propria salute» rispetto ad altri considerati invece i più pericolosi, come per esempio il pancreas (47%) o polmone (28%). I maschi riconoscono comunque la propria “insufficienza” conoscitiva sul tumore alla prostata, tanto che il 49% non sa valutare i sintomi o riferire le possibili terapie. La buona notizia è che, grazie ai progressi della ricerca, «anche per questa patologia abbiamo nuove prospettive in termini di terapie che hanno dimostrato di stabilizzare la malattia a lungo termine, “chemio free”, indicate anche in pazienti con una diagnosi di tumore aggressivo, metastatico già alla diagnosi» aggiunge Mirone. Questi casi che generalmente sono stati trattati finora con ormonoterapia in combinazione a chemioterapia possono essere trattati oggi con questi nuovi agenti terapeutici. «È stata.
(6) ora dimostrata - precisa l'esperto - l’efficacia del primo trattamento che combina alla terapia ormonale classica un farmaco orale a domicilio, in particolare l’abiraterone, anche nei pazienti con tumore metastatico già alla diagnosi». Gli studi su questo farmaco «hanno dimostrato una sopravvivenza superiore al 50% dopo 41 mesi di follow-up e una riduzione della mortalità del 36% rispetto al controllo». Movember è «un’importante iniziativa che Janssen sostiene già da sei anni, ogni volta con rinnovato entusiasmo e impegno per dare seguito anche in Italia a questo movimento globale fatto da uomini per gli uomini» assicura Massimo Scaccabarozzi, presidente e amministratore delegato di Janssen Italia. «Queste campagne dedicate alla prevenzione e alla sensibilizzazione sui tumori sono fondamentali – sostiene - per rafforzare la collaborazione tra società scientifiche, associazioni di pazienti e mondo dell’industria. Il nostro impegno in particolare in quest’area è significativo: basti pensare che Janssen ha ben tre nuove molecole, attualmente in sviluppo specificatamente per tumori urologici». «La vera sfida per la Siu e per gli urologi in generale – conclude Paolo Verze, ricercatore di Urologia dell’Università Federico II di Napoli e membro del Comitato scientifico della Fondazione PRO Onlus – è dunque non solo quella di sensibilizzare ma di preparare il maschio a una vera “cultura” della prevenzione, che non può prescindere dal dedicarsi quotidianamente al proprio benessere attraverso uno stile di vita corretto. Bisogna sempre più avvicinarsi al “modello femminile”, perché la donna è molto più sensibile e attenta a mettere in atto ogni misura necessaria per “scovare” anche patologie oncologiche in maniera precoce e tempestive per garantirsi migliore curabilità, anche con terapie mininvasive e minore impatto sulla qualità della vita»..
(7) 24-10-2018 513.678 www.ansa.it. . TUMORI: IN STRISCIA GAZA MORTALITÀ PIÙ ELEVATA CHE ALTROVE Frontiere chiuse con Egitto e Israele e scarsa assistenza AVIANO (PORDENONE), 24 OTT - La chiusura delle frontiere israeliana ed egiziana - oltre alle difficoltà nell'approvvigionamento di chemioterapici e materiale utilizzato in radioterapia - sono le principali cause dell'alta mortalità dei malati di tumore nella Striscia di Gaza. Lo sostengono i medici palestinesi Khaled Abusamaan, Mahmoud Daher e Fouad Elissawi, partner di una ricerca finanziata tra 2009 e 2014 dal Ministero della Salute italiano nell'ambito del programma EuroMed Cancer Network, progetto nato per favorire reti oncologiche nei paesi Mediterranei extra-europei. o studio, coordinato dal Centro di Riferimento Oncologico di Aviano in collaborazione con Airtum e Istituto Superiore di Sanità, è stato pubblicato su BMC Cancer. "A 5 anni dalla diagnosi solo il 65% delle donne di Gaza cui è stato diagnosticato un tumore della mammella tra il 2005 e il 2014 era vivo - dice Diego Serraino, direttore di Epidemiologia e Biostatistica del Cro e responsabile scientifico della ricerca - Una percentuale decisamente inferiore a quella della maggior parte dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo: in Italia, per esempio, circa il 90% delle donne è vivo dopo 5 anni dalla diagnosi di tumore della mammella. .
(8) 25/10/2018. Registro nazionale tumori. Via libera dalla Commissione Sanità. Ecco il testo con tutte le modifiche approvate pronto per l’Aula. quotidianosanità.it Mercoledì 24 OTTOBRE 2018. Registro nazionale tumori. Via libera dalla Commissione Sanità. Ecco il testo con tutte le modifiche approvate pronto per l’Aula Il testo approvato ieri sera dalla XII Commissione del Senato era in sede redigente e dunque l'Aula dovrà solo approvarlo. Viene istituita la rete nazionale dei registri dei tumori nella quale confluiranno, entro il 30 aprile 2019 i dati raccolti dalle singole Regioni. Questo costituirà un adempimento Lea per le amministrazioni locali. Viene prevista la possibilità di accordi a titolo gratuito con università, centri di ricerca pubblici ed enti del terzo settore. Viene istituito il referto epidemiologico, ed entro il 30 settembre di ogni anno il ministro della Salute dovrà relazionare le Camere sull'attuazione della legge. IL TESTO "Abbiamo approvato all'unanimità in Commissione il ddl che istituisce la rete nazionale dei registri dei tumori. Un grande passo avanti e una battaglia di civiltà. Il testo era in sede redigente e dunque l'Aula dovrà solo approvarlo". Così ieri in una nota Maria Domenica Castellone, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama e prima firmataria del testo. "Abbiamo votato degli emendamenti che migliorano il testo - prosegue - e finalmente anche l'Italia si doterà di uno strumento importantissimo per valutare l’efficacia dei percorsi diagnostici e terapeutici. Con la rete nazionale avremo la possibilità di studiare i dati su incidenza, mortalità e correlazione tra patologia oncologica e fattori ambientali su tutto il territorio nazionale, soprattutto in alcune zone del nostro Paese con forte incidenza tumorale. Penso alla Terra dei Fuochi, il territorio dal quale provengo. Sono veramente soddisfatta e ringrazio tutti i componenti della Commissione per il lavoro che abbiamo portato avanti". Il testo è composto da 7 articoli. L'articolo 1 istituisce la Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza dei sistemi sanitari regionali per le seguenti finalità: a) prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, programmazione sanitaria, verifica della qualità delle cure, valutazione dell'assistenza sanitaria; b) messa in atto di misure di controllo epidemiologico delle malattie oncologiche e delle malattie infettive tumorecorrelate; c) studio dell'incidenza e della prevalenza delle malattie oncologiche e delle malattie infettive tumore-correlate, per poterne monitorare la diffusione e l'andamento; d) sorveglianza epidemiologica per ridurre il rischio di introduzione o reintroduzione di malattie infettive, anche eliminate o sotto controllo; e) prevenzione primaria e secondaria; f) studio della morbosità e mortalità per malattie oncologiche e delle malattie infettive tumore-correlate; g) semplificazione delle procedure di scambio di dati, facilitazione della trasmissione degli stessi e loro tutela; h) studio e monitoraggio dei fattori di rischio e fattori di protezione delle malattie sorvegliate; i) promozione della ricerca scientifica in ambito oncologico, anche nel campo dei tumori rari; l) monitoraggio dei fattori di rischio di origine professionale, anche attraverso forme di connessione e di scambio di dati con i sistemi informativi esistenti, con particolare riferimento al sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (Sinp). Entro un anno dall'entrata in vigore della legge dovranno essere individuati e disciplinati i dati che possono essere inseriti nella Rete, le modalità relative al loro trattamento, i soggetti che possono avere accesso alla medesima Rete, i dati che possono essere oggetto dell'accesso stesso, le misure per la custodia e la sicurezza dei predetti dati nonché le modalità con cui è garantito agli interessati, in ogni momento, l'esercizio dei diritti http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=67073. 1/2.
(9) 25/10/2018. Registro nazionale tumori. Via libera dalla Commissione Sanità. Ecco il testo con tutte le modifiche approvate pronto per l’Aula. previsti dal regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali. Le Regioni dovranno procedere all'inserimento tempestivo dei dati entro e non oltre il 30 aprile dell'anno successivo quale adempimento obbligatorio Lea. Il titolare del trattamento dei dati contenuti nella Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza è il Ministero della Salute. Per le finalità della legge, possono essere stipulati dal Ministro della salute accordi di collaborazione a titolo gratuito con università, con centri di ricerca pubblici e privati e con enti e associazioni scientifiche che da almeno dieci anni operino, senza fini di lucro, nell'ambito dell'accreditamento dei sistemi di rilevazione dei tumori secondo standard nazionali e internazionali, della formazione degli operatori, della valutazione della qualità dei dati, della definizione dei criteri di realizzazione e di sviluppo di banche dati nazionali e dell'analisi e interpretazione dei dati, purché tali soggetti siano dotati di codici etici e di condotta che prevedano la risoluzione di ogni conflitto di interesse e improntino la loro attività alla massima trasparenza, anche attraverso la pubblicazione, nei rispettivi siti internet, degli statuti e degli atti costitutivi, della composizione degli organismi direttivi, dei bilanci, dei verbali e dei contributi e delle sovvenzioni a qualsiasi titolo ricevuti. L'articolo 2 disciplina la partecipazione di enti del terzo settore all'attività della Rete nazionale. Per le finalità della legge, si spiega, possono essere stipulati accordi di collaborazione a titolo gratuito dal Ministro della salute con gli enti del terzo settore con le associazioni attive nel campo dell'assistenza sociosanitaria e con enti e associazioni attivi nella valutazione dell'impatto della patologia oncologica e della quantificazione dei bisogni assistenziali e nell'informazione e comunicazione sui rischi per la popolazione, purché tali soggetti siano dotati di codici etici e di condotta che prevedano la risoluzione di ogni conflitto d'interesse e che improntino la loro attività alla massima trasparenza, anche attraverso la pubblicazione, nei relativi siti internet, degli statuti e degli atti costitutivi, della composizione degli organismi direttivi, dei bilanci, dei verbali e dei contributi e sovvenzioni a qualsiasi titolo ricevuti. Gli stessi enti del terzo settore potranno presentare proposte al Ministro della salute in relazione a iniziative finalizzate allo sviluppo e alla valorizzazione dell'attività della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza fermo restando il rispetto degli standard scientifici. L'articolo 3 modifica la normativa sul fascicolo sanitario elettronico. L'articolo 4 istituisce il referto epidemiologico. Entro 12 mesi il Ministero della Salute dovrà adottare un decreto per l'istituzione del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione con particolare attenzione alle aree più critiche del territorio nazionale, al fine di individuare i soggetti preposti alla raccolta e all'elaborazione dei dati che confluiscono nel referto epidemiologico e di disciplinare il trattamento, l'elaborazione, il monitoraggio continuo e l'aggiornamento periodico dei medesimi dati, nonché la pubblicazione, con cadenza annuale, del referto epidemiologico, in particolare per quanto riguarda i dati relativi all'incidenza e alla prevalenza delle patologie che costituiscono più frequentemente causa di morte, nei siti internet, delle regioni. L'articolo 5 spiega che l'obbligo di raccolta e di conferimento dei dati rappresenta un adempimento ai fini della verifica dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza (Lea) da parte del Comitato permanente per la verifica dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali. L'articolo 6 sancisce che entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge e successivamente entro il 30 settembre di ogni anno, il Ministro della salute trasmette una relazione alle Camere sulla sua attuazione. L'articolo 7 introduce una clausola di invarianza finanziaria. Infine, l'articolo 7-bis spiega che, entro 180 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, le Regioni provvedono affinché le normative vigenti in tema di sorveglianza sanitaria della malattia oncologica vengano aggiornate con quanto previsto dalla presente legge, ed affinché la sorveglianza epidemiologica sulla malattia oncologica dei territori di loro pertinenza, non coperti al momento dell'entrata in vigore della presente legge, venga espletata dai Registri tumori di popolazione esistenti ovvero da Registri tumori di popolazione di nuova istituzione. Giovanni Rodriquez. http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=67073. 2/2.
(10) ()*+,-,./*0./,+12,+. 0123420435. 67899 ÿ ÿ78 8ÿ9 ÿÿ88ÿ88ÿÿ8ÿ78 ÿ 8ÿ ÿ7ÿ 778 8ÿÿ78ÿ778. ÿ ÿ4567895:;ÿ=>ÿ?@@?ABCÿ=DEFÿ. ÿ. GH,II*JÿLMNNO00*ÿPHO0+.Q,*/,ÿIOR.+*ÿ./NSO TO-,N,/.ÿ-,UO/0,V.W2ÿMÿ0),ÿU.HT.N,JÿLX*0,ÿ-OV*/* O 0 0 O H O ÿ N * H H , 0 P * / O / + , ÿ . ÿ + O H . P , . ÿ P H O 0 N H , + + . W ÿ ÿ YZÿ\]^]_`abÿcdZZeÿfeZg`dÿ`ba^eÿ_gZZeÿhgd_`]b^dÿcdZZdÿ_biaec]ej^b_]ÿ_bZZdie`eÿce kdlldÿma]ZZbÿceZÿleZnbÿc]ÿY`eZ]eÿeÿoÿf`dZZdÿ_gZZpdnnd__bÿc]ÿlad_`eq]b^]ÿ_e^]`ea]drÿstuv g^ÿ`dweÿc]ÿdnnd__bÿc]ÿlad_`eq]b^]ÿnxdÿcda]ieÿ]^ÿlea`dÿe^nxdÿceZZeÿwdc]n]^e c]yd^_]iezrÿ{ÿa]Ze^n]eÿg^ÿidnnx]eÿ]cdeÿ_g]ÿyeawen]|ÿs}^bÿcd]ÿ`dw]ÿlb`ad~~dÿd__dad hgdZZbÿc]ÿid^cdadÿg^eÿcb_dÿnbaa]_lb^cd^`dÿeZZeÿ`dael]eÿlad_na]``erÿfdÿ_]ÿnbwlae Zu]^`daeÿ_ne`bZeÿvÿ^baweZdÿnxdÿa]we^d^cbÿeÿne_eÿcd]ÿyeawen]ÿ]ÿn]``ec]^] eg`b^bwewd^`dÿcdn]cb^bÿc]ÿe__gwdaZ]ÿe^nxdÿhge^cbÿ^b^ÿnuvÿg^u]^c]neq]b^d `daeldg`]nezrÿÿ ÿ. ÿÿ"8 ÿ79ÿÿ787ÿ8ÿ9ÿ8ÿ98ÿÿ"99ÿ78ÿÿÿÿ8ÿ ÿ8 78 8ÿÿ78ÿ8ÿ7ÿÿ99ÿ88ÿ88 ÿ8 ÿ"99ÿÿ8ÿÿ7ÿ8 ÿ ÿ8ÿ8ÿÿÿ988 ÿ 8 ÿ7ÿ888ÿÿ88 ÿ7ÿ9ÿ ÿ89ÿ7 7 ÿ8ÿ88ÿ7ÿ8. ÿ88 ÿ8ÿÿ 9 ÿ 77 ÿÿ"88ÿÿ 9ÿ8ÿ788ÿÿ ÿ8ÿ7788 ÿ8ÿ8ÿ798ÿ 7 89 ÿ88 ÿÿ" ÿ ÿ8ÿ8ÿ8 ÿ77ÿ8ÿ7ÿ8ÿ8ÿ ÿÿ ÿ" ÿÿ7 ÿ89ÿ887 ÿ99ÿ9 ÿÿÿ 8ÿ99ÿ788 ÿ78 8ÿÿÿ ¡ÿ¢ÿ8ÿ8ÿÿ 7ÿÿ7 7ÿ89ÿÿ9 ÿ99ÿ£ 78 8¤ ÿ787 ÿÿ¥¦§§¦ÿÿ 8 7ÿ7ÿ9ÿ¨7ÿ9ÿ 8 ÿ1ÿ99ÿÿ© ÿ ÿÿ ªÿ«¦ÿ¬§¦®ÿÿ¯«¬°ÿ§ÿ«±¦ÿ²¦³¬ÿ¦¦¬¬´ÿ²¦ÿ®µ¶ÿ ·ÿ99ÿ78ÿ7 9 8 ¸ÿÿ 98 ÿ¸ÿÿÿ ÿ8ÿ ÿ8ÿ78 ÿÿ 9ÿ8ÿ ÿ9ÿ ÿ87 78 ÿ ÿ ÿ98ÿ88 88ÿÿÿÿ99¹·88 8 ÿ78ÿºÿ8ÿÿ 9ÿÿ87 ÿ8ÿ ÿ78 87ÿ8ÿ 8 ÿÿ 8ÿ9ÿ7 ÿ 8ÿ78ÿ ÿ8ÿ8ÿ 7ÿ7ÿ"99 ÿ8ÿ7ÿ ÿ 778 ÿ99ÿ78ÿ778ÿÿ8ÿ 7ÿ987ÿ 9 ÿÿ 79ÿÿ78 ÿÿÿ8 78ÿ8ÿ888ÿ ÿ8 ÿ8ÿ798ÿÿ" ÿ ÿÿ888 ÿ78ÿ ÿÿ 67899 ÿÿ 8ÿ ÿÿ898 ÿ8ÿ788ÿ8ÿÿ©8ÿ »9ÿ78 ÿ898 ÿÿÿ 88 ÿÿÿ9 8ÿ88789 ÿ ÿÿ9ÿ7 78 ÿÿ8 9ÿÿ7 ÿÿ789 ÿ8 ÿ7888ÿÿ7ÿ7 7ÿ ÿ8ÿ8 ÿ99¹7ÿ88ÿ99ÿ8 88 8ÿ88ÿ8ÿ7 ÿÿ8ÿ8ÿ8 ÿÿ 8ÿ8 ÿ. 7 7ÿÿ8 ÿ8ÿ9ÿ 7 ÿ9ÿ8 9ÿ98ÿ 7 78ÿ878ÿ ÿÿ ¹ÿ ÿÿ7ÿ¼ÿ78ÿ89ÿ887 ÿ¸ÿÿ9ÿ7 78ÿ8ÿ799ÿ 9 ÿÿ8ÿ7 88ÿ 888ÿÿ 8 8 ÿ ºÿ ÿÿ8ÿ8 ÿ 778ÿ78 97ÿÿ98 ÿ8ÿ8ÿ99ÿ98ÿÿ½ ÿ 9 ÿÿ8ÿ ÿÿ8ÿ ÿ9ÿ8ÿ7ÿ¾9998ÿ9897 ÿÿ8 ÿ ÿ ÿÿ 9 ÿ ÿ 78 ÿÿ797ÿ9ÿÿ99ÿ98ÿÿ¿8 ÿ ÿ7787 ÿ7 ÿ8 8887ÿÿ7 987ÿ"9ÿ789 ÿ7 ÿÿ ÿ ÿÿ »8ÿ89ÿ887 ÿÿ ÿÿ8 ÿÿ8ÿ8ÿ9 7 78ÿ9ÿ 7 ÿ878 ÿ888ÿ8ÿ ÿ ÿ". 8ÿ8 ÿ7ÿÿ8 9 ÿ78 ÿ9 ÿ ÿÿ8 ÿÿÿ9 7 ÿ 98 ÿ788ÿ 9ÿ 78 ÿ" ÿ89ÿ 7 ÿ 7 ÿ ÿÿ 7 ÿ7ÿ" ÿ¿7 ÿ98ÿ 7 78ÿ878ÿ ÿÿ788ÿÿ. 7 ÿº 7 ÿ ÿ7ÿ78ÿÿ" ÿ8ÿ98ÿ978ÿ8ÿ87 ÿ ÿ8ÿ78 . 22!!!" 88 882#78 9 $78 9 #8%&'4'&. 323.
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