Comune di Treviglio
Consiglio Comunale dell’8 aprile 2014 RESOCONTO DELLA SEDUTA
Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 17:00
Presiede la seduta il Presidente Avv. Gianluca PIGNATELLI
Partecipa il Segretario Generale Dr. Antonio Sebastiano PURCARO All’appello risultano:
PEZZONI Giuseppe – Sindaco Presente
COLOGNO Andrea – Consigliere Presente
FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere Presente
MELLI Paolo – Consigliere Presente
PIGNATELLI Gianluca – Consigliere Presente
RISI Oreste - Consigliere Presente
SGHIRLANZONI Giuseppe – Consigliere Assente
CIOCCA Alessandro – Consigliere Presente
FERRI Giulio – Consigliere Presente
GIUSSANI Francesco – Consigliere Presente
PREMOLI Maurizio . Consigliere Presente
BORGHI Ariella – Consigliere Presente
BUSSINI Simona – Consigliere Presente
LINGIARDI Francesco – Consigliere Presente
CIOCCA Daniela – Consigliere Presente
MERISI Federico – Consigliere Presente
MINUTI Luigi – Consigliere Presente
e con la partecipazione degli Assessori:
IMERI Juri Fabio – ViceSindaco Presente
VAILATI Sabrina – Assessore Presente
MANGANO Basilio Antonino - Assessore Presente
ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – Assessore Presente
NISOLI Alessandro – Assessore Presente
Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Buonasera. Iniziamo i lavori di questo Consiglio comunale dell’8 aprile 2014.
Procediamo, come da Regolamento, ad appello nominale a cura del Segretario Generale.
Prego, signor Segretario.
SEGRETARIO GENERALE:
Pezzoni, Pignatelli, Cologno, Sghirlanzoni non c’è, Melli, Risi non c’è, Fumagalli, Ciocca Alessandro non c’è, Ferri, Giussani, Premoli, Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela, Minuti, Bussini, Merisi.
14 presenti, 3 assenti. La seduta è legale.
Per la Giunta è presente: Imeri, Nisoli, Mangano, Vailati, Zoccoli in Prandina.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Ringraziamo il Segretario Generale. La seduta è legalmente valida alle ore 17.22.
Ho visto che è prenotato il consigliere Melli, per comunicazioni?
(Ndt, intervento fuori microfono) Prego, Consigliere.
CONSIGLIERE MELLI:
Grazie, Presidente. Vorrei cogliere l’occasione per esprimere la mia solidarietà al consigliere Minuti per quanto è accaduto riguardo alle minacce che ha ricevuto. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Grazie, Consigliere. Ci associamo senz’altro al suo pensiero di vicinanza.
Non vi sono altri interventi. Procediamo con l’ordine del giorno.
Vi è stato comunicato per posta elettronica che il punto n. 1 è stato rinviato.
Passiamo al punto n. 2, avente ad oggetto: “Interpellanza presentata dalle consigliere comunali Borghi e Ciocca Daniela in merito al PLIS: riformulazione convenzione scaduta il 21 giugno 2013 per far ripartire il parco sovracomunale”.
Vi do lettura dell’atto ispettivo acclarato al Protocollo in data 11 marzo 2014: “Preso atto della delibera unanime del Consiglio comunale n. 76 del 25 giugno 2013 e del suo dispositivo, si interpella il Sindaco per sapere: qual è stata la formale risposta dei Comuni, di ciascun Comune, alla proposta che il Consiglio comunale di Treviglio ha loro indirizzato, attraverso il Sindaco, di far ripartire il PLIS della Gera d’Adda, sulla base di un’analisi approfondita del rendiconto finanziario del quinquennio; se ha formalmente chiesto il rendiconto economico degli anni di vigenza della convenzione, responsabilizzando tutte le Amministrazioni interessate e se l’ha ricevuto; se si è fatto promotore, qualsiasi sia stato il riscontro, della ripresa del dialogo con gli altri Comuni, finalizzato alla riformulazione della convenzione del PLIS, anche per convincere i colleghi della necessità di ripartire sulla base di un preciso bilancio finanziario;
quale via ha percorso nell’assumersi l’onere e l’onore della rifondazione del parco sovracomunale”.
La parola al Sindaco.
SINDACO PEZZONI:
Grazie, Presidente. Il 23 di luglio del 2013 c’è stato un incontro nella sede del Comune di Fara Gera d’Adda, che era volto ad aprire o a sottolineare ancora l’apertura della questione del rinnovo della convenzione che era scaduta per la gestione del PLIS.
Dopo quell’incontro formale non ce ne sono stati altri a cui io abbia partecipato, o che abbiano sortito qualche effetto significativo, dal momento che in pratica il meccanismo doveva essere quello di una riformulazione della convenzione e, nell’incontro che avevamo avuto, il Comune di Fara Gera d’Adda si era dichiarato disponibile a proseguire con l’impegno di capofilato, che pareva fosse uno degli “atout” della convenzione previgente.
Nel momento in cui è stata inviata l’interpellanza allora ho chiesto ai Comuni intorno se ci fosse stato qualche ulteriore sviluppo, proprio perché in pratica, dal mio punto di vista, questa latitanza gestionale è anche la latitanza che deriva poi, o meglio, che origina poi la mancanza del rinnovo della convenzione.
Ho inviato una richiesta a tutti i Comuni aderenti al PLIS, il Comune poi di Fara Gera d’Adda
l’ha reinoltrata, e l’unico Sindaco ad aver risposto è stato il Sindaco di Canonica d’Adda, il quale sottolinea che non ha fatto assolutamente niente, però almeno ha risposto rispetto alla prosecuzione dei lavori e, dall’altra parte, che invece lui vede favorevolmente l’eventuale estensione del perimetro del PLIS all’interno del perimetro del Parco Adda Nord.
Su questo punto avevamo già dato qualche orientamento, che al momento non era favorevole, in relazione soprattutto al fatto che sono da valutare oneri e onori dell’adesione al Parco, la questione allora, in pratica, è ancora ferma nelle mani del Comune ex capofila.
Io rammento due cose: uno, il Comune di Treviglio è stato l’unico che nel 2011, all’inizio del 2011, ha versato la seconda rata, diciamo, dei contributi per l’attivazione di progetti che erano previsti dal PLIS, che poi non si sono mai concretizzati, siamo al momento creditori di oltre 50.000 euro nei confronti del Comune di Fara Gera d’Adda, Comune che ha già detto la sua difficoltà nel restituirli, perché questo comporterebbe per lui il difficile rispetto dei saldi del Patto di Stabilità.
D’altro canto abbiamo anche una sostanziale inerzia che, non volendo forzare la mano per evitare… perché nel momento in cui si è muscolari non va bene perché si è muscolari, nel momento in cui si attende non va bene perché si attende, dico, abbiamo lasciato quest’onere, che il Comune di Fara si era voluto assumere, al Comune di Fara.
Siamo nell’imminenza della scadenza dei mandati amministrativi di gran parte delle Amministrazioni comunali che aderiscono al PLIS, quindi ci troviamo di fronte a un’impossibilità di sottoscrivere una qualsiasi nuova convenzione, probabilmente, una volta che saranno rinnovati i Consigli comunali, sarà possibile sedersi e vedere quale strada percorrere. L’unica che io dico però sicura è questa.
Noi cercheremo di avere la restituzione, subito, dei fondi da parte del Comune di Fara Olivana, per impegnare i 50.000 euro su progetti condivisi con le associazioni locali, penso agli Amici del Parco del Roccolo, penso a Legambiente, che avevano già individuato progetti fattibili, e mi sembra assurdo dover aspettare o dover impegnare ulteriori nuove risorse quando ne abbiamo già e non ne vengono utilizzate.
Questo è lo stato della questione.
Credo, davvero, che il grido d’allarme che avevo lanciato inizialmente, quando si parlava della scadenza del PLIS e della convenzione al momento rimanga vox clamantis in deserto e, dall’altra parte, mi auguro davvero che, con un rinnovo significativo delle Amministrazioni comunali, sia possibile reimpostare, però sulle basi dei criteri che avevamo già detto come fondamentali, e quindi un diverso riparto delle spese, soprattutto una diversa operatività, il PLIS nella convenzione di gestione, lasciando anche il capofilato al Comune di Fara d’Adda, che l’ha gestito con molte difficoltà in questo periodo, a meno che siano loro a chiedercelo, io non credo che sia opportuno fare nessun atto di “forza” per portarsi a casa quest’onore e quest’onere. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Consigliera Borghi, ha chiesto la parola? Può intervenire per dichiararsi soddisfatta o meno.
Prego.
CONSIGLIERE BORGHI:
Sindaco, ha avuto tempo nove mesi, dieci mesi, perché la deliberazione con cui si è assunto l’onere e l’onore di rifondare il PLIS è avvenuta nel giugno del 2013, ed ora un’altra volta ci dice che è meglio aspettare che ci siano le nuove Amministrazioni.
Siamo profondamente insoddisfatti. Abbiamo un’altra prova, oltre a quelle che già abbiamo avuto, che sono quelle di aver ridotto l’area trevigliese del PLIS, che sono quelle di aver subito, ancor prima della cessata convenzione, sottratto i fondi alla gestione del PLIS, che è quello di, attraverso l’assessore Nisoli, aver rinunciato ad avere il ruolo di capofila nel PLIS.
Ora, nel 2011 i progetti erano chiari, e si sono versati, mi pare, 52.000 euro circa, per il sito web, per il Regolamento che normasse le azioni di carattere ambientale, agricolo, edilizio e di utilizzo dei suoli e un percorso ciclopedonale. Noi abbiamo versato i soldi, a questo versamento non hanno fatto seguito i fatti, così come dalle sue parole non sono seguiti i fatti dal giugno ad oggi.
E ci dispiace molto, perché si tratta di un tema credo caro a tutti coloro che hanno a cuore l’ambiente trevigliese e, ancora una volta, non solo alle sue parole non seguono i fatti, non solo ci dice chiaramente che vuole disinvestire, che non vuole assolutamente fare investimenti
sul PLIS, ma ci dice anche che vuole che Treviglio vada avanti da solo, facendo le proprie scelte, realizzando i propri progetti, un’altra volta dichiarando esplicitamente la sua scarsissima intenzione a diventare capofila, un Comune che abbia una centralità nella Bassa Bergamasca, in questo caso in campo ambientale.
Siamo molto rammaricati dal fatto che il nostro Sindaco non mantenga la parola data in Consiglio comunale, non alla consigliera Borghi.
C’è stata un’Assemblea dei Sindaci mi pare il 6 di dicembre, in cui c’era all’ordine del giorno, punto secondo, “Convenzione”, il punto non si è affrontato perché assente il Comune di Treviglio. Ho i verbali, ovviamente, e si è deciso del finanziamento per Casirate, ma l’assenza del Comune di Treviglio non ha fatto affrontare quest’argomento.
Siamo molto rammaricati, molto insoddisfatti della risposta del Sindaco, come ho già detto, e molto insoddisfatti per il ruolo che i temi ambientali, per la scarsa attenzione che l’ambiente gestito collettivamente ha per questa Giunta e per quest’Amministrazione. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Grazie. La replica del Sindaco, prego.
(Ndt, intervento fuori microfono) Silenzio in Aula.
SINDACO PEZZONI:
Grazie, signor Presidente. Io credo che sia importante pesare le parole, e il sottoscritto l’incontro l’ha fatto il 23 di luglio, che è subito dopo l’atto, nel momento in cui si è chiesto a questo Sindaco di fare un’operazione di questo genere.
Stiamo celebrando l’attività del PLIS come se avesse fatto chissà che cosa, ha fatto quel poco che ha fatto, e tutti coloro che ne sono partecipi lamentano l’inerzia del PLIS, solo l’Amministrazione Borghi, o la consigliera Borghi ci vede dietro un’attività profonda e attiva.
Io sono convinto di questa cosa: se qualcuno si prende l’onere di voler fare il capofila del PLIS, e vuole farlo, e continua a volerlo fare, e questa è la posizione del Comune di Fara d’Adda, forse varrebbe la pena di informarsi prima di accusare o di dire che qualcuno non rispetta le parole, perché è molto comodo parlare, ma bisognerà anche rispondere delle parole che si dice…
(Ndt, intervento fuori microfono della consigliera Borghi: “Mi sono informata”)
…dall’altra parte, dico, il Comune di Treviglio ha offerto la disponibilità inizialmente, il Comune di Fara l’ha voluta tenere, e mi sembra anche giusto che chi ha attivato la procedura la possa anche portare avanti.
Finisco. Sappiamo tutti che nel corso di questi anni il PLIS ha fatto poco, o niente, tranne la perimetrazione e la cartellonistica; sappiamo che abbiamo dato 50.000 euro, che facciamo fatica a vedere tornare indietro, se questa è la celebrazione del PLIS, fatela diventare la celebrazione del PLIS, io sottolineo una cosa: noi abbiamo associazioni che vogliono valorizzare parte dei terreni del PLIS, perché sulla riperimetrazione sono ancora convinto che l’area della Farchemia possa evitare di essere all’interno del PLIS; il finale è: ho rispettato quello che si era chiesto, ma siccome ad impossibilia nemo tenetur e le convenzioni si fanno in più di uno, in questo caso, se qualcun altro vuole andare avanti con il suo ruolo di capofila vada avanti con il suo ruolo di capofila, non voglio, scusate, imporre la posizione del Comune di Treviglio, perché altrimenti qualcuno poi direbbe che si fa la solita politica del braccio di ferro quando fa comodo. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Passiamo al punto n. 3 all’ordine del giorno, avente ad oggetto: “Atto di indirizzo per la disciplina degli orari per l’esercizio delle attività di giuoco lecito sul territorio comunale”.
Illustra il provvedimento l’assessore Prandina. Prego.
ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA:
Grazie, Presidente. E’ una tematica, questa, molto delicata, di cui abbiamo dibattuto ampiamente in III Commissione.
Che cosa si chiede? Si chiede al Consiglio la deliberazione di un atto di indirizzo per la disciplina degli orari per l’esercizio delle attività di gioco lecito sul territorio comunale.
Preso atto della comunicazione, in tempi recenti, della relazione dell’ASL, che abbiamo visto insieme, con dati anche abbastanza preoccupanti per quanto riguarda l’ambito di Treviglio e zone limitrofe, abbiamo numeri… ve ne dico solo uno: 5.434 classificabili come giocatori patologici.
La ludopatia non è un vizio, è una malattia, e i dati che vi ho ricordato - vi ricordo quelli più incisivi e significativi -: ci sono innanzitutto costi sanitari diretti, come il ricorso al medico di base 48% in più del non giocatore; maggiori interventi ambulatoriali e psicologici; poi ci sono, invece, dei costi indiretti, come la perdita di performance lavorative, piuttosto che ritardi, assenze, eccetera, eccetera, prodotte dal giocatore, e comunque costi sociali e costi per la qualità della vita.
Due note, invece, sulla situazione di Treviglio: i giocatori d’azzardo in trattamento, suddivisi per SErT e SMI, lo SMI è, ad esempio, l’accreditamento che è andato all’AGA di Pontirolo, all’associazione AGA di Pontirolo, ecco, volevo sottolineare che nel 2013 al SErT di Treviglio ci sono 11 persone in trattamento; al SErT di Martinengo 24; all’AGA di Pontirolo 47.
Vi dico anche in trattamento divisi d’ambito, cioè i 18 paesi dell’ambito di Treviglio, 110.000 abitanti: nel 2013 sono 28 unità; nell’ambito di Romano 17 e, va beh, tutta la Provincia, invece, 255. Questi in trattamento.
Per cui, da qui, la sensibilità del nostro Sindaco e di tutta la Giunta di andare a cercare, diciamo, quegli elementi possibili… mi è piaciuto lunedì scorso, all’ASL, la nostra Assessora Cantù, al Sociale, che ha detto: nel solco del possibile.
Bene, “nel solco del possibile” siamo riusciti a confezionare questa delibera di indirizzo, e chiedo espressamente che venga, spero, votata con voto unanime, data la tematica che ci preoccupa.
Una nota, invece, su ciò che il Comune, attraverso i Servizi Sociali e altre associazioni, ha fatto contro questa “piaga”, ma non tanto tra virgolette.
Ora, dal 2012 il Servizio Pre.Gio, del Comune di Treviglio, ha svolto cinque azioni di prevenzione, partendo dai locali stessi, dalle informazioni ad associazioni, oratori, gruppi, a posizionare per ragazzi stanziali presso il PalaFacchetti e la Multisala, per eseguire un questionario sui giovani, questionario, insomma, che ci ha abbastanza preoccupato.
Incontri di prevenzione sulla ludopatia, poi, sono stati fatti in novembre a studenti di scuola media.
Altre iniziative. Nel 2012, precisamente il 26 di ottobre, un convegno molto partecipato, organizzato dal Consiglio delle Donne. L’anno dopo, di nuovo, 2013, il 30 novembre, un convegno su un tema, insomma, caro alle donne, “Le donne e il gioco d’azzardo”, sempre promosso dal Consiglio delle Donne.
Inoltre nel 2013 c’è stata l’adesione del Comune di Treviglio al Manifesto dei Sindaci, e nel 2014 si è terminata la raccolta firme per la legge contro il gioco d’azzardo. Insomma, non è andata proprio bene la raccolta, perché abbiamo raccolto, nonostante la pubblicità sull’home page del Comune, piuttosto sui led luminosi, e l’impegno anche di alcuni partiti, abbiamo raccolto 134 firme totalmente.
In più c’è stata la redazione di un codice etico, sulla ludopatia sempre, da parte del tavolo di comunità dei Comuni di Risorsa Sociale, dell’ASL, anche con l’apporto di molte associazioni del territorio. Materiale che vi ho veicolato poi in settimana, e spero l’abbiate ricevuto.
Domande?
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Ha terminato l’illustrazione, Assessore? Apriamo la discussione, se l’Assessore ha terminato l’illustrazione. Assessore.
ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA:
Allora, no… hai ragione, Presidente. L’illustrazione… non ho detto l’oggetto del contendere, scusate, che è la chiusura, la richiesta di chiusura alle 22.00 delle sale slot.
(Ndt, interventi fuori microfono)
Alle 24.00 è scritto sul… dalle 10.00 del mattino alle 24.00. Perché noi abbiamo delle sale slot aperte 24 ore su 24.
(Ndt, interventi fuori microfono) Sì, prego.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Assessore, ha terminato?
ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA:
Sì, grazie Presidente.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Bene. Dichiaro aperta la discussione, invito i Consiglieri a iscriversi. Consigliera Borghi, prego.
CONSIGLIERE BORGHI:
Se viene considerato intervento, aspetto, io ho solo una domanda da fare.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Lo fa nell’intervento, prego.
(Ndt, interventi fuori microfono)
Consigliere Melli, prego. E’ aperta la discussione, i Consiglieri intervengono, secondo il Regolamento. Consigliere Melli, prego.
CONSIGLIERE MELLI:
Grazie, Presidente. Mah, ne avevamo già parlato in Commissione, chiedendo a esercizi che ho vicino a casa, viene accettata benissimo l’idea di terminare alle 24.00, però mi dicevano che il loro problema più grosso è come fare a far smettere agli utenti incalliti, alle 24.00, di terminare di giocare. Si rischiano sempre delle risse.
Era uscita in Commissione la possibilità di utilizzare una sorta di timer, con un avvertimento sonoro, magari un 15 minuti, 20 minuti prima della cessazione, in modo tale che, diciamo, togliendo corrente alle macchinette questi non possono fare altro e, diciamo, il gestore del bar è un po’ più tutelato, perché dice: è veramente impossibile, già anche alle 02.00 di notte, far smettere queste persone.
Quindi se era possibile utilizzarlo come indicazione, in modo tale da evitare ulteriori problemi.
Grazie.
(Ndt, intervento fuori microfono)
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Al termine, con la replica. Consigliere Lingiardi è iscritto a parlare. Prego.
CONSIGLIERE LINGIARDI:
Grazie, Presidente. Questo è un primo provvedimento, credo che sia anche abbastanza importante sulla lotta alla ludopatia, è però un provvedimento, secondo me, proprio iniziale.
In Commissione avevamo parlato, poi, della legge 8/2013, la legge della Regione Lombardia, che limita il gioco d’azzardo sul territorio regionale, una legge che secondo me è molto buona e ha, come primo elemento principale, l’obbligo di distanza di 500 metri dalle scuole, chiese, ospedali, strutture socio-sanitarie e altri luoghi individuati come sensibili, quindi 500 metri di distanza dalle nuove strutture delle nuove sale di videogiochi, quelle nuove, perché non è retroattiva, mi sembra, la legge.
Oltre a questo la legge, comunque, predispone anche… fa la predisposizione di un piano di contrasto, che indica, ad esempio, i ruoli dell’ASL, importanti nel contrastare le nuove tipologie di dipendenza, però vedo che su questo un po’ ci si sta muovendo, si parlava prima, ad esempio, delle attività con le associazioni, l’ASL… so che anche l’ASL, appunto, provinciale, ha fatto il documento che è stato presentato, ma è molto attiva in questo senso, e anche mi sembra che la Giunta regionale lo sia.
Però, in più, si dice altre cose in questa legge: ad esempio, la creazione di un marchio “no slot”, da individuare attraverso un concorso tra le scuole superiori di primo e di secondo grado;
la funzione, in più, di controllo, demandata alla Polizia locale con sanzioni applicabili, comprese tra un minimo di 1.000 e un massimo di 15.000 euro. Questa qui è un’altra questione che potremmo affrontare, ampliando, appunto, le opportunità che dà questa legge ai Comuni per frenare questo fenomeno.
Poi c’era il discorso della completa detassazione ai fini di addizionale regionale IRAP degli
esercizi che disinstallano le macchinette e il raddoppio dell’addizionale a chi, invece, decide di mantenerle.
Inoltre c’è la questione del Regolamento attuativo da parte della Giunta, che disciplini modalità tecnologiche per evitare l’accesso ai locali adibiti a sale slot ai minorenni. Questa è un’altra questione, lo può fare la Giunta comunale.
Questa legge sta facendo abbastanza scuola in Italia, sulla questione della ludopatia, noi dobbiamo cercare comunque di approfittarne di questa legge e di essere propositivi, di andare oltre la questione solo degli orari.
Io chiedo, magari, poi un prossimo intervento ancora in III Commissione consiliare, per poter valutare altre opportunità, magari portando la legge stessa e cercando poi di approfondirla assieme.
Io personalmente sono assolutamente favorevole a tutti questi interventi e voterò naturalmente a favore anche di questa delibera, però una spinta in più credo che si debba fare.
Poi c’è anche la questione, un po’, delle varie competenze. So che le autorizzazioni le dà la Questura. La Questura in passato, diceva, le poteva dare solamente valutando la questione dell’antimafia, e quindi non aveva troppa competenza rispetto alla legge regionale. So che invece, ultimamente, ci sono state delle disposizioni che hanno, invece, concesso anche alle Questure di valutare, appunto, la legge regionale.
Quindi, ecco, ci sono… sicuramente è una legge secondo me molto opportuna, avanti con i tempi, che però ha le solite, come dire, difficoltà di attuazione. Io chiedo, appunto, alla Giunta di approfondire, come dicevo prima, le tematiche della legge regionale e andare avanti, lavorare veramente molto rispetto a questa tematica per affrontare la ludopatia. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Grazie, Consigliere. Vi sono altri interventi nel dibattito? E’ iscritta a parlare la consigliera Borghi. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE BORGHI:
Sì, faccio la domanda: io ho consegnato, a nome del Consiglio delle Donne, due fogli completi di raccolta firme, erano di più, mi pare, adesso non lo giuro, perché dovrei controllare, di 130, e se qualcuna non è stata ritenuta idonea, com’è sempre possibile, vuol dire che solo il Consiglio delle Donne ha dedicato un sabato mattina al mercato a raccogliere le firme, ma queste cose bisogna pubblicizzarle molto, perché la raccolta firme comporta una grande diffusione delle informazioni, insomma, ma non solo c’è la proposta di legge popolare, ma bisogna anche, sui giornali, attraverso il sito, come abbiamo fatto, attraverso convegni o attraverso altre… attraverso anche Risorsa Sociale, che ha lavorato molto su questo tema, sensibilizzare maggiormente la popolazione.
Mi unisco a quello che diceva il consigliere Lingiardi e aggiungo che per fare di più e meglio abbiamo, per esempio, l’opportunità di fare quanto sta facendo il tavolo di sviluppo della comunità della nostra Risorsa Sociale.
In questo tavolo, nel progetto “Ripigliati la notte”, cioè nello stilare il progetto “Ripigliati la notte” sono stati definiti sia il codice etico per l’abuso di alcol, sia quelle che vengono chiamate
“le buone pratiche d’azzardo”. Le buone pratiche d’azzardo, che prevedono dei comportamenti per il locale che deve scegliere di aderire al codice etico prima di tutto, quindi sarebbe opportuno che i locali conoscessero questo codice etico e che il Comune fosse il primo promotore della diffusione di questo codice etico, e poi dovrebbero adottare, gli stessi locali, strategie di controllo del tempo e della percezione della dipendenza, proporre alternative di gioco, differenziare e isolare le slot con cambiamenti strutturali al locale più semplicemente con separé, vietare l’accesso alle slot ai minori, eccetera, e il Comune deve fare, secondo questo codice etico stilato da questo tavolo, a cui hanno partecipato parecchie associazioni trevigliesi, credo anche l’Assessore, il Comune sceglie di sottoscrivere il codice etico d’ambito in una delibera di Consiglio comunale, cosa che non abbiamo ancora fatto, e pubblicizzare le buone pratiche d’azzardo attraverso un incontro informativo rivolto ai gestori dei locali coinvolti, incentivare gli esercenti che scelgono di non installare macchine e slot nei propri locali, e qualche Comune virtuoso l’ha anche fatto incentivando fiscalmente, aderire al manifesto ANCI, e questo l’abbiamo fatto.
Io approfitto di questa discussione in Consiglio per ricordare anche l’abuso per l’alcol, perché l’anno scorso avevamo avuto la percezione che durante i “Mercoledì sotto le stelle” non mi
viene come si chiami, avevamo avuto la percezione che, soprattutto in certi bar, ci fosse la somministrazione, e ne avevamo discusso anche in Consiglio comunale.
Comunque, ecco, io mi auguro che quanto prima…
(Ndt, interventi fuori microfono)
Ai minori. Sì, scusate se non l’ho detto.
Quindi io mi auguro che quanto prima quest’Amministrazione dia corso a queste proposte del progetto “Ripigliamoci la notte”, proposte di codici etici, che sono state approvate dall’Assemblea dei Sindaci il 28.11.2013.
A questo aggiungo semplicemente - già lo accennava Lingiardi - che la legge regionale da sola non è abbastanza, però abbiamo avuto, proprio in questi giorni, così, delle prese di posizioni governative che hanno, in qualche modo, riconosciuto, hanno dato riconoscimento alla legge regionale. Infatti il Governo ha deliberato la non impegnativa della legge regionale 8 e, successivamente, il TAR Lombardia - e questo è molto importante - ha ritenuto legittima la sua applicazione per negare un’autorizzazione a Cantù, nel Comasco. E questo può costituire un precedente che ci può aiutare per il futuro.
Mentre la brutta notizia è che per… come si chiama, le lottery, come si chiamano?
(Ndt, intervento fuori microfono: “Le Videolottery”)
Le Videolottery, la competenza, l’autorizzazione continua, secondo il Governo, a dover restare in capo alle Questure, e quindi la possiamo controllare molto di meno.
Chiudo dicendo che sicuramente - come già ha accennato il consigliere Lingiardi - voteremo a favore di questa proposta di delibera, ci auguriamo però che il Comune di Treviglio non faccia come tanti altri Comuni (Pavia, Bergamo, Lecco, Genova, Firenze), e anche Comuni piccolissimi, che hanno deliberato anche in assenza di leggi regionali, in assenza di Regolamenti e che, davvero, stanno facendo una lotta a 360 gradi.
Ecco, si dice di non chiamarla più “ludopatia”, anche se è una malattia, ma “gioco d’azzardo patologico”, perché “ludo”, il gioco in sé non è patologia…
(Ndt, intervento fuori microfono)
No, è solo una questione nominale, il gioco in sé non è patologia, se gioco a Monopoli non… e ho una dipendenza da Monopoli… mentre tutti gli studi ultimi chiedono di chiamarlo “gioco d’azzardo patologico”.
Noi ci auguriamo, nel salutare favorevolmente quest’iniziativa della nostra Amministrazione, che da qui si passi anche a regolamentare i locali già aperti, insomma, per quello che si può e, forse, con un po’ di coraggio.
Continuiamo ad avere un grande rincrescimento per il fatto che in locali del Comune, quelli del bar mercato, continui ad esserci una sala giochi, anche una struttura di dimensioni abbastanza consistenti. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Non vi sono altri interventi? Nessun altro è iscritto.
Possiamo procedere alla replica? Assessore, prego.
ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA:
Bene, grazie Presidente. La prima risposta al consigliere Melli, che già in Commissione aveva proposto questo timer ai gestori. Beh, in delibera non possiamo certo mettere il timer o qualsiasi altro provvedimento o elemento deterrente, può essere che i gestori possono attrezzarsi da soli, con tutti i provvedimenti che possono… tutti gli strumenti, però si potrebbe invitare magari l’Ufficio Commercio a, così, consigliare degli strumenti che vadano a togliere questa corrente molto prima di mezzanotte per non interrompere il giocatore abituale. Questo può essere. In delibera, giustamente, non si può mettere.
Al consigliere Lingiardi, bene, trovo anch’io che la legge regionale che, insomma, non sono due fogli stampati, ma è un bel malloppo, possa essere analizzata in III Commissione, proprio per conoscere e poi applicarla, e ne tengo buona nota.
Per le firme. Va beh, non è vero che solo il Consiglio delle Donne ha raccolto le firme, le assicuro, perché tutta la mia famiglia è venuta - mia famiglia come tante altre - in Comune, all’Ufficio elettorale, a sottoscrivere quest’azione popolare. Va bene.
Guardi, che le abbia raccolte il Consiglio delle Donne, l’Ufficio elettorale, o Tildine, va bene comunque, basta che il numero sia, insomma, non risibile, come lo è stato. Anch’io le dico che pensavo molto di più, come adesione. Il termine purtroppo è scaduto e non ci possiamo fare
niente.
Invece, il codice etico. Allora, abbiamo lavorato tantissimo su questo codice etico, non solo per la ludopatia, poi lei vuole cambiargli il nome, ma io la chiamo così, benissimo per quanto riguarda la ludopatia e anche per l’abuso di alcol, soprattutto per i minori.
L’abbiamo vista ancora proprio come procedura di come fare a mandarla ai Comuni, eccetera, è stata spedita ai Comuni alla fine di febbraio. Abbiamo fatto il Consiglio di marzo, oggi c’è questo, provvederemo anche a portarla in Giunta e vedere di sensibilizzare ulteriormente i gestori.
A proposito di gestori, per quanto riguarda il progetto Pre.Gio, che si è svolto in cinque fasi, la prima fase era proprio diretta ai gestori, per cui siamo andati con una… indubbiamente con grande libertà, se il gestore accettava. Hanno accettato in quattro, e abbiamo posizionato delle bacheche, molto prima del codice etico, con delle informazioni e anche con una sorta di sondaggio, e anche dei presidi dove andarsi a curare qualora il giocatore realizzasse questa malattia.
Per cui sui gestori abbiamo già fatto e provvederemo anche a far avere il codice etico. Certo, non si può obbligare nessuno.
Si porta, si porterà, è una cosa che mi prenderò a cuore, e il gestore spero lo affigga laddove è ben visibile al giocatore.
Per questa nostra iniziativa - così chiudo - il 6 di aprile L’Avvenire, un giornale che a me piace molto, anche al mio Sindaco, ha nominato la proposta che viene dibattuta in questo momento:
“Treviglio: sale slot, ridurre gli orari”. Ha menzionato anche il Consiglio delle Donne, piuttosto che Libera, insomma, tutte le attività e le manifestazioni per questa tematica e… l’ha scritto, te lo dico subito, Amanzio Possenti.
(Ndt, interventi fuori microfono)
Allora ridiamo perché l’ha scritto Amanzio Possenti?
(Ndt, interventi fuori microfono) In famiglia quale, mia? Mia?
(Ndt, interventi fuori microfono)
Ah, trevigliese. No, perché secondo me è una cosa che è andata a livello nazionale, non vedo perché riderci sopra. Io sono veramente contenta e ringrazio Amanzio Possenti. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Per replica, il Sindaco.
SINDACO PEZZONI:
Io credo che sia da sottolineare una cosa: il fatto che ci stiamo muovendo nel momento in cui la legge regionale, o meglio, abbiamo iniziato questo percorso nel momento in cui la legge regionale era in fase di approvazione, e quindi è ovvio che le misure che si stanno chiedendo al Consiglio comunale sono una parte di un provvedimento, che diventa più ampio, proprio perché adesso viene rafforzato anche da una previsione che prima non era possibile.
Ricordo che qualche tempo fa quest’Aula comunque aveva già discusso sulla questione delle distanze e ci si era fermati di fronte al problema che, in assenza di una normativa urbanistica, di stampo regionale, fosse impossibile sopravvivere, diciamo, ai ricorsi nei confronti dei TAR, fatti da gestori, e da lobby, che sono particolarmente potenti, in funzione del gettito che poi queste producono allo Stato.
Quindi io direi che sia importante, da una parte, l’approvazione di questo provvedimento che, diciamo, si muove “sulle gambe” del Comune di Treviglio, alla luce comunque dei dati che sono stati forniti dall’ASL e che replica, in un certo qual modo, l’esperienza lecchese. Altre esperienze più significative sono già state fatte, penso alla Provincia Autonoma di Bolzano, ad esempio, dove una legge, in quel caso provinciale, che ha valenza di legge regionale, sull’impronta di quella che è stata approvata recentemente anche da Regione Lombardia, ha consentito qualche margine di manovra in più.
Ultima cosa da sottolineare, e ci tengo particolarmente: nel corso delle settimane scorse abbiamo avuto due incontri con due classi della formazione professionale regionale dell’istituto professionale Zenale e Butinone, e mi ha fatto particolarmente piacere che, nell’ambito dei progetti che ciascuna classe poteva scegliere di realizzare, due gruppi, di due classi diverse, abbiano scelto di lavorare sulla prevenzione del disagio dal gioco d’azzardo, scusate, la chiamo ludopatia per comodità.
La cosa importante secondo me è questa: benché non siano generalmente i ragazzi a dover avere a che fare con questo tipo di problema, mi è piaciuta molto la sensibilità, sono stati aiutati da due referenti, uno dell’associazione Libera e uno un ex dirigente scolastico in pensione, e abbiamo chiesto loro di fare un’operazione insieme al Comune di Treviglio, da una parte quella di redazione di un opuscolo, da una parte e dall’altra, con le informazioni che stanno recuperando, anche alla luce della loro indagine, del loro censimento sui locali di Treviglio; dall’altra, la creazione di uno slogan e, a questo proposito, nel momento in cui è uscita la notizia della possibilità, da parte di Regione Lombardia, di partecipare, l’ho girata subito alle due scuole, in maniera tale che potessero valorizzare anche esternamente, e non soltanto all’interno del territorio comunale, o dell’ambito di Risorsa Sociale, il lavoro che stanno facendo, anche perché non sono ragazzi solamente trevigliesi, ma sono ragazzi, diciamo, del circondario, qualche Cassanese, e così.
Io, davvero, ecco, la cosa che ho apprezzato molto è stata questa: due gruppi, una decina di ragazzi, con la disponibilità a mettersi a lavorare su questo tipo di problema, hanno ottenuto il supporto di informazioni da parte della scuola, e anche da parte dei servizi sociali, e credo davvero che sia un bel segno di sensibilità. Abbiamo garantito loro che tutto quello che faranno diventerà oggetto anche di presentazione formale all’interno al Consiglio comunale e sul sito del Comune, per Risorsa Sociale e tutto quello che potrà essere di aiuto per fare in modo tale che sia, come anche in questo caso, la voce dei ragazzi, aiutare quelli un pochino più grandi che stanno perdendo un attimo il lume della ragione. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Vi sono interventi di replica da parte dei Capigruppo? Nessuno.
Dichiaro chiusa la discussione e invito i Consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto. E’
iscritta a parlare, per dichiarazione di voto, la consigliera Ciocca. Prego.
(Ndt, intervento fuori microfono)
C’è la signora Borghi prima? Consigliere Borghi, prego.
CONSIGLIERE BORGHI:
E’ uguale. No, volevo precisare all’assessore Prandina che la mia richiesta di chiarimento sulle firme non era perché intendessi dare l’onore al Consiglio delle Donne, ma perché solo mi pareva che fossero di più di 130 solo quelle presentate dal Consiglio delle Donne, per cui ce ne devono essere altre, a meno che quelle…
(Ndt, intervento fuori microfono)
Perché mi interrompi? Io non ti ho interrotto.
(Ndt, interventi fuori microfono)
Ma non sto… sto solo domandandomi dove sono finite, perché l’intenzione era quella, anzi, di darti una mano, ma non capisci, non lo so.
L’altra cosa che volevo dire, al di là de L’Avvenire, che l’Assessora della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, che recentemente ha tenuto un convegno a Bergamo, complimentandosi anche con quello che la città di Bergamo e la Bergamasca sta facendo per cercare di arginare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, ha anche ricordato che Bergamo è la terza Provincia per l’aumento di questo tipo di patologia, perché tra il 2010 e il 2012 si è registrato l’aumento del 70%.
Quindi, d’accordo i piccoli passi, e noi li votiamo i piccoli passi, ma bisogna essere il più incisivi possibili, proprio, essere presenti su questo tema, che è una grande piaga sociale, a 360 gradi.
Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Per dichiarazione di voto è iscritta la consigliera Ciocca. Può intervenire.
CONSIGLIERE CIOCCA D.:
E’ chiaro che questo provvedimento va votato, è una cosa, se vogliamo, piccola rispetto alla complessità del problema, ma è necessaria. Limitare gli orari di apertura dalle 10.00 del mattino a mezzanotte non è che sia questa grande rivoluzione, comunque è un segnale.
Mi attendo, visto che questo tipo di problema l’abbiamo segnalato per tempo, ricordo la prima interpellanza, ordini del giorno non mi ricordo, era addirittura dell’inizio del 2012, mi aspetto che la strada intrapresa sia velocizzata perché, effettivamente, lo spuntare continuo di sale da
gioco e Videolottery… anche solo questo ci dice che il fenomeno è in aumento.
Da questo fenomeno vuol dire costi sociali e, quindi, se riusciamo a prepararci per tempo, in maniera più incisiva, tanto di guadagnato. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Per dichiarazione di voto, consigliere Merisi. Prego.
CONSIGLIERE MERISI:
Grazie, Presidente. Credo che questo sia il primo passo di una camminata che ci deve comunque portare lontano.
Tengo a sottolineare che, come al solito, sono le fasce deboli - già sottolineato prima dall’Assessore e dai Consiglieri che mi hanno preceduto - che vanno in qualche modo protette.
Ben venga, quindi, una delibera, immediatamente esecutiva, di questo tipo, e ben venga un approfondimento in tutti i campi, sia da un punto di vista sociale, sia da un punto di vista soprattutto dell’età dei giocatori patologici.
Non dimentichiamo che solo una piccola parte - come già detto prima - si rivolge al Servizio, sia esso pubblico, sia esso accreditato. C’è molto sommerso, e lo possiamo vedere tutte le mattine, quando passiamo davanti a questi locali.
Anche a nome del consigliere Minuti dichiaro che il nostro voto sarà assolutamente favorevole.
Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
E’ iscritto a parlare il consigliere Giussani, per dichiarazione di voto. Prego.
CONSIGLIERE GIUSSANI:
Grazie, Presidente. Beh, è fuori discussione che noi questa mozione la votiamo, però volevo fare un piccolo appunto alla consigliera Ciocca, che va meglio come Consigliera che come Sindaco perché, da quando è Consigliera, viene qua, ci dà un casino di consigli, una sfilza di consigli.
(Ndt, intervento fuori microfono)
Io, Ciocca e Borghi… perché la mano destra…
Detto questo… no, è la consigliera Borghi che è brava come Consigliera, la Ciocca era una brava addetta stampa.
Andiamo avanti. Piccoli passi, piccoli passi di un grande percorso. C’è voluto un Presidente della Regione Lombardia, come Maroni, per portare avanti queste cose. Ci vuole un segno, come persone di Treviglio, per portare avanti queste cose.
Ma, consigliera Borghi, lei, quand’era Sindaco, cos’ha fatto contro la ludopatia? Cos’ha fatto?
Ma ce lo spiega? Non è che il gioco d’azzardo sia nato ieri mattina, signori, c’è sempre stato.
(Ndt, intervento fuori microfono)
Lei, Ciocca, per cortesia… poi spiegherò anche a lei con calma, perché… ma non è questo l’argomento.
Per cui, al di là del fatto che votiamo, però questo modo, antipatico, di contestare e di consigliare, ma prima di consigliare cercate di fare. Siete stati al Governo in questa città, non avete fatto un cavolo su questo argomento - scusate se alzo la voce -, ma è la verità, è la verità, potevate anche muovervi.
La legge, caro consigliere Lingiardi, a livello cittadino si possono anche portare avanti certe cose…
(Ndt, interventi fuori microfono: “Ma la legge regionale…”) La legge regionale, ci è voluto Maroni, ripeto, ci è voluto…
(Ndt, intervento fuori microfono: “E allora?”)
E allora? Ma se parlate… vuoi fare tu l’intervento, Lingiardi?
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Consiglieri, vi richiamo…
CONSIGLIERE GIUSSANI:
Non ti ho interrotto. E’ questione anche di educazione, visto che tanto ve la tirate.
(Ndt, interventi fuori microfono)
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Consiglieri… Consigliere Giussani, termini la dichiarazione, non interrompete il Consigliere che interviene.
CONSIGLIERE GIUSSANI:
No, no, termino… tra cinque minuti la termino, Presidente, cinque minuti, mi sembra, per dichiarazione, no? Non è cinque minuti?
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Cinque minuti.
CONSIGLIERE GIUSSANI:
Per cui, non è che adesso la termino. No, ritorno a sottolineare la mancanza di coerenza e la poca, diciamo, “onestà intellettuale” di chi oggi è all’opposizione e che ieri era in maggioranza, e non ha fatto un cavolo per questi argomenti.
Però non è solo questo argomento, signori, è sistematico, tutte le cose che quest’Amministrazione porta avanti in positivo loro devono sempre venire a consigliare.
Dovevate fare, non consigliare. Grazie, ho finito.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Per dichiarazione di voto, consigliere Fumagalli. Prego.
CONSIGLIERE FUMAGALLI:
Grazie, Presidente. La prima cosa che mi sento di dichiarare, onde evitare che venga male interpretato il mio intervento, è che anche il Gruppo di Io Treviglio a sostegno di Pezzoni voterà a favore.
Votare a favore, purtroppo, in questo momento è una cosa normale, bisognerebbe trovare il modo per far sentire la nostra voce, perché è chiaro che tutti si aspettano che venga votato a favore di un tema così scottante come quello della ludopatia, o del vizio del gioco d’azzardo, anche perché le famiglie, indipendentemente dal ceto sociale, rischiano di andare sul lastrico.
Staccare la corrente cinque minuti prima che finisca il gioco vuol dire far scatenare la rissa.
Io, purtroppo, conoscendo - pur non avendo questo vizio, per fortuna - bene chi ha il vizio del gioco d’azzardo, vi assicuro che diventa davvero un momento particolare.
Quindi, la dichiarazione positiva, un elogio particolare, non solo politico, a Maroni perché, effettivamente, con tutto quello che noi potremmo desiderare per questo Comune, finché non vengono cambiate le regole del gioco, si continua a giocare.
C’è un bell’articolo de L’Avvenire, non scritto purtroppo dal nostro concittadino, dove illustra come il reddito dello Stato dai proventi per il gioco d’azzardo, rispetto a quanto mette a disposizione per la ludopatia, è assolutamente inferiore. Quindi il problema delle lobby, che entrano addirittura a gestire lo Stato, ci dovrebbe far gridare una cosa: non riprendiamoci la notte, ma che ci aiutino a riprenderci la vita. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Bene. Nessun altro è iscritto, quindi procediamo con la votazione del punto n. 3 all’ordine del giorno.
Pongo in votazione, quindi, il punto n. 3 all’ordine del giorno, avente a oggetto: “Atto di indirizzo per la disciplina degli orari per l’esercizio delle attività di giuoco lecito sul territorio comunale”.
Procediamo con votazione in forma palese con l’ausilio del sistema elettronico.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
14 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Deliberiamo anche l’immediata eseguibilità della delibera ora assunta. Procediamo in questo modo, quindi con voto in forma prese con il sistema elettronico.
Dichiaro aperta la votazione.
Consigliere Ferri, non ha votato.
Dichiaro chiusa la votazione.
14 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto.
Il Consiglio approva all’unanimità.
(Ndt, intervento fuori microfono: “Manca una tessera”) Verifichiamo.
Passiamo al punto… Manca qualcuno?
(Ndt, interventi fuori microfono)
Consigliere Ciocca, è abilitato, perfetto. Vuole dichiarare come avrebbe votato? Anzi, come ha votato in entrambe le votazioni?
(Ndt, intervento fuori microfono)
Va bene, ne diamo atto a verbale, quindi 15 voti a favore in entrambe le votazioni.
Passiamo al punto n. 4 all’ordine del giorno, avente a oggetto: “Controdeduzioni alle osservazioni pervenute ed approvazione definitiva della nuova classificazione acustica del territorio comunale (ai sensi dell’art. 3 legge regionale 13/2001 in materia di lotta all’inquinamento acustico)”.
Illustra il provvedimento l’assessore Nisoli.
(Ndt, intervento fuori microfono: “Imeri”) Imeri. Perdonatemi. Assessore, prego.
ASSESSORE IMERI:
Buonasera. Abbiamo visto in Commissione le controdeduzioni che chiudono un percorso che ci ha portato a rivedere un po’ la problematica della zonizzazione acustica della nostra città.
Ricordo che avevamo già deliberato in questo Consiglio comunale il nuovo Regolamento, che prevedeva significative modifiche, e a dicembre c’era stata l’adozione della zonizzazione acustica, in cui la novità più sostanziale riguardava fondamentalmente l’innalzamento della classe E, centro storico, dalla seconda alla terza, e poi alcune modifiche che erano già state oggetto di discussione e di approfondimento.
In seguito a quell’atto abbiamo provveduto a richiedere, come prevede peraltro la normativa, i pareri dei Comuni limitrofi, con i quali non ci sono stati… sono arrivati solo due pareri, che sono quello di Fara Gera d’Adda e Cassano, che non hanno espresso nessuna problematica, e anche dell’ARPA, in quanto Ente preposto, che non ha fatto pervenire alcun parere.
L’unica osservazione che è arrivata è stata quella della ditta Same, peraltro in relazione a un’area che non era stata modificata rispetto alla precedente zonizzazione.
Fondamentalmente la Same chiedeva, in relazione a un’area posta sul confine lungo la via Isser, sul lato nord ovest, di provvedere all’innalzamento della classe acustica, e poi di provvedere, invece, sul perimetro dello stabilimento, all’innalzamento della classe.
Entrambe le controdeduzioni formulate dalla Same, con l’osservazione del 3 marzo 2014, non sono accoglibili, in quanto, per quanto riguarda l’innalzamento delle aree assegnate alla classe quarta, seppur sono all’interno del comparto industriale, di fatto costituiscono zone di passaggio, parcheggio, o comunque di movimentazione dei mezzi, e non sono zone a tutti gli effetti produttive.
Inoltre, innalzare quella classe avrebbe comportato un innalzamento anche delle residenze che sono poste lungo la via Cagnola, e che sono prossime allo stabilimento Same.
In relazione, invece, al secondo punto per cui Same prevedeva l’assegnazione della classe quarta al lotto libero collocato a nord-ovest, a oggi quell’area non ha una destinazione specifica, sono possibili molteplici destinazioni d’uso di quel lotto, e pertanto al momento riteniamo che non sia opportuno provvedere alla modifica della classe, sarà eventualmente oggetto dal momento in cui si andrà a definire che cosa verrà fatto in quest’area posta a nord- ovest.
Quindi, fondamentalmente, una sola osservazione, quella della Same, del 3 marzo 2014, due punti fondamentalmente erano previsti, ed entrambi proponiamo di respingerli.
Per il resto, invece, non sono pervenute osservazioni né da parte dei soggetti interessati, né da parte dei Comuni limitrofi, né da parte di ARPA, e quindi chiudiamo oggi quello che è un iter che avevamo avviato, ripeto, sia con il Regolamento, che andava a normare gli orari, le procedure, recependo anche il decreto del fare e le deroghe, e in questo caso invece la zonizzazione, con l’innalzamento della classe seconda e terza del centro storico, la sistemazione di alcune situazioni puntuali che si erano verificate negli anni, quindi preso atto
anche degli esposti, piuttosto che delle segnalazioni, sono state effettuate più di 40 misure e, appunto, invece in relazione alle osservazioni di Same, riteniamo di non procedere con l’accoglimento. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Grazie, Assessore. Dichiaro aperta la discussione e invito i Consiglieri a iscriversi. Non vi sono interventi.
Possiamo procedere, quindi, alla votazione. Votiamo, quindi, l’osservazione che è stata presentata.
Allora, pongo in votazione l’osservazione che è stata presentata, la proposta della Giunta è di respingere. Chi vota a favore ovviamente è a favore dell’osservazione, chi vota contro è per respingere l’osservazione.
Dichiaro aperta la votazione.
(Ndt, intervento fuori microfono) Dichiaro chiusa la votazione.
Nessun voto a favore, 16 voti contrari, nessun astenuto.
Il Consiglio respinge.
Passiamo alla votazione relativa all’approvazione definitiva del Piano di Zonizzazione Acustica.
Vi sono dichiarazioni di voto, prima di passare alla votazione? Nessuno. Non c’è stato dibattito, del resto.
Pongo in votazione, quindi, il punto n. 4 all’ordine del giorno, relativo alla “Approvazione definitiva della nuova classificazione acustica del territorio comunale, ai sensi dell’art. 3 della legge 13/2001 della Regione Lombardia in materia di lotta all’inquinamento acustico”.
Procediamo con votazione in forma palese e con sistema elettronico.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
10 voti a favore, nessun contrario, 6 astenuti.
Il Consiglio approva.
Si sono astenuti i consiglieri: Borghi, Lingiardi, Bussini, Ciocca Daniela, Minuti e Merisi; a favore gli altri Consiglieri presenti in aula.
Passiamo al punto n. 5 all’ordine del giorno, avente a oggetto: “Variante n. 6 al P.G.T.
- recepimento reticolo idrico minore e documento di Polizia idraulica del Comune di Treviglio e suoi allegati, ai sensi della delibera di Giunta regionale 7/7868 del 25.01.2002 e successive modifiche e integrazione e delibera Giunta regionale IX/2762 del 22.12.11, così come modificata dalla D.G.R. n. X/883 del 31.10.13 – Adozione”.
Illustra il provvedimento l’assessore Nisoli. Prego, Assessore.
ASSESSORE NISOLI:
Grazie, Presidente. Buonasera. Questa delibera prevede l’adozione dello studio del reticolo idrico minore e del documento di Polizia idraulica.
Questo studio è parte integrante del P.G.T., diventerà poi, con l’approvazione definitiva, variante al piano stesso.
In sede di redazione del P.G.T. non era stato effettuato questo studio, tant’è che nel parere di compatibilità della Provincia era stato richiesto di provvedere alla sua redazione e a successiva approvazione.
Alla fine del 2012 è stato dato l’incarico ad un geologo per realizzare questo studio e a settembre 2013 è stato trasmesso al Consorzio di Bonifica e alla Regione Lombardia. Entrambi hanno risposto parere favorevole, la Regione Lombardia, lo STER di Bergamo ha dato parere favorevole a febbraio di quest’anno.
Principalmente quello che riguarda lo studio del reticolo idrico minore individua quelli che sono tutti i corsi d’acqua presenti sul territorio comunale di Treviglio, in base alla classificazione che viene data dalla D.G.R. 883 della Regione Lombardia, individua le rogge principali, che è Roggia di Sopra, Roggia Brembilla di Brignano, Roggia Vailata e Roggia Vignola, che hanno una fascia di rispetto di 10 metri, mentre tutti gli altri corsi d’acqua inseriti nel reticolo di bonifica, che sono sempre indicati nella D.G.R. 883 della Regione Lombardia, tutti gli altri corsi che hanno, invece, una fascia di rispetto di 5 metri.
All’interno di queste due fasce, 10 metri e 5 metri, vengono individuate quelle che sono le
attività consentite e quelle non consentite.
Allora, per quanto riguarda l’articolo 7 del Regolamento, viene individuato quello che è vietato, per cui: è vietata la realizzazione delle opere, di qualsiasi tipo di opera che possa dar fastidio al deflusso delle acque; è vietata la realizzazione di fabbricati all’interno delle fasce di rispetto;
non è consentito porre recinzioni a una distanza inferiore a 4 metri dal ciglio dell’argine; non è consentito realizzare nuove piantagioni a distanza inferiore di 4 metri dalla sponda; non è consentita la movimentazione di terreno negli altri, nelle scarpate, nelle sommità arginali e nelle zone di rispetto dal piede degli argini alla sommità della sponda per una distanza di 4 metri; è vietata l’apertura di nuovi canali e fossi; è vietata l’apertura di cave, temporanee o permanenti; è vietata la realizzazione di qualunque opera che possa alterare lo stato, la forma, le dimensioni degli argini; è vietata qualsiasi forma di deposito e stoccaggio di materiale; è vietato bruciare sterpaglie; è vietato dissodare i terreni, boscati o cespugliati; è vietato variare o alterare i ripari di difesa delle sponde dei corsi d’acqua; è vietato qualsiasi nuovo intervento di tombinatura dei corsi d’acqua, che non sia imposto da ragioni di tutela della pubblica incolumità; è vietato scaricare acque di prima pioggia o di lavaggio provenienti da aree esterne; è vietato occupare o ridurre le aree di espansione e di divagazione dei corsi d’acqua.
Inoltre è indicato, sempre in quest’articolo, cos’è possibile realizzare all’interno delle fasce di rispetto, che sono solamente delle recinzioni che devono stare o a 4 metri per i corsi d’acqua che hanno la fascia di 10 metri, oppure 1,5 metri per i corsi che hanno una fascia di 5 metri.
Così vale anche per la piantagione degli alberi, delle siepi, movimenti di terra, realizzazioni di fabbricati, invece, oltre i 10 metri o oltre i 5, e l’apertura dei canali, sempre oltre i 2 metri.
Vengono indicate anche tutte quelle che sono le attività soggette ad autorizzazione, e quelle soltanto, invece, oggetto di comunicazione.
Nell’articolo 12 vengono individuati quelli che sono i canoni che devono essere versati, sempre previsti dalla D.G.R. 883/2013, che prevede che vengano versati canoni per quanto riguarda attraversamenti, parallelismi, coperture da alvei o passerelle, ponti e sottopassi, scarichi, transiti arginali e l’occupazione di aree demaniali.
All’articolo 14 c’è l’elenco completo di tutti i corsi d’acqua presenti sul nostro territorio, con la relativa fascia, per cui le rogge che derivano dalla Moschetta, dalla Vignola, dalla Vailata e dalla Brembilla.
E il piano è anche composto da una serie di elaborati, di tavole. La tavola 1, che è tutto il territorio; la tavola 2, il centro abitato, e la tavola 3 è la sovrapposizione delle rogge sulla base catastale.
Con questa delibera noi andiamo ad adottare il piano, il piano sarà depositato per 60 giorni per le eventuali osservazioni e ritorna poi in Consiglio comunale con l’esame delle eventuali osservazioni e, successivamente, l’approvazione definitiva, che costituisce, così, variante al P.G.T., con il recepimento di questo nuovo studio. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Grazie, Assessore. Dichiaro aperta la discussione e invito i Consiglieri a iscriversi. E’ iscritto a parlare il consigliere Merisi. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE MERISI:
Grazie, Presidente. Assessore, tre domande: uno, in questo Regolamento ci può entrare quello che era stato approvato in precedenza, su quello che si può fare negli alvei dei piccoli fossi? Il Regolamento del verde.
Secondo: c’era una specie di contenzioso - forse è una parola un po’ grossa - con un Comune limitrofo, che ci doveva 4 o 40 soldi, adesso non mi ricordo più se era Brignano o Pagazzano.
E terza cosa, invece: a pagina 20, l’uscita dalla madre Roggia Vignola esce il riale, penso che sia, Vasellino, questo non era mica già stato oggetto di una permuta con i titolari dell’appezzamento di terreno da cui passava questo riale? Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
E’ iscritto a parlare il consigliere Ciocca Alessandro. Prego.
CONSIGLIERE CIOCCA A.:
Buonasera. Niente, era per ringraziare l’ufficio tecnico e l’Assessore per il lavoro svolto.
Secondo me è un buon Regolamento, che non lascia adito ad interpretazioni, perché nella
relazione tecnica, nelle ultime pagine, ci sono anche gli schemi su come calcolare le distanze, quindi da lì non si scappa.
Voglio rimarcare quello che ha detto prima l’Assessore, che è quello che quest’individuazione di questo reticolo idrico doveva essere fatto già a suo tempo, nel 2010, quando l’Amministrazione Borghi ha adottato il P.G.T.. Noi l’abbiamo ereditato nel 2011, nelle famose “cinque giornate del P.G.T.”, ad agosto, e non solo andiamo quindi ad integrare quello che non ha fatto l’Amministrazione precedente.
La differenza tra quello che è stato fatto prima, e quello che è stato svolto da noi adesso, è che abbiamo, in modo specifico, individuato il reticolo idrico, le rogge, e non abbiamo messo a caso i canali, così come aveva fatto in precedenza l’estensore del P.G.T.. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Nessun altro interviene? E’ iscritta a parlare la consigliera Borghi. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE BORGHI:
Sì, anche il Gruppo del Partito Democratico saluta questo Regolamento - doveva essere l’Amministrazione che non faceva Regolamenti, eravamo stati criticati per questo - perché è molto importante il reticolo idrico della nostra zona, sia per le rogge minori, che per le rogge maggiori.
Devo dire che facciamo però nostre le osservazioni di Legambiente, che non ha ancora precisato, ha solo riassunto in un documento, che riguardano questi tre punti: la necessità di una più adeguata adesione del Regolamento comunale alla D.G.R. 883 dell’ottobre 2013 - e lo dico a Ciocca - della Regione.
Secondo Legambiente, ma anche secondo noi, gli interventi descritti nel Regolamento sono, infatti, meno definiti di quanto abbia fatto la Regione, quindi probabilmente inoltrando osservazioni più precise si può perfezionare.
Il secondo punto riguarda il ripristino delle distanze, soprattutto lungo le rogge Vignola e Vailata, alcune distanze non ci sono già più perché bisogna rimuovere ciò che è stato lì localizzato, e questo del ripristino delle distanze, sia delle rogge maggiori, che delle rogge minori, è un tema a cui dare parecchia attenzione, e nel Regolamento e nella relazione non sembra aver avuto un adeguato spazio.
Ultimo, anche la necessità di prevedere sanzioni, che già il Codice Civile prevede, più precise e più definite, più chiare.
Queste sono le nostre valutazioni rispetto a questo Regolamento che si sta andando ad adottare.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Grazie, Consigliere. Non vi sono altri interventi? Assessore, vuole replicare? Prego.
ASSESSORE NISOLI:
Allora, rispondo al consigliere Merisi. Il Regolamento del verde è un Regolamento tuttora in vigore e, per quanto riguardano le prescrizioni di questo Regolamento, vanno comunque avanti, non è che vengono annullate dallo studio del reticolo idrico minore, è un…
(Ndt, intervento fuori microfono)
Beh, questo riguarda principalmente quelle che sono le opere che si possono o non si possono realizzare nelle fasce di rispetto, mentre il Regolamento del verde riguarda la vegetazione, le alberature, e quindi va avanti per conto suo, non…
(Ndt, intervento fuori microfono)
Viene recepito, si dice che esiste anche quello.
Per quanto riguarda il contenzioso, non lo so, mi informerò, però non è… non c’entra niente con questo Regolamento, non va regolamentato.
(Ndt, intervento fuori microfono)
E, invece, la roggia… Allora, anche se il sedime è stato venduto, ma comunque è sempre un corso d’acqua, e i corsi d’acqua, anche se non di proprietà del Comune, quelli individuati come reticolo di bonifica, devono avere la fascia di rispetto. Se è stato deviato, il nuovo corso che ha preso avrà la fascia di rispetto.
Comunque nelle tavole sono stati già individuati tutti i corsi d’acqua attuali, per cui se questo Vasellino è stato deviato, prende già… nelle tavole c’è già la nuova conformazione.
Per quanto riguarda, invece, l’intervento della consigliera Borghi, il parere che ci è stato dato dalla Regione Lombardia è stato dato ai sensi della D.G.R. 883 del 31.10.2013, per cui lo studio che è stato consegnato da noi a novembre del 2013 è stato redatto sulla base di questa D.G.R., per cui non so come mai sembra che non sia… non so, che non sia conforme a questa legge.
Per quanto riguarda, invece, il ripristino delle distanze, gli articoli 11 e 7 regolamentano ciò che può essere realizzato e il tipo di intervento che può essere fatto sull’esistente, non penso che sia possibile imporre la demolizione di costruzioni già realizzate.
E per quanto riguarda le sanzioni, queste sono già stabilite sia dalla D.G.R. 883/2013 che dal Codice Civile, per cui non è che il Comune può prevedere sanzioni diverse. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Grazie, Assessore. Nessun altro chiede la parola. Dichiaro quindi chiusa la discussione e invito i Consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto.
Per dichiarazione di voto è iscritta la consigliera Borghi. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE BORGHI:
Allora, premesso che qualche volta mi piacerebbe sentire la maggioranza entrare nei temi, nell’argomento che si discute, per capire qual è la sua posizione, perché cosa pensa dell’Amministrazione Borghi l’abbiamo capito tutti, credo, e invece a ogni intervento non si entra nel merito dell’argomento all’ordine del giorno ma si parla dell’Amministrazione Borghi.
Va bene. Però, insomma, mi piacerebbe che ci fosse più coinvolgimento sui temi.
Niente, noi riteniamo… non abbiamo detto che non è conforme, perché sappiamo leggere e quindi abbiamo visto tutta la documentazione, come solitamente facciamo.
Abbiamo detto che concordiamo con chi ha cominciato a presentare certe osservazioni, e che poi circoscriverà maggiormente, che è più chiara la D.G.R. e più definito negli interventi la D.G.R. che non il Regolamento del Comune di Treviglio.
Ci piacerebbe che certi interventi fossero più precisamente definiti e che, quindi, vincolassero più precisamente a certi comportamenti.
Per quanto riguarda il ripristino, io credo che si dovrà andare con tutti i mezzi possibili a fare in modo che, se le distanze debbano essere quelle, anche in via bonaria, cercare di ottenere che queste distanze vengano ripristinate. Del resto la legge lo impone.
Noi speriamo che all’atto dell’approvazione definitiva alcune cosette si siano sistemate, anche attraverso magari le osservazioni dei cittadini, per ora ci asteniamo e vedremo in sede di approvazione definitiva il da farsi. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Per dichiarazione di voto nessun altro? Consigliere Merisi, prego.
CONSIGLIERE MERISI:
Grazie, Presidente. Mah, questa 883, “Hanno ucciso l’Uomo Ragno” oppure “Nord-sud-ovest- est”, di Max Pezzali, mi fa venire in mente un paio di cose, assieme al consigliere Minuti.
La prima cosa, quella, diciamo, susseguente all’approvazione di questo Regolamento, e che è quella di far pervenire ai Comuni limitrofi, quelli interessati al passaggio delle rogge che partono - consentitemi il termine - da Treviglio, far pervenire questa delibera, in modo tale che anche loro si attengano a quanto qui descritto. E’ un suggerimento, non faccio l’emendamento, e lo riproporremo, con il consigliere Minuti, all’atto dell’approvazione definitiva.
L’altra cosa, invece, è una piccola sottolineatura di tipo politico: siamo di fronte ancora a una variante del P.G.T., l’auspicio è che poi si arrivi a discutere in questo Consiglio la variante definitiva e la variantona.
A nome anche del consigliere Minuti il nostro voto sarà favorevole. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Grazie. Per dichiarazione di voto il consigliere Giussani. Prego.
CONSIGLIERE GIUSSANI:
Grazie, Presidente. Consigliera Borghi, lei continua a non capire, forse sono io che mi spiego male, gliel’ho già spiegato una volta, stasera gliela rispiego di nuovo.