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(1)Comune di Treviglio Consiglio Comunale dell’8 luglio 2008 Apertura di seduta Presidente del Consiglio Comunale – Carla Bonfichi Sono presenti 11 Consiglieri assegnati al Consiglio, pardon 12

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale dell’8 luglio 2008 Apertura di seduta

Presidente del Consiglio Comunale – Carla Bonfichi

Sono presenti 11 Consiglieri assegnati al Consiglio, pardon 12. Sono presenti i Consiglieri Abate - Bonfichi – il Sindaco Borghi - Brambilla - Cremonesi - Dozzi - Gatti - Gusmini - Guzzetti - Merisi - Minuti - Siliprandi. Sono assenti i Consiglieri: Bussini - D'Auria - Mancini - Mangano - Pignatelli - Pirola - Riganti - Scarpellino e Zordan che sono assenti giustificati e ci raggiungeranno. C’erano le comunicazioni del Sindaco, mozione d’ordine. A Lei la parola.

Consigliera Siliprandi

È uguale, anche dopo la comunicazione del Sindaco, non cambia niente, basta che mi dia la parola prima che cominciamo. È solo un appunto che faccio di procedure e di poco rispetto del Regolamento, perché più volte io ho presentato 2-3-4 interpellanze e mi sono state messe all’ordine del giorno in maniera molto diluita nel tempo, perché il Regolamento recita e leggo: Le interrogazioni e interpellanze, ordini del giorno, mozioni e risoluzioni debbono essere sempre formulate per iscritto e firmate dal proponente (e fin qui ci siamo). Nessun Consigliere può presentare più di due interrogazioni o interpellanze o ordini del giorno o mozioni per una stessa seduta. Allora come mai il Consigliere Minuti, che qui mi sta accanto e che mi ha anche fatto passare il mal di testa, ne ha qui cinque, tre per stasera? Quindi io chiedo che almeno una venga cassata per Regolamento, cioè spostata a domani o quand’altro, perché ... come è già previsto? E le altre due? Cioè per pari dignità nei confronti degli altri Consiglieri. Grazie.

Presidente Bonfichi La parola al Sindaco.

Sindaco

È la Conferenza dei Capigruppo che decide, abbiamo discusso tutto l’ordine del giorno in Conferenza dei Capigruppo, Lei Signora Siliprandi mi fa parlare? Io l'ho lasciata parlare...

Presidente Bonfichi

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Consigliera Siliprandi per cortesia!

Consigliera Siliprandi (fuori microfono)

Non sono d'accordo, Lei sta dicendo una cosa non esatta, nessuno ha fatto una deroga... non può dirmi una cosa non esatta, non è stato derogato il Regolamento...

Sindaco

Se posso parlare, allora la Conferenza dei Capigruppo ha stabilito questo ordine del giorno, è capitato altre volte in occasione delle ripetute interpellanze del Consigliere Riganti, che dessimo la priorità alle interpellanze, in modo tale che i contenuti possano essere di attualità; siccome capita in tanti consigli, penso a quello provinciale, si presenta l’interpellanza e viene discussa tre mesi dopo, il contenuto non è più di attualità e il problema è già stato risolto o comunque non si è avuto modo di parlarne. Personalmente avevo chiesto il rispetto del Regolamento, ma appunto sulla base di queste considerazioni, addirittura detto in Conferenza dei Capigruppo che queste erano le interpellanze giacenti e che ci pareva corretto metterle all’ordine del giorno tutte. Non ho proprio altro da dire, perché non è il Sindaco che fa l’ordine del giorno, il Presidente non era presente, la Conferenza dei Capigruppo è stata regolarmente convocata e quindi non ho proprio nulla da dire. La questione è della Conferenza dei Capigruppo a cui La invito a essere presente con continuità se ha di queste obiezioni da fare perché non può rivolgerle alla sottoscritta, perché non tiene l’ordine del giorno.

Consigliera Siliprandi (fuori microfono)

Non le ho rivolte a Lei, le ho rivolte alla Presidenza e la Presidenza non ... (parole incomprensibili)

Presidente Bonfichi

Io ho portato la convocazione della Conferenza dei Capigruppo e durante la Conferenza dei Capigruppo è stato distribuito integralmente l’ordine del giorno e nessun Capogruppo presente ha avuto nulla da eccepire sulla scaletta che ci siamo dati per questi due Consigli Comunali. Quindi a questo punto apro il Consiglio Comunale dando la parola al Sindaco per le comunicazioni.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale dell’8 luglio 2008

Punto n. 1)

COMUNICAZIONE DEL SINDACO IN MERITO ALLA NOMINA DI NUOVO ASSESSORE -

Sindaco

Intanto saluto tutti, è una seduta lunga e domani ci aspetta un'altra seduta di questo tipo, quindi siamo impegnati in un grande lavoro. Gli Assessori Tura e Adobati stanno arrivando e il Vice Sindaco e l’Assessore Quadri sono assenti giustificati. Si insedia questa sera la Sig.a Daniela Ciocca quale Assessore alla Cultura, all’Istruzione e alla Comunicazione. Le auguro buon lavoro, ringraziando nuovamente l’Assessore uscente per l’impegno profuso e per gli importanti risultati ottenuti. Credo che la Sig.a Ciocca non abbia bisogno di presentazione, perché è conosciuta da questo Consiglio Comunale ed è conosciuta in Città. Credo che nessuno possa dubitare delle competenze culturali dell’Assessore subentrante.

Alla Prof.ssa Ciocca, che ovviamente ha lasciato l’incarico di addetto stampa, ho assegnato la delega alla cultura, all’istruzione e alla comunicazione. Tutti sapete in che cosa consista la delega a cultura e istruzione, per quanto attiene alla comunicazione restano in capo alla Sig.a Ciocca la comunicazione del Sindaco, della Giunta e quella istituzionale, l’elaborazione di Treviglio Informa, che continuerà ad uscire con la regolarità di sempre, la pubblicazione delle informazioni sul sito, compito che gradualmente e garantendo la dovuta formazione, passerà ad altro addetto comunale. Fino ad oggi il sito è sempre stato tenuto dalla Sig.a Ciocca.

Di tutti gli altri compiti fin qui svolti dall’addetto stampa, vi dico brevemente: l’assistenza diretta agli Uffici comunali in campo comunicativo e per la pubblicazione, sia sul sito che per la pubblicizzazione delle iniziative, l’assistenza dei consulti agli organismi comunali, la collaborazione con le associazioni varie per la pubblicizzazione delle loro iniziative, la collaborazione con le iniziative patrocinate dal Comune e gli avvisi pubblici seguiti direttamente dall’addetto stampa con locandine, con resoconti ecc., le manifestazioni culturali a cui ha sempre presenziato riferendo alla stampa e tutti i contatti tenuti con le testate e con le televisioni e questo per dirne solo

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alcuni. Di tutti questi altri compiti svolti fino a questo momento, ovviamente non potrà più farsi carico e dovranno quindi recuperare autonomia i dirigenti o i responsabili organizzativi, insieme agli Assessori, dei vari settori, cioè ogni settore dovrà in questo momento, in questo momento di passaggio, curare anche l’aspetto comunicativo del proprio lavoro.

Anche in tale direzione si dovrà investire in formazione e i processi attivati dovranno essere graduali. Questo avvicendamento in Giunta comporta un taglio di spesa, ma anche nell’immediato un indebolimento dell’area strategica della comunicazione. Dico nell’immediato perché questa Amministrazione intende, non appena possibile e sarà presto, avviare l’Ufficio relazioni pubbliche, l’URP e all'interno di questo Ufficio, accanto ad altre funzioni, ristabilire tutte quelle che fin qui sono state in carico all’addetto stampa. Si tratta infatti di funzioni importanti, imprescindibili se si vuole da un lato assicurare la circolazione delle informazioni all'interno dell’ente, per rendere più coordinata, efficiente ed efficace la sua opera, dall’altro mantenere uno stretto contatto con la cittadinanza per informarla, ma anche per coinvolgerla il più possibile nelle scelte amministrative.

Questa fase intermedia, cioè intanto che avviamo l’URP di cui c'è già una bozza di progetto, in questa fase intermedia nel corso della quale gli addetti comunali si rafforzeranno in ambito comunicativo, sarà propedeutica all’istituzione di un URP con professionalità interne, in grado di far fronte alle diverse problematiche in capo a tale Ufficio. Non si sta quindi sottovalutando il ruolo della comunicazione, bensì si sta pensando di rafforzarla ed articolarla su un più ampio ventaglio di esigenze per le relazioni interne con l’esterno. Di nuovo grazie alla Prof.ssa Colleoni e grazie e buon lavoro alla Sig.a Ciocca che su mio preciso mandato lavorerà dando continuità a quanto fin qui fatto.

Vorrei aggiungere una comunicazione brevissima. Credo che vi siate resi conto che gli Uffici Tecnici stanno ancora facendo il trasloco nel Palazzetto Sangalli, approfitto di questo Consiglio per ringraziare tutti gli addetti che davvero hanno profuso grande impegno in questa operazione e vi invito a visitare gli ambienti perché ne vale proprio la pena, sono molto belli e molto funzionali. Vi ringrazio.

Presidente Bonfichi

È prenotata la Consigliera Siliprandi sulle comunicazioni del Sindaco.

Consigliera Siliprandi

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Volevo solo dare il benvenuto al nuovo Assessore Ciocca a cui auguro sicuramente un buon lavoro. Però una piccola critica, mi scusi Sig.

Sindaco, ma ormai Lei è abituata alle mie critiche e d’altra parte è il mio mestiere di Opposizione.

Mi rendo conto quindi che forse la spesa dell’addetto stampa, anche se l'ha fatto egregiamente, poteva essere risparmiata, quello che la Lega ha sempre detto, cioè i soldi dell’addetto stampa per noi erano soldi buttati e questa è la dimostrazione. Sono sempre presenti qui in quest'aula i giornalisti dei tre giornali principali locali, che hanno sempre fatto un ottimo lavoro e sono sicura che sono super partes e questo credo che sia la cosa più importante dell’informazione, per democrazia e per rispetto di tutti i cittadini, sia quelli che hanno votato Lei e quelli che non hanno votato Lei. I cittadini e la Città di Treviglio devono sapere davvero come funzionano le cose e soltanto un super partes lo può fare. Comunque saluto anche la Prof.ssa Colleoni, con cui devo dire non ho mai avuto motivi di critica e do ancora il benvenuto all’Assessore Ciocca. Grazie.

Presidente Bonfichi

Consigliere Merisi, a Lei la parola.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. A nome mio personale e del gruppo che questa sera ho l’onere di rappresentare, giungano le più vive felicitazione all’Assessore Ciocca. Un grosso in bocca al lupo e un grosso buon lavoro. Personalmente e come gruppo consiliare siamo certi che l’Assessore farà e comunque del suo meglio nell’ottica del bene della Città e dei settori che in questo momento è stata investita. Anche all’Assessore Colleoni, sempre a nome mio personale, ma anche del gruppo che questa sera, come dicevo prima, ho l’onore di rappresentare, vanno i nostri più cordiali e più sentiti ringraziamenti per quello che ha fatto. Se posso aggiungere Sig. Sindaco, ho già visitato – di sfroso, come si dice – i nuovi Uffici, no, fuori dall’orario di Ufficio, nel tempo dell’una, dicevo ottima sistemazione; un rimpianto, me lo consenta personale, io ho preso servizio a Treviglio qualche anno fa proprio in quei locali. Non erano così, è tutta un'altra cosa. C'è qui l’Arch. Assolari, auguro a lui e a tutti quelli che lavorano con lui e grazie ancora a chi ha scelto il Palazzetto Sangalli per metterci dentro, come si diceva qualche anno fa, tutti i servizi di questo tipo. Grazie ancora.

Presidente Bonfichi

Grazie. Do la parola all’Assessore Daniela Ciocca.

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Assessore Daniela Ciocca

Ringrazio per gli auguri che mi sono stati rivolti, ringrazio il Sindaco per la fiducia che ha posto per l’ennesima volta in una donna e mi auguro di poter continuare con la stessa competenza e con la stessa pervicacia nel raggiungere gli obiettivi della persona al cui posto sono seduta oggi e che ha per il lavoro che ha fatto tutta la mia stima. Vorrei però cogliere l’occasione per – usiamo un termine diciamo poco d’aula – farla fuori una volta per tutte con questa storia dell’addetto alla comunicazione come spesa inutile. Io ci ho pensato a questa cosa e mi sono venute in mente alcune considerazioni. Una considerazione è quella fatta da un Consigliere all’atto di un Bilancio preventivo, un’osservazione che diceva, quando si vuole verificare se una cosa è utile o inutile, si va a vedere i risultati. Per cui se qualsiasi previsione è un libro di attese, i risultati si vedono all’atto di un Consuntivo.

In una occasione recente il Consigliere Riganti, presentando un’interpellanza in cui chiedeva di sapere quali fossero state le mie mansioni a favore della Sig.a Sindaco, per i Sigg. Consiglieri ecc. ecc., ho risposto in maniera molto dettagliata e l'ha avuto anche Lei Consigliera Siliprandi, enucleando e liberando tutte le cose che un addetto alla comunicazione fa in una struttura pubblica. Ora io non che passi la vita a incensarmi, però ritengo di aver fatto un lavoro e un lavoro utile. Se si vuole dire che il lavoro è inutile, non si fa il conto della spesa, perché mi pare che soprattutto l’anima liberale come la Sua sa che ogni lavoro viene giustamente retribuito e il mio è stato un lavoro con una presenza costante, non ho timbrato il cartellino, perché credo che alcuni Uffici comunali mi abbiano considerato una specie di incubo vivente per la mia continua presenza.

Ora o si contestano questi risultati o si trova un sistema per dire è stato un investimento inutile, un investimento, non una spesa, è questa la differenza, oppure si dovrebbe ogni tanto anche rendersi conto che ciò che si dice sarà utile ai fini dell’immagine, garibaldina e barricadiera, ma non sono rispettosi del lavoro degli altri e credo che il lavoro sia un valore. Siccome io non credo che esista la migliore delle Amministrazioni possibile e vado sempre a guardare quello che fanno gli altri Comuni, mi è capitato di leggere in occasione delle dichiarazioni recenti del Ministro Brunetta che ha pubblicato tutto l’elenco delle consulenze dei vari Comuni, sono andata a vedere un po' di consulenze del circondario e per esempio ho scoperto che l’amico Gianni Testa, che è Assessore alla comunicazione anche lui fra l'altro del Comune di Caravaggio, è nell’elenco appunto di questo consulenze, con un investimento – lo ritengo un investimento – che è stato funzionale a

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creare alcune cose, che pare che alla popolazione siano risultate gradite.

Ora non si capisce perché passando da un chilometro all’altro della bassa padana, senza peraltro attraversare il Fosso Bergamasco, si cambi di Stato e si cambino le logiche e si cambino le valutazioni. Io la sto tirando un po' lunga per dire una cosa, mi aspetto che le considerazioni sulla inutilità di un investimento nella comunicazione che fa la Provincia – Lei vada a vedere che bel sito ha la Provincia – che ha un web master – fa degli investimenti nella comunicazione ai cittadini, vada a vedere che investimenti ha fatto il Presidente Formigoni nella comunicazione, qualcuno non li chiama neanche investimenti, qualcuno lo chiama anche scialacquare, perché veramente è stata una serie di investimenti colossali e poi mi si venga a dire e a spiegare come mai un piccolo Comune che ha investito in una comunicazione e dovrà investire nella comunicazione, perché è importante, sia messo alla gogna in nome di quattro sparate abbastanza demagogiche che servono per finire sui giornali e per coltivare la propria immagine. Mi scusi la chiarezza, ma io non amo l’ipocrisia di chi fa i complimenti, esatto e poi cauda venenum si permette delle osservazioni sul lavoro altrui che vanno dimostrate, oppure non so, veda Lei.

Presidente Bonfichi

No. Iniziamo la trattazione degli argomenti all’ordine del giorno con una comunicazione al Consiglio nel senso che il punto 7 iscritto all’ordine del giorno del Consiglio di oggi. Chiederei al Consiglio di posticiparlo alla seduta di domani, perché ci teneva particolarmente l’Assessore Quadri di essere presente. Chiedevo a uno dei proponenti che è il Consigliere Minuti se è d'accordo, il Consigliere Zordan è assente che è l’altro firmatario, se non ci sono obiezioni al riguardo, se non c'è qualche Consigliere Comunale che pone obiezioni al riguardo, io sposterei questo punto a domani sera. Il Consigliere Minuti annuisce in senso di assenso e quindi l’argomento iscritto al 7° punto all’ordine del giorno passa a domani. La convocazione è comunque anche per domani sera alle ore 18.

L’altra comunicazione riguarda il punto 11 iscritto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, di questa convocazione, per mero errore materiale l’allegato al punto 11 riguarda il punto 10, almeno nella cartelletta che ho io che ho controllato, nella carpetta di alcuni Consiglieri l’allegato di cui al punto 11 riguarda l’argomento 10. È un mero errore materiale, l’argomento è stato discusso in Commissione, per cui vi verrà distribuito in serata l’allegato corretto.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale dell’8 luglio 2008 Punto n. 2)

ORDINE DEL GIORNO CONSIGLIERA SILIPRANDI PER ANNULLAMENTO DELIBERAZIONE CONTESTAZIONE INCOMPATIBILITÀ A CONSIGLIERE COMUNALE RIGANTI –

Presidente Bonfichi

Iniziamo ora la trattazione del secondo punto all’ordine del giorno, è un ordine del giorno della Consigliera Siliprandi, nel quale la Consigliera chiede l’annullamento della deliberazione relativamente alla contestazione della incompatibilità al Consigliere Comunale Riganti.

Posso darla per letta?

Consigliera Siliprandi

Non lo so, lo chiede a me o alla platea?

Presidente Bonfichi No, lo chiedevo a te.

Consigliera Siliprandi

No, il Presidente Pignatelli non la dà mai per letta e posso anche fare un piccolo riassunto eventualmente, perché qualcuno sono sicura che non è stato attento, perché nella ultima riunione dei Capigruppo quindi e non faccio il nome, mi ha detto: be’ tu fai degli ordini del giorno che non hanno nessun significato, anzi sono molto stupidi. E allora sono convinta che questo qualcuno forse non l'ha letto e allora forse è meglio fare un piccolo riassunto. Grazie.

Presidente Bonfichi

Consigliera un attimo che c’era preliminarmente il Segretario Comunale che voleva fare una premessa sul tema.

Segretario Generale

A mio parere, richiamando posizioni già espresse in occasioni simili, ai sensi dell’art. 78 – comma 2 del T.U. degli Enti locali, come tradotto da

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Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale e come interpretato dalla giurisprudenza e dalla dottrina, dato che si tratterà di vicenda in contesto di immediata interferenza con gli interessi del Consigliere Riganti, perché l’approvazione di questo ordine del giorno caducherebbe e determinerebbe l’azzeramento della procedura di contestazione della incompatibilità e quindi si determinerebbe con questa situazione una fattispecie di interesse immediato e diretto del Consigliere Riganti, non è coerente con l’ordinamento degli Enti locali, come interpretato da Corte dei Conti, Consiglio di Stato, dottrina e Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, la presenza in aula del Consigliere Riganti. Ci tengo perché ho un ruolo di responsabilità tecnica, quindi questa è una posizione ufficiale del Tecnico del Consiglio. Viceversa è ammissibile la seduta pubblica, perché non si parlerà di comportamenti, bensì di procedura, tra l'altro in un contesto ampiamente e pubblicamente dibattuto.

Presidente Bonfichi

Quindi alla luce di quanto chiarito dal Segretario chiedo al Consigliere Riganti di, seppure in seduta pubblica, quindi può fermarsi all'interno dell’aula, a sfilare il cartellino, in modo da non partecipare al dibattito di questo punto e non deliberare nel merito.

Consigliere Riganti

Sfilare il cartellino vuol dire che sono uscito e io non esco. Ho detto che non voto e non partecipo a questa votazione. Penso che sia più che sufficiente.

Presidente Bonfichi

È una questione di legittimità della deliberazione e quindi è una deliberazione, è in seduta pubblica e quindi Lei ha tutta la facoltà come cittadino comune di essere presente in aula, ma non di esserlo come Consigliere Comunale su questo punto, per la legittimità della deliberazione. Quindi La invito nuovamente a sfilare il cartellino. Grazie.

Bene, Consigliera se vuole illustrare l’ordine del giorno.

Consigliera Siliprandi

Prima di illustrarlo faccio una piccola chiosa a quanto ha appena illustrato il Segretario, il quale ritiene che il pubblico possa essere presente e non presente come Consigliere il Consigliere Riganti. Ma il mio ordine del giorno non ha nulla a che fare col Consigliere Riganti, ha a che fare con la procedura, come Le dicevo, ma una procedura che è

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assolutamente astratta dal caso particolare del Consigliere Riganti.

Quindi il Consigliere Riganti dovrebbe esercitare tutte le sue funzioni, i suoi diritti e i suoi doveri di Consigliere e votare anche lui.

In questa maniera, Segretario, Lei rende assolutamente illegittima qualsiasi essa sia la votazione di questo ordine del giorno. Io questo lo dico e vorrei che fosse messo agli atti e penso che Lei lo sappia, si renda conto, cioè noi non possiamo espropriare il Consigliere Riganti del suo diritto-dovere di essere Consigliere su un ordine del giorno che tra l'altro anticipa qualsiasi essa sia la sua incompatibilità o meno che verrà discussa dopo.

Questo ordine del giorno vuole semplicemente significare che l’incompatibilità eventuale del Consigliere Riganti non ha nulla di...

allora la legge prevede e lo prevede anche lo Statuto, sbagliato o giusto che sia, segue la legge e prevede che il Consigliere della cui incompatibilità si discute, debba essere presente, perché qui non stiamo parlando comunque di cose personali, ma il Consigliere risponde all’Amministrazione e risponde anche ai cittadini che l'hanno votato. Lei sa perfettamente e questo dice il mio ordine del giorno. Il mio ordine del giorno dice che l’art. 69 testualmente prevede che o vi sia presente una condizione di incompatibilità, il Consiglio di cui l’interessato fa parte gliela contesta e non gliela manda a domicilio, quindi lui deve essere presente in aula. Inoltre quello che io dico in questo ordine del giorno, come premessa, che viene perpetuata adesso una grave e ingiustificata lesione ai diritti soggettivi – guardate che io qui non sto parlando di Riganti, ma di tutti noi – cioè i diritti suoi sono anche i doveri nostri – e quindi questa ingiustificata e grave lesione ai diritti, come quella della libera circolazione dei cittadini, quello del diritto alla difesa delle proprie situazioni soggettive, quello derivante dal mandato elettorale conferito dai cittadini, quello dei cittadini ad assistere ai lavori degli organi elettivi, quello alla libertà di ogni cittadino di decidere liberamente dove stare o andare.

Ecco, questa è una grandissima lesione, indipendentemente da quello che poi il Consiglio deciderà, non c’entra l’incompatibilità, è la procedura come diceva Lei e lui deve votare, anche lui, voterà contro, si asterrà, verrà bocciato come dice la Sindaca. La Sindaca ha anticipato, chi se ne importa, noi lo mettiamo, perché qualcuno ha contestato, ma come, un altro ordine del giorno, quello su Riganti? E la sindaca ha detto be’ ma tanto noi votiamo contro e quindi chiaramente io faccio parte dell’Opposizione e chiaramente il mio ordine del giorno verrà bocciato. Però io lo devo fare, non è un fatto di libertà, è un fatto di dovere, di dovere per la libertà, di dovere per la giustezza delle cose e del dovere nei confronti dei cittadini.

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Comunque oltre tutto io qui contesto anche il fatto che si sia richiesto il parere del Difensore Civico, perché il Difensore Civico è una figura che deve rappresentare i cittadini. Quindi quando un cittadino ha una qualsiasi perplessità, o vuole comunque essere in qualche maniera difeso nei confronti dell’Amministrazione, si rivolge al Difensore Civico.

Non potete utilizzarlo voi, perché sono soldi spesi dai cittadini e deve essere un garante dei cittadini. Quindi aver chiesto il suo parere è stato un altro atto illegittimo. Avrebbe dovuto eventualmente Riganti chiedere il parere del Difensore Civico e quindi anche questo è ancora un'altra azione assolutamente illegittima, illecita. Quindi io qui dico che io mi dissocio in maniera inequivocabile e questo resta scritto, dall’iniziativa assunta in Consiglio Comunale di allontanare dall’aula sia il pubblico e sia il Consigliere Riganti. È iniziativa che può configurare e qui lo ribadisco, fattispecie non solo illegittime, ma addirittura illecite e quindi per rimediare a quello che è successo, io questo ordine del giorno qui lo leggo integralmente.

Il Consiglio Comunale

- Esaminata alla luce della vigente legislazione statale, art. 69 del T.U.E.L. - D.Lgs. 267/2000 la propria deliberazione in data 22.5.2008 di contestazione al Consigliere Riganti di una causa di incompatibilità ai sensi dell’art. 63 – n. 6 (ecc. ecc.) del 2000;

- Ritenuto che la stessa è viziata da eccesso di potere e violazione di legge in sede di autotutela annulla la deliberazione medesima;

- Impegna il Sindaco e Giunta a ripresentare l’argomento in un prossimo Consiglio, al quale potrà essere presente sia il Consigliere Riganti, della cui incompatibilità si discute, che peraltro non potrà esercitare (e su questo sono d'accordo anch'io, è chiaro che lui non può votare per se stesso per conflitto di interessi) e sia il pubblico.

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Ecco questo è l’ordine del giorno che io presento, cioè praticamente, riducendo in estrema sintesi, io chiedo che si deliberi di nuovo l’ordine del giorno della scorsa volta, che secondo me e secondo la legge è lecito e legittimo e che si ridiscuta in presenza di Riganti e del pubblico, dove Riganti non potrà ovviamente né parlare né votare e questo è quanto la legge contempla e non vedo perché dobbiamo andare contra legem. Grazie e credo che il Presidente oggi sia Ponzio Pilato perché forse anche lui è d'accordo, questa però è un’interpretazione mia, scusate, sapete che dico sempre, come dice l’Assessore Ciocca non bisogna essere ipocriti, ecco io credo di non essere ipocrita. Grazie.

Presidente Bonfichi

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Una precisazione per chiarezza e dovuta ai Consiglieri Comunali presenti e al pubblico presente in aula. Con riferimento alla richiesta di parere al Difensore Civico, è stata un’autonoma iniziativa del Presidente del Consiglio, l’Avv. Gianluca Pignatelli, posso dichiararlo pur essendo lui assente, anche perché mi ha fatto vedere sia la richiesta che la risposta data dal Difensore Civico. Do la parola al Segretario Comunale.

Segretario Generale

Vi leggo un documento con cui prospetto delle osservazioni tecniche rispetto all’ordine del giorno presentato dalla Consigliera Siliprandi e ricostruisco un minimo di vicenda storica, con riferimento a questo ultimo aspetto, a supporto della piena legalità degli atti assunti da questo Consiglio Comunale. Riguardo alle posizione dell’ordine del giorno espresso dalla Consigliera Siliprandi, nello specifico tale decisione, cioè l’allontanamento del Consigliere Riganti e del pubblico dall’aula consiliare, si poteva configurare come illecita e comunque senz'altro illegittima, in quanto non prevista da alcuna normativa statale e neppure dallo Statuto comunale, pertanto è stata portata una grave ed ingiustificata lesione ai diritti soggettivi costituzionalmente garantiti sia del Consigliere Riganti che del pubblico presente, come quello alla libera circolazione dei cittadini, quello del diritto alla difesa della proprie situazioni soggettive, quello derivante dal mandato elettorale conferito dai cittadini, quello dei cittadini ad assistere ai lavori degli organi elettivi, quello alla libertà di ogni cittadino di decidere liberamente dove stare o andare, “osservo : nella fattispecie coinvolgente il Consigliere Riganti ha trovato applicazione l’art. 47 – comma 1 del Regolamento di funzionamento, secondo cui la seduta del Consiglio Comunale non può essere mai pubblica quando si debbano trattare questioni concernenti persone, che comportino apprezzamenti su comportamenti pubblici e privati. Il Consigliere Riganti è stato allontanato dall’aula ai sensi dell’art. 78 – comma 2 del T.U. degli Enti locali, secondo cui gli amministratori locali devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado, come tradotto dall’art. 6 del Regolamento di funzionamento, in forza del quale i Consiglieri Comunali nelle ipotesi di astensione, traducono questo dovere di astensione attraverso l’allontanamento dalla sala delle adunanze durante la trattazione degli affari che li coinvolgono.

Il diritto di difesa del Consigliere Riganti è stato incardinato dall’ordinamento, artt. 63 e 69 del T.U. degli Enti locali, al di fuori dell’aula consiliare, infatti il Consigliere ha dieci giorni di tempo per formulare osservazioni o per eliminare cause di incompatibilità. Entro i dieci giorni successivi il Consiglio delibera definitivamente e ove ritenga

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sussistente la causa di incompatibilità invita il Consigliere a rimuoverla, ecc. ecc. – L’ordinamento quindi ha incardinato il diritto di difesa del Consigliere Riganti attraverso la produzione di memorie scritte nei dieci giorni successivi alla contestazione, secondo regole ordinarie del contraddittorio amministrativo. Vale la pena anche evidenziare come dottrina e giurisprudenza abbiano configurato la presenza del Consigliere in conflitto di interessi rispetto alla decisione da assumere, o comunque proposta al Consiglio e quali posizioni abbiano assunto.

“Allora, appare difficile negare che la presenza dell’interessato possa influenzare gli altri membri del collegio chiamati a discutere e votare, in modi che è difficile predeterminare in astratto, che potrebbero tornare anche a danno dell’interessato, ad esempio quando la sua presenza in aula fosse intesa come gesto di sfida, meritevole di punizione o determinasse gli altri nel dubbio ad astenersi, conducendo l’organo alla paralisi; modi che possono turbare il sereno giudizio del collegio, più precisamente il processo logico e valutativo alla base del procedimento collegiale. (Questo lo dice la quarta Sezione del Consiglio di Stato con la sentenza 1291 del 1998). Tale processo logico è meglio protetto da un allontanamento dall’aula dell’interessato. Si è considerato il mancato allontanamento dall’aula dell’interessato come colpa grave nel giudizio di responsabilità amministrativa, con obbligo di risarcimento del danno in capo all’amministratore che, pur non partecipando alla discussione e votazione, sia rimasto in aula. (Questo lo dice la Corte dei Conti, la Sezione giurisdizionale della Campania con la sentenza n. 36 del 2000).

Il dovere di astenersi dalla discussione e votazione prescinde dall’entità e qualità dell’interesse privato coinvolto, il quale secondo un costante orientamento della giurisprudenza amministrativa può consistere in una qualsiasi utilità. Il dovere di astensione vale sempre anche quando il conflitto sia solo potenziale. (Questo lo dice la dottrina, Magliozzi – “Lo status degli amministratori locali”). Si tratterebbe di una presunzione assoluta della sussistenza del conflitto di interessi, presunzione juris et de jure. La violazione del dovere di astensione rende l’atto illegittimo non appena si riconosca l’interesse privato in conflitto, ma assume anche rilevanza penale – art. 323 del Codice Penale, come modificato dall’art. 1 della Legge n. 234 del ‘97, ed è la riforma del reato di abuso d’ufficio, solo ove si dimostri che l’amministratore, omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio procuri intenzionalmente a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale, ovvero arrechi ad altri un danno ingiusto. (Questo lo dice la Cassazione Penale con la sentenza del 98 – n. 210892 e con un'altra sentenza, sempre del ‘98, la 210895).

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Il dovere di astensione per interesse personale è espressione di un principio generale che trova fondamento nell’art. 97 – comma 1 della Costituzione, si applica anche a tutte le ipotesi non espressamente previste dalla legge. (Questo lo dice il Consiglio di Stato, la Sezione VI, con la sentenza n. 563 del 2004.

Ma lo dice anche la Sezione V con la sentenza n. 1484 del 97)”. La sintesi di queste posizioni è recuperata dal commentario al T.U. sulle autonomie locali di Cavallo – Perin e Romano – pagg. 449 e 451 – Edizioni CEDAM 2006 nell’ambito della Collana Breviaria Juris fondati da Cian e Trabucchi.

Passando ad un secondo punto dell’ordine del giorno della Consigliera Siliprandi, l’art. 69 del T.U.E.L. testualmente prevede che ove sia presente una condizione di incompatibilità, il Consiglio di cui l’interessato fa parte gliela contesta e quindi non gliela manda a domicilio, presupponendone quindi la presenza in aula e abrogando implicitamente ogni contraria disposizione precedente, osservo quanto segue. Secondo il dizionario della lingua italiana – Sabatini-Colletti – il significato giuridico del termine “contestazione” è comunicazione formale dell’addebito mosso. Tale significato non implica la presenza in aula del soggetto destinatario della comunicazione. L’istituto trova il suo più esaustivo compimento con la formale notificazione del corrispondente verbale di deliberazione nelle mani del destinatario o di altro soggetto qualificato, ai sensi del Codice di procedura civile. A parere dello scrivente esula dal concetto di contestazione la partecipazione del destinatario o l’assistenza del medesimo al processo di formazione della volizione di contestazione. Il trait d’union tra violazione compiuta e acquisizione della coscienza della medesima è dato dall’istituto processual-civilistico della notificazione.

Quanto al parere richiesto dalla Giunta o dal Sindaco al Difensore Civico, che è letteralmente inserito nell’ordine del giorno, ribadisco quanto ha precisato prima il Presidente di seduta, il parere al Difensore Civico è stato autonomamente richiesto dal Presidente del Consiglio.

Presidente Bonfichi

Grazie Segretario. È aperto il dibattito sull’ordine del giorno presentato dalla Consigliera Siliprandi. Chi vuole intervenire si prenoti. Si è prenotata la Consigliera Siliprandi, prego.

Consigliera Siliprandi

Grazie. Segretario, io non contesto quello che Lei dice, Lei ha fatto uno scibile giuridico che potremmo anche pubblicarlo, ma io non ho mai

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detto che il Consigliere Riganti deve partecipare al voto, lui non può partecipare al voto, io assolutamente sono d'accordo e chi lo dice! Lui dice si deve astenere dal voto e dal dibattito, ma deve essere presente, questa è la legge.

Lei mi cita 4 o 5 sentenze, ma io faccio la farmacista, ma so benissimo che la sentenza non è legge, è l’interpretazione della legge. Avrei potuto portarLe 15 sentenze e non l'ho fatto, ma le ho, che dicono l’esatto contrario di quello che mi ha detto Lei. E allora? Possiamo averne di interpretazioni, ogni caso è diverso e non credo che il Consigliere Riganti possa portare disturbo, piuttosto che dare... che ne so, Lei ha portato degli esempi che non fanno parte di questo Consiglio Comunale, sono delle sentenze e la sentenza non è legge. Poi Lei mi dice anche che il Regolamento, l’art. 47 – comma 1 del funzionamento, Lei sa benissimo che nessun Regolamento e nessuno Statuto possono prevalere sulla legge. Quindi questa è una considerazione assolutamente inutile.

Voi fate quello che volete, votate quello che volete, resta agli atti che questo è un illecito gravissimo. Io questo ho portato, ho portato la legge e ho portato le considerazioni. Sono assolutamente d'accordo, ma non perché lo dico io, perché lo dice la legge, che il Consigliere Riganti deve stare questa sera e non può né parlare e nemmeno votare e questo nessuno lo contesta. Quindi tutte le Sue sentenze sono inutili Segretario, quello che invece io trovo è una sorta di accanimento su una procedura e non riesco a capire qual è la motivazione.

Evidentemente qualcuno qui può rimanere in imbarazzo e non vuole sapere come si vota, c'è un qualcosa che io non capisco, evidentemente un qualcosa che va oltre l’eventuale debito del Consigliere Riganti, perché non riesco a capire quale sia l’accanimento per una cosa, stiamo perdendo del tempo, portando via del tempo che l’Amministrazione dovrebbe ... lo dico, ma non sono io la Giunta e l’Amministrazione, io sono qui come Consigliere Comunale per portare avanti i diritti dei cittadini, cittadini che hanno votato me, ma non solo, chiunque voglia la libertà e il diritto, qui stiamo calpestando il diritto.

Quindi io non sto portando acqua al mulino di Riganti, io non c’entro.

Riganti avrà o non avrà un debito, questo lo vediamo dopo, questo è un fatto di procedura che calpesta talmente i diritti e la libertà di ognuno di noi, comprese le persone che sono state fatte uscire l’altra volta, che non riesco a capire come qualcuno faccia finta, perché non posso credere, faccia finta di non capire qual è il vero significato e voi continuate pervicacemente a portare sentenze, non so quanto Lei avrà studiato questa cosa, io ho continuato a vendere medicine.

Ma voglio dire Lei ha studiato, ma quanti giorni a tirar fuori tutte ste sentenze? Poi voi mi dite che ci potrebbe essere, che lui può

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influenzare piuttosto che... ma se dopo tutte queste cose che sono messe in segreto vengono messe su internet e chiunque le può leggere.

E quello che si dirà la prossima volta il Sindaco lo scrive come lettera, ma dove siamo?

Cioè facciamo da un lato finta che sia secreto, secretato e dall’altro scriviamo su internet tutto quanto, quello che ho detto io, quello che ha detto Lei, quello che pensa, quello che si potrebbe fare, quello che non si deve fare, ma dico, ma stiamo scherzando?! Meno male che non c'è Striscia la notizia nei paraggi. Grazie.

Presidente Bonfichi

Una precisazione, sì prego Segretario.

Segretario Generale

Allora una precisazione tecnica. Rispetto alle tipizzazioni dei casi in cui la seduta consiliare deve essere pubblica o segreta, non c'è espressa previsione di legge, la legge ha scelto di riservare al Regolamento di funzionamento la tipizzazione di questi casi. Sussiste tecnicamente riserva di Regolamento e il Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale ha comunque recepito giurisprudenza consolidata in materia e cioè la seduta è segreta ogni qualvolta – banalizzo un po' – si focalizzi l’attenzione su una singola persona. Tutto qui. Quindi siamo in un ambito che la legge ha demandato al Regolamento pienamente.

Presidente Bonfichi

Consigliere Brambilla a Lei la parola.

Consigliere Brambilla Contribuisco anch'io a far ...

CAMBIO CASSETTA

... la Siliprandi, anche a me piace dire le cose quando le penso e come le penso. Allora io ho già espresso i miei dubbi non dico sulla proponibilità, perché è una cosa soggettiva, quindi è la Siliprandi semmai che deva farsi una sua valutazione interiore, ma sull’ammissibilità di questo ordine del giorno, perché così come lei è andata a leggere il Regolamento, anch'io vado a leggere il Regolamento del funzionamento del Consiglio Comunale e leggo che gli ordini del giorno consistono nella formulazione di un voto politico-amministrativo su fatti o questioni politico-sociali di carattere generale, che interessano

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non solo la comunità locale, ma anche la più vasta comunità nazionale e mondiale.

Ora io non voglio entrare nel merito di queste valutazioni, visto che l’ordine del giorno è stato ammesso alla discussione e secondo me non lo so, secondo il mio punto di vista e quindi non condividendo questa impostazione.

Però se guardo questo ordine del giorno nel dispositivo finale, che prevede praticamente che questo Consiglio deve rivedere le deliberazioni prese in ben due sedute precedenti, ritenendole viziate di eccesso di potere e violazione di legge su una questione delicata e personale, che invece secondo il mio modo di vedere, ma secondo le partecipazioni a tutte le riunioni ecc. che personalmente ho frequentato, è stato affrontato con serietà e responsabilità, approfondendone in modo puntiglioso ogni aspetto giuridico e procedurale e col massimo rispetto della persona interessata. Io non voglio fare pubblicizzazioni di sorta perché non ho nessun interesse a mettere la mia fotografia sul giornale, o le immagini, quello che può succedere ecc. – Come Consigliere Comunale però, e questa è una cosa che sento profondamente, respingo nel modo più assoluto le accuse e ingiustificata lesione dei diritti soggettivi costituzionalmente garantiti nei confronti di chicchessia. E mi permetto di bollare con giudizio di gravità di comportamento di chi per mera speculazione politica sta mettendo in dubbio la credibilità di questo Consiglio Comunale.

Gli altri aspetti, non mi risulta che il pubblico sia stato allontanato mediante l’intervento della polizia e tantomeno che il parere del Difensore Civico sia stato chiesto dal Sindaco, quindi è stato benissimo chiarito già dal Presidente, Segretario ecc., per cui io faccio due semplici conclusioni: invito la proponente a ritirare questo ordine del giorno, perché secondo me è improponibile. In caso contrario invito tutti i Consiglieri a respingerlo in toto con il voto contrario, perché ci viene richiesto praticamente di darci dei coglioni a tutti quanti, questa è la mia conclusione. Ci viene richiesto di dire che abbiamo votato così tanto per divertirci ecco. Chiedo scusa.

Presidente Bonfichi

Consigliere Merisi a Lei la parola.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Brevemente. Innanzitutto con estrema sincerità rivolgo al Consigliere Riganti i migliori auguri per la sua salute. Abbiamo

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la sua richiesta, abbiamo letto di posticipo di seduta di Consiglio Comunale, abbiamo letto che aveva dovuto subire, così ha scritto lui, un intervento chirurgico.

Sinceramente e francamente gli auguro un pronto ristabilimento della sua infermità che credo comunque sia solo ed esclusivamente temporale. Detto questo, colgo anche l’occasione di portare un minimo di risentimento da parte mia nei confronti – in senso buono - nei confronti della Consigliera Siliprandi quando accusa questo Consiglio di illecito... no, nel Suo commento Consigliera Siliprandi Lei ha detto che questo Consiglio sta facendo un illecito. (intervento Consigliera Siliprandi fuori microfono, non comprensibile)

Presidente Bonfichi

Siliprandi per cortesia, può lasciar terminare l’intervento del Consigliere Merisi?

Consigliere Merisi

Ci sarà la registrazione, a me è parso e posso sbagliare, io sono uno che ammette l’errore Consigliera Siliprandi, mi è parso di ricordare che Lei abbia detto che stiamo commettendo un illecito, un grave illecito.

Benissimo. Mi riservo evidentemente di approfondire questo aspetto a livello personale. Glielo preannuncio. Grazie.

Presidente Bonfichi

Grazie Consigliere Merisi. Vorrei precisare che questo argomento è tutto di esclusiva competenza del Consiglio Comunale e non della Giunta. Non ho altri iscritti per il dibattito politico, quindi Consigliere Minuti.

Consigliere Minuti

Deve capire che intervengo mal volentieri in questo dibattito, primo perché lo ritengo un diversivo, una minestra riscaldata di un argomento che sta occupando l’attenzione del Consiglio da troppo tempo e poi perché le questioni di forma fagocitano la questione di sostanza che è quella che il Comune ha un credito da riscuotere e che non riscuote, quella è la questione di forma. D’altronde però consentitemi almeno di fare tre osservazioni, siccome qui si sta parlando di procedura, di carattere procedurale.

La prima. Trovo molto inusuale che i pareri tecnico-giuridici vengano letti al Consiglio con quella fermezza espositiva con la quale li sta

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recitando da qualche seduta a questa parte il Segretario del Comune di Treviglio. È inusuale, io non ho mai visto in venti anni che faccio il Consigliere Comunale e in 15 anni che ho fatto il Consiglio Provinciale.

I pareri tecnici si allegano alla proposta di delibera e i pareri tecnici non sono mai stati letti qui e nessun Segretario o nessun ingegnere o architetto ha chiesto di leggere i suoi pareri tecnici e il Consiglio Comunale di Treviglio non mi sembra sotto baliatico. Mi sembra di intravedere una asperità di rapporti tra il Segretario comunale di Treviglio e il Consigliere Riganti. Lo leggo dai comportamenti e lo trovo estremamente disdicevole. E questo si innesta sulla seconda questione e cioè seduta segreta sì o seduta segreta no, presenza o meno del Consigliere Riganti e quindi liceità della seduta, alla quale abbia partecipato o meno un Consigliere Comunale che doveva essere presente ed è stato assente. Il Consigliere Zordan l’altro giorno mi diceva di essere in possesso, però il Consigliere non è qui, non posso parlare degli assenti, di una serie di sentenze che si pronunciavano a favore della seduta pubblica e della liceità della presenza di un Consigliere del quale si discuteva la incompatibilità. Il Consigliere non è qui, per cui non la posso fare più grande di quella che è.

Però, terza questione, voglio parlare nel metodo e nel merito della questione del debito della ACOS, che non è il debito di Riganti, è il debito della ACOS. Sempre con riferimento al Consigliere Zordan che non c'è, che quando era Sindaco non è che ha fatto molte sollecitazioni per portare a casa il credito e per annullare il debito dell’ACOS, c'è stata la strana coincidenza che il membro del collegio dei Revisori dei Conti di questo ente era contemporaneamente esponente della ACOS.

Il membro del collegio dei Revisori dei Conti di questo ente - il Segretario è pregato di non disturbare i Consiglieri quando intervengono – salvo che intervengano i Consiglieri verso i quali prova qualche fastidio. Col Consigliere Riganti perché si è permesso di chiedergli magari di venire in orario a lavorare in Ufficio e non negli orari più spropositati; col sottoscritto perché si permette di dire quello che pensa? Io dico e manifesto le mie opinioni, stavo parlando della questione del revisore dei conti, il quale revisore dei conti puntualmente per quattro esercizi, non tre, quattro, ha vistato l’elenco, la determinazione del dirigente sui residui attivi e passivi dell’ente. Quindi registrava l’inventario del debito ACOS di cui era responsabile e mi si dice a richiesta del Dirigente della Ragioneria: ma è consapevole di quello che vista, qui c'è un debito dell’ACOS? Non preoccuparti che pagheremo.

Ma allora quante iniziative sono state fatte nei confronti dell’ACOS per portare a casa il credito? Questo mi piacerebbe sapere, ma riguarda il merito e lo vedremo nell’argomento dopo. Mentre invece riguardo alla

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forma, io sono per dire che la forma è dubitativa, perché ci sono anche sentenze diverse. Non c'è lo Zordan a testimoniarlo, però io mi fido di quello che mi ha detto. Mi sarebbe piaciuto di più se quelle sentenze le avesse fornite ai Capigruppo o al Comune o all’Amministrazione Comunale.

Detto questo sull’ordine del giorno, io ho partecipato alla seduta e ho votato, non è che posso oggi mettere in discussione la questione. Mi asterrò sull’ordine del giorno, però non sono per dire che è illegittimo, che è una forzatura, è una espressione di opinione politica e in un Consiglio è legittimo che ognuno abbia espressioni politiche diverse, chi vuole vota a favore e chi vuole vota contro e questa è la democrazia.

Presidente Bonfichi

Grazie Consigliere Minuti. A Lei Segretario.

Segretario Generale

Allora ritengo utile in questa fase del dibattito leggere testualmente il capo due del T.U. degli Enti locali – Segretari Comunali e Provinciali – art. 97 – Ruolo e funzioni. Il Segretario Comunale svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell’ente in ordine alla conformità dell’azione amministrativa, le leggi, allo Statuto e ai Regolamenti – questo è il comma secondo. C'è poi un comma 4 che dice il Segretario Comunale partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio.

Presidente Bonfichi

Consigliera Siliprandi interviene per dichiarazione di voto? Perché è già intervenuta due volte. Scusi, c’era il Consigliere Scarpellino che aveva chiesto di intervenire.

Consigliere Scarpellino

Grazie Sig. Presidente. Io devo dire che quest’ultimo intervento del Consigliere Minuti mi sorprende, perché anche in Conferenza dei Capigruppo avevamo valutato con molta attenzione questa possibilità o meno di concedere la presenza in aula durante il dibattito sull’incompatibilità al Consigliere Riganti. Personalmente non avrei avuto nulla in contrario che in effetti il Consigliere fosse presente. Però il Regolamento che il Consiglio Comunale di Treviglio e non dico noi, perché mi precede nella sua azione, non ero nemmeno cittadino

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trevigliese quando è stato approvato, parla in maniera fin troppo chiara.

Per cui c'è poco da fare. Sul comportamento del Segretario, scusatemi, io a questo punto l'ho detto la scorsa seduta, l'ho detto in Conferenza dei Capigruppo, lo ripeto stasera, ma io piuttosto che avere parole di critica verso l’attuale Segretario, avrei molto da dire su quelli che hanno preceduto in quel ruolo, perché questa questione del Consigliere Riganti andava approfondita, discussa e risolta in sede di elezione, quando è stato invece trovato un éscamotage molto, ma molto superficiale. Come credo che anche tutta la gestione delle Segreterie che appartengono come responsabilità ai Sindaci delle passate Amministrazioni, siano state improntate a molta superficialità, soprattutto nel recupero dei crediti. Grazie.

Presidente Bonfichi

Consigliera Siliprandi brevissima, perché è già il terzo intervento.

Consigliera Siliprandi

È un intervento o una dichiarazione di voto, è un intervento, grazie.

(interventi sovrapposti) ... mi ha detto il terzo intervento o no?

Presidente Bonfichi Gli interventi sono due...

Consigliera Siliprandi

Giustamente non ho voglia di parlare ancora tanto, per cui non ha importanza se una o l’altra e chiaramente la dichiarazione di voto della Lega Nord non può essere ovviamente che un sì. Però io devo rispondere un attimo a Brambilla quando dice l’ammissibilità di questo ordine del giorno è assolutamente contestabile. Ma Brambilla tu forse hai la memoria molto corta, in questa sede, quest'aula consiliare è stata da te utilizzata quando è successa una cosa molto sgradevole, un episodio di presunto finanziamento illecito nella campagna elettorale e tu hai usato quest'aula, hai avuto libertà di parlare, hai avuto la libertà di fare delle considerazioni, hai avuto la libertà di giustificarti, ed erano cose personali e a te è stato concesso e poi tu ti lamenti e dici che lui dovrebbe essere fuori? Ma dove siamo? Ma perché non riportate le cose che succedono e non ci mettete un attimo di anima, ma non soltanto di rispetto del diritto, perché qui il diritto è calpestato, ma non c'è nemmeno il rispetto della situazione personale. Io trovo sconvolgente tutto questo.

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Brambilla, tu hai fatto una tua considerazione di una giustificazione di una cosa grave, vera o non vera, non sono mai entrata nel merito, però nessuno ti ha contestato il fatto di poter parlare in quest'aula ed era molto più grave il tuo fatto di un debito che tra l'altro è lì e lo vedremo poi nel merito che non è personale, ma questa è un’altra storia. E Scarpellino a te sembra tanto strano che Minuti abbia cambiato atteggiamento? Mi congratulo con me stessa, evidentemente l'ho convinto e comunque Consigliere Minuti le interpretazioni, le sentenze ce le ho pure io, è che le ho lasciate in farmacia, non pensavo di portare uno scibile giuridico anch'io. Ci sono molte sentenze che dicono l’esatto contrario di quello che ci ha detto prima il Segretario. Ma quello che dovrebbe valere qua è il senso di democrazia, il rispetto per gli altri.

Il rispetto per noi, è questo che manca. Grazie.

Presidente Bonfichi

Non ho interventi, Consigliere Minuti per dichiarazione di voto.

Consigliere Minuti

Per la verità l’avevo anticipata prima che era un voto di astensione. Non ho cambiato opinione nemmeno sugli aspetti procedurali, ho condiviso con gli altri Capigruppo un atteggiamento ed è per questo che il mio voto non è a favore della revoca delle procedure instaurate, ma è quello di astensione per le ragioni che ho detto prima. Mi piacerebbe proprio che non discutendo questo ordine del giorno, ma magari il successivo, si chiarisse proprio quell’aspetto delle iniziative intraprese nei confronti dell’ACOS per recuperare il credito, poiché lo stesso Consigliere Scarpellino, così generoso nell’attribuire pagelle agli altri, ha avuto da dichiarare nella Conferenza dei Capigruppo che avendo partecipato a una riunione o a una sollecitazione del Direttivo dell’ACOS, ha ricevuto l’assicurazione – così diceva Scarpellino – l’assicurazione che l’ACOS è intenzionata a pagare, era intenzionata a pagare. La stessa assicurazione l'ha avuta Zordan, la stessa assicurazione l'ha avuta Pellizzari quando si discuteva della rideterminanzione dei residui attivi e passivi. Allora bisogna chiarire se questo credito lo si vuole portare a casa, o lo si vuole mantenere per far decadere il Consigliere Riganti dalla sua carica.

Presidente Bonfichi

Consigliere Brambilla, a Lei la parola per dichiarazione di voto.

Consigliere Brambilla

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Sì per dichiarazione di voto, però volevo, come si può dire, ringraziare la Siliprandi per la correttezza squisita che la contraddistingue ogni volta che interviene e soprattutto riservandomi poi di analizzare bene dal verbale quello che ha detto per eventuali e successive conseguenze.

Invece per quanto riguarda il discorso che ha fatto Lei tergiversando e cambiando secondo me l’impostazione, sono completamente convinto che la Dr.ssa Siliprandi ha fatto questo ordine del giorno per mera speculazione politica e assolutamente l’interesse o come si può dire, l’attenzione nei confronti del Consigliere Riganti proprio non la sfiorasse nemmeno quando ha impostato questo ordine del giorno. Il Consigliere Riganti, al quale io sono legato da amicizia ecc. e che assolutamente nel mio intervento non ho voluto mettere in discussione la sua credibilità e la sua onorabilità, mentre invece Lei lo ha fatto nei miei confronti.

Per quanto riguarda invece il Suo ordine del giorno, cara Siliprandi, Lei mette sotto accusa tutto il Consiglio Comunale, perché Lei invita ad annullare delle deliberazioni legittime che il Consiglio Comunale ha adottato e Lei si dovrebbe vergognare di questa impostazione. Non è assolutamente vero, caro Minuti, che in Consiglio Comunale si può discutere di tutto con gli ordini del giorno, si può discutere in altre cose, o comunque chiedendo la parola per fatti personali come ho fatto io. Gli ordini del giorno, se rispettiamo i regolamenti, devono avere determinati contenuti e questo contenuto cara Dr.ssa Siliprandi il Suo ordine del giorno non ce l'ha, perché Lei ha messo in piazza una situazione delicata, personale ecc., forse volutamente soltanto per farsi della pubblicità personale. Questo mi sia consentito di dirglielo con molta schiettezza perché poi quello che riguarda me personalmente stia tranquilla che i miei problemi me li risolvo, salvo che qualcuno voglia complicare le cose e allora in questo caso anch'io ho le mie cose in tasca e le mie riserve.

Quindi ovviamente rinnovo l’invito a tutti i Consiglieri, Minuti compreso, a votare contro questo ordine del giorno, non tanto per il fatto o meno nei confronti del Consigliere Riganti, ma perché è tendenzioso verso un comportamento del Consiglio Comunale che in un certo senso si auto- annulla la sua autorità e le decisioni che ha già preso e questo da parte di un Consigliere democraticamente eletto come dice la Siliprandi di essere, secondo me non è neanche degno di essere considerato.

Grazie.

Presidente Bonfichi

Consigliere Scarpellino a Lei la parola.

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Consigliere Scarpellino

In dichiarazione di voto, ma prima ancora per replicare al Consigliere Minuti e precisare che la mia dichiarazione di voto in Conferenza dei Capigruppo è incompleta nella definizione del Consigliere Minuti, perché l’ACOS per bocca del suo Presidente a me personalmente aveva dichiarato che l’ACOS era disponibile a sostenere il rimborso di quanto dovuto al Comune da parte della società e imputato al Consigliere Riganti, laddove il Consigliere Riganti consentisse questo intervento, soprattutto ponendosi in posizione conciliativa nei confronti dell’Amministrazione Comunale. Questo è stato ribadito più volte al Consigliere Riganti da me personalmente a cercare di conciliare, perché qui non c'è nessuna forma persecutoria, ma semplicemente il dovere da parte dell’Amministrazione Comunale, finalmente aggiungerei, di recuperare i crediti dovuti al Comune. Pertanto nel merito dell’ordine del giorno, a nome della lista che rappresento, per la forma e nel contenuto, riteniamo di doverlo respingere.

Presidente Bonfichi

Consigliere Guzzetti a Lei la parola.

Consigliere Guzzetti

Grazie Presidente. Noi Commissione Città Invisibile e come Consigliere ho seguito tutta la procedura che è stata impostata nei confronti del Consigliere Riganti e ritengo che la procedura è stata fatta anche in modo graduale, dando tempo di riflettere, per cui secondo me è stata portata in modo anche corretto. Ho seguito tutta la documentazione e ritengo giustificata la contestazione che è stata fatta e quindi non condivido assolutamente le accuse di parte o comunque di accanimento che mi sembrano dichiarazioni fuori luogo e soprattutto sono contrario all’ordine del giorno impostato dalla Consigliera Siliprandi dove dice che la deliberazione presa dal Consiglio Comunale dice addirittura che la stessa è viziata da eccesso di potere e violazione della legge. Non voglio aggiungere altro, sicuramente voterò contro a questo ordine del giorno.

Presidente Bonfichi

Grazie Consigliere Guzzetti. Consigliere Merisi.

Consigliere Merisi

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Grazie Presidente. Io invito innanzitutto i colleghi a voler stemperare un attimo i toni, è giusto che in politica i toni a volte siano accesi, credo però che la miccia e l’accensione vadano magari riservate a certi momenti, ma soprattutto una volta poi accesa la miccia, la si spenga subito. Togliamo il comburente al combustibile, questo è quanto mi hanno insegnato in Protezione Civile.

Detto questo, ho letto e riletto l’ordine del giorno della Consigliera Siliprandi, per carità, è un ordine del giorno dal suo punto di vista rispettabilissimo, non entro in merito sulle motivazioni della collega, sulle motivazioni che l'hanno spinta a scrivere questo ordine del giorno.

Abbiamo però avuto le massime assicurazioni da parte del Segretario, che in qualità di Capogruppo ritengo di dover sposare, visto che ultimamente mi occupo anche di matrimoni. Invito comunque la Consigliera Siliprandi, visto che dice che le ha in farmacia le altre sentenze, due minuti, se le fa portare, per carità! Il voto quindi del gruppo che questa sera rappresento è contrario a questo ordine del giorno.

Presidente Bonfichi

Grazie Consigliere. La parola al Sindaco.

Sindaco

Intanto sinceri auguri di pronta guarigione e lo dico col cuore al Consigliere Riganti. La prego di credermi. Consigliere Riganti La prego di credermi anche quando Le dico che nella Conferenza dei Capigruppo che abbiamo fatto durante la sospensione dell’ultimo Consiglio Comunale, la sottoscritta ha fatto una proposta che poteva consentirLe di stare in aula. Il Sindaco Zordan l'ha condivisa con me, la Dr.ssa Siliprandi l'ha ascoltata credo male, è uscita a telefonare, come di solito fa, ed è rientrata dicendo non se ne parla neanche. La prego di credermi che così è andata e i Capigruppo presenti sanno che in quel momento è stato demando al Presidente del Consiglio la decisione definitiva da prendere. Così sono andate le cose. Mi consenta la Conferenza dei Capigruppo di riportarle, ovviamente attraverso una mia interpretazione, ma questa cosa è davvero avvenuta.

Altra cosa, mi spiace davvero di non poter contare su un Conferenza dei Capigruppo che esprime opinioni e giudizi, che è libera di cambiare ovviamente, ma secondo me dovrebbe farlo in seno alla Conferenza dei Capigruppo stessa, perché ognuno di noi è libero di cambiare opinione e giudizio, ma dal Consigliere Minuti ho sentito fare affermazioni forti e chiare su questa faccenda e stasera le ho sentite riviste e corrette, molto annacquate. Ora io davvero il Consigliere Minuti l'ho proprio

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sentito con le mie orecchie e c'erano gli altri Capigruppo, oltre a dare informazioni a metà, come quella... ma guardi io non l'ho mai sentita dire in Conferenza dei Capigruppo che non si doveva andare avanti e non si doveva andare avanti in questo modo così come abbiamo stabilito, ma non politicamente, perché non è... (interruzione da parte del Consigliere Minuti fuori microfono) – posso finire?

E quindi io stasera, e sono credo testimoni i Capigruppo, ho sentito fare da Lei affermazioni molto diverse da quelle che ha fatto in Conferenza dei Capigruppo, oltre ad affermazioni non complete, perché ha dato rispetto all’ACOS una informazione che poi Scarpellino ha corretto, perché quella è stata l’informazione che Lei ha dato alla Conferenza dei Capigruppo. E questa cosa che il Consigliere Riganti non abbia accettato questa mediazione dell’ACOS, io posso crederla, perché io stessa con una telefonata ho chiesto al Consigliere Riganti di avere un colloquio e c'è prova scritta e mi ha detto che si sarebbe presentato col proprio avvocato. Io volevo con lui un colloquio di cortesia istituzionale.

Quindi io credo che il Consigliere Riganti legittimamente creda di aver ragione, io glielo voglio riconoscere, noi riteniamo che questa faccenda che ha riguardato dieci sue ingiunzioni – ex Sindaco Minuti – che l'ha portata a dare un contributo perché il debito potesse essere sanato, probabilmente per le finalità sociali che aveva questa organizzazione sportiva, che ha portato il Sindaco Zordan a prendere posizione, questa cosa va chiusa e a istruire questa pratica ci sono gli Uffici Tecnici e il Segretario. Il Consiglio Comunale ha da seguire degli adempimenti che di politico non hanno nulla. Non hanno nulla! Qualcuno ha voluto trasformare questa condizione, questa situazione di cui io mi dispiaccio molto, in banco di strumentalizzazione politica, qui siamo arrivati. Io credo che il Segretario bene faccia a fare ciò che la legge gli dice di fare e quindi non vorrei che fossero lesi né i suoi diritti di latore, né i suoi diritti di Segretario.

Consigliere Minuti, io sono stata seduta anche durante la Sua Amministrazione in questi banchi e ho sentito spesse volte, i toni non me li ricordo, però sono cosa minima, il Dott. Siragusa fare lezioni al Consiglio Comunale, così come io, Zordan, Lei, tutti ci avvaliamo dei tecnici dell’urbanistica, dell’edilizia, dell’ufficio legale, quando il Consiglio Comunale ha bisogno di supporto tecnico. Io chiedo che non si strumentalizzi più questa vicenda, perché più se ne parla e più io credo che la situazione diventa anche sul piano umano e per me lo è, difficile da tollerare. Grazie.

Presidente Bonfichi

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Grazie. Apro le votazioni sul secondo punto all’ordine del giorno, ordine del giorno della Consigliera Siliprandi per l’annullamento della deliberazione contestazione incompatibilità al Consigliere Comunale Riganti. Sono aperte le votazioni. Chiuse le votazioni. 12 voti contrari, un voto favorevole e tre voti di astensione e l’ordine del giorno è respinto.

Hanno votato no i Consiglieri Abate - Bonfichi - Borghi - Brambilla - Cremonesi - Dozzi - Gatti - Gusmini - Guzzetti - Merisi – Pirola - Scarpellino. Ha votato sì la Consigliera Siliprandi, si sono astenuti i Consiglieri Mancini – Mangano e Minuti.

Presidente del Consiglio Comunale – Carla Bonfichi

Passiamo ora al terzo punto all’ordine del giorno che è la decadenza dalla carica di Consigliere Comunale del Sig. Enzo Riganti. Concedo la parola al Consigliere Riganti, precisando che siamo fuori delibera, con riferimento a quanto dirà il Consiglio. Prego Consigliere.

Consigliere Riganti

Grazie. Questa sera si conclude la vicenda della incompatibilità del Consigliere Enzo Riganti, un caso che resterà nella storia politica della Città come una perdita per la democrazia e per la libertà del Consiglio Comunale. Sugli accadimenti esprimo tre personali osservazioni.

- Prima osservazione, nessuno dei Consiglieri che hanno votato e voteranno questa sera ha chiesto informazioni all’ACOS sulla faccenda. L’ACOS non deve nulla al Comune di Treviglio. L’ACOS ha pagato nell’anno 2000 le ingiunzioni degli anni ‘98 e ‘99. Nessun altro debito è stato regolarmente contestato all’ACOS attraverso le procedure di legge. Nessun tribunale ha mai condannato l’ACOS. La vicenda dell’ACOS non è mai stata portata alle autorità giudiziarie perché non c'erano prove documentate contro l’ACOS. L’ACOS è stata vittima di gravi ingiustizie. La richiesta del pagamento di tariffe inesatte e doppie. Una radicata e forte discriminazione.

- Seconda osservazione. Il Consigliere Enzo Riganti non ha alcun debito con il Comune di Treviglio. Nessuno dei Consiglieri che hanno votato e voteranno questa sera, ad eccezione e la ringrazio, della Consigliera Patrizia Siliprandi, ha ascoltato il Consigliere Riganti. È stato vietato al Consigliere Riganti di parlare in Consiglio Comunale.

Non è stato neppure concesso ai Consiglieri Comunali di votare la delibera per il passaggio in seduta segreta. Non è stato reso pubblico, ma è stato reso pubblico il verbale di una seduta secretata.

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