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Il lavoro durante gli studi e la frequenza alle lezioni

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Academic year: 2022

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3.

Il lavoro durante gli studi e la frequenza alle lezioni

Negli ultimi anni è stato osservato un aumento dei laureati che non hanno mai svolto un’attività di lavoro durante gli studi. I lavoratori-studenti sono più numerosi nell’area delle scienze umane e sociali e meno frequenti nel Mezzogiorno.

La probabilità di lavorare nel corso degli studi universitari è legata al contesto familiare di

provenienza: all’aumentare del titolo di studio dei genitori diminuisce la percentuale di laureati che hanno svolto un’attività lavorativa.

tudiare lavorando o, all’opposto, completare gli studi universitari senza svolgere alcuna attività lavorativa sono due modi di vivere gli anni dell’università che indubbiamente riflettono opportunità, motivazioni, esigenze e progetti di vita tendenzialmente diversi. L’analisi dell’esperienza universitaria dei lavoratori-studenti, degli studenti-lavoratori e dei

S

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laureati senza alcuna esperienza di lavoro è dunque di grande interesse1.

Esaminando la serie storica si osserva un incremento del numero dei lavoratori-studenti fino al 2008 seguito da un ridimensionamento dal 2010 con un assestamento al 9 per cento che si mantiene costante fino al 2012, ultimo anno considerato. I laureati senza alcuna esperienza di lavoro sono sensibilmente aumentati, soprattutto nel 2012 (Graf. 3.1).

Graf. 3.1 – Laureati con esperienze di lavoro durante gli studi (%)

La percentuale di lavoratori-studenti è maggiore tra i laureati di genere maschile; sono invece più numerose le laureate senza nessuna esperienza lavorativa.

9 9 10 9 8

62 64

65 67 69

29 26

24 24 23

0 100

2012 2010 2008 2006 2004

lavoratori-studenti studenti-lavoratori nessuna esperienza di lavoro non indicato

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Il 49 per cento dei lavoratori-studenti ha svolto un’attività lavorativa coerente con gli studi universitari. Tra coloro che al momento della laurea lavorano, l’89 per cento dei casi svolge lo stesso lavoro che svolgeva nel corso degli studi.

La presenza dei lavoratori-studenti nei diversi tipi di corso risente della natura dei collettivi in esame e, in particolare, della distribuzione per disciplina di studio. I valori più elevati si riscontrano tra i laureati magistrali (10 su 100) e tra quelli di primo livello (8 su 100), mentre nei corsi di laurea a ciclo unico i lavoratori-studenti sono molto meno numerosi (2 su cento).

La condizione socioeconomica dei genitori dei laureati è associata alla probabilità di lavorare nel corso degli studi: più elevato è il titolo di studio dei genitori, minore è la percentuale dei laureati che hanno svolto un’attività lavorativa. Tra i laureati con almeno un genitore laureato, infatti, i lavoratori-studenti sono solo il 5 per cento; salgono all’8 per cento fra i figli di genitori con titoli di scuola secondaria superiore e raggiungono il 14 per cento tra i laureati con genitori in possesso di un titolo inferiore o senza titolo di studio.

Il lavoro nel corso degli studi universitari è in generale più diffuso nell’area disciplinare delle scienze umane e sociali: nel gruppo insegnamento i lavoratori-studenti sono il 21 per cento dei laureati e nel politico-sociale il 17 per cento. Nell’area tecnico- scientifica si distinguono – con comportamenti antitetici – il gruppo educazione fisica, dove 14 laureati su 100 sono lavoratori-studenti, e il gruppo medicina e odontoiatria, in cui i lavoratori-studenti sono pressoché assenti e più della metà dei laureati non ha svolto alcuna attività lavorativa durante gli studi universitari (Graf. 3.2).

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Graf. 3.2 – Laureati con esperienze di lavoro durante gli studi, per gruppo disciplinare* (%)

* La barra relativa al gruppo difesa e sicurezza (101 soli laureati nel 2012) non è rappresentata nel grafico.

Il lavoro nel corso degli studi universitari è più diffuso tra gli studenti dell’Italia centro-settentrionale che nel Mezzogiorno (Graf.

9 3 4 4 5 5 5 7 8 9 9 9 10

14 17

21

62 43

58 58 57

70 72 57

68 50

66 66 61

62 74 63

60

29 55

39 38 39

25 23 37

25 42

25 25 29 28

11 19 18

0 100

TOTALE medico/ medicina e odont.

chimico-farmaceutico ingegneria geo-biologico architettura linguistico scientifico agrario medico/ prof. sanitarie economico-statistico letterario giuridico psicologico educazione fisica politico-sociale insegnamento

lavoratori-studenti studenti-lavoratori

nessuna esperienza di lavoro non indicato

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Graf. 3.3 – Laureati con esperienze di lavoro durante gli studi, per collocazione geografica della residenza (%)

Si osserva una stretta relazione tra lavoro durante gli studi e frequenza alle lezioni: al crescere dell’impegno lavorativo degli studenti diminuisce l’assiduità nel frequentare. Hanno seguito oltre i tre quarti degli insegnamenti previsti ben 80 laureati su 100 fra quanti non hanno lavorato; questa percentuale si riduce a 67 fra gli studenti-lavoratori e a 32 fra i lavoratori-studenti (Graf. 3.4).

9 7 11

9

62 57

64 66

29 36

25 24

0 100

TOTALE Sud e Isole Centro Nord

lavoratori-studenti studenti-lavoratori

nessuna esperienza di lavoro non indicato

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Graf. 3.4 – Laureati con esperienze di lavoro durante gli studi, per frequenza alle lezioni (%)

Un confronto dei dati 2012 con i pre-riforma del 2004 permette di concludere che la riforma ha portato ad una più assidua frequenza alle lezioni. I frequentanti erano infatti il 55 per cento nel 2004 e salgono nel 2012 al 68 per cento fra i triennali e al 70 per cento fra i laureati di secondo livello (magistrali e magistrali a ciclo unico).

L’assiduità alle lezioni è legata in modo evidente all’area disciplinare di studio (Graf. 3.5): i laureati che frequentano oltre i tre quarti degli insegnamenti previsti sono molto numerosi nelle

68 80 67 32

18 13 21 18

7 4 8 17

6 4 32

0 100

TOTALE nessuna esperienza di lavoro studenti-lavoratori lavoratori-studenti

più del 75% degli insegnamenti previsti tra il 50% e il 75%

tra il 25% e il 50%

meno del 25%

non indicato Hanno frequentato

regolarmente:

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Graf. 3.5 – Laureati per gruppo disciplinare*

e frequenza alle lezioni (%)

* La barra relativa al gruppo difesa e sicurezza (101 soli laureati nel 2012) non è rappresentata nel grafico.

68 36

45 53 53 61

62 65 66

78 80 80 82 82 82 84

93

18 30

23 25 24

22 24

21 23

15 15 13

12 13 12 12

5

7 19 14

11 11 9

9 8

7 4

3 4 3 3 3

6 14 17

11 11 7 5 5 3 3 3

0 100

TOTALE giuridico insegnamento psicologico politico-sociale letterario educazione fisica economico-statistico linguistico agrario medico/ medicina e odont.

geo-biologico scientifico chimico-farmaceutico ingegneria architettura medico/ prof. sanitarie

più del 75% degli insegnamenti previsti tra il 50% e il 75%

tra il 25% e il 50%

meno del 25%

non indicato Hanno frequentato

regolarmente:

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