Dipartimento interaziendale ed interregionale Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino.
Presidio Ospedaliero Molinette. C.so Bramante n. 88 – 10126 Torino Segreteria tel-fax 011/6336889 e-mail: ucr@reteoncologica.it
All’incontro del gruppo di studio sui TUMORI DEL FEGATO tenutosi in data 05 giugno 2014 erano presenti i professionisti rappresentanti le seguenti Aziende:
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino A.O.U. Maggiore della Carità Novara
A.O.U. San Luigi Gonzaga Orbassano
Al punto 1 dell’Ordine del Giorno, si contempla la verifica delle raccomandazioni del Gruppo nel 2013.
Tali raccomandazioni si concretizzano nei PDTA dei GIC delle Aziende di Riferimento. Per quanto concerne l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, il PDTA è già stato completato e pressoché pronto per l’invio alle rispettive Direzioni Sanitarie.
Le altre aziende del Polo Torinese, di Cuneo e di Alessandria, stanno elaborando il documento.
Il Gruppo ritiene che tutti i documenti potranno essere validati a breve.
Al punto 2 si apre la discussione per individuare gli strumenti da fornire ai medici di medicina generale, per individuare le epatopatie ed instaurare un meccanismo di sorveglianza sui soggetti a rischio, riservando il follow up ai centri specialistici.
A tale proposito, il gruppo ritiene di dover riconsiderare un precedente documento (Aress 2010), che il prof.Veltri inoltrerà ai componenti: sarà compito del Gruppo proporre una flow chart per i medici di base, come corollario del Verbale GIC.
Per quanto concerne i centri ecografici dedicati alla sorveglianza (punto 3), il prof. Veltri ritiene che non vi debbano essere criteri restrittivi: si concorda che le modalità di refertazione dovranno adeguarsi. A tale proposito si concorderà uno schema descrittivo per l’individuazione dei nodi di HCC.
Si dovranno considerare periodi di osservazione, per verificare se aumenteranno le diagnosi di nodi compresi tra 2 e 3 cm., con riduzione del diametro al momento della prima diagnosi.
Questo potrebbe essere indicatore di efficacia diagnostica.
Si resta comunque in attesa dei dati epidemiologici sulla distribuzione dell’HCC in Piemonte, per organizzare meglio il sistema, ovvero per indirizzare i flussi di pazienti nell’ambito delle aree di riferimento.
Per il 2015 si propone programmazione di incontri con i medici di base, per definire percorsi clinici e il timing di invio.
Dipartimento interaziendale ed interregionale Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino.
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