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Ricerca di patogeni su materiale autoptico e potenziale rischio di trasmissione agli operatori

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Academic year: 2022

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(1)

Ricerca di patogeni su materiale autoptico e potenziale rischio di trasmissione agli operatori

Oliva Alessandra, MD, PhD Sapienza University Rome alessandra.oliva@uniroma1.it

Roma, 27 Ottobre 2016

Responsabile Unità Malattie Infettive:

Prof. V. Vullo

(2)

Introduzione

Si definisce rischio biologico la possibilità che l’esposizione o contatto con materiali di varia natura potenzialmente infe (materiali biologici,

sangue, saliva, altri fluidi, aerosol respiratori sangue, saliva, altri fluidi, aerosol respiratori nonché materiali o strumenti che siano stati

contamina da sangue o da altre sostanze

potenzialmente infe e) possa causare infezioni, allergie, tossicità o altrimenti creare un rischio per

la salute umana

(3)

Introduzione

La gestione del rischio include un’accurata identificazione e valutazione dei pericoli

biologici

Variabili connesse al personale

Variabili connesse

all’agente biologico

(4)

Variabili connesse al personale

• Identificazione delle categorie a rischio

• Identificazione delle manovre a rischio

• cadute

• cadute

• ferite con materiale tagliente

• contatto e manipolazione di oggetti e superfici imbrattate con terriccio e/o con liquame biologico potenzialmente

infetto proveniente dalle salme

• attività che prevedano la formazione di aerosol

(5)

Variabili connesse all’agente biologico

Il rischio biologico connesso alle a vità necroscopiche ed obitoriali viene ricondotto al contatto con liquidi e/o strumentazioni potenzialmente infette e/o formazione di aerosol

Virus (HBV, HCV, HIV) Virus (HBV, HCV, HIV)

spore (tetano)

batteri (M. tuberculosis)

Prioni Hantavirus

Virus febbri emorragiche

(6)
(7)

Variabili connesse all’agente biologico

L’identificazione del rischio biologico è correlata:

– All’eventuale presenza di fenomeni cadaverici trasforma vi (fasi putrefa ve) del cadavere (possibile riduzione della vitalità degli agenti patogeni);

– All’eventuale conoscenza delle cause di morte in sede di – All’eventuale conoscenza delle cause di morte in sede di

a vità necroscopiche ed obitoriali;

– Alla presenza di segni di interessamento d’organo di probabile natura infe va durante le a vità necroscopiche ed obitoriali (ad esempio meningi ispessite ed infiammate per il rischio di trasmissione di patogeni responsabili di meningite; caverne a livello polmonare per il rischio di trasmissione di Mycobacterium tuberculosis)

(8)

Variabili connesse all’agente biologico

• Diversa sopravvivenza di ciascun agente biologico in ambiente esterno

HIV

Ridotta sopravvivenza nell’ambiente esterno

Rischio maggiore

subito dopo il decesso

HBV/HCV

Lunga sopravvivenza

nell’ambiente esterno

Rischio presente anche

dopo giorni dal decesso

(9)

Obiettivo

Obiettivo dello studio è stato quello di effettuare la ricerca di patogeni (virus, batteri, funghi) su materiale autoptico.

Metodi

Raccolta dei campioni:

Raccolta dei campioni:

1) Liquido delle secrezioni respiratorie profonde o in corrispondenza della zona maggiormente coinvolta da alterazioni di tipo flogistico a livello macroscopico. Se assenti secrezioni, tampone da effettuare a livello dell’albero respiratorio distale.

2) Tessuto polmonare (n=2 campioni) a livello dell’albero respiratorio distale o in corrispondenza della zona maggiormente coinvolta da alterazioni di tipo flogistico a livello macroscopico.

3) Sangue (puntura intraventricolare)

(10)

Metodi

Esame colturale per germi comuni e funghi Esame colturale per germi comuni e funghi

(24-48h a 37°C)

Esame diretto e colturale per bacilli alcol-acido resistenti BAAR (40gg a 37°C)

Sierologia per HIV/HCV/HBV

(11)

Risultati

12 soggetti (10 M, 2F) Età media 45 anni

Il tempo medio tra decesso e processazione dei campioni:

3 giorni (range 1-6 giorni)

Pagina 11

Decesso per cause infettive

(n=1)

Decesso per cause non infettive

(n=11) 3 giorni (range 1-6 giorni)

(12)

Risultati

Decesso per cause infettive (n=1)

Tessuto polmonare Tessuto polmonare e

Pagina 12

Tessuto polmonare (esame diretto e

colturale per BAAR)

Tessuto polmonare e sangue

(esame colturale per g.c. e miceti)

Es. diretto: neg

Es. colturale: in corso

Candida non-albicans

S. maltophilia

(13)

Risultati

Decesso per cause non infettive (n=11)

Tessuto polmonare (esame diretto

Tessuto polmonare e sangue

Pagina 13

(esame diretto e colturale per

BAAR) N=11

sangue

(Esame colturale per g.c. e miceti)

N=3

K. pneumoniae

(n=1)

MSSA (n=1)

K. pneumoniae e Candida spp

(n=1) Es. diretto: neg

Es. colturale: in corso

(14)

Conclusioni

I dati, seppur preliminari, mostrano come il metodo utilizzato sia in grado di evidenziare i patogeni (batteri e funghi) su

campioni autoptici di sangue e tessuto, anche a distanza di giorni dal momento del decesso.

I campioni esaminati e valutati per la presenza di bacilli alcol- acido resistenti hanno mostrato l’assenza di M. tuberculosis, acido resistenti hanno mostrato l’assenza di M. tuberculosis, anche se per la conferma definitiva sono necessari 40 giorni di incubazione a 37°C.

Applicazione del protocollo per identificazione dei microrganismi comuni su materiale biologico di soggetti

deceduti per infezione a scopo diagnostico

Prospettive future

(15)

Ringraziamenti

Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive (Sapienza Università di Roma)

Dott. Ssa A. Cipolla Dott. M. De Angelis

Prof. V. Vullo

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