Tagete n. 1-2006 Ed. Impronte
Il rapporto di causalità
materiale: aspetti medico legali Il rapporto di causalità
Il rapporto di causalità
materiale: aspetti medico legali materiale: aspetti medico legali
Tagete 1
Tagete 1- -2006 2006
Dr. GIORGIO MARCELLI
Dirigente Medico ASL RM/B – Specialista e Docente Universitario in Medicina Legale – Medico Autorizzato Radioprotezione – Componente Esperto Tribunale Sorveglianza
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Nella determinazione del rapporto causale materiale la
configurazione e gli effetti dei fenomeni biologici di rilevanza
giuridica (penale, civile, ed
amministrativa) è appannaggio della criteriologia medico-legale.
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La determinazione medico legale del nesso causale
materiale è talora complessa e controversa a fronte di
incertezze scientifiche e di interpretazioni giuridiche
non sempre omogenee.
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Concausa Concausa
L’interferenza nella
determinazione del rapporto causale di una o più cause necessarie ma di per sé non sufficienti a determinare un
certo effetto altrimenti non realizzabile.
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Siamo di fronte alle concause quando per esempio un modesto traumatismo cranico provoca la rottura di un
aneurisma cerebrale (malformazione congenita o acquisita) e la morte per emorragia subaracnoidea, o ancora lo sviluppo di gangrena fino
all’amputazione dell’arto per una
lieve ferita in un soggetto gravemente diabetico, ecc.
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Classificazione delle concause
• Preesistenti o anteriori:
q Fisiologiche q Teratologiche q Patologiche.
A) generali B) localizzate
• Contemporanee o simultanee
• Consecutive o sopravvenute
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Concetto di prova in medicina legale
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• PROVA PIENA
• PROVE DI SICUREZZA, PROBABILITA’, POSSIBILITA’
• PROVE COMPLETE ED INCOMPLETE
• PROVE NEGATIVE, DI COORDINAZIONE, DIRETTE, INDIRETTE
• PROVE PER PRESUNZIONE E PER ESCLUSIONE
• PROVE ATTUALI E STORICHE, GENERICHE E SPECIFICHE, PROPRIE E DI ALTRI
(Rinaldo Pellegrini
(Rinaldo Pellegrini - - Archivio Medicina mutualistica Archivio Medicina mutualistica VII ed. INAIL 1957)
VII ed. INAIL 1957)
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Il massimo della prova
In molti casi il giudizio del medico rimane perplesso, specie per incertezze di natura scientifica. Buon metodo è allora quello di
applicare il principio del soddisfacimento del soddisfacimento del massimo della prova
massimo della prova: “Dato un evento dannoso e data una conseguenza lesiva ad esso conseguente, quale sia, allo stato nelle nostre conoscenze, il
massimo della prova che può essere richiesto (premesso sempre il soddisfacimento del criterio di - possibilità scientifica -) onde trarre il
convincimento che tra evento e conseguenza corra un rapporto di causa ad effetto”
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Verità evidente e verità provata
“questo farmaco nelle dosi giuste non può che fare bene” può
sembrare una verità evidente evidente ma non è per nulla detto che si
tratti di verità provata provata . .
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In pratica si rivela impossibile riuscire In pratica si rivela impossibile riuscire a provare scientificamente l’oggettiva a
validità di tutte le decisioni che di volta in volta vengono prese in campo medico . .
La natura della spiegazione La natura della spiegazione
biomedica non è certamente biomedica non è certamente
deduttiva, in quanto in medicina non deduttiva, in quanto in medicina non ci sono leggi universali circa l’origine ci sono leggi universali circa l’origine
delle patologie (infarto, cancro, ecc.), delle patologie (infarto, cancro, ecc.),
ma nemmeno statistica.
ma nemmeno statistica.
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La spiegazione medica e biologica non è La spiegazione medica e biologica non è
mai in termini di singole cause poiché non mai in termini di singole cause poiché non
esistono patologie monocausali e dunque esistono patologie monocausali e dunque
deve essere pensata in termini di
deve essere pensata in termini di rete causale.
La correlazione tra causa ed effetto nei La correlazione tra causa ed effetto nei
sistemi fisiopatologici altamente stocastici sistemi fisiopatologici altamente stocastici
dei viventi non può essere sostenuta da dei viventi non può essere sostenuta da
una comprensione
una comprensione deterministica deterministica dei dati dei dati clinici espressi da meccanismi biologici.
clinici espressi da meccanismi biologici.
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La maggior parte delle nostre decisioni, e dei ragionamenti e delle conoscenze che le
accompagnano, non avviene
“nella chiara luce del giorno”
“nella chiara luce del giorno” ma
“nel crepuscolo della probabilità”
“nel crepuscolo della probabilità”
(LOCKE) (LOCKE)
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•REPLICARE
•MISURARE
•CORRELARE
•DETERMINARE
•MODULARE
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LE BASI EMPIRICHE E SPERIMENTALI DELL’OSSERVAZIONE E DELLA
SPIEGAZIONE MEDICA NATE DEI SECOLI PASSATI TROVANO SIGNIFICATI (CLINICO- STATISTICI, GENETICI, BIOCHIMICI)
ALTERNATIVI DIFFICILMENTE
COMMENSURABILI PER L’UNIFICAZIONE CONCETTUALE DELL’ OBIETTIVITA’ OBIETTIVITA’
MEDICA
MEDICA ; TANTO PIU’ MAN MANO CHE AVANZANO LE CONOSCENZE GENETICHE E BIOCHIMICHE CIRCA L’INDIVIDUALITA’
BIOPATOLOGICA
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Di fronte ad un mondo
ontologicamente unitario la nostra conoscenza di esso è epistemologicamente varia.
Vi sono molti modi legittimi di descrivere e spiegare ogni processo vitale .
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LA MEDICINA E’ ORIENTATA VERSO UNA NUOVA CONCEZIONE
SINCRETICA E PRAGMATICA
DELL’ OBIETTIVITA’ MEDICA; NELLA OBIETTIVITA’ MEDICA SPIEGAZIONE DELL’EVENTO
PATOLOGICO ENTRANO IN GIUOCO DIVERSI STRUMENTI METODOLOGI CIASCUNO CON PECULIARE
ORIENTAMENTO IN GRADO
EVIDENZIARE UN PARTICOLARE
FATTORE CAUSALE DELL’EVENTO.
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CHE TIPO DI
SPIEGAZIONE PREFERIAMO
DIPENDE DALLE
FINALITA’ PER CUI E’
RICHIESTA
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Nell’annunciato nuovo codice penale
L’art.13 prevede che "Nessuno può essere punito per un fatto previsto dalla legge come reato se la sua azione od omissione non è condizione necessaria dell’evento da cui dipende l’esistenza del reato".
L’art.14 prevede, circa i reati omissivi, che "non
impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo, se il compimento dell’attività omessa avrebbe impedito con certezza l’evento".
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Il progetto di riforma pone dunque basi precise e chiare non solo al
principio della condizione
necessaria, essenza della dottrina condizionalistica, ma anche a quello della certezza del nesso
causale anche nel caso di condotte omissive.
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E’ il tramonto dunque di ogni utilità della
criteriologia m.l. come sostengono autorevoli medici legali e giuristi?
Per la determinazione del
Per la determinazione del nesso causale nesso causale secondo secondo un modello
un modello nomologico-deduttivo (che racchiude il significato (che racchiude il significato del termine greco nòema e cioè di concetto opposto a
del termine greco nòema e cioè di concetto opposto a sensazione e dunque l’uso filosofico da
sensazione e dunque l’uso filosofico da Parmenide Parmenide in poi in poi del “ragionamento certo” opposto alle “opinioni mortali”
del “ragionamento certo” opposto alle “opinioni mortali”
tratte dalle percezioni)
tratte dalle percezioni) quali strumenti medico legali sono in concreto adottabili?
sono in concreto adottabili?
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Quale concetto di causa ? Quale concetto di causa ?
Elaborazione m. l. propria condizione idonea Elaborazione m. l. propria condizione idonea
Elaborazione del diritto condizione Elaborazione del diritto condizione
necessaria necessaria
Il giudizio (motivato) del rapporto causale deve essere Il giudizio (motivato) del rapporto causale deve essere
basato sul modello della
basato sul modello della sussunzione sussunzione sotto leggi sotto leggi scientifiche di forma universale o statistica secondo scientifiche di forma universale o statistica secondo
una elaborazione
una elaborazione Med Med . . leg leg . propria affidabile e . propria affidabile e coerente con i dettami dell’ordinamento giuridico coerente con i dettami dell’ordinamento giuridico
Il rapporto di causalità materiale tuttavia
non assume lo stesso significato medico legale
nell’ottica del diritto civile (ragioni preponderanti, ovvero condizione idonea o aumento del rischio) e in quella penale
(condizione necessaria, “al di là del ragionevole dubbio”)
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CAUSALITA’
CAUSALITA’
Azione o omissione condicio Azione o omissione condicio
sine qua non
sine qua non (teoria di (teoria di von von Buri; Buri;
condizione necessaria o dell’equivalenza condizione necessaria o dell’equivalenza
delle cause)
delle cause) dell’evento o causa dell’evento o causa but but for for (anglosassone) (anglosassone)
antecedente indispensabile antecedente indispensabile
per l’evento per l’evento
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Stesso criterio medico legale o “costruzioni giuridiche”
diverse
del nesso causale corrispondenti alle diverse esigenze processuali
penali e civili
Momento attivo od omissivo accreditato scientificamente come fattore deterministico non meramente idoneo e dunque
concretamente potenziale
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Metodo e criteriologia medico legale Metodo e criteriologia medico legale insistono su questioni pratiche di medicina forense (e dunque
nell’ambito del diritto vigente) a differenza della medicina
giuridica che si occupa del diritto condendo
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La Medicina Legale, non può non Medicina Legale avvalersi di un metodo
avvalersi di un metodo proprio per
ciascuno dei settori che impegnano la sua attività. La conoscenza critica dei conoscenza critica dei
limiti del metodo
limiti del metodo aiuta ad evitare gli errori che in sede giudiziaria sono di
particolare gravità e, purtroppo, gravano spesso proprio sulle spalle dei periti la
cui opera, offerta ai giudici, costituisce di frequente una base decisiva nella
formazione del loro "libero "libero convincimento”
convincimento”.
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L’ACCERTAMENTO
NELL‘AMBITO MEDICO BIOLOGICO
è finalizzato a formulare una diagnosi clinica, anatomo-patologica o anche soltanto di
laboratorio; e nel vivente, una prognosi circa
l’evoluzione futura delle patologie accertate. In quest’ambito è richiesto un particolare
“rigorismo obiettivo” ancora più forte di quello necessario nella pratica clinica.
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L’ACCERTAMNETO NELL’AMBITO DELLA
MEDICINA FORENSE
dev’essere rigorosamente aderente alle norme esistenti, ed anche alle
interpretazioni di esse elaborate dai
giuristi; rispetto alle quali la criteriologia medico-legale, rimasta in vita dal secolo scorso (Cazzaniga 1919), deve fornire
risposte al passo delle più attuali cognizioni scientifiche acquisite.
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La teoria della causalità adeguata di von Kries o quella condizionalistica su cui si basa il nostro ordinamento giuridico può bene avvalersi del
criterio scientifico di idoneità o criterio scientifico di idoneità o
d’adeguatezza
d’adeguatezza per stabilire la
potenzialità della noxae a produrre un danno in determinate e specifiche condizioni.
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L’accertamento, non certo esaustivo, del criterio di possibilità scientifica criterio di possibilità scientifica è il presupposto di ulteriori analisi per il ragionamento controfattuale, su cui si basa la teoria condizionalistica, in
ordine alla possibilità scientifica o meno che l’azione o l’omissione da sola o con il concorso di altri fattori sia stata in grado di produrre quel determinato evento.
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Leggi di copertura
Leggi di copertura per l’accertamento del nesso causale materiale
•Leggi universali validate
sperimentalmente ed acquisite dalla comunità scientifica
•Leggi statistiche
•Evidenze scientifiche
•Linee guida
•Documentazioni scientifiche
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Il presupposto è che gli studi
clinici e le meta-analisi siano di
buona qualità o affidabili, ovvero che le linee guida siano coerenti con presupposti epistemologici.
Quanto ciò sia vero e scontato
verrà evidenziato nell’intervento del relatore successivo dedicato alla problematica specifica.
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AUSILI DI AUSILI DI
REPERTORIO REPERTORIO
TRA PASSATO E FUTURO TRA PASSATO E FUTURO
CRITERIOLOGIA MEDICO LEGALE CRITERIOLOGIA CRITERIOLOGIA MEDICO LEGALE MEDICO LEGALE
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“ “ Talia Talia sunt sunt obiecta obiecta qualia
qualia
determinantur
determinantur a a praedicatis
praedicatis suis suis ” ”
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Nella ricostruzione del nesso causale materiale di un evento
biomedico di rilievo giuridico civile o penale il medico legale
deve conoscere valore, limiti ed appropriatezza di ciascun
criterio medico legale usato nella singolare realtà dello
specifico rebus
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Il problema cruciale dunque è che i criteri medico legali postulati
vanno poi configurati utilizzando principi e metodi di fonti
scientifiche (statistiche
epidemiologiche cliniche ecc.)
appropriate di cui il medico legale deve (dovrebbe) avere piena
padronanza in ordine alla
ricostruzione (quasi certa) del nesso causale
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Nuovi principi di riferimento una moderna una criteriologia !?
1. 1. Strenght Strenght off off association association 2. 2. Dose Dose response response effect effect
3. 3. Time Time sequence sequence 4. 4. Consistency Consistency
5. 5. Biological Biological coherence coherence
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Criterio cronologico Criterio cronologico
Consiste nel giudicare se l'intervallo di tempo
trascorso tra l'azione lesiva e la comparsa delle prime manifestazioni di una
determinata malattia sia compatibile o meno con
l'esistenza di una relazione causale. Vi può essere un rapporto immediato,
mediato o tardivo (tipica dell'ultima evenienza è la comparsa di neoplasie dopo esposizione a cancerogeni, ovvero dell’epilessia tardiva dopo un trauma cranico).
TIME SEQUENCE:
IN CUI L’ESPOSIZIONE DEVE PRECEDERE IL DANNO BIOLOGICO
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Criterio di idoneità qualitativa e Criterio di idoneità qualitativa e
quantitativa quantitativa
Valuta l'idoneità di
un'azione lesiva a produrre una malattia. Si ricerca una proporzionalità fra causa ed effetto ed una compatibilità tra la natura dell'azione
lesiva e la specie del danno verificatosi, tra la dose o la forza applicata e l'entità degli effetti riscontrati.
L'idoneità può essere assoluta (la causa è
sufficiente) o relativa (sono necessarie concause).
DOSE RESPONSE EFFECT :
se il rischio è presente il danno biologico cresce con la durata
dell’esposizione e l’associazione è più plausibile
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Criterio di ammissibilità ipotetica ed Criterio di ammissibilità ipotetica ed
epidemiologico
epidemiologico - - statistico statistico
Tutte le cause non immediatamente
escludibili, possibili in base a dati della letteratura o
con una ricorrenza
statistica accertata, devono essere sottoposte a
verifiche approfondite (è il caso del nesso fra
esposizione ad agenti
chimici o fisici e neoplasie professionali). La
probabilità statistica
probabilità statistica di un evento non deve essere
confusa con il giudizio di probabilità di un nesso probabilità di un nesso causale
causale
CONSISTENCY
risulta dal confronto di studi epidemiologici che prospettano analogie per l’associazione: se simili condizioni si sono
registrate in condizioni anche diverse, cresce la possibilità
dell’affermazione causale
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Criterio di esclusione Criterio di esclusione
Consiste nell'escludere ogni altra possibile causa
circoscrivendo il solo fattore eziologico. Richiede una
corretta diagnosi differenziale.
In alcune sentenze è stato usato in appoggio al principio di
presunzione del rapporto
causale, ad esempio fra danno ed errata condotta
professionale, quando non risulta la preesistenza, la concomitanza o la
sopravvenienza di altri fattori idonei (non incidenza di
causalità diverse).
BIOLOGICAL COHERENCE PUO’ ESSERE DECISIVA
ANCORCHE’
MANCANTE DI EVIDENZE
SCIENTIFICHE
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Il confronto è suggestivo nei termini in cui pare non sia tanto la diversa
formulazione dei criteri medico legali alla base della determinazione del
nesso causale, quanto invece il grado della risposta scientifica privilegiata, metodologicamente corretta,
nell’ambito dell’orizzonte che ciascun criterio medico legale si propone di
affermare in maniera singolare
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CONCLUSIONE
UNA CRITERIOLOGIA MEDICO LEGALE PROPRIA, OMOGENEA DAL PUNTO DI VISTA DELLA
CORRETTA METODOLOGIA SCIENTIFICA, PUO’ BEN
RISPONDERE A SPECIFICHE
ESIGENZE GIURIDICHE ANCHE DI ORDINAMENTI DIVERSI
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LA PRETESA DI ALCUNI AUTOREVOLI GIURISTI E
MEDICI LEGALI DI DECRETARE TOUT COURT LA MORTE DELLA CRITERIOLOGIA MEDICO
LEGALE SBILANCIA SULLA NORMA GIURIDICA IL
COMPUTO ANCHE DEGLI ASPETTI SCIENTIFICI DEL FENOMENO
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Dalla criteriologia Dalla criteriologia
classica si distinguono classica si distinguono
inoltre inoltre
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Criterio topografico Criterio topografico
Riguarda la corrispondenza tra la regione anatomica interessata dall'azione lesiva e la sede d'insorgenza della malattia, vi può essere un rapporto diretto, indiretto e da contraccolpo, ovvero metatraumatico. Si coglie l’utilità di tale criterio nell’ambito traumatologico classico, laddove il
raggiungimento della certezza causale
non è problematica tranne che nei casi di inserimenti concausali.
Tagete n. 1-2006 Ed. Impronte
Criterio della continuità fenomenica Criterio della continuità fenomenica
Vi può essere una sindrome a ponte quando non vi è
interruzione fra l'azione lesiva e la comparsa della malattia,
oppure un intervallo libero più o meno lungo.
Tagete n. 1-2006 Ed. Impronte
Criterio modale Criterio modale
Verifica la corrispondenza fra le modalità di esplicazione della
causa (sede, vie di
somministrazione) e le
caratteristiche della lesione; è a
cavallo fra il criterio topografico e quello di idoneità qualitativa (quo- modo).
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Criterio circostanziale e clinico Criterio circostanziale e clinico
anamnestico anamnestico
L'esame dei dati circostanziali
(caratteristiche del luogo, orario, ecc.) e la raccolta accurata della descrizione dei disturbi e delle
manifestazioni cliniche accusate o testimoniate da terzi possono
confermare o negare un eventuale nesso causale.
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Criterio
Criterio anatomo anatomo - - patologico patologico
L'accertamento della causa di morte in sede di riscontro o di autopsia rappresenta talvolta
un elemento fondamentale e da sola probante, altre volte è
negativo o dubbio.
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Causalità immediata e mediata Causalità immediata e mediata
Ad una causa può seguire immediatamente l'evento finale, altre volte segue un evento intermedio, che si modifica per il presentarsi di complicanze in una
concatenazione successiva, portando allo stesso evento finale della prima ipotesi. E’ immediato il rapporto fra una causa e l'effetto che subito si
produce, è mediato quello fra la causa prima e l'effetto finale di una concatenazione.
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Causalità diretta ed indiretta Causalità diretta ed indiretta
Se la concatenazione di effetti è
rappresentata da una serie regolare e continua di fenomeni, l'evento
finale può essere fatto risalire alla causa originaria e la causalità è
diretta, viceversa si dice indiretta quando si inseriscono nuovi fattori concausali che portano ad un
evento diverso.
Tagete n. 1-2006 Ed. Impronte
Causalità endogena ed esogena Causalità endogena ed esogena
Le cause endogene sono i fattori, fisiologici o patologici, originati dall'organismo, quelle esogene provengono dal mondo esterno, così è possibile distinguere tra morti naturali e morti violente o attribuire a cause esterne.
Tagete n. 1-2006 Ed. Impronte
Causalità e Causazione
La causalità
La causalità è l'attitudine potenziale o astratta a causare, in base ad un
giudizio di probabilità statistica;
mediante un giudizio ex ante, si desume se l'azione sarebbe stata capace di
produrre l'evento ( prognosi causale). prognosi causale La La causazione
causazione richiede un giudizio ex post, cioè se l'evento già verificatosi sia stato la conseguenza di una determinata
azione ( diagnosi causale). diagnosi causale
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GIUDIZIO GIUDIZIO
CONCLUSIVO CONCLUSIVO
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Rapporto causale Rapporto causale
Esiste una relazione tale tra il fattore eziologico considerato e quello morboso in esame per
cui uno è la causa e l'altro ne è l'effetto.
Tagete n. 1-2006 Ed. Impronte
Rapporto concausale Rapporto concausale
Il fattore eziologico in esame ha aggravato la condizione morbosa esistente intensificandone le
manifestazioni, prolungandone il
decorso, ritardandone la guarigione, accelerandone l'evoluzione, favorendo la comparsa di complicanze o
anticipando l'esito infausto.
Tagete n. 1-2006 Ed. Impronte
Rapporto occasionale Rapporto occasionale
L'azione lesiva è assolutamente inidonea a produrre il fatto
morboso in esame, il quale appare effetto sproporzionato all'entità di tale azione, onde l'azione stessa è un antecedente non necessario e altrimenti sostituibile .
Tagete n. 1-2006 Ed. Impronte
Rapporto inesistente Rapporto inesistente
Tra l'azione ed il fatto morboso in
esame non esiste alcuna relazione in quanto si tratta di pura concomitanza di fatti accidentali o in quanto l'azione stessa è servita soltanto a richiamare
l'attenzione su di una patologia dovuta ad altra causa.
Tagete n. 1-2006 Ed. Impronte