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CAPITOLO 1 SISTEMA SATELLITARE GPS

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 1

SISTEMA SATELLITARE GPS

1.1 PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO

Il sistema satellitare GPS (GLOBAL POSITION SYSTEM) avviato dagli USA a partire dagli anni ’70 e completato nel 1993 , è stato realizzato per motivi principalmente militari, per rispondere all’esigenza del Ministero della Difesa degli Stati Uniti di seguire il percorso di mezzi militari sulla terraferma e in mare in modo da localizzarne la posizione in ogni momento e consentirne eventuali operazioni di supporto e di salvataggio.

Il GPS è un sistema di individuazione della posizione che utilizza 24 satelliti artificiali, divisi in gruppi di 4 (6 x 4 =24 ) che ruotano attorno alla terra alla quota di circa 20.000 Km in orbite distanti tra loro di un ’angolo di 60° ( 6 x 60° = 360° ) e formanti un ’angolo di 55° rispetto al piano equatoriale.

Di questi satelliti 21 sono attivi, mentre tre sono di scorta, cioè sono in attesa di entrare in funzione quando qualcuno dei 21 cesserà di essere attivo.

I satelliti artificiali, infatti, hanno una vita media che per quelli di questa serie è di circa dieci anni. Il sistema GPS è nato in realtà come versione satellitare e quale perfezionamento del già esistente sistema LORAN nato negli USA negli anni ’40 e che consente la determinazione della propria posizione lungo le rotte di grande traffico navale ed aereo ed utilizza un gran numero di stazioni terrestri MASTER e SLAVE.

La comprensione del principio di funzionamento del GPS è, infatti, molto facilitata per chi già conosce a fondo il sistema LORAN.

Il sistema GPS consente di determinare la propria posizione sulla superficie terrestre, ed anche la quota se si è in aereo, ed è attivo oggi in qualunque punto sperduto dei deserti e delle grandi città.

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È necessario disporre con se di un ricevitore GPS il quale intercetta a terra il segnale a microonde generato dai satelliti a terra che, a turno, passano sopra di noi.

1.2 TIPO DI MODULAZIONE E FRQUENZE

I satelliti GPS generano due diversi segnali di tipo numerico, che vengono chiamati L1 e L2 alle frequenze rispettivamente di 1.5 GHz e 1.2 GHz, modulati in PSK dei quali il primo serve per la localizzazione grossolana, quella di tipo civile, e l’altro per la localizzazione più precisa.

1.3 GRADO DI PRECISIONE DEL RILIEVO

Il primo segnale consente la determinazione della propria posizione con la precisione di circa 300 metri, il secondo invece con la precisione di 50 cm.

Mentre il primo segnale è trasmesso in chiaro, il secondo, invece, è trasmesso in codice segreto e non è accessibile se non al Ministero della Difesa degli Stati Uniti che lo utilizza esclusivamente per la propria sicurezza e non lo rende noto a tutti per evitare che possa essere utilizzato contro gli interessi degli Stati Uniti da criminali o Stati Nemici.

Ogni satellite trasmette dei segnali ad alta frequenza verso terra che vengono ricevuti da un’ apposito apparecchio ricevitore delle dimensioni ridottissime di un comune cellulare e comprendente una particolare antenna regolabile che va rivolta verso l’alto.

I ricevitori GPS funzionano all’aperto, non è quindi possibile utilizzarli all’interno di un appartamento o in sotterranei ma devono avere il cielo libero su di se per ricevere il segnale satellitare.

Per la corretta e piena ricezione del segnale bisogna considerare anche il fenomeno del multipath. Nella pratica ci si trova ad operare in ambienti in cui non si trova solo il segnale diretto (LOS, Line

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Questo è dovuto al fatto che il segnale proveniente dal satellite, lungo il suo percorso, viene deviato ed attenuato da oggetti fisici, come edifici, alberi, e anche il suolo (figura 1)

Fig 1.1 Segnale diretto e segnale multipath

Queste onde elettromagnetiche vengono “raccolte” dall’antenna e appaiono come copie sfasate di segnali già ricevuti.

Quando il ricevitore accede al segnale non sa distinguere il segnale multipath dal segnale satellitare e ciò da luogo ad un’incertezza che provoca indirettamente una minore accuratezza nel rilevamento della posizione dell’utente.

S(t)=SD(t)+

= N n n MP t s 1 , ( (1) )

L’espressione sopra riportata rappresenta il segnale reale ricevuto dall’antenna dove sMP,n(t) tiene conto delle N riflessioni del segnale satellitare diretto SD(t).

Nel caso peggiore due segnali riflessi potrebbero trovarsi in opposizione di fase cancellandosi a vicenda senza che, in fase di ricezione, si possa intervenire sul fenomeno. A causa della costante di attenuazione del mezzo di propagazione ,però, il segnale riflesso avrà sicuramente un’ampiezza

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minore rispetto a quello diretto proveniente dal satellite per cui non si avrà in alcun caso una cancellazione completa.

Un ‘altra questione è sollevata dal fatto che il segnale multipath ha polarità invertita (LHCP) rispetto al segnale satellitare (RHCP) in polarizzazione levogira.

Questo fatto riduce ulteriormente il livello del segnale rendendo necessario l’impiego di un’antenna con una buona selettività in polarizzazione.

1.4 RICEVITORE GPS

I ricevitori GPS commerciali ,oggi a costo molto contenuto, in quanto vanno dalle 250 euro alle 500 euro, consentono di sintonizzarsi automaticamente sulle frequenze dei satelliti suddetti e dopo un tempo di ricerca e di elaborazione dei dati ricevuti, dell’ordine dei pochi minuti, sono in grado, individuando la distanza di almeno quattro satelliti, di determinare la propria posizione geografica sulla superficie terrestre in termini di latitudine e longitudine, comprendendo ovviamente la quota se si è in montagna o in aereo.

I satelliti, dotati di orologi atomici di grandissima precisione, che vengono sincronizzati dalla stazione americana di Colorado Spring ogniqualvolta vi passano sopra, trasmettono in continuazione dati numerici che comprendono le proprie coordinate numeriche x,y,z e l’istante T di

trasmissione.

Questi dati vengono rielaborati a terra dal ricevitore il quale, confrontandoli con il proprio tempo locale, in quanto il ricevitore è dotato di orologio al quarzo di grande anche se non di grandissima precisione, e conoscendo la velocità delle onde elettromagnetiche deduce a che distanza si trova da ognuno dei satelliti da cui sta ricevendo il segnale.

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percorrere la distanza dal satellite al ricevitore, ed essendo la velocità della luce c nota, la distanza D del satellite dal ricevitore risulta

D =c(T2 - T1 )

La conoscenza della distanza da un solo satellite è un dato del tutto insufficiente per determinare la propria posizione , in quanto non è nota la posizione azimutale ne quella zenitale dello stesso, analogamente non è sufficiente conoscere la distanza da due satelliti, infatti l’intersezione di due sfere di raggio noto, cioè le distanze calcolate, dà luogo ad un cerchio e non ad un punto.

L’intersezione di tre sfere di raggio noto, invece, determina due punti, dei quali, invero,uno è di norma inaccettabile in quanto si trova ad altissima quota e risulta anche muoversi ad altissima velocità.

Soltanto l’intersezione di quattro sfere di raggio noto consente con certezza di determinare una posizione univoca nello spazio, il che spiega perché è necessario aspettare del tempo, sebbene si tratti di minuti, per elaborare i dati, in quanto bisogna aspettare il passaggio di almeno quattro satelliti e anche il tempo di effettuare numerosi calcoli ed approssimazioni successive.

I dati del quarto satellite,infatti, oltre a rendere univoca la soluzione al sistema di quattro equazioni in quattro incognite, consentono di correggere il valore del tempo proprio del ricevitore per mezzo dei tempi dei quattro satelliti.

Le quattro equazioni da determinare sono x,y,z,T , cioè le tre coordinate indicanti la posizione

geografica dell’utente fornito di ricevitore, più il tempo proprio che è indispensabile per determinare con grande precisione le distanze dei satelliti, distanze che costituiscono i dato di partenza.

La x rappresenta la longitudine, la y la latitudine , la z la quota sul livello del mare, e T il tempo

proprio, corretto dagli orologi ad altissima precisione dei satelliti.

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La C.D.M.A. è la tecnica più moderna e complessa di accesso telematico ai satelliti perché,

essendo in linea di principio, la fusione della divisione di tempo e della divisione di frequenza, permette l’accesso da terra soltanto utilizzando un particolare codice che può essere noto o segreto.

Figura

Fig 1.1 Segnale diretto e segnale multipath

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