ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA DEL REGNO D' ITALIA
ANNALI
DI
STATISTICA
SERIE VII - VOlo I
STUDI
DI
DEMOGRA.FIA
LUIGI GALVANI, Tavole di mortalitè della popolazione
italiana 1930-1932.
LlVIO UVI, Sulla maggiore altezza del rischio di morte
che si verifica fin verso il 35° anno di elà pei
vedovi e le vedove.
ADOLFO DEL CHIARO, Sulla mortalità infanlile nel
primo anno di vita.
FRANCO SAVORGNAN, L'estinzione dei matrimoni.
STEFANO SOMOGYI, Tavole di nuzialitè e di vedo"
vanza per la popolazione italiana 1930-1932.
PAOLO MEDANI, Tavole di nuzialitè italiane per celibi
e nubili 1930-1932.
MARIO DE VERGOTTINI, Sulla feconditè della donna
italiana.
Eccellenza.
A S. E.
IL CAVALIERE
BENITO MUSSOLINI
CAPO DEL GOVERNO PRIMO MINISTRO
ho l'ottore di
pr~entare
all'E.
V.
ilprimo volume della nuoVa serie degli Annali
di Statistica. Questo volume -
col quale s'inizia la Serie
VII -
contiene alcuni
studi di demografia intorno agli aspetti fondamentali della mortalità, nuzialità e
fecon-dità della popolazione italiana. Si riprende così una tradizione -
che del resto non fu
mai del tutto abbandonata -
cioè
quella di accogliere negli Annali di Statistica memorie
originaii di carattere scientifico redatte non solo da funzionari dell'Istituto, ma anche
da membri del Consiglio Superiore di Statistica e da studiosi estranei all'Istituto.
Roma,
27
luglio 1937-XV.
H Presidente
deU'Istituto Centrale di St.tistica
INDICE DEL VOLUME
LUIGI GALVANI, Tavole dì mortalità della popolazione italiana
1930-1932
LIVJO LIVI, Sulla maggiore altezza del rischio di morte che si verifica fin
verso
il
35°
anno
di
età pei vedovi e
le
vedove
. . • . • • •
ADOLFO DELCHIARo,SulJa mortalità infantile nel primo anno
di
vita
FRANCO SAVORGNAN. L'estinzione dei matrimoni
STEFANO SoMOGYI, Tavole
di
nuzialità e di vedovanza per
la
popola-zione italiana
J
930-·' 932 . . • . • • • • . • • • • . • . • .
PAOLO MEDANI. Tavole di nuzialità italiane per celibi e nuhili
(1930-1932)
MARIO DE VERGOTTINl, Sulla fecondità deUa donna italiana ..
LUICI
CALVANI
INDICE
I. .-
TAVOLE DI MORTALITÀ PER LA POPOLAZIONE GENERALE DEL REGNO
1-7. Metodo di calcolo impiegato.
. . . , . . . .
8.
Risultati ottenuti . • . . • . . . , . . . . ; : .
9-11. La dimilluzionèdeUa mottalità nell'ultimo cinquantennio.
12~
14.
Confronti internazionali . . . .
Il .•. - TAVOLE DI MORTALITÀ PER LE SINGOLE RIPARTlZIONI GEOGRAFICHE
15-18. Metodo
di
calcolo e
risultati
m. -
TAVOLE D! MORTALITÀ PER LA POPOLAZIONE DÉL RECNO
DISTINTA SECONDO LO STATO CIVILE
19-21. Generalità.
. . . .
22-28. Metodo di calcolo impiegato.
29. Risultati
ottenuti
. . .
30-'31. Confronti
internazionali
e
condul>ioni
1.4.
Prohabilità
di
morte .
,·8.
Sopnwviventi
9-10. Vita
media . . . . .
GR'-\FICI
TAVOLE DI MORTALITÀ
5
iO
12
20
24
29
32
38
41
49
56
59
I.
-
TAVOLE DI MORTALITÀ PER LA POPOLAZIONE GENERALE DEL REGNO • • • • • • • • •62
I.bis.
SOPRAVVIVENTI E MORT!. SU UN CONTINGENTE: INI;t;IALE DI100.000
SUPERSTITI A25
ANNI, IN BAln~ ALLE TAVV.I-A,
l-B. . . . . . . . . .
65
IL
-
TAVOLE DI MORTAl.I1'À PER LE SINGOLE RIPARTlZlONI GEOGRAFICHE:l. Italia Settentrionale.
66
2. Italia
Centrale.
69
. 3.
Italia Meridionale. .
n
4. Italia Insulare. . .
7S
HL -
TAVOLE DI MORTALITÀ PER LA POPOLAZIONE DEL REGNO DISTINTA SECONDO LO STATO CIVILE:l.
Celibi e nubili.
78
2.
Coniugati
80
APPENDICE
TAVOLE NUMERICHE CONTENENTI I DATI FONDAMENTALI ED I RISULTATI
DELLE PRINCIPALI ELABORAZIONI
RELATIVE ALLA COSTRUZIONE DELLE TAVOLE DI MORTALITÀ.
I.
Censiti nel Regno il 21 aprile 1931-1X distribuiti per sesso e per aUllo dì nascita.
87
2. Morti nel Regno tra il l° gennaio
e
il
21 aprile
1931,
distribuiti per sesso e per anno
<.li
nascita. . . . ,
. • . . . • 87
3.
Morti nel Regno in ciascuno degli anni
1930.
1931 e 1932 distribuiti per sesso, età
e,cl
anno
di
nàscita. . . . , . . . • . . . . .
88
4.
Deficit migratori relativ·ì
a
ciascuno degli anni 1930. 1931 e 1932 in corrispondenza a ciallCun
sesSo e a ciascuna classe annuale
di
età (Regno) . • . . . , . . . • . . • . .
94
5.
Deficit migratori relativi al periodo l°
genna.io~21aprile 1931 in eorrispondenua ciascun sf',sso
e a ciascun anno
dì
nascita (Regno)
. . . • . . .
9S
6. Presenti nel Regno ar principio dì ciascuno degli anni dal 1930 all933 distribuiti per sesso ed età
96
7.
Sopravviventi a ciascuna età. distinti per sesso,
in ciascuno degli anni
1930. 1931.
1932
nel Regno , . . . , . . . , . . . . .
98
8. Probabilità di morte grezze
per
la popolazione generale
del Regno . . . , .
99
9.
Censiti
il 21
aprile 1931-lx
in
ciascuna Ripartizione geografica, distribuiti per sesso
e pet
anno
di
nascita . . . • . . . . , . . •
100
lO.
Morti in .ciascunaRipartizione geogratìca
trail In
gennaio e ìl21 aprile 1931, distribuiti per
sesSo e per armò
dì
nascita . . . • . . . • . . . . •
102
II. Morti in ciascuna Ripartizione geografica e in ciascuno degli anni 1930, 1931 e 1932 distribuiti
per
sesso, età ed anno di nascita.
. . . . . . • . • .
104
12. Presenti in ciascuna Ripartizione geografica al principio degli
a.nni
1930, 1931
e
1933,
distr.i~butti per sesso e per età. . . . . . . . • . . •
128
IJ.
Sopravviventi a ciascuna età, distinti per sesso, in ciascuno degli anni
1930, 1931
e 1932, neHe
zingole
Ripartizioni geografiche.
. . .
132
14.
Probabilità
di
morte grezze per la popolazione
dì
ciascuna Ripartizione geografica.
136
15.
Censiti ilei Regno
il
21
aprile
J
931-lx.
distribuiti
per sesso, stato civile ed anno di nascita.
140
16.
Morti nel Regno tra il
l°
gennaio e il
21
aprile
1931,
distribuiti per
sesso,
stato civile ed anno
di nascita. . . .
141
17.
Morti nel Regno in ciascuno degli anni
1930, 1931
e
1932. distribuiti
per
sesso,
stato civile,
età
ed anno
di
nascita . . . • .
142
\8.
Matrimoni di ciascuno degli anni 1930. 1931
e
1932
distribuiti secondo lo
stato
civile e
l'età
degli
sposi
di ciascun sesso (Regno). . . . .
148
19.
Distribuzione dì
100
coniugati dei sotto indicati gruppi di
età.
secondo l'età del coniuge
(Regno) . . . , . "
. . .
150
20. Calcolo dei nuovi vedovi di ciascuno degli anni 1930. 1931 e 1932 per
gli
inJicati intervalli
di
età (Regno) • . . . • . . • . . . . , . . . . .
ISI
21. Nuovi vedovi di ciascuno degli anni
1930.
1931 e 1932, distribuiti in classi annuali di
età
(Regno) . . . • . . . .
153
22. Presenti nel Regno al l° gennaio 1931, distribuiti per sesso, stato civile ed età . . . .
IS4
TAVOLE DI MORTAUTÀDELLA
POPOLAZIONE
ITAJJANA
1930 .. 1932
I. -
TAVOLE DI MORTAutA' DELLA POPOLAZIONE GENERALE DÈL .. REGNO
METODO DI CALCOLO IMPIEGATO.
I. -
Le tavole di mortalità, oggetto di questa parte della p:reseute relazione,
sono state calcolate in base ai risultati del Censimento 2l aprile'
9;31-IX
ed alla
osser-vazione delle morti neltnennio
I 930. 1932,
tenendo anche conto
d~i
movimenti
migratori rilevati nello stesso periodo.
Le probabilità annue di morte (grezze) sono state determinat.
!jn9 aU'età di
79 anni con un metodo esposto dallo Czuher (ì).lu,.lvo qualchè
m~di~cazioneresa
necessaria dalla circostanza che, invece di conoscere, mediante due
~ensimenti;
le
distribuzioni per età della popolazione
nègli
istanti estremi dell'intervallo di
osser-vazione delle morti
(2)
si conO$ceva soltanto la distribuzionè
den~
popolazione
cen-sita a una data intermedia. di quell'intervallo.
t,
difatti, prevalsa in questi ultimi
tempi, per diverse ragioni che sono già state esposte altrove (3),
là
tendenza a
cal-colarele tavole di mortalità in base all'osservazione delle morti in un intervallo di
qualche anno giacente intorno a un censimento, piuttosto che nel periodo com.preso
fra due censimenti. Si è .pertantoadotlato tale criterio anche per queste nuoye tavole.
estendendo
i'
osservazione delle morti al triennio
1930-1932
rispetto al qualeIa data
del censimento
(21
aprile
1931)
occupa una posizione pressochè centrale (4). Tale
scelta
è
apparsa conveniente anche per la ragione che la mortalità generale ha
mante-nuto durante
i
tre anni una altezza abhastanzacostante (14,1 ; 14,8; 14,7 per mille).
La probabilità di morte (grezza),
q,,,
all'età
x
è
stata pertanto calcolata me ..
diante la frazione avente :
al numeratore:
il
numero dei morti in età di
x anni compiuti, durante
il
triennio
1930-
J
932 ;
al denominatore:
il
numero dei sopravviventi all' età
x durante lo stesso
trien-nio, diminuito della semidifferenza fra
il
numero dei presenti, in età di
x
annÌ
(I)
«W ahrscheinlichkeitsrechnung", voI. 2, p. 118.
(2) Cfr. per es. le tavole per la P9polazione della Germania, costruite dal RAIiTspe.r l'intervallo
intercensuale
1891
~1900,
ed anche quelle per !'intervallo
190 I
~191 O.
(3)
Cfr. C. GINl e
L.
GALVANI,
Tavole ili TMTtalitàilella popolazione italiana.
«Annali di Statistiça»
Serie VI, voI. VIII, Istituto Centrale di Statistica, Roma,
1931-K
(4)
La
centralità della data del censimento rispetto al periodo
dì osservazione della mortalità non
è, del resto, essenziale quando
I
'ammontare e la distribuzione per età della popolaziolle censita non
deb~bano assumersi come ammontare e distribuzione media nel periodo steli$O.
1\
metodo qui impiegato
pre~6
LUIGI GALVANIcompiuti, alla fine ed al principin di quell'intervallo, e diminuito altresì della metà
del deficit migratorio del
triennio.
2. -
l dati fondamentaliJ:lcr l'esecuzione
del
calcolo sono contenuti
Inap~
pendice, nelle
tavole·
l a 5, e sono:
Tavola l :
Censiti
il
21
aprile
1931
~IX,
distribuiti per sesso
e
per anno di
nascita.
Tale
classificazione
è
ottenuta da quella dei censiti
per
sesso,
età
ed
anno
di
nascita, pubblicata
negli
I(Atti del VII
Censimento
della popolazione Jl
VoI. IV,
Parte
I
I,
effettua.ndo urta clistribuzione proporzionale dei censiti di età ignota fra
le classi di età nota ed eseguendo inoltre
alcune correzioni. del resto non molto
rile~
vanti. in relazione agli errori messi in luce dagli speciali accertamenti delle etl\ dei
censiti di 90 anni ed oltre (Val. cito cap. V, 4).
Tavola
2 :
Morti nel periodo CQmpreso tra
il
l°
gennaio
e
il
21
aprile
J
93l
distribùìli per sesso .eper anno di nascita.
Tale tavola è stata
ottenuta
dallo spoglio,
appositamente eseguito, delle schede
di morte del J 931
(l).
Tavola 3:
Morti in ciascuno degli anni
1930, 1931 e 1932,
distribuiti per
sesso, età
ed
anno di nascita;
dati desunti dai volumi
51..!!«
Movimento della
popo-lazione
Ilde.i rispettivi anni. Anche per questi dati è stata eseguita, analogamente a
quanto si
.è.
·fatto per
i
censiti, una distribuzione proporzionale del gruppo dei morti
di età ignota e, per ciascuna età, dei morti di anno di nascita ignoto.
Tavola
4 :
Deficit migratori
relativi a
dascurw
degli
anTii 1930,1931
{?19.32
in
corrispondenza
a ciascun
sesso
e a
ciascuna
das,~e
annuale di
età.
Tah
deficit, che
essen.do
~encralmente
negativi, per brevità chiameremo in seguito semplicemente
emigrati,
sono stati ottenuti dai dati contenuti nei VoI. II e II I della
(iStatistìca
delle
emigrazioni da e
per 1'estero
)l,Serie II, mediante interpolazione grafica delle classi
poliennali di età relative agli emigrati ed agli immigrati. desunte dai detti volumi (2).
Tavola 5:
Emigrati classificati per
sesso ed anno di
nascila
nel periodo
.c{)m~
preso
tra il
l°
gennaio
e
il
21
aprile
1931. Queste cifre sono state dedotte dalia di·
stribuzione per età, precedentemente ottenuta, degli ern igrati in tutto
il
1931. Da
tale distribuzlone, facendo la media arÌtrnetica di ciascuna classe d'età e deHa seguente,
sÌ è passati ad una verosimile distribuzione pc!' anno
di nascita degli emigrati nel
1931. Supponendo poi che per ciascun anno di nascita
il
numero degli emigrati
nell'intervallo
l° gennaio-2l aprile stesse a quello degli emigrati di tutto l'anno
nello stesso rapporto osservato nel complesso degli emigrati del 1931, per
il
quale
è
data la clistribuzione per mesi (3), sono state ottenute le cifre della Tav. 5.
(I) Per ogni anno di nascita, come numero dei morti
tra il l° e il 21 aprile
~stato preso il
numero dei morti del mese di aprile moltiplicato per
2/3.
(2)
Per le
tavole
192/-1922. si
utilizzarono
i
risultati
di
analoghe interpolazioni eseguite dal
LIVI;con questa sola differenza che, mentre questo
A.
ottenne
la
presumibile distribuzione per età degli
im-migrati e degli eim-migrati
ìn
ciascuno degli anni dal
1920
al
1925 (dr.
Computo della distribuzione degli
emigrati
edei rimpa
Iriati 5econdo l'età (sessennio
1920-1925),
"Annali
di
Statistica
»,Serie
VI, VoI.
Ili)
mediante interpolazìone dell'ìstogramma corrispondente alle classi poliennalì note di immigrati e di
emigrati, la determinazione presuntiva della distribuzione per età del
deficit
migratorio, venne qui
otte-nuta descrivendo prima la curva. integrale corrispondente
aIlecla.ssi po!iennali note del
deficit
migra-torio. t:acciando poi leordillate per
i
singoli anni di età, ed eseguendo infine le differenze fra ordinate
snccesslVe.
TAVOLE DI MOllTALlTÀ DELLA ,POPPLAZIONE ITALIANA 1930-1932
7
3. - Si intende facilmente il proc(!dimelltoseguitò per
il.
calcolo delle
proba~
bilità di morte, tenendo presente lo schema di Lexis. dato nella Fig, l, che ha il
grande pregio di indicare
il
meccanismo di calcolo delle tavole di mortalità, senza
fare ricorso ad un apparato troppo complicato di notazioni matematiche.
l
sim~
boli adottati con riferimento a tale figura, vengono chiarjti dagli esempi seguenti (I) :
(AB)
=
numero dei
pr~entialla
data
indicata dalla isocrona sulla quale giace
AB.
nell'etÀ compresa tra le età precise indicate
dalle ordinate di
A
edi
B(cio~àlI'~tà
di
x
anni compiuti);
(CM
F')
==
numero dei sopravviventi al ..
l'età precisa di xanrii(numerodegliinclivi ..
dui chesuperaDo l'età
x) durante l'anno di
calendario 193
J .;
cl
(F'C'D"C")
·.nu~erodei
mOJ'tiin
etÀ dì·
x
·anriicolllpiutiriel1931 ;
J(F/C'C"l==numero
dei morti in
etÀ dix
anni~ompiutinel
1931. nati
nel-l'anno
1931
--x;
Fig.
l.
d (C"
C' D") =
numero dei morti in età di
x
anni compiuti nel 1931, nati
nell'anno 1931 - x
- I ;
e(F' C' D" C"l,e{F'
C'C"),
~
(C" C'
D")
denotano
il
deficit migratorio
rela-tivoaU'età di
x anni compiuti ed hanno significati analoghi a quelli chiariti sopra
per
i vafi
gruppi di morti;
d,eC . .. )
=
d(. ... )
+
e( ....
l.
Secondo tali notazioni, la frazione che,
come.si~detto
sopra, fornisce
il
valore
della probabilità di morte, grezza, all'età
x.
prende q1,lindi la forma
(2):
q
=
..
.
d (D'" Ho
Fo E"I)
.----,. ... --'-_
Jl
(D'" Ho) -
~ ~
(Ho Fo) _(D'" Eli')
1-
~
e
(D"' Ho Fo Eli') .
II
l).umeratore si ottiene -
sommando i da.ti relativi
ai
singoli anni del
trien-nio ..., dana T
av,
3.
. .
Per
il
calcolo del denominatore si
è
determinato anzitutto, illcorrispondenza a
ogni etÀ x, il numero dei presenti
il
primo gennaio 1931 (3), mediante la somma
(C
D)
+
d,
è
(C"
C
DD")
=
(C" D").
La
Tav.6 contiene, per cÌascun sesso, la distribuzione per età dei presenti
il
lo
gennaio
J
931 cosìstahilita.
(t)
Per
i
principi su cui è basato tale schema, Cfr. il cito VoI. VIII degli «Annali di Statistica
».(2) Si prescinde. nelloscrlvere il. denomi n.atol'è, .
da
tal une semplificazioni che sarebbero. ppssibili.
tenendo conto del silroificato dei simboli.
. .
.
(3)
La
determinazione della distribuzione per età della poppI azione al l° gennaio 1931 non
è
strettamente necessaria. ai nostri scopi. ma. si è preferito calcolarIa.perchè richiesta per molte ricerche.
Una volta .calcolata, con;viene PlerÒ partire da essa per l'ulteriore sviluppo dei calcoli.
PattèndopGÌ:4a
tdé'
,dMri.~~st ha :
(H"
Wl
+4.
4,(C"D"jy")
-ti,
e
(H" HòC")
=
(D'" H.)
che fornisce
it
primo' termine deldetlominatoJ'e'deUa
[«].
'II seèonde termìtle
~i
ottiene dalle relatiOni :
(D''' E"')
=
(D" E',,+
tI.
Il(U"
u"e' eri)
(Ho Fo)
=
(F'
If.) -
tI.
è!
(H.
PoI;).
mentre il
te~e
termine si ddermina
iA base ai'&tìdeUa
Tev.
4.
4 -
Pra~m'tltei[
gmppodi
soprélVYi~ti.(q~'HJ';:
è
oU4mtto 4a11él somma
dei
tre~j (lYuç'/~'l:.'F').
(F'
n.O} •.
~. :.~.
:
.,.·.on".
deUe,~.raz.~ni ~.~lli.t.~
ns'
dal~_.~10
tlllmeQCO,.
relab~o·u ~l
uti
'9
c '
nel 1910
<Fig.
2).
.
: .. '
'" ...
ci'. ,
.
A'\
$tnlt1ìando
ii
..
424)69 èetlSiti nati nel;
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(V"
Fig.
z..a)
~
. i S31mottì e
i
9!!efWiidtitr~1I'ft ~é!1I~llio e
Il
~ r~pfi~, 19~1
si ottengOtlO i 426.228
pr~Dti'aJJ9:.èlinaid'1931
. in età
dì
20
4), "atltli
com~ti. Part~ ~é~1l "-~:nafiÌjro.{fil'~
2.6)«;
_ - - -..
"~
sommando
VI
SllCAtessIY~e'
I
_men -
relatIVI u met.b
'~~
(<Q.
ed
agli
em~ti,
f;"
iscritti nei
trj~ngoIi 8ot~_tanti
~', alll~rotla.
relatIva al.'!.ata del
I~
gennuo 1931"
SI
otten·
b) .
gÒtlorispenivàmente :
429.432 sopravvivetttinei 1930 d'età 20;.
,
i:-::au~~,~
432:S 19
presel\~i
al IO gentlàio,193Q itl età
c;li
19
atlnico'",,p~:uti.
'-.. . .
Pari~tlti.sottraendo
successivamenk
;da
426.228
i
'mt-meri iscritti nei triangoli sC)prastanti
~lIa
s,ddetta i.ocrona,
Fig. 2.
si ottengono nspeUivametlte:
.
474385-.opraVYiv:ettt~ne"
"93'1 d'etA
2';
.. ... . .. '
.
42J~3"pf_tlti
atJo«énnaìO'
"32,l'Ì età di 21 ànni còrnpi"ti;
420.985.S9pravvivel)ti nel 1932 d'età 22 ;
419.586 ptesedtia! l° gennaio 1933 in età di 22atlnicompiuti.
Procedendo in modo analogo per cÌèscuno degli anni di
nascita
da
cui provengono
i
censiti nel 1931, sono
stateotte-tl.eile Tavote6e1. che contetlgono rispettivamente
il
pre ..
setlti. classificati per sesso e per etA, al principio di
;t:iasc~nt)
dei·
. - t l f .
antli
dal
1:930.1
1933·
{I)'
e'
i
8OPravyi'Vé~tìa
èÌU(Una
dA.d.timi per sesso. in ciasCJlno degli antli
I~.
1931 e 1,932.
Dette
tav~le. unitamettte allè Tavv. 3'e 4, contengono tutti
glietei1lettti;chebrurano Della
[«}
:peresempioda
ptol>abi-litA di morte àll' età 21. relativallÌettte ai mtlsèhi.·
è
datél
da:
ii,!
=" . ...
..',
1643
+
175~
+
1781...
'.
. =0,00429
';
(398.45'1
+4243B5+J89.S1t)-'Ì'f388J}64~389;484')- ~8.rOO
TAVOLE DI MORTALITÀ
DE1.LA
POPOLAZIONE ITALIANA 1930-19329
5 .... Tale proeèdimentodi
clll~olo;
venIlè appUcatb. separatamente ai maschi
ed aUe femmine. Per la popolazione ComP:lèssiva.ciascunodeiii,T venne ottenuto
addizÌ(jnarido termine a termine inumeratorie
ì
deb:O'minatori llei quozienti
cor~
rispondenti alla. Stessa etft. per imaschi·e perle femmine;Tuttiiiquoiienti.qx cosi
ot-tenuti sono inscrittineHa T avo
8,
e considerati come probabilità grezze di morte.
Per le età Oe. I,
cadendo in difetto iptocedimenti dicìdcoloÌndicatì, gli
·ele-mentÌ che figurano<adellominatoredèlleespressionidiqo e
q1.
analoghe àlla[oc],
vennero determinati per' via diretta
(HE1UtfAIIlN); .
cioè
ded~cendolidai·
dati· dèl
mo-vimcmto déUapopolaiione,ìnveéè chèdal aatidèlcensimentc.Lostessometodo
·vennè· anche applicatoperQ2 eqs.
6. - Sùcces$Ìvamente, la serie deUeprobabilità grezze di morteqz
vennesot-toposta a unadbPpia peiequazione· meccanica. impiegando là formula pérequatrice·:
[~]
che si era avuto occasione ai utilizzate per' la costruzionedelle·tavole d.i mortalità
1921-1922
(e
ric()str'utione~élle
tavole
corrispònd~Ìltia:iCenshnenti
19
n.
190
J ,
1881)
nel già citato VoI. VIU degli «Annali di Statistica» Serie VI.
Laperequa-zione ebbe, naturalmente, effetto dal quinto termine della detta serie in poi, ma
si trovò opportuno utilizzare. dei termÌni perequati. soltanto quelli da 6 anni in
poi. cosicchè come valori definitivi delle probabilità di morte
qo;:qt.
q~,qa, ·q4. qs
si assunsero
senz'~txoi
valori
~rezzi#o,q1.. q2,~,q4,
qf,calcolati nel modo che sì
è
detto. mentre come valori definitivi .
SI
presero queUi ottenuti per' perequaztone.
7,-
Rimanevano, infine. da calcolare le probabilità di morte relative alle età
senili.
Rappresentati graficamente. in un diagramma cartesiano ortogonale,
i
loga-ritmi delle probabilità perequate dì morte, si notò che, da una certa età in poi,
gli estremi delle ordinate, a prescindere da oscillazioni attribuibili aUascarsitàdel1e
classi di viventi e di morti dalle qùali erano state dedotte quelle
probabilità,mo-stravano una spiccata tendenza a disporsi sopra un arco di iperbole. Tale
constata-zione indusse ariténere applicabile e ragionevole unproce(li'mento interpolatorio
uguale Ìn principio e soltanto differentè in qualche particolarità;; a quello formulato
dal
DEFINETh
e impiegato per la determinazione delle probabilità
di
morte
corri~
spondenti alle età senili nelle tavole di mortalità dì. cui al detto VoL
VIII
degli
«
Annali di Statistica».
IO
E precisamente, per la determinazione deUe probabilità di morte (espresse in
millesimi), o meglio dei loro logaritmi deeimali. inerenti aUe età accennate,
siinter~
potò un arco di iperbole soddisfacente
a
queste due condizioni;
a)
di avere un
asÌntoto parallelo alfasse delle ascisse alla distanza 3, essendo questo
il
logaritmo
della probabilità
1000
(millesimi) corrispondente alla certezza di morire entro.
un
anno:
b}
di
passare per
i
tre
punti.
aventi come ordinate i logaritmi
deneproba~
bilitàdi morte a 68
%,78
% ed
Il88%.~nnj.
Come probabilità di morte
Il68%
anni venne assunta la media aritmetica delle probabilità (perequate) di morte
a
68
e
69 anni. Invece per
78
%
si prese
la
media dei dtle q1..ìozientiquinquennali da
74 a 78
e da 79
a 83
anni, ottenuti:
il
primo con riferimento del numero
dei
morti
nel
triennÌo
1930~
1932 in età da
74
anni precisi bno a sotto
79
anni, al
nu~
mero complessivo
degli
esposti
in
cia$cunanno dietA ;ed
il
secondo analogamente.
Lo stesso procedimento si assun.se come atto a fornire la probabilità di morte a
88
%
anni
(1).
I
valori cosi calcolati si trovarono molto prossimi
ai
logaritmi delle
corrispondenti prohahilità, tanto grezze che perequate, di cui
ai
§ § .1
~6.
Si
osservò,
infine, che
r
arco di iperbole cosÌ tracciato e la linea contenente iJogaritmi delle
pro~
habilità di
morte perequate, di cui al § 6 venivano praticamente
a
coincidere fin
verso
gli
80
anni ed anche oltre; cosicchè
si
giudicò opportuno assumerebnoa79
anni la serie delle probabilità di morte perequate
e,da 80
anni in poi,
i
valoride~
d.otti
dalla
ìnterpolazione iperbolica.
RISULTATI OTTENUTI.
8. - Le
probabilità
di morte
q",
ottenù.tenel. modo
descritto ed
espresse
in
millesimi, sono inscriUe, separata mente pei maschi
e per
le femmine
e
per
il
com-plesso, nella
T
av. 1,
la
quale contiene inoltre. in corrispondenza
Ilciascuna età.
di
x anni precisi:
il
numero
l"
dei sopravviventi di un ipotetico contingente
iniziale
di 100.000
nati;
il
numero
dE
dei morti dall'età precisa di
x
anni
fino a
quella
di
x
+
l
anni esclusa;
il
numero
N"
degli anni completi dì vita complessivamente
vis~
suti. oltre l'età precisa
x.
dagli individui che derivano da quell'iniziale insieme di
nati (e che superano l'età stessa) ; la vita media ulteriore
ex.
ossia
il
numero medio
di anni vissuti dai sopravvi:venti all'età precisa
x, posteriormente a tale età; la vita
probabile
1t...
ossia
il
numero degli annÌ che dovrebbero trascorrere perchi!
gli
Ix
sopravviventi all'età xsi riducessero, per effetto dene morti •. numertcamente alla
metà (2).
In base alla Tav. I, ed allo scopo di permettere opportuni confronti con le
tavole di mortalità per stato civile. di cui sì dirà in seguito (II
n,
è stata inoltre
CO~
(I)
Per le tavole 1921-22 (e per la
ricostruzì~nedelle altre già ricordate) gli archi di i.perbole
ven~nero condotti per
i
punti corrispondenti a quozienti poliennali di mortalità nei quali
i
denominatori,
mancando la possibilità di una migliore determinazione, erano costituiti da viventi e non da· esposti a
morire: denominatori, quindi. alquanto inferiori a quelli che si sarebbero avuti in conformità al metodo
attuale. se avesse potuto essere applicato.
TAVOLE DI MORTALITÀ nELLA 1'9f·QI..J~Z;UJN
Il
struita la Tav.
I~bi$,
c(:mtenentepetciasc'l.lnsesso
gliJ~
e
i
dI(
relativi ad un
con~
tingente iniziale di
100.000
superstiti
1125
annl~
.'
Leprobabìlità
di
morte sono poi
rappresentate.hmitatament~
ai
soli
mas{;hi e
alle sole femmine. nel Craf.
f.
il
quale è diviso in tre sezioni, rispettivamente
cor~
rispondenti agli intervalli di età
da,O
il5
anni, da
5
a
70':lflni.
da
70
a
100
anni.
La sezione centrale è in scala naturale, mentre le due estreme sonoin
scala
Iogarit-mica semplice,
nel
senSO che le probabilità.
di
mgrte (espresse in . millesimi) sono
sostituite dai rispettivi logaritmi deciHlllli. '.
Ciò rende possibile .contener,e in breve
spazio
la
.rappresentazionegrahca di. valori ,.'molto ele,vati. {juali. soìÌo
~PPl}nto
le
prohahilità dì morte per
le
età
infa~tilìe·perquellesenilì, e· consente dime&lioap~
prenare
le
differenze fra leprohahilita corrÌsponqenti
al:ma
ste~saetà;
senza
par~
lare di altri vantaggi propri
delle
rappri€.sentazioni
i~ sc",la lpgaxit111ica.
Si
è
ritenutosuperA1,lo
dare
anch~
la
rappresèl.nyazionegra,.ficadeUeprohabilità
di
morte
l'ef
il
complesso dei maschi e delle femOline. poichèilrispettivo diagramma
risulterebbe compreso fra queUidescrittiper
i
due sessiseparatamente,
Esaminando sia le tavole ... he
il
grafico, appare che le probahllità di morte
qx.
molto elevate neH
e
età infantili e specialmente per l'età zer!>, decrescono
rapida-mente fino ad un minimo. che si verifica
Il12
anni per
j
maschi e a
t
1 per
lefern-mine
(e per !'insieme dei due sessi); da questo punto. in poi eSSe crescono
conti-nuamente col crescere dell'età, ma
fa
eccezione un tratto di lieve regresso da
21
Il23
anni per
i
maschì
e
da26
a
31
anni per
le
fernmine. cosicchè
le
età
di 21
anni
per
i
maschi e di
26
per le femmine presentano due lievi ma.ssimirelativi.
La mortalità delle femmine è minore di quella dei maschi a quasi tutte
le
età.
Lievi inversioni si verificano corrispondentemente
alle età leS,
impercettihili,
queste. sul grafico,
ed agli
ìntervallidai
n
ai
t7 e dai 22,
ai
27
anni
(m~.nono
stant~
tali
inversioni.
il
numero
Ix
deisopnwviventi è, a tutte le età. maggiore p.er
le femmine
che
pe~
i
maschi. Que.sto vantaggio delle femmine rispetto
ai maschi
(' ben messo in evidenza nei Cran.
5 e9 nei
quali sono ral)presentatÌ (separatamente
rei
maschi e per
le
femmine)
i
sopravvÌventi ad alcune
età
tipiche
che
derive-rehhero
da
ipotetici contingenti
di
100
nati maschi e di
100
natifemmÌne,
e il
numero degli anni che
essi vivrebbero in media oltre quelle età, se tali contingenti
di
nati venissero
~olpiti
alle diverse età da una mortalità paria
qUella
osservata
nei
triennÌo
1930~32.
In particolare osservando
la
Tav,
I si
trova che
alla
età di 100
.anni sopravvivrehhero, S1,l un contingente
dl 100.000
nati, rispettivamente
16
maschi
e39
femmine
O).
(I)
Non
è
a ciò contraddittorio il fàtto che
al
censimento
193·1 s'isìaoo tro"Vllti,
come
risulta
da
una
spociale
indagine
eseguita
dall'Istituto Centrale
dì Statistica
(Cfr.
Cap. V
del
v01
IV. ParteprÌma, della
Relazione Generale
sul VII
Censimento) soltllnto
23
centenari Ina/lchi
e 46
femmine.
La
mortalità
deJla
popolazione italiana è andata. difatti, rapidamente dedinam!<l attraverso
il
tempO'. CQme
si
vedrà
fra
po.:o.
Non soltanto
i
centenari presenti al Censimento 19J1denvano da contingenti annuali dì
nati
12
LUltiitlALVANiLA
DIMINUZIONEOELLA MORTALITÀ NELL'ULTIMO CINQUANTENNIO.
9. - Il
confronto
fra
tavole dì
mortalità
di una data popolazione. relative ad
epoche diverse, indica in modo molto significativo
le
variazioni
dcne
condizioni
.di
sanità fisica. di benessere economi<:o e
dì
progresso civile
che
in queHit popolazione
si
sono verifi<:a:te; e tanto meglio ciò avviene quanto più siano estese nel tempo le
osservazioni del fenomeno, cosicchè sia possibile cogliere
·Ia
sua tendenza,
supe~
rando quene <:he ne possono essere
le
variazioni ac<:identali e
trimsitorie. Per
lapopo~
lazione italiana sussisteapptmto la possìbìlitàdì una indagine
cosÌ fatta, in
quanto
che
le
tavole
'930-
t
932
possono essere paragonate Con le
altre
precedentemente
costruite,
d~ cui
al
citat6 voI.
VIHdeg)i({
Annali
di
Statisti<:a
I),basate
suH'ammon-taredella popolazione
censita nel 1881., nel 1901,ne11911 e
nel
1921 e sulla
osser~
vazione dette. morti. rispettivamenteneì biennio
1881
~82,
nel
q
ùadrielmio
J
899~
f9()2,
nel
triennio
1910-12 e
nd
biennio
1921-1922.
,
Il Prosp. l
contiene
le
probabilità
di
mortedesu.nte, per
ciascuna delle età
10-dicate, dalle cinque
tavole di
mortalità che
sì
mettono a confronto.
Prosp. I. '-
PRoBAIHUTÀ
DJ
MORTE
(lODO
q,cl,
'l'AVOLE: DJ MORTALITÀ ~Q~OLAZlONE ITALIANA 1930·1932
lO .. - Averodire, le tav.oI(l
1930~193,2
non sono
rigoro$~unente
comparabili
con queIlè precedenti. perchè sixiferiscono a territorio diverso
e
sono .costruite
qm
altro metqdo (l); Ci9 UOrt
imp~disce tuttavia che, ano stesso modo ~hesi coltlsul~
fallO
ta,vole relative a divt;TSip,aesi, siapurecaIcolate con metodi non identici. per
avere almeno unagrossoJana
i~eacomparativa
deIl'artdamento del fertOIlìCno dena
mortalità, cosi si possano iIletterea riscontro le nuove tavole con queHeaccennate
e irt parttcola,re conqueUe del 1921.
Hçonfronto
::;arà
più
attcndìhiJese,
nell'esamedeU~
probabilità di morte, come
anche degli altri elementi numerici artraverso
i
quali si esprime l'intensità della
mortalità
(soprav~iver~ti~vita medi~.vìta
probabile. ecc.)
.si
avrà 1'a'Vvertenu di
limitare
la
cqmparazione allet>rime cifre. soltanto, trala,scÌaRdoJe cifre
degli
ordini.
piÙ bassi, che.P9sspnQso!tallto.essere
$i~Jljfiéative
nell'ambito
<:li
ciascuna tavola
o
di tavole uniformemente costrlìÌte; o,
me~lio
ancora, çOllsiderando invece di
sitf~tti
elementi nUmerici
relativi
(lisingolìan~liai
età, quelli relativi
!i
pifl
larghe
classi
di
età, di modo che in
cia,sc,Ulla~iquesteclassisi
possaragionevolme!1te ammettere
uqa
çompensuio~e trai fattori dai quali dipendono le ditformit~. Con questetau~
tele
il
confr
.. ont() .delle. varie. tavole si. pUò, dunque., .. ritenere lecito. (2), e ciò, d.'al.-
, ", - - ,tronde, consentirà di esaminareanaliticumente
(3)
il fenomenodeHa mortalità in
(1) Mentre le tavole 1930-1932 sÌ riferiscono alla popolazione del Regno compresa negli attuali
con-fini, quelle precedenti conteJnplavano'la popolazione contenuta nei c<mfinì d'anteguerra. Anche in
coni-sp<>ntlenza al Censimento
,l'ldicernhre t921· Jetavole di mortalitàvenriero ca1colateperla popolazione
nei vecchi confini, in quanlotlbe le regolari rilevazlonistatistìchedel movimento della popolazione, e
in particolare quelle delle morti, vennero estese alle Terre redente. con le stesse modalità vigenti nd .re,
sto
del
R~no,soltanto nel. 1924.
Rigut:rdo
al
mét6do dicosthìziì:me noteremo soltanto le principali divergenze, rimandando al citato
voI. VIII degli" Annali »per un· confronto più
detta~iato.Anzitutto si deve avvertire chti perla èOstruzione delle tavoJe
1921~1922,come pure per la
ricost.ru-zione. di,quelle relative ad epoche più Jontane,.si avevano a dispO$ìzione S(}!tanto classi quiliquennafldi
vivent.ì e di morti per quasi tutta la
scalad~lIeetà, .• sicchè, nell'intento di calcolare le probabilità annue
di
r~orte.fuallora necessario
s~ìnderetaliclassi in classi annuali (talvolta anche a scopo perequatorio) ;
rri~ntre
per le
nuovetavole.1930~1932sipotèfare uso senz'altro, come si è visto, della fl'redisposta
distribu-zione
dèi
censiti nel f93l e dei morti in Ciascuno degli anni 1930, 1931, 1932 per classi annuali dietà ed
anche per anno di ·riascita.luf»ltré. ntentreperle tavole
1930~1932 si ehherodisp6nìhili
i
già· citati dati
sui m(i)vÌmenti migr.atori esterni, in
tlÌasCUlJ.Odegli anni 1930,193
J
e 1932,. nel tempo in cui venne ini_
ziatala costruzione delle t;lvole 1921-1.9ZZ isoli
.c!~tichesi poterono utilizzare per tener conto
.<li
tali
mo-vimenti furono quelli, al10ra non. m'Olto
~atti>
risultanti dai registrìanagrafici,. edessÌ furono impiegati
per calcolare la distribuzione della popolazione per età alta fine del 1921 (istante medio del periodo di
osservazione deUe morti) dedu2endoladaUaanaioga distribUZione rilevata al censimentòdi un mese prima
(l'' dicembre 1921 ).Successivamentesi . poterono altresll;ltìlizza.re.··
in
alcune sezioni delle tavole, i dati
caleolatidal
Lm
(Cfr. not<l 2a pag.6).
Perle tavole 1911-1912, 1899.1902 e 1881-1882 non fu possibile tenere .conto dei movimenti
migratort
(2)
SOno frequenti
i
confronti fra tavole di mortalità costruite con metodi diversi e relative alle
po-polazioni di diversi
pa~i. senÌltclle nepPI1t'eveng~no osservate le accennate cautele.
(3) Ànaliticamente, nel senS(}cwe
il·
conftontònOIi viene fatto mediante coefficienti di mortalità
generale. sui quàli influisce,come.è ben noto.,
14
.cGmposizione della popolazione per età, ma attraverso
14
LtJIGICAL \'ANtItalia per
il
nOn breve periodo di 50 anni. èòsÌçchèia tendenia che sarà per
risul-tare p<>tr à considerarsi come pienamente significa.tiva.
Intanto, ritornandòalProsp.J (in cui le probabilità di morte sono state scritte,
per
le
ragioni su esposte, trascurando
le
cifte del quinto ordine
e
arrotondando per
conseguenza
le
cifre del quarto ordine), la possibilità di un paragone praticamente
esatto sussiste certamente per le probabilità
di
morte
qoe
Ql'Si
è,
infatti. avuto occasione di sperimentare, in relazione ai bambini morti
durante
il
1932, che>il metodo impiegato perle tavòle1921-1922
e
quello più sopra
esposto, applicati al calcolo di . qfJe di
qh
forniscono risultati praticarnente uguan. ciò
che viené indirettamente
ildimostrare anche
la
bontà del primo di tali metodi,
im-plicante una presuntiva distribuzione dei mortÌa seconda deU' anno dinascita. mèntre
l'esatta
distrib~zionè,
chè
non sÌ
possedeva per. quelle tavole,
si
ebbe come dato
fondamentale per la costruzione deUe tayole 1930 .. 1932.
Ora.
il
l'rosp.
t
mostra che
reho~me
,progresso realizzatositra
il
1881
e
il
1921
nena sanità
ìnf~ntae.
ha
conti~uato
a
vérificarsi, con notevole intensità. anche
nel
decètmiol921~
1931 :
è,difatti,
SllI OO{)natÌ
maschi, oppure fenHtline. oppure
in
complesso la morte risparmia nel primo anno di età circa
20.
1ge 20 bambini;
e su
1000
sopravviventi ad un anno, ne rIsparmia. nel secondo anno di età, circa
t
2,
lO
elI
rispettivatnente.
!n quanto alle proba.bilità di morte per le età senili (da
80
anni in poi) esse
sono, in principio. calcoJatecon lo stesso metodo impiegato, per tali età. nelle tavole
1921-22 e precedenti. ma oltre a quaJchelievediversità circa la localizzazione dei
quozienti poliennalì di mortalità attraverso
i
cui logaritmì
è
stata condotta
l'iper~
baIe interpolatrice, della quale sÌè detto •. sussiste anche la già accennatadifterenza
nei denorninatorÌ di quei quozienti.
Se
anche peri periodi precedenti al 1930-1932 si fossero impiegati, nei
deno-minatori dei quozienti poliennali. gli esposti anzichèi viventi (come si
è
appunto
dovuto fare aUora per le età
senili)~
le probabilità
d.i morte per tali età sarebbero
risultate alquanto più basse. Ciònol1dimeno le probabilità stesse calcolate per
il
1930-32
S0110di
tanto più basse rispetto a quelle del 1921-22 da fare ritenere che
un indubbio miglioramento si sia prodotto, nell'ultimo decennio, anche per le età
più avanzate. Fa eccezione T età di 100 anni (.e naturalmente presentano
Un
com ..
portamento simile le età prossime, che nonhguranonel prospetto), in cui
la
dimi ...
nuzione deUe probabilità di morte tra
il
1921-1922 e il
J
931-1932
è
molto tenue ;
anzi, non
è
impyohabile che se si usassero tavole pérfettamente c,onfrontabili, ci si
troverebbe di fronte ad un leggero peggioramento. anzichè ad un miglioramento.
Ma si avrà occasione di ritornare in seguito sul comportamento della mortalità in
queste età estreme.
Resta il lungo intervallo delle età giovanili e centrali, nelle quali
il
Prosp. I
accusa, anche per
il
f
930~
1932, unp. forte diminuzicme della mortalità.
Per giudicare esattamente deUaconfrontabilità delle ultime tavole con le
pre~
TAVOLE DJ MORTALITÀ DEtLAPOPOLAZIONlt
15
ricostruziollt~
di quene anteriori. Non è.tuUavia. aàzàrdatoritenere che. deducendo
daUepro'babmtàannue dimortequeHedecennali (cioèleprobabilifà
dimorireen-tro un decennio
(J). ·an.zichèentrounanno), risulterannò, in
un
confronto,atte-nuate lediffererize imputabili
alla
diversita deÌ metodi di calcolo delle tavole 1921·22
{e preced:enti)e 1930-32. Tali
pròbabilità sono contenute, pèr ciascuno dei cinque
periodi considerati e in corrispondenza aUe età terminanti per zerohno a
80 anni,
nel Prosp.
2.
.
Prosp.
2. -
PRQBABILlT
À.
ALL'lNI2:1O DELLE ETÀ INDICATE.
DIMQRlREENTRQ
JO
ANNI
(f000
/1IJQ,.).
PEIUOf)O· Di OsSEltVAUONE DELLE MORTI
ETÀ
.....,
I
.~186H882 .)
I 899 ... 19fr2
19J()..,.t91Z
192 H 922
1930-1932
x
MFf
M
I 1"1
MI"Mj
F
I
MF Ml
l''I
M II
FI
MI" Ml
F
I
MI"I
•
l'
I
I
I
I
I
1
I
I
1
O
·
l40d39"
°1
401 , 11312,3
1300,
5308,1261 ,3
1
251,
1~'
6
m,o m,
7 222,6 182,61
169
,8 176, 4
lO. .
53,561,4 56,6
38,11
45,S 41,51 34,5139,8 31,2 32,8 35,>(
34,0,
25,3! 25.41 25,4
20
·
1
82,6
86,o84,365,4t70,4168~ol60,9163,O
62,0
58,,(
55,7156,8142,1142,4142,2
36.
184,2 99',2,91 ,8
68'8119'~
14,264,770,8 67,957,8 60,5 59,21 51,41 46,7 43,9
40
·
125
f21113,51l9,3 98,61 89,6 94,0 90,4 80.1 85,
t
80,8172,3 76,5 76, I 61,3 68,2
st.
1
207
,~J87,2Im, t~,'142,. 155,3153,8,130,~141
,8143'4
121
,7
132,5 f37,6
100,61 122,7
IO .
1388,4395,21391, 7 345, 1332,5338, 7)3 19. 313fr3, 11310,4300, 9j282,41291, 6286,21246,3[266,9
7. .
!664,4
691 .31678,°1686, 9!695,71691 , 31656,3!654., 51655,66:40,41637.
7)639,
31594,~558,3(;75,
8
80
1878,7
883,4[880,
31946,~943,6(945,
t
\938,8[934,61936,5;932, 3!911, 1!924,0!896,3[814,3!884,6
I J. -
Dall'ispezione del prospetto risulta che
la
prohabilìtà di morte inerente
ai successivi decenni di età è, per tutta
la
scala delle età. dimifiuitabnoal 1930·32.
Cosi. mentre secondo
r
esperienza
1921-22.
sù.lOOO nati vivi ri14schi la morte ne
colpiva entr.o
il
primo decennio
di
vita 230 circa, e su 1000 femmine ne colpiva
215
circa,
conformem~nteana osservazione1930~32
questi numeri si riducevano,
rispet~
tivamente. a J83e 170 circa. Similmente,
su
tOOo
maschi (o femmine),
sopravvi~
venti all'età precisa di
lO
anni. 33 circa
(o
35
circa), erano, secondo le. tavole 1921-22.
colpiti.
da
morte entro
iI
secondo decennio di. vita,
e
questi numeri si riducev3Q,O
rispettivamente a 25 e
2:5
secondo le tavole
1930~32.
Analoghi miglioramenti, più
o meno rilevanti, si riscontrano negli intervalli decennali successivi.
In conclusione. senza. pretendere di volere. per le ragioni ripetutamente
accen~
nate. dare una precjsa misura della diminuzione delle mortalità,
in ciascuna eta,
per
i
maschi. per I.e femmine e per la popolazione complessiva, dal periodo di
O$ser~
(1·)
p
.
L_Q
l(j~llo
Q.ilO-lu
.. èr.
es .. SI Wl /111
o
=
; fu
le
=
- r
-;
ecc.
vazione
1921~22
al
periodo1930~32.
sipu,ò
senzadu.hhj~
affermare, che u,na tille di·
mÌnuzionesi
.è
verificata, e anzi con mQltarntenliità, in tuUa la.scaladd}.e età,(salvo
la riserva. di cui sopra, riguardo alle etàintor.no ai 10Qarmi).
Tale risultato -
al quale si può giungere anche attrllversoJ'esame dd GraE.
2
-
rende lecito
r
esame deUa notata diminuzionecleHa mort.alità, sotto altri aspetti
molto interessanti.
Nel Prosp. 3 sono riportati gli
Lv
dedotti. in corrispondenza ad alcune
ètà
e
separatamente per
i
maschi, per le femmine e per
il
complesso dalle cinque tavole
di mortalità messe a confronto.
Prosp. 3. -
SOPRAVVIVENTI SU1000
NATI(Ix)'
ETÀ
1-., ... ---
P
1 R R Io
Do
D lo
S S E R VA Z Io
N E D E L L E Mo
R T [x
l_1881~'~~-1 1899-190~
1910-1912
1921-\922
I
1930-1932
_" __
L~J
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MFr
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MFr
Ml-F--j
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1.
2.
1~1~1~1~1~1~1~1~1~1~1~1~'~1~1~
7881
0091
798[
8221 8391
8301 852!
86,1
858\
8641
8791 871
1
885!
~98!
89.1
702
1721\
711
i
760)
774
1767! 7991
812\ 805!
820)
835j8,21'1· 8,
501
1..863\1
856
3.
I6641
683
1673\ 7331 7451 739! 7771
789
17831
801;
817
1809 839 861
845
4.
642\
6601'
6
iH
'l'
7U~1
7301
724
1 ,'7651,1
7761 770!
79
11 808: 8OO
1 1 !83,3i,
845
l·839
5.
lO,
15.
20.
38,
4.0.
SO.
60.
'iO.
88.
9&.
10&.
i .,l
!l
""'I
f627!
6441
63S1 7091 1201
7141
157(
76s1 7621 7851
801
i
1931
828! 84l! 835
5921
6ù61
5991
68P1
6971
6921
739
1
748;
7431 1701
7
85
i
7nl
1lll\830!
824
5781
58:91 5841
6771
6841
680i
729i 7361
1:733
i7601
775!76'71
8091
a22i
816
i
i
I
i I!
i iI
I :
I!
561: 5691 565i 661i
6651
663' 7131 718' 716: 74'>1 7581 7511 7971 8091 803
Sl4!
'>20i
,171
6181 6181 618
16701
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671\ 7011
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17,63,1 77$,',1
1
, 769
:~;I :~ ::~I ~~~ :~~
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3261
3371 332j
432\44:>\ 4381
482i SOl!
4911 5201
5481
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5711
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2oo( 204l 202i
283\
2971
290[ 3ZRi 3491 33<)1 3641 3931 3781 412\ 465 438
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iI
lI
TAVOLE DI MORTALIT
A
QELl,A .~OPéLAZIONE ITALIANA 1930-1932li
nio 1930,;,J2(cioè nei periodi di osservazione corrispondenti a tre sole tavole di
mor~
talità).
Si
noti che
il
Prosp. 3,a differenza delle tavole.di mortalità, non contiene
i
sopravviventi rispetto a 100.000 nati, ma rispetto a JOOOnati. diguisaehei dati
originali hanno, in sostanza, SllMtoun arrotondamentò.derivante dall'eliminare le
cifre delle unità e delle decine. Inoltre
i
nllmeri dei sopravviventi sono dati prima
di anno in anno (per desçriverepiùesattamente curve rapidamente decrescenti)
ma poi di quinqllennio in quinquennio o di deçennio in decennio, çosicchè
inter~
namente a ciastunquinquennio o a ciasclln decennio si prescinde dagli effettivi
valori trpv4ti per
ìl
nutqero dei sopravviventi, lasciando così al disegnatore del
gra~
fi~(),
che ha interpolato le curve attraverso
i
punti corrispondenti ai dati del Prosp. 3,
qtiel certo grado di deliberata indeterminazione che renderà appunto più legittimo,
secondo i criteri sopra esposti,
il
confronto fra le varie linee.
n
distacco fra
le
successive curve mette immediatamente in luce
quantori~
sparmio
di
vite umane
si
sia
di
mano in mano realizzato passando da ciasc ... na epoca
coqsiderata
a
quella sUCCessiva.
In
corrispondenza a un'età arhitrariamente fissata,
le
diflerenze fra le ordinate delle diverse cllrve rappresentano, infatti,
il
guadagno
nel numerp dei sopravviventi da un'epoca all'altra. Le ordinate coincidono,
natu~
talmente. aU'età
O
e anche verso
i
100
anni, età alla q'llale quasi tutti, uomini e donne,
hanno pagato
il
loro tributo alla morte.
II
distacco massimo,
nd
senso verticale,fra
le
varie linee si manifesta, presso a poco, intorno ai 40 anni.
A
questa età, mentre
seçondo la mortalità osservata nel 1881",82 si sarebbero avuti circa470
sopravvi~
ventirispette> ai 1000
~ti
vivi ipotetici iniziali, secondo la tavola
l
9
lO-
.f 2
i
soprav~
viventi sarebber9 stati
630
e
secondo queIlaJ9JO-32 sarebbero stati
725
circa.
t,
dunque, un guadagne;> di ben
160
vite dal J
88
J
al
1911
e di altre 95 nd ventenni
o
dal
J9JI al 193fl
Q1lesto per
i
maschi,
e
altrettanto, presso a poco, per le femmine.
Ciascuna delle Cllrve descritte rappresenta la distribuzione per
età
di una
fit-tizia
popolazione stazionaria corrispondente alla tavola di mortalità, cioè di una
popo!azione,nQnsoggeua a modifìcazÌoni dipendenti da movimenti migratorl. nella
quale venissero ogni al'!no aUa luce
looo
nati e nella quale gli individui di ciascuna
età venissero colpitidaHa mortalità indicata dalla tavola per quella età.
Per avere l'età nelle quale l'iniziale contingente di nati si riduce
numeriça-mente alla metà (cioè la vita probabile corrispondente
aH'
età
O)
basterà condurre
la parallela ali' asse delle ascisse aUa distanza (misurata sull' asse delle ordinate) uguale
a
500
e
determinare le iJ;ltcrsezioni di questa retta con ciascuna delle Cllrve di
soprav~
vivepUl; le ascisse di queste intersezioni rappresenteranno appunto, rispetto
a eia ...
sCjJna tavola di mortlllità. la vita probahiJecorrispondentealYetàO.
Si
vede così dal grafico che la vita probabile
ha
via via acquistato, in cifra tonda,
i
seguenti va,lori:
18111.82 1910.12 1930.32