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VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE Monica Gherardi

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VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE Monica Gherardi

Dipartimento Medicina, Epidemiologia Igiene del Lavoro e Ambientale Laboratorio Rischio Agenti Chimici

Area Ricerca Monte Porzio Catone Roma

ORDINE GEOLOGI DEL LAZIO

SITI CONTAMINATI. Il rischio chimico per i lavoratori

Roma, 1 Giugno 2017

(3)

Valori limite di esposizione professionale

Cosa sono

A cosa servono Quali fonti

Come si usano

Rischio chimico nei

siti contaminati

(4)

Valori limite di esposizione professionale Cosa sono

Valore Limite di Esposizione Professionale (VLEP): se non diversamente specificato, il limite della concentrazione media ponderata nel tempo di un agente chimico nell’aria all’interno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento.

Concentrazione di una sostanza chimica aerodispersa nell’ambiente di lavoro

C= mg/m

3

C = ppm DIMENSIONALE ADIMENSIONALE

Secondo la normativa vigente (Art. 223, D.Lgs- 81/2008) costituiscono “uno tra gli elementi da tenere in considerazione nella valutazione dei rischi”.

Esposizione per inalazione

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In EUROPA: SCOEL

(Scientific Committee on Occupational Exposure Limits - Istituito nel 1995 )

Fornisce alla Commissione raccomandazioni o pareri su qualsiasi questione relativa alla valutazione tossicologica delle sostanze chimiche per i loro effetti sulla salute di lavoratori

Raccomanda alla Commissione i valori limite occupazionali ambientali e/o bilogici per le sostanze chimiche nei luoghi di lavoro

Lista di priorità  Evidenze epidemiologiche

 Disponibilità di dati scientifici

 Effetti gravi

 Numero di persone esposte

 Disponibilità di dati di esposizione

 Disponibilità di metodi di misura

https://circabc.europa.eu

Valori limite di esposizione professionale

Cosa sono

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la definizione del limite di esposizione occupazionale condiziona:

 metodiche di campionamento

 metodiche analitiche

 interpretazione dei risultati

Concentrazione di una sostanza chimica aerodispersa nell’ambiente di lavoro

C= mg/m

3

C = ppm

Valori limite di esposizione professionale

Cosa sono

(7)

METODOLOGIA

Ambientali: OELV(Occupational Exposure Limit Values)

IOELV (Indicative) BOELV (Binding)

NOAEL No Observed Adverse Effect Level LOAEL Lowest Observed Adverse Effect Level

No NOAEL No LOAEL

HEALTH BASED

Valori limite di esposizione al di sotto dei quali non si attendono effetti

avversi per una data sostanza esposizioni brevi o giornaliere per la

durata della vita lavorativa

RISK BASED

Tengono conto anche di aspetti socio economici e di criteri di fattibilità tecnica (cancerogeni, genotossici, sensbilizzanti)

Biologici: BLV (Biological Limit Values). Valore di riferimento quale

concentrazione di una determinata sostanza o di un suo metabolita in una matrice biologica o un indicatore di effetto.

Valori limite di esposizione professionale

Cosa sono

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VALORI LIMITE TOSSICOLOGICI RACCOMANDATI DA ECHA (REACH)

DNEL (Derived No Effect Level):

livello di esposizione al di sopra del quale l’uomo non deve essere esposto, calcolato dividendo il valore-soglia per un fattore (Assessment Factor) che tenga conto delle incertezze

nell’estrapolazione dei dati a situazioni di esposizione umana reale.

DMEL (Derived Minimal Effect Level):

livello di esposizione massimo per il quale la probabilità di un effetto (Risk) è così bassa da essere considerata trascurabile.

PNEC (Predicted No Effect Concentration):

concentrazione di una sostanza in un dato comparto (aria, acqua, suolo,

sedimenti, ecc.) al di sotto della quale non si prevedono effetti avversi per la salute.

Anche questi sono valori limite di esposizione, ma ricavati con metodologia diversa.

Anche il metodo di calcolo per la caratterizzazione del rischio è diversa (rapporto di caratterizzazione del rischio - RCR)

Valori limite di esposizione professionale

Cosa sono

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VLEP nella Direttiva 98/24/CE.

Agente chimico pericoloso (ACP):

i) qualsiasi agente chimico che soddisfi i criteri per la sua classificazione come sostanza pericolosa, in base ai criteri stabiliti nell’allegato VI della direttiva 67/548/CEE, indipendentemente dal fatto che la sostanza sia classificata o no in tale direttiva, diffe- renziandosi dalle sostanze che soddisfano unicamen- te i requisiti per la loro classificazione come perico-

lose per l’ambiente;

ii) qualsiasi agente chimico che soddisfi i criteri per la sua classificazione come preparato pericoloso, nel senso della direttiva 88/379/CEE (1), indipendente- mente dal fatto che il preparato sia classificato o no in tale direttiva, differenziandosi dai preparati che soddisfano unicamente i requisiti per la loro classifi- cazione come pericolosi per l’ambiente;

iii) qualsiasi agente chimico che, sebbene non soddisfi i criteri per la sua classificazione come pericoloso in base ai punti i) e ii), possa costituire un pericolo per la sicurezza e la salute dei lavoratori, a causa delle sue proprietà chimico-fisiche, chimiche o tossicologiche e della forma in cui viene utilizzato o è presente sul luogo di lavoro, compreso qualsiasi agente chimico al quale sia stato assegnato un valore limite di esposizione professionale ai sensi dell’articolo 3.

Valori limite di esposizione professionale

Cosa sono

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VLEP NEL T.U. SICUREZZA (Agenti chimici pericolosi)

Ai sensi dell’articolo 223, D. Leg.vo n. 81/2008, nell’ambito della valutazione dei rischi il datore di lavoro è tenuto ad effettuare la valutazione anche dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di agenti chimici pericolosi, prendendo in considerazione i valori limite di esposizione professionale.

Se i risultati della valutazione dei rischi dimostrano che, in relazione al tipo e alle quantità di un agente chimico pericoloso e alle modalità e frequenza di esposizione a tale agente presente sul luogo di lavoro, vi sia solo un rischio basso e irrilevante per la salute dei lavoratori, il datore di lavoro non è tenuto ad adottare ulteriori misure specifiche di protezione e di prevenzione e di sorveglianza sanitaria (articolo 224, comma 2 del T.U.).

Nel caso in cui, viceversa, sia stato superato un VLEP, il datore di lavoro deve:

•identificare e rimuovere le cause che hanno cagionato tale superamento, adottando immediatamente le misure appropriate di prevenzione e protezione;

•informare i lavoratori del superamento dei valori limite di esposizione professionale, delle cause dell’evento e delle misure di prevenzione e protezione adottate;

•darne immediata comunicazione all’organo di vigilanza (articolo 225, commi 3 e 8, T.U.).

Valori limite di esposizione professionale

A cosa servono

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VLEP e VLB da Banche Dati a livello Europeo

Valori limite riportati nelle Direttive CE non ancora recepite dalla Legislazione italiana

i valori limite di soglia (Threshold Limit Values – TLVs) pubblicati dalla ACGIH, qualora il rispetto di questi sia previsto dai rispettivi contratti nazionali collettivi di lavoro.

VLEP

Allegato XXXVIII

VLB (Indicatori Biologici di Esposizione) ALLEGATO XXXIX

del D.Lgs. n. 81/2008

IV ELENCO

DIRETTIVA (UE) 2017/164 DELLA COMMISSIONE del 31 gennaio 2017

che definisce un quarto elenco di valori indicativi di esposizione professionale in attuazione della direttiva 98/24/CE del Consiglio e che modifica le direttive 91/322/CEE, 2000/39/CE e 2009/161/UE della Commissione

Valori limite di esposizione professionale

Quali fonti

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VLEP e IBE da Banche Dati a livello Europeo

http://www.dguv.de/ifa/gestis/gestis-stoffdatenbank/index-2.jsp

http://limitvalue.ifa.dguv.de/

Valori limite di esposizione professionale

Quali fonti

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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI La valutazione dei rischi può

essere eseguita a diversi livelli di approfondimento.

Metodologie semplificate

Metodologie complesse

Stime del rischio o algoritmi

Misurazioni ambientali secondo EN 689:1995

VLEP e VLB

Valori limite di esposizione professionale

Come si usano

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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI Metodologie

semplificate

Qualsiasi strumento operativo venga utilizzato per effettuare la valutazione del rischio dovrà tenere conto dei requisiti minimi della VRC previsti dall’Art.

223 del D,Lgs 81/2008

MISURE

 Identificazione delle sostanze

 Proprietà chimico fisiche e tossicologiche

Campionamenti personali

 VLEP

misure specifiche solo per verificare il controllo del

rischio

ALGORITMI

 Applicazione alle sostanze

 Proprietà chimico fisiche e tossicologiche

Riconduzione del rischio alla mansione

 Classificazione Etichettatura frasi R

misure specifiche solo per verificare il controllo del

rischio RISCHIO

IRRILEVANTE PER LA SALUTE E BASSO PER LA SUCUREZZA

Valori limite di esposizione professionale

Come si usano

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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI Metodologie

complesse

La valutazione quantitativa dell’esposizione non dice nulla sulla gravità di tale effetto:

quindi la valutazione dell’esposizione costituisce solo una parte del processo di valutazione del rischio.

La valutazione dell’esposizione si conclude con la classificazione del

Gruppo Omogeneo di Esposizione (GEO) in una delle seguenti categorie

Esposizione accettabile: non sono necessarie misure periodiche

Esposizione tollerabile: presenta rischi di deriva e richiede misurazioni periodiche

Esposizione inaccettabile: necessita di una correzione per ridurre l’esposizione e, successivamente, una nuova valutazione

Stima della probabilità che l’agente chimico possa produrre il suo effetto caratteristico

Valori limite di esposizione professionale

Come si usano

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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI Metodologie

complesse

NORMA UNI EN 689 (in fase di revisione)

La norma fornisce indicazioni per la valutazione dell’esposizione professionale ad agenti chimici per inalazione.

Descrive una strategia di misurazione e fornisce esempi di procedure per il confronto della

CONCENTRAZIONE DELL’ESPOSIZIONE PROFESSIONALE con VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

(caratterizzazione del rischio quantitativa).

La misurazione non deve essere una routine ma quando è richiesta deve adeguarsi a una procedura normalizzata che garantisca una minima affidabilità e validità dei suoi risultati

Appendice C: Metodo Formale Appendice D: Metodo Statistico

Valori limite di esposizione professionale

Come si usano

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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI Metodologie

complesse

NORMA UNI EN 689

Appendice C: Metodo formale

OEC= Concentrazione di esposizione professionale ponderata nelle 8 ore LV= Valore limite

I= OEC/Valore limite I< Valore Limite I < 0,1

I < 0,25 per almeno tre diversi turni e se rappresenta la condizione per lunghi periodi si possono anche evitare le misurazioni periodiche

I < 1 per almeno tre diversi turni e la media geometrica di I risulta < 0,5 I> Valore Limite

I >1 l’esposizione è maggiore del valore limite intervenire subito per diminuire il rischio

Valori limite di esposizione professionale

Come si usano

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Quando siano presenti, contemporaneamente, due o più sostanze nocive che provocano gli stesi effetti sulla salute o agiscono sullo stesso organo o sistema dell’organismo, allora bisogna prendere in considerazione gli effetti combinati

C

1

/V

1

+ C

2

/V

2

+ ……. + C

n

/V

n

=I (miscela)

C n : concentrazione dell’n-esima sostanza rilevata nell’aria;

V n : valore limite corrispondente a C n .

MISCELE

Per i soli effetti additivi

Valori limite di esposizione professionale

Come si usano

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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI Metodologie

complesse

NORMA UNI EN 689

Appendice D: Metodo Statistico

Si basa su principi statistici per stabilire la probabilità di superamento del valore limite.

Il confronto si basa sul modello di una distribuzione log-normale di concentrazioni (occorre prima applicare il test per verificare che la distribuzione sia log-normale)

Probabilità di superamento del valore limite”

Probabilità < 0,1% Situazione Verde 0,1% < Probabilità < 5% Situazione Arancio Probabilità > 5 % Situazione Rossa

Valori limite di esposizione professionale

Come si usano

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a) determinare la tendenza dell’esposizione, in modo che si possano applicare misure correttive, se necessario, prima che si verifichi il superamento del valore limite;

b) adeguare in modo flessibile la frequenza delle misurazioni all’effettiva entità dell’esposizione.

Le misure periodiche devono rispondere a un programma, elaborato fin dal primo momento, che stabilisca chiaramente cosa, dove o chi misurare, quando, come e con che frequenza. In questo modo, i risultati che si otterranno gradualmente saranno confrontabili tra loro e le loro differenze dipenderanno unicamente dalle variazioni dell’esposizione e non da criteri diversi di misurazione.

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Esposizione ≤ 25 % del valore limite, la misurazione sarà eseguita dopo 64 settimane

Esposizione 25 % ≤ Esposizione ≤ 50% del valore limite, la misurazione sarà eseguita dopo 32 settimane Esposizione 50 % ≤ Esposizione ≤ 100% del valore limite, la misurazione sarà eseguita dopo 16 settimane

L’analisi della tendenza dell’esposizione, a partire dai dati delle misurazioni periodiche: metodo della MEDIA MOBILE PONDERATA

(allegato G EN 689).

Misure periodiche Metodologie

complesse

Misure specifiche (art. 225 comma 2) per dimostrare che il rischio è “sotto controllo”

Valori limite di esposizione professionale

Come si usano

(21)

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

(*) La valutazione approfondita del rischio può essere effettuata anche nei caso di non superamento del livello di azione, se la valutazione preliminare non consente di giungere ad una definizione di rischio certa.

Valore limite (VLEP)

Rischio

Esposizione equiparabile a quella della popolazione

Verifica periodica del valore

Valutazione approfondita del rischio (*) Valutazione preliminare del rischio

Concentrazione di riferimento(CRaria)

Obblighi del datore di lavoro (valutazione del rischio)

Rischio irrilevante

Valutazione iniziale del rischio

Decisioni

Valori limite di esposizione professionale

Come si usano

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Per gli agenti cancerogeni non esiste il concetto di rischio irrilevante o rilevante

Titolo IX Capo II

Nel caso degli agenti cancerogeni i VLEP assumono il significato di MAK

(Maximale Arbeitsplatz Konzentration) (Concentrazione Massima Ammissibile - MAC)

NON devono essere mai superati

Valori limite di esposizione professionale Come si usano

AGENTI CANCEROGENI Metodologie

semplificate

(23)

Per gli agenti cancerogeni non esiste una dose che, per quanto piccola, non possa sviluppare tumori.

VLEP (CANCEROGENI O MUTAGENI)

Probabilità che si sviluppino tumori indotti da sostanze cancerogene aumenta con l’aumentare della dose

I cancerogeni hanno meccanismi di azione differenti e non per tutti è possibile stabilire una soglia.

In generale un lavoratore costantemente esposto

durante l’attività lavorativa a una sostanza cancerogena o mutagena in concentrazione inferiore al VLEP, ha una probabilità di contrarre un tumore imputabile a quella sostanza, confrontabile con quella che può essere

attribuita a una persona non professionalmente esposta.

Valori limite di esposizione professionale Come si usano

AGENTI CANCEROGENI Metodologie

complesse

(24)

Grazie per l’attenzione!

Riferimenti

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