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Un nuovo modo di scrivere di Medicina di Laboratorio perun nuovomodo di leggere di Medicina di Laboratorio e praticarla Editoriale

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Riv Med Lab - JLM, Vol. 4, N. 2, 2003 72

Il primo fascicolo del 2003 dei più importanti gior- nali di Medicina di Laboratorio (e non di Laboratorio)

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ha ospitato i risultati di un progetto internazionale dedicato alla definizione di una lista di controllo per la preparazione di articoli dedicati alla accuratezza diagnostica e anche la Rivista di Medicina di Laboratorio è convinta dell’importanza di questo progetto. Per soddisfare quella che avver- tiamo come una inderogabile necessità e per una sorta di spirito di servizio proponiamo alcuni contri- buti su questo fascicolo della Rivista di Medicina di Laboratorio.

Il fascicolo 2 del 2003 contiene infatti non solo una traduzione della lista di controllo STARD ma anche il documento di accompagnamento che commenta ed aiuta ad interpretare i punti della lista di control- lo.

A cosa servono questi documenti nella nostra realtà professionale? Perché un documento prodotto da un gruppo di alcune decine di medici, ricercatori, diret- tori di giornali provenienti da tre continenti ha pro- dotto in sei anni di lavoro

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può e deve influenzare la nostra attività sia che operiamo a Verona, sia che operiamo ad Asti, sia che operiamo a Matera?

Il motivi sono molti; tra questi:

• il documento STARD costituisce lo strumento che da oggi possiamo impiegare per discriminare quanto di quello che viene scritto rappresenta una opinione di un collega, di una azienda, una

“Scuola” , e quindi è opinabile, da quanto, invece, rappresenta un dato oggettivo.

• Ridurre il rischio di inserire nel nostro bagaglio culturale e professionale informazioni non suffi- cientemente “validate” in questa epoca di Evidence-Based Laboratory Medicine costituisce una “urgenza” a cui si deve cominciare a trovare rimedio.

La lista di controllo ci può aiutare nel preparare ma- noscritti. Deve essere compilata obbligatoriamente per quelli inviati a Clinical Chemistry ma presumi- bilmente sarà richiesta o incoraggiata da altri gior- nali.

La lista di controllo può essere impiegata per valu- tare articoli che discutono esami diagnostici che so- no pubblicati in giornali di Medicina di Laboratorio e non.

Pensiamo che sia utile ampliare il numero dei soci della SIMeL che hanno la possibilità di riflettere sul materiale prodotto dal gruppo STARD. Rappresenta oggi un utile strumento di lavoro ed un punto di ar- rivo per la Rivista di Medicina di Laboratorio anche se non riteniamo che possa già essere incorporato nelle Informazioni per gli autori. Tenere presente la lista di controllo STARD che ha così tanti punti di contatto con l’Evidence-Based Laboratory Medicine può sin d’ora portare vantaggio a chi scrive il nostro giornale, a chi lo legge e a chi opera in un laborato- rio clinico.

Da più parti è stato segnalato come aspetti fonda- mentali dell’attività analitica come la precisione non sono considerati negli articoli dedicati agli esami diagnostici inviati ai giornali di medicina di labora- torio

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.

D’altra parte dobbiamo evitare di cadere nell’equi- voco che il laboratorio sia un ambito di arretratezza nell’impiego di strumenti oggettivi per la valutazio- ne degli esami diagnostici. Reid et al hanno dimo- strato che il 95% dei clinici attivi in specialità di- verse non impiegavano tecniche bayesiane, quo- zienti di probabilità e strumenti analoghi nella loro pratica clinica

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.

Affidiamo pertanto i due documenti della iniziativa STARD alla attenzione ed alla riflessione dei colleghi.

Bibliografia

1) Bruns DE. The STARD initiative and the reporting of studies of diagnostic accuracy. Clin Chem.

2003;49:19-20.

2) STARD Group. Towards complete and accurate repor- ting of studies of diagnostic accuracy: the STARD initiative. Clin Chem 2003;49:1–6; Clin Chem Lab Med. 2003; 41:68-73; Clin Biochem 2003; 36: 2-7;

Un nuovo modo di scrivere di Medicina di Laboratorio per un nuovo modo di leggere di Medicina di Laboratorio e praticarla

Romolo M. Dorizzi

Read not to contradict and confute; nor to believe and take for granted;

nor to find talk and discourse; but to weigh and consider Francis Bacon, 1597

Editoriale

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Am J Clin Pathol. 2003;119:18-22; Ann Intern Med 2003;138:40-4; Radiology. 2003;226:24-8; BMJ 2003;326:41-4.

3) Bossuyt PM, Reitsma JB, Bruns DE, Gatsonis CA, Glasziou PP, Irwig LM, et al. The STARD Statement for reporting studies of diagnostic accuracy: explana- tion and elaboration. Clin Chem 2003;49:7–18; Ann Intern Med. 2003;138:1-12.

4) Mc Queen M. Evidence-based laboratory medicine: ad- dressing bias, generalisability and applicability in stu- dies on diagnostic accuracy. The STARD initiative. Clin Chem Lab Med. 2003;41:1; Clin Biochem 2003; 36: 1.

5) Rennie D. Improving reports of studies of diagnostic tests: the STARD initiative. JAMA. 2003;289:89-90.

6) Bossuyt PM, Reitsma JB. The STARD initiative.

Lancet. 2003;361:71.

7) Bruns DE. The clinical chemist. Clin Chem 1997;43:2211–2.

8) Bruns DE, Huth EJ, Magid E, Young DS. Toward a Checklist for Reporting of Studies of Diagnostic Accuracy of Medical Tests. Clin Chem 2000;46:893–5.

9) Reid MC, Lachs MS, Feinstein AR. Use of methodolo- gical standards in diagnostic test research: getting bet- ter but still not good. JAMA 1995;274: 645–51.

73 Riv Med Lab - JLM, Vol. 4, N. 2, 2003

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