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in materia di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali:

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Academic year: 2021

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(1)

Il nuovo manuale operativo

in materia di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali:

 Nuova visione dei moduli ispettivi

 Coordinamento con l’Agenzia Entrate

 Contrasto all’evasione fiscale ed alle frodi di rilievo internazionale

Bergamo 27 giugno 2018

Col. t.ST Mario Salerno

(2)

Bisogno di declinare, all’interno dei percorsi ispettivi, le importanti novità in tema di sostegno all’adempimento spontaneo degli obblighi tributari e alla compliance (Legge n.

23/2014, delega per la riforma del sistema tributario e relativi provvedimenti attuativi), nuova visione paritaria e partecipativa del rapporto Fisco-contribuente

Necessità di potenziare l’attività investigativa, prerogativa della Guardia di Finanza quale Polizia Economico Finanziaria

Nuova visione moduli ispettivi

(3)

Nuova visione moduli ispettivi

OBIETTIVI

POTENZIAMENTO ATTIVITÀ INVESTIGATIVA

orientare azione di controllo verso soggetti connotati significativi rischi evasione/frodi fiscali, in una cornice di complementarietà e coordinamento Agenzia Entrate

migliorare processo selezione soggetti da sottoporre ad attività ispettiva

utilizzo più efficiente banche dati in uso

sistematica valorizzazione ai fini fiscali di dati e notizie aventi fonte:

 endogena (acquisiti in altri settori della missione istituzionale)

 esogena (informazioni fornite ai sensi art. 36 DPR 600/73

STRUMENTI

(4)

Nuova visione moduli ispettivi

IL NUOVO «CONCETTO» DI ATTIVITÀ ISPETTIVA

Sia la verifica che il controllo fiscale rappresentano il veicolo per valorizzare ai fini tributari il variegato compendio di informazioni di cui il Corpo dispone, quale organo di polizia giudiziaria a competenza generale e di polizia economico finanziaria

Il Manuale Operativo ha ridisegnato i moduli ispettivi della verifica e del controllo, nel segno di una rinnovata osmosi tra le tradizionali metodologie ispettive di carattere amministrativo e le più moderne tecniche d’indagine economico finanziarie e patrimoniali

(5)

Nuova visione moduli ispettivi VANTAGGI

orientare azione ispettiva sulle posizioni connotate dai più gravi indizi di consistente evasione /frode fiscale

preservare qualità interventi

contribuire a deflazione contenzioso tributario

(6)

Nuova visione moduli ispettivi

ESTENSIONE DEL MODULO ISPETTIVO DEL CONTROLLO

In vigenza della circolare 1/2008, il controllo era concepito essenzialmente come un’attività ispettiva limitata al riscontro di un singolo atto di gestione

Con il nuovo Manuale Operativo si è realizzato ampliamento della sfera applicativa del controllo, per sfruttare le caratteristiche di speditezza e flessibilità che lo rendono particolarmente adatto ad assolvere le funzioni di polizia economico finanziaria

Il controllo eletto come modulo ispettivo cui ricorrere, in via ordinaria, per la valorizzazione ai fini fiscali di evidenze provenienti dagli altri segmenti della missione istituzionale

(7)

Nuova visione moduli ispettivi

CASISTICA OPERATIVA DEL CONTROLLO

Irregolarità già delineate negli aspetti essenziali la cui rilevazione non richiede particolari approfondimenti istruttori, come nel caso di verbalizzazioni basate su

 elementi acquisiti in sede di indagini di p.g. ed economico finanziarie

 segnalazioni ex art. 36 DPR 600/73

NON RIGUARDANO STRUTTURE IMPRENDITORIALI ARTICOLATE E CONTESTI DI FISCALITÀ INTERNAZIONALE

rettifiche a singole categorie di reddito delle persone fisiche

ipotesi di sommerso da lavoro e casi di individuazione di evasori totali, quando l’attività ispettiva è basata su elementi, dati e notizie tratti da analisi di rischio e da altre attività di p.g. o economico finanziaria, controllo economico del territorio, che non richiedono particolari approfondimenti

(8)

Coordinamento degli interventi

presenza di

più attori istituzionali nell’Amministrazione Finanziaria

(G. di F. e A.E.)

specifiche misure di coordinamento tra le due

Istituzioni

Evitare

 diseconomie amministrative

 sovrapposizioni operative

 contraddizioni/incertezze interpretative

impone

s c o p o

NECESSITÀ COORDINAMENTO

(9)

Coordinamento degli interventi

Livelli di coordinamento

centrale

strategico

tecnico operativo

locale

telematico

operativo

TIPI DI COORDINAMENTO

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Coordinamento degli interventi

centrale

strategico

sinergia G. di F. /A.E.

per mappatura fenomeni evasivi e integrazione analisi di rischio

Commissione Consultiva per il Contrasto all’Evasione, Elusione e

alle Frodi Fiscali

tecnico operativo

particolare complessità

COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI

condivisione rilievi

fondati su disconoscimento operazioni elusive/abusive

connotati da incertezza normativa

(11)

Coordinamento degli interventi

locale

coordinamento mediante canale telematico MUV

coordinamento con Direzioni Provinciali A.E.

COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI

coordinamento con Direzioni Regionali A.E.

In fase

programmazione ed esecuzione verifiche II DD e IVA

seconda fascia prima fascia

terza fascia

(12)

Coordinamento degli interventi

locale

COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI

nei confronti dei contribuenti destinatari di missive dell’AE possono essere avviate attività ispettive solo qualora i Reparti siano in possesso di elementi indicativi di elevato livello di rischio evasione o frode,

ulteriori e diversi da quelli segnalati.

Prima di avviare intervento verifica eventuale presenza di comunicazioni trasmesse ai sensi

L. 190/2014, consultando AT - SER.P.I.CO - Agenzia Scrive

In fase

programmazione ed esecuzione verifiche II DD e IVA

Lettere di invito alla compliance

(art 1, comma 634, 635 e 636 Legge 190/2014)

(13)

Contrasto all’evasione fiscale internazionale

La dimensione globale raggiunta dall’economia si manifesta in maniera sempre più evidente nella «mondializzazione dell’impresa», agevolata:

• abbattimento delle barriere doganali all’interno della UE

• integrazione dei mercati finanziari

• avvento delle tecnologie telematiche

ESIGENZA DI CONTRASTO DELL’EVASIONE FISCALE INTERNAZIONALE

Un ruolo di rilievo viene svolto dalla «leva fiscale» e dal suo diverso atteggiarsi in termini quantitativi e qualitativi nei diversi Paesi.

I singoli assetti dei diversi ordinamenti tributari sono motivo di interesse per i contribuenti (anche medio/piccoli), soprattutto ove siano presenti strumenti per evitare o ridurre fenomeni di doppia imposizione internazionale, evitando convergenti e contestuali pretese impositive di diversi Stati

La variabile fiscale, può tuttavia dar luogo a manovre funzionalmente rivolte a violare o aggirare norme vincolanti. Queste strategie sono rese possibili per effetto di disallineamenti presenti nei singoli sistemi fiscali nazionali e nelle convenzioni contro le doppie imposizioni o a causa di concorrenza fiscale dannosa da parte di Paesi che offrono regimi tributari di favore

(14)

Contrasto all’evasione fiscale internazionale

L’azione di contrasto è preminentemente

orientata

L’AZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA

esterovestizione societaria e fittizia residenza

all’estero di persone fisiche

stabili organizzazioni occulte

(materiali/personali) di soggetti non residenti

Operazioni con paradisi fiscali (treaty shopping,

transfer pricing)

e comunque ogni tipo di operazione che comporti

tax erosion o indebiti risparmi fiscali basati su utilizzo di strumenti di tax planning «aggressivi»

(15)

Contrasto all’evasione fiscale internazionale

L’azione ispettiva su tematiche di fiscalità internazionale

L’AZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA

società appartenenti gruppi multinazionali esteri

o

gruppi nazionali

con proiezione internazionale

particolare complessità e delicatezza

e

connotata da elevati standard qualitativi

attivazione di procedure di coordinamento con AE

e qualificato contraddittorio è rivolta

è rivolta è caratterizzata implica

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