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Academic year: 2021

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(1)

Diagrammi di Bode

• Possibili rappresentazioni grafiche della funzione di risposta armonica F (ω) = G(jω) sono: i Diagrammi di Bode, i Diagrammi di Nyquist e i Dia- grammi di Nichols.

• I Diagrammi di Bode sono due:

1) il diagramma delle ampiezze rappresenta α = ln|G(jω)| in funzione del ln ω;

2) il diagramma delle fasi rappresenta β = arg G(jω) in funzione del ln ω;

ln G(jω) = lnh

|G(jω)|ej arg G(jω)i

= ln|G(jω)| + ln[ej arg G(jω)]

= ln|G(jω)| + j arg G(jω)

• Esempio:

Diagramma delle ampiezze

G(jω) = 100

1 + j ω80



1 + j ω10

 1 + j ω1000



Diagramma delle fasi

(2)

• Per i calcoli si utilizzano i logaritmi naturali. Peraltro, un cambiamento di base dei logaritmi equivale ad un semplice cambiamento di scala.

• Si possono utilizzare due tipi diversi di carta millimetrata:

a) carta con doppia scala logaritmica per le ampiezze e carta semilogarit- mica per le fasi;

b) carta semilogaritmica sia per le ampiezze sia per le fasi. In questo caso la scala delle ampiezze `e graduata in decibel: B = 20 log10A.

Caso a) Caso b)

• I vantaggi che si hanno impiegando una scala logaritmica sono:

i) `e possibile avere una rappresentazione dettagliata di grandezze che variano in campi notevolmente estesi;

ii) i diagrammi di Bode di sistemi in cascata si ottengono come somma dei diagrammi di Bode dei singoli sottosistemi;

iii) i diagrammi di Bode di una funzione data in forma fattorizzata si ottengono come somma dei diagrammi elementari dei singoli fattori.

(3)

Conversione in db e viceversa

• Il decibel `e un’unit`a logaritmica convenzionale che normalmente si impiega per esprimere il guadagno di amplificatori.

B(db) = 20 log10A

• Per la conversione si pu`o utilizzare il seguente diagramma:

Posto A nella forma:

A = r · 10n con 1 ≤ r < 10, il valore di A in decibel `e:

B = 20 n + s db

dove s si ricava dal diagramma a fianco: 0 ≤ s < 20.

• Alcune conversioni di uso frequente:

A B = 20 log10A

1 0

√2 3

2 6

5 14

10 20

20 26

50 34

100 40

1000 60

10000 80

0.5 −6

0.1 −20

0.01 −40

– Esempio 1:

A = 24

A = 2.4 · 101 B ' 20 + 8 = 28 – Esempio 2:

A = 0.56

A = 5.6 · 10−1

B ' −20 + 15 = −5

– Ogni 6 db il valore di A raddoppia;

– Ogni 20 db il valore di A `e moltiplicato per 10;

(4)

• Si consideri una generica funzione di trasferimento:

G(s) = K1

sm + bm−1sm−1 + . . . + b1s + b0

sh(sn−h + an−1sn−h−1 + . . . + ah+1s + ah)

• Il fattore sh corrisponde ad un eventuale polo nell’origine avente ordi- ne di molteplicit`a h: se la funzione di trasferimento non presenta poli nell’origine, `e h = 0.

• Forma fattorizzata a poli e zeri:

G(s) = K1 (s − z1) (s− z2) . . . (s − zm) sh(s − ph+1) (s− ph+2) . . . (s− pn)

• Forma fattorizzata a costanti di tempo:

G(s) = K

1+τ10s

1+τ20s . . .

1+2δ10 s

ωn10 + s2 ωn10 2

 . . . sh 1+τ1s

1+τ2s . . .

1+2δ1 s

ωn1+ s2 ωn12

 . . .

• La funzione di risposta armonica si ottiene ponendo s=jω:

G(jω) = K

1+jωτ10

1+jωτ20 . . . 

1+2δ10

ωn10 − ωωn10 22

 . . . (jω)h 1+jωτ1

1+jωτ2 . . . 

1+2δ1

ωn1− ω2 ωn12

 . . .

• Il diagramma di Bode della funzione G(jω) si ottiene come somma dei diagrammi di Bode delle seguenti funzioni elementari:

K

(j ω)−h

1 + j ω τ±1



1 + j 2 δ ωωn − ω2 ωn2

±1

(5)

• Guadagno costante: G(jω) = K.

- I diagrammi dei moduli e della fasi sono indipendenti da ω, cio`e sono costanti;

- Se K > 0, il diagrammi del- le fasi `e β = 0;

- Se K < 0, il diagramma delle fasi `e β = −π.

• Poli nell’origine: G(jω) = (j ω)−h. - I diagrammi riportati a fian-

co sono relativi al caso h = 2;

- In scala (ln, ln), il dia- gramma delle ampiezze `e una retta passante per il punto (ω, α) = (1, 0 db) e di incli- nazione −h;

- Il diagramma delle fasi `e co- stante, identicamente uguale a −hπ2;

• Diagrammi di Bode delle ampiezze e delle fasi:

ln G(jω) = α + j β = ln 1

ωh − j h π

2 = −h ln ω − j h π 2

(6)

• Poli reali: G(jω) = 1 + j ω τ−1

= 1

1 + jωτ ln G(jω) = α + j β = ln 1

√1 + ω2τ2 + j (−arctan ωτ)

• Diagrammi asintotici di Bode:

Diagramma delle ampiezze:

a) per ω  1/τ, si ottie- ne α'0, cio`e il diagramma tende a coincidere con l’as- se delle ascisse.

b) per ω1/τ, si ottiene α ' ln 1

ωτ = ln 1

τ − ln ω cio`e il diagramma tende al- la retta passante per il pun- to ln ω = ln (1/τ ) e di inclinazione −1;

• L’approssimazione asintotica del diagramma delle ampiezze `e pertanto costituita dalle due semirette

α = ( 0 per ln ω ≤ ln 1τ , ln 1τ − ln ω per ln ω ≥ ln 1τ ,

• Il massimo errore della rappresentazione asintotica si ha per ω =1/τ e vale ln√

2 (circa 3db).

• La pendenza −1, su carta semilogaritmica diventa −20 db/decade;

(7)

• Diagramma asintotico delle fasi:

La spezzata si ottie- ne collegando i due asintoti β = 0 e β =

−π/2 con la tangen- te al diagramma ef- fettivo nel punto cor- rispondente alla pul- sazione di rottura ω0 = 1/τ , punto in cui `e β =−π/4.

• Essendo β = −arctan ωτ , si pu`o scrivere d β

d ln ω ω=ω0

= d β d ω

d ω d ln ω

ω=ω0

= − ω0τ

1 + ω02τ2 = −1 2

• Le pulsazioni ωa e ωb si determinano utilizzando la relazione π/4

ln ω0 − ln ωa = π/4

ln ωb − ln ω0 = 1 2 da cui si ottiene

ln ω0

ωa = ln ωb

ω0 = π

2 → ω0

ωa = ωb

ω0 = eπ2 = 4, 81

• I diagrammi di Bode della funzione G(jω)=1+jωτ si ottengono ribaltando attorno all’asse delle ascisse quelli della funzione G(jω) = (1+jωτ )−1.

• Quando la costante di tempo τ `e negativa, il diagramma delle ampiezze risulta immutato, mentre il diagramma delle fasi risulta ribaltato rispetto all’asse delle ascisse.

(8)

• Esempio. Si consideri la seguente funzione di risposta armonica:

G(jω) = 5, 6 (1 + j ω 0, 5)

(1 + j ω 4) (1 + j ω 0, 25) (1 + j ω 0, 125)

• Diagrammi di Bode:

(9)

• Poli complessi coniugati (0≤δ <1):

G(s) = 1

1 + 2δ

ωns + s2 ωn2

→ G(jω) = 1

1 − ω2

ωn2 + j 2 δ ωωn

• Diagrammi di Bode delle ampiezze e delle fasi:

ln G(jω) = α + j β = ln 1 r

1 − ωωn22

2

+ 4 δ2 ω2 ωn2

− j arctan 2 δ ωωn 1− ωωn22

• Diagramma di Bode delle ampiezze:

• Asintoti del diagramma α : per ω/ωn  1, tutti i termini sotto radice quadrata sono trascurabili rispetto all’unit`a ed `e pertanto α ' 0; per ω/ωn1, ha la prevalenza il termine (ω/ωn)4 e si pu`o scrivere pertanto

α ' −ln ω2

ωn2 = 2 ln ωn − 2 ln ω

(10)

• Il diagramma effettivo si pu`o discostare sensibilmente da quello asintotico:

in particolare, per δ = 0 e in corrispondenza della pulsazione di rottura ωn, lo scostamento `e infinito.

• Il diagramma delle ampiezze ha le seguenti propriet`a:

1) per 0≤δ ≤1/√

2, presenta un massimo;

2) per 0≤δ ≤1/2, interseca l’asse a destra del punto ω =ωn; 3) per 1/2≤δ ≤1/√

2, interseca l’asse a sinistra del punto ω = ωn; 4) per 1/√

2≤δ ≤1, non interseca l’asse delle ascisse ed `e pertanto tutta al di sotto della sua approssimazione asintotica.

• Pulsazione di risonanza ωR. Posto u = ω/ωn, il massimo dell’ampiezza corrisponde ad un minimo della funzione

(1 − u2)2 + 4 δ2u2

Derivando e uguagliando a zero la derivata, si ottiene

−4 (1 − u2) u + 8 δ2u = 0 Trascurando la soluzione nulla si ottiene

uR=p

1−2 δ2 → ωR = ωn

1 − 2 δ2

• Picco di risonanza MR: si calcola come modulo della funzione di risposta armonica in corrispondenza della pulsazione ωR:

MR = 1

p(1 − 1 − 2 δ2)2+ 4 δ2(1 − 2 δ2)

MR = 1

2 δ √

1 − δ2

(11)

• Diagramma di Bode della fasi:

• Approssimazione asintotica del diagramma delle fasi si ottiene congiun- gendo gli asintoti β = 0 e β =−π con un segmento inclinato di pendenza opportuna.

• Essendo β = −arctan 1−u2 δ u2 , si deduce:

d β d ln ω

ω=ωn

= d β d u

d u d ln ω

u=1

= − 1

1 +

2 δ u 1 − u2

2

2 δ (1 + u2) u (1 − u2)2

u=1

= −1 δ

• Le pulsazioni ωa e ωb sono legate alla pulsazione ωn dalla relazione:

π/2

ln ωn − ln ωa = π/2

ln ωb − ln ωn = 1 δ dalla quale si ottiene

ωn

ωa = ωb

ωn = eπ2δ = 4, 81δ

(12)

• Diagrammi delle ampiezze e delle fasi in scala semilogaritmica:

(13)

Graficazione “qualitativa” dei diagrammi di Bode

Si procede alla graficazione del diagramma asintotico di Bode della fun- zione di risposta armonica assegnata. Due possibili metodi.

Primo metodo: somma dei singoli contributi

a) La funzione G(s) viene messa nella forma “a costanti di tempo”:

G(s) = 10(s − 1)

s(s + 1)(s2 + 8s + 25) → G(s) = −10 25

(1 − s)

s(1 + s)(1 + 8s25 + s252) b) Si tracciano i diagrammi asintotici di Bode delle singole componenti:

K = −10

25, G1(s) = (1 − s), G2(s) = 1

s, G3(s) = 1

(1 + s), G4(s) = 1 (1 + 8s25+ s252)

c) Si sommano i singoli contributi per ottenere il diagramma asintotico della funzione G(s).

- Il contributo del termine K `e costante: |K| = −7.96 db e arg K = −π.

- Lo zero instabile (1 − s), e il polo stabile (1 + s)−1 agiscono alla pulsazio- ne ω = 1 e forniscono due contribuiti uguali e contrari nel diagramma delle ampiezze. Il loro contributo nel diagramma delle fasi si somma: l’ampiezza complessiva per ω → ∞ `e −π.

- La coppia di poli complessi coniugati (1+8s25+s252)−1 determina sul diagramma asintotico delle ampiezze una attenuazione di −40 db/dec a partire dalla pul- sazione ωn = 5. Il contributo al diagramma delle fasi `e negativo di ampiezza complessiva −π al variare di ω. Le pulsazioni alle quali si ha un cambiamento di pendenza del diagramma asintotico di Bode delle fasi sono le seguenti

ωa = 1

4.81, ωb = 4.81, ω¯a = ωn

4.81δ, ω¯b = ωn4.81δ

dove δ = 0.8 `e il coefficiente di smorzamento della coppia di poli complessi coniugati.

- La difficolt`a nell’utilizzare questo metodo sta nel fatto che la somma dei singoli contributi non `e sempre agevole.

(14)

Diagrammi asintotici di Bode delle ampiezze e delle fasi della funzione G(s)

β

¯ ω

A B

-80 C -60 -40 -20

|K|

0 20 40

−1

+1

−2

−3

|G1|

|G2|

|G3|

|G4| α= |G(jω)|

α= |G(jω)|(db)

0.1 1 5 10 100

ω [log10]

2

−3π

2

−2π ϕ0 = −2

−π

π2 0

π 2

π

G1, G3

G4

G4

G2

K K, G2

G1, G3

ϕ= −2 arg |G(jω)|

ωa

ωa

ωb

ωb

¯ ωa

¯ ωa

¯ ωb

¯ ωb

0.1 1 5 10 100

ω [log10]

(15)

Secondo metodo: graficazione “rapida”

Diagramma delle ampiezze

a) Si individua nella funzione G(s) tutte le pulsazioni in corrispondenza delle quali si ha un cambiamento di pendenza. Tali pulsazioni coincidono con gli zeri reali, i poli reali e con le pulsazioni naturali ωn delle coppie di poli e zeri complessi coniugati della funzione G(s). Nel caso in esame si ha ω = 1 e ω = 5. Tali pulsazioni vengono ordinate in ordine crescente di modulo.

b) Tenendo conto del fatto che gli zeri (reali o complessi coniugati) determi- nano un incremento di pendenza (rispettivamente di +1 e di +2) e che, viceversa, i poli (reali o complessi coniugati) determinano un decremento della pendenza del diagramma asintotico (rispettivamente di -1 e di -2), `e chiaro che la “forma” del diagramma asintotico `e gi`a nota a priori prima di iniziare la graficazione.

Nel caso in esame, per esempio, si ha:

(o,x)

x x



A

1 5

¯ ω β

ω -1

-1

-3

In corrispondenza della pulsazione ω = 1 non si ha cambiamento si pendenza perch`e a questa pulsazione agiscono contemporaneamente sia un polo che uno zero.

c) Si determina la posizione “verticale” del diagramma asintotico di Bode.

- Se la funzione G(s) `e di tipo 0, il posizionamento verticale `e automati- camente determinato dal calcolo del guadagno statico G(0).

- Se il sistema `e di tipo 1, o in generale di tipo h, il posizionamento ver- ticale pu`o avvenire, per esempio, calcolando la posizione del punto A in corrispondenza della pulsazione ¯ω alla quale si ha il primo cambiamento di pendenza. Siano (¯ω, β) le coordinate del punto A. Se il sistema `e di

(16)

tipo h, il valore della coordinata β si determina in base alla formula:

β =

shG(s)

¯ ωh

s=0

cio`e si sostituisce ¯ωh al posto degli h poli nell’origine, mentre in tutti gli altri termini di G(s) si mette s = 0.

Nel caso in esame si ha h = 1 ed ¯ω = 5 per cui β =

s G(s) 5

s=0

=

10(s − 1)

5(s + 1)(s2 + 8s + 25) s=0

= 2

25 = −21.94 db d) `E ora possibile tracciare il diagramma asintotico complessivo tracciando, a

partire da A, i vari tratti della “spezzata”, ognuno con la propria penden- za. Nel caso in esame, per esempio, il tratto di spezzata che precede il punto A si determina individuando il punto B. Questo punto si calcola a partire da A diminuendo la pulsazione di una decade ed aumentando di 20 db l’ampiezza: B = (0.5, β + 20).

Allo stesso modo si procede per determinare il tratto che segue il punto A. In questo caso, essendo -3 la pendenza di questo tratto, il punto C si determina aumentando la pulsazione di una decade e diminuendo l’ampiezza di 60 db: C = (50, β − 60).

Diagramma delle fasi

Anche la graficazione del diagramma asintotico delle fasi pu`o essere fatta pi`u “rapidamente” se si procede nel modo seguente (si faccia riferimento al diagramma delle fasi riportato nella precedente figura):

a) Si individua la fase di partenza ϕ0 del diagramma asintotico delle fasi calcolando la fase iniziale della funzione approssimante G0(s) per ω → 0.

Nel caso in esame, per esempio, la fase iniziale `e ϕ0 = −2 . Tale fase `e comprensiva del segno negativo della costante K e della fase costante −π2 introdotta dal polo nell’origine.

b) Si prendono in considerazione i poli e gli zeri in ordine crescente della loro pulsazione critica (cio`e il valore assoluto del corrispondente polo o zero, oppure la ω nel caso di coppie di poli o zeri complessi coniugati). Il

(17)

“fascia” in funzione dell’azione introdotta dai precedenti elementi, e in funzione del fatto che l’elemento sia stabile o instabile.

Nel caso in esame, per esempio, i primi due elementi da prendere in consi- derazione all’aumentare di ω sono il polo stabile (s+1)−1 e lo zero instabile (s − 1). Questi due elementi agiscono contemporaneamente e ciascuno di essi introduce uno “sfasamento”, per ω ∈ [−∞, ∞], pari a −π2. Il contributo complessivo di questi due elementi `e un diagramma asintotico di ampiezza −π da disegnare verso il basso nella fascia −2 , −2 . An- che la coppia di poli complessi coniugati (1 + 8s25 + s252)−1 , essendo stabili, introduce uno sfasamento di ampiezza complessiva −π. Il loro contributo al diagramma asintotico va quindi disegnato nella fascia −2 , −2 .

c) Si procede alla graficazione del diagramma asintotico complessivo “inter- polando” i diagrammi asintotici delle fasi dei singoli elementi, ognuno dei quali `e stato disegnato nella fascia pi`u opportuna. Nel caso in esame,

`e evidente che la determinazione dei punti intermedi di cambiamento di pendenza risulta notevolmente semplificato rispetto al caso di semplice somma dei singoli contributi asintotici. Si noti inoltre che la fase finale ϕ ottenuta `e in accordo con la fase finale della funzione approssimante G(s) per ω → ∞.

(18)

La formula di Bode

• Una funzione di trasferimento razionale fratta `e a a fase minima se non ha n´e poli n´e zeri nel semipiano destro del piano s.

• Per sistemi a fase minima, detta ωc la pulsazione in corrispondenza della quale si vuole calcolare la fase βc, vale la formula di Bode:

βc = 1 π

Z

−∞

d α

d u ln cotanh

u 2 du

in cui si `e posto α := ln|G(jω)|, u := ln ωωc = ln ω−ln ωc.

• La fase βc in corrispondenza di una data pulsazione ωc dipende essen- zialmente dalla pendenza d αd u del dia- gramma delle ampiezze nell’intorno di quella pulsazione ωc.

• Esempio: βc = 0·A1 − 1·A2 − 2·A3

dove:

A1 = π

4−β1, A2 = β12, A3 = π 4−β2

(19)

• Significato della variabile di integrazione u: se il diagramma α `e riferito ai logaritmi naturali, la variabile u non `e altro che l’ascissa ln ω con l’origine traslata in ln ωc.

• La condizione necessaria e sufficiente per la validit`a della formula di Bode, cio`e che la funzione di trasferimento sia a fase minima, `e soddisfatta per la quasi totalit`a dei sistemi che normalmente si considerano.

• Esempio di rete elettrica a fase non minima:

• Funzione di trasferimento Vu(s) = 1/Cs − R

R + 1/Cs Vi(s) che, posto T := RC, diventa

G(s) = Vu(s)

Vi(s) = 1 − T s 1 + T s , cio`e una funzione non a fase non minima;

• Diagrammi di Bode delle ampiezze e delle fasi: il dia- gramma delle ampiezze `e co- stante α = 0 (|G(jω)| = 1), mentre il diagramma delle fa- si varia gradualmente da 0 a

−180.

• `E chiaro che applicando la formula di Bode all’esempio si sarebbe invece dedotta una fase identicamente nulla.

(20)

• La funzione di trasferimento trascendente G(s) = e−t0s

che rappresenta un ritardo finito di valore t0, non `e a fase minima.

• Essendo

G(jω) = e−jωt0 = cos ω t0 − j sen ω t0 ,

la funzione di risposta armonica ha modulo identicamente unitario e fase crescente linearmente con la frequenza.

• Per ricavare i diagrammi di Bode, si scrive

ln G(jω) = α + j β = 0− j ω t0 = 0− j t0eln ω

relazione dalla quale si deduce che il diagramma delle fasi ha un andamento esponenziale. Anche in questo caso l’applicazione della formula di Bode

(21)

Diagrammi di Bode: riepilogo

• I diagrammi di Bode si basano su alcune propriet`a dei logaritmi e sulle propriet`a valide per il modulo e l’argomento di funzioni complesse:

1. |A B| = |A| |B| ⇒ log10|A B| = log10|A| + log10|B|

2.

A B

= |A|

|B| ⇒ log10

A B

= log10|A| − log10|B|

3. arg(A B) = arg(A) + arg(B) 4. arg A

B



= arg(A) − arg(B)

• Queste propriet`a permettono di ricondurre il problema di tracciare i dia- grammi di bode di una generica funzione razionale fratta

G(jω) = K (jω + b)...(−ω2 + 2δbωbjω + ωb2) (jω)h(jω + d)...(−ω2 + 2δdωdjω + ωd2)

alla “somma” dei diagrammi di Bode delle seguenti funzioni elementari:

K (jω)−h (jω + a)±1

(−ω2 + 2δaωajω + ωa2)±1

• `E possibile ricavare i diagrammi asintotici di Bode anche senza ricorrere alla somma dei singoli contributi, ma utilizzando un metodo diretto.

(22)

Assi nei diagrammi di Bode

• I Diagrammi di Bode usano l’asse orizzontale in scala logaritmica. Consi- derando l’asse reale R e fissata una origine, una pulsazione ω corrisponde ad un punto sull’asse con coordinata x = log10ω. Accanto all’asse si possono quindi indicare o i valori della coordinata x oppure direttamente i valori di ω; questa seconda soluzione `e la pi`u comoda.

x= log w

0 1 2

- 1

1 10 100 w

0.1

w

1 2 3 5 8 10

0 0.3 0.5 0.7 0.9 1 x= log w

x= log w

0 1 2

- 1

1 10 100 w

0.1

w

1 2 3 5 8 10

0 0.3 0.5 0.7 0.9 1 x= log w

• Per il disegno qualitativo dei diagrammi conviene memorizzare alcuni valori:

log102 ' 0.3 log103 ' 0.5 log105 ' 0.7 log108 ' 0.9

• L’asse verticale nei diagrammi di ampiezza `e graduato in decibel (db):

A|db

def= 20 log10A

Con questa scala, le pendenze caratteristiche dei diagrammi di Bode so- no ±20 db/decade, ±40 db/decade, ecc. Per comodit`a tali pendenze vengono indicate rispettivamente con i SIMBOLI ±1, ±2, ecc.

N.B.: se la scala verticale fosse semplicemente logaritmica (y = log10A) le pendenze caratteristiche dei diagrammi di Bode sarebbero ±1 e ±2.

• L’asse verticale nei diagrammi di fase pu`o essere graduato sia in radianti sia in gradi. In ogni caso il diagramma delle fasi pu`o essere traslato verso l’alto o verso il basso di multipli interi di 2π, o di 360o, mantenendo inalterato

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