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-PRONOMI PERSONALI- (PERSONAL PRONOUNS)

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Academic year: 2021

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-PRONOMI PERSONALI-

(PERSONAL PRONOUNS)

PREMESSA: RICHIAMI DI GRAMMATICA

Il pronome (dal latino “al posto del nome”) personale è quell’elemento della frase che viene inserito al posto del nome proprio o comune (di persona, di animale o di cosa) a cui si riferisce.

Il pronome può essere:

1) soggetto (se sostituisce la parola che fa da soggetto alla frase);

2)complemento (oggetto, di specificazione, di termine…ecc., a seconda della funzione svolta all’interno della frase da parte del termine che il pronome sostituisce).

Diversa è la “forma” del pronome a seconda di quale funzione occupa all’interno della frase: se di soggetto o di complemento.

SOGGETTO COMPLEMENTO

Io Me/mi

Tu Te/ti

SINGOLARE

3° Egli/ella/esso/essa Lui/lei/lo/la/gli/le

Noi Ci

Voi Vi

PLURALE

Essi/esse Loro/li/le

Come si vede dalla tabella, pronomi personali –soggetto o complemento- possono essere sia singolari che plurali.

Alla terza persona (singolare o plurale) possono poi essere maschili o femminili (o neutri in inglese).

1) PRONOMI PERSONALI SOGGETTO IN INGLESE:

I pronomi personali soggetto sono, in inglese, i seguenti:

ITALIANO INGLESE

Io I

Tu You

SINGOLARE

3° Egli/ella/esso/essa He/she/it

Noi We

Voi You

PLURALE

(2)

Io parlo inglese I speak English

Tu parli inglese You speak English

Egli/ella/esso/essa parla inglese He/she/it speaks English Noi parliamo inglese We speak English

Voi parlate inglese You speak English Essi/esse parlano inglese They speak English

Analizziamo bene questa tabella, con tutte le sue particolarità.

PRIMO PUNTO:

In italiano esistono due soli generi: maschile e femminile.

In italiano, infatti, i nomi di animali ed oggetti rientrano comunque in questi due gruppi.

In inglese, invece, esistono tre generi: maschile, femminile e neutro, utilizzati però solo alla terza persona singolare.

Alla terza persona singolare, il maschile e il femminile vengono utilizzati solo per le persone (e talvolta per gli animali domestici), mentre per gli oggetti o i concetti astratti viene sempre utilizzato il genere neutro.

Dov’è il mio cappello? (Esso) era qui solo un momento fa → maschile Where is my hat? It was here just a moment ago. → neutro

Dove si trova Londra? (Essa) si trova in Inghilterra → femminile Where is London? It is in England. → neutro

SECONDO PUNTO:

Il pronome “I” (io) è sempre scritto con una “i” maiuscola, anche se si trova in mezzo ad una frase.

Pensi che io parli bene inglese? → Do you think I speak English well?

TERZO PUNTO:

Si nota che la seconda persona ha la stessa forma sia al singolare che al plurale:

you.

Inoltre in inglese, a differenza dell’italiano che usa il “lei” (e assai più raramente il

“voi”), non esiste una “forma di cortesia”, ma si usa sempre “you”.

Scusami → Excuse me Mi scusi → Excuse me

Ti dispiace se…→ Do you mind if…

Le dispiace se…→ Do you mind if…

(3)

Per conoscere la ragione di questo, sarebbe necessario aprire una piccola parentesi relativa all’inglese arcaico e alla sua evoluzione nel tempo.

Fino al diciannovesimo secolo, l’inglese aveva due pronomi personali distinti sia per la seconda persona singolare che per la seconda persona plurale.

Thou → Tu You → Voi

La seconda persona singolare, oltre ad un pronome specifico, aveva anche delle desinenze tutte sue:

Tu sai → Thou knowest Voi sapete → You know

“You” era anche utilizzato per la forma di cortesia. Dunque, nell’inglese arcaico, per rivolgersi con rispetto e gentilezza alle persone con cui non si è in confidenza si utilizzava il “voi”.

Col tempo, però, il “thou” è andato scomparendo, e al suo posto si è adottato anche per la seconda persona singolare il più semplice “you”.

Questo spiega perché in inglese seconda persona singolare e plurale siano identiche, ed anche perché l’inglese risulta essere privo di una “forma di cortesia”

(che in origine invece aveva).

QUARTO PUNTO:

Quando il soggetto della frase è costituito da un pronome personale, in italiano può essere talvolta omesso, in quanto le desinenze presenti nella coniugazione del verbo permettono comunque di capire chiaramente chi compie l’azione.

(Io) parl-o inglese (Tu) parl-i inglese

(Egli/ella/esso/essa) parl-a inglese (Noi) parl-iamo inglese

(Voi) parl-ate inglese

(Essi/esse) parl-ano inglese

In inglese, invece, poiché tranne che alla terza persona singolare (dove viene aggiunta una “s”) il verbo non possiede desinenze specifiche, il soggetto della frase rappresentato da un pronome personale deve sempre essere presente, in modo da far capire chi è che compie l’azione.

I speak English You speak English He/she speaks English We speak English You speak English They speak English

(4)

Questo vale anche nelle cosiddette “espressioni impersonali”, dove in italiano il soggetto viene di regola omesso. Nelle espressioni impersonali, il pronome personale utilizzato in inglese come soggetto è il pronome neutro singolare “it”.

Sta piovendo → It is raining Non è giusto! → It’s not fair!

P.S. ECCEZIONI:

Queste regole –sempre rispettate nell’inglese scritto e in generale nell’inglese parlato più corretto- vengono però talvolta meno in alcune espressioni informali o gergali, o nello slang, dove i pronomi possono talvolta risultare mancanti, anche perchè facilmente deducibili dalla frase e dal contesto.

Pensi che io parli bene inglese? → Do you think I speak English well?

Oppure, in forma più gergale: Think I speak English well?

Sembra che stia per piovere → It looks like it’s gonna rain Oppure, in forma più colloquiale: looks like it’s gonna rain

Inoltre, quando sono presenti due frasi coordinate (unite dalle congiunzioni

“and”, “but”, “or”) o subordinate (unite dalla congiunzione “then”) in cui il soggetto sia lo stesso, il pronome della seconda frase può in taluni casi essere omesso per non creare una ripetizione.

(Egli) tornò a casa e andò alla finestra → He came back home and (he) went to the window

2) PRONOMI PERSONALI COMPLEMENTO IN INGLESE:

I pronomi personali complemento sono, in inglese, i seguenti:

ITALIANO INGLESE

Me/mi Me

Te/ti You

SINGOLARE

3° Lui/lei/lo/la/gli/le Him/her/it

Ci Us

Vi You

PLURALE

Loro/li/le Them

Il maestro mi insegna l’inglese → The teacher is teaching me English Il maestro ti insegna l’inglese → The teacher is teaching you English Il maestro gli/le insegna l’inglese → The teacher is teaching him/her English Il maestro ci insegna l’inglese → The teacher is teaching us English

Il maestro vi insegna l’inglese → The teacher is teaching you English Il maestro insegna loro l’inglese → The teacher is teaching them English

(5)

Il pronome personale complemento è talvolta utilizzato in alcune espressioni al posto del pronome personale soggetto:

E’ lui → It’s him

Chi è là? Io! → Who’s there? Me!

3) USO DI “IT”:

Dicevamo prima che mentre in italiano il pronome personale può essere talvolta omesso, in inglese, invece, esso deve sempre essere presente, in modo da far capire chi è che compie l’azione.

Questo vale anche nelle “espressioni impersonali”, dove in italiano il soggetto viene di regola omesso.

Nelle espressioni impersonali il pronome personale utilizzato in inglese come soggetto è “it”, che è il pronome personale neutro.

Riassumendo possiamo dunque dire che “it” (soggetto o complemento) viene utilizzato per:

1) Tutte le cose, i concetti astratti, le azioni o le situazioni. Insomma per tutti quei soggetti o complementi che non possono appartenere né al sesso maschile né a quello femminile;

2) Come soggetto per tutte le espressioni impersonali (tempo atmosferico, distanze…) o per il tempo cronologico;

3) Quando il soggetto è costituito da un verbo all’infinito o più in generale per anticipare una frase soggettiva.

It’s good to see you → non: to see you is good.

Del resto anche in italiano nessuno direbbe mai “vederti è bello”, ma piuttosto “è bello vederti”.

4) Dopo alcuni verbi (“make”, “find”…), “it” è spesso utilizzato anche per anticipare una frase oggettiva:

Trovo difficile imparare l’inglese → I find it difficult to learn English

N.B.

Il pronome personale complemento “it” viene però generalmente omesso dopo i verbi “know”, “tell”, “show”, “remember” “forget” e “try” quando si riferisce ad un precedente enunciato, mentre con altri verbi continua ad essere usato.

Non lo so → I don’t know L’ho dimenticato → I forgot Ma:

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CHI E’? WHO IS IT?

Un’altra particolarità del pronome “it” è la seguente.

In italiano, alla domanda “chi è?”, oppure “chi ha chiamato?”, si risponde utilizzando una espressione personale. Sarebbe a dire:

Sono io Sei tu E’ lui/lei Siamo noi Siete voi Sono loro.

In inglese, invece, per rispondere alla stessa domanda (chi è?/ who is it?), si utilizza una espressione impersonale. Che è la seguente:

It’s me It’s you It’s him/her It’s us It’s them.

Questa espressione impersonale viene in generale utilizzata ogni volta che si intende una “persona sconosciuta”.

E’ di conseguenza l’espressione sempre utilizzata al telefono.

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