Istologia 23 – Mastociti e plasmacellule 1
Istologia 23 – Mastociti e plasmacellule
Le cellule immigrate sono quattro:
Macrofagi
Mastociti
Plasmacellule
Melanofori
Mastociti
1Sono cellule piuttosto grandi (30 µm), di forma ovale.
Il nucleo è grande e rotondo, centrale, con prevalenza di eucromatina.
Il citoplasma è quasi totalmente occupato da corpi lipidici e granuli sferici (0,5 µm di diametro), intensamente colorabili con il blu di toluidina.
I granuli contengono principalmente eparina e istamina (marcatore di riconoscimento di questo tipo cellulare).
I mastociti producono anche l’FGF (Fibroblast Growth Factor).
Il citoplasma residuo contiene pochi organuli, fra cui alcuni elementi di reticolo endoplasmatico granulare ed un apparato di Golgi piuttosto sviluppato.
La membrana del mastocita presenta diversi recettori. I più importanti sono i recettori per il frammento costante (Fc) delle immunoglobuline E (IgE).
I mastociti derivano da elementi staminali del midollo osseo.
Hanno una localizzazione particolare nei tessuti connettivi: si trovano attorno ai vasi sanguigni, soprattutto a quelli di scambio come arteriole, capillari e venule. Possono essere isolati o in piccoli gruppi.
I mastociti hanno la funzione di presiedere agli scambi tra sangue e tessuti, regolando il calibro e la permeabilità dei vasi sanguigni.
Sotto stimoli di vario tipo (meccanici, nervosi, endocrini), il mastocita libera per esocitosi un certo numero dei propri granuli. Le sostanze in essi contenuti, quindi, si diffondono nei dintorni, svolgendo diverse azioni:
L’istamina interagisce con le cellule endoteliali e ha una doppia azione:
Provoca vasodilatazione (aumentando, quindi, la portata del sangue nel distretto).
Provoca il distacco delle cellule endoteliali l’una dall’altra. Si creano, quindi, delle fessure tra le cellule endoteliali, attraverso le quali ciò che è contenuto nel plasma riesce a passare agevolmente nel tessuto connettivo.
L’eparina è una potentissima sostanza anticoagulante
2. Si ritiene che sia implicata nell’impedire che i vari fattori della coagulazione si attivino nel tessuto dove ci sono gli effetti dell’istamina, ostacolando il processo di scambio.
I mastociti sono coinvolti anche nelle reazioni allergiche.
3Lo scatenamento della risposta allergica avviene in diverse tappe:
1. Negli individui allergici (per una serie di motivi) il contatto con un allergene
4induce la produzione
1 Il termine “mastocita” è la traslitterazione in italiano di una parola tedesca (mastzellen) la cui radice indica “sostanze nutrienti”: i mastociti, infatti, possiedono numerosi granuli che, in un primo momento, si riteneva contenessero materiale di riserva nutritizia.
In realtà i mastociti non hanno alcuna funzione trofica ma hanno conservato questo nome.
2 La coagulazione del sangue è un processo attraverso cui il sangue passa da uno stato liquido ad uno stato semisolido. La coagulazione è un processo fondamentale nelle fasi di riparazione di un vaso sanguigno.
3 La reazione allergica è una malattia del sistema immunitario caratterizzata da reazioni anticorpali eccessive nei confronti di sostanze abitualmente innocue.
Istologia 23 – Mastociti e plasmacellule 2 un’elevata quantità di IgE (che sono solitamente basse nei soggetti sani).
2. Le IgE, dal plasma sanguigno, passano nel liquido tessutale. Qui incontrano i mastociti e ne saturano i recettori. Questo fenomeno è detto sensibilizzazione dei
mastociti.
3. Quando i mastociti sensibilizzati vengono a contatto con l’allergene originario, si ha l’attivazione del mastocita. Basta che anche solo due IgE contigue vengano a contatto con l’allergene per scatenare la risposta del mastocita.
Il mastocita inizia a esocitare il contenuto dei propri granuli in maniera rapida e massiva (degranulazione). La degranulazione può essere di due tipi:
Asincrona, ovvero una rapida esocitosi dei granuli. Questa degranulazione interessa solo i mastociti della zona. A seguito della degranulazione asincrona:
Si crea un arrossamento della zone (a causa della vasodilatazione)
Si crea una condizione di edema, cioè un accumulo di liquido a livello del tessuto ben al di sopra delle capacità leganti dei proteoglicani; per cui il tessuto aumenta di volume.
L’edema può manifestarsi a livello:
Della mucosa nasale, e provoca raffreddore da fieno (naso chiuso, starnuti e secrezione sierosa).
Della cute, e provoca l’orticaria. Si tratta di un arrossamento rilevato della pelle, associato a prurito
5.
Dei bronchi, i condotti che portano aria dall’esterno ai polmoni. In questo caso, si ha l’asma, in quanto i bronchi si chiudono ed il soggetto non può respirare.
Esplosiva, in cui le vescicole si uniscono tra di loro prima di uscire dal mastocita. Si ha, quindi, un'unica enorme vescicola che viene esocitata tutta in una volta.
La degranulazione esplosiva interessa tutti i mastociti dell’organismo. L’effetto è lo shock anafilattico, una condizione allergica grave che può condurre anche alla morte.
Plasmacellule
Sono cellule ovali. Il nucleo è sferico, con cromatina a zolle disposta con un disegno caratteristico (a ruota di carro, con il nucleolo posto al centro e le zolle disposte radialmente intorno a questo).
Il citoplasma è basofilo per la presenza di un esteso RER ed un apparato di Golgi molto sviluppato.
La plasmacellula è la principale responsabile della produzione di tutte le classi di immunoglobuline che si trovano nel plasma. L’alta concentrazione di anticorpi nella cellula è evidenziabile con metodi immunoistochimici. Le immunoglobuline possono aggregarsi nel citoplasma e formare dei corpuscoli acidofili, i corpi di Russell.
Deriva per differenziazione in situ di un linfocita B.
4 Un allergene è una sostanza (antigene e non) solitamente innocua per la maggior parte delle persone, ma che in taluni individui (i soggetti allergici) è in grado di produrre una reazione allergica.
5L’istamina è un mediatore della trasmissione nervosa di diverse sensazioni fra cui il prurito.