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NOTIZIARIOLa sala del cinematografo e della sceno-grafia alla 3

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Academic year: 2022

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Accenniamo ora al più complesso pro- blema delle proiezioni televisive al pub- blico, come mezzo offerto agli esercenti per « combattere la televisione per mezzo della televisione ». Supposto risolto il problema base della televisione su grande schermo, l'organizzazione dovrebbe inte- ressare un certo numero di sale, appar- tenenti eventualmente a città diverse, collegate per cavo coassiale o per ponte radio a microonde, con una stazione cen- trale generatrice di programmi.

La stazione centrale dovrebbe allestire i programmi:

1° prelevandoli dal cavo coassiale tele- visivo nazionale;

2° mediante riprese dirette da teatri, sale di musica, locali sportivi, ecc, ad essa collegati per cavo coassiale;

3° mediante riprese di attualità con sta- zioni mobili televisive, collegate per ponte radio con la centrale.

Il programma della centrale viene di- stribuito contemporaneamente a tutte le sale e, eventualmente, irradiato ad una città vicina che potrebbe, se necessario, integrarlo con prese locali.

Il programma centralizzato viene pre- sentato contemporaneamente da tutte le sale, come supplemento, o a sostituzione, del normale programma cinematografico.

Questo, come si è detto, presume che sia risolto il problema della televisione su grande schermo, precisamente sullo stesso schermo che ospita normalmente la proiezione cinematografica. Per questo problema si offrono tre vie di soluzione, nessuna delle quali è oggi seguita deci- samente, dimostrando così che una solu- zione definitivamente soddisfacente non è ancora stata trovata.

Le tre vie sono:

la proiezione con pellicola intermedia;

2a proiezione per ingrandimento dell'im- magine televisiva formata su un tubo catodico;

3a modulazione per televisione di una sorgente luminosa locale.

La soluzione più razionale sarebbe una che seguisse il metodo 3°, in quanto non si porrebbero limitazioni alla lumi- nosità media del quadro, e l'equipag- giamento potrebbe venire installato nella cabina da proiezione.

La soluzione la, che consiste come è ovvio nella produzione rapida di una pellicola (sonora) per mezzo della im- magine televisiva, offre lo stesso van- taggio, ma ha l'inconveniente che fra ri- cezione del segnale televisivo e proie- zione sullo schermo intercorre necessa- riamente un certo ritardo.

La soluzione 2a non presenta questo inconveniente, ma soffre di una limita- zione della luce totale, e della distanza di proiezione, in quanto la luce inviata sullo schermo è generata direttamente dal tubo ricevente.

La proiezione con pellicola intermedia è quella che offre il minor numero di difficoltà concettuali. Un cinescopio pro- ducente un'immagine negativa viene ci- nematografato su pellicola a passo nor- male, su cui viene anche registrata in pari tempi la colonna sonora. La pel- licola viene sviluppata fissata e asciu- gata in una sviluppatrice rapida, e

quindi proiettata da un proiettore or- dinario. La tecnica moderna delle sviluppatrici « a spruzzo », ad elevata temperatura, permette di ridurre il tem- po fra ricezione e proiezione a poco più di un minuto.

È questo il metodo seguito dalla Pa- ramount nel suo circuito di sale: si af- ferma che il ritardo fra televisione e proiezione, piuttosto che costituire uno svantaggio, consente in realtà una mag- giore elasticità di impiego, permettendo ad esempio lo spostamento e la ripeti- zione del programma, il taglio di scene poco interessanti, ecc. Effettivamente, le caratteristiche di praticità del sistema sono da ritenersi tali da compensare il lieve svantaggio, di natura spiccatamente psicologica, della non assoluta immedia- tezza del procedimento.

Il sistema a proiezione diretta dal cine- scopio è quello perseguito dalla RCA.

Come si è detto, la difficoltà principale è quella della luminosità, tanto che ogni minimo accorgimento che possa aumen- tare il rendimento dell'ottica, il potere diffusivo dello schermo, ecc. deve essere seguito per poter ottenere un risultato accettabile. Misurando in unità ameri- cane, la luminosità del bianco su uno schermo cinematografico deve essere del- l'ordine di 10/15 foot-lambert. I foot- lambert corrispondono alla luminosità media di uno schermo che emetta un lumen per piede quadrato. Per uno scher- mo di 18 piedi per 24, con coefficiente di diffusione 1, sarebbe necessario un flusso totale di 4500 lumen circa. Il flusso totale effettivamente necessario può valu- tarsi correttamente intorno a 6000 lumen.

Se l'ottica ha un rendimento del 3 %, l'illuminazione totale sul « fotogramma » dovrebbe raggiungere i 200000 lumen.

Se la trasformazione di energia elettrica in energia luminosa avvenisse alla lun- ghezza d'onda in massima sensibilità, e con un rendimento del 100 %, 1 watt produrrebbe 620 lumen, e 30 watt sa- rebbero sufficienti allo scopo. In realtà il rendimento complessivo è dell'ordine dell'1 % (10 % per composizione spet- trale, 10 % per rendimento della cato- doluminescenza) e quindi occorrerebbe una potenza di pennello catodico del- l'ordine di 30 Kw.

Anche i più spinti tubi catodici da proiezione funzionanti con tensioni di secondo anodo fino a 80000 Volt sono ben lungi dal realizzare una simile po- tenza di pennello.

Occorre perciò giuocare sui fattori ac- cessori per ottenere sullo schermo una luminosità sufficiente. In primo luogo può conferirsi allo schermo una capacità diffondente direttiva, nel senso che esso rinvii la luce di preferenza nella dire- zione normale, anzichè uniformemente sulla mezza sfera. È possibile effettiva- mente realizzare per questa via dei « gua- dagni » di 2 o 3 a uno.

In secondo luogo si può migliorare il rendimento dell'ottica usando, in luogo di un sistema di lenti, uno specchio sfe- rico e una lente asferica di correzione dell'errore di apertura. È possibile rag- giungere con una simile ottica un ren- dimento dell'ordine del 30 % e, spin- gendo la luminosità diretta del tubo a 3000-4000 foot-lambert è finalmente otte- nibile sullo schermo una luminosità del

bianco di 3-4 foot-lambert che è risul- tato accettabile alla maggioranza del pub- blico. Raddoppiando il diametro dello specchio sono anche state recentemente raggiunte luminosità di 7 a 14 foot-lam- bert, cioè i valori ideali per una proie- zione cinematografica.

La definizione può essere spinta a va- lori molto elevati; la RCA conduce espe- rimenti ad una definizione di 1029 linee.

Per altro la lunghezza focale del sistema ottico non può assumere valori molto elevati, e di conseguenza la « gittata » ri- sulta inferiore a quella normale di un cinematografo. È quindi necessario in- stallare il proiettore televisivo (che monta specchi sferici di 21 o 42 pollici) a metà della sala, ad esempio sul fronte della balconata.

Il costo di una apparecchiatura per produzione diretta è oggi paragonabile con quello di una apparecchiatura a pel- licola intermedia, ed è valutato intorno a 25000 dollari (per una produzione cor- rente).

Il metodo teoricamente ideale, consi- stente nel modulare col segnale televi- sivo una sorgente di luce locale, è oggi il più lontano dalla soluzione. Buoni risultati furono ottenuti anteguerra col sistema Scophony, a cellula ultrasonora, comportante due specchi rotanti, uno per generare la linea, l'altro per effet- tuare lo spostamento verticale. È vero- simile che all'attuale definizione tali or- gani meccanici non posseggano più re- quisiti di praticità: già alla definizione prebellica, lo specchio ad alta velocità aveva una velocità di rotazione dell'or- dine di 30000 giri al minuto.

Il sistema svizzero Eidophor, descritto per la prima volta nell'agosto '49, e tut- tora in fase sperimentale, non possiede organi in movimento e presenta appa- rentemente delle ottime caratteristiche.

Comporta tuttavia oggi un macchinario assai complesso, ingombrante (tale da dover occupare due piani sovrapposti di uno stabile) e pesante (dell'ordine di 10 quintali). Trattandosi di procedimento sperimentale, non è possibile dire in merito una parola definitiva, non poten- dosi escludere che, offrendo la soluzione al procedimento più razionale, esso possa eventualmente costituire anche la solu- zione del problema generale della tele- visione su grande schermo.

Riferimenti bibliografici :

a) Rapporti fra Televisione e Cinema- tografia: Ralph B. Austrian, Effect of Television in Motion Picture Attendance, Journal of the Society of Motion Pic- ture Engineers, (SMPE), v. 52, n. 1, pagg. 12-17, gennaio 1949.

J. A. Moran, Will Film take over thè Television Commercial?, SMPE, v. 53, n. 2, pagg. 120-123, agosto 1949.

b) Film da Televisione e Televisione da film: R. M. Fraser, Motion Picture Photography of Television Images, RCA Review, v. 9, n. 2, pagg. 202-217, giu- gno 1948.

Anonimo, Film in Television, SMPE, v. 52, n. 4, pagg. 363-383, aprile 1949.

A. J. Miller, Motion Picture Labora- tory Practice for Television, SMPE, v.

53, n. 2, pagg. 112-113, agosto 1949.

A. N. Goldsmith, Engineering Techni- ques in Motion Pictures and Television, SMPE, v. 53, n. 2, pagg. 109-111, agosto 1949.

C. R. Keith, Sound-on-Film Recording for Television Broadcasting, SMPE, v.

53, n. 2, pagg. 114-116, agosto, 1949.

G. D. Gudebrod, Television Film Re- quirements, SMPE, v. 53, n. 2, pagg. 117- 119, agosto 1949.

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D. G. Finck, Principles of Television Engineering, New York 1940, Cap. IX, Sez. 61, pag. 418.

V. K. Zworykin - G. A. Morton, Te- levision, New York 1946, pag. 299 e 581.

Anonimo, The Use of Motion Picture Films in Television, Eastman Kodak Company 1949.

c) Televisione su grande schermo:

Anonimo, The latest Scophony big-screen projector, Electronics and Television, v. 12, pag. 654, novembre 1939.

I. G. Maloff, Optical Problems in Large - Screen Television, SMPE, v. 51, n. 1, pagg. 30-36, luglio 1948.

R. V. Little Jr., Developments in Large - Screen Television, SMPE, v. 51, n. 1, pagg. 37-46, luglio 1948.

Anonimo, Theater Television, SMPE, v. 52, n. 3, pagg. 243-272, marzo 1949.

R. Hodgson, Theater Television Sy- stem, SMPE, v. 52, n. 5, pagg. 540-548, maggio 1949.

R. Wileox - H. J. Schlafly, Demonstra- tion of Large-Screen Television at Phila- delphia, SMPE, v. 52, n. 5, pagg. 549- 560, maggio 1949.

B. Kreuzer, Theater Television Pro- gress Report, SMPE, v. 53, n. 2, pagine 128-136, agosto 1949.

J. E. Mc Coy - H. P. Warner, Theater Television To-day, SMPE, v. 53, n. 4, pagg. 321-350, ottobre 1949.

Anonimo. Statement on Theater Tele- vision, SMPE, v. 53, n. 4, pagg. 354-362, ottobre 1949.

E. Labin, The Eidophor Method for Theater Television, SMPE, v. 54, n. 4, pagg. 392-406, aprile 1950.

NOTIZIARIO La sala del cinematografo e della sceno- grafia alla 3

a

Esposizione della Tecnica

Su invito del Comitato Ordinatore della III Esposizione Internazionale del- la Tecnica Cinematografica, la Società degli Ingegneri e degli Architetti di Torino ha presentato, alla suddetta mo- stra, la « Sala del cinema e della sceno- grafìa », che venne allestita in un locale al piano superiore del Teatro Nuovo.

Fu realizzata una rassegna sintetica dell'evoluzione storica ed architetto- nica della sala di proiezione; contem- poraneamente venne pure presentata una serie di impianti e di ritrovati costrut- tivi atti a soddisfare alle attuali neces- sità di proiezione, visibilità, acustica, condizionamento dell'aria ecc.

Perchè lo svolgimento degli argomenti avvenisse senza interferenze, la disposi- zione planimetrica della sala venne stu- diata in modo da collocare gli elementi lungo uno stesso percorso, ma con pos- sibilità di due serie di visuali opposte:

in un senso venne svolta la storia e l'e- voluzione del cinematografo in genere e della sala da proiezione in particolare

— dalla lanterna magica al cinema so- noro —, nel senso contrario, di ritorno, venne presentata una serie di sceno- grafie. .

Un particolare ringraziamento alle Ditte appresso elencate che fornirono aiuti:

Strutture in legno: Carpenteria Batti- stoni.

Rivestimenti acustici e coibenti: Ditta Sburlati Pietro.

Rivestimenti Pareti: VIPLA degli Stab.

di Pontelambro (agente Giacchino).

Pavimento gomma: Ditta A.G.A. (agen- te Leo Torchio).

Impianto condizionamento aria: Ditta Penotti.

Impianto elettrico: Ditta Ferraresi.

Vetri infrangibili dei teatrini: Società V.I.S.

Americana dello schermo: Ditta Napo- leone Doro.

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 6 -N. 12 - DICEMBRE 1952 ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 6 - N. 12 - DICEMBRE 1952

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Schermo: Ditta Dr. De Carli.

Velario Resinflex: Ditta BEMAT.

Motorino velario: Ditta Dr. De Carli.

Macchina da proiezione ed impianto so- noro: Microtecnica.

Macchina da proiezione Pathé 1907: dal Museo del Cinema di Torino.

Poltroncine in legno: Ditta Prof. Ga- rello.

Poltroncine in metallo: Ditta Doro Na- poleone.

Rivestimento poltroncine: EVERFLEX Stab. di Pontelambro (agente Giac- chino).

Rivestimento poltroncine: VINILPELLE Pirelli SAPSA (agente Torchio).

Gommapiuma : Pirelli SAPSA.

Riproduzioni fotografiche: Publifoto.

Montaggio foto: SIAP.

Tappezziere : Perruccio.

Drappo in materia plastica: RIV.

Lettere: Maccari.

Le allegate illustrazioni danno una parziale visione dell'allestimento curato da nostri consoci sotto la direzione del- l'arch. Nicola Mosso.

Corsi di costruzioni in acciaio a Torino e a Milano per laureati e studenti

A partire dal febbraio 1953, in giorni da stabilirsi e che verranno comunicati di mese in mese con affissioni nelle ba- cheche del Castello del Valentino, si terrà anche quest'anno un Corso libero di costruzioni in acciaio, sotto gli au- spici dell'Associazione Costruttori in Acciaio Italiani e sotto la Direzione del Prof. Giuseppe Albenga.

Sono ammessi alle lezioni laureati e studenti senza alcuna formalità d'iscri- zione.

Sono previste n. 18 lezioni sui seguen- ti argomenti, svolti dai docenti a fianco indicati:

Costruzione metallica leggera (N. 2 le- zioni del Prof. G. Albenga);

Ponti moderni metallici (N. 3 lezioni del Prof. G. Albenga);

Pali per sostegni di linee elettriche (N. 2 lezioni del Prof. G. Albenga);

Strutture di coperture a guscio (N. 1 le- zione del Prof. G. Pizzetti);

Proprietà meccaniche dei materiali fer- rosi (N. 2 lezioni del Prof. F. Ca- moletto);

Estetica delle costruzioni metalliche (N. 1 lezione del Prof. A. Cavallari- Murat) ;

Centine da ponte metalliche rimovibili ed incorporabili (N. 1 lezione del Prof. A. Cavallari-Murat) ;

Paratoie metalliche (N. 2 lezioni del Prof. C. Becchi).

La trave a guscio nei mezzi di trasporto (N. 1 lezione del Prof. V. Zignoli);

Serbatoi metallici (N. 1 lezione del Prof.

C. Codegone);

Utilizzazione delle strutture tubolari in stato di coazione elastica (N. 2 le-

zioni del Prof. G. Tournon).

La prima lezione avrà inizio lunedì 2 febbraio alle ore 17 sull'argomento delle costruzioni metalliche leggere in un'aula del Castello del Valentino.

Si ha inoltre notizia che a Milano, presso il Politecnico, è stato organiz- zato un Corso di perfezionamento in Co- struzioni metalliche, con iscrizioni riser- vate ai laureati.

Gli insegnamenti sono i seguenti:

Apparecchi di sollevamento (Prof. Dott.

Ing. Italo Bertolini); Materiali e colle- gamenti: Acciai (Prof. Dott. Ing. Italo Bertolini); Collegamenti - Chiodature - Saldature: (da destinarsi); Elementi di metallografìa: (Prof. Dott. Ing. Bona- ventura Tavasci); Montaggio: (Tecnici di Imprese Costruttrici); Ponti: (Prof.

Dott. Ing. Giuseppe Albenga); Problemi dinamici: (Prof. Dott. Ing. Alessandro dei Poli) ; Problemi di stabilità elastica : (Prof. Dott. Ing. Luigi Stabilini); Si- stemi iperstatici: (Prof. Dott. Ing. Fran- cesco Mattiazzo) ; Tecnica di progetta- zione e di esecuzione: (Dott. Ing. Fau- sto Masi); Esercitazioni numeriche e svi- luppo di progetti: (Dott. Ing. Virgilio Affer - Dott. Ing. Fulvio Ranucci - Dott. Ing. Aldo Turci).

XI Congresso della Federaz.

Int. della Stampa Periodica

Il Segretario Generale della Federa- zione della Stampa Periodica, indice l'undecimo Congresso della Federazione Internazionale che avrà luogo a Bruxel- les l'11 maggio 1953, vi parteciperà l'As- sociazione Italiana della Stampa Tecnica e Scientifica.

Al Congresso saranno discussi i se- guenti temi :

— Approbation des modifications aux Statuts de la Fédération adoptés provi- soirement par le Comité Exécutif.

— Les droits d'Auteur et la protection de l'Editeur. Rapporteur: M. Smolders (Belgique) avec plusieurs autres rap- porteurs.

— Les microfilms. Rapporteur: M.

Berthet (France).

— Recensement et repartition en sec- tions des publications périodiques (liste des publications affiliées à la Fédération

R E C E N S I O N I

Svenka forskninginstitutet för cement och betong. « Carichi e deformazioni dei solai in cemento armato durante la costruzione » - Relazione finale di Knud E. C. Nielsen - (Stockholm 1952).

L'Istituto Svedese del Cemento ha da molti anni condotto studi sistematici sui problemi derivanti dalla costruzione ra- pida di case d'abitazione con solai in cemento armato e largo impiego di ar- mature incrociate, secondo i metodi af- fermatisi in Svezia dopo il 1930.

Si tratta di fabbricati che si elevano col ritmo di un piano alla settimana e con disarmo a quindici giorni dal getto, eseguito con cemento normale.

La relazione (in inglese) offre un qua- dro completo e dettagliato di questi studi che riesce certamente interessante per chi voglia seguire la « fisiologia » del

calcestruzzo durante la costruzione ed il disarmo.

Il problema teorico è stato chiara- mente impostato (da S. Ödman) come calcolo di una serie di lastre con mo- dulo elastico funzione del tempo e su appoggi cedevoli uniformemente distri- buiti, le lastre superiori trasmettendo parte del loro carico a quelle inferiori che lo assorbono in ragione del loro grado di maturazione e della rigidezza dei puntelli.

Misure accurate sono state eseguite sulle ampie variazioni del grado di umi- dità del legname durante la presa, sul muro e, subordinatamente, sulle defor- mazioni viscose susseguenti che possono causare fessurazioni diagonali nei mu- ricci divisori non portanti.

Da tutte queste ricerche si è concluso che, pur risultando le deformazioni ef-

E. PELLEGRINI - La crisi dell'espressione - Ed. -Viglongo, Torino, 1952.

Una «premessa »; quattro capitoli in- titolati « nel vasto mondo mediterra- neo », « spiritualità classica e spiritua- lità barbarica », « lo sconcertante gusto barocco », « la crisi dell'espressione ».

Nella premessa è impostata e comin- cia a giocare il dialettico svolgersi di pochi filoni conduttori intravisti dall'A.

nel campo del gusto, della cultura e del- la morale ; un intreccio di correnti talo- ra contrastanti e talaltra integrantisi che corrono attraverso i secoli senza mai per- dere della loro vitalità, affiorando visi- bilmente in superficie oppure scorrendo profondamente a contatto del greto ; al- terna vicenda di pressioni soffocatrici e di spontanei riaffioramenti dei cicli di civiltà che purtroppo la vecchia tratta- tistica prospetta con indifferente ed in- differenziata schematizzazione.

Invece, per Pellegrini, in ogni epoca quelle realtà (due, quattro, tre) fanno parte di un'unica sfera d'attività, pos- sono ignorarsi reciprocamente, conti- nuando ad evolversi ciascuna per una propria via; oppure possono scambiarsi contributi di espressività.

Vediamo pertanto nella vicenda ante- riore a Roma due componenti; la medi- terranea non ignara di quella asiatica, con attributi di abissalità e di dionisia- cità, e la dorica ellenica, con tendenza all'apollineo ed all'olimpico. Nell'epoca

romana quattro importanti principi, quelli ellenici e mediterranei s'intreccia- no a principi che l'A. chiama l'uno ro- mano « unitario » e l'altro barbarico

« disgregatore ». Ed analoghe compo- nenti spirituali ha l'età di mezzo, con gioco più complesso perchè influenzato anche da fermenti politici: Impero, Chiesa, Stato; ma però la classicità vi predomina per grande ascendente. In- vece nel periodo barocco è l'elemento che l'A. chiama barbarico a prevalere perchè giunto a grande maturità e spre- giudicatezza.

Difficile sarebbe sunteggiare la sottile, frazionatissima indagine del periodo successivo, in cui i periodi si abbrevia- no enormemente ma sui quali s'affac- ciano altri contributi espressivi : « il fat- tore scienza, che aveva messo in grado l'uomo di controllare le proprie emo- zioni con mezzi diversi dalla propria in- tuizione » ed il fattore impressionismo in quanto « il ribaltamento del problema della collettività sull'individuo partico- lare, e non sull'eroe, che generalmente è una sintesi, si potrà classificare come uno tra i principali elementi determi- nanti la crisi dell'espressione ». Qui basti additare, a chi interessi il pro- blema, che negli ultimi due capitoli c'è una gran dovizia di idee anche nuove, di spunti originali, di pretesti di medi- tazione che è utile conoscere. Tanto più

— ed in ciò sta l'originalità del libro — che i fatti politico-sociali sono alternati da proficui chiarimenti di natura este- tica. Questi brevissimi interventi estetici son realizzati mediante illustrazioni al tratto di particolari decorativi poco noti e curiosi che dimostrano la acuta sensi- bilità dell'A. nell'afferrare ed esaltare il legame tra espressività figurativa e moralità culturale e politica dei vari tempi della storia.

Noi avremmo desiderato, per maggio- re proficuità del libro, che il rapporto di spazio tipografico dedicato ai fatti storico-politici ed ai fatti artistici fosse invertito.

In realtà l'opera che stiamo recensendo, non è un'opera di logica; è una testi- monianza di gusto, cioè è elencazione anche non tanto ordinata di cose in- tuite, di cose viste scritte nella storia della civilizzazione con ideogrammi, con cifre, sulle quali non tutti si troveranno in accordo, ma che è bene porre sul tappeto e discutervi sopra, come quella distinzione tra « classico » e « barbari- co », che altrove abbiamo visto indicata con altri vocaboli non meno autorizza- bili ma non meno pregni di ambiguità.

A. C. M.

S. E. HOPFERWIESER - Il motore elettrico e le sue applicazioni - Milano 1952.

A cura del Tecnomasio Italiano Brown Boveri è recentemente apparso in ele- gante e ricca edizione questo interessante volume cui non mancheranno generali consensi ed al quale, ci auguriamo, verrà data larga diffusione.

CONCORSI

Bandi di concorso che si possono consultare presso la Segreteria

dell'Ordine

Camera di Commercio Industria e Agricoltura. — Bando di Concorso per il progetto di massima della nuova Borsa Valori di Torino. Scadenza: ore 17 del giorno 16 febbraio 1953. 1° Pre- mio: L. 500.000 - 2° Premio: L. 300.000 - 3° Premio: L. 100.000 - 4° Premio:

L. 100.000.

Su questo concorso sono nati contrasti sindacali, per cui sarà bene seguirne gli sviluppi.

Gestione INA-Casa. — Sono in visione presso la nostra Segreteria copie dei tipi di Bandi adottati per gli appalti con- corso dell'INA-Casa, unitamente alla nota delle località per le quali verranno prossimamente bandite le relative gare.

Città di Mortara. — Bando di Con- corso per la compilazione del Piano Re- golatore della Città di Mortara. Sca- denza: ore 18 del 30 giugno 1953. 1° Pre- mio: L. 800.000 - 2° Premio: L. 200.000 - 3° Premio: L. 100.000.

Politecnico di Milano. — Corso di perfezionamento in costruzioni in Ce- mento Armato. La domanda deve perve- nire alla Direzione del Politecnico di Milano entro il 15 gennaio 1953.

Comune di Cervia. — La scadenza del Bando di Concorso per la redazione di un Piano Regolatore di massima della Città di Cervia, è prorogata al 31 marzo 1953.

Direttore responsabile: AUGUSTO CAVALLARI - MURAT Autorizzazione Tribunale di Torino n. 41 del 19 Giugno 1948 STAMPERIA ARTISTICA NAZIONALE - TORINO

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 6 - N. 12 - DICEMBRE 1952 ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 6 - N. 12 - DICEMBRE 1952

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Internationale). Rapporteur: M. Doho- gne (Belgique).

— Extension du réseau de la Fédéra- tion. Rapporteur: M. Van Baarle (Pays Bas).

— Affiliations nouvelles en Europe.

Rapporteur: M. Berthet.

— Situation crées dans certains pays par le developpement de plus en plus florissant des publications parastatales (Publications d'Etat ou d'Organismes Officiels). Rapporteurs: MM. Dumont

(Belgique) et Sevin (France).

— Création d'une carte de presse in- ternationale. Rapporteur: M. Beaufays.

— La liaison entre l'Enseignement Technique et la Presse Périodique. Rap- porteur: M. Pratt.

— Les tarifs postaux. Rapporteur: M.

Berthet.

1) les tarifs postaux. Rapporteurs in- ternationaux à la suite du Congrès de l'Union Postale Universelle, Bruxelles 1952.

2) Le nouveau sistème des abonne- ments Posta internationaux d'après le Congrès de l'Union Postale Universelle, Bruxelles 1952.

— Les rapports de la Fédération Inter- nationale de la Presse Périodique avec la F.I.E.J., la Fédération Internationale des Journalistes, la Chambre de Com- merce Internationale, l'Institut Interna- tional de Presse.

Rapport de presse. Rapport du Sécré- tariat Général.

— Création d'une Maison de la Presse Internationale. Rapporteur: U. J. Thuau

(France).

— Le Code International de la Presse périodique. Rapporteur: M. Fontayne.

— La liberté de l'information. Rap- port à presenter pour repondre à l'O.

N.U. - Rapporteur: Sécrétariat Général.

— Collaboration Internationale entre périodiques de memes spécialités tech- niques et scientifiques. Rapporteur: M.

Fonteyne.

— Publicité. Rapporteur: M. Colom- bot.

— Mission du Périodique. Rapport de M. Gourlay.

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È una breve opera che espone in for- ma concisa ma con chiarezza e preci- sione tutte quelle notizie sui motori elet- trici che è opportuno conosca chi li deve impiegare.

Dei motori elettrici di più frequente uso industriale l'A. esamina le caratte- ristiche di funzionamento, il campo di applicazione, le nozioni utili per il loro corretto impiego ; tratta esaurientemente molte questioni relative a problemi di avviamento, frenatura, regolazione della velocità, alla protezione, accenna agli accessori dei motori, alle linee per l'ali- mentazione, ecc.

Un capitolo dell'opera è dedicato ai comandi elettronici dei motori, argo- mento relativamente nuovo e di grande attualità; ed esaurientemente è pure trattato il problema del fattore di po- tenza e dei mezzi usati per correggerlo.

Poche le formule, molti i diagrammi e le tabelle di grande utilità e di fre- quente uso nella pratica.

Si tratta, in sintesi, di una ben riu- scita opera, fonte di precisa informa- zione per chiunque debba orientarsi sui comandi elettrici ed al tempo stesso di utile consultazione per il tecnico spe- fettive assai maggiori di quelle calco-

late con la teoria elastica, questa ulti- ma potrebbe tuttavia fornire indicazioni attendibili sull'entità degli sforzi du- rante la costruzione.

Così i carichi massimi sui solai dei primi due piani all'atto del disarmo ri- sulterebbero pari al 200-250 % del peso proprio, ma si potrebbero avere carichi anche più pericolosi nei primi giorni (per esempio 90 % dopo 5 g. e 170 % dopo 9 g.), la rigidezza dei puntelli non avendo molta influenza su questi valori.

Dal punto di vista pratico, la relazione si conclude con varie raccomandazioni, tra cui si notano le seguenti:

1) dare la preferenza ai solai inca- strati;

2) usare casseforme ben stagionate, avendo cura che non asciughino durante la costruzione ed inumidendole modera- tamente prima del getto;

3) proporzionare l'armatura in le- gname per almeno il 220 % del peso proprio del solaio;

4) usare calcestruzzo con dosatura (relativamente) bassa e basso rapporto acqua/cemento e notevole percentuale di ghiaia grossa.

Dopo queste brevi informazioni, è forse opportuno notare che lo sviluppo di tali sistemi costruttivi anche da noi dovrebbe essere accompagnato da inda- gini condotte con pari diligenza, avendo riguardo alle nostre ben diverse condi- zioni di clima e perfezionando al tempo stesso la precisione organizzativa del

cantiere. Livio Norzi

cializzato. B. J.

(3)

I N D I C E N O M I N A T I V O

degli Autori che hanno collaborato negli anni 1947-48-49-50-51-52

(In ordine alfabetico - In romano i numeri delle annate della nuova serie I, 1947 - II, 1948 - III, 1949 - IV, 1950 - V, 1951 - VI, 1952 - In arabico i numeri delle pagine).

Accardi F., I, 23, 25, 53, 81, 121, 148, 184, 249, 296, 311.

Ackermann J., VI, 122.

Albenga G., II, 33 - III, 81, 273 - VI, 151.

Anselmetti G., IV, 33.

Asta A., VI, 280.

Astengo G., I, 51, 103, 169, 236.

Bairati C, VI, 105.

Baldacci R. F., II, 36, 68.

Balzanelli M., V, 253.

Barattini B., VI, 364.

Barbetti U., II, 6, 125 - III, 257 - IV, 18.

Becchi C, I, 8, 185 - II, 21, 101, 193 - III, 115 - IV, 105, 113.

Belgiojoso L., VI, 193.

Bellincioni G., II, 11.

Belluzzi O., VI, 301.

Benedettini O., IV, 133.

Benzi G., I, 21, 37, 72 - VI, 167.

Berlanda F., V, 194, 302 - VI, 161.

Bertolotti C, I, 248.

Bertolotti S., VI, 251.

Bianco M., I, 146, 182, 236.

Biddau G., II, 219 - V, 196.

Bill M., VI, 135.

Boella M., VI, 249.

Boido G., II, 214.

Boffa G., I, 266.

Bonadè Bottino V., II, 178 - V, 289.

Bonardi L., I, 78.

Bonicelli P., I, 47.

Bordoni P. G., II, 37.

Borelli R., II, 88 - III, 30, 261, 280.

Borini A., V, 294, 307.

Borini F., III, 114.

Botto Micca M., I, 139.

Brunetti M., VI, 157, 287.

Brunetti U., I, 105 - VI, 14.

Cambi E., VI, 388, 435.

Camerana G. C, VI, 1.

Camoletto E., VI, 49.

Canegallo A., I, 49.

Capetti A., III, 129 - V, 201.

Carducci C, III, 41.

Carena A., VI, 2.

Carmina M., VI, 387, 430.

Caronia S., VI, 125.

Carrara N., VI, 230.

Casci C, I, 119, 191 - V, 210.

Castellani C, VI, 185.

Castiglia C, I, 182, 195 - V, 21, 88.

Catella M., V, 93.

Cavallari Murat A., II, 19, 21, 22, 35, 45. 100, 103, 138, 195 - III, 89, 259, 275 - IV, 49, 56 - V, 270 - VI, 110, 136, 167, 193, 305, 368.

Cavinato A., V, 65.

Ceresa P., V, 131.

Chaillot M. R., VI, 381, 396.

Chiodi L., VI, 220.

Chretien H., VI, 387, 425.

Cigliuti G., III, 118.

Cini M., I, 164.

Clerici L., III, 118.

Coates W., VI, 380, 390.

Codegone C, I, 81, 100, 206, 242, 253 - II, 3, 35, 51, 85, 100, 102, 162, 163, 174, 206, 207, 225, 240 - III, 148, 211, 229, 233 - IV, 60, 129 - V, 1, 229, 237, 297, 333 - VI, 77, 166, 167, 172, 313.

Colombino P., V, 145.

Colonnelli G., III, 28 - V, 191 - VI, 353.

Costa P., I, 118.

Cravero D. G., V, 55.

Cravero R., V, 299, 301, 302, 378.

Cremona I., III, 49.

Cuniberti G. B., IV, 106, 118.

Dalla Verde A., I, 23.

Dalmasso G., VI, 30.

Dardanelli G., I, 11, 177, 199, 207, 232, 243, 273, 306 - II, 25, 35, 54, 100 - IV, 8 - V, 322.

Dardanelli P., I, 11 - V, 9.

De Bernardi, IV, 115.

Decker E., V, 25, 336.

Denti R., IV, HO.

Dezzuti M., V, 43.

Didiée L., VI, 385, 412.

Di Majo F., I, 39, 223 - II, 185 - IV, 81.

Di Mento F., V, 202.

Di Modica G., V, 206.

Donato L. F., II, 37, 74 - III, 95 - IV, 161.

Dudley L., VI, 386, 416.

Egidi G., VI, 256.

Facchini L., II, 26.

Fasola N. G., VI, 123.

Ferrari E., V, 119.

Ferrari M., I, 136.

Ferraro Bologna G. E., III, 151 - V, 215.

Ferrero G., IV, 123.

Ferroglio L., I, 356 - II, 106, 130, 143, 164.

Filippa G., V, 224.

Filippi C, I, 80.

Filippini Fantoni S., III, 131.

Frola E., II, 83 - VI, 315.

Fulcheri G., III, 271.

Gabelli R., VI, 157.

Gallino T., IV, 119.

Gamba M., II, 200.

Gardella I., VI, 193.

Ghyka M., VI, 122.

Giacosa D., III, 137.

Giaj E., I, 149.

Giannelli A., IV, 47.

Giardini V., II, 167.

Giedion S., VI, 124.

Giordana C, V, 185.

Giovannozzi R., V, 230.

Gigli A., III, 221 - VI, 227.

Giupponi F., IV, 151.

Goffi A., I, 25, 148, 185, 187, 250, 275, 376 - II, 27, 28, 101, 141, 161, 206, 222, 239 - III, 39, 269, 281 - V, 33, 282, 308.

Goria C, I, 269 - II, 101 - IV, 8.

Gramigna R., VI, 46.

Grignolo F., I, 191.

Guala F., III, 173.

Guyon Y., V, 149.

Hellet F., VI, 122.

Jarre G., III, 146.

Jossa F., III, 37.

Kayser H., VI, 123.

Kraus C, I, 368.

Laudi V., II, 215.

Le Corbusier, VI, 127.

Levi F., I, 131 - II, 35, 204 - III, 267 - V, 88, 265, 322.

Levi Montalcini G., I, 169 - III, 54, 176 - V, 88, 265 - VI, 115, 204.

L'Heremite R., II, 35, 59 . Liwschitz M., VI, 271.

Lombardi P., VI, 297.

Lonoce C, V, 219.

Maffira L., V, 96.

Maggiora L., V, 96 - VI, 163.

Majorca S., I, 95, 259 - IV, 23, 146.

Malatesta S., VI, 239.

Manini G., III, 156.

Marcelli F., I, 368.

Marciarne A., V, 202.

Marchisio M., I, 300.

Massa N. L., V, 91.

Medici M., VI, 185.

Melis A., II, 176.

Merlino F. S., V, 88.

Mesturino V., I, 76, 365.

Micheletti G. F., I, 246, 372 - II, 22, 149 - V, 286.

Midana A., III, 45 - V, 51.

Mollino A., III, 59.

Mollino C, VI, 116, 193.

Morbelli A., I, 5 - II, 93 - V, 83.

Moretto A., V, 285.

Mortarino C, II, 21, 100, 191.

Moschetti S., VI, 35.

Mossi M. T., IV, 114.

Mosso M., V, 255.

Mosso N., VI, 439.

Musso E., III, 246.

Muzio G., II, 20.

Negarville C, I, 285.

Negro F., VI, 17.

Nervi P. L., II, 35, 66, 118 - IV, 5 - VI, 125.

Nicola S., V, 194.

Norzi E., V, 313.

Norzi L., VI, 315.

Norroy M., I, 297.

Oberti G., II, 36, 67.

Occella E., V, 243.

Oddone E., IV, 121.

Orlandini O., VI, 168.

Panchaud, II, 35, 38.

Panetti M., II, 175 - V, 47, 189.

Panizza A., V, 284.

Pariani A., V, 328.

Parisot, I., VI, 383, 400.

Parolini G., VI, 382, 390.

Passanti M., V, 97, 109 - 89.

Penciolelli G., VI, 384, 397.

Peri G., II, 232 - III, 235 - V, 184 - VI, 82.

Perucca E., I, 288 - V, 358.

Picchi M., VI, 273.

Pilutti A., VI, 360.

Piperno G., IV, 142.

Pizzetti G., I, 2, 63 - II, 36.

Pugno G. M., V, 352 - VI, 136, 140.

Quaglia A., II, 96, 123 - V, 12, 34.

Racugno G., VI, 54.

Ratti F., III, 34.

Rava S., VI, 364.

Renacco N., I, 236 - VI, 89.

Ricci G., V, 239, 345.

Rigamonti R., V, 72.

Righi R., III, 239.

Rigotti G., I, 127, 202 - II, 18 - III, 255 - IV, 91, 173 - V, 102.

Rivoira F., V, 233.

Rizzotti A., I, 169.

Rocco A., II, 13.

Rolfo F., III, 165.

Rosati L., I, 277 - V, 157.

Rossetti U. P., VI, 93, 356.

Rossi G., I, 71.

Rossi G. C, II, 236, 238.

Rossi P., III, 140.

Sacco F., I, 326.

Sacerdote G. C, III, 225, 227.

Sala L., II, 158.

Sartorio A., II, 234 - III, 242.

Sartoris L., V, 142.

Savoia A., I, 46, 203.

Savoje F., VI, 387, 421.

Scanagatta G., I, 320.

Sclopis G., V, 327.

Scob M. V., VI, 381, 394.

Selmo L., IV, 30, 77 - VI, 169, 291.

Serantoni P., I, 79 - III, 85.

Simonelli G., V, 121.

Speiser A., VI, 123.

Stabilini L., VI, 320.

Stradelli A., II, 231.

Stragiotti L.,I,359 - II, 23 - IV, 62,68,87 Stubenruss F., VI, 26.

Supino G., VI, 322.

Szemere G., IV, 94.

Tascheri E., VI, 8.

Tak W., VI, 384, 408.

Tedeschi R., I, 248, 2.71.

Tiberio U., VI, 244.

Todros A., V, 194.

Toniolo S. B., VI, 224.

Torazzi F., VI, 22.

Toscano A., III, 68.

Tournon G., II, 153 - VI. 328.

Trinchero G., V, 317 - VI, 43.

Turel A., VI, 123.

Vaccaneo A., I, 208 - II, 216 - IV, 143 - V, 317 - VI, 173.

Vacchelli P., II, 36.

Vallese L., VI, 217.

Vallini A., VI, 273.

Vantongerloo G., VI, 126.

Vecchiacchi F., VI, 267.

Viale V., V, 173.

Vian P., III, 121.

Vinaj C, V, 359.

Viotti D., V, 219.

Viotto P., I, 17, 113.

Vitali G., VI, 40.

Viviè J., VI, 379, 389.

Wittkower R., VI, 121.

Zanone E., I, 67.

Zignoli V., I, 21, 51, 81, 146, 161, 182, 229, 279, 351 - II, 81, 117, 189 - III, 23, 103, 110 - IV, 167 - V, 80 - VI, 79, 136, 343.

Zorzi L., II, 33.

Zunini D., III, 266.

I N D I C E D E L L '

ATTI DELLA SOCIETÀ

Adunanze generali ordinarie e straordinarie . . pag. 137 Onoranze a Giovanni Chevalley » 138 La commemorazione di Leonardo da Vinci ad

iniziativa del Comune di Torino e della Società

degli Ingegneri e degli Architetti » 139 G. M. PUGNO, Da Dante a Leonardo (sguardo alla

storia del pensiero scientifico di due secoli) . » 140 Adunanza generale straordinaria 14 luglio 1952 . » 377 Onoranze a i Proff. Vallauri e Albenga . . . » 3 7 7 Colleghi scomparsi nel 1952 » 378

RASSEGNA TECNICA

G. C. CAMERANA - Meccanica agraria . . . pag. 1 A. CARENA - Dalla tradizionale trattrice al porta-

attrezzi motorizzato » 2 E. TASCHERI - L'evoluzione del motore per trat-

trice agricola » 17 F. TORAZZI - Nuove prospettive di impiego per le

trattrici cingolate » 22 F. STUBENRUSS - Irrigazione a pioggia artificiale » 26 E. CAMOLETTO - Strutture reticolari metalliche a

profili chiusi con nucleo in calcestruzzo . . » 49 G. RACUCNO - Prova sperimentale su un sostegno

per elettrodotto ad elementi tubolari d'acciaio

riempiti di calcestruzzo » 54 M. BRUNETTI - La condotta forzata dell'impianto

idroelettrico Telessio-Rosone dell' A.E.M. di

Torino » 57 C. CODEGONE - Sul condizionamento dell'aria me-

diante « condizionatori locali » . . . . » 7 7 V. ZIGNOLI - Calcolo pratico dell'accoppiamento

vite senza f i n e con ruota elicoidale . . . » 7 9 G. PERI - Illuminazione dei moderni aereoporti » 82 G. BAIRATI - La geometria greca e l'uso di rapporti

irrazionali nell'architettura classica del VI, V, IV secolo a. C. • Conferme alla teoria di Ham-

bidge » 105 A. CAVALLARI-MURAT - Le proporzioni canoniche e

l'unità delle arti nel pensiero rinascimentale barocco e romantico specialmente tra i tratta-

tisti dell'architettura » 110 G. LEVI-MONTALCINI - Note per lo studio sulle

relatività delle proporzioni reali » 115 C. MOLLINO • Retoriche e poetiche della propor-

zione » 116 LE CORBUSIER - Le « Modulor » et la « Lois des

7 V » » 127 G. ALBENCA - Un grande maestro: Emilio Mörsch . » 151 L. SELMO - Centrali elettriche e fonti di energia . » 169 C. CODEGONE - Le materie plastiche quali isolanti

termici » 172

A N N A T A 1 9 5 2

A. VACCANEO - Criteri di impostazione progettativa degli impianti per riscaldamento d'ambienta-

zione . pag. 173

L. BELCIOJOSO, I. GARDELLA, C. MOLLINO, A. CA-

VALLARI-MURAT - Fedeltà o evasione dalla fun-

zionalità o dalla razionalità? » 193 G. LEVI-MONTALCINI - Architettura svizzera con-

temporanea » 204 L. VALLESE - Fenomeni di diffusione di correnti

transitorie in conduttori » 217 C. CHIODI - Variazione dell'isolamento di condut-

tori con la temperatura » 220 S. B. TONIOLO - « L'ombra magnetica » degli scafi » 224 A. GIGLI - Sistemi assorbenti del suono con risuo-

natori senza collo » 227 N. CARRARA - Ottica e microonde » 230 S. MALATESTA - Sul concetto di banda passante di

un circuito selettivo » 239 U. TIBERIO - / recenti tubi elettronici e gli sviluppi

della tecnica radar » 244 M. BOELLA - Attuali possibilità scientifiche dei con-

fronti di tempo a grandi distanze » 249 S. BERTOLOTTI - Collegamenti a grande distanza per

la rete italiana di televisione » 251 C. ECIDI - Televisione inglese 1952 » 256 F. VECCHIACCHI - Avvenire possibile della radio

diffusione » 267 M. LIWSCHITZ - Influenza della conduttività ter-

mica trasversale delle lamiere magnetiche sul

riscaldamento delle macchine elettriche . . » 271

M. PICCHI e A. VALLINI - Sul comportamento del-

l'alternatore durante l'autoeccitazione su carico

puramente capacitivo » 273 A. ASTA - Stato attuale degli studi sulla trasmis-

sione d'energia a corrente continua ad alta

tensione » 280 M. BRUNETTI • Elettrodotto di grande trasporto

dalle Alpi piemontesi all'Italia Centrale . . » 287 L. SELMO - Una pagina di storia dell'industria elet-

trica italiana » 291 P. LOMBARDI - Quattro opere » 297 O. BELLUZZI - Una proprietà caratteristica del ca-

rico critico » 301 A. CAVALLARI-MURAT - Classificazioni dei materiali

e delle opere in base al concetto di « Indivi-

dualità costruttiva » » 305 C. CODEGONE • La resistenza degli involucri ci-

lindrici premuti dall'esterno . . . » 313 E. FROLA - Studio della statica di una speciale

trave incernierata agli estremi » 315 L. NORZI - Qualche considerazione sul principio di

De Saint-Venant » 315 L. STABILINI - Sopra i teoremi di reciprocità della

Scienza delle Costruzioni » 320

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 6 - N. 12 - DICEMBRE 1952 ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 6 - N. 12 - DICEMBRE 1952

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