1.
1. Asportazione di truciolo Asportazione di truciolo
• Fonti
• Fonti
Giusti M., Santochi F., Tecnologia Meccanica e studi di fabbricazione, Casa Editrice Ambrosiana
Cap.7
Gabrielli F., Ippolito R., Micari F., Analisi e Tecnologia delle lavorazioni, McGraw-Hill Cap.7
PROCESSO DI TAGLIO: processo dove l’utensile, dotato di moto relativo rispetto al pezzo, ne asporta uno strato superficiale detto soprametallo trasformandolo in truciolo.
Generalità
ne asporta uno strato superficiale detto soprametallo trasformandolo in truciolo.
Si genera una superficie con caratteristiche di precisione e rugosità specifiche.
•
input: pezzo•
output: superficie•
scarto: trucioloProcesso avviene grazie ad uno o più
Processo avviene grazie ad uno o più
moti della macchina utensile.
L’asportazione di truciolo prevede il distacco di alcune parti di materiale dal pezzo attraverso l’interazione con utensili che agiscono in maniera progressiva
Generalità
attraverso l’interazione con utensili che agiscono in maniera progressiva
•
cinematica del taglio•
meccanica del taglio•
parametri di lavorazione•
risultati delle lavorazione•
macchine e processiIl processo di taglio richiede sempre quattro elementi:
•
pezzo grezzo, proveniente da processi•
pezzo grezzo, proveniente da processi precedenti come fusione, stampaggio, deformazione plastica, ecc;•
la macchina utensile•
l’utensile•
l’attrezzaturaMisure sperimentali mostrano:
•
produzione di calore•
Generalità
•
produzione di calore•
spessore del truciolo hc> h0•
durezza del truciolo > durezza metallo baseLa lavorazione avviene a T → calore sviluppato da
La formazione del truciolo avvieneper deformazione plastica
La lavorazione avviene a T
amb→ calore sviluppato da
lavoro di deformazione plastica e forze di attrito causa
innalzamento della temperatura del pezzo, dell’utensile e
del truciolo.
Metodi per analizzare la deformazione plastica durante la lavorazione
•
taglio interrottoDispositivo quick stop
•
taglio interrotto•
microscopia ottica ed elettronica della morfologia del trucioloDispositivo quick stop tests: dispositivo per prove di taglio bruscamente interrotto per ottenere un campione di truciolo in
formazione che rappresenti le reali condizioni di taglio di regime.
Caratteristiche:
Caratteristiche:
- adeguata rigidezza;
- utilizzabile sia a basse sia ad alte velocità e con diversi utensili;
- misurare/monitorare tutte le variabili (forze di taglio, temperature e vibrazioni);
- elevato grado di ripetibilità delle prove;
- salvaguardare l'integrità del truciolo.
Truciolo
In condizioni di taglio libero e ortogonale i fenomeni della formazione del truciolo possono ricondursi a fenomeni bidimensionali.
Taglio ortogonale
possono ricondursi a fenomeni bidimensionali.
IPOTESI:
•
larghezza del tagliente maggiore della larghezza del pezzo•
velocità di taglio costante lungo il tagliente•
tagliente perpendicolare alla velocità di taglio•
utensile è perfettamente affilato (no contatto nel piano dorsale)Es. di taglio puramente ortogonale piallatura – utensile elementare monotagliente
Studio del meccanismo della formazione del truciolo nel piano HKML:
•
penetrazione del tagliente dell’utensile dello spessore s nel materiale, compressione eFormazione del truciolo
•
penetrazione del tagliente dell’utensile dello spessore s nel materiale, compressione e conseguente deformazione plastica per scorrimento secondo il piano di scorrimento OA e distacco del truciolo.φ angolo di scorrimento s1 spessore del truciolo
s spessore del truciolo indeformato
c = s /s1= L1/L rapporto di taglio c = s /s1= L1/L rapporto di taglio rc = s1 /s = L/L1 fattore di ricalcamento
α angolo di spoglia dorsale o inferiore γ angolo di spoglia frontale o superiore
Utensile elementare
γ angolo di spoglia frontale o superiore β angolo di taglio
α + γ + β = 90°
Geometricamente:
c = sen (φ) / cos (φ-γ) rc = cos (φ-γ) / sen (φ)
di conseguenza angolo di scorrimento φ può essere scritto in funzione dell’angolo di spoglia frontale γ:
tg φ = c ⋅ cos (γ) / (1 – c ⋅ sen (γ))
Formazione del truciolo
Diversi modelli sono stai proposti per rappresentare la formazione del truciolo.
A seconda delle caratteristiche del materiale e delle condizioni di lavoro:
A seconda delle caratteristiche del materiale e delle condizioni di lavoro:
Può accadere che la parte che ha subito deformazione si distacchi dal pezzo
Oppure si ha uno scorrimento con relativa deformazione plastica, che procede di strato in strato formando un truciolo continuo.
Si suppone che la deformazione avvenga per scorrimento di blocchi rigidi a forma di parallelogramma in corrispondenza
Modello di Pijspanen
blocchi rigidi a forma di parallelogramma in corrispondenza del piano di scorrimento
Il valore della deformazione per scorrimento
γ
s è:γs = Δs/ Δx = AB / CO = (AO + OB) / CO = AO/CO + OB/CO AO = CO∙ctg (φ) ; OB = CO∙tg (φ-γ)
γs = ctg (φ) + tg (φ-γ)
•
γs ↑ se γ ↓ e quindi ↑ forze necessarie alla deformazione•
per ogni γ esiste un φ per cui γs è minimo•
per ogni γ esiste un φ per cui γs è minimo minimizzando γs :∂ γs / ∂ φ = -1/sen2(φ) + 1/ cos2 (φ-γ) = 0
sen (φ) – cos (φ-γ) = sen (φ) - sen (90°-φ+γ) = 0
2φ -γ = π /2 se γ = 0 allora γs min si ha con φ = 45° → c=1
La velocità di deformazione
Cinematica del taglio
vs vt
90-γ φ
v = velocità relativa utensile pezzo: velocità di taglio
vs = velocità relativa truciolo pezzo: velocità di scorrimento vt= velocità relativa truciolo utensile: velocità di flusso
→ Dall’invariabilità del flusso volumetrico e considerando vs somma settoriale di vt e v:
v φ
Misurando Δx c.a.1/1000-1/100 mm Velocità di taglio 2 m/s
γ c.a. 10° >> di quella
D K
Il piano lungo il quale si ha scorrimento è caratterizzato da un certo
φ
ed è tale che laτ
ssia massima e maggiore della resistenza alla deformazione del materiale.Studio della formazione del truciolo
massima e maggiore della resistenza alla deformazione del materiale.
La forza Fz che provoca scorrimento su quel piano è quindi la forza minima che può formare truciolo.
Il problema è quindi quello di trovare una espressione Fz = f(
φ
, ρ ,γ
),ricavare il valore di φ che rende minima la F
La forza generica che si scambiano utensile e pezzo può essere scomposta lungo direzioni di interesse tecnologico:
- direzione velocità di taglio potenza di taglio scelta macchina e parametri - direzione perpendicolare inflessione pezzo tolleranza di lavorazione
- direzione petto utensile usura utensile cambio utensili
- direzione piano di scorrimento minima forza condizioni per il taglio
Ernst e Merchant
Il modello di Ernst e Merchant è basato su ipotesi semplificative:
semplificative:
•
Taglio ortogonale•
Formazione del truciolo continuo per scorrimento secondo piano OA•
Assenza attrito contatto fianco-superficie in lavorazione•
Strisciamento del truciolo sul petto dell’utensile con μ costanteAnalisi grafica delle forze necessarie alla formazione del truciolo
formazione del truciolo
Studia truciolo in equilibrio sotto l’azione della forza risultante R (utensile) e della reazione uguale e contraria R’ (pezzo)
•
R ed R’ giacciono su due rette parallele di distanzaR →
N normale al petto dell’utensile→
T tangente al petto dell’utensileErnst e Merchant
→
T tangente al petto dell’utensileR’ →
Fs tangente rispetto al piano di scorrimento OA→
Fn normale rispetto al piano di scorrimento OA•
In particolare:→ T, N stabiliscono le condizioni di attrito sulla superficie di contatto truciolo-utensile
→ Fs, Fn stabiliscono lo stato di sollecitazione sul piano di scorrimento
E’ possibile determinare graficamente i valori delle componenti
componenti
Ernst e Merchant
Scomposizione della forza risultante secondo il “cerchio di Merchant”
Supponendo la risultante R applicata in O e tracciando una circonferenza di diametro R Supponendo la risultante R applicata in O e tracciando una circonferenza di diametro R Componenti misurabili (strumenti) della forza di taglio F
ze F
x•
Fz = componente di R parall. alla vel. di taglio•
Fx = componente di R perp. alla vel. di taglioR = √ (Fz2 + Fx2) Fz = R cos (ρ -
γ
) Fx= R sen (ρ -γ
) F = R sen (φ
+ρ-γ
) Fn = R sen (φ
+ρ-γ
) Fs = R cos (φ
+ρ-γ
) T = R sen ρN = R cos ρ
Ernst e Merchant
Esprimendo tutte le componenti in funzione di Fx e Fz (determinabili sperimentalmente):
(determinabili sperimentalmente):
Forza di scorrimento:
Fs = OK cos
φ
= (OG – GK) cosφ
= (Fz– Fx tgφ
) cosφ
Fs = Fzcosφ
- Fxsenφ
Forza normale:
Fn = R sen (
φ
+ ρ-γ
) Fn = Fxcosφ
+ Fzsenφ
Componenti T e N:
Componenti T e N:
T = R senρ = Fxcos
γ
+ Fzsenγ
N = R cosρ = Fzcosγ
- Fxsenγ
Ernst e Merchant
Il coefficiente di attrito tra truciolo e utensile :
Sul piano di scorrimento:
→ Tensione tangenziale di scorrimento
→ Tensione normale al piano di scorrimento
Ernst e Merchant
La teoria di Ernst e Merchant → applicazione del principio di minima energia → Fz responsabile del lavoro fatto nel taglio
del lavoro fatto nel taglio
Forza Fzper provocare scorrimento sul piano φ (dove τs massima ) è la più piccola forza di taglio che genera il truciolo
Fissato il sistema e la geometria (quindi ρ e γ), si tratta di minimizzare Fz sul piano di scorrimento (rispetto φ), dove τs è massima (indip. da φ):
Angolo che rende min Fz
Simile a 2φ -γ = π/2 dove in più c’è ρ: angolo di attrito
Ernst e Merchant
Angolo di scorrimento :
→ Diminuisce con l’aumentare dell’angolo di attrito ρ
→ Aumenta con l’angolo di spoglia frontale γ
→ Rapporto di taglio c < 1
L’evidenza sperimentale mostra una certa differenza:
in realtà: τ = f (T, deform., vel di deform.) → in realtà: τs = f (T, deform., vel di deform.) →
Merchant modifica considerando τs non cost. ma funzione di σs
Ernst e Merchant
Da cui:
Per cui facendo la derivata:
→ La determinazione
sperimentale di ζ permette un migliore accordo
Riassumendo:
•
ρ risulta indirettamente misurabile con appositi sistemi dinamometriciErnst e Merchant
•
ρ risulta indirettamente misurabile con appositi sistemi dinamometrici•
φ può essere calcolato noto ρ e la geometria del sistema•
Con i dati dinamometrici e con il valore di φ così ricavato, tutti gli altri parametri di interesse possono essere valutati.Inoltre:
→ All’aumentare del coefficiente d’attrito l’angolo ρ diminuisce (trucioli più “spessi”).
→ All’aumentare dell’angolo di spoglia superiore, l’angolo ρ aumenta (trucioli più “sottili”).
→ Il rapporto di taglio è sempre ≤1, infatti:
Ernst e Merchant
Differenza con dati sperimentali dovuta anche a:
•
Condizioni di contatto sono tali da determinare una certa•
Condizioni di contatto sono tali da determinare una certa distribuzione delle tensioni tangenziali e normali:→ AB: attrito adesivo per σs elevato e τs= τs di snervamento – zona di scorrimento secondaria
→ BC: attrito di scorrimento, τ=µσ, σs minori
•
μAB > μBC → valori sperimentali intermedi•
L’ampiezza delle zone AB e BC dipende da condizioni di taglio e angolo γ: se aumenta riduce tensione normale e quindi aumenta BC con riduzione del coefficiente di quindi aumenta BC con riduzione del coefficiente di attrito globaleτs varia, in modo complesso, con la temperatura e con il grado di incrudimento del materiale, il quale dipende, fra l’altro, dalla velocità di deformazione (deformazione plastica)
Limiti di Ernst e Merchant
quale dipende, fra l’altro, dalla velocità di deformazione (deformazione plastica)
Il valore di μ sul petto dell’utensile può non essere costante e possono insorgere fenomeni di attrito adesivo. Per cui la tensione all’interfaccia è costante (indipendente da tensione
normale) ed assume il valore del flow stress del materiale τ0. Nella zona in cui la tensione normale scende al di sotto del valore critico, si ha un normale attrito di scorrimento.
L’ampiezza delle due zone dipende, fra l’altro, dal valore dell’angolo di spoglia superiore:
→ all’aumentare di γ il valore medio della tensione normale tende a ridursi e la zona di attrito non adesivo ad estendersi.
Teoria della plasticità adiabatica
Modelli formazione del truciolo si basano su:
•
Esistenza su piano di scorrimento di τs massima raggiunta•
Esistenza su piano di scorrimento di τs massima raggiunta istantaneamente su tale piano•
Piano di scorrimento implica cambio di velocità del materiale del truciolo da v a vt in maniera istantanea•
Non si tiene conto dell’incrudimento del materiale che ne aumenta la resistenza alla deformazioneSi definisce “zona di deformazione” di larghezza definita funzione del materiale e dei parametri di taglio (es. vel. di taglio):
taglio):
•
↑ vel di taglio, ↑ c, ↓ zona di deformazione Una delle teorie che adottano tale schematizzazione è quella della plasticità adiabatica.Teoria della plasticità adiabatica
Teoria della plasticità adiabatica si basa su esistenza:
•
Zona di deformazione•
Zona di deformazione•
Zona di scorrimento (materiali policristallini – piano di scorrimento ha un certo spessore)•
Scorrimento avviene in condizioni adiabatiche (si suppone che lo scorrimento avvenga senza scambi di calore)Formazione del truciolo:
•
Formazione avviene per compressione del metallo con deformazione elastica e plastica fino al superamento della tensione tangenziale critica (zona OAD):tensione tangenziale critica (zona OAD):
→ Materiale sottoposto alla pressione dell’utensile subisce un rigonfiamento (c) dove piani atomici si orientano facilmente nella direzione di scorrimento
→ Velocità di deformazione > Velocità restaurazione- ricristallizzazione (↑T) materiale subisce incrudimento
Teoria della plasticità adiabatica
Formazione del truciolo:
•
La formazione della zona di scorrimento è favorita dalla•
La formazione della zona di scorrimento è favorita dalla crescita di temperatura che si ha in seguito delle azioni dell’utensile.•
Una concentrazione locale di tensioni fa apparire l’instabilità localizzata nel tratto OA di scorrimento facili ad alte temperature:→ Concentrazione locale delle tensioni con aumento della T che rende trascurabile l’incrudimento – riduzione della tensione tangenziale critica – slittamento rapido dello strato di scorrimento facile.
dello strato di scorrimento facile.
→ Materiali plastici: susseguirsi di deformazioni rapide con instabilità e continuo formarsi di strati paralleli
unidirezionali di scorrimento facile
→ Regime di fluttuazioni pseudo-periodiche.
Effetti variazione di vt
La velocità di taglio ha una influenza diretta su diversi parametri In particolare su:
In particolare su:
• Forza di taglio:Ft
• Durata dell’utensile: t
• Finitura superficiale della superficie lavorata: Ra
• Temperatura: θ In generale:
• ↑ velocità v ↑ temperatura (maggiore lavoro di deformazione maggiori effeZ dell’a[rito);
• ↑ velocità v ↑ l’usura dell’utensile dovuta ad un maggiore effe[o dello strisciamento→diminuisce t;
• ↑ velocità v ↓ forza di taglio Ft, forza di taglio diminuisce al crescere della temperatura
In fase iniziale In fase iniziale
Effetti variazione di vt
Continuando ad aumentare la velocità v si ha un ulteriore aumento della temperatura
Inoltre inizia ad apparire il fenomeno della formazione di MICROSALDATURE sul petto dell’utensile Inoltre inizia ad apparire il fenomeno della formazione di MICROSALDATURE sul petto dell’utensile
Aumentando v
Microsaldature
Alta T, parte del truciolo resta incollata all’utensile
(microsaldatura).
Il resto del truciolo continua a scorrere sopra la microsaldatura.
Incrudimento parte microsaldata Distacco per effetto della interazione meccanica con il truciolo.
Formazione del tagliente di riporto
Tagliente di riporto (Build Up Edge, BUE):
•
Condizioni di attrito adesivo sul petto dell’utensile: Pezzo•
Condizioni di attrito adesivo sul petto dell’utensile:→ Accumulo di metallo molto incrudito costituito da strati successivi e paralleli successivi e sovrapposti:
a) Tagliente avanza di Δa generando O’’D →
tagliente di riporto si accresce per strati successivi b) Frazione sporgente O’ raggiunge uno sbalzo che di
distacca incastrandosi nella superficie di
lavorazione l’altra parte del tagliente di riporto è asportata dal truciolo
c) Poi il tagliente di riporto ricomincia a crescere.
Utensile Pezzo
c) Poi il tagliente di riporto ricomincia a crescere.
Formazione del tagliente di riporto
Tagliente di riporto (Build Up Edge, BUE):
•
Cause:•
Cause:→ Basse velocità di taglio (basse T)
→ Angolo γ basso
→ Materiali che incrudiscono facilmente
•
Effetti:→ Peggioramento della rugosità superficiale
→ Azione abrasiva sul petto dell’utensile (↑ usura)
→ Aumento dell’angolo γ (↓forze di taglio)
•
Soluzioni:→ Aumento della T all’interfaccia:
→ Aumento della T all’interfaccia:
→ + vel.di taglio
→ + T ambiente
→ + Angoloγ
→ Miglioramento delle condizioni di attrito (lubrificazione)
Frammentato Segmentato:
Forme del truciolo
Frammentato discontinuo:
elementi distaccati, tipico dei materiali duri fragili; non si ha deformazione della zona secondaria
Segmentato:
elementi di truciolo più o meno collegati, tipico dei materiali duri ma tenaci; modesta deformazione della zona secondaria
Fluente continuo:
Mantenuta continuità del materiale, tipico dei
Fluente ondulato:
mantenuta continuità del
materiale, indica che nella zona del materiale, tipico dei
materiali duttili, la deformazione e l’attrito nella zona secondaria portano una notevole produzione di calore
materiale, indica che nella zona di deformazione primaria si è avuta una variazione della direzione di deformazione, vibrazioni, irregolarità, durata inferiore utensile.
Truciolo
Scorrimento primario:
•
Scorrimento plastico del materiale•
Scorrimento plastico del materiale•
Generazione di calore Scorrimento secondario:•
Elevati scorrimenti plastici•
Strato molto sottile•
Forte generazione del calore•
Elevata pressione sull’utensile Scorrimento sul fianco:Scorrimento sul fianco:
•
Aumento usura fianco•
Generazione di caloreAspetti termici fondamentali per utensile e sua durata:
•
Zona scorrimento primaria: si sviluppa calore derivante•
Zona scorrimento primaria: si sviluppa calore derivante dal lavoro di deformazione•
Zona scorrimento secondaria: si sviluppa calore sia per deformazione plastica che per attrito dove siscorrimento del truciolo
•
Fianco: si sviluppa calore per effetto dell’attrito nello strisciamento sulla superficie di lavorazione.Calore sviluppato – calore perso per convez. e irragg. = trasmesso per conduzione a truciolo/utensile/pezzo:
trasmesso per conduzione a truciolo/utensile/pezzo:
•
70% al truciolo•
20% all’utensile•
10% al pezzo→
In realtà da misure sperimentali Tutensile > TtrucioloIn generale massima temperatura si raggiunge sul petto dell’utensile ad una certa distanza dal tagliente:
Fluidi da taglio (olio minerale o emulsioni) per irrorare la zona di taglio.
•
Funzioni:→ Lubrificazione: riduzione attrito contatto fianco- pezzo e truciolo-petto
→ Raffreddamento: asportazione calore per convezione e riduzione Tutensile e Tpezzo.
•
Benefici:→ Riduzione forze e potenze
→ Riduzione forze e potenze
→ Aumento durata utensile
→ Miglioramento della finitura superficiale
→ Riduzione deformazione termica
→ Eliminazione trucioli
Stima della temperatura
Analisi sperimentale
Il tipo di misura sperimentale dipende Il tipo di misura sperimentale dipende da:
• Se utensile può:
→ essere toccato (1° caso)
→ essere visto (2°caso)
→ non essere toccato né visto (3°caso)
1°Caso 1°Caso
Stima della temperatura
2°Caso
3°Caso