Demenze
Demenze Frontotemporali Frontotemporali : : variante frontale
variante frontale
Maria Angela Molinari Maria Angela Molinari
Reggio Emilia 23 maggio 2008 Università di Modena e Reggio Emilia
Dipartimento di Neuroscienze Nuovo Ospedale Civile San Agostino -Estense
Sommario Sommario
zz
Evoluzione nosografica del quadro clinico di demenza Evoluzione nosografica del quadro clinico di demenza fronto
fronto - - temporale temporale
zz
Criteri diagnostici e caratteristiche Criteri diagnostici e caratteristiche clinico clinico - - demografiche demografiche
zz
Caratteristiche cognitive Caratteristiche cognitive
zz
Alterazioni comportamentali Alterazioni comportamentali
zz
Diagnosi differenziali Diagnosi differenziali
z z Malattia di Pick (1892) Malattia di Pick (1892)
z z anni anni ’ ’ 80/ 80/ ’ ’ 90 Pick: 90 Pick:
n n é é un atrofia lobare FT n un atrofia lobare FT n é é le alterazioni le alterazioni istopatologiche
istopatologiche caratteristiche caratteristiche
Evoluzione nosografica del quadro clinico di demenza
Evoluzione nosografica del quadro clinico di demenza frontofronto-temporale-temporale
Evoluzione nosografica del quadro clinico di demenza
Evoluzione nosografica del quadro clinico di demenza frontofronto-temporale-temporale
z z istopatologia tipica della malattia di Pick in istopatologia tipica della malattia di Pick in aree corticali al di fuori della corteccia FT aree corticali al di fuori della corteccia FT
(lobi parietali e corteccia motoria DCB) (lobi parietali e corteccia motoria DCB)
z z denominazioni differenti in relazione al denominazioni differenti in relazione al criterio diagnostico utilizzato:
criterio diagnostico utilizzato:
Degenerazione Frontale Lobare non Degenerazione Frontale Lobare non - -
Alzheimer, DFT, DLFT, Demenza senza Alzheimer, DFT, DLFT, Demenza senza
caratteristiche
caratteristiche istopatologiche istopatologiche distintive distintive
z z consensus consensus conference conference (Lund ( Lund - - Manchester,1994) : Manchester ,1994) : elevata sensibilit
elevata sensibilit à à ed una buona specificit ed una buona specificit à à per per identificare e discriminare la FTD
identificare e discriminare la FTD
z z criteri aggiornati e revisionati (Neary 1998): criteri aggiornati e revisionati (Neary 1998):
introdotto il termine di Degenerazione Lobare introdotto il termine di Degenerazione Lobare
Frontotemporale per caratterizzare un Frontotemporale per caratterizzare un
complesso
complesso sindromico sindromico
z z McKhann McKhann (2001) riprende in ambito clinico il (2001) riprende in ambito clinico il concetto di FTD e sviluppa i seguenti criteri concetto di FTD e sviluppa i seguenti criteri
diagnostici diagnostici
Evoluzione nosografica del quadro clinico di demenza
Evoluzione nosografica del quadro clinico di demenza frontofronto--temporaletemporale
z
presenza di un precoce e progressivo cambiamento della personalità (caratterizzato dalla difficoltà a modulare il comportamento) o del linguaggio (anomie e/o deficit di comprensione del significato delle parole)
z
i deficit precedenti devono causare una significativa
compromissione delle performance sociali e/o professionali rispetto alla precedente condizione
z
esordio graduale ad andamento ingravescente
z
le alterazioni non possono essere ricondotte ad altre malattie del SNC, a patologie sistemiche o indotte dall’assunzione di sostanze
z
i deficit non devono essere presenti in fase di delirium
z
le alterazioni non possono essere imputabili a patologie psichiatriche
Criteri Diagnostici e caratteristiche
Criteri Diagnostici e caratteristiche clinicoclinico-demografiche-demografiche Criteri di McKahnn, 2001
zz PrevalenzaPrevalenza
-- RatnavalliRatnavalli et al. (2002): 15 casi su 100.000 nella popolazione tra i 45 e i et al. (2002): 15 casi su 100.000 nella popolazione tra i 45 e i 65 anni di et
65 anni di etàà
-- Rosso et al. (2003): 1.1 casi su 100.000 in un campione olandeseRosso et al. (2003): 1.1 casi su 100.000 in un campione olandese con con una prevalenza massima di 9.4 per 100.000 in soggetti con et
una prevalenza massima di 9.4 per 100.000 in soggetti con etàà compresa tra i 60 e i 69 anni
compresa tra i 60 e i 69 anni
-- Snowden (2001) riporta che circa il 20% dei casi con demenze Snowden (2001) riporta che circa il 20% dei casi con demenze degenerative ad esordio presenile sviluppano quadri di FTD degenerative ad esordio presenile sviluppano quadri di FTD
-- analisi autoptiche (analisi autoptiche (KerteszKertesz 2005) riportano una frequenza di FTD pari 2005) riportano una frequenza di FTD pari al 3-al 3-10% dei soggetti con demenza10% dei soggetti con demenza
Criteri Diagnostici e caratteristiche
Criteri Diagnostici e caratteristiche clinicoclinico--demografichedemografiche
• •
Caratteristiche demograficheCaratteristiche demografiche (Neary(Neary, 2005; , 2005; RatnavalliRatnavalli2002, Rosso 2003)2002, Rosso 2003)- -
non differenze tra maschi e femmine;non differenze tra maschi e femmine;- -
etetààdi esordio tipicamente tra i 45 e i 65 anni (m=50aa)di esordio tipicamente tra i 45 e i 65 anni (m=50aa)- -
l’l’etetààdi esordio non differisce tra casi familiari e casi sporadici (di esordio non differisce tra casi familiari e casi sporadici (a a differenza di AD e PD)differenza di AD e PD)
- -
durata della malattia dalldurata della malattia dall’esordio fino al decesso di 6’esordio fino al decesso di 6--8 anni con un 8 anni con un rangerange che varia dai 2 ai 20 anni; che varia dai 2 ai 20 anni;
- -
le forme che si accompagnano a segni neurologici sono anche quelle forme che si accompagnano a segni neurologici sono anche quelle le caratterizzate da una picaratterizzate da una piùùrapida evoluzione (FTD-rapida evoluzione (FTD-MND mediana 3 anni; MND mediana 3 anni;
Hodges
Hodges etet al 2003; Grasbechal 2003; Grasbech 2003)2003)
Criteri Diagnostici e caratteristiche
Criteri Diagnostici e caratteristiche clinicoclinico--demografichedemografiche
zz Fattori di rischioFattori di rischio
zz familiaritàfamiliarità a FTDa FTD
zz storia di trauma cranicostoria di trauma cranico
zz alterazioni delle funzionalitàalterazioni delle funzionalità tiroidea potrebbero aumentare il rischio di tiroidea potrebbero aumentare il rischio di FTD di 2.5 (campione esiguo; Rosso
FTD di 2.5 (campione esiguo; Rosso etet al 2003)al 2003)
Criteri Diagnostici e caratteristiche
Criteri Diagnostici e caratteristiche clinicoclinico--demografichedemografiche
z z Aspetti istopatologici Aspetti istopatologici
il 50% dei pazienti con diagnosi di il 50% dei pazienti con diagnosi di
FTLD ha familiarit
FTLD ha familiarit à à per malattie dello per malattie dello stesso spettro sindromico; ciò
stesso spettro sindromico; ciò
suggerisce una forte componente suggerisce una forte componente
genetica nella patogenesi genetica nella patogenesi
(Rademakers, 2007) (Rademakers, 2007)
Criteri Diagnostici e caratteristiche
Criteri Diagnostici e caratteristiche clinicoclinico--demografichedemografiche
I I mmunoistochimica mmunoistochimica ( ( Morris Morris , 2001), due diversi , 2001), due diversi sottotipi della FTLD:
sottotipi della FTLD:
zz
Degenerazione lobare Degenerazione lobare fronto fronto temporale positiva al temporale positiva al riscontro della
riscontro della proteina tau proteina tau ( ( tau tau positiva- positiva - FTLD) FTLD )
zz
Degenerazione lobare Degenerazione lobare fronto fronto temporale con inclusione temporale con inclusione negativa alla tau e positiva all
negativa alla tau e positiva all ’ubiquitina ’ ubiquitina (FTLD- (FTLD -U) U) nella quale sono attualmente inclusi anche i sottotipi, nella quale sono attualmente inclusi anche i sottotipi,
precedentemente classificati come classe distinta, di precedentemente classificati come classe distinta, di
demenza senza caratteristiche
demenza senza caratteristiche istopatologiche istopatologiche distintive distintive
Criteri Diagnostici e caratteristiche
Criteri Diagnostici e caratteristiche clinicoclinico-demografiche-demografiche
zz Aspetti geneticiAspetti genetici
zz Attualmente sono noti 4 geni associati alla FTLD:Attualmente sono noti 4 geni associati alla FTLD:
Mutazioni cromosoma 17:
Mutazioni cromosoma 17:
zz gene MAPT, ed ègene MAPT, ed è associata alla forma tauassociata alla forma tau-FTLD a trasmissione -FTLD a trasmissione autosomica dominante, caratterizzata clinicamente dall
autosomica dominante, caratterizzata clinicamente dall’’associazione associazione di demenza, parkinsonismo e amiotrofiadi demenza, parkinsonismo e amiotrofia (Wilhelmsen, 1998)(Wilhelmsen, 1998)
z
z gene PGRN (Baker, 2006, Crutsgene PGRN (Baker, 2006, Cruts, 2006) non , 2006) non responsivaresponsiva alla tau ma alla tau ma all’all’ubiquitinaubiquitina (FTLD-(FTLD-U). Nel 70% di questi pazienti la mutazione si U). Nel 70% di questi pazienti la mutazione si presenta con
presenta con sintomi caratteristici della demenza sintomi caratteristici della demenza frontofronto temporale; temporale; nel 10
nel 10--20% dei casi la demenza si manifesta con 20% dei casi la demenza si manifesta con afasia progressiva afasia progressiva non fluente
non fluente
Criteri Diagnostici e caratteristiche
Criteri Diagnostici e caratteristiche clinicoclinico--demografichedemografiche
Mutazione cromosoma 9 Mutazione cromosoma 9
zz gene VCP, associato alla forma FTLD-gene VCP, associato alla forma FTLD-U; associato alla forma clinica U; associato alla forma clinica autosomica
autosomica dominante che vede la codominante che vede la co-presenza di FTD, malattia di -presenza di FTD, malattia di Paget
Paget e miopatia a corpi inclusie miopatia a corpi inclusi
Mutazioni cromosoma 3 Mutazioni cromosoma 3
zz gene CHMP2B identificato in una famiglia danese con DFT e in gene CHMP2B identificato in una famiglia danese con DFT e in singoli casi sporadici tra cui uno con FTD
singoli casi sporadici tra cui uno con FTD--MND; il ruolo di questo MND; il ruolo di questo genere nella patogenesi della FTLD
genere nella patogenesi della FTLD èè tuttavia secondario (Momenituttavia secondario (Momeni 2006)
2006)
Criteri Diagnostici e caratteristiche
Criteri Diagnostici e caratteristiche clinicoclinico--demografichedemografiche
zz Caratteristiche cliniche generaliCaratteristiche cliniche generali
z
z Alterazioni del comportamento:Alterazioni del comportamento:
z Perdita delle appropriate emozioni sociali di base (paura, felicità etc.) con manifestazioni di disinibizione, iperattività afinalistica, apatia, “effetto ottundimento”
z Mendez et al (2006) introduce il concetto di “agnosia morale” per declinare l’incapacità di differenziare ciò che è giusto da ciò che è moralmente sbagliato
z Presenza di comportamenti di utilizzazione e di imitazione Criteri Diagnostici e caratteristiche
Criteri Diagnostici e caratteristiche clinicoclinico--demografichedemografiche
z z Caratteristiche cliniche generali Caratteristiche cliniche generali
zz Alterazioni delle funzioni cognitive:Alterazioni delle funzioni cognitive:
z difficoltà nei compiti di pianificazione, soluzione di problemi, astrazione e flessibilità mentale (Hodges, 1999; Kramer, 2003);
z deficit delle funzioni esecutive sono più frequenti quando l’atrofia a carico dei lobi frontali è diffusa o coinvolge in particolar modo la corteccia dorso-laterale
z pazienti con interessamento selettivo della porzione orbitale
frontale possono avere prestazioni nella norma in compiti esecutivi pur in presenza di gravi disturbi comportamentali (Gregory 1999)
Criteri Diagnostici e caratteristiche
Criteri Diagnostici e caratteristiche clinicoclinico--demografichedemografiche
zz Caratteristiche cliniche generaliCaratteristiche cliniche generali
zz Funzioni cognitive:Funzioni cognitive:
zz sono preservate le abilitàsono preservate le abilità visuo-visuo-costruttivecostruttive e le funzioni e le funzioni mnestichemnestiche (Hodges(Hodges 1999, Thompson 2005). Queste ultime possono essere 1999, Thompson 2005). Queste ultime possono essere compromesse ma in modo qualitativamente diverso rispetto ai compromesse ma in modo qualitativamente diverso rispetto ai quadri di AD:
quadri di AD:
beneficio da suggerimenti (Pasquierbeneficio da suggerimenti (Pasquier 2001)2001)
beneficio dal materiale presentato in modo organizzato in fase di studiobeneficio dal materiale presentato in modo organizzato in fase di studio
possono riferire informazioni realmente presentate in un contesto di possono riferire informazioni realmente presentate in un contesto di confabulazione florida
confabulazione florida
Criteri Diagnostici e caratteristiche
Criteri Diagnostici e caratteristiche clinicoclinico--demografichedemografiche
zz
Aspetti neurologici Aspetti
¾ solitamente assenti nelle prime fasi di malattia, alcuni pazienti possono presentare riflessi di liberazione (grasping, glabella, palmo mentoniero)
¾ nelle fasi più avanzate, con la progressione della malattia, possono essere presenti segni extrapiramidali, in particolare acinesia e rigidità (Neary, 2005)
¾ un numero esiguo di pazienti sviluppa importanti segni neurologici compatibili con la malattia del motoneurone (Snowden, 2002)
Criteri Diagnostici e caratteristiche
Criteri Diagnostici e caratteristiche clinicoclinico--demografichedemografiche
z z Manifestazioni cliniche DFT: Manifestazioni cliniche DFT:
¾¾
Variante frontale ( Variante frontale ( fv fv - - FTD FTD ) )
¾¾
Afasia progressiva ingravescente Afasia progressiva ingravescente (NFPA) (NFPA)
¾¾
Demenza semantica (SD) Demenza semantica (SD)
Criteri Diagnostici e caratteristiche
Criteri Diagnostici e caratteristiche clinicoclinico-demografiche-demografiche
Afasia progressiva non fluente
z
Le caratteristiche principali per la diagnosi sono:
¾ esordio subdolo e ingravescente
¾ eloquio spontaneo non fluente con almeno una delle seguenti caratteristiche: agrammatismo, anomie e parafasie fonemiche
Sono aspetti che supportano la diagnosi:
z
linguaggio
¾ balbettio e aprassia orale (incapacità di compiere un movimento a richiesta e conservata capacità di esecuzione in via automatica con i muscoli dell’apparato faringo-bucco-facciale es. tirare fuori la lingua)
¾ ripetizione compromessa
¾ alessia e disgrafia
¾ significato delle parole mantenuto nelle fasi iniziali
¾ mutacismo
z
comportamento
¾ mantenimento in fase iniziale delle abilità sociali
¾ modificazioni in fase avanzata simili a quelle delle FTD
z
aspetti clinici
¾ acinesia, rigidità, tremore presenza di riflessi primitivi in fase avanzata
¾ assenza di alterazioni visuo-spaziali e di grave amnesia
¾ EEG normale o rallentamento asimmetrico
z
esami strumentali
¾ asimmetria strutturale o funzionale che interessa l’emisfero dominante (sn) nelle porzioni fronto-temporali
Afasia progressiva non fluente
Demenza semantica Demenza semantica
z
Le caratteristiche diagnostiche principali sono:
¾ esordio subdolo e ingravescente
¾ alterazioni del linguaggio (perdita del significato delle parole che si esprime con deficit di denominazione e comprensione, eloquio
spontaneo vuoto, parafasie semantiche-sostituzione con categorie sovraordinate cane/animale; o co-ordinate cane/gatto)
¾ prosopagnosia anche per volti familiari, agnosia associativa
¾ buone capacità percettive e prassico-costruttive
¾ buona ripetizione di parole, lettura e scrittura sotto dettato di parole regolari
Le caratteristiche che supportano la diagnosi sono:
¾ linguaggio impellente, uso di parole idiosincratiche (contenitore → per definire piccoli oggetti; australia → per definire un luogo lontano) mentre tendono ad assenti le parafasie fonemiche
¾ dislessia e disgrafia superficiali
¾ abilità di calcolo preservate
¾ comportamento perdita delle emozioni sociali (empatia e simpatia), parsimonia, scarse preoccupazioni per il futuro
¾ aspetti clinici assenza dei riflessi primari, acinesia, rigidità e tremore
¾ esami clinici: EEG normale e brain imaging strutturale con alterazioni a livello della porzione più anteriore dei giri T inferiore e medio
bilateralmente
Demenza semantica
Variante frontale Variante frontale
z Le caratteristiche diagnostiche principali sono:
¾
esordio insidioso e progressione graduale
¾
declino precoce delle condotte sociali/interpersonali
¾
precoce ottundimento emotivo
¾
precoce perdita di insight
¾
disinibizione, fatuità, comportamento sociale inappropriato
¾
apatia, inerzia, rigidità mentale, perseverazione
z
Le caratteristiche diagnostiche secondarie che supportano la diagnosi sono:
¾
A) alterazioni comportamentali (declino igiene personale,
rigidità e scarsa flessibilità mentale, distraibilità e impersistenza, iperoralità e cambiamenti alimentari, comportamento
perseverante e stereotipato, comportamento di utilizzazione)
¾
B) alterazioni della produzione del linguaggio (aspontaneità e economia della parola, stereotipie, eloquio impellente, ecolalia, perseverazioni verbali e mutismo)
¾
C) aspetti clinici (riflessi primari, incontinenza, acinesia, rigidità, tremore, ipotensione-labilità pressoria)
¾
D) analisi consigliate: neuropsicologica, EEG ed esami strumentali
Variante frontale
Variante frontaleDivisione funzionale del lobo frontale
Divisione funzionale del lobo frontalezz
Il lobo frontale viene comunemente distinto in tre porzioni: Il lobo frontale viene comunemente distinto in tre porzioni:
ORBITO
ORBITO--FRONTALEFRONTALE porzione laterale, connessa con il circuito
prefrontale dorsolaterale, riceve afferenze dall’
insula relative a varie modalità sensoriali ed è
pertanto deputato alla manipolazione/ integrazione di informazioni provenienti dall’ambiente
porzione mesiale, è connessa con la corteccia cingolata anteriore e con strutture sottocorticali (amigdala) e mesencefaliche connesse con la gratificazione, il piacere ed il comportamento emotivo
Le alterazioni tipiche da compromissione delle porzioni orbitali
Le alterazioni tipiche da compromissione delle porzioni orbitali del lobo frontale del lobo frontale comprendono la
comprendono la disinibizionedisinibizione, , uno scarso controllo degli impulsi,uno scarso controllo degli impulsi, comportamentocomportamento antisociale
antisociale e/o stereotipatoe/o stereotipato (Hodges(Hodges, 2001; Boxer, 2005), 2001; Boxer, 2005)
MESIALE
MESIALE origina da questa porzione del lobo frontale il circuito del cingolo origina da questa porzione del lobo frontale il circuito del cingolo anteriore che
anteriore che èè suddiviso in una porzione rostrale, dorsale e caudale suddiviso in una porzione rostrale, dorsale e caudale ciascuna delle quali
ciascuna delle quali èè coinvolta in funzioni diverse, rispettivamente: coinvolta in funzioni diverse, rispettivamente:
emozionali, cognitive e motorie emozionali, cognitive e motorie
La manifestazione comportamentale tipica è la presenza di apatia e alterazioni del comportamento alimentare, soprattutto iperoralità e preferenza per cibi dolci.
Possono essere presenti inoltre ottundimento emotivo, economia verbale, ecolalia, perseverazione e in alcuni casi anche mutismo (Hodges, 2001)
Divisione
Divisione funzionalefunzionale del lobo frontaledel lobo frontale
DORSO
DORSO-LATERALE-LATERALE interconnette porzioni della corteccia frontale ed
connessa con le aree parietali. E’ implicata in molteplici processi cognitivi (attenzione, memoria, linguaggio, abilità visuospaziali e funzioni esecutive)
Divisione funzionale del lobo frontale Divisione funzionale del lobo frontale
Una compromissione di questa porzione del LF determina un deficit di working memory, dell’attenzione, dell’astrazione, di cambiamento del set mentale e perseverazione (Hodges, 2001; Snowden, 2001; Boxer, 2005)
zz
Sono state proposte ulteriori correlazioni (Mc Murtray Sono state proposte ulteriori correlazioni (Mc Murtray, 2006) tra , 2006) tra strutture corticali coinvolte e manifestazioni comportamentali:
strutture corticali coinvolte e manifestazioni comportamentali:
zz IpoattivitIpoattivitààed apatia > coinvolgimento del lobo frontaleed apatia > coinvolgimento del lobo frontale
zz IpomaniacalitàIpomaniacalità > coinvolgimento del lobo temporale> coinvolgimento del lobo temporale
zz perdita dell’perdita dell’insightinsight associata ad un ipoperfusione destraassociata ad un ipoperfusione destra
zz decremento dell’decremento dell’igiene personale associata ad ipoperfusione sinistraigiene personale associata ad ipoperfusione sinistra
Divisione funzionale del lobo frontale Divisione funzionale del lobo frontale
zz
Recenti studi di neuroimaging Recenti studi di neuroimaging (VBM: (VBM: Rosen Rosen , 2005) sembrano , 2005) sembrano confermare la presenza di:
confermare la presenza di:
zz una correlazione positiva tra apatiauna correlazione positiva tra apatia e perdita di tessuto neuronale e perdita di tessuto neuronale nel giro frontale superiore
nel giro frontale superiore ventroventro--medialemediale dsds
zz perdita di tessuto nella porzione subgenualeperdita di tessuto nella porzione subgenuale ds del giro del cingolo ds del giro del cingolo nella corteccia prefrontale
nella corteccia prefrontale ventroventro--medialemediale associata a disinibizioneassociata a disinibizione Disturbi del comportamento Disturbi del comportamento
Disturbi del comportamento Disturbi del comportamento
zz
Come possiamo conoscere e misurare i disturbi del comportamento? Come possiamo conoscere e misurare i disturbi del comportamento?
3 scale:
3 scale:
- - NPI ( NPI ( Cummings Cummings , 1994) , 1994) - - FBI ( FBI ( Kertesz Kertesz , 1997) , 1997)
- - FrSBe FrSBe (Grace et (Grace et Malloy, 1992) Malloy , 1992)
z
z NPI valuta 12 diversi domini:
NPI valuta 12 diversi domini:
1.1. DeliriDeliri
2.2. AllucinazioniAllucinazioni
3.3. Agitazione/aggressivitàAgitazione/aggressività
4.4. Depressione/disforiaDepressione/disforia
5.5. AnsiaAnsia
6.6. Esaltazione/euforiaEsaltazione/euforia
7.7. Apatia/indifferenzaApatia/indifferenza
8.8. DisinibizioneDisinibizione
9.9. IrritabilitàIrritabilità/labilit/labilitàà emotivaemotiva
10.10. Comportamento motorio aberranteComportamento motorio aberrante
11.11. SonnoSonno
12.12. Disturbi dell’Disturbi dell’appetito e delle abitudini alimentariappetito e delle abitudini alimentari
Disturbi del comportamento Disturbi del comportamento
zz
Vantaggi della scala: Vantaggi della scala:
zz permette di conoscere quali disturbi sono presenti, la loro frequenza e la permette di conoscere quali disturbi sono presenti, la loro frequenza e la loro gravit
loro gravitàà;;
zz fornisce informazioni sul distressfornisce informazioni sul distress del caregiverdel caregiver e indirettamente anche e indirettamente anche sulla ricaduta familiare e sociale della malattia
sulla ricaduta familiare e sociale della malattia
zz
Svantaggi: Svantaggi:
zz èèuna scala una scala semistrutturatasemistrutturatache viene somministrata dallche viene somministrata dall’esaminatore;’esaminatore;
zz le informazioni vengono ottenute da un intervista con il caregiverle informazioni vengono ottenute da un intervista con il caregiver; in ; in questo modo non sappiamo come il paziente percepisce i propri di
questo modo non sappiamo come il paziente percepisce i propri disturbi sturbi del comportamento.
del comportamento.
Disturbi del comportamento Disturbi del comportamento
zz FBI (Fronto
FBI (
Fronto BehavioralBehavioral
InventoryInventory
--
Kertesz, 1997Kertesz, 1997))¾
¾ valuta 24 domini tra i quali: apatia, perdita di iniziativa, negligenza valuta 24 domini tra i quali: apatia, perdita di iniziativa, negligenza nella cura della persona, disattenzione, incapacit
nella cura della persona, disattenzione, incapacitààdi introspezione, di introspezione, irritabilit
irritabilitàà, , impersistenzaimpersistenza, , iperoralitiperoralitàà, , ipersessualitipersessualitàà, aprassia, mano , aprassia, mano aliena,
aliena, logopenialogopenia
zz
Vantaggi e svantaggi: Vantaggi e svantaggi:
zz facile e breve da somministrare rispetto all’facile e breve da somministrare rispetto all’NPI; NPI;
zz non tutti i domini che si propone di valutare sono espressione esclusiva non tutti i domini che si propone di valutare sono espressione esclusiva di danno frontale ed esulano dall
di danno frontale ed esulano dall’’esame del comportamentoesame del comportamento
z
z anche in questo caso, non abbiamo alcuna informazione sulla anche in questo caso, non abbiamo alcuna informazione sulla percezione che il paziente ha di s
percezione che il paziente ha di séé
Disturbi del comportamento Disturbi del comportamento
zz FrSBe
FrSBe
(Frontal(
Frontal SystemSystem
BehaviorBehavior
Scale)Scale)
z
z valuta mediante 46 item la presenza di disturbi del comportamento valuta mediante 46 item la presenza di disturbi del comportamento
z
z al soggetto al soggetto èèrichiesto di giudicare su una scala richiesto di giudicare su una scala LikertLikert(da 1 a 5) quanto (da 1 a 5) quanto spesso presenta un determinato comportamento
spesso presenta un determinato comportamento
3 3 --ripeto certe azioni o mi fisso su certe ideeripeto certe azioni o mi fisso su certe idee
1 2 3
1 2 3 4 5 4 5
Quasi mai Raramente Qualche volta Frequentemente Quasi sempre
Disturbi del comportamento Disturbi del comportamento
zz
Vantaggi e svantaggi Vantaggi e svantaggi
¾
¾ può essere autosomministratapuò essere autosomministrata
¾
¾ viene sottoposta sia al paziente che al caregiverviene sottoposta sia al paziente che al caregiver
¾
¾ fornisce informazioni relative alla percezione che il paziente ed il fornisce informazioni relative alla percezione che il paziente ed il caregiver
caregiver hanno del disturbo comportamentale sia prima che dopo la hanno del disturbo comportamentale sia prima che dopo la malattia
malattia
¾¾ ha una forte validitàha una forte validità di costrutto poichdi costrutto poichééfa riferimento ai modelli fa riferimento ai modelli precedentemente descritti relativi ai circuiti
precedentemente descritti relativi ai circuiti frontalifrontali--sottocorticalisottocorticali
¾¾ non ènon è ancora tradotta in italianoancora tradotta in italiano
Disturbi del comportamento Disturbi del comportamento
Teory
Teory of Mind: of Mind:
categoria dominio
categoria dominio - - specifica e non solo il risultato specifica e non solo il risultato di generali abilit
di generali abilit à à di ragionamento sociale: di ragionamento sociale:
ha uno sviluppo
ha uno sviluppo stadiale stadiale di complessità di complessit à crescente
crescente
sono descritte dissociazioni con altre funzioni sono descritte dissociazioni con altre funzioni
cognitive (es.
cognitive (es. Sdr Sdr di Asperger; di Asperger; Baron Baron - - Cohen Cohen et et al 1995; 1999)
al 1995; 1999)
Disturbi del comportamento Disturbi del comportamento
ToMToM
network neurale che comprende la corteccia frontale (OFC) ed il
network neurale che comprende la corteccia frontale (OFC) ed il sistema sistema limbico
limbico ((BaronBaron--CohenCohen etet al. 1994; Stone 2000; Fine al. 1994; Stone 2000; Fine etet al. 2001); al. 2001);
compiti di
compiti di ToMToM discriminano tra AD e vfDFTdiscriminano tra AD e vfDFT (Gregory et(Gregory et al. 2002)al. 2002) false idee di I e II ordine
false idee di I e II ordine fauxfaux paspas (memoria e ToM(memoria e ToM)) reading
reading in mind testin mind test vfDFT
vfDFT falliscono in tutti i compiti; in relazione all’falliscono in tutti i compiti; in relazione all’atrofia frontale VMatrofia frontale VM AD solo in quelli di II ordine (richiede una > WM) e nei compiti
AD solo in quelli di II ordine (richiede una > WM) e nei compiti di di fauxfaux paspas con componente
con componente mnesticamnestica
Disturbi del comportamento Disturbi del comportamento
Disturbi cognitivi
Disturbi cognitivizz
Abilit Abilit à à compromesse: compromesse:
linguaggiolinguaggio
attenzioneattenzione
astrazione, abilitastrazione, abilitààlogichelogiche
funzioni esecutive funzioni esecutive
preservate:
preservate:
memoriamemoria
abilitabilitààvisuovisuo--spazialispaziali
Disturbi cognitivi
Disturbi cognitiviz
Perry e Hodges (2002) differenziare la variante F e T della FTD dall’AD. Sono state analizzate:
memoria episodica memoria semantica funzioni esecutive
funzioni visuo-percettive memoria a BT uditiva
Disturbi cognitivi
Disturbi cognitiviAD :
memoria episodica (sofferenza T mesiale)
attentive ed esecutive (Stroop particolarmente sensibile in funzione delle risorse cognitive che richiede) a fronte di un risparmio delle abilità visuo-spaziali
vtDFT:
semantiche e memoria episodica bene esecutive ed attentive
vfDFT:
attentive, esecutive ed in misura minore in quelle di
memoria episodica
Wisconsin Card Sorting Test Wisconsin Card Sorting Test
E.A.
E.A. BergBerg (1948); D.A.
(1948);
D.A. GrandGrand
& Berger (1948)& Berger (1948)
Versioni:
Versioni:
1. 1. E.A. E.A. Berg Berg (1948) 60 carte; (1948) 60 carte;
2. 2. B. B. Milner Milner (1963) 128 carte; (1963) 128 carte;
3. 3. H. E. Nelson (1976) 64 carte; H. E. Nelson (1976) 64 carte;
4. 4. Adattamento Italiano: Adattamento Italiano:
• • Hardoy Hardoy et et al. (2000) al. (2000) O.S. O.S. Firenze Firenze
Il Il compito compito richiede richiede al al paziente paziente di identificare di identificare categorie categorie ( ( astrazione astrazione , , categorizzazione categorizzazione ) )
L L ’ ’ ipotesi ipotesi formulata formulata deve deve essere essere verificata verificata in base al in base al feedback
feedback dell dell ’ ’ esaminatore esaminatore ( ( controllo controllo di di ipotesi ipotesi , , risoluzione
risoluzione di di problemi problemi ) )
Il Il paziente paziente deve deve passare passare ad ad altri altri criteri criteri abbandonando abbandonando la la strategia
strategia consolidata consolidata (shifting, flessibilit (shifting, flessibilità à) )
Non Non specifico specifico ne ne sensibile sensibile per lesioni per lesioni DLP: DLP: lesioni lesioni bilaterali
bilaterali DL DL possono possono non alterare non alterare WCST WCST (Goldstein ’ (Goldstein ’93, 93, Anderson
Anderson ’ ’91, 91, Grafman Grafman ‘90) ‘ 90)
pazienti frontali
pazienti frontali: prestazioni patologiche DL>VM : prestazioni patologiche DL>VM studi funzionali
studi funzionali: c : coinvolgimento oinvolgimento > DL nel > DL nel contesto contesto di una di una attivazione
attivazione di diverse di diverse aree aree cerebrali cerebrali ( ( compresa compresa VM) VM)
la perseverazione si ritrova anche in pazienti con lesioni la perseverazione si ritrova anche in pazienti con lesioni
temporali anteriori (
temporali anteriori ( Milner Milner 1963,1964; 1963,1964; Grafman Grafman et et al. 1990; al. 1990;
Stuss
Stuss et al. 2000) et al. 2000)
Anderson
Anderson et et al. (1991); al. (1991); Alvarez & Emory Alvarez & Emory (2006) (2006)
assenza di una stretta correlazione fra le funzioni esaminate da
assenza di una stretta correlazione fra le funzioni esaminate dal WCST el WCST e la sede lesionale
la sede lesionale
zz
le aree prefrontali occupano un ruolo unico nell le aree prefrontali occupano un ruolo unico nell ’economia ’ economia cerebrale
cerebrale
zz
una loro lesione determina una incapacit una loro lesione determina una incapacit à à di organizzare le di organizzare le esperienze secondo una sequenza temporale, un deficit di esperienze secondo una sequenza temporale, un deficit di
apprendimento, di utilizzo di strategie e di astrazione apprendimento, di utilizzo di strategie e di astrazione
ma soprattutto ma soprattutto
z
z
i pazienti frontali sono incapaci di formulare dei giudizi quando la i pazienti frontali sono incapaci di formulare dei giudizi quand o la situazione
situazione è è nuova/complessa pertanto tendono ad utilizzare nuova/complessa pertanto tendono ad utilizzare comportamenti abituali e stereotipati suggeriti dal contesto ma comportamenti abituali e stereotipati suggeriti dal contesto ma
inadeguati allo scopo del momento inadeguati allo scopo del momento
Stime
Stime Cognitive Cognitive
( ( Shallice Shallice & Evans, 1978) & Evans, 1978)
il compito richiede al paziente di accedere a dati esperienziali
il compito richiede al paziente di accedere a dati esperienziali e a e a conoscenze semantiche
conoscenze semantiche
formulare delle ipotesi e controllarne la plausibilit formulare delle ipotesi e controllarne la plausibilit à à
emissione della risposta o riformulazione del giudizio in caso d
emissione della risposta o riformulazione del giudizio in caso d i non i non verosimiglianza
verosimiglianza
stime cognitive
stime cognitive99
Shallice Shallice & Evans (1978) & Evans (1978)
15 giudizi 15 giudizi di stima di stima di grandezza di grandezza, , quantit quantità à, , lunghezza lunghezza 96 pazienti 96 pazienti con lesioni con lesioni focali focali
sia sia i F ds i F ds che che sn sn hanno hanno prestazioni prestazioni peggiori peggiori dei dei NC e di altri NC e di altri cerebrolesi
cerebrolesi critiche
critiche al test (culturali al test ( culturali , no criteri , no criteri, no , no relazione relazione tra tra un particolare un particolare tipo tipo di stime di stime e sede e sede della della lesione) lesione )
99
Nichelli Nichelli et al. (2002) et al. (2002) ipotesi
ipotesi MKU MKU
20 20 giudizi giudizi di di stima stima di tempo (attenzione di tempo ( attenzione e e memoria) e peso memoria ) e peso (informazioni ( informazioni stato- stato -chinestesiche chinestesiche). ).
esperienza
esperienza attiva/passiva attiva/passiva (diversa ( diversa rappresentazione rappresentazione mentale?) mentale ?) 121 NC
121 NC test non
test non sensibile sensibile all’ all ’et et à à (intelligenza ( intelligenza cristallizzata cristallizzata risparmiata risparmiata nell’ nell ’anziano anziano) ) alla alla scolarit scolarit à à o al genere o al genere
stime cognitive
stime cognitive99
Della Sala Della Sala et al. (2003) et al. (2003)
21 giudizi 21 giudizi di stima di stima di tempo, di tempo, grandezza grandezza e peso e peso 175 NC
175 NC errori
errori assoluti assoluti = = accuratezza accuratezza della della stima: stima : effetto effetto di di genere genere ( ( donne donne peggio peggio degli degli uomini uomini ) ma non di ) ma non di et et à à e e scolarit scolarit à à
errori
errori bizzarri bizzarri : : effetto effetto di di genere genere ( ( donne donne peggio peggio degli degli uomini
uomini ), di ), di scolarit scolarit à à ( ( alta alta +) ma non di +) ma non di et et à à
le le donne donne avrebbero avrebbero sempre sempre prestazioni prestazioni peggiori peggiori per per una una loro loro più pi ù carente carente conoscenza conoscenza generale generale
99
Bullard Bullard et et al. (2004) al. (2004) Biber Biber Cognitive Cognitive Estimation Estimation Test Test
20 20 giudizi giudizi di di stima stima di tempo/ di tempo/ durata, quantità durata, quantit à, peso e , peso e distanza
distanza
25 NC e 52 dementi (AD e PD) 25 NC e 52 dementi (AD e PD)
entrambi i gruppi di pazienti hanno prestazioni peggiori entrambi i gruppi di pazienti hanno prestazioni peggiori rispetto ai NC
rispetto ai NC
stime cognitive
stime cognitiveAD AD falliscono nei giudizi in conseguenza della falliscono nei giudizi in conseguenza della compromissione di altre funzioni cognitive (WM, compromissione di altre funzioni cognitive (WM, s. semantico, funzioni esecutive
s. semantico, funzioni esecutive
LevinoffLevinoff etet al. 2006al. 2006) )
F F cadono in relazione alla loro difficolt cadono in relazione alla loro difficolt à à a tenere a tenere conto di pi
conto di pi ù ù elementi, alla loro elementi, alla loro precipitosit precipitosit à à (non (non controllano la plausibilit
controllano la plausibilit à à della riposta) o alla della riposta) o alla tendenza alla perseverazione
tendenza alla perseverazione
stime cognitive
stime cognitiveIowa Gambling Task Iowa Gambling Task
( ( Bechara Bechara et al. 1994) et al. 1994)
al paziente viene richiesto di scegliere una carta dai 4 al paziente viene richiesto di scegliere una carta dai 4 mazzi presentati;
mazzi presentati;
ciascuna carta può far vincere o perdere denaro ciascuna carta può far vincere o perdere denaro
il paziente ha sempre il feed
il paziente ha sempre il feed - - back della sua performance back della sua performance lo scopo
lo scopo è è di vincere quanto pi di vincere quanto pi ù ù possibile possibile
“ “ Somatic Somatic marker marker hypothesis hypothesis ” ” (SMH): i (SMH): i pazienti con lesioni della corteccia pazienti con lesioni della corteccia
prefrontale perseverano nella scelta delle prefrontale perseverano nella scelta delle carte svantaggiose e non hanno reazioni carte svantaggiose e non hanno reazioni
galvaniche cutanee. Il fallimento
galvaniche cutanee. Il fallimento è è dovuto dovuto all all ’ ’ insensibilit insensibilit à à alle conseguenze future alle conseguenze future
(assenza dei marcatori)
(assenza dei marcatori)
¾ ¾ pazienti con lesioni della corteccia pazienti con lesioni della corteccia ventromediale
ventromediale perseverano nella scelta perseverano nella scelta delle delle carte svantaggiose
carte svantaggiose
¾ ¾ nei pazienti VMF ma non nei DLF la nei pazienti VMF ma non nei DLF la compromissione
compromissione è è secondaria ad una secondaria ad una alterazione dei processi di apprendimento
alterazione dei processi di apprendimento
¾ ¾ la conduttanza cutanea dopo che hanno la conduttanza cutanea dopo che hanno ricevuto un rinforzo positivo o negativo
ricevuto un rinforzo positivo o negativo non non
è è diversa dai NC diversa dai NC
I pazienti NON modificano le loro risposte
lesioni VM determinano una scarsa sensibilità alle conseguenze future delle loro azioni
le scelte sono guidate principalmente da una
prospettiva immediata
Torri
Torri di Hanoi di Hanoi
( ( Shallice Shallice , 1982) , 1982)
Il paziente deve osservare 3 regole (minor
Il paziente deve osservare 3 regole (minor n° n ° di mosse possibili, 1 di mosse possibili, 1 anello alla volta, mai uno grande su uno piccolo)
anello alla volta, mai uno grande su uno piccolo) Il paziente deve
Il paziente deve “ “ figurasi figurasi ” ” le mosse secondo le regole date le mosse secondo le regole date
(pianificazione)(pianificazione)
Studi su
Studi su pz pz correlano con lesioni frontali correlano con lesioni frontali sn sn
(Shallice(Shallice, , GlosserGlosser, , Petrides)Petrides)Studi funzionali correlano con corteccia DLP
Studi funzionali correlano con corteccia DLP
(es(es DagherDagher1999)1999)Forse misura pi
Forse misura pi ù ù “ “ intuito visivo intuito visivo ” ” pi pi ù ù che la capacit che la capacit à à di pianificazione di pianificazione di compiti complessi
di compiti complessi
(Goel(Goel e Grafmane Grafman 1995)1995)Pazienti con lesioni frontali hanno prestazioni scadenti ma:
Pazienti con lesioni frontali hanno prestazioni scadenti ma:
utilizzano le stesse strategie dei controlli utilizzano le stesse strategie dei controlli hanno difficolt
hanno difficoltàà ad individuare sotto-ad individuare sotto-obbiettivi per giungere obbiettivi per giungere alla configurazione finale
alla configurazione finale
20 pazienti (8 F ds, 6 F
20 pazienti (8 F ds, 6 F sn sn, 6 bilaterali) e 20 NC , 6 bilaterali) e 20 NC 9 prove con tre gradi di difficolt
9 prove con tre gradi di difficoltà à
F
F hanno prestazioni scadenti rispetto ai NC hanno prestazioni scadenti rispetto ai NC
utilizzano le stesse strategie dei controlli che possono essere utilizzano le stesse strategie dei controlli che possono essere di di diverso tipo
diverso tipo (percettive, basate sull’ (percettive, basate sull ’esito finale, spostamento di una esito finale, spostamento di una intera configurazione)
intera configurazione)
le differenze maggiori tra F e NC riguardano la capacit
le differenze maggiori tra F e NC riguardano la capacit à à di mantenere di mantenere in MBT informazioni ed eseguire mosse
in MBT informazioni ed eseguire mosse “ “controintuitive controintuitive” ” rispetto a rispetto a quelle necessarie per arrivare alla configurazione finale
quelle necessarie per arrivare alla configurazione finale
gli autori ipotizzano che i F siano incapaci di inibire risposte gli autori ipotizzano che i F siano incapaci di inibire risposte
“prepotenti “ prepotenti ” ” ma inappropriate in favore di risposte alternative (sotto- ma inappropriate in favore di risposte alternative (sotto - obiettivi) ma utili come accade anche nell
obiettivi) ma utili come accade anche nell ’ ’ esecuzione di altri test esecuzione di altri test sensibili al danno frontale (es.
sensibili al danno frontale (es. Stroop Stroop ) )
Goel Goel & & Grafman Grafman (1995) (1995)
Fincham
Fincham (2002) analisi delle strutture neurali implicate in (2002) analisi delle strutture neurali implicate in un compito di pianificazione isomorfo alle Hanoi
un compito di pianificazione isomorfo alle Hanoi
in soggetti normali dissociazione funzionale delle arre in soggetti normali dissociazione funzionale delle arre prefrontali:
prefrontali:
zz
l l ’ ’ attivazione della corteccia prefrontale destra (in attivazione della corteccia prefrontale destra (in associazione con parietale) riflette l
associazione con parietale) riflette l ’allocazione di ’ allocazione di risorse della WM
risorse della WM
zz
l l ’ ’ attivazione della corteccia prefrontale dorso attivazione della corteccia prefrontale dorso - - laterale laterale sinistra
sinistra è è in relazione all in relazione all ’ ’ individuazione dei sub individuazione dei sub - - obbiettivi.
obbiettivi.
FRONTAL ASSESSMENT
FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (Dubois BATTERY ( Dubois et et al. 2000) al. 2000)
Composta da 6
Composta da 6 subtest subtest : : analogie
analogie flessibilit
flessibilit à à mentale mentale
programmazione motoria programmazione motoria
sensibilit
sensibilit à à all all ’ ’ interferenza interferenza controllo inibitorio
controllo inibitorio grasping
grasping
ma: ma:
la scala FAB correla con il MMSE la scala FAB correla con il MMSE
non differenzia fra AD e DFT
non differenzia fra AD e DFT
(punteggio complessivo)(punteggio complessivo)flessibilit
flessibilit à à mentale e mentale e grasping grasping DFT DFT
programmazione motoria AD (aprassia?) programmazione motoria AD (aprassia?)
(Lipton
(Lipton et et al. 2006) al. 2006)
Memoria ed abilit
Memoria ed abilità à visuo- visuo -costruttive costruttive risparmiate (anche quando risparmiate (anche quando MMSE<20), anche se nel 43% dei casi anche in FTD c
MMSE<20), anche se nel 43% dei casi anche in FTD c ’è ’è deficit di deficit di memoria (primario o secondario a quello
memoria (primario o secondario a quello attentivo attentivo ?) ?) Orientamento spaziale conservato
Orientamento spaziale conservato
Tendenza alla confabulazione (Della Barba 2004) Tendenza alla confabulazione (Della Barba 2004)
Disturbo comportamentale esordisce precocemente, spesso precede Disturbo comportamentale esordisce precocemente, spesso precede il disturbo cognitivo
il disturbo cognitivo Iperoralit
Iperoralità à perseverazioni, stereotipie perseverazioni, stereotipie
Diagnosi differenziale AD - DFT
Diagnosi differenziale DFT-AD
Diversi disturbi comportamentali:
Diversi disturbi comportamentali:
in AD avanzato apatia, allucinazioni e deliri, irritabilit
in AD avanzato apatia, allucinazioni e deliri, irritabilitàà ed agitazione, ed agitazione, depressione (Assal
depressione (Assal etet Cummings, 2002)Cummings, 2002) Neuroimaging
Neuroimaging: :
AD alterazioni temporali o
AD alterazioni temporali o temporotemporo-parietali-parietali (posteriori)(posteriori) FTD alterazioni frontali (anteriori)
FTD alterazioni frontali (anteriori) EEG: in AD rallentato, in FTD no EEG: in AD rallentato, in FTD no Rosen
Rosen etet al (2002) DFT e AD esame autoptico:al (2002) DFT e AD esame autoptico:
disturbi della condotta sociale,
disturbi della condotta sociale, iperoralitiperoralitàà, acinesia, assenza di amnesia e di , acinesia, assenza di amnesia e di disturbi percettivi classificano correttamente il 93% dei pazien
disturbi percettivi classificano correttamente il 93% dei pazienti con DFT e il ti con DFT e il 97% degli AD;
97% degli AD;
Depressione
Depressioneassenza di manifestazioni di “disagio interiore”
risposta al trattamento con antidepressivi non atrofia agli esami di imaging
disturbo cognitivo “non costante”
Schizofrenia
Schizofreniaetà solitamente più precoce
esordio con sintomi psicotici positivi (allucinazioni, idee deliranti) risposta al trattamento con antipsicotici
non atrofia agli esami di imaging
disturbo cognitivo a più funzioni (memoria, prassie) anche precocemente
Diagnosi differenziale DFT disturbi psichiatrici