&ù^-
SCAMPOLO.
L'aigrette, commedia in tre atti . . . . L. 2
// rifugio, commedia in tre atti 2
7Pescicani, commedia in tre atti 2 L'Ombra, commedia in tre atti 3
Scampolo
COxMMEDIA IN TRE ATTI
Dario Niccodemi
«.•
'
MILANO
Fratelli Treves, Editori
1916.I diritti di riproduzione e di traduzione sono riservati per tutti i paesi, compresi la Svezia, la Norvegia e l'Olanda.
Copyrightby Dario Niccodemi,1916.
È assolutamente proibito di rappresentare questa com- mediasenzailconsensodellaSocietà Italiana degliAutori
(Articolo 14 del Testounico17 settembre 1882).
Milano,Tip.Treves.
A
DINA GALLI.
PERSONAGGI.
Tito Sacchi.
Giulio Bernini.
Egisto.
GlGLIOLI.
Lo
Sconosciuto.Emilia Bernini.
Franca.
Scampolo.
L'azione si svolge a Roma.
Epoca presente.
ATTO PRIMO.
NiccoDEMi. Scampolo.
fima categoria.
— A
destra, porta che conduce nella camera da letto.—
In fondo, porta d'uscita sul corri- doio.— A
sinistra, una finestra.—
11 mobilioèscarso:si compone di una tavola rotonda che è, più o meno, in mezzo alla scena; di parecchie sedie disuguali,
ma
egualmente sciupate; di un armadio che è vicino alla porta d'uscita: e, finalmente, di una specie di divano che è a destra, vicino alla porta della camera.
—
Ai muri qualche vecchia oleografia.SCENA PRIMA.
Tito - Franca.
All'alzarsi del sipario, Franca, ravvoltainunavesta- glia che fumagnifica e sontuosa,è sdraiatasuldivano.
Colla testa rovesciata all'indietro, fumae sembrapro- fondamenteassortanellacontemplazionedellenuvolette di fumo che lente, lente, salgono versoil soffittoanne- rito da precedenti milioni di altre nuvoletteannoiate.
Tito, in maniche di camicia e in pantofole, è seduto vicino al tavolo, occupatoaripuliredeiguanti, serven- dosi di uno straccio,cheinzuppa,spesso, nellabenzina di unaboccettacheè sul tavolo. Tito fischiae struscia.
Franca
Tito!
Tito
Amore....
Franca.
Fammi una
sigaretta....dopo un silenzio.
senza voltarsi.
Ahi!!...
Che ce?
Tito
da una scatoladilegnoche è sul tavolo trae una carta da sigarette efrugalastessa'sca- tolaper trarne ancheiltabac- co;
ma
le sue dita fruganoil vuoto.
Franca.
Tito.
Oh!... niente....
Non
cene
potrebbe es- ser meno....Franca.
Ma che
cosa dici?Tito.
Che non
c'è più tabacco....Franca
seccatissima.
Vai
all'inferno!Tito.
Credi
che
cene
troverò?...Franca.
Ma
bene!...Ma
benone!...Ma
dibene
inmeglio....
Attoprimo - Scenaprima
Tito.
Non
èmica
colpamia!
Franca.
Ma
mia, vero?...Perchè fumo
troppo....ma
dillo....Perchè non mi
proibisci di fu-mare?
Tito
di nuovo al suo lavoro.
Calma.... via!... Senti:fai
un
piccolo sforzod'immaginazione
epensa che
il tabacconon
sia stato
ancora
scoperto.... e vedrai che....Franca.
Non
incominciare a dire delle insulsag-gini....
Tito.
Oh!... Aspetta....
Ho
un'idea! Aspetta enon
guardare.Comincia a frugare nelle tasche della giacca che èap- pesa allasediasucui èseduto.
Eureka
!Che
hai?Ho
trovato.Franca.
Tito.
Franca.
Del
tabacco?Tito.
Non
so se è purissimo....ma sono
sicuroche un
po'cene
dev'essere....Ecolle briciolediquantoha raccolto nelle tasche, bene o male, fabbrica una sigaretta.
Coraggio!... vedrai
che non
ti farà male.Franca
dopo la prima fumata.
Accidenti!...
Lagetta con rabbia.
Tito.
Il tuo vizio è vigliacco.
Franca.
Bravo!...
Ora
insultami....Tito.
Ma
scherzo....Franca.
E
tu hai il fegato di scherzare?Tito.
O
cosa vuoiche
faccia ?Che me
lomangi
il fegato?...
Un
po'di pazienza, perdinci!...Attoprima - Scenaprima
Vedrai;
quando
avrò rimesso anuovo
i miei guanti, e ricucito i bottoni alle scarpe, e datouna
bella stiratona a questi poveri pantaloni chenon
vogliono star piiì rittineanche
coll'aiuto delle gambe....uscirò, an- drò da Giulio e qualche cosa avrò.Franca.
E
hai proprio bisogno di far tanta ele-ganza
perandar
a chiedere dieci lire?Tito.
Cinquanta, prego!...
Non mi scomodo
per meno.... e poi, credilo, tumanchi
di psico- logia....ma
sì!...Non
capisci che semi
pre- sento lacero, sporco, indecente per chie- dere cinquanta lire, rischio di avere cin- quanta centesimi?... Ah!... se ci avessi l'au-tomobile
quanto me ne
farei prestare dei soldi!...E manchi anche
di coraggio, cara Franca, perchè invece di farmi continua-mente
dei rimproveri, dovresti aiutarmiun
po'; dovresti, per esempio, rivoltarmi que- sta cravatta, che pare l'arcobaleno....
Franca.
Vuoi che
ti facciaanche
la serva?Tito.
Ma
che serva d'Egitto!...Prima
di tutto,non
lo potresti perchènon
seibuona
a nulla.Franca.
E me ne
vanto!Tito.
E
te vantatene....Franca.
E
forte, anche....me ne
vanto.Tito.
In questo hai torto!... Dovresti vantar- tene
ma
piano, piano,perchè
dalmomento
che ci
siamo
messi insieme....Franca.
Beiraffare, feci.
Tito.
Oh!... Dico!...
Non
tiho mica
sciupatoi capitali,
né impegnato
i gioielli....Quando
ci
siamo
conosciuti....Franca.
Già!...
Tu
avevi delle speranze lontane....Tito.
E
tu.... dei ricordi vicini.Attoprimo - Scenaprima
Franca.
Ti proibisco di parlare del
mio
passato....Esso
èmio
!Tito.
E
tienitelo!...Se
vuoiun
po' di benzina per smacchiarlo....Franca.
Hai troppo spirito.... morrai giovane!
Tito.
Crepi lastrologo!...
Se
tu potessi,almeno,
star zitta.... Sii buona....
Prova
dinuovo
questa sigaretta....Se
fosse dello Stato la troveresti eccellente....Franca.
Lasciami in pace!...
Conunaspallatacciasivolta dall'altra parte.
Tito.
Brava!... Dormi!... Il
sonno
alimenta....L'alimento nutrisce!... Il nutrimento soddi-
sfa....ela soddisfazione creail buonumore!...
Dormi!...
Vuoi un
bacio?Franca.
Mi
secchi!Tito.
E
allora fai lananna
senza bacio!...E uno!
Va alla finestra e appende
alla cordicella che vi è tesa, il guanto ripulito.
Torna alsuo postoeripuli- sce il secondo guanto cante- rellando:
Se a ciascun l'interno affanno Si leggesse in fronte scritto Quanti allorche apiedi vanno Anderebbero in landeau,
Anche
senza paletot!Anche
senza paletot!Franca.
Chetati! Chetati! Chetati!
Tito.
Non
ti piace Metastasio?Franca.
Chetati!
Tito.
Ma
come!... Piangi?Franca.
Sì, piango!... Piango, perchè
non ne
possopiù!...
Piango
perchè seiun
asino e perchè iosono una
bestia,una
ciuca, un'oca....Aitoprimo - Scenaprima il
Tito.
Senti, giacché vuoi proprio convertire la nostra stanza in un'Arca di Noè....
guarda
se ti riesce esserneun
po'anche
lacolomba
di speranza e d'augurio....
Franca.
*Ma
che colomba!...Oca! Oca! Oca!
Tito.
E vada
per oca.... se ci tieni tanto....Franca.
Oca.... d'aver creduto alle tue
promesse
e alle tuefandonie: «Sa, signorina,
sono
in-gegnere, io.... Sto lavorando a
un
progettodi ferrovia per la Libia....
Se
il Ministerome
lo accetta, saròun
signore!...»Tito.
O
che forsenon
è vero?...O che non ho
sgobbato quindici anni per essere ingegne-re?...
O che non ho
lavorato per dei mesi, giorno e notte, almio
progetto?...O
che forse, questo progettonon
è al Ministero(^delle Colonie,?^
Non
ritirouna
sola parola diquante
tene
dissi.... Cioè, sì.... Ritiro:«Signorina»....
Ho
esagerato!Franca.
Bada!
Tito.
Ho
fattoquanto dovevo
e potevo....Ora
bisogna aspettare.Franca.
Il treno....
vero?
Tito.
Precisamente!...
E
coi treni ci vuol pa- zienza!...Franca.
Ho
paura,ma
quel treno lìnon
passa.Tito.
Passerà.... e lo piglieremo.
Franca.
Potevi, almeno, procurarmi
una
sala d'a- spettoun
po'più decente....Sappi
cheho sempre
viaggiato in prima, io....Tito.
E
io mai....E
sto benissimo di salute....Ma
tume
la rovinerai la salute, perchèmi
accorgo,sempre
di più, chenon
c'è in teAttoprimo - Scena prima l3
che
stupida vanità e presunzione inconclu- dente....Franca.
Ah!... Ti pare inconcludente d'essere ri-
dotta a
non
avere piùun
vestito per uscire di casa!...Tito.
Ma
secon
quella vestagliasei magnifica!...Sembri
SéiSiiramide!...E
poi, perchè vuoi uscire?Per andare
a vedere imonumenti
della Capitale?
Vaad appendereilsecondo guanto;poiprendefiloedago esimettea cucireunbottone a una scarpa.
Guardami
1...Non sono
forseun monumento
di
domestiche
virtù?Franca.
Non mi
esasperare!...Non
dire più scioc- chezze!Tito.
Ti
do
delle splendide lezioni di filosofìa pratica.... e tu le chiami sciocchezze!...Franca
alzandosi, seccata,annoiata.
Così noi\
può
durare....Tito.
Chi
sa....quanto
durerà, invece.Franca.
Non
per me....È alla finestra.
E
questoTevere
che scorre, che scorre!...Tito.
Scusa; cosa vuoi
che
faccia?Franca.
Non può
durare!... Io,me ne
vado....Tito.
Hai
detto chenon
puoi uscire.Franca.
Uscirò.
Tito.
Vestita
da Semiramide?
Franca.
Uscirò.
Tito.
Non
dalla finestra, spero.Franca.
Chi
sa!Attoprimo - Scena prima i5
Tito.
Vedi....
Se
tu facessi quel salto,sono
si-curo che il
mio
progetto verrebbe subito accettato....Ne sono
sicuro....T'immagini che
pubblicitàenorme
sarebbe per me?...Non
si parlerebbe che dime,
dappertutto....Il ministro si direbbe: «
Oh
!Oh
!Se
le can- zonettiste si suicidano per questoingegnere, gli èche
forse c'è qualcosa in lui, del ta- lento, del genio, forse.Riguardiamo un
po'il suo progetto!...»
Lo
riguarda, e, natural- mente, loapprova
subito;mi manda
in Li- bia; io costruisco lamia
bella ferrovia....e ritorno a
Roma
ricco sfondato....Franca.
E
io sarò crepata!Tito.
E
io timanderò un monte
di fiori.Franca.
E
ionon mi
suicidoun
corno!Tito.
E
io tene
faccio i miei complimenti!...Sì bussa.
Ah!...
Chi può
essere?... Il cameriere no,perchè ètalmente
maleducato che non
bussa mai.... Allora chi?Franca.
Ma!
Tito.
Ci
siamo
onon
cisiamo?
Si bussa più forte.
Ho sempre
paura di lasciar fuori la for- tuna....Si bussa fortissimo.
Franca.
Se
è la fortuna,non
è dibuon umore
!Tito.
Gli è perchè
non mi
conosce.... Corag-gio!... Una.... due.... e.... Avanti....
Entra Scampolo.
Attoprimo - Scena seconda 17
SCENA SECONDA.
Tito- Franca- Scampolo.
Scampolo è proprio la «Scugnizza». Nei suoi oc- chioni furbi e impavidi c'è tutta la intelligenza della vita, tutta la vivacità della strada, che è il suo regno.
E scalza e miseramente vestita,
ma
la suatestina è tal-mente ardita ed espressiva,che non sivedealtro inlei.
Scampolo tiene sotto il braccio destro una cesta di biancheria; sotto quello sinistro un pacco scuro edin
mano una grossa mela che di tanto in tanto morde ghiottamente.
Beh!...
che
c'è...Tito
guardandola stupito.
Scampolo.
C'è
la biancheria....Franca.
Mettila là.... sul
canapè Scampolo
mordendo la mela.
Quattro e settantacinque....
Tito.
Come?
NiccoDEMi. Scampolo. 2
Scampolo.
È sordo?
Tito.
Oh!... Bambina!...
Scampolo.
Ho
detto: quattro e settantacinque, seno non
la posso lasciare....Franca.
E
tu portala via!Tito
a Franca.
Già!...
E come
esco, io?... C'è la camicia,i colletti....
Franca.
Non
vorraimica
pregare quellamocciosa
! Tito.Non
si tratta di pregare.... Lascia fare a me....A
Scampolo.Vieni avanti....
Scampolo.
Sto
bene anche
qui.Altromorso alla mela.
Attoprimo - Scena seconda 19
Tito.
Buon
appetito!Scampolo.
Ne vuole?
Tito.
Grazie.
Scampolo.
E
dolce, sa....Contìnua a mangiare.
Tito.
Sei colla nostra stiratrice?
Scampolo.
Io
non sono con
nessuno....A
volte la Mariettami
dà della robada
portare....Tito.
E
tu tiguadagni
la vita così.... Brava....Scampolo.
Brava?... Perchè?...
O che non
se la gua-dagnano
tutti la vita?Vedendo che Tito ha una scarpa in mano.
Lei se la
guadagna
facendo il ciabattino?...Quanto mi
piglia per farmi lamezza
sola?Franca.
Finiamola!... Lascia la roba o portala via,
ma
subito....Scampolo
per andarsene.
Arrivederci....
Tito
a Franca impazientito.
Un
momento.... Aspetta....A
Scampolo.Di', birichina,
come
tichiami?
Scampolo.
E
lei?Tito.
Non
si tratta di me....Franca.
Finiscila, Tito....
Scampolo rìde rumorosa- mente.
Tito.
Cosa
c'èda
ridere?Scampolo.
Rido.... perchè ci
avevo un
cane tutto spe- latoche
sichiamava
Titoanche
lui....Era
Attoprimo - Scena seconda 21
il
mio
amico....Ora
è morto....Ma non
lo lasciai per la strada, sa....Lo
legai inun
saccocon un
sassone così....Me
lo trasci- nai fino all'Acetosa e lo buttai nel fiume....Povero
Tito! Era bruttoma
era buono!...Anche
lei è brutto,ma
dev'essere buono....Franca
a Tito.
Continuerai per
un
pezzo?...Vuoi man-
dar via quella....Tito
a Franca.
Ma
no....perchè siamo
noi cheabbiamo
bisogno di lei, capisci?Scampolo
che ha udito queste parole, guarda Tito con grande at- tenzione.
Lei ha....
Tito.
Come
ti chiami, tu?Scampolo.
Scampolo.
Tito.
Come?
Scampolo.
Scàm-po-lo....
Ha
capito?Tito.
Ma non
èun nome:
èun
nomignolo....Scampolo.
Mi
basta.Tito.
Ma
chi te l'hamesso?
Scampolo.
Il
Commissario.
Tito.
Che Commissario?
Scampolo.
Quello
della Questura....Una
voltache mi
portarono inQuestura
perchè chiedevo l'elemosina.Franca.
Fecero
bene.Scampolo.
Fecero
male.... perchèavevo
fame.... e glielodissianche
alCommissario,
sa....Glielo dissi amodo
mio.... Gli dissiche
senon
Attoprimo - Scena seconda 23
volevano che ci fosse Taccaggio.... l'attac- cona.... ^-v*^
V^^ Tito.
L'accattonaggio.
Scampolo.
Già....
Bisognava
chenon
ci fossero i po-veri.... Proprio così gli dissi....
E
poi, ilCommissario mi
fece chiacchierare più di mezz'ora.... Sivede
che iCommissari non hanno molto da
fare....E
poimi
disse:«In
te c'è troppo per
una bimba; non
abbastanza peruna
donna.... Seiuno Scampolo
».E
poi
mi
diedemezza
lira.... e poimi mandò
via....
Ora
tuttimi chiamano Scampolo, ma
io
non
so perchè....Cosa
vuol dire:Scam- polo?
Tito.
Ma.... credo che
chiamino
così l'ultimo staccoche
resta diuna
pezza di panno....Non
basta per fareun
vestito,ma
è troppo per fareuna
camicetta.... IlCommissario ha
voluto dire così, di certo....E
quanti anni hai?Scampolo.
Mah!...
Meno
di lei eanche meno
dellasignora.
Tito.
Non
saiche
cisono
delle coseche non
si
devono
dire?non
saiche
cosa sia Tedu- cazione?Sì,
Che
cos'è?Scampolo,
Tito.
Scampolo.
È, il dare del «lei » alle persone che
non
si conoscono....
E
leinon ha
educazione per- chènon mi conosce
emi dà
del tu.Me ne
possoandare?
Tito.
Un
momento.... Vuoi.... Cioè.... Scusi....Vuole
portarmiuna
lettera e riportarmenela risposta?
Scampolo.
Furbo, eh!... Così, intanto, lascio la bian- cheria....
Tito.
Niente affatto....
La
prego, anzi, di ripor- tarsela via....Attoprimo - Scena seconda 25
Franca.
Ma dove
la vuoimandare?
Scampolo.
Dov'è
la lettera?Tito.
La
scrivo indue
minuti.Si mette a scrivere.
Dove
sta, lei?Scampolo.
Io?... Sto qui....
Tito.
Domando dove
sta di casa.Scampolo.
Dove
posso.Tito.
Non
ha domicilio?Scampolo.
Sì : Roma....
Tito.
E dove dorme?
Scampolo.
Dove mi
lasciano dormire.Tito.
Non ha mamma,
lei?Scampolo.
Credo
di sì,ma
è in America.Tito.
E andandosene, non
l'affidò anessuno?
Scampolo.
Mi
lasciò auna
ziache
piantai perchèmi
picchiava troppo.
Tito.
E
ilbabbo?
Scampolo.
So
che ilbabbo
morì, proprioquando
nacqui io.... Forse cisiamo
incontrati perla strada....
Tito
la guarda lungamente.
Ma come
fa a vivere?Scampolo.
E
leicome
fa?Attoprimo - Scena seconda l'i
Tito.
Io?...
Ma
io,...Scampolo.
Io faccio lo stesso....
Tito.
Perchè non
sicercaun
postoinuna
casa....un
servizio?...Scampolo.
Perchè non
voglio padroni.Tito.
E che
cosamangia?
Scampolo.
Frutta.
Tito.
Ne ha sempre?
Scampolo.
Quasi.
Tito.
Ecco
la lettera.... Ingegnere Giulio Ber- nini, Piazzaceli Spagna,numero
nove....Sa
leggere, lei?
Scampolo.
No.
Tito.
Ma
sa dov'è la Piazza diSpagna?
Scampolo.
Eh!... C'è la Trinità....
C'è
i fiori....C'è
tanti gradini.... Li
conosco
bene.... Ciho dormito
tante volte al sole....Tito.
Ma
per ilnumero come
farà?Scampolo.
Lo domanderò
ai vetturini....Tito.
Dunque.... questo signore?
Scampolo.
L'ingegnere Giulio Bernini.
Tito.
Brava.... Ti....
Le
daràuna
busta con....Franca.
Ma
seipazzo?
Atto primo - Scena seconda 29
Tito.
No....
non
c'è pericolo....Scampolo
a Franca.
Proprio....
non
c'è pericolo.... sa....Tito. ^ '
ù
Dentro
ci saranno cinquanta lire....Non
perdiamole, eh!...
Scampolo.
Le
terrò strette....Tito.
E
semi
arrivano a salvamento, gliene da-remo
tre o quattro perchè sicomperi un
paio di scarpine.
Scampolo.
Proprio, no.
Tito.
Perchè?
Scampolo.
Perchè con
tre lirenon
sipossono com-
prare le scarpineche piaccionoame.... Sa....quelle alte.... alte.... così....
che non
ci sipuò
quasi camminare....Ora vado;
lascio tutto,anche
questo pacco....Tito.
Che
cos'è?Scampolo.
E un
coso....Come
si dice?...Un
cosoche
i signorihanno
in viaggio.Tito.
Un
nécessaire?Scampolo.
Sarà!...
Ma
èmio,sa....Ed
è tanto bello....Lo
vuolvedere?
Apre il pacco.
Senta
com'è
liscio.... e guardicome
brilla....Lo
lustro sempre....Tito.
Ma
questo è argento.... e massiccio an- che....E
questo è smalto finissimo....E
le cifresono
d'oro....Dove
l'haipreso?
Scampolo.
L'ho
trovato.Franca.
Già!... In qualche valigia....
Attoprimo - Scena seconda 3i
Scampolo.
No, signora....
Non
rubo, io....Tito
a Franca.
Perchè
l'offendi?...A
Scampolo.Non
ci badare!...Ma dove Fhai
trovato?Scampolo.
Vicino al Colosseo....
una
sera che ci an-davo
a dormire.... Bel palazzo, eh!...Lo
portai subito al
Commissario,
al mio,che mi
feceuna
carezza.... qui....E mi
disse :«
Faremo
delle ricerche, e se fraun anno nessuno
loha
reclamato.... te lo regalerò».Un anno
è passato.... è ora è mio.... Guardi, c'èanche
la lettera del Commissario.... col bollo....Lo
vuolcomprare?
Tito.
No,
davvero.Scampolo.
Non ha
soldi?Tito.
No.
Scampolo
guardandolo.
Ah!...
Vuole che
glielo regali!Tito.
Invece se lo porti via.
Scampolo.
Ma
lei credeche non
l'horubato?
Tito.
Sì, ci credo.
Scampolo
mostrando la lettera.
Lei si fida di me?...
Tito.
Tanto, piccina....
Scampolo.
Allora
mi può
dare del tu....Tito.
Grazie....
Scampolo.
Lei è buono....
Guardando Franca.
Non
dubiti, sa....Le
porterò le cinquantalire.... vado!
Sorride aTito,fauna smor-
fia a Franca e sparisce.
Atfoprimo - Scena terza 33
SCENA TERZA.
Tito - Franca.
Tito.
Povera bimba
!Franca.
Non
piangi mica....vero?
Tito.
No,
ma
penso: è quasi lo stesso.Franca.
Mi
permetti di dirtiuna cosa?
Tito.
Se
è spiacevoleme
la diraianche
senon
lo permetto....
E sono
sicuroche
è spia- cevole.Franca.
Sai che cosa sei?...
Un
rammollito....Tito.
Vedi che
non
sbagliavo....NiccoDEMi. Scampolo. 3
Franca.
Proprio rammollito.... e senza speranza....
Tito.
Comincio,
in parola, a crederloanch'io....Franca.
Oh! meno
male!Tito.
Eh
sì!...Perchè
senon
fossiun
po'ram-
mollito, ti prenderei delicatamente sulle
mie
braccia, pipano, piano e pari, pari.... poi, condurrei il dolce peso alla finestra, sten- derei le braccia nel vuoto e,con
tutto ilgarbo
possibile, pànfete!... lo lascerei an- dar giù!Franca.
Provati.... Ercole!
Tito.
Franca....
non mi
scoc....care!Franca.
Se
tu sapessi che paurami
fai!Tito.
Franca....
Non
tormentarelamia
pazienza!Atto primo - Scena terza 35
Franca.
Ma non
vedi chetremo
dallo spavento!Tito.
Franca....
Non
dimenticareche
ilTevere
è vicino e che potresti
davvero
fare la fine dellaTosca
!Franca.
Ma
stai zitto! Dovresti vergognarti del- l'orache
hai perduta parlandocon
quella piccola.... porcheria....Tito.
Non ho
perduto niente perchèho
parlatocon una donna
intelligente.... il chenon mi
accade spesso....Franca.
Ma dimmi,
francamente, chesono una
bestia....
Tito.
Non
lo dico....Franca.
Ti ringrazio.
Tito.
Non
lo dico.... pernon
far torto alla be-stia....
Franca
minacciosa.
Tito!.
Tito.
Tito fu
buono
e clemente, e Dio, per ri- compensarlo, glimandò
l'eruzione del Ve- suvio che gli distrusse Pompei.... Iosono buono
e clemente, e Dio, per ricompensar- mi,mi ha mandato
te.... Pazienza!E
ora, finiamola!...Dai
retta a me.... Dormi....Tu non
sei civileche quando
dormi....Franca
fuori di sé.
E
tu sei....Entra Egisto senza bussare.
Attoprimo - Scena quarta Sy
SCENA QUARTA.
Tito - Franca- Egisto.
Egistoèil degno cameriere diquell'albergo. Capelli folti ericciuti.Grembialesporcoarrotolato allacintura.
Sigaretta all'orecchio, e fiore all'occhiello di un frac incredibile. Egisto ha un foglio di cartain ognimano.
Tito.
Avanti, Egisto, avanti!...
E
ti prego, an- corauna
volta:quando
entri quinon
darti la briga di bussare!Tanto
fra noialtri....Egisto loguardainsilenzio e il suo sguardo è pieno di disprezzo.
Dunque?...
Che
c'è?...Qual
è ilbuon
ventoche
ticondusse
a noi?...Un
vento di pran- zo?... Porti forse ilmenu
di ciòche
quichiamano pranzo? E
allora, coraggio!... Faiun
po'vedere di quali intingoli ci avvelene-remo
oggi....Egisto, sempremuto,gli dà uno dei fogli.
Ma
questo èil conto.... Pazienza!... Come?...Sette settimane.... di già!... Proprio così!...
Sette settimane; cioè
due mesi meno un
quarto!...
Come
passa il tempo!... Si invec-chia, Egisto, si invecchia....
E
meglionon
pensarci....
Mette il conto in tasca.
E
oravediamo
il pranzo....Hai
capito?...Fai vedere....
Egisto,immobile,muto, non
gli porge il menu.
Ah!... Capisco.
Tira"fuori il conto.
O
pagar questa minestra o saltar quella fine- stra!...E
così?...Ma
benone!... Evviva la fiducia!...La
borsa o la vita!...Franca.
Dite al vostro principale
che
èun ma-
scalzone....
Tito.
Inutile dirglielo.
Lo
sa....Franca.
Tra
un'ora sarete pagato edomani
cene andremo.
QuesteparolescuotonoEgisto.
Egisto.
Come!... Scusi....
Ha
detto?Attoprimo - Scena quarta 39
Franca.
Che
frapoco
sarete pagato edomani
cene andremo.
Egisto
a Tito.
Dice
davvero?
Signor ingegnere, èvero?
Tito.
Proprio così....
Pagheremo.
A
Franca.Con
cosa?...Franca.
Con
del denaro.Tito.
Ah!
Già!...Non
ciavevo
pensato....E dove
lo piglieremo?Franca.
Ingegnati, ingegnere!...
Tito
a Egisto.
Sì.... Egisto....
Pagheremo
e ce ne an- dremo....Egisto
trasformato, ossequioso.
Ma
perchènon
dirloprima?
Scioglieilgrembialee inco- mincia con febbrileattività a spolverareimobili,glioggetti, tutto quanto gli capita sotto mano.
Perchè.... perchè
non
dirlo prima?...E continua ilsuoimpetodi ordine e di pulizia.
Tito.
Non
ti scalmanare, perchè lamancia non
ti arricchirà lo stesso.
Egisto.
Ma
che mancia!... Dovere!...Dovere!
Tito.
Avresti potuto incominciare
un
po'prima
a fare il tuo dovere.Egisto.
Impossibile, caro ingegnere,impossibile....
Lei
non
sipuò immaginare
il disprezzoche ho
per i disgraziati, per i mascalzoni.... e peggio.... che capitano qui....E
ionon
posso servire chi disprezzo....Mia madre non mi
partorì per servire chi disprezzo!
Attoprimo - Scena quarta 41
Tito.
Partorì
un
belfenomeno,
tua madre....Egisto.
Ma
ora,andandosene,
loro riacquistano tutta lamia
stima, tutto ilmio
rispetto....Dunque,
dicevamo.... per il pranzo la si-gnora desidera....
Franca.
Un
corno!Egisto
guardando il menu.
Niente corni oggi....
ma potage Parmen-
tier,,.. cioè
acqua
pura e vecchie patate....Dopo
boeufà
la mode,... Bòve, forse,ma
alla
moda
no, perchè si usada
parecchigiorni....
Sibussa.
Tito.
Avanti....
SCENA QUINTA.
Tito - Franca - Egisto - Giulio.
Tito.
Giulio!... Tu.... qui?... Cos'è
accaduto?
Giulio.
Ti dirò....
E
tu?...Come
va?...Come
stai?Tito.
Ti dirò!
Giulio
a Franca, molto freddo.
Signora!
Franca.
Caro
ingegnere....Egisto.
Allora tre coperti, invece di due.... Benis- simo.
E
finiremocon
dessert, frutta, li- quori....Tito.
E un
cordino per impiccarti....Attoprimo - Scena quinta 43
Egisto
esce urlando nel corridoio.
Tre
coperti eun
cordino al trentasette!...Pronti!
Giulio.
iMa.... chi
è?
Tito.
Non
ci badare.È un matto che
si crede cameriere,ma non
è pericoloso!...Ma,
dim- mi, dimmi....Come mai? Perchè incomo-
darti, tu che hai tanto
da
fare!... Bastava che tu rispondessi.Giulio.
Che
rispondessi.... ache cosa?
Tito.
Alla
mia
lettera.... Tiho mandato una
lettera, mezz'ora fa...i
Non
Thaiavuta?
Giulio.
Sono
fuori di casa da stamattina alle sette....Perchè mi
hai scritto?Tito.
Per....
Avanti...
Scusami....
Giulio.
Tito.
Franca.
Ma non
fare tante storie!...Tito.
Franca.
Franca.
Mi
pareche quando una
cosasi è scritta....la si
può anche
dire....E
se tu fossi, più omeno, un
uomo....Vattene!
Tito!
Va
via.Tito
Giulio
Tito.
Franca
minaccioso.
interponendosi.
a Giulio.
Non
si stupisca, ingegnere....Poco
fa ha tentato di buttarmi nel Tevere....Attoprimo - Scena quinta 45
Tito.
Io?...
Non
gli dar retta, sai....A
Franca.Fammi
il sacrosantissimo piacere di andar- tene.Franca.
Me ne
vado....Ma non
sciupare i tuoi preziosi nervi!Me ne
vado.... Ciao!Esce.
Tito.
Ecco
l'amante!... Già!... L'amante!...E con una
delle più belle paroleche
siano in- ventate....che
si definisceuna
similearpìa....una
tale disgrazia!... Ti garantiscoche
senon mi
facessi tanta pietà,mi
fareimolto
schifo!...Abbi
pazienza !...Scusa
questa scenata, questa miseria, questo disastro....Scusa
!Giulio.
Ma che
c'entra!...Perchè mi
hai scritto?Tito.
Per
chiederti altre cinquanta lire.... vo- levo uscire e venireda
te....ma guarda
inche
stato sono.Giulio.
Eh!...
Quante
spiegazioni per cinquantalire. Eccole!
Tito.
Sai, credevo
che
lafamosa
frase « morir difame
»non
fosseche una
frase....eppure
senon
avessi avutoun amico come
te, sa-rebbe
divenutaun
fatto....Giulio.
Ma siccome
haiun amico come me,
con- tinua e continueràad
essereuna
frase....Tito.
Come
farò a sdebitarmi?Quando?
Giulio.
Presto, spero.... Ti porto delle
buone
no-tizie.... Ieri, Galloni, il segretario del mini- stro,
mi ha
dettoche nuove
ed urgenti istanzesono
state fatte per la costruzione della ferroviatraGherezagh
e Benarh-Bes....Tito.
Io
mi domando quando
siconvinceranno
che
è indispensabile!... Gli ufficiali delGe-
nio chesono la^iù non possono andare
avanti a forza d'improvvisazioni ogni voltaAlto primo - Scena quinta 47
che
c'èun
trasporto di materialeda
fare....E
impossibile!...E
pericoloso!~ j
Giulio.
Credo che
il ministrone
sia convinto....Tito.
Dici
davvero?
Giulio.
Ed
hanuovamente
esaminati idue
pro- getti cheha
in suo potere: il tuo e quello diDemarchi.
Tito.
11
mio
è migliore....Giulio.
E
tu seimodesto.
Tito.
Non
si tratta di modestia,ma
di verità....Demarchi
èun
eccellente mestierante in co- struzioni ferroviarie....ma come
ha fatto ilsuo progetto? Sulle carte geografiche e to- pografiche!...[0)me
può
sapere le difficoltàvere di quei terreni, le oscillazioni, le de- bolezze, le resistenze, le sorprese della sab-
bia.... se
non
c'èmai
stato?... Io, invece, laconosco palmo
apalmo
quella terra....L'ho
studiata.... laconosco
al disopra e c'èmancato poco
la conoscessianche
al disotto perchèmi
cisono
battuto,mi hanno
ferito e se quella sera,dopo
ilcombattimento, non
passavaun
ufficiale e quattro bersaglieri in ricognizione, a quest'ora sarei daun
pezzo nel paradiso diMaometto dove mi
annoie-rei maledettamente....
Dunque,
se il mini- strodeve
scegliere tra idue
progetti,uno
tutto
immaginativo
e l'altro tutto pratico, scelga ilmio
e farà bene.Giulio.
E
quelche
farà, probabilmente....Ma
bi-sogna che tu stesso faccia valere le buonis-
sime
ragioni che hai dette a me.... econ
Galloni otterremo, dal ministro, un'udienza per te....Tito.
Io.... dal ministro?...
Ma come
faccio?...I miei mezzi
non mi
permettono, ormai, che l'orario delpipistrello.... Di giornonon
possouscire....
Giulio.
E
i genitori?Tito.
Stanno
benissimo, grazie....Ma
piùun
Atto primo - Scena quinta 49
centesimo
dacché mi
sonmesso con
quel- laccidente di là....Giulio.
Esagerano
lasciandoti in simili strettez- ze....ma,
però,non hanno
tutti i torti....Tito.
Lo
so bene!Giulio.
Tu non
saicome
nuoci a te stessovivendo
così, in
un
tale albergoed
in similecom-
pagnia....
Tito. •
Oh!... In simile compagnia!... Ora, esa- geri, tu....
non
è poi mica....Giulio.
Gli vuoi
bene?
Tito.
Proprio
non
lo so....Quando
si è in que- sta miseriaanche
i sentimenti si abruti- scono.Giulio.
E
allora piàntala!NiccoDEMi. Scampolo. 4
Tito.
Si fa presto.... a dirlo....
La donna
èsem-
preun
viaggio pericoloso: si saquando
in-comincia:
non
si saquando
finisce....E
poi, cosa vuoiche
ti dica?...Mi
sentoun
po' responsabile di quella povera diavola.... Pri-ma
di conoscermi, cantava....Guadagnava
qualcosa.... poco, perchè senza voler dirne male, cantava
come una
pecora....ma
fui ioche
le impedii di continuare.Giulio.
Per
gelosia?Tito.
Un
po'per gelosia....un
po'per pudore....Mi
dispiaceva si sapesse che ero l'amante d'unadonna
che cantava cosìmale!
Giulio.
Ma
senon
èun
bell'amoreche
vi tiene in-sieme, che cos'è?
Tito.
È una
brutta abitudine....Giulio.
Potresti farne a
meno
di quella donna?...Atto primo - Scena quinta 5i
Tito.
Ma!... Credo....
Giulio.
Hai degli scrupoli?
Quali?
Tito.
Mi
tratta tanto male....che
credomi
vo- glia bene!Giulio.
Stupidaggini!...
E
se tu ti abitui all'idea di essere legato persempre
a quella don- na,non
tene
libererai più.... e ticondan-
nerai a vivere segregato dalmondo,
senza possibilità di studiare, in rotta coi tuoi e colla sola preoccupazione di sbarcare il lu- nario....Tito.
Se
crediche non
basti!...Giulio.
Basta.... per rovinarti....
Ecco
tutto!...E
io
sono
sicuroche
tu, libero dei tuoi movi- menti, della tua intelligenza, libero di eser- citare l'arteche
hai imparata, riuscirai afarti
una
posizione, a creartiun
avvenire....Dunque
liquida, credi ame,
liquida....Tito.
Come
fare?Giulio.
Come
vuoi....purché
tu faccia....Tito.
Se mi
fai spedire in Libiasono un uomo
salvo....
Giulio.
Ma
per fartici spedire è necessarioche
tu esca di qui, che tu abbiauno
studioloche
ti permetta di ricevere degli amici, della gente della nostra professione, della nostra categoria
— Non
capisci che qui il tuo spi-rito si ammuffisce, si incanaglia?
Dunque,
fuori!... Aria, perdinci, aria!...
Guardando il suo orologio.
E
la paternale è finita per oggi.... perchèho
fatto tardi e
sono
aspettato....Tito.
Non mi abbandonare, mi
raccomando....E
grazie, sai, grazie.... Senti: vorrei lasciare questo albergo,ma
guarda....Giulio.
Non
liho
in tasca.... no....non
bastanoTe
limanderò
stasera....Si bussa.
Tito.
Avanti.
Entra Scampolo.
Affo primo - Scena sesfa 53
SCENA SESTA.
Tito - Giulio - Scampolo.
Scampolo.
Ecco
la risposta..*.Gliporge una lettera.
Tito.
Come
la risposta?...La
risposta diche cosa?
Scampolo.
O
che lo ha dimenticato?...Non mi
hamandato
in Piazza di Spagna, alnumero
nove, al terzo piano?...Tito.
Sì, Io so, ma....
Scampolo.
E
io cisono
andata!...Come
ègrande
la Piazza diSpagna
vista di lassù.... Si vede....E
poi sivede
anche....Tito.
E dopo?
Scampolo.
Al terzo piano c'erano
due
porte....Non
sapevo
a quale bussare.... leinon me Tha
detto.... allora
ho
fattocome
facciamo noi ragazziquando
si fa a chi tocca....Ho
con- tato fino a noye^...come
se le porte fosserodue
ragazzi.... Guardi, così....Si colloca traTitoe Giulio.
Dianzi le porte facevano
da
ragazzi, ora loro fannoda
porte....E ho
contato: uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto e nove....È
toccato alla porta di destra.Ho
bussato.
Era
proprio lì....Non
si sbaglia mai!... /Miha
apertouna
vecchiache mi ha
guardata male....Ma
ame non me ne
im- porta; cisono
abituata....«C'è
il signor Giulio?... »ho
detto io.... «C'è
»,m'ha
dettolei.... «Gli dia questa lettera»,
ho
detto io....Ha
preso la lettera e pumi...mi ha
chiuso l'usciosulmuso. Ho
aspettato.Ha
riapertóT.^.«Passa», mi ha
detto lei....«Passo», ho
detto io.E sono
passata inuna
bella stanzaun
po'buia.... c'era.... e poi c'era....Giulio
a Tito.
Tito
interrompendolo.
A
ScampolocheguardaGiulio.Ma
sai che..Aspetta....
Continua....
Atto primo - Scena sesta 55
Scampolo.
Ho
finito....IlsignorGiulio....mi ha
dato....questa lettera.... e io l'ho portata subito....
Tito.
Fai vedere....
Prende la lettera.
Non
c'è scritto niente sulla busta,neanche
il
mio
nome....Come mai?
Scampolo.
E
io chene so?
Forse il signor Giulionon
sa scrivere....Tito.
Già!... Forse....
Apre la letteraenetraeun
biglietto da cinquanta lire.
Ma....
Scampolo.
È
contento, eh?... Anch'io, sa....Tito.
Senti, Scampolo....
Giulio.
Come?
Tito.
Proprio così: si
chiama Scampolo
questobel mobile....
Dunque,
sentiamo, spiegamiun
po'....Scampolo.
Un'altra volta?
Tito.
Sì: un'altra volta.... perchè
non ho
capito bene....Dunque
tu sei stata in Piazza diSpagna?
Scampolo.
O non mi
ci hamandato
lei?Tito.
Al
numero nove?
Scampolo.
Sì....
Tito.
Al terzo
piano?
ScÀ^IPOLO.
Al terzo piano.... C'è
un
canarino alla fi-nestra.
Tito.
Ed
è il signor Berniniche
tiha
dato que- ste cinquanta lire?Affoprimo - Scena sesfa 5"
Scampolo.
O
chi vuoleche me
le abbia date?Giulio.
Ma
è....Tito
interrompendolo.
Stai zitto....
A
ScampolocheguardaGiulio.Allora tu hai visto il signor Bernini?
Scampolo.
Per
forza....Tito.
Lo
hai visto proprio coi tuoi occhi?...Scampolo.
Con che
cosa vuoleche
l'abbia visto?Tito.
E
allora sentiamo:dimmi
com'è....Scampolo.
Com'è.... chi?
Tito.