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LA SHOAH VISTA CON GLI OCCHI DEI NOSTRI ALUNNI: UN INCONTRO ARRICCHENTE CON VIVIAN SALOMON CHE RACCONTA LA SHOAH

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Academic year: 2022

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LA SHOAH VISTA CON GLI OCCHI DEI NOSTRI ALUNNI:

UN INCONTRO ARRICCHENTE CON VIVIAN SALOMON CHE RACCONTA LA SHOAH

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Vivian Salomon incontra gli studenti del Comprensivo di Crosia

(a cura di Angela Marino)

Un’esperienza toccante quella vissuta dai nostri alunni nell’incontro streaming di giovedì 18

febbraio 2021, con Vivian Salomon, figlia di sopravvissuti alla Shoah, che vive a Tel Aviv e lavora come guida presso Yad Vashem di

Gerusalemme.

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Un incontro preparato con cura dalla prof.ssa Carmela Vulcano, dal prof. Franco Ausilio e dal Dirigente Scolastico Dott.ssa Rachele Anna

Donnici, che ha coinvolto i ragazzi della Scuola Secondaria di I grado e i bambini della Scuola Primaria.

Alcuni studenti della Secondaria hanno partecipato alla videoconferenza su piattaforma google meet e tutti gli altri si sono collegati in diretta streaming sul canale youtube dell’Istituto, guidati dai propri docenti, tramite le LIM delle classi.

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Nell’organizzazione ognuno ha avuto il suo ruolo, il prof. Ausilio ha gestito lo streaming, YouTube e

Facebook e la prof. Vulcano ha fatto da moderatore durante l’incontro.

A questo indirizzo possiamo trovare la registrazione dell’evento:

https://youtu.be/5LafKyBMKeo .

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Vivian nella sua testimonianza ha rivissuto la storia della mamma Klara, che a soli 13 anni, fu

deportata al campo di sterminio di Auschwitz-

Birkenau. Raccontando le dolorose vicende di Klara e della sorella Agnes, Vivian si è commossa, così

come si sono sentiti coinvolti tutti i partecipanti.

Vivian ha affermato che testimoniare questi tragici eventi e conservare la memoria di quanto è

accaduto è una missione. Lei ha saputo catturare l’attenzione, affascinare, commuovere,

coinvolgere.

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I ragazzi, sapientemente preparati dai proff.

Vulcano e Ausilio, hanno posto delle domande alla testimone di seconda generazione, che ha risposto con sincerità e con serenità, rivelando anche di

un’affettività familiare che non ha potuto vivere a causa della “ferita” sempre aperta e per evitare

eventuali ulteriori sofferenze di distacco. Vivian ha ricordato anche la gente di Calabria che ha aiutato gli Ebrei durante quel triste periodo storico.

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L’evento si è potuto realizzare grazie all’amicizia personale della prof.ssa Carmela Vulcano con

Vivian, che ha mantenuto i contatti con la relatrice da tempo e ci ha saputo offrire questa occasione di arricchimento umano e di formazione interiore.

Il Dirigente Scolastico, Dott.ssa Rachele Anna Donnici, nel ringraziare Vivian, ha evidenziato

quanto importante sia la tematica affrontata, ha ricordato con gratitudine quanto suo nonno le raccontava di aver dato aiuto e l’ha invitata nella nostra scuola non appena le condizioni di sicurezza sanitaria lo permetteranno.

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Lavoro didattico sulla Shoah

(a cura di Carmela Vulcano)

Il nostro scopo è quello di perseguire un

obiettivo, che è diventato prioritario: DIVENTARE PORTATORI DI MEMORIA per mantenere alto il livello di consapevolezza che quanto è accaduto, per mano degli uomini, non si ripeta

nuovamente; e anche per aiutare coloro i quali, con facilità e superficialità, protendono a negare, per una questione di ignoranza e assoluta

mancanza di personalità, l’inconfutabilità di dati storici e biografici.

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Noi vogliamo accrescere la consapevolezza di

essere cittadini del mondo, consapevoli di essere portatori di diritti e doveri, che non possono

prescindere dalla certezza, che la sola cosa che abbiamo in comune è la DIVERSITA’.

Noi dobbiamo accudirla, proteggerla, coltivarla in quanto rappresenta la nostra unica e sola

RICCHEZZA, il punto di partenza verso il lungo

percorso che ci porterà ad essere uomini e donne LIBERI e CONSAPEVOLI.

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Quindi abbiamo studiato le fonti storiche presso Yad VASHEM, l’arca delle Memoria di quei

bambini, vittime innocenti dell’Olocausto, che, anche da sopravvissuti e, anche se, cresciuti

biologicamente, sono rimasti congelati all’istante del TRAUMA: la separazione dai genitori e la

perdita dell’identità. Pertanto, hanno vissuto con questo senso di NOSTALGICO RANCORE che ha

condizionato le loro vite e la vita dei membri delle loro famiglie.

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Quindi, vogliamo scoprire quei bambini e dialogare con loro, imparare a convogliare il

rancore e la rabbia, per non fomentare più odio, né forma alcuna di discriminazione. In questo

cammino di scoperta, Vivian Salomon ha contribuito molto a semplificare il nostro

compito. Lei, figlia di Sopravvissuti all’Olocausto, ci ha guidati nel nostro percorso di ricerca e

consigliato fonti da consultare:

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- Se questo è un uomo di Primo Levi, a confronto con

- Essere senza destino di Imre Kertesz - La notte, Elie Wiesel

- The kinder transport - The Death march

- L’infanzia rubata, nell’archivio e database di Yad Vashem

- La storia della sua famiglia.

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Yad Vashem è il museo dell’Olocausto di Israele nel quale Vivian Salomon lavora da anni, in

quanto storica e guida attraverso le varie Sale che compongono il Memoriale.

Il nostro percorso è stato articolato per classi aperte e parallele. Quindi le prime hanno

ricercato i dati: foto, mappe del tempo, testimonianze online, nel database di Yad Vashem, nelle testimonianze video;

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le seconde rielaborato in forme diverse: grafici, files di word o pdf, audio/video; mentre le terze hanno eseguito la lettura dei testi, suddividendoli in momenti chiave e quindi individuando delle

fasi funzionali a creare la storia, da raccontare, attraverso la narrazione, agli altri gruppi classe. Il nostro scopo adesso è di condividere tutto questo con voi, affinché il RICORDO possa passare da una persona all’altra in una catena di ascolto e

comprensione.

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Grazie Vivian הדות

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