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Progetto 89/2017 Emporio della Solidarietà 2 RELAZIONE FINALE

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Academic year: 2022

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Caritas Diocesana Arborense Via Cagliari 179 - 09170 Oristano (OR)

Tel. 0783.70641 e-mail: oristanocaritas@gmail.com pec: oristanocaritas@pec.it

C. F.: 90000270950 C.C.P. n. 12710091

Progetto 89/2017 “Emporio della Solidarietà 2”

RELAZIONE FINALE

Il progetto “Emporio della Solidarietà 2” ha avuto inizio nel mese di giugno 2017; fino a settembre, sulla base dei requisiti già individuati nel corso della precedente progettazione (presenza di minori all’interno del nucleo familiare), sono stati definiti i nuovi criteri selettivi di accesso (presenza di maggiorenni disoccupati e/o NEET).

Per procedere alla selezione di nuovi inserimenti si è reso necessario, come primo step non previsto dal progetto, riesaminare i nuclei familiari già presenti, in quanto è emersa una evoluzione in merito alla composizione e alle caratteristiche delle famiglie (figli minorenni che hanno raggiunto la maggiore età o che hanno abbandonato la scuola diventando NEET, componenti che hanno perso il lavoro, separazioni etc.) con conseguente variazione dei bisogni e degli interventi.

Questa riflessione approfondita non prevista, sull’evoluzione delle mutate esigenze, ha comportato uno slittamento delle attività programmate e l’individuazione dei nuovi nuclei familiari idonei è avvenuta quindi tra i mesi di agosto e settembre (anziché giugno/luglio, come previsto da progetto).

Attraverso il sistema OspoWeb, sono state individuate e quindi convocate per un ascolto 61 persone con relativi nuclei famigliari. Considerando che il territorio della Diocesi di Oristano è a vocazione prevalentemente agricola e turistica e il periodo estivo offre maggiori opportunità di lavoro stagionale, alcune persone convocate hanno dovuto rinviare più volte l’appuntamento e otto non si sono presentate pur avendo dato la disponibilità.

Attraverso gli ascolti effettuati è stato possibile aggiornare i dati delle schede e illustrare singolarmente a ciascuno il servizio proposto sottolineando, in particolare, l’impegno richiesto per la partecipazione ai percorsi formativi su diversi temi da affrontare. Quest’ultimo aspetto è stato anche motivo di rinuncia da parte di alcune persone che, pur avendo i requisiti di accesso all’Emporio, per scarsa volontà ad impegnarsi o per incompatibilità con la situazione familiare, hanno preferito continuare ad usufruire del servizio di distribuzione di beni alimentari attraverso il

“pacco viveri”.

Tra ottobre e dicembre l’équipe ha esaminato gli ascolti effettuati ed elaborato una graduatoria composta da 42 persone: 30 accolte e inserite nell’Emporio nel mese di novembre 2017 e 8 come sostituzioni, nel corso dei mesi successivi. Alcune, dopo poco tempo, hanno dimostrato di non essere affidabili o interessate a seguire alcun tipo di percorso formativo, per cui si è resa necessaria la sospensione della Carta Emporio nonostante dal colloquio fosse emersa una piena disponibilità al rispetto delle condizioni previste dal progetto.

In occasione della consegna delle Carte, avvenuta a novembre, oltre ai nuovi nuclei familiari, sono stati invitati a partecipare alla riunione anche i nuclei inseriti in precedenza. Durante l’incontro si è illustrato dettagliatamente il funzionamento e il regolamento del servizio Emporio e presentato il programma dei nuovi percorsi formativi.

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2 Dopo aver analizzato i nuclei inseriti in base a età, situazione lavorativa ed esigenze formative dei componenti, si è provveduto a contattare gli Enti per una calendarizzazione degli incontri, compatibilmente con le disponibilità dei beneficiari.

Questo lavoro ha richiesto più tempo del previsto perché con l’avvio del REIS (Programma regionale di inclusione sociale) molti di loro erano già impegnati nelle attività lavorative previste dalla misura di contrasto alla povertà; ciò ha comportato notevoli difficoltà nell’individuare date e orari che potessero garantire la massima partecipazione.

A questo proposito, in vista del REI, ha avuto inizio una collaborazione con il PLUS del distretto di Ales-Terralba (a cui appartengono alcuni Comuni della Diocesi di Oristano) con l’obiettivo di lavorare in sinergia ed evitare sovrapposizioni nella elaborazione dei progetti personali di ogni singolo nucleo familiare. Vista l’importanza di tale lavoro di rete, si auspica che presto si possa consolidare l’intesa anche con i PLUS di altri distretti del territorio diocesano.

Il primo incontro formativo è stato organizzato nel mese di febbraio, in collaborazione con la sezione cittadina della LILT (Lega Italiana contro le Leucemie e i Tumori). Il tema affrontato è stato quello della prevenzione dei tumori, dell’importanza delle visite di controllo, dell’accesso alle cure e di suggerimenti per una sana e corretta alimentazione. L’incontro, al quale hanno partecipato 44 nuclei familiari, è stato molto apprezzato ed è stata l’occasione per presentare ufficialmente il nuovo servizio di infopoint gratuito, frutto di una partnership tra Caritas Diocesana e la stessa LILT Oristano. Intesa nata in occasione della “Prima giornata mondiale dei poveri” al fine di promuovere un servizio di consulenza e assistenza anche nella compilazione delle eventuali pratiche burocratiche, per facilitare l’accesso alle cure sanitarie e per favorire la prevenzione delle fasce più deboli della popolazione.

Il secondo incontro (marzo) con la partecipazione di 60 nuclei familiari, ha riguardato le norme di igiene e conservazione degli alimenti con particolare attenzione agli sprechi alimentari ed economia domestica. Alcuni volontari Caritas, precedentemente preparati, hanno esaminato e proposto il manuale fornito da Caritas Italiana, riguardante una sana e corretta educazione alimentare e consumo responsabile.

Il terzo incontro formativo (maggio) ha visto la partecipazione di 23 nuclei familiari a un monologo teatrale sul tema delle Ludopatie, messo in scena dalla compagnia Itineraria Teatro, dal titolo

“Gran Casinò – Storie di chi gioca sulla pelle degli altri”. La sensibilizzazione su un argomento sempre attuale ha visto la partecipazione dei detentori della tessera Emporio, di molti volontari Caritas e soprattutto di numerose classi di alcuni Istituti Superiori cittadini.

Lo spettacolo ha riscosso un notevole successo grazie alla bravura dell’attore protagonista e agli interventi di alcune personalità competenti tra cui il Sindaco, una consigliera del Comune di Oristano, un dirigente scolastico e un medico psichiatra del SERD della ASL 5 di Oristano (coinvolta per questo incontro anziché per il secondo, come da progetto).

Al quarto incontro (giugno), organizzato con la collaborazione del Consultorio Familiare Diocesano per trattare le difficoltà relazionali tra generazioni e i conflitti familiari, hanno partecipato 48 famiglie che sono state informate sulle varie attività e interventi da parte di specialisti che offrono la propria competenza e consulenza per cercare insieme soluzioni ai problemi personali o familiari. Nei mesi successivi, il Consultorio ha avviato anche 5 percorsi individuali con persone appartenenti a diverse famiglie beneficiarie del progetto.

A partire dal mese di marzo si è lavorato anche per l’avvio dei Bilanci di Competenze (BdC). La prima fase ha visto l’organizzazione di un incontro informativo tenuto da due operatori della

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3 Cooperativa Studio e Progetto 2 che hanno spiegato il significato, le finalità e le opportunità del BdC. Le persone interessate hanno poi compilato per sé stessi o per il familiare interessato, il modulo di adesione per l’avvio al percorso. Tutti avevano la possibilità di aderire all’incontro ma i beneficiari presenti in Emporio dal 2015/2016 non hanno partecipato poiché già a conoscenza del percorso. Nonostante inizialmente il numero delle adesioni fosse superiore a quello dei posti disponibili, il numero di percorsi avviati e conclusi o in corso di svolgimento è di 22 anziché 25, come da progetto.

Non è stato possibile avviare il Corso di informatica, previsto in collaborazione con il Liceo Classico De Castro, a causa di problemi interni all’Istituto sopraggiunti nel corso dell’anno scolastico che non hanno consentito di stabilire giorni e orari compatibili tra gli studenti e i beneficiari. Comunque, il corso sarà attivato nel prossimo anno scolastico, considerando la disponibilità di tutti i soggetti coinvolti.

Oltre agli incontri formativi proposti durante l’anno, ai beneficiari è stato chiesto di partecipare anche a tre incontri di valutazione e monitoraggio seguiti dalla psicologa, per ciascuno dei quali sono state sempre proposte due date per venire incontro alle varie esigenze e raggiungere la massima partecipazione:

1° incontro (dicembre): somministrazione e compilazione di questionari da parte di tutti i beneficiari.

2° incontro (aprile): realizzazione di un focus group in cui è emersa la necessità di elaborare un regolamento dettagliato al quale si è lavorato nei mesi successivi.

3° incontro (giugno): presentazione del regolamento Emporio della Solidarietà, riflettendo sui rapporti interpersonali tra beneficiari, volontari ed operatori, per condividere o perlomeno comprendere e rispettare i valori morali per una condotta personale corretta e appropriata in ogni momento nei confronti di tutti.

La psicologa, in collaborazione con l’équipe, si è occupata della elaborazione dei dati raccolti e della stesura di un Report.

Oltre al monitoraggio, gli operatori dell’Emporio, coadiuvati da volontari, hanno effettuato una costante verifica di assegnazione e utilizzo dei punti delle Carte e aggiornato periodicamente le singole situazioni familiari, attraverso ascolti informali, spesso richiesti dagli stessi beneficiari e considerati come momenti in cui potersi confidare, confrontare e riflettere per alleviare il proprio stato d’animo.

Tale sistema di monitoraggio ha permesso di confermare, anche per questa annualità, un apprezzamento del servizio da parte di tutti i beneficiari e di evidenziare un miglioramento e una maggiore responsabilizzazione nella gestione del budget e nella scelta oculata dei prodotti.

Tuttavia, in alcuni casi, soprattutto tra i beneficiari presenti da lungo periodo, si è riscontrato un atteggiamento lassista e pretenzioso, tale da far permanere la persona nell’assistenzialismo che non consente di migliorare la situazione di crisi o accrescere il proprio livello di autonomia in modo attivo. A questo si unisce una demotivazione per la partecipazione ai momenti formativi, considerati quasi un obbligo o una perdita di tempo piuttosto che una importante opportunità per essere più autonomi e integrati.

Per questi motivi l’equipe ha deciso di limitare il numero degli incontri, preferendo coinvolgere in modo più attivo e concreto alcuni sostenitori previsti dal progetto, quali ad esempio il Centro per l’impiego (ex CSL), il Policoro e il Prestito della Speranza, presso i quali sono stati inviati

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4 direttamente i singoli beneficiari per un supporto nella ricerca del lavoro, nella stesura del CV o nell’analisi di particolari situazioni economiche e/o debitorie.

Le problematiche sopra riportate, in particolare il rischio di una deriva assistenzialistica del servizio, sono emerse anche in occasione del Coordinamento nazionale beni materiali - tavolo di lavoro Empori della Solidarietà (Roma 13-14 giugno), al quale ha partecipato un operatore della Caritas Diocesana. Il confronto di diverse esperienze ha offerto suggerimenti e nuovi spunti per l’equipe diocesana, portandola a riflettere soprattutto sulla temporaneità del servizio. Si ritiene quindi opportuno sostituire i beneficiari presi in carico già da tempo che, con la loro logica assistenzialistica, hanno dimostrato scarsa affidabilità rivelandosi poco o per niente intenzionati ad impegnarsi per migliorare la propria situazione di disagio, vanificando così la principale finalità del progetto.

Pochi sono stati i casi di persone che hanno restituito volontariamente la carta in seguito ad un miglioramento della loro situazione familiare, riconoscendo il valore e l’importanza del sostegno ricevuto attraverso il servizio Emporio per superare la situazione di crisi.

Oltre alle attività strettamente legate ai diretti beneficiari, per tutta la durata del progetto, si è lavorato per la sensibilizzazione della comunità, in particolare al rafforzamento della rete e al coinvolgimento dei giovani sia attraverso le parrocchie che le scuole.

L’utilizzo dei social network, gli accordi con il settimanale diocesano L’Arborense, per la pubblicazione di articoli mensili, la realizzazione del sito internet della Caritas Diocesana, con una sezione apposita dedicata all’Emporio della Solidarietà e, più in generale, una maggiore attenzione da parte dei media locali verso le attività dell’Emporio e le tematiche ad esso correlate (attenzione ai più deboli, solidarietà e gratuità, consumo consapevole e lotta allo spreco) hanno portato alla nascita di nuove fattive collaborazioni e al rafforzamento di quelle già esistenti, nonché al coinvolgimento di nuovi volontari. Sempre ai fini di una maggiore visibilità e sensibilizzazione, soprattutto per chi non utilizza i social e internet, è stata realizzata una brochure informativa da distribuire ai parroci e in occasione di eventi benefici.

Molti gli eventi in occasione della Prima Giornata Mondiale dei Poveri: la partnership tra Caritas e LILT Oristano, il Protocollo d’intesa con la Procura per la destinazione ai fini sociali delle merci con marchio contraffatto sequestrate dalle Forze dell’Ordine, l’organizzazione di una raccolta di beni di prima necessità presso il Conad Superstore di Oristano.

Tutte le parrocchie sono state coinvolte con l’invio del testo del Messaggio del Santo Padre, per favorire una riflessione comunitaria. Inoltre, in collaborazione con il gruppo catechistico della Cattedrale S.M. Assunta di Oristano, è stato organizzato un Rosario meditato e animato dai bambini del catechismo, precedentemente preparati sui temi della solidarietà e condivisione, che hanno poi fatto una donazione per l’acquisto di beni da destinare all’Emporio della Solidarietà.

Il giorno successivo è stata celebrata una Santa Messa con la partecipazione di volontari e beneficiari della Caritas Diocesana, nonché di altre associazioni caritative del territorio.

Nel periodo natalizio, oltre alle raccolte nelle scuole e nelle parrocchie, c’è stata quella promossa spontaneamente dall’associazione Motoclub di Oristano. L’amministrazione comunale e l’Arcidiocesi di Oristano, in collaborazione con alcuni Cori cittadini, hanno organizzato un

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5 Concerto di Natale con offerta libera e raccolta di beni da destinare alla Caritas Diocesana e all’Emporio della Solidarietà.

Le parrocchie sono state coinvolte anche durante la Quaresima, attraverso l’organizzazione di attività laboratoriali, alle quali hanno partecipato i cresimandi della Parrocchia di Tonara e 2 gruppi della parrocchia S.M. Assunta di Cabras. Bambini e ragazzi sono stati così sensibilizzati sui temi della solidarietà e condivisione attraverso attività laboratoriali e la visita della sede Caritas e dell’Emporio della Solidarietà. Questo ha costituito una novità, rispetto alle classiche iniziative, da valorizzare e incrementare per riuscire a coinvolgere in maniera più attiva la comunità ecclesiale.

A partire dal mese di settembre la Caritas Diocesana ha iniziato a lavorare intensamente anche con le scuole, progettando percorsi formativi destinati agli studenti degli Istituti Secondari di primo e secondo grado presenti nel territorio diocesano. Sono state stipulate le convenzioni per l’attuazione di percorsi di Alternanza Scuola Lavoro presso la sede della Caritas Diocesana e dell’Emporio della Solidarietà, con 4 Istituti Secondari di Secondo Grado della città di Oristano. Il progetto prevedeva due fasi: una prima teorica, nella quale è stata presentato l’Organismo Caritas, le sue attività e i bisogni del territorio; una seconda fase pratica in cui i ragazzi, nelle ore di servizio svolte all’Emporio, hanno appreso l’utilizzo del software EasyCaritas (gestione cassa e magazzino) e partecipato ad alcuni incontri destinati ai beneficiari.

Inoltre, con il progetto di educazione alla mondialità realizzato ogni anno dalla Caritas Diocesana in diversi Istituti del territorio, si è parlato ampiamente dell’Emporio della Solidarietà, portandolo così a conoscenza dei docenti e degli alunni di 13 nuove classi.

Attraverso molte e diverse attività è stato possibile rafforzare la rete con i dirigenti scolastici e il corpo docente ma soprattutto riscontrare tra i giovani notevole interesse verso le attività dell’Emporio e, più in generale, verso il mondo del volontariato. Oltre all’organizzazione di raccolte spontanee di beni di prima necessità nei periodi di Avvento e Quaresima, alcuni di loro si sono mostrati entusiasti e disponibili a offrire parte del loro tempo durante le vacanze estive.

Il lavoro svolto sul piano della comunicazione ha portato ad una maggiore visibilità della Caritas Diocesana e quindi ad un incremento di offerte libere; in particolare è cresciuta la cultura del dono in nuovi enti e aziende della GDO che hanno mostrato interesse e sensibilità verso il progetto, impegnandosi a fornire i loro prodotti invenduti e diventando, in alcuni casi, donatori stabili.

A tal proposito importante è stato l’apporto di Confagricoltura-Oristano nel coinvolgimento dei soci per la donazione di prodotti agricoli.

Tutto questo ha portato ad una ulteriore ottimizzazione della redistribuzione dei prodotti in scadenza e/o danneggiati, con conseguente riduzione degli sprechi.

Un aspetto importante sul quale si è lavorato e si continuerà a lavorare, riguarda proprio la diffusione della L. 166/2016 (detta anche Legge Gadda) e relativi aggiornamenti sulla Legge di Bilancio 2018, ancora poco conosciuta tra le aziende locali.

Per quanto riguarda il costo complessivo del Progetto, si evidenzia che l’importo speso è stato inferiore a quello richiesto per le seguenti ragioni:

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6 - Non è stato necessario eseguire lavori di manutenzione presso i locali in cui si svolge il progetto (A1).

- L’importo delle utenze dei locali dell’Emporio della Solidarietà è risultato inferiore alla cifra preventivata (C1).

- L’autovettura utilizzata non ha comportato grosse spese (E2-E3)

- Il numero di Bilanci di Competenze realizzati è stato di 22 anziché 25 (H1)

Considerando che in questi anni l’Emporio della Solidarietà è divenuto un’importante opera segno con cui sostenere in maniera efficace alcune famiglie, si intende proseguire anche con nuove proposte quali la realizzazione di nuovi percorsi di accompagnamento e tirocini lavorativi destinati ai giovani e attività rivolte ai minori in età scolare.

Un limite alla sostenibilità è dato dai costi di locazione ma si spera che in futuro la Diocesi possa individuare un locale idoneo per poter proseguire l’attività. Si auspica anche che l’Amministrazione comunale di Oristano possa deliberare per sostenere l’Emporio economicamente. Si proseguirà con il lavoro di consolidamento della rete finalizzato al reperimento di nuove forme di finanziamento, di rifornimento e di aiuto concreto.

Per quanto riguarda le nostre proposte a Caritas Italiana, riteniamo di estrema importanza e utilità proseguire con l’organizzazione di momenti di incontro e confronto con esperienze di altri Empori della Solidarietà del territorio nazionale, per uno scambio di buone prassi e di informazioni utili al miglioramento del servizio.

Partendo da tali diverse e variegate esperienze si suggerisce la stesura di linee guida orientative generali, finalizzate a regolamentare, almeno sotto alcuni aspetti, il funzionamento di tutti gli Empori.

Per quanto riguarda l’accompagnamento e il supporto fornito dagli operatori di Caritas Italiana, si è riscontrata un’ampia disponibilità in ogni circostanza.

Oristano, 31 luglio 2018

Direttore Caritas Diocesana Arborense Giovanna Lai

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