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REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER LA FORMAZIONE DIACONALE CFD/2002

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REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE

PER LA FORMAZIONE DIACONALE

CFD/2002

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N O T A

La commissione per la formazione diaconale viene costituita dal Sinodo del 2002 per assolvere ai compiti già affidati al “Centro per la formazione diaconale Giuseppe Comandi” con sede in Firenze (costituito nel 1989 come attività autonoma all’interno dell’Istituto Gould, regolato con 92/SI/1996 nell’ambito del regolamento di questo isti- tuto, e quindi come istituto autonomo con un proprio statuto approvato con 95/SI/2000) e alla “commissione permanente per la formazione diaconale” (49/SI/1998), entrambi soppressi dal Sinodo del 2002 (64 e 65 /SI/2002).

Il regolamento della CFD, approvato con 63/SI/2002, viene indicato con la sigla

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Preambolo

Il sinodo, considerato lo stretto ed inscindibile legame esistente tra predica- zione e servizio, reputa necessario che i percorsi di formazione e di aggiorna- mento dei diaconi e delle diacone iscritti a ruolo vengano sempre più migliora- ti e valorizzati, per l’opera di testimonianza della chiesa e nel quadro della pari dignità dei ministeri.

Il sinodo ritiene necessario che la Tavola valdese assuma direttamente sia il compito di rivolgere vocazione a svolgere il ministero diaconale, sia la su- pervisione delle attività di formazione ed aggiornamento delle persone chia- mate a svolgere tale ministero.

Il sinodo ritiene pertanto opportuno pervenire al superamento della com- missione permanente per la formazione diaconale e del centro di formazione diaconale, attualmente esistenti, per costituire un nuovo unico organismo che, assorbendo le competenze di entrambi, semplificando il quadro organizzativo e assumendo anche altri nuovi compiti ritenuti necessari, possa operare in stretta collaborazione con la Tavola.

Tale nuovo organismo, che è chiamato ad operare in continuità con il la- voro svolto dagli enti preesistenti, assume la denominazione di commissione per la formazione diaconale (CFD). Scopi, funzioni ed organizzazione sono descritti negli articoli che seguono.

Articolo 1 – (finalità)

Le finalità della commissione per la formazione diaconale sono ricondu- cibili ai seguenti ambiti principali:

1. formazione dei candidati e delle candidate in conformità a quanto previsto dagli articoli 25 bis e 25 ter del Regolamento sui ministeri (RO.3);

2. accoglienza ed inserimento dei diaconi e delle diacone provenienti da chiese estere;

3. aggiornamento dei diaconi e delle diacone;

4. promozione di ricerche e studi sullo sviluppo ed evoluzione del mi- nistero diaconale;

5. contatti e collaborazioni con il mondo italiano ed estero per quanto riguarda la formazione e il ruolo diaconale;

6. consulenza alle attività di formazione ed aggiornamento degli ope- ratori nella diaconia;

7. attività di coordinamento dei diaconi e diacone iscritti a ruolo.

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CFD/2002

Articolo 2 – (funzioni)

In corrispondenza delle finalità perseguite di cui al precedente articolo 1, la CFD esercita le seguenti funzioni:

1. progettare, organizzare e seguire, su richiesta della Tavola valdese, i percorsi individuali di formazione delle persone cui viene rivolta vocazione per rendere servizio come diaconi o diacone nell’ambito delle chiese e degli istituti ed opere;

2. organizzare e seguire il percorso di accoglienza ed inserimento dei diaconi e diacone provenienti dalle chiese estere con particolare ri- guardo alla loro formazione linguistica ed alla conoscenza dei prin- cipi, dei regolamenti e dell’organizzazione della Chiesa evangelica valdese e degli istituti ed opere che ne fanno parte;

3. organizzare incontri generali periodici di aggiornamento su aspetti di interesse dell’insieme dei diaconi e diacone nonché organizzare e gestire percorsi individuali o collettivi di aggiornamento teorico pra- tico su tematiche specifiche riservati ai diaconi e diacone che opera- no nello stesso campo di attività;

4. seguire gli sviluppi e le evoluzioni del ministero diaconale che pos- sono verificarsi nel contesto internazionale, per valutarne le indica- zioni ed eventualmente esaminarle nell’ambito dell’incontro perio- dico dei diaconi e delle diacone, in un quadro di adeguamento e mi- glioramento continuo del relativo ruolo;

5. sviluppare le relazioni con le altre chiese, e soprattutto con le chiese protestanti estere, con la finalità prevalente di poter usufruire della loro collaborazione per lo svolgimento di adeguati periodi formati- vi all’estero dei candidati/e diaconi;

6. fornire eventuale consulenza ed assistenza alle attività di formazio- ne ed aggiornamento degli operatori della diaconia, promosse dalla CSD o dagli altri istituti ed opere facenti riferimento all’ordinamento valdese;

7. organizzare almeno un incontro annuale dei diaconi e delle diacone iscritti a ruolo nonché dei candidati e delle candidate.

Articolo 3 – (composizione)

La commissione è nominata annualmente dalla Tavola valdese e ad essa risponde del proprio operato. I membri della commissione non possono esse- re nominati più di sette volte consecutive.

La commissione, quale organo collegiale, è composta da sette membri di cui almeno tre diaconi o diacone in attività di servizio iscritti nel ruolo.

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CFD/2002

Il presidente o la presidente è nominato annualmente dalla Tavola valde- se. Il o la vicepresidente è nominato/a in seno alla commissione nella prima riunione successiva alla nomina annuale della medesima da parte della Tavo- la valdese.

Alle riunioni partecipa un membro della Tavola valdese.

Articolo 4 – (approvazione e modifiche)

Il presente regolamento è approvato e modificato dal sinodo su proposta della Tavola valdese.

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