I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
Il caso dei disturbi e delle difficoltà nel calcolo
Dott.ssa Isabella Bellagamba
con la supervisione del Prof. Cesare Cornoldi
Università degli Studi di Padova
PROGRAMMAZIONE DELL’INCONTRO
La competenza numerica
Il disturbo del calcolo
Valutazione
Diagnosi
Implicazioni
La normativa
Indicazioni operative
Esercitazione in piccolo gruppo
Riflessione e discussione aperta
LA COMPETENZA NUMERICA
L’intelligenza numerica ed i meccanismi innati
 Riconoscimento di quantità numeriche e distinzione di insiemi in base alla numerosità
 Subitizing
 L’accesso semantico pre-verbale precede l’accesso verbale
 Corrispondenza biunivoca
 Ordine stabile
 Meccanismi dominio-specifici
 Semantici (comprensione della quantità)
 Sintattici (grammatica del numero, valore posizionale delle cifre)
 Lessicali (il nome del numero. 1 / 11)
Apprendimento e plasticità neuronale
 Cardinalità
 Irrilevanza dell’ordine
Competenza verbale
Semantica Confronto
Quantità
Comparazione Numeri
Counting
Pre-sintassi
Lessico
Enum Avanti
Seriazione arabici
Arabico Quantità Uno-tanti
Ordine Grandezza Enum Indietro
Complet Seriazione
Nome-numero Lettura arabici Scrittura numeri
DIFFICOLTA’ / DISTURBO DELL’APPRENDIMENTO
Difficoltà di apprendimento
Basso rendimento scolastico
 Basso livello socio-culturale
 Fattori emotivo-motivazionali
 Handicap sensoriali e/o motori
 Difficoltà relazionali
Manifestazioni e profili simili a quelle osservate nel DSA
 Difficoltà procedurali, scarsa automatizzazione, scarsa strategicità, difficoltà nel problem-solving
DISTURBO SPECIFICO
DELL’APPRENDIMENTO
“Gruppo eterogeneo di disturbi che si manifestano con significative difficoltà nell’acquisizione e uso di abilità di comprensione del linguaggio orale, di espressione scritta, lettura, scrittura, ragionamento o matematica” (National Joint Committee on Learning Disabilities, 1988)
“ La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, che si manifestano in presenza di capacita' cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attivita' della vita quotidiana”.
Disturbi intrinseci all’individuo, legati a disfunzioni nel SNC e possono essere presenti lungo l’intero arco di vita.
Possono coesistere con difficoltà nell’auto-regolazione del comportamento e nella socializzazione.
Assenza di criteri unanimamente accettati per la classificazione dei DSA
 Come discriminare un disturbo da una difficoltà?
 Cadute selettive in test oggettivi
 Resistenza al trattamento
CONSENSUS CONFERENCE (2011)
Deficit specifico  interessa un’abilità
Criterio di discrepanza
 Discrepanza tra punteggi di abilità intellettiva e prestazioni nell’apprendimento dell’abilità specifica
 Deviazione rispetto al proprio gruppo di riferimento
 Compromissione significativa (-2DS o <5° percentile)
 Ritardo rispetto alla propria fascia scolastica
Criteri di esclusione
 Deficit sensoriali, disturbi emotivi, basso livello socio-culturale
La compromissione deve riguardare l’acquisizione di un’abilità e non la perdita di una competenza precedentemente acqusita
Espressione in modi differenti nelle diverse fasi evolutive
Diagnosi di discalculia dopo almeno 3 anni di scolarizzazione
IN ITALIA
5 bambini per classe con difficoltà di calcolo
5 - 7 bambini per classe con difficoltà di soluzione dei problemi
 ogni classe 25 alunni circa (20% della popolazione scolastica)
Alla fine della scuola superiore, solo il 20% ritiene di avere buone competenze matematiche
INTERNATIONAL ACADEMY FOR RESEARCH IN LEARNING DISABILITIES
Discalculia: 2 bambini su 1000
19,9% : falsi positivi
UN DISTURBO…TANTE DIFFICOLTA’
Disturbo del calcolo “puro” (2/1000): cecità al numero
Basi neurologiche
Deficit del modulo numerico (emisfero dx)
Semantica numerica
Falsi positivi: difficoltà nella memorizzazione, recupero di fatti numerici, problem-solving, strategie procedurali
Coinvolgimento della memoria fonologica
Frequente comorbidità con dislessia (40%)
Memoria di lavoro  MLT
Emisfero sinistro (linguaggio)
LA VALUTAZIONE
La lettura delle relazioni dei centri di diagnosi e trattamento
Gli strumenti di valutazione
Gli indici di correttezza e rapidità
Valutazione qualitativa
PREREQUISITI E VALUTAZIONE IN SCUOLA DELL’INFANZIA
 Enumerazione fino a 10 (lessico e semantica)
 Conteggio fino a 5 (corrispondenza biunivoca e ordine stabile)
 Cardinalità
 Comparazione di piccole quantità
 Calcolo approssimativo
 Ordinamenti di grandezze
 Senso del numero
 Calcolo approssimativo
 Giudizio di numerosità
 Conteggio di oggetti
 Posiziona un numero su una linea (0-10)
 Strategie
 Ordina le grandezze
 Strumenti e materiali concreti
La valutazione dei pre-requisiti
Batteria BIN
 Corrispondenza nome numero
 Lettura di numeri
 Scrittura di numeri
 Confronto tra quantità
 Comparazione tra numeri arabici
 Enumerazione in avanti
 Enumerazione indietro
 Seriazione di numeri arabici
 Completamento di seriazioni
 Corrispondenza codice arabico-quantità
 Uno-tanti
 Ordine di grandezza
Area lessicale
Area semantica
Area conteggio
Area pre-sintassi
LA DIAGNOSI
Valutazione con prove oggettive
Profilo: rilevazione di cadute nelle sub-componenti del calcolo
 Difficoltà nella definizione di cut-off che discrimina la difficoltà dal disturbo
 Il punteggio critico ad una prova non rappresenta di per sé espressione di disturbo
Attività di potenziamento
Rivalutazione
Diagnosi?
LA VALUTAZIONE IN SCUOLA PRIMARIA
Batteria ACMT 6-11 (prove separate per ogni classe)
 Parte individuale
 Calcolo a mente
 Calcolo scritto
 Enumerazione avanti / indietro
 Dettato di numeri
 Recupero di fatti numerici
 Rapidità e accuratezza…perchè=?
 Parte collettiva
 Calcolo scritto
 Giudizio di numerosità
 Trasformazione in cifre scritte
 Ordinamenti
Discalculia Test (dalla III elementare alla III media)
Software
Senso del numero
 Stima di quantità e loro riconoscimento immediato (tempi definiti)
 Confronto tra numerosità in codice analogico e numerico(>, <, =)
 Costruzione di numerosità
 Linea dei numeri
Fatti numerici
Dettato
Calcolo a mente
 Strategie: da n+1; n-1, a più unità per volta, alla scomposizione del secondo fattore, al recupero dei fatti
 Test ABCA (dalla III alla V elementare)
 Calcolo a mente
 Calcolo scritto
 Comprensione
 Denominazione di simboli aritmetici
 Ordinamento di numerosità
 Inserimento di simboli
 Giudizio di numerosità in presentazione visiva
 Giudizio di numerosità in presentazione uditiva
 Valore posizionale delle cifre
 Produzione
 Enumerazione all’indietro
 Dettato di numeri
 Tabellina del 7 avanti
 Tabellina del 4 indietro
 Progressione e regressione di 6
 Contare elementi grafici
 Incolonnamento
 Recupero di fatti numerici
 Il profilo
Accuratezza e rapidità
Accuratezza e rapidità
Accuratezza e rapidità
LA VALUTAZIONE IN SCUOLA SECONDARIA
 AC-MT 11-14 (Prove per ogni classe)
 Parte individuale
 Calcolo a mente
 Calcolo scritto
 Dettato di numeri
 Recupero di fatti numerici
 Parte collettiva
 Calcolo scritto
 (Espressioni aritmetiche: II e III media)
 Qual è il più grande
 Trasforma in cifre scritte
 Completa la serie
 Trascrizione in cifre
 Calcolo approssimativo
 Fatti, procedure e principi
 Problemi aritmetici
Accuratezza e rapidità
Prove MT Avanzate (scuola secondaria di II grado)
Parte individuale
 Calcolo a mente
 Fatti aritmetici
Parte collettiva
 Aritmetica
 Algebra
 Geometria
 Problemi aritmetici
UN CASO PARTICOLARE:
IL PROBLEM-SOLVING
Problema:
 I dati presentati non sono sufficienti
 Richiede quindi una scoperta
Componenti:
 Comprensione del testo (ruolo della decodifica)
 Attenzione sostenuta
 Memoria di lavoro
 Processi di calcolo
 Metacognizione
 Controllo dei propri processi cognitivi
 A COSA SERVE UN PROBLEMA?
 Codifica del problema
 Traduzione
 Dato linguistico e semantico
 Integrazione
 Tra varie informazioni
 Costruzione mentale
 Ricerca
 Pianificazione
 Costruzione e monitoraggio del piano di soluzione
 Ordinamento delle operazioni
 Calcolo
 Metacognizione
 Previsione
 Pianificazione
 Monitoraggio
 Valutazione
 Memoria di lavoro
 Selezione
 Integrazione
 Ritenzione di calcoli parziali
 La valutazione
 ACMT 11-14
 MT Avanzate
 Test SPM (dalla III primaria alla III secondaria di I grado)
IL RUOLO DELLA MOTIVAZIONE
 Complessità dei compiti
 Abilità cognitive di base
 Didattica
 Atteggiamento e prestazione strettamente inter-relati
 Insegnanti:
 Sistema di credenze
 Conoscenze della disciplina
 Concezione dell’insegnamento e dell’apprendimento
 Concezione dell’alunno (gli studenti con bassi giudizio di sé ottengono migliori risultati quando gli insegnanti hanno un atteggiamento che li valuta positivamente)
 Alunno:
 Sistema di credenze
 Auto-percezioni
 Genitori:
 Sistema di credenze e atteggiamenti
 Compagni:
 Sistema di credenze
 La motivazione intrinseca ed estrinseca
 L’obiettivo di padronanza e di prestazione
 Le attribuzioni interne / esterne, stabili / instabili, controllabili / incontrollabili
Circoli viziosi:
 Non sono portato  non mi piace = non sono motivato  non mi impegno  non riesco = mi sento inadeguato  provo ansia e disagio
= IMPOTENZA APPRESA
Le false credenze
 La matematica è astratta
 È composta da un insieme di fatti e principi isolati
 C’è un unico modo esatto di risolvere un algoritmo o un problema, cioè l’applicazione della regola
 Gli studenti normali non possono capire la matematica, possono solo memorizzare ed applicare correttamente le regole
 Chi capisce la matematica è capace di risolvere tutti i problemi e le operazioni in pochi minuti
 Capire la matematica = essere intelligenti
 I maschi sono più portati delle femmine
 Più il numero è grande, più sarà complesso il compito e l’operazione
LA NORMATIVA
 Legge 170/2010
 “Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilita' didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari”.
 Vengono garantiti
 l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate
 l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi ele tecnologie informatiche, nonche' misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualita' dei concetti da apprendere
 Misure compensative: strumenti didattici e tecnologici che facilitano o sostituiscono la prestazione richiesta nell’area deficitaria
 Video-scrittura
 Sintesi vocale
 Calcolatrice, tavola pitagorica
 Registratore…
 Misure dispensative: consentono di non svolgere la prestazione richiesta
 Esonero: permettere allo studente di non partecipare e non svolgere attività didattiche di uno specifico ambito disciplinare
Decreto attuativo luglio 2011
 Le Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono all’alunno con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto
mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione da valutare - relativamente ai tempi di
effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove - riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria.
 Le Commissioni degli esami di Stato tengono in debita considerazione le
specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. Sulla base del disturbo specifico, anche in sede di esami di Stato, possono riservare ai candidati tempi più lunghi di quelli ordinari. Le medesime Commissioni
assicurano, altresì, l’utilizzazione di idonei strumenti compensativi e adottano criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte, anche con riferimento alle prove nazionali INVALSI previste per gli esami di Stato, sia in fase di colloquio.
 Le linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbo Specifico dell’Apprendimento
 L’osservazione in classe
 Analisi delle prestazioni atipiche: analisi degli errori
 Recupero di fatti numerici (3+3=9)
 Mantenimento e recupero di strategie di calcolo
 Mantenimento in memoria di scomposizioni o risultati parziali
 Errori procedurali
 Procedure incomplete
 Prestito e riporto
 Perseveranza procedurale
 Le strategie di calcolo, più o meno funzionali
 Metodo analogico
 Conteggio con le dita esplicito o mentale
 Conteggio
 Aggiunta (counting-on)
 Conteggio verbale a voce alta senza supporto delle dita (enumerazione)
 Scomposizione semplice o solo del secondo fattore o di entrambi
 Scomposizione di unità e/o decine
 Approssimazione alla decina
 Incolonnamento mentale
 Recupero di fatti numerici
 Calcolo approssimativo
 Le proprietà delle operazioni
LA METACOGNIZIONE
Imparare ad imparare
Processi di monitoraggio e di controllo esecutivo
 Il sistema diviene consapevole di quello che si sta facendo e di come intervenire per scegliere le procedure più adatte, per controllarne l’applicazione e per verificare il risultato finale
Analisi del compito e della richiesta
Programmazione e pianificazione
Scelta della strategia
Esecuzione
Monitoraggio
Valutazione del risultato
INDICAZIONI PER LA SCUOLA
 Analizzando gli errori, si possono ricondurre ad uno stesso (o ad un insieme molto limitato) ambito di competenza numerica e l’insegnante potrebbe
definire i primi obiettivi a partire dal livello di competenza presente nel soggetto
 Errori di recupero di fatti
 Errori di applicazioni di formule
 Errori di applicazioni di procedure
 Errori di scelta di strategia
 Errori visuo-spaziali
 Errori di comprensione semantica
 Potenziamento dei processi sottostanti (memoria di lavoro, attenzione, abilità visuo-spaziali)
 Potenziamento delle componenti di calcolo
 Potenziamento delle componenti emotive, motivazionali e metacognitive
Sfida cognitiva ottimale (concetto della zona di sviluppo prossimale)
Attenzione alle abilità e strategie di calcolo, in particolare mentale (competenza fondamentale per l’evoluzione della competenza numerica)
 Attività strutturate nella didattica
 Momenti ludici e vita quotidiana
 Calcolo approssimativo
 Strategie di auto-valutazione e verifica del risultato
 Verbalizzazione della procedura utilizzata o della rappresentazione del problema matematico (semantica numerica, delle operazioni e delle procedure)
 Riflessione metacognitiva sulle modalità e le occasioni di utilizzo delle diverse strategie presentate, favorendo il ragionamento e l’utilizzo funzionale delle strategie
Calcolo scritto: procedure per eseguire calcoli molto
complessi. Ha la finalità di automatizzare procedure ma non potenzia l’intelligenza numerica
 Maggiori difficoltà per i casi di DSA con problematiche nell’automatizzazione del calcolo mentale
 Influenza da parte di difficoltà grafiche o visuo-spaziali
In scuola secondaria, ruolo sempre maggiore delle componenti emotive nei confronti della disciplina (impotenza appresa)
 Anche in questo caso iniziative didattiche possono avere l’obiettivo di scardinare la percezione di inefficacia del soggetto, ricorrendo a riflessioni metacognitive sul compito, sulle false credenze in
matematica, sulle strategie disponibili e sulla loro funzionalità
MATERIALI DI POTENZIAMENTO
 In generale è consigliabile gestire almeno una parte degli interventi didattici in modo individualizzato, personalizzando le attività in base alle cadute
 Memocalcolo
 Automatizzazione e potenziamento del recupero di fatti numerici
 Strategie di recupero e memorizzazione con ragionamento numerico e non attraverso strategie verbali di memoria
 Vengono sfruttate le conoscenze possedute
 Prova iniziale e finale
 Dal calcolo semplice ai fatti
 Fatti additivi e sottrattivi
 Fatti pitagorici
 Fatti moltiplicativi
 Dai fatti al calcolo
1) Attivazione di processi controllati
di memorizzazione, di tipo semantico e con ragionamento
2) Automatizzazione attraverso la reiterazione in contesti differenti di
apprendimento (attività di consolidamento, esercizi personalizzati e giochi con i numeri)
Discalculia Trainer
Senso del numero
Dettato di numeri
Calcolo a mente
Fatti numerici
 Intelligenza numerica (4 volumi; dai 5 ai 14 anni)
 prende in considerazione le diverse modalità di accesso e di codifica del numero;
 utilizza le vie fonologiche, visive e analogiche, lasciando al bambino la possibilità di utilizzare quelle a lui più congeniali;
 presenta molteplici strategie che il bambino può far proprie o modificare a seconda delle proprie esigenze;
 sviluppa le componenti metacognitive e motivazionali che rendono il bambino protagonista del proprio apprendimento;
 Counting
 Processi lessicali
 Processi semantici
 Processi sintattici
 Calcolo a mente
 Calcolo scritto
 Sviluppare l’intelligenza numerica (pre-requisito, fino al primo ciclo di scuola primaria)
 Processi lessicali
 Enumerazione e sequenze
 Conteggio come prima strategia
 Prime basi del calcolo a mente
 Matematica e metacognizione (dalla scuola primaria alla secondaria di I grado)
 Atteggiamento metacognitivo
 Capire il ruolo dei processi cognitivi coinvolti; conoscenza delle attività mentali nel problem solving; gestione dell’ansia;
comprensione del proprio stile cognitivo
 Processi di controllo
 Comprensione del testo, previsione delle difficoltà, pianificazione di azioni funzionali, monitoraggio, autocontrollo e autovalutazione
 Risolvere i problemi in 6 mosse (dal secondo ciclo di scuola primaria alla scuola secondaria di I grado)
 Presentazione di problemi inerenti le diverse operazioni e le procedure algebriche
 Metacognizione
 A cosa serve un problema?
 Che cos’è un problema?
 Da che dipende la difficoltà del problema?
 Riflessioni su ogni componente
 Cos’è
 A cosa serve
 Incontro difficoltà?
 Potenziamento delle singole aree di competenza
 Comprensione
 Rappresentazione
 Categorizzazione
 Piano di soluzione
 Svolgimento
 Autovalutazione
 Obiettivi per ogni classe
 Attività individuali e in piccolo gruppo
 Ogni componente del gruppo ha un’informazione che gli altri non hanno
LE MISURE COMPENSATIVE
Gli strumenti compensativi facilitano ma non potenziano!!
Scopo: permettere l’apprendimento o la massima prestazione sollevando il soggetto dal carico dell’attività che sottosta
all’abilità deficitaria
Scelta delle misure a partire dal profilo di difficoltà dell’alunno
Quali possibilità? E in che caso?
 Tempo aggiuntivo (+30%)
 Calcolatrice
 Tavola pitagorica, formulario…
 Calcoli semplificati in presenza di un contenuto didattico significativo
PER CHIAREZZA
 STRATEGIE METODOLOOGICHE E DIDATTICHE
 Valorizzare linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato) utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce
 Utilizzare schemi e mappe concettuali
 Insegnare l’usod i dispositivi extra-testuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini…)
 Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline
 Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto-obiettivi”
 Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni salienti e essenziali
 Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale
 Promuovere processi metacognitivi per sollecitare l’autocontrollo e l’autovalutazione dei propri processi cognitivi
 Incentivare la didattica in piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari
 Promuovere l’apprendimento collaborativo
MISURE DISPENSATIVE
All’alunno con DSA è consentito essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini
dell’apprendimento scolastico
 La lettura a voce alta
 La scrittura sotto dettatura
 Prendere appunti
 Copiare dalla lavagna
 Il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti
 La quantità eccessiva dei compiti per casa
 L’effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati
 Lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni
 Sostituzione della scrittura con linguaggio verbale o iconografico
STRUMENTI COMPENSATIVI
 L’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna,
permettono all’alunno di concentrarsi su compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e la correttezza.
 Formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento
 Tabelle delle misure e delle formule geometriche
 Computer con programma di video-scrittura, correttore ortografico, stampante e scanner
 Calcolatrice o computer con foglio di calcolo
 Registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali)
 Software didattici specifici
 Vocabolario multimediale
STRATEGIE UTILIZZATE NELLO STUDIO
 Strategie (sottolineare, identificazione di parole-chiave, schemi, tabelle o diagrammi)
 Modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico)
 Modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, ha necessità di azioni di supporto)
 Riscrittura di testi con modalità grafica diversa
 Strategie per ricordare (uso immagini, colori, mnemotecniche)
 Strumenti informatici
 Fotocopie adatte
 Utilizzo del PC per scrivere
 Registrazioni
 Testi con immagini
 Software didattici