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CAMPUS UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE

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Academic year: 2022

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FONDAZIONE GIOVANNI ARVEDI E LUCIANA BUSCHINI REGIONE LOMBARDIA

COMUNE DI CREMONA PROVINCIA DI CREMONA

UNIVERSITA’ CATTOLICA DEL SACRO CUORE FONDAZIONE CARIPLO

ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA VALORIZZAZIONE DELL’EX MONASTERO DI SANTA MONICA E MAGAZZINO CARRI IN CREMONA

C AMPUS U NIVERSITÀ C ATTOLICA DEL S ACRO C UORE

RICHIESTA NULLA OSTA DEMOLIZIONI E CAMPAGNA INDAGINI STRUTTURALI

PROGETTISTA INCARICATO FONDAZIONE GIOVANNI ARVEDI E LUCIANA BUSCHINI Lamberto Rossi Associati / Lamberto Rossi e Marco Tarabella

Via Telesio, 17 20145 Milano - tel. 02 97382609 info@lr-a.eu CONSULENTI

Studio Calvi srl (Indagini diagnostiche e Strutture) Consult Engineering snc (Impianti)

Gennaio 2018

R ELAZIONE T ECNICA

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1 Indice

Premessa

1. CARATTERI DEL COMPLESSO E DELL’AREA pag. 3 a - I Vincoli

b - Le Superfici e i Volumi

2. LE OSSERVAZIONI DEL PARERE PRELIMINARE DELLA SOPRINTENDENZA pag. 5 a – Individuazione dei corpi da demolire

3. LA CAMPAGNA DI INDAGINI STRUTTURALI RELATIVA AL MAGAZZINO CARRI pag. 5

(3)

2 Premessa

La presente relazione illustra le opere propedeutiche - demolizioni generali e indagini strutturali relative al Magazzino Carri – funzionali all’avvio, nelle more del passaggio di proprietà dalla Provincia al Comune di Cremona, per dare concreta attuazione all’Accordo di Programma per la Valorizzazione dell’Ex Monastero di Santa Monica e Magazzino Carri sito in Cremona, via Bissolati, come nuova sede del Polo Universitario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

L’Accordo di Programma (ai sensi dell’art. 6 della legge regionale 14 marzo 2003 n. 2 e dell’art. 34 del d.lgs.

18 agosto 2000 n. 267) è stato sottoscritto tra Regione Lombardia, Comune di Cremona, Provincia di Cremona, Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Cariplo, Fondazione Giovanni Arvedi e Luciana Buschini (per brevità Fondazione Arvedi Buschini);

E’ conforme all’approfondimento dello Studio di Fattibilità (SdF) redatto dalla Provincia di Cremona (arch.

Massimo Massotti/Servizio Beni Vincolati della Provincia di Cremona) e segue il parere di larga massima favorevole con prescrizioni-osservazioni della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio (SABAP) per le Province di Cremona, Lodi, Mantova (prot. n.4.515 Class. 34.19.07 Fascicolo 41 Cremona del

25/8/2017).

L’intera area dell’ex Caserma Goito/Monastero di S. Monica è vincolata ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. n.

42/2004 (interesse artistico e storico). Dichiarata soggetta a vincolo in data 27 giugno 1959.

Il presente progetto interessa esclusivamente la demolizione di una serie di edifici di servizio realizzati nella seconda metà del novecento in aderenza al muro di cinta settentrionale e meridionale così come illustrato nelle tavole e nella documentazione fotografica allegata.

Con la presente si richiede l’autorizzazione formale (ai sensi dell’art.21 del D. Lgs. 42/04) a eseguire le demolizioni già condivise nel parere summenzionato e di seguito illustrate.

Considerato poi che lo SdF ipotizza che il Magazzino Carri per la consistenza, lo stato di conservazione, la posizione isolata e l’accessibilità, possa essere oggetto di intervento prioritario avviando un primo lotto autonomo di lavori, con la presente si richiede l’autorizzazione formale (ai sensi dell’art.21 del D. Lgs.

42/04) a eseguire le indagini diagnostiche concordate limitatamente al Magazzino Carri.

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3 1–CARATTERI DEL COMPLESSO E DELL’AREA

L’area dell’ex-Caserma Goito/ Monastero di Santa Monica occupa buona parte di un ampio isolato posto tra le vie Bissolati, S. Tecla, Massarotti e Tombino, nel quadrante sud ovest della città in Cittanova.

Si compone dell’antica fabbrica del monastero di Santa Monica e della chiesa omonima, di due sequenze di fabbricati di servizio, nati come strutture provvisorie e poi consolidatisi come stalle, tettoie magazzini e ricoveri di mezzi, del grande magazzino carri che segna il confine occidentale del complesso.

L’edifico del monastero si struttura intorno all’antico chiostro quadrangolare, circondata da un portico che al piano terreno è voltato a crociera e aperto, mentre al piano superiore è coperto da solai piani e chiuso su tutti e quattro i lati da murature di tamponamento dotate di finestre. Le dimensioni del cortile centrale sono notevoli (40 metri per 35 circa), mentre i corpi retrostanti, sopravvissuti su tutti e quattro i lati, hanno una profondità di circa 8 metri. Fa eccezione solo il corpo di fabbrica orientale, che confina con la chiesa e che ha una profondità ridotta.

La chiesa di Santa Monica segna il confine lungo la via Bissolati e ha attualmente una superficie calpestabile di circa 1.200 mq lordi, essendo stata soppalcata dai militari al fine di ricavare due piani calpestabili

all’interno della navata maggiore. Originariamente era suddivisa in tre navate, di cui le laterali più basse, con copertura voltata (crociere). Seguiva il classico schema delle chiese monastiche composto da chiesa esterna, aperta al pubblico e alla città, e da chiesa interna riservata alla clausura con il coro delle monache.

Le due parti della chiesa erano separate da un tramezzo divisorio non a tutta altezza.

I fabbricati di servizio disposti all’esterno della struttura più antica presentano sempre caratteri di estrema semplicità (soprattutto dalla parte di via Tombino), sono strutture dimensionalmente esigue, di scarsa rilevanza architettonica e tutte relativamente recenti (risalgono al tardo ottocento e alla seconda metà del novecento, in seguito alle trasformazioni volute dall’autorità militare).

Per quanto riguarda il magazzino carri, si tratta di un edificio a pianta rettangolare, a tre navate per venticinque campate disposto su due piani, di cui quello superiore di minore estensione (è largo 10 metri anziché 20; la lunghezza è in entrambi i casi di circa 100 metri). La struttura portante è costituita da muratura perimetrale e pilastri (anch’essi in muratura), disposti a formare tre navate al piano inferiore e una navata unica al piano superiore; l’interasse tra i pilastri è di 4 metri.

a - I Vincoli

Vincoli monumentali

L’intera area dell’ex Caserma Goito/ex-Monastero di S. Monica è vincolata ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. n.

42/2004 (interesse artistico e storico). Dichiarata soggetta a vincolo in data 27 giugno 1959.

Vincolo ex Legge Galasso: L’area è attraversata da una fascia di rispetto dei corsi d’acqua (Morbasco) classificati come pubblici e vincolati ai sensi art. 142 D.Lgs. 42/2004.

Vincolo area boscata:

All’interno dell’area, tra via Santa Tecla e la facciata meridionale del magazzino carri, si trova un’area classificabile come bosco ai sensi dell'art. 3 della L. R. 28 ottobre 2004 nr. 27 come da comma 1 "da superficie pari o superiore a 2.000 metri quadrati e lato minore non inferiore a 25 metri" e comma 5 "La colonizzazione spontanea di specie arboree o arbustive su terreni non boscati da origine a bosco solo quando il processo e in atto da almeno cinque anni".

Un eventuale intervento di eliminazione della vegetazione, con cambio di destinazione dovrà essere preceduto da richiesta di autorizzazione ai sensi della L.R. 28 ottobre 2004 n. 27 e del D.lgs 42/2004 . L'intervento di compensazione, ai sensi del D.G.R. n. 7/13900 del 01/08/03, valutata l'area boscata, dovrà essere di dimensioni pari a tre volte la superficie interessata dai lavori di estirpazione o monetizzare il costo dell'intervento a favore della Amministrazione provinciale.

Vincoli urbanistici

Con riferimento al vigente Piano di Governo del Territorio del Comune di Cremona si rileva che:

Documento di piano

(5)

4 Disciplina dell'assetto paesaggistico

L’area ricade in "Sensibilità paesaggistica elevata" (art. 4 delle Disposizioni attuative).

Piano dei Servizi

Conformazione del regime dei suoli per servizi

“Aree ed attrezzature per servizi di prospettiva derivanti da strumenti previgenti - Servizi generali e attrezzature di interesse comune: sede di amministrazione pubblica o di interesse pubblico (sovralocale)"

(artt. 6 e 7 Disposizioni attuative).

Piano delle Regole Intervenibilità edilizia

I mappali 35, 36, 38, 29 e 224 del foglio 84 ricadono in "Intervenibilità edilizia di rinnovo" (art. 16

Disposizioni attuative), mentre tutti gli altri mappali ricadono in "Intervenibilità edilizia di ripristino" (art. 15 Disposizioni attuative).

Aree di trasformazione

Tutti i mappali ricadono in “Aree di trasformazione: interventi soggetti a Permesso di costruire convenzionato" (art. 3.5 e segg. Disposizioni attuative).

Conformazione del regime dei suoli e classificazione delle aree agricole

Tutti i mappali ricadono in "CEV.1 - Nuclei d'antica formazione: centro storico" (art.21 Disposizioni attuative).

Rinvio al Piano dei servizi

Tutti i mappali ricadono in "Aree nelle quali le funzioni principali consentite ed i parametri edilizi sono disciplinate dal Piano dei servizi" (art. 3.10 Disposizioni attuative).

Vincoli e Rischio di incidente rilevante (R.I.R.)

I mappali 16, 29, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 45, 46, 47, 48, 49, 257, 258, 261, 262, 263, 264 del foglio 84 ricadono in "Beni di interesse artistico, storico e archeologico - Vincolo art. 10 D.lgs 42/2004 - Beni culturali di interesse artistico, storico e archeologico" (art. 45 Disposizioni attuative) e in "Rischio archeologico - Aree a rischio archeologico" (art. 46 Disposizioni attuative). I mappali 16, 38, 42, 45, 257, 258, 261, 263, 264 del foglio 84 ricadono in "Corsi d'acqua classificati come pubblici e vincolati e relative fasce di rispetto - Vincolo art. 142 D.lgs 42/2004" (art. 49 Disposizioni attuative).

Fattibilità geologica

I mappali 16, 29, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 45, 46, 47, 48, 49, 224, 257, 261, 262, 263, 264 del foglio 84 ricadono in "Classe 2: Fattibilità con modeste limitazioni - Sottoclasse 2.2: aree urbane con scavi e riporti storici di spessore plurimetrico e natura non precisata e/o forte alterazione dei terreni" (artt. 10 e 12 Norme geologiche). I mappali 16, 38, 45, 257, 258 del foglio 84 ricadono in "Classe 3: Fattibilità con consistenti limitazioni - Sottoclasse 3.1: aree esondabili o allagabili" (artt. 13 e 14 Norme geologiche).

Pericolosità sismica locale – Zone soggette ad amplificazione sismica

Tutti i mappali ricadono in "Aree su cui risulta necessaria, per gli edifici strategici e rilevanti di nuova costruzione in fase di progettazione, eseguire le indagini di 3° livello o applicare nei calcoli gli spettri della classe di suolo superiore".

b – Le Superfici e i Volumi

Superfici

Superficie complessiva del lotto 20.617 mq

Superficie coperta 7.006 mq

(6)

5

Superficie scoperta 13.611 mq

SLP Monastero piano terra 3.225 mq

piano primo 2.855 mq

SLP Chiesa piano terra 795 mq

piano primo 515 mq

SLP Magazzino Carri piano terra 2.173 mq

piano primo 987 mq

SLP Fabbricati di Servizio piano terra 2.050 mq

SLP Totale 12.600 mq

Volumi

Volume complesso monastico e chiesa 40.433 mc

Volume magazzino carri 24.524 mc

Volume Totale 64.957 mc

2 - LE OSSERVAZIONI DEL PARERE PRELIMINARE DELLA SOPRINTENDENZA

La presente richiesta di autorizzazione è stata elaborata in conformità con le prescrizioni-osservazioni del parere di larga massima favorevole della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Cremona, Lodi, Mantova (prot. n.4.515 Class. 34.19.07 Fascicolo 41 Cremona del 25/8/2017).

In particolare, per quanto concerne la demolizione di edifici: si concorda con le prescrizioni confermando i volumi richiesti con esclusione della propaggine sud-ovest in quanto organicamente connesso al Monastero e parte del contrafforte, testimonianza dell’organizzazione del complesso monastico quando la città era racchiusa dalla fossa bastionata. Per quanto concerne gli edifici di cui si richiede il N.O. alla demolizione si rimanda alla individuazione più puntuale di cui alla tav. R 100 e alla D.

Gli edifici da demolire individuati sulla base dei mappali della localizzazione e della destinazione sono:

Mappale Localizzazione Destinazione Numero

264 Confine meridionale su via Santa Tecla Muro di cinta recente 1 264 Confine meridionale su via Santa Tecla Autofficina e servizi 2

262 Piazzale movimento mezzi Guardiola 3

264 Confine meridionale su via Santa Tecla Ricovero mezzi 4

264 Confine meridionale su via Santa Tecla Ricovero mezzi 5

261 In aderenza al lato meridionale del Monastero Portico 6

258 In aderenza con il bastione ovest Depositi 7

35 e 29/parte Confine settentrionale verso via Tombino Corpi di servizio 8 (a-b) 37/parte In aderenza al lato settentrionale del Monastero Ex-mensa ufficiali 9

225 Tra Monastero e Magazzino Carri Servizi igienici e muro 10

- Muro di cinta Magazzino Carri 11

- Portale composto da due pilastri in muratura 12

3 LA CAMPAGNA DI INDAGINI STRUTTURALI RELATIVA AL MAGAZZINO CARRI

Per quanto concerne la campagna di Indagini strutturali per ora limitata al Magazzino Carri, si rimanda all’allegata Relazione Descrittiva, corredata dagli elaborati grafici S_IS01 e S_IS02 con localizzazione in pianta e in alzato delle prove da eseguire; a firma dell’ing. Matteo Moratti dello Studio Calvi Srl.

Arch. Lamberto Rossi Milano, 10 gennaio 2018

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