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COME LAMPADE NELLA NOTTE

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Academic year: 2022

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(1)

COME LAMPADE NELLA NOTTE

TUTTI I

BRANI MUSICALI

FASCICOLO TEMATICO

#PVEPGCAGLIARINONSIFERMANO

(2)

L’interprete musicale ha molto in comune con lo studioso della Bibbia, con il lettore della Parola di Dio; in senso più lato con coloro che cercano di interpretare i segni dei tempi; e ancora più in generale con quanti – dovremmo essere tutti – accolgono e ascoltano l’altro per un dialogo sincero. Ogni cristiano infatti è un interprete della volontà di Dio nella propria esistenza, e con essa canta con gioia a Dio un inno di lode e di ringraziamento. Con questo canto la Chiesa interpreta il Vangelo nei solchi della storia. La Vergine Maria lo ha fatto in maniera esemplare nel suo  Magnificat; e i santi hanno interpretato la volontà di Dio nella loro vita e nella loro missione. (...)

Perché seguire un’opera d’arte non è qualcosa di statico, di matematico. C’è un dialogo tra l’autore, l’opera e l’interprete. È un dialogo a tre. E questo dialogo è originale in ognuno degli interpreti: un interprete lo sente così e lo dà così, un altro in un altro modo. Ma è importante questo dialogo, che permette anche lo sviluppo nell’esecuzione di un’opera artistica. Mi viene in mente, per esempio, un Bach eseguito da Richter o da Gardiner: è un’altra cosa. Il dialogo è un’altra cosa, e l’interprete deve entrare in questo dialogo tra l’autore, l’opera e lui stesso. Questo non va mai dimenticato. L’artista, l’interprete e – nel caso della musica – l’ascoltatore nutrono un medesimo desiderio: quello di capire ciò che la bellezza, la musica, l’arte ci permette di conoscere della realtà di Dio. E forse mai come nel nostro tempo gli uomini e donne ne hanno tanta necessità. Interpretare questa realtà è essenziale per il mondo di oggi.

(Papa Francesco, Discorso al Convegno "Chiesa, Musica, Interpreti: un dialogo necessario", 9/11/2019

INTERPRETARE I SEGNI DEI TEMPI

CON LA MUSICA

(3)

Lovers, keep on the road you're on Runners until the race is run

Soldiers, you've got to soldier on Sometimes even the right is wrong

RIT.: They are turning my head out To see what I'm all about

Keeping my head down

To see what it feels like now And I have no doubt

One day we're gonna get out

Tonight maybe we're gonna run Dreaming of the Osaka sun, oh

Dreaming of when the morning comes

RIT.: They are turning my head out To see what I'm all about

Keeping my head down

To see what it feels like now And I have no doubt

One day the sun will come out

Innamorati, continuate sulla vostra strada Corridori fino alla fine della gara

Soldati, non dovete mollare

A volte anche le cose giuste sono sbagliate

Mi stanno svuotando la testa

Per vedere quali sono i miei intenti Tenendo la testa giù

Per vedere come mi sento adesso E non ho dubbi

Un giorno riusciremo a venirne fuori

Forse stanotte correremo Sognando il sole di Osaka, oh Sognando l'arrivo del mattino

Mi stanno svuotando la testa

Per vedere quali sono i miei intenti Tenendo la testa giù

Per vedere come mi sento adesso E non ho dubbi

Un giorno il sole sorgerà

LOVERS IN JAPAN

DALL'ALBUM "VIVA LA VIDA" DEI COLDPLAY

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LOVERS IN JAPAN

DALL'ALBUM "VIVA LA VIDA" DEI COLDPLAY BREVE RIFLESSIONE

Per provare a capire qualcosa sulla virtù della speranza,  Lovers in Japan  fa proprio al caso nostro! All’inizio del brano vengono nominate diverse categorie di persone (innamorati, corridori, soldati…) che, ognuno secondo la propria chiamata, sono invitati ad andare avanti nonostante tutto (Innamorati, corridori, soldati...). Ognuno di noi, sostenuto dalla speranza, deve continuare a vivere la propria vocazione senza mai fermarsi! Leggiamo infatti nella Lettera agli Ebrei:  «Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha promesso» (Eb 10,23)Nel ritornello, poi, inizialmente la band si riferisce sempre a una situazione di difficoltà:

«Mi stanno svuotando la testa Per vedere quali sono i miei intenti Tenendo la testa giù

Per vedere come mi sento adesso».

Gesù ci ha avvisato: «Sarete odiati da tutti a causa del mio nome», ma allo stesso tempo ci ha assicurato: «nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto» (cfr. Lc 21, 12-19), se continueremo a sperare in Lui con perseveranza. E anche nel nostro brano il ritornello ha sempre una conclusione di speranza:

«E non ho dubbi:un giorno riusciremo a venirne fuori»

Frequente poi è il riferimento al sole che sorge, che nel brano è sempre visto come un evento futuro: a questo proposito ci viene in aiuto San Paolo, che, a proposito della speranza cristiana, nella Lettera a Tito scrive: «Viviamo in questo mondo con giustizia e pietà, nell’attesa che si compia la beata speranza e venga nella gloria il nostro Dio. (Tt 2,12- 13). Sperare nel Signore e nel suo amore: questo deve essere il nostro programma di vita!

Alimentare la speranza, in questi giorni di “quarantena” come nella vita, è di grande aiuto a noi e a chi ci è vicino. «In ogni circostanza ognuno deve sperare, con la grazia di Dio, di perseverare sino alla fine e ottenere la gioia del cielo» (CCC 1821)

(5)

RIT.: I’m bleeding out

Said if the last thing that I do Is bring you down

I’ll bleed out for you So I bare my skin And I count my sins And I close my eyes And I take it in

I’m bleeding out

I’m bleeding out for you (for you)

When the day has come But I’ve lost my way around

And the seasons stop and hide beneath the ground

When the sky turns gray And everything is screaming I will reach inside

Just to find my heart is beating And You tell me to hold on Oh you tell me to hold on But innocence is gone

And what was right is wrong RIT.

When the hour is nine

And hopelessness is sinking in And the wolves all cry

To fill the night with hollering When your eyes are red

And emptiness is all you know With the darkness fed

I will be your scarecrow And You tell me to hold on Oh you tell me to hold on But innocence is gone

And what was right is wrong‘

RIT. (x2)

BLEEDING OUT

DALL'ALBUM "NIGHT VISIONS" DEGLI

IMAGINE DRAGONS

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BLEEDING OUT

DALL'ALBUM "NIGHT VISIONS" DEGLI IMAGINE DRAGONS BREVE RIFLESSIONE

Nel nostro brano ascoltiamo un ritornello molto particolare:  c’è tanta sofferenza, ma c’è pure una fermezza di fondo che fa superare il dolore per amore di un’altro. Che, nel nostro caso, è un’Altro con la A maiuscola. I martiri, i perseguitati per la fede, sono costretti a sopportare dolori e sofferenze grandissimi per amore del Signore, a “sbucciare la propria pelle” per non rinnegarLo.Ci vuole un grande atto di fortezza per essere sempre fedeli al Signore, così che “l’ultima cosa che posso fare non sia farTi star male”. Avendo trovato nella Sua Parola il tesoro più prezioso di sempre, non esitano nel dire:

“Sto sanguinando per Te!”

Il cristiano, proprio perché figlio di Dio, è chiamato a rendere testimonianza al Signore indipendentemente dai peccati che ha compiuto, perché conosce l’amore del Padre verso i suoi figli (infinitamente più grande dei nostri errori!) e lo vuole testimoniare a chi è accanto a lui!Così ci incoraggia San Pietro:“E se anche doveste soffrire per la giustizia, beati voi!

Non vi sgomentate per paura di loro, né vi turbate,  ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori,  pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi” (1 Pt 3, 14-15a) Pensiamo quindi a quanto coraggio e determinazione c’è in un martire!

Pensiamo ai nostri coraggiosi santi locali, molti dei quali sono martiri: Efisio e Saturnino di Cagliari, Greca di Decimomannu, Giusta, Flaviana ed Emerenziana di Uta, Sperate dal paese omonimo, Lussorio, Cesello e Camerino, martirizzati a Fordongianus e patroni di Selargius, Barbara di Capoterra, Priamo di San Vito e tanti altri hanno versato il sangue per difendere la fede e hanno radicato nella nostra terra sarda il messaggio di Cristo.I martiri però non appartengono solo a un tempo passato: oggi ancora numerosi popoli sono bersagliati e perseguitati per la loro fede cristiana, e le persecuzioni non si fermano nemmeno in questo tempo di epidemia! Preghiamo per loro, i cristiani perseguitati dei nostri tempi: il loro coraggio ha molto da insegnarci! Chiediamo al Signore una fede forte come quella dei martiri, capace di andare oltre le apparenze e addirittura di “sanguinare per Lui!”

(7)

Sono un orfano di acqua e di cielo Un frutto che da terra guarda il ramo Orfano di origine e di storia

E di una chiara traiettoria

Sono orfano di valide occasioni

Del palpitare di un'idea con grandi ali Di cibo sano e sane discussioni

Delle storie degli anziani, cordoni ombelicali

Orfano di tempo e silenzio

Dell'illusione e della sua disillusione Di uno slancio che ci porti verso l'alto Di una cometa da seguire, un maestro d'ascoltare

Di ogni mia giornata che è passata Vissuta, buttata e mai restituita

Orfano della morte, e quindi della vita

Mi basterebbe essere padre di una buona idea

Sono orfano di pomeriggi al sole, delle mattine senza giustificazione

Dell'era di lavagne e di vinile, di lenzuola sui balconi, di voci nel cortile

Orfano di partecipazione e di una legge che assomiglia all'uguaglianza

Di una democrazia che non sia un paravento Di onore e dignità, misura e sobrietà

E di una terra che è soltanto calpestata Comprata, sfruttata, usata e poi svilita

Orfano di una casa, di un'Italia che è sparita

Mi basterebbe essere padre di una buona idea

Una buona idea

UNA BUONA IDEA

DALL'ALBUM "ECCO" DI NICCOLÒ FABI

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UNA BUONA IDEA

DALL'ALBUM "ECCO" DI NICCOLÒ FABI BREVE RIFLESSIONE

Questa canzone è la prima traccia dell’album “Ecco”, pubblicato nel 2012 dal cantautore italiano Niccolò Fabi, famoso per i suoi testi ricchi di significato e riflessione. Il brano presenta una serie di immagini che ci portano a sentire il desiderio di partecipare, a renderci consapevoli dell’importanza di avere un “uno slancio, una cometa da seguire, un maestro da ascoltare“. Ci può offrire degli spunti interessanti proprio considerando il momento che noi tutti stiamo vivendo ora,  ricco di noia che può essere di ostacolo e non ci porta verso l’alto.  Il testo presenta una serie di cose e situazioni di cui l’autore sente la mancanza, infatti leggiamo: “sono orfano di acqua e di cielo, di un’idea con grandi ali, di cibo sano e di sane discussioni, di uno slancio verso l’alto”, ci fa capire che si trova in un momento di crisi, in cui vorrebbe vivere tante esperienze, da quelle più semplici a quelle più significative e complesse. In questi momenti è molto facile sentire la “nostalgia di Dio”, che riaffiora quando siamo più vulnerabili allo sconforto, ciò rende ancora più chiaro che l’uomo ha in sé l’immagine e il desiderio di Dio, che riempia di senso e colori la vita. Nel vangelo ci viene ricordato: “non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt 4,4). Credere è volare alto, e non appiattire e reprimere il pensiero e i desideri!.

“sono orfano di origine e di storia e di una chiara traiettoria”. Senza la conoscenza della nostra storia e delle nostre radici non possiamoo pienamente conoscere noi stessi e chi siamo ora, ancora meno possiamo costruire la nostra identità. A volte pensiamo che il passato sia un capitolo chiuso, che non debba influenzare il presente col rischio di compromettere il futuro, questo può capitare se ripetiamo gli stessi errori senza trarne insegnamenti utili: il confronto con la nostra storia ci serve per migliorarci e anche se può farci paura, ma evitarlo sarebbe come costruire una casa senza delle buone fondamenta.

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“sono orfano di tempo e di silenzio”. Nella vita ordinaria siamo sempre immersi in una costante corsa, tra mille rumori e immagini, che ci scorrono davanti senza che noi prestiamo attenzione, rischiando di non avere mai il tempo per prendere in mano la nostra vita. Ci dimentichiamo che il tempo per noi stessi è prezioso, solo dedicandoci delle pause possiamo scoprire veramente cosa ci piace fare, le nostre grandi passioni: se nella quotidianità scappiamo dal silenzio, proviamo invece a sfruttarlo, a renderlo produttivo, scoprendo nuovi lati di noi stessi, facendo attenzione anche alle cosee più semplici che abbiamo intorno a noi, nelle nostre case. Questo è il silenzio capace poi di generare quella carità, quell’attenzione all’altro quell’accoglienza, quell’empatia che scavano uno “spazio”

nel cuore per farvi abitare l’altro.

“sono orfano di un maestro da ascoltare”. Siamo alla ricerca di buoni maestri che ci trasmettano la sapienza della vita, la passione per i valori autentici e per gli ideali alti che fanno crescere. Noi questo maestro lo conosciamo già: facendo silenzio dentro e fuori, creiamo la possibilità di prestare attenzione alla presenza di Dio che abita in noi, ci impegnamo nell’ascoltarlo e nel conoscerlo meglio. È lui il vero punto di partenza che ci consente di poter puntare in alto, di non avere paura di credere nei nostri sogni e di capire e vivere pienamente la nostra vocazione. La nostra realizzazione non dipende solo da circostanze esterne, è necessario recuperare la vera misura delle cose, conoscendo meglio i nostri limiti e le nostre possibilità, costantemente affidandoci e facendoci guidare da Lui.

“mi basterebbe essere padre di una buona idea”. Abbiamo bisogno di novità, che il nostro cuore venga catturato da qualcosa per cui valga veramente la pena: le idee buone sono quelle che davvero riempiono la nostra vita, che ci fanno sentire partecipi di ciò che avviene intorno a noi. Le vere buone idee profumano d’amore, sono quelle che portano gioia e positività e non possono far altro che partire dall’esempio del maestro. Una buona idea si può trasformare in una buona vita!

Il messaggio finale che possiamo ricavare da questo testo è che non dobbiamo fermarci davanti allo sconforto di una crisi, di un cambiamento improvviso che ci fa sperimentare il distacco dalla normalità, anzi bisogna partire dalla difficoltà per poi dare un nuovo volto a tutte le cose, per sentire l’essenza autentica delle esperienze ordinarie, dell’incontro con gli altri, per capire veramente dove sta il nostro cuore. Dobbiamo capire quali sono le nostre mancanze, di cosa abbiamo bisogno per poter ambire a ciò che veramente ci può rendere la vita piena e ricca, che ci dia la forza di puntare in alto, senza paura di affrontare il passato, il silenzio e la voce di Dio, solo grazie a Lui possiamo realizzare davvero le nostre buone idee.

(10)

Io ti guardo, io ti vedo Come nessun altro fa E tu, tu mi chiedi spazio E sì, ne avrai

Credevo che, sapevo che

Che si cade in due e in due ci si rialzerà Tra mille rimpianti ed il perdono

Io scelgo te

E scelgo ancora te Anche oggi che

Che non è facile, non è sufficiente Abbracciarsi un po'

Io non sono un tipo semplice Questo io lo so però

Non do niente per scontato mai E per te morirei

Quello che so non basta mai

Sbaglio di nuovo e non ti ritrovo accanto a me

Tra mille rimpianti ed il perdono Io scelgo te

E scelgo ancora te Anche oggi che

Che non è facile, non è sufficiente Abbracciarsi un po'

Occhi negli occhi Fino a domani

Per ritrovare la forza di ieri Restare insieme

Ogni giorno e rischiare Di non trovarsi più Tutto è davanti

E scelgo ancora te Anche oggi che

Che non è facile, non è sufficiente Abbracciarsi un po'

E scelgo ancora te Anche oggi, oggi che

Che non è facile, non è sufficiente Abbracciarsi un po'

Abbracciami

SCELGO ANCORA TE

DALL'ALBUM "ORONERO" DI GIORGIA

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SCELGO ANCORA TE

DALL'ALBUM "ORONERO" DI GIORGIA BREVE RIFLESSIONE

Alla base di un rapporto tra due persone che si amano, fondamentale è l’amore, la fiducia e il perdono. Così in amore, come in amicizia. Il legame che si instaura fa si che ci si comprenda, ci si consoli, ci si aiuti a vicenda comprendendo anche le situazioni in cui si senta il bisogno di staccarsi dall’altro. Non è facile da affrontare, ma chi ama riesce a lasciare libero l’altro, nonostante tutti i difetti e gli errori che può commettere, sa sempre perdonare. Il nostro rapporto con Gesù può essere paragonato a quello di un buon amico.

Gesù ci conosce: sa bene quali sono i nostri pregi e li mette in risalto per farci amare dal prossimo, e conosce molto bene anche i nostri difetti ma nonostante tutto ci ama follemente così come siamo.

Quotidianamente si presenta nei nostri piccoli gesti o azioni, ricordandoci che Lui ci sta sempre accanto, anche quando questo risulta difficile, e che sceglie di essere il nostro amico fedele sempre. “Scelgo te, scelgo ancora te anche oggi che non è facile, non è sufficiente abbracciarsi un po'” sono le parole di Gesù che ci confortano, ci rincuorano e ci danno fiducia nel Suo Amore. Sono tante le situazioni in cui ci allontaniamo da Lui forse perché a volte ci sembra la strada più semplice da percorrere: “Abbracciami” perché dopo tutto, io ti amo e ti perdono.

Ed è una bella sensazione tornare nelle braccia di chi si ama, è come tornare a casa. Gesù è rimasto là, in croce, e ha dato la sua vita per noi. “Non do niente per scontato mai e per te morirei”: lo ha fatto per Amore.

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Ho fatto cose che non rifarei

Pomeriggi spesi a leggere inutili riviste Con un vuoto nello stomaco,

in chimica alle feste

Ma che ne sai della chimica se Mischi l'amore con l'interesse?

Non prenderla sul personale Non mi interessa più piacere Ma chi giudica senza conoscere Preferisco il confronto alle maschere

Non ho più voglia di vestirmi bene in casa Ci resta ancora tutta la vita per una scusa per volare in autostrada

e in radio musica cubana buttiamo in mare i cellulari Tu vedi nero io vedo Bali Tu vedi nero io vedo Bali Tu vedi nero io vedo Bali

Ho fatto cose che non rifarei Fare un brindisi alle cene Tra la noia e l'incoscienza Dover essere scortese Per la troppa confidenza Ma che colpa ne ho se

L'essere umani non ha scadenza?

Non prenderla sul personale Non mi interessa più ridere Alle frasi di chi non capisce che Basta tacere per volersi bene RIT.

Eh, con la mente viaggio in prima classe Manchi veramente lo sento dalle casse Se le manco io sono diverso dalle masse Voliamo via da qua dalle persone false Mi sono solo innamorato della libertà Contro il grano dico tutto quello che mi va

Porto tutta la famiglia quando partirò Fino all'alba a Bali con la mente volerò Fino all'alba Bali con la mente volerò

Non più voglia di vestirmi bene in casa Ci resta ancora tutta la vita per una scusa

Per volare in autostrada in radio musica cubana

Buttiamo in aria i cellulari Tu vedi nero io vedo Bali

NERO BALI

DALL'ALBUM "THIS IS ELODIE" DI ELODIE

CON MICHELE BRAVI E GUÈ PEQUEÑO

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NERO BALI

DALL'ALBUM "THIS IS ELODIE" DI ELODIE CON MICHELE BRAVI E GUÈ PEQUEÑO BREVE RIFLESSIONE

La quarantena sta mettendo tutti noi a dura prova: abbiamo tutti un sacco di tempo libero e tante volte non sappiamo nemmeno come utilizzarlo! Chissà quanti “pomeriggi spesi a leggere inutili riviste” stiamo passando! Davanti al telefono oppure alla console balzano nella nostra mente due pensieri opposti: “Ho sempre desiderato di avere tutto il tempo libero che volevo, e ora ce l’ho!”, e contemporaneamente “Tutto questo allo stesso tempo non mi soddisfa, le giornate passano e mi sembra di perdere tempo, avrei potuto fare tante cose in questi giorni!”. Insomma, ci siamo nuovamente “innamorati della libertà”! Abbiamo molto tempo per riflettere su noi stessi, su cosa abbiamo lasciato in sospeso all’inizio di marzo, sulle “cose fatte che non rifarei” e su come potervi porre rimedio e migliorarsi. In tutto questo, anche se non ce ne rendiamo conto, viviamo una grande ribellione inconsapevole. La ribellione delle piccole cose: questo tempo ci sta aiutando a capire cos’è davvero “il meglio della vita”, dove sta davvero la felicità: nelle piccole cose, nella buona compagnia di un amico o della persona amata, nel calore della famiglia! La ribellione del guardarsi allo specchio e scoprire sé stessi senza maschere che ogni giorno indossiamo senza accorgercene: “Non ho più voglia di vestirmi bene in casa”, ci scopriamo soprattutto per quello che siamo. E soprattutto, la ribellione della Fede, che non si arrendedi fronte alle difficoltà. “Tu vedi nero, io vedo Bali”: se è tutto negativo, il cristiano ha una speranza da condividere, che è Gesù. Ormai siamo nel tempo di Pasqua, consapevoli della Risurrezione del Signore: viverla in questa quarantena è la più grande Bellezza che possiamo vivere in questi giorni, una Bellezza talmente attraente che ci farà

“buttare in mare i cellulari”, consapevoli che “ci resta ancora tutta una vita per volare in autostrada” e riprendere in cammino con più entusiasmo, alla Sua luce!

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Torneranno i vecchi tempi Con le loro camicie fiammanti Sfideranno le correnti

Fino a perdere il nome dei giorni

Spesi male per contare solo quelli finiti bene

Per non avere da pensare a niente altro se non al mare

Torneranno tutte le genti che non hanno voluto parlare

Scenderanno giù dai monti ed allora staremo a sentire

Quelle storie da cortile che facevano annoiare

Ma che adesso sono aria, buona pure da mangiare

Tornerai anche tu tra gli altri E mi sentirò impazzire

Tornerai e ti avrò davanti Spero solo di non svenire Mentre torni non voltarti Che non voglio più sparire

Nel ricordo dei miei giorni resta fino all'imbrunire

Torneranno gli innocenti tutti pieni di compassione

Per gli errori dei potenti fatti senza esitazione

Senza lividi sui volti, come un taglio sopra al cuore

Prendi un ago e siamo pronti, siamo pronti a ricucire

RIT.

Torneranno anche gli uccelli Ti diranno come volare

Per raggiungere orizzonti Più lontani, al di là del mare

Stringimi come sei Non c'è più niente

Tornerai tu in mezzo agli altri E sarà come impazzire

Tornerai e ti avrò davanti Spero solo di non svenire Mentre torni non voltarti Che non voglio più sparire

Nel ricordo dei miei giorni resta fino all'imbrunire

FINO ALL'IMBRUNIRE

DALL'ALBUM "AMORE CHE TORNI"

DEI NEGRAMARO

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FINO ALL'IMBRUNIRE

DALL'ALBUM "AMORE CHE TORNI" DEI NEGRAMARO BREVE RIFLESSIONE

Parole di speranza quelle dei Negramaro che sembrano essere un po' avanti rispetto ai nostri giorni.  Con la Pasqua appena vissuta abbiamo celebrato la vittoria della Vita sulla morte, rinascendo in Cristo a vita nuova. “Tornerai anche tu tra gli altri”: dalla desolazione e dalla tristezza alla gioia dell’incontro con Lui. Un po' come i discepoli di Emmaus:

chiacchierano, non capiscono quello che è accaduto ma non possono dimenticare quello vissuto; la croce ha tolto loro la speranza, accecati dal dolore non si accorgono che colui che cercano è là con loro. “e mi sentirò impazzire, tornerai e ti avrò davanti spero solo di non svenire”: una volta che Gesù si fa riconoscere nello spezzare il pane, ecco i loro occhi increduli a tutto questo. C’è una frase di Robert Browning che dice “Il mio sole tramonta per rinascere”: non c’è virtù più bella della speranza che ci porta, anche solo per attimo, a pensare che nulla è finito per davvero. “torneranno i vecchi tempi con le loro camicie fiammanti” è quello che un po' tutti speriamo in questo momento: la lontananza da tutti e da tutto, la nostra quotidianità stravolta, la mancanza di un abbraccio sono tutti pensieri che ci offuscano la mente e non ci permettono di vedere una fine a tutto questo. Le cose anche più banali che prima davamo per scontato sono diventate quasi un’esigenza, “quelle storie da cortile che facevano annoiare ma che adesso sono aria, buona pure da mangiare”

ci fanno capire che la nostra vita spesso è scandita da un tempo che corre e che ci porta ad avere sempre un controllo delle cose innaturale: “torneranno gli innocenti tutti pieni di compassione per gli errori dei potenti fatti senza esitazione”. La speranza ci ricorda che dalle tenebre si può rinascere e alle volte ciò che ci troviamo davanti è ancora più bello di quello lasciato alle spalle come “i giorni spesi male per contare solo quelli finiti bene”.

Papa Francesco in una sua omelia ci dice:    “Ma la speranza è un'altra cosa, non è ottimismo; la speranza è un dono, è un regalo dello Spirito Santo. La speranza è Gesù. Noi possiamo dire: ‘ Io ho speranza nella vita, ho speranza in Dio’, no se tu non dici: ‘Ho speranza in Gesù, in Gesù Cristo, Persona viva, che adesso viene nell’Eucarestia, che è presente nella sua Parola’, quella non è speranza.

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E’ buon umore, ottimismo. Gesù, la speranza, rifà tutto. E’ un miracolo costante. Il miracolo di rifare tutto: quello che fa nella mia vita, nella tua vita, nella nostra vita. Rifare. E questo che rifà Lui è proprio il motivo della nostra speranza. E’ Cristo che rifà tutte le cose più meravigliosamente della Creazione, è il motivo della nostra speranza.”. Questa è proprio l’esperienza dei discepoli, che, dopo l’incontro con Gesù Risorto, “restaurano” la loro speranza e corrono ad annunciarla al resto degli apostoli. E i due discepoli corrono, corrono… “Per raggiungere orizzonti più lontani, al di là del mare”: cadere e poi rialzarsi, grazie a Gesù che cammina con noi nella nostra vita e ci permette di vivere sempre meglio la sua amicizia con Lui.

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Ti ricordi di me

Non so neanche il perché

Sono arrivato fin qui stanco di resistere Credevo di credere

Di saper scegliere

Di aver vinto il mio demone E poter fare da me

Ma tu

Tu solo puoi fare di me un capolavoro Trasformare il piombo in oro

Tu

Tu solo puoi fare di me un capolavoro Trasformare il piombo in oro

Na na na-na Eeh-na na-na-na

Quanto vento mi porto dentro E ora nel silenzio io lo cercò te Di fronte a questo mare

Io non so capire

Ma voglio vedere dove mi vuoi portare Perché tu

Tu solo puoi fare di me un capolavoro Trasformare il piombo in oro

TuTu solo puoi fare di me un capolavoro

Trasformare il piombo in oro

Sette anni, sette pazzi Sette amici come astri

Questa storia è un'avventura È in parte nostra è in parte tua Voglio lanciarmi, voglio gettarmi Tra la mischia ora ancora

Con il sangue alla gola Senza più paura

Perché tu

Tu solo puoi fare di noi un capolavoro Trasformare il piombo in oro

Tu

Tu solo puoi fare di noi un capolavoro

L'ALCHIMISTA

DALL'ALBUM "20" DEI THE SUN

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L'ALCHIMISTA

DALL'ALBUM "20" DEI THE SUN BREVE RIFLESSIONE

I The Sun sono una rock band italiana, precedentemente noti come Sun Eats Hours, formatasi nel 1997 e composta da Francesco Lorenzi (autore, cantante e chitarrista), Riccardo Rossi (batterista), Matteo Reghelin (bassista), Gianluca Menegozzo (chitarrista).

Hanno un passato da supporter di band internazionali del mondo punk-rock, ed erano ritenuti una grande promessa tra gli artisti italiani nel mondo nel loro genere. A un certo punto però, in seguito a una tournèe internazionale durante gli anni 2006/2007, il gruppo attraversa un momento di difficoltà, vissuta dai vari membri. In particolare il fondatore e cantante, vive una profonda crisi e una decisiva fase di cambiamento personale, nel quale si riavvicina alla fede: questo cammino successivamente viene condiviso con gli altri membri della band, che vive una vera e propria svolta, sia dal punto di vista artistico, sia esistenziale. La volontà è quella di dare un significato più vero alla propria vita e quindi anche alla musica, che acquista un taglio più profondo, solare e diretto rispetto a prima.

Dal 2008 quindi le loro canzoni sono testimonianza della loro conversione e delle varie esperienze della loro “nuova vita”, raccolte in 4 album: Spiriti del Sole, Luce, Cuore Aperto e 20, quest’ultimo in occasione dei vent’anni di attività della band. Proprio dall’ultima raccolta, pubblicata nel 2017, che scegliamo il brano di oggi, dal titolo “L’alchimista”.

La canzone inizia dandoci l’idea di un incontro tra l’autore e qualcuno che già conosce ma che non vede da tanto tempo, e parte col racconto della situazione in cui si trova: ci dice di essere smarrito, stanco e deluso, perché credeva di poter bastare a se stesso e di riuscire ad andare avanti da solo, contando sulla sua sola forza, ma arriva a un punto in cui si rende conto che così non può proseguire.

Il ritornello ci carica subito con un’esplosione di energia: il cantante capisce e ammette che solo grazie a quell’incontro la sua vita potrà essere un capolavoro, potrà essere capace di grandi cose e di cambiare il modo di vivere la realtà.

Nella seconda strofa prende ancora più consapevolezza di quello che sta vivendo: si ritrova in un momento di silenzio, che permette di individuare la direzione del nuovo

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percorso che ha davanti, dandoci l’idea di essere in mezzo a un mare di possibilità, pronto a lasciarsi guidare dal vento, che traccia la rotta della sua vocazione.

In conclusione, si fa riferimento agli ultimi sette anni di vita della band, che sono stati alla luce della parola di Dio, dopo la svolta che ha coinvolto i singoli componenti prima, e che poi è alla base della loro produzione artistica: la vera amicizia in Cristo fa si che la loro storia sia un’avventura condivisa, ricca di gioia di vivere, con il coraggio di sognare e di realizzare i propri desideri, sempre guidati dal Signore, che in questo testo viene presentato come “alchimista” stando a significare che affidandoci a Lui possiamo sperimentare vera magia. In seguito all’incontro con Lui è possibile una vera e propria evoluzione, un cambiamento di rotta, ci permette di compiere della nostra vita grandi cose pensate in modo perfetto per noi, progettate nell’amore e nella gioia della nostra vocazione.

(20)

Oh Lord

Hear me turn these words into a song For them to sing along to when I'm gone For them to sing along to when I'm gone Oh Lord

Let me be the one to set them free I will give them every part of me Put my heart where everyone can see

They can call me whatever they want Call me crazy

You can call me whatever you want But that won't change me

I just don't care what the world says I'm gonna make it

They can call me whatever they want So what if I am crazy

Oh Lord

This is so much harder than I thought But I will give them everything I've got One day I am gonna prove them wrong Oh Lord

Let me be the one to set them free I will give them every part of me Put my heart where everyone can see (Rit.)

Oh Signore

Ascoltami, trasforma queste parole in una canzone per loro, per cantarle quando me ne sarò andato

Oh Signore, lascia che sia io a liberarli Darò a loro ogni parte di me

Metti il mio cuore dove tutti possano vederlo

Possono chiamarmi come vogliono Chiamami pazzo

Puoi chiamarmi come vuoi Ma questo non mi cambierà

Semplicemente non mi interessa cosa dice il mondo, lo farò

Possono chiamarmi come vogliono Quindi che importa se sono pazzo

Oh Signore

Questo è molto più difficile di quanto pensassi

Ma darò loro tutto ciò che ho

Un giorno dimostrerò che hanno torto Oh Signore, lascia che sia io a liberarli Darò loro ogni parte di me

Metti il mio cuore dove tutti possano vederlo (Rit.)

CRAZY

DALL'ALBUM "ALIVE AND FEELING FINE"

DI LOST FREQUENCIES

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CRAZY

DALL'ALBUM "ALIVE AND FEELING FINE"

DI LOST FREQUENCIES BREVE RIFLESSIONE

Lost Frequencies, nome d’arte di Felix de Laet, è un dj belga, uno degli artisti emergenti più importanti nel mondo musicale. Compaiono in diversi suoi brani o video musicali riferimenti alla spiritualità (come ad esempio in “Sun is Shining”), e “Crazy”, il brano che abbiamo selezionato per voi questa settimana, non è da meno! Il testo stesso è una preghiera rivolta a Dio: ci piace immaginare che le strofe di questo testo siano una preghiera di Gesù al Padre. Possiamo percepirvi tutto l’amore di Dio nei nostri confronti, e rileggervi i fatti che abbiamo vissuto durante la Settimana Santa. In quella settimana abbiamo ri-scoperto che Dio ha voluto incarnarsi per “darci ogni parte di sé” nell’Eucaristia, nella quale Gesù è vivo e veramente presente! Abbiamo poi seguito Gesù nell’orto degli ulivi, dove ha provato grande tensione per ciò che stava per vivere e probabilmente ha pregato: “Oh Signore, questo è molto più difficile di quanto pensassi, ma darò loro tutto ciò che ho!”. E così lo abbiamo contemplato, il Venerdì Santo, sulla croce. Gesù ci ha mostrato come si ama: fino a dare la vita. Con la sua morte e risurrezione Gesù ci ha veramente salvati: “Lascia che sia io a liberarli, darò loro ogni parte di me, metti il mio Cuore dove tutti possano vederlo!”. La Sua Risurrezione è il motivo della nostra gioia: egli vive! È davvero risorto! Questa è la nostra fede cristiana, e poco importa se c’è chi sostiene che sia impossibile oggi credere a tutto ciò: “Puoi chiamarmi come vuoi, chiamarmi pazzo, ma questo non mi cambierà: semplicemente non mi interessa cosa dice il mondo!” Risuona nelle nostre orecchie l’annuncio di San Paolo:” Se Cristo non è risorto, vuota è la nostra fede!” (1Cor 12, 14): siamo chiamati, proprio perché cristiani, a contagiare tutti con la gioia della nostra fede, che dobbiamo testimoniare con forza soprattutto in questo tempo pasquale: la Pasqua cambia la nostra vita, la consapevolezza della risurrezione da un nuovo senso a ogni cosa! Se ancora non abbiamo compreso tutto questo, riprendiamo in mano il Vangelo e leggiamolo spesso: è il canto dell’Amore di Dio per noi, dove comprendiamo che Gesù è la Via, la Verità, la Vita!

(22)

How can you see into my eyes like open doors?

Leading you down, into my core Where I've become so numb, without a soul

My spirit's sleeping somewhere cold Until you find it there,

and lead it, back, home

(Wake me up) Wake me up inside (I can't wake up) Wake me up inside (Save me) Call my name

and save me from the dark

(Wake me up) Bid my blood to run (I can't wake up) Before I come undone (Save me) Save me from

the nothing I've become

Now that I know what I'm without You can't just leave me

Breathe into me and make me real Bring me to life

RIT.

BRING ME TO LIFE

DALL'ALBUM "FALLEN" DEGLI EVANESCENCE

Frozen inside, without your touch Without your love, darling

Only you are my life Among the dead

I've been sleeping a thousand years it seems

Got to open my eyes to everything Don't let me die here

Bring, me, to, life

(Wake me up) Wake me up inside (I can't wake up) Wake me up inside (Save me) Call my name

and save me from the dark

(Wake me up) Bid my blood to run (I can't wake up) Before I come undone (Save me) Save me from

the nothing I've become

(23)

BRING ME TO LIFE

DALL'ALBUM "FALLEN" DEGLI EVANESCENCE BREVE RIFLESSIONE

"Come riesci a vedere dentro i miei occhi, come se fossero porte aperte?Arrivando nelle profondità del mio corpo, dove sto diventando così insensibile,  senza un’anima il mio spirito sta dormendo in quaLche luogo freddo,  fino a che non lo ritroverai e lo riporterai indietro, a casa" In questa prima strofa, vengono usate delle parole che esprimono una situazione di disperazione: la cantante dice di essere insensibile, di non provare più nulla, se non dolore, di definisce senz’anima e sa di avere bisogno di qualcuno che la riporti indietro, che riesca a farla tornare la persona che era prima. "Svegliami dentro, svegliami dentro, chiama il mio nome e salvami dal buio Ordina al mio sangue di scorrere, prima che io venga distrutta,Salvami dal nulla che sono diventata" Il ritornello arriva come un grido, una richiesta di aiuto direttamente dal buio nel quale sente di trovarsi la cantante, è una necessità viscerale di cambiamento, tanto che chiede una spinta talmente forte da far tornare a scorrere il suo sangue, per essere salvata dalla sua condizione che la sta portando a diventare “nulla”. "Ora che so cosa mi manca non puoi lasciarmi, Respira in me e rendimi vera, riportami in vita" In questo punto del testo vediamo la richiesta esplicita di voler iniziare una nuova vita, la cantante ha capito quello che le manca, riconosce nell’altra persona una possibilità di rinascita, chiede che questa condivida il suo respiro con lei, così da donarle la vita di cui ha disperatamente bisogno. "Ghiacciata dentro senza il tuo tocco,  senza il tuo amore solo tu sei la vita in mezzo alla morte": solo l’amore della persona a cui si rivolge è in grado di rendere calore al suo corpo, è l’unica cosa che può strapparla dalla morte e può riportarla alla luce. È arrivato il momento di fare i conti con la realtà, di tornare alla luce, di abbandonare quella situazione di buio per lasciar spazio alla luce della vita. L’affidamento a qualcuno che ci da la speranza di potercela fare è la chiave per cambiare.

(24)

Empty spaces, what are we living for?

Abandoned places, I guess we know the score, on and on

Does anybody know what we are looking for?

Another hero, another mindless crime Behind the curtain, in the pantomime Hold the line

Does anybody want to take it anymore?

The show must go on

The show must go on, yeah Inside my heart is breaking My makeup may be flaking But my smile, still, stays on

Whatever happens, I'll leave it all to chance Another heartache, another failed romance, on and on

Does anybody know what we are living for?

I guess I'm learning I must be warmer now

I'll soon be turning, round the corner now Outside the dawn is breaking

But inside in the dark I'm aching to be free

SHOW MUST GO ON

DALL'ALBUM "INNUENDO" DEI QUEEN

RIT.

My soul is painted

like the wings of butterflies Fairy tales of yesterday, grow but never die

I can fly, my friends

The show must go on The show must go on I'll face it with a grin I'm never giving in On with the show

I'll top the bill I'll overkill

I have to find the will to carry on On with the show

Show

Show must go on

(25)

SHOW MUST GO ON

DALL'ALBUM "INNUENDO" DEI QUEEN BREVE RIFLESSIONE

"Spazi vuoti, per che cosa viviamo? Luoghi abbandonati, immagino che noi ne sappiano la ragione Sempre avanti, c’è qualcuno che sappia quel che cerchiamo? Un altro crepacuore, un’altra relazione fallita Sempre avanti, c’è qualcuno che sappia per cosa viviamo?" Chissà, probabilmente gli apostoli avevano questi sentimenti nel cuore il giorno dell'Ascensione. Dopo tre anni con Gesù, e dopo aver vissuto gli straordinari eventi della Risurrezione a Pasqua, è giunto per loro il momento di salutare il loro Maestro. Colpisce il fatto che nel vangelo di Matteo, nonostante l'aver vissuto tutto questo, gli apostoli continuino a dubitare: "Mantenere la posizione, c’è ancora qualcuno che voglia farlo?".

Ma Gesù conosce il pensiero dei loro cuori e subito promette loro che non li lascerà mai, che non ci lascerà mai. Lui sarà con noi fino alla fine del mondo. Allora qualcosa cambia nel cuore degli apostoli, che si lascia contagiare da una gioia che non ha uguali! Insomma, Gesù sta annunciando:"Lo spettacolo deve andare avanti! Lo spettacolo deve andare avanti!" Ma non è tutto: Gesù promette ai suoi discepoli lo Spirito Santo, grazie al quale saranno testimoni fino ai confini della Terra, fino alle terre più lontane, della gioia della Risurrezione. E' grazie a loro, ma soprattutto grazie allo Spirito Santo, che lo "spettacolo" può continuare! "Immagino ch’io stia imparando, eh, già devo essere più appassionato Presto sarò ad una svolta, certamente! Fuori sta albeggiando Ma dentro al buio anelo di essere libero!"

E allora quello che sembrava un addio diventa presenza costante: Dio non abbandona mai il suo popolo, lo Spirito continua a parlare agli uomini da ben 2000 anni e ancora oggi accade questo grandissimo miracolo. Ancora oggi la promessa dell'Ascensione viene mantenuta!

Come affrontare questa meravigliosa sfida dell'annuncio? Senza perdere mai la speranza e la

carità: "Non mi arrenderò mai Avanti con lo spettacolo Sarò la star principale, esagererò

Devo trovare la volontà di andare avanti". Solo allora "la nostra anima avrà i colori delle ali

di farfalla, Le storie di ieri s’ingrandiranno ma senza morire mai"

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Non è facile pensare di andar via E portarsi dietro la malinconia Non è facile partire e poi morire Per rinascere in un'altra situazione Un mondo migliore

Non è facile pensare di cambiare Le abitudini di tutta una stagione

Di una vita che è passata come un lampo E che fila dritta verso la stazione

Di un mondo migliore Un mondo migliore

Sai, essere libero Costa soltanto Qualche rimpianto Sì, tutto è possibile Perfino credere Che possa esistere Un mondo migliore Un mondo migliore Un mondo migliore Un mondo migliore

UN MONDO MIGLIORE

DALL'ALBUM "VASCONONSTOP" DI VASCO ROSSI

Non è facile trovarsi su una strada Quando passa la necessità di andare Quando è ora è ora è ora di partire

E non puoi non puoi non puoi più rimandare Il mondo migliore

Un mondo migliore

Sai, essere libero Costa soltanto Qualche rimpianto Sì, tutto è possibile Perfino credere Che possa esistere Un mondo migliore Un mondo migliore Un mondo migliore Un mondo migliore

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UN MONDO MIGLIORE

DALL'ALBUM "VASCONONSTOP" DI VASCO ROSSI BREVE RIFLESSIONE

Dopo aver vissuto la quarantena, ora in fase 2 possiamo provare a ripartire, a riprendere in mano ciò che abbiamo lasciato in sospeso a marzo. Possiamo mettere in pratica ciò che abbiamo sperimentato in questi mesi, nei quali magari ci siamo sentiti deboli, affaticati, adagiati... d'altronde "non è facile pensare di cambiare le abitudini di tutta una stagione", e ne abbiamo fatto esperienza tutti, chi più chi meno!

Ora ci viene chiesto di mettere in pratica ciò che abbiamo sperato durante la quarantena.

Migliorare la vita di ogni giorno, stare con l'altro, aprirsi e gioire nel rivedersi... tutto ciò è questione di cuore e di speranza. Sperare anche oggi richiede coraggio, il coraggio di percorrere la propria strada: "Non è facile trovarsi su una strada quando passa la necessità di andare". E quando arrivano momenti in cui bisogna avere il coraggio di vivere ciò che si è tanto sperato, "Quando è ora, è ora di partire, e non puoi più rimandare il mondo migliore"!

Adesso è il momento favorevole, adesso il Signore chiede a me, a te, aNnoi di ripartire con coraggio, a poco a poco, con "piccoli passi possibili", come diceva la Serva di Dio Chiara Corbella, per vivere in un mondo migliore.

E come rendere il mondo un posto migliore? La risposta è tanto semplice da dire quanto difficile da comprendere subito: amando. Per qualcuno potrà essere una risposta scontata, ma non può essere altrimenti: dobbiamo imparare ad amare senza ostacoli, senza pregiudizi, senza tutto ciò che ci impedisce di incontrare e donare vita all'altro, vivendo a cuore aperto con chi ci circonda.

La libertà, intesa come possibilità di vivere pienamente l'amore, può costare la rinuncia a

determinate situazioni, che non devono essere necessariamente negative ma possono

portare a camminare con dei pesi, che in un certo modo limitano il raggiungimento del

nostro vero obiettivo. Ma se il perché è abbastanza forte e valido, si possono superare tutti i

come che dobbiamo lasciare andare: "essere libero costa soltanto qualche

rimpianto"!.Concludiamo dunque la rubrica musicale con questo augurio: di amare senza

misura e contagiare a tutti questo Amore, solo allora sara possibile "perfino credere che

possa esistere un mondo migliore!"

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