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8 – Localizzazione dell’area di studio

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Academic year: 2021

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MATERIALI E METODI AREA DI STUDIO

L’area oggetto del presente studio è stata definita partendo dal tratto finale del fiume: dal ponte di Padivarma (comune di Beverino) all’innesto con il fiume Magra per una lunghezza complessiva di 14.280 m (di 60 Km) e un’estensione di 590,3 ha (Fig. 8).

Fig. 8 – Localizzazione dell’area di studio.

In questo modo si è potuto analizzare due aree nettamente diverse: la prima incassata in una stretta conca conserva ancora caratteristiche naturali; la seconda, dal paese di Piana Battolla, è stata profondamente modificata dalle diverse attività antropiche, ma presenta una fitocenosi più propriamente fluviale affiancata da ampie aree coltivate e abbandonate.

Questa zona, che fa parte dell’area della Media e Bassa Val di Vara, è affiancata per gran parte, soprattutto nella porzione a Sud-Est, da un’autostrada

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e da strade statali lungo le quali sono disseminati diversi nuclei abitati (nel complesso 23.049 abitanti).

Nel sito sono presenti vincoli diversi derivanti da motivi di sicurezza idraulica, dalle norme dell’Area Protetta Regionale, dai DD.MM. del 24.4.1985, dagli strumenti urbanistici ordinari, dal Piano Paesistico e dal recente PTC provinciale.

L’altitudine media del tratto di fiume preso in considerazione è di circa 40 m s.l.m. (Fig.9).

0 10 20 30 40 50 60 70

Altitudine (m s.l.m.)

0 1594 2246 3655 5844 7974 9367 10330 11340 12730 14120 Lunghezza (m)

Fig. 9 – Altitudine del fiume Vara da Padivarma all’innesto con il Magra.

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METODOLOGIE DI INDAGINE

L’analisi ambientale dell’area di studio è stata condotta seguendo un percorso comprendente livelli successivi di ricerca e di elaborazione dei dati acquisiti, secondo il seguente schema:

1. Indagine bibliografica.

2. Censimento della flora vascolare (indagine floristica).

3. Descrizione e classificazione della vegetazione secondo la metodologia fitosociologica e conseguente caratterizzazione ecologica di base delle fitocenosi osservate (indagine vegetazionale).

4. Realizzazione di una carta della vegetazione di dettaglio (elaborazione cartografica).

INDAGINE BIBLIOGRAFICA - L’indagine bibliografica, comprendente anche la ricerca del materiale cartografico e fotografico impiegato nello studio vegetazionale, ha permesso di delineare il contesto territoriale in cui è inserita l’area di studio.

Dalla carta CTR scala 1:10.000 sono state desunte le caratteristiche del rilievo in base alle quali sono stati fissati a tavolino i confini dell’area di indagine e localizzate le zone oggetto dei successivi rilevamenti; lo stesso materiale è stato, in seguito, utilizzato come supporto per la creazione di carte tematiche ad hoc.

INDAGINE FLORISTICA - Per il censimento floristico dell’area sono stati effettuati rilievi di campo attraverso un percorso tale da interessare tutti i diversi ambienti presenti, come zone boscate, prati umidi, ex-coltivi, pozze effimere, fossi, chiari e sponde. Le piante dopo la raccolta, sono state identificate con l'ausilio della “Flora d'Italia” di Pignatti (1982) e raccolte come exsiccata presso l’Herbarium Facultatis Agrariae.

Il risultato del censimento si esplicita attraverso un elenco floristico (o check- list) che costituisce un dato abbastanza vicino alla completezza sulla flora del

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biotopo in oggetto. L’elenco, ordinato per famiglie, riporta, accanto al nome scientifico della specie, la forma biologica e l’elemento corologico (corotipo), come riferito da Pignatti (1982) e/o da altre fonti bibliografiche quali “Alberi”

(FENAROLI, 1998), “I nostri fiori” (DE MARIA, MERIANA, 1978), “Alberi” (COOMBES, 2006), “Conoscere e riconoscere tutte le specie più diffuse di alberi spontanei e ornamentali” (BANFI, CONSOLINO, 1996).

La forma biologica sintetizza l'informazione relativa all’habitus della pianta e agli adattamenti (con particolare riferimento alla difesa delle gemme) di cui questa dispone per superare la stagione avversa. Secondo lo schema di Raunkiaer (1905) le specie vengono riunite nelle categorie di seguito riportate:

T Terofite Piante annuali che superano la stagione avversa sotto forma di seme limando lo stadio di gemma.

G Geofite Erbe perenni con gemme sotterranee contenute entro speciali organi ipogei (rizomi, bulbi, tuberi).

H Emicriptofite Erbe bienni o perenni con gemme svernanti poste a livello del suolo e protette da foglie in rosetta basale.

He Elofite Erbe perenni semiacquatiche, crescenti presso le acque con gemme ibernanti in parte sommerse.

Ch Camefite Piccoli arbusti e suffrutici con gemme poste a non più di 30 cm di altezza dal suolo.

P Fanerofite

Alberi, grandi arbusti e liane con gemme poste su fusti elevati, a più di 30 cm di altezza dal suolo e avvolte da foglie modificate, dette perule.

I Idrofite Erbe perenni acquatiche con gemme ibernanti sott’acqua.

NP Nanofanerofite Specie vegetali con caratteristiche a metà tra fanerofite, quindi alberi, e piccoli arbusti.

Ad ognuna di queste categorie può inoltre essere associata una sottocategoria, detta sottoforma biologica (es. bienn Bienne, bulb Bulbosa, caesp Cespitosa o cespugliosa, rhiz Rizomatosa, scap Scaposa etc...).

L'incidenza di ciascuna categoria nella flora, espressa mediante un prospetto delle percentuali delle singole categorie è in relazione con le condizioni ecologiche nonché con l’uso del suolo del territorio.

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19 L’elemento corologico indica invece l’areale geografico di distribuzione della pianta, cioè il territorio che essa occupa. I principali tipi corologici a cui afferiscono le specie presenti in elenco per l’area di studio, e sui quali si è effettuata l’elaborazione dei dati, sono i seguenti:

Endemico Specie presenti solo in un certo ambito territoriale.

Stenomediterraneo Coste mediterranee o in zone a clima simile, caratterizzato da periodo secco estivo (area dell’olivo).

Mediterraneo Specie diffuse nel bacino del Mediterraneo, in ambiti in cui si trovano boschi di leccio.

Eurimediterraneo Areale centrato sul Mediterraneo ma esteso verso nord e verso est in ambiti in cui è possibile la coltivazione della vite.

Mediterraneo montano Specie diffuse sulle montagne della fascia mediterranea.

Eurasiatico

Specie continentali, diffuse nelle zone temperate di pianura e montagna dell’Europa e dell’Asia, con baricentro medioeuropeo e possibile estensione in Estremo oriente ed in zone submediterranee.

Atlantico Areale centrato lungo le coste atlantiche dell’Europa, a clima umido- oceanico.

Orofita suderopeo Specie presenti sui rilievi dell’Europa meridionale.

Boreale Distribuzione in zone fredde, temperato-fredde ed artiche dell’Eurasia e del Nordamerica.

Ampia distribuzione Areale particolarmente vasto o addirittura su tutto il mondo.

Specie esotiche Specie introdotte o meno dall’uomo in un territorio diverso dal suo areale naturale.

INDAGINE VEGETAZIONALE - Lo studio della vegetazione è stato affrontato attraverso l’esecuzione e l’elaborazione di una serie di rilevamenti di campo condotti da maggio a settembre 2008, secondo il metodo fitosociologico Braun- Blanquet (1979). Tale metodo ha la peculiarità di caratterizzare la vegetazione dal punto di vista floristico, per poi trarne informazioni sulle caratteristiche dell’habitat, considerando che a situazioni vegetazionali floristicamente simili, corrispondono, con elevata probabilità, situazioni ecologiche simili.

All’interno di ogni zona omogenea dal punto di vista floristico-strutturale, corrispondente ad una specifica fitocenosi, sono state scelte casualmente le aree in cui effettuare il rilevamento, evitando le zone di transizione da una comunità vegetale all’altra, per non mescolare caratteri appartenenti ad associazioni distinte.

Le specie vegetali che, in un certo ambiente, trovano le condizioni più idonee per il loro sviluppo, cioè sono più vicine al loro optimum ecologico, sono presenti con individui più numerosi, caratterizzando la composizione e la

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fisionomia della vegetazione: si tratta delle specie cosiddette indicatrici (PIGNATTI, 1982), quasi esclusive di una determinata fitocenosi e presenti solo accidentalmente in altri tipi di associazione. Questo tipo di analisi della vegetazione permette di descrivere le associazioni vegetali dal punto di vista floristico, strutturale ed ecologico: infatti, grazie alla stretta relazione esistente tra comunità vegetali e condizioni ambientali, è possibile, a partire dallo studio della vegetazione, determinare indirettamente i parametri ecologici che caratterizzano una certa area.

Confrontando la vegetazione presente in zone diverse, è anche possibile valutare la variabilità nella composizione floristica dovuta a specifici fattori ecologici. Il rilievo fitosociologico consiste nel campionamento delle specie presenti in un sito, determinate per ciascuno strato in cui è suddivisa convenzionalmente la vegetazione e nella stima della copertura delle singole specie rinvenute.

Secondo la scala proposta da Braun Blanquet e modificata da Pignatti (1998), in relazione alla superficie coperta sono attribuiti determinati valori di abbondanza-dominanza, chiamati indici di copertura, e così suddivisi:

5 Specie con copertura pari all’80-100%

4 Copertura 60-80%

3 Copertura 40-60%

2 Copertura 20-40%

1 Copertura 1-20%

+ Copertura trascurabile (<1%) r Specie rare

Gli indici di copertura vengono utilizzati come base per la compilazione della seguente scheda di rilevamento della vegetazione utilizzata in campo e di seguito allegata.

Successivamente alla fase di raccolta dei dati in campo, i rilievi omogenei dal punto di vista floristico, strutturale ed ecologico sono stati raggruppati in tabelle, che hanno permesso di individuare le diverse fitocenosi presenti nell’area di studio (Appendice B).

Ad ogni fitocenosi individuata è stata quindi assegnata una tipologia

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21 fisionomica e, dove possibile, il relativo inquadramento sintassonomico basato sulla presenza di specie ecologicamente significative (specie caratteristiche).

SCHEDA DI RILEVAMENTO DELLA VEGETAZIONE

Numero rilievo…………..Operatore………..……….Data……….

Regione………..Comune……….I.G.M……….……

Località………...

Esposizione

Giacitura………...

Altitudine………….Inclinazione(°)………..Substrato geologico……….…..

Formazione vegetale………

Serie di vegetazione……….….

Governo e trattamento……….

Metodo di rilevamento……….…Superficie mq………..Copertura totale…….%

ANALISI STRUTTURALE

Tipo biologico Strato

n.

Altezza Copertura

%

Altezza

media m Forma Periodicità Foglie

Formula e note 7 >25m

6 12-25m

5 5-12m

4 2-5m

3 0,5-2m

2 25-50cm

1 0-25cm

Num. Strato Fb Composizione floristica Abb Dom

Cop.

% Fenolog. Note

1 2 3 4 5 6 7

……

N NE E SE

S SW W NW

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ELABORAZIONE CARTOGRAFICA - La localizzazione dei diversi tipi vegetazionali presenti, con demarcazione dei loro limiti d’estensione, è stata restituita cartograficamente attraverso la preliminare interpretazione di un’ortofoto a colori (CGR Terraitaly 2003) (Fig. 10).

L’utilizzo del programma GIS MapinfoTMha consentito, nel corso di tutte le fasi, la stesura di carte provvisorie e, in seguito alla definitiva elaborazione dei dati raccolti e alla verifica di quanto rilevato, la realizzazione di una mappa tematica: Carta Fisionomica Vegetale (Appendice D). I diversi tematismi sono stati riportati sopra la base cartografica digitale, rappresentata dalla carta CTR scala 1: 10.000.

Le varie componenti del paesaggio sono state rappresentate su piani distinti e sovrapponibili (layers), tali da poter essere aggregati e disaggregati secondo le esigenze e gli aspetti che, di volta in volta, vogliono essere evidenziati.

Fig. 10 – Aereofotogramma dell’area di studio

Riferimenti

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