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Si è creato così un progetto, chiamato “progetto geologia” all’interno

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Academic year: 2021

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§ 5.1 Creazione del tema “Linee Litologia” per l’analisi della litologia della costa elbana.

Per lo studio della litologia presente lungo la costa dell’isola d’Elba si è utilizzata la carta geologica della Toscana in scala 1:10.000 che è disponibile sul sito della regione Toscana, nella sezione Cartografia Geologica di Base (fig. 47).

Fig. 47 Sezione “Carta Geologica di Base” dal sto della Regione Toscana.

Attraverso quest’area è possibile il download delle carte geologiche in formato raster (jpg, ecw).

Si è creato così un progetto, chiamato “progetto geologia” all’interno

del quale sono stati salvati i 17 raster georeferenziati della geologia

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dell’isola ed i rispettivi shapefile poligonali rappresentanti la geologia.

Dopo aver unito questi ultimi in un unico tema chiamato “unione poligoni” attraverso la funzione Merge (Data Menagement Tools), poiché questo studio si riferisce solo alla linea di costa, si è proceduto con la trasformazione dello shapefile poligonale in uno shapefile lineare utilizzando la funzione Feature To Line (Data Menagement Tools) ottenendo il tema lineare “linee geologia” (fig. 48).

Editando quest’ultimo tema ed eliminando tutte le linee interne si è ottenuto uno shapefile contenente una linea di costa composta da linee spezzate secondo la distribuzione dei litotipi lungo la costa.

Fig. 48 Creazione del tema lineare “linee geologia”.

Il lavoro è proseguito assegnando ad ogni linea il nome della litologia presente sulla carta geologica e creando il nuovo tema “linee litologia”

nel quale è stato aggiunto il campo “Litologia” e “Geologia”. Il primo

indica i diversi litotipi, l’altro è un raggruppamento di litotipi simili in

gruppi più omogenei.

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Fig. 49 Creazione del tema “Linee litologia”.

Da questa procedura è possibile creare un layout come quelli creati per l’If e l’ff.

Il layout relativo alla geologia è rappresentato in fig. 50. Le diverse

litologie sono state rappresentate con diversi colori così come è

possibile osservare nella legenda del tema riportata in figura.

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Fig.50 Layout delle litologie dell’Isola d’Elba.

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Con il termine Alluvioni ci si riferisce a alluvioni recenti e spiagge, alluvioni terrazzate e depositi alluvionali in evoluzione che rappresentano alcune delle poche formazioni quaternarie. Sono depositi composti prevalentemente da sabbie, limi e ghiaie. Fra i depositi quaternari ricadono anche i Depositi di spiaggia, i Depositi eluviali e colluviali e quelli di detrito di falda ed infine le Sabbie eoliche poco cementate.

L’Aplite porfirica di Capo Bianco è una roccia porfirica avente una composizione granitica a feldspati alcalini, la cui particolarità sta nella presenza di grumi tondeggianti di tormalina blu (Portoferraio e Capo Bianco). Essa rientra nella serie delle rocce magmatiche della provincia Toscana.

Le Arenarie di Ghiaieto appartenenti al dominio Ligure Piemontese fanno parte dell’unità del Flysch Cretaceo. Sono composte da arenarie e arenarie conglomeratiche silicoclastiche e subordinatamente argilliti.

Sono presenti solo in un breve tratto della costa nel Golfo di Lacona.

Il gruppo delle Argille comprende le Argille a Palombini e le Argilliti Varicolori anch’esse appartenenti all’Unità del Flysch Cretaceo. Le prime sono costituite da argilliti con calcilutiti silicee grigie, le seconde da argilliti nerastre, rosse e verdi. All’interno di questo gruppo è stata inserita anche la Formazione di Colle Reciso che appartiene all’Unità di Flysch Paleogenico del Dominio Ligure-Piemontese.

Questa formazione consiste di argilliti grigie con intercalazioni di calcilutiti silicee e subordinate marne.

Il Basalto è una roccia magmatica effusiva piuttosto resistente appartenente all’unità di Falda Toscana del Dominio Toscano. Si rinviene sia in forma massiccia che in pillow.

Le Brecce poligeniche costituite da clasti provenienti dal substrato

ofiolitico e dalla sua copertura sedimentaria fanno parte dell’Unità del

Flysch Cretaceo del Dominio Ligure-Piemontese.

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Per quanto riguarda i Calcari, il Calcare Massiccio, il Calcare Cavernoso, il Calcare di Grotta Giusti, il Calcare Selcifero di Limano, il Rosso ammonitico e le Marne a Posidonia sono tutte formazioni appartenenti alla Falda Toscana. Tra le formazioni relative all’untà di Monticciano-Roccastrada troviamo i Calcari di Capo Pero e i Calcari di tipo Maiolica. Dell’unità di Porto Azzurro sono stati compresi nel gruppo dei Calcari anche la Formazione di Tocchi, composta da un’alternanza di calcari dolomitici cristallini gialli e filladi sericitico- cloritiche verdastre, e le Dolomie e calcari dolomitici. Dell’unità del Flysch Cretacico abbiamo i Calcari a Calpionella. Infine sempre nel gruppo dei Calcari sono stati raggruppati i Marmi della Valdana dell’unità del Flysch Cretacico e la formazione Marmi e Calcescisti derivanti dal metamorfismo dei Calcari a Calpionella.

Proseguendo nella descrizione dei litotipi presenti sull’isola abbiamo i Calcescisti, tra cui i Calcescisti e Argilloscisti derivanti dal metamorfismo delle Argille a Palombini, che si ritrovano nella zona di Punta Fetovaia; i Calcescisti di Capo Castello dell’Unità di Monticciano-Roccastrada (Dominio Toscano) e i Calcescisti dell’unità di Acquadolce (Dominio Ligure-Piemontese).

Le Cornubianiti a granato, derivanti probabilmente dal metamorfismo del Flysch marnoso-calcareo, mostrano nell’insieme una relativa omogeneità litologica e strutturale.

I Diaspri di Monte Alpe sono costituiti da radiolariti in sottili strati e appartengono all’unità ofiolitica dell’Unità del Flysch Paleogenico del Dominio Ligure Toscano.

Un altro grande gruppo è quello delle Filladi costituito da Filladi e Metasiltiti dell’unità del Flysch Cretacico del Dominio Ligure- Piemontese. Filladi e Quarziti grigio-argentee dell’unità di Ortano;

Formazione della Verruca e Formazione di Rio Marina dell’unità di

Monticciano-Roccastrada tutte appartenenti al Dominio Toscano.

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I Filoni di Portoferraio sono anch’essi rocce magmatiche che si intersecano nel monzogranito di Monte Capanne.

Il Flysch di Monte Agaciaccio affiora ai piedi dell’omonimo Monte tra Punta Fetovaia e Punta Le Tombe. E’ composto da strati di calcari marnosi grigio scuro alternati a subordinate argilliti, siltiti e calcareniti.

La Formazione di Cavo dell’unità Gràssera del Dominio Ligure- Piemontese è costituita da argilloscisti e siltiti varicolori; sempre del Dominio Ligure-Piemontese la Formazione di Marina di Campo fa parte invece dell’unità del Flysch Cretaceo ed è composta da calcilutiti marnose, arenarie calcaree, calcareniti e marne.

La Formazione di Nisportino e il Membro della Rivercina appartengono all’unità del Flysch Paleogenico. Composte da siltiti silicee rossastre, calcilutiti silicee e siltiti marnose.

I Meta Gabbri presenti in particolare lungo il promontorio di Punta Fetovaia sono rocce magmatiche appartenenti all’unità della falda Toscana del Dominio Toscano.

Per quanto riguarda la formazione del Monzogranito del Monte Capanne si è scelto di tenere le tre differenti facies separate. Per cui Abbiamo la Facies di Sant’Andrea, la Facies di San Francesco e la Facies di San Piero. All’interno della Facies di Sant’Andrea sono incluse anche le Leucograniti a tormalina e cordierite e Leucograniti e Micrograniti che si trovano intersecate nel granito.

I Porfidi, sono costituiti da: Porfido di Orano, Porfido di Portoferraio e Porfido di San Martino. Il primo è presente in grossi filoni nell’anello del Monte Capanne (Chiessi), mentre i porfidi di Portoferraio e S. Martino si alternano nel tratto da Punta Sant’Andrea a Portoferraio, in particolare lungo il promontorio di Capo d’Enfola.

Fanno tutti parte delle rocce magmatiche della provincia Toscana.

Lo Pseudomacigno costituito da metagrovacche grigie gradate con

intercalazioni metasiltitiche e filladico-marnose grigie e nerastre,

appartiene all’unità di Monticciano-Roccastrada.

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Le Quarziti, tra cui ritroviamo le Quarziti di Barabarca dell’unità di Porto Azzurro, costituite da metaconglomerati quarzosi e quarziti grossolane e le Quarziti del Complesso del Monte Calamita.

Ancora, Scisti Sericitici, Micascisti e Porfiroidi. Tra questi vi sono i Micascisti del Complesso del Monte Calamita dell’unità di Porto Azzurro e gli Scisti di Capo Arco ed i Porfiroidi dell’unità di Ortano, tutti appartenenti al Dominio Toscano.

Le Serpentiniti, rocce metamorfiche dell’anello periferico del Monte Capanne si presentano in alcuni tratti fortemente ricristallizzate e totalmente massive.

Per finire abbiamo gli Skarns che sono generalmente a ilvaite, hedembergite ed epidoto appartenenti alle rocce magmatiche della provincia Toscana.

§ 5.2 Correlazione fra Indice di Frastagliatura e tipi litologici

Per poter proseguire lo studio del parametro litologia si è aperta una nuova vista di ArcGis 9.3 nella quale si è caricato il tema

“linee_litologia”, creato nel paragrafo precedente, e il tema

“Sp_600_litotipi” nel quale sono presenti i campi relativi a Indice di frastagliatura e Frequenza di frastagliatura associati a ciascun tratto di costa e i campi relativi alle diverse litologie affioranti lungo il litorale.

Dopo aver creato i campi riferiti alle litologie nel tema

“Sp_600_litotipi.shp” è bastato selezionare nel campo “Geologia” del

tema “Linee_litologia” un litotipo per volta ed individuare, attraverso

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il “LineID”, i tratti interessati da quella particolare litologia così da indicarli all’interno del campo (fig.51).

Fig. 51 Creazione dei campi relativi a ciascuna litologia nel tema “Sp_600_litotipi”.

Così facendo è stato poi possibile esportare la tabella di ciascuna formazione litologica con i rispettivi indici morfometrici.

Le tabelle per ognuna delle litologie rappresentate dal layout

“Geologia” sono contenute nell’Allegato IV. Alcuni esempi sono

riportati nelle tab. 4 e 5 che seguono.

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Tabella 4 Riferita alla litologia Argille.

Tabella 5 Rriferita alla litologia Basalto.

Per riassumere il risultato di questa analisi è stata creata una tabella Excel nella quale ad ogni litologia viene associato: il numero dei settori di costa associati a ciascuna litologia (COUNT); il valore di If medio (MEAN IF) e la deviazione standard di questi ultimi (DEV.

ST).

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Tabella 6 Valori di If medi per le diverse litologie.

Le osservazioni relative ai risultati di questa tabella sono state fatte creando un progetto chiamato “progetto litologia If ff raggruppato” nel quale sono stati caricati anche i raster della carta geologica (fig. 52).

Il valore di If riferito alla classe Opere antropiche, ha poco significato

in quanto riferito al tratto di costa del porto di Marciana Marina.

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Anche il valore relativo ai Depositi eluviali e colluviali non ha molto significato dal momento che questi occupano solo piccoli tratti di settori con elevati indici, come ad esempio il promontorio di Capo Stella del quale occupano una piccolissima parte.

Il valore di If medio riferito alla formazione a Basalti invece è piuttosto interessante, infatti il basalto si trova in tratti di costa molto frastagliati, primo fra tutti il promontorio di Capo Stella che è formato quasi esclusivamente da Basalto ed ha un If pari a 11,24, costa ad elevatissima curvatura e alta frastagliatura con un ff pari a 89 Divisioni/Km (fig. 52).

Fig. 52 “Progetto litologia IF FF raggruppato”.

Un'altra litologia interessante è quella relativa ai Meta Gabbri che

occupano lo sperone di Punta Fetovaia, zona caratterizzata da alte

falesie (fig. 53).

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Fig. 53 I Meta Gabbri di Punta Fetovaia.

Le sabbie eoliche poco cementate sono anch’esse piccole aree di tratti caratterizzati da elevati indici di frastagliatura, come ancora una volta il promontorio di Capo Stella e la piana di Mola. Quest’ultima ha una diversa origine, infatti non si tratta tanto di un’insenatura formatasi per l’azione erosiva del mare, ma nasce piuttosto come forma di riempimento di un’area inizialmente sommersa dal mare che a seguito dell’ultima glaciazione è emersa ed è stata ricoperta da sabbie trasportate dal vento e depositi alluvionali.

Anche l’Aplite porfirica riporta un valore di If medio piuttosto alto (If

= 1,84) ma in questo caso il valore è influenzato da un elevato valore

del tratto di costa relativo a Capo d’Enfola (If=6,9) del quale in realtà

l’Aplite rappresenta un piccolo tratto.

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Seguono i Calcari con un valore di If pari a 1,75. La formazione più abbondante è quella dei Calcari a Calpionella che si susseguono tra altre formazioni, nel tratto di costa che va da Bagnaia, a est di Portoferraio, fino a Capo Vita. Questo tratto di costa presenta una media curvatura e alta frastagliatura con valori di If che vanno da 1.21 a 2, 29 e ff da 47 Dv/Km a 107 Dv/Km.

Fig.54 Calcari a Calpionella.

Le facies del Monzogranito del Monte Capanne presentano un If

medio che va da 1,35 quello relativo alla Facies di S. Andrea fino a

1,52 per quella di S. Francesco, quindi una costa a media curvatura e

ad alta frastagliatura con ff intorno a 50 – 60 Dv/Km (fig. 55).

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Fig. 55 Monzogranito del Monte Capanne.

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